Lezione dal corso Influencer Marketing
Perfetto.
Ci siamo.
Siamo partiti con questo nuovo webinar, immagino.
Posso gia' dirlo? Fantastico insieme a Omar.
Omar, come va? Tutto bene.
Ciao.
Ciao, Luca.
Ciao anche a tutte le persone che ci stanno guardando e sì, tutto bene.
Grazie.
Spero.
Spero anche a te.
È un piacere rivederti dopo un po' di tempo.
Assolutamente.
Le persone devono ancora collegarsi, quindi aspettiamo un attimo, ma ti posso garantire che appena incominceranno a collegarsi potremmo dare il via alla tua presentazione tra l'altro.
Il tema secondo me sarà super interessante per multiple ragioni.
La prima è che io sono passato, come hai detto tu prima.
Mi ha ricordato a settembre nei vostri uffici e abbiamo parlato principalmente di tra tanti temi social.
Chiaramente, il tema Influence Marketing è un tema in cui voi siete fortissimi e che tu principalmente ai una grandissima esperienza.
Quindi io personalmente non vedo veramente l'ora di ascoltare.
È quello che avrei da dire.
Beh, sì, è come come agenzia.
Beh, dopo magari in modo di presentare un po'.
Meglio tutto.
Però qui a Castelfranco ci occupiamo Castelfranco Veneto.
Ci occupiamo di il nostro accordo, diciamo appunto quello dei social media e social media management in generale.
dalla Divya, il content alla parte appunto di influencer marketing che abbiamo sviluppato molto negli ultimi anni e quindi è un po', un nostro cavallo di battaglia, diciamo così.
Spero che le cose che oggi racconterò possano essere utili a chi vuole appunto lavorare con gli influencer.
E in questo, in questo mondo che è sempre molto difficile da decifrare.
Mettiamola così no, perché anche il termine stesso un po' per la sua la sua storia è che comunque è recente.
Però è sempre stato un po' no, diciamo target targato, come anche un termine dispregiativo, a volte di influencer cosa fanno? Non è un lavoro, eccetera, mentre se per alcuni effettivamente così tutta una buona un'ottima fetta del mercato che invece è sana e positiva ed è uno strumento in mezzo al pari di tanti altri, per aumentare i nostri business bisogno dei nostri clienti.
E anche i ritorni sugli investimenti sono sono molto buoni.
Assolutamente.
Chiaramente è come tutti i canali di marketing, dipende chiaramente per cosa lo usi, come lo usi e quando lo usi, che molte volte non è veramente il no, non funziona.
Quella cosa specifica molte volte sei quasi scritto che non funziona, ma tu quasi puoi forzare un influencer che non centra niente con te a fare una collaborazione di un e detto questo come sei arrivato tu a occuparti di questo? Se vuoi raccontarci un attimo il tuo percorso proprio per proprio così generale assolutamente guarda Luca io arrivo da un percorso di formazione classica.
Quindi appunto, proprio gli studi liceali sono stati è quel liceo classico.
Poi ho fatto ho fatto una laurea in comunicazione all'università di Padova e proprio durante questo percorso volevo fare il giornalista in un mio sogno sarebbe stato fare il giornalista.
Poi però invece durante il percorso universitario ho incrociato all'interno del percorso degli studi, il mondo del marketing.
Ne sono rimasto affascinato e ho capito che quella era la mia un po', la mia strada, la mia, quella che avrei voluto diventasse la mia professione.
Fortunatamente posso dirlo mi ritengo una persona fortunata, nel senso che faccio il lavoro che mi piace è non è vero che chi fa il lavoro che gli piace non lavora un giorno nella propria vita.
Questa è una diceria, un detto.
Però insomma, almeno fai una cosa che ti da', che ti dà soddisfazioni e da lì, dopo alcune esperienze in principalmente in un'azienda del retail del mondo fashion.
Sono arrivato a lavorare in agenzia, è sono qui un bel vento.
Da ormai quattro anni ho cominciato come social media manager.
È quindi gestivo le campagne, i profili dei nostri clienti e ho avuto la possibilità di crescere all'interno appunto della nostra agenzia e oggi sono responsabile reparto reparto social.
Quindi gestisco sia un team di persone.
Abbiamo circa una ventina di social media manager che se qualcuno di loro ci sta guardando lo saluto più che volentieri.
Eh.
E accanto a puntuale, appunto, tutta la gestione social, abbiamo sviluppato negli anni tutto quello che la gestione del mondo delle campagne di influencer marketing perché c'è un distinguo da fare, cioè chi gestisce influencer come manager e che invece gestisce le aziende e comunque per le aziende.
Trova gli influencer, gestisce le campagne.
Noi facciamo la seconda, il secondo tipo di attività.
E da questo punto di vista, appunto, ho sviluppato questo questo progetto interno Welbeck sul mondo delle influencer, che mi ha portato l'anno scorso anche a pubblicare un libro con i peli che si chiama influencer influencer mania.
Un percorso me l'hai contestato assolutamente.
Hai parlato di social media.
Poi chiaramente arriveremo nella parte di Kiki e alla fine dove potremmo discutere di più.
Secondo te non social media manager? Quali competenze deve possedere per essere considerato tale? Perché io ti non non trascuro che un paio di volte sono a cercarmi? Quali competenze? Perché tantissimi li vedono con competenze molto diverse ciechi.
Chiaramente considera il Facebook advertisement advertisement generale una competenza che i social media manager deve possedere, quando invece io mi sono sempre ho sempre visto queste figure di advertiser, per dire estremamente verticali.
Perché altrimenti social media manager del possedere qualsiasi competenza al mondo perché deve fare tutto dal design del post? Il copy, la advertisement, il analytics deve sapere tutto.
Praticamente secondo te quali sono magari delle competenze che tu noti piu' interessanti, piu' importanti per uno dei vostri social media manager o un gruppo di assolutamente.
Io ti dico ad oggi, secondo me il social media manager non può essere scisso dalla parte di advertising.
Cioè è quella che per come funzionano i canali principali oggi quando parliamo, soprattutto magari di Facebook, Instagram ma non solo, la fa, la fa da padrone.
Se lavori con le aziende e vuoi portare dei risultati in termini di di business rilevanti.
Quindi sì, la vedo un po' distaccato da te, ma sono leggermente in disaccordo, nel senso che è mi viene da dire che il social oggi deve si sapere avere fondamenti anche non banali, importanti di advertising di copyright ying.
Sicuramente perché il i testi delle inserzioni sono una delle parti spesso sottovalutate ma fondamentali.
Una base di grafica perché comunque con tool come quello con cui abbiamo creato la presentazione di oggi Gamba riesci comunque ad essere grati abbastanza bene nel creare dei contenuti social, anche molto, molto ingaggiati o comunque performanti a livello di advertising e di film in generale.
E e analisi dei dati sicuramente queste io le vedo come le grandi, le grandi competenze, le grandi aree di competenza che deve avere un social.
Poi sicuramente le inclinazioni personali ti portano ad essere mai più sfilato su una parte rispetto ad un'altra però altre sessanta.
Dovresti essere competenti in tutte queste in queste aree.
Dopo ovviamente poi decidere di specializzarsi solo sulla parte di performance e quindi prendi quella strada, li' e lascia da parte tutto il resto.
Però anche se fai performance, una analisi dei dati su Google Analytics altri strumenti la devi, la devi per forza, deve per forza avere, quindi li vedo tutti un po' collegati tra di loro.
Come come, come strumenti, come competenze.
Ha detto che invece quello per come la posso vedere, per come la vedo io nel mercato di oggi, se uno fa solo la parte di dichiarazione di content livello a livello organico si vivacchia.
Però no, non è che fai porti un reale valore aggiunto alle alle aziende.
E poi ci sono delle cose.
Anche il compito di management, se vogliamo, da un certo punto di vista può essere considerata una delle delle delle cose molto importanti.
Quando ci si gestisce una uno pagina uno, pagina social lo vedremo anche dopo, durante la la presentazione vera e propria, in quanto, soprattutto quando parliamo di influence brand e brand, una parte fondamentale secondo me la cura della comunità che ci sia una comunità attiva é vera.
Ho visto in questi giorni alcuni estratti del corso di di ieri in cui su Werner Analytics e lui ho visto una cosa che mi ha fatto molto piacere.
Non ha mai parlato di follower, ha parlato sempre di community e questo è uno dei punti cardine di dove sta andando il mondo.
Il mondo social? Secondo me oggi la comunità è una cosa fondamentale pero' anche quando si parla magari di e-commerce attività del genere molti da sottovalutano, ma ad esempio avere un gruppo facebook collegato alla tua, la tua attività di advertising eccetera ti puo' portare dei ritorni grandissimi e creare un attaccamento al brand che altri strumenti come l'advertising crudo, ad esempio, oggi non fanno assolutamente d'accordo.
Tra l'altro Davide è sia collegato direttamente poi le domande strane dopo ma crisis management in questo caso qua è un'altra di quelle cose che si insieme a community management probabilmente possono essere cose anche li' molto diverse, ma che poi alla fine sono molto collegate.
Perché un community manager deve essere poi in grado di rispondere anche a probabilmente crisi di questo tipo.
Nei commenti degli haters ci sono alla fine dei conti sei sempre quando la community ci anche una grande responsabilità, perché non non è che puoi rispondere soltanto ai commenti positivi.
I commenti negativi molte volte sono quelli piu' difficili a cui dare risposta.
È importante saperli gestire solitamente pero'.
Si dice che quando quando uno comincia ad avere degli haters vuol dire che sta facendo un buon lavoro, quindi Quindi mi viene a dire che si fa parte, fa parte del gioco, fa parte delle attività che facciamo, come dici tu.
Però è importantissimo saper moderare i commenti.
Comunque le community, anche quando queste si possono, possono spostare i loro sentimenti in maniera verso un percepito negativo.
Quindi è lì è la parte più difficile.
Assolutamente d'accordissimo su questo.
Ma diciamo che sono passati i primi dieci minuti, quindi hai fatto la prima parte di presentazione.
Direi che ti possiamo lasciare direttamente là, là il lo scettro del potere per andare a raccontare la tua presentazione, tutta la parte di influence marketing.
Io ricordo le persone collegate, come al solito, che per qualsiasi domanda potete usare la sezione commenti.
Nel momento in cui è andrete a porre una domanda semplicemente sarà abbastanza semplice che potro' chiudere una risposta o chiaramente il team Learner daremo una risposta, altrimenti andremo direttamente a chiederle Omar alla fine della presentazione Mamma, ti lascio la parola e mi rimuovo.
Ci vediamo tra poco.
A fra poco.
Eccoci qua.
Il titolo del del webinar di stasera è appunto quello di come individuare il giusto influencer per la per la tua campagna di marketing.
Oggi quindi andremo proprio a vedere quali sono gli elementi e le le cose a cui a cui porre attenzione nel momento in cui vogliamo collaborare per la per la nostra strategia di marketing, appunto con queste con queste figure sorvolo sulla velocemente sulla parte della mia presentazione, nel senso che ne abbiamo gia' parlato velocemente con Luca prima.
Comunque sono classe novantuno, sono veneto come potete sentire del mio accento.
Sono responsabile da parte social in Velvet Media che questa agenzia di marketing di Castelfranco di Castelfranco Veneto, per la quale ormai col lavoro da quasi quattro anni e sono autore di influenza mania, un libro edito da Hoepli nel nel duemila eventi a giugno, duemila eventi compie un anno fra qualche giorno partirei subito da un da un assunto quello che il l'influencer marketing in questi in questi anni ma soprattutto mi verrebbe da dire dopo dopo l'avvento della pandemia, è profondamente cambiato.
Questo perché dal mio punto di vista il concetto di influenza oggi è sempre più collegato a tre parole chiave dalle quali non possiamo proprio piu' prescindere.
Vuoi perché le persone hanno cominciato a passare molto più tempo durante durante il lockdown e durante tutto il periodo che abbiamo vissuto sui canali social e sono diventate ancora più consapevoli di quanto erano prima.
È Mme, appunto.
Ci sono questi tre bullet point che vorrei portare alla vostra, alla vostra attenzione, che sono quelli che quando si lavora con gli influencer bisogna porre attenzione innanzitutto alle persone.
Lo dicevamo poco fa alla community e terzo punto forse più importante di tutti il valore persone cosa intendo? Lo vedremo dopo un po' più nel dettaglio.
Ma quando lavoriamo con figure come come gli influencer, dobbiamo tenere sempre in considerazione che parliamo con persone che devono raccontare il nostro brand, il nostro, la nostra azienda, il nostro prodotto o servizio ad altre persone, ovvero alla loro community.
Queste due cose si intrecciano bene nel momento in cui cioè il terzo punto, ovvero il valore, il valore che noi come ho l'influencer meglio, come come figura, porta costantemente dei bei dei al pubblico a cui parla.
Gli utenti, appunto, come dicevo prima, sono diventano sempre sono diventati sempre più consapevoli e competenti rispetto ai prodotti e alle cose che a cui sono sottoposto ogni giorno nei canali, nei canali social.
E questo fa veramente tanto, tanto la differenza.
Se qualche anno fa dare un prodotto un influencer voleva dire quasi automaticamente, si individuata dell'influencer giusto generale dei buoni numeri dei ritorni, oggi non è più così.
Bisogna proprio stare molto, molto attenti a quella che è la figura che andiamo a scegliere e capire qual è la relazione, il valore che questo che questa figura da alla propria community.
Valore che può essere trasmesso o meglio spiegato con il tipo di contenuti che questo che questo influencer crea, la relazione che si instaura con i propri, con i propri follower o meglio una propria community.
Perché se ci sarebbe, se ci fosse qui gli avidi di engineering mi avrebbe davvero guido.
Si parla di community, non piu' di follower e non è tanto importante la dimensione di queste community, ovvero ma sì, più grandi sono e mi viene a dire che è meglio sarebbe.
Però la cosa veramente importante è l' attaccamento che la comunità ha verso il creato o l'influencer stesso, proprio perché questo deve, attraverso i contenuti che crea, dare un qualcosa di tangibile, di reale e di non costruito, proprio perché oggi l'utente se si accorge di queste cose qua ed è ed è molto consapevole a riguardo e a tutto quello a cui appunto, come dicevo prima, è sottoposto.
Mi piace partire da questa frase c'è una frase che ho scritto la l'anno scorso quando quando spendevo influencer mania e che riassume un po' tutto quello che è il concetto che dicevo poco fa, ovvero sono le persone a creare le aziende e i brand di prodotti e servizi e sono sempre le persone, quindi di influencer, coloro che attraverso la loro immagine e reputazione li promuovono a un pubblico terzo.
Questo ci ci riassume anche un po', quello che è il prossimo punto vero chi sono gli attori in gioco che gli attori appunto in questo gioco dell'influencer marketing vengono che vengono vengono messi in campo eh, ma sono sostanzialmente tre li ho un po' di io li ho divisi in questo in questo schema molto semplice da un lato abbiamo il brand o l'azienda dall ltro abbiamo l'influencer, ma non è detto che sempre ci possiamo relazionare con l'influencer molto spesso, soprattutto se lavoriamo con profili di una certa di una certa dimensione di un certo spessore, ci troviamo a confrontarci con il con il manager di questi di questa influenza, quindi non con la figura stessa.
E questo spesso puo' essere.
Non dico un problema, ma è va posta molta attenzione a questo aspetto, nel senso che l'influencer secondo me dovrebbe sempre e comunque conoscere a fondo il prodotto di cui va di cui va a parlare o il servizio dipende qual è il tipo di promozione che mettiamo? Mettiamo in piedi m' e lo deve quasi vivere come come come suo e deve condividere i valori.
Ovviamente quindi spesso avere un manager di mezzo può essere un un ostacolo a questa a questa facilità o comunque pulizia di informazione mi verrebbe da definirla.
E poi può può esserci o non esserci l'agenzia nel.
Nel caso nostro, ad esempio, come come Velvet appunto, noi gestiamo la comunicazione, il marketing delle aziende e per le aziende gestiamo appunto, in alcuni casi anche le attività di influencer marketing.
Quindi siamo come un una sorta di mediatore è tra queste due tra queste due grandi grandi entità.
Ma quali sono? Vediamo adesso gli step con i qua per attraverso i quali si sceglie il giusto influencer con il quale andare a collaborare.
Sono sostanzialmente cinque il primo, ma adesso li ve li racconterò molto velocemente, ma poi entriamo.
Entriamo abbastanza nel taglio di ognuno di ognuno di questi e gli spiegheremo gli spiegheremo anche con degli esempi pratici, innanzitutto definire qual è l'obiettivo sia della mia strategia di marketing in generale, ma é soprattutto di influencer marketing qual è l'obiettivo che voglio raggiungere grazie agli influencer o mediante l'utilizzo della figura dell'influenza non aveva un obiettivo chiaro porta a delle delle probabili incongruenze in quella che è la comunicazione alla campagna e di conseguenza i risultati.
Spesso si sente dire no, ma per me gli influencer non funzionano.
Si può essere che non siano funzionati, perché non avevi una strategia, un obiettivo chiaro, fin dall'inizio e di conseguenza, una volta stabilito quello l'obiettivo, si può andare a delineare proprio una strategia vera e propria.
Poi vedremo quali sono i punti i punti fondamentali di quella che deve essere una buona, una buona strategia di influencer marketing.
Una volta messi giù questi due primi pillar, andiamo a definire quello che il budget che non è solo il budget olaf che vogliamo o che l'influencer che vogliamo dare.
L'influenza che l'influenza ci chiede ma deve tenere conto anche di altri di altri aspetti che poi vedremo nel dettaglio.
Una volta stabiliti tutti questi questi tre aspetti, possiamo andare alla fase, la più probabilmente quella che è più difficile e la più difficile di tutto.
E anche se oggi ci sono comunque degli strumenti molto validi sul mercato che ci aiutano a velocizzare questo questo tipo di attività, che lo scouting ovvero proprio trovare nelle piattaforme, nei canali che vogliamo utilizzare, la figura che fa il caso nostro.
E una volta ma una volta trovata la figura o le figure che vogliamo ingaggiare si passa alla fase successiva che è quella del contatto.
Altra fase molto delicata e molto importante, perché è quella che farà sì che l'influencer possa possa o meno accettare il nostro il no, la nostra volontà di ingaggiarlo dopo la fase di contatto ce ne sono altre.
Ovviamente ci sarebbe una fase di contratto e poi la gestione della campagna vera e propria, con il monitoraggio dei risultati e tutto quello che ne consegue.
Ma oggi ci concentreremo proprio su quella che è questa prima fase, quindi quella che ci permette di trovare e andare a contattare l'influencer corretto per la nostra la nostra attività obiettivo.
Abbiamo detto come primo punto.
Quindi, proprio quando si dice di andare a definire l'obiettivo, dobbiamo capire quelli che sono i gli obiettivi di marketing che vogliamo raggiungere e valutare.
Prima di tutto.
Se proprio l'influencer è la strada corretta per l'influencer marketing, la strada corretta da percorrere per raggiungere questo questo obiettivo, anche perché non sempre obiettivi, gli obiettivi possono essere raggiunti tramite questa questo tipo di attività e obiettivi differenti avranno strategie differenti.
Il che vuol dire andare a contattare influencer differenti è Mme.
Questa è la prima e la prima cosa.
La prima cosa da tenere in da tenere in mente, ovviamente possono funzionare bene quando si vuole lanciare un prodotto, promuovere un evento, comunicare un'iniziativa, ma anche promuovere un sito e-commerce, far aumentare la notorietà la balena Warnes del nostro, del nostro brand prodotto o servizio.
Ovviamente ci sono settori più o meno adatti a lavorare con questo tipo di figure e tutte queste queste valutazioni devono essere fatte in una fase preliminare, appunto di analisi in cui andiamo a capire se lo strumento influencer può essere utile o meno a raggiungere il nostro obiettivo.
Una volta che abbiamo assodato questa cosa qui andiamo a definire quella che è la strategia.
Cosa vuol cosa intendo? Quando dico strategia è sempre un termine che vuol dire un po' tutto e niente.
Quando parliamo di influencer andiamo a capire come questi devono entrare nella mia strategia diciamo più ampia di marketing quello che ha definito il mio piano marketing e andrò a capire che tipo di influencer vorrò andare.
Voglio andare a contattare su che canali, con quale tipologia di contenuti, comunque concept che utilizzo voglio fare dei contenuti che l'influencer mi creerà, crea per il nostro brand e questo lo dico perché spesso questa è una cosa da tenere bene a mente.
Quando si lavora con influencer possiamo, se lo definiamo a livello di contratto, anche utilizzarli per il nostro.
Quando advertising, ad esempio all'interno dei canali social è una cosa che funziona molto bene.
Usare gli influencer nelle fasi alte del fan, della nostra strategia, magari di Facebook, è perché comunque associamo al nostro prodotto un volto anche tramite i nostri canali proprietari e non solo tramite quelli del dell'influencer.
É ovviamente in fase strategica da definire.
Anche quelli sono appunto proprio gli obiettivi della campagna che devono monitorare per raggiungere questi questi obiettivi e la durata.
Ovviamente la campagna.
Ecco qui un suggerimento lo vedete anche nella slide che mi sento di dare è quello che di prediligere sempre campagne a lungo termine le campagne one-shot.
Fammi un contenuto in ti do cento euro.
Faccio un esempio molto, molto banale oggi funzionano poco e male.
Le persone hanno bisogno di vedere una una relazione tra quello che è la ambassador l'influencer e quella che è il prodotto brand proposto.
Deve esserci un'unità di intenti, ma deve esserci una visione comune tra le due figure.
Queste sono le cose difficili, spesso da trovare quando si cerca un influencer, appunto, perché immaginiamo che io abbia un prodotto è green.
Ok, facciamo un esempio molto pratico è non posso dovrà andare in cerca di un influencer, un testimonial, una scusate, un ambassador che abbia la visione é comunque la passione l' attenzione per il mondo green nel nel suo quotidiano, sennò è una o l'altra parte del team del degli attori messi messi in campo Non stai in piedi, centra.
Poco dopo vediamo un caso pratico di obiettivo strategia é appunto quello che è il budget, che è il terzo appunto che avevamo visto come preliminare è che dobbiamo tenere in considerazione quando vogliamo lavorare con l'influencer.
Questo proprio perché il budget, appunto tiene conto.
Hallam ci dà un po', quelli che sono intanto i paletti dove dove possiamo muoverci? Piccoli budget spesso delineano la preclusione di lavorare con influencer.
Molti hanno community molto vasta e molto ampie è purtroppo ad oggi non c'è una regolamentazione, diciamo sul pricing di un influencer.
Vi faccio un esempio due due profili, entrambi con centomila follower, con un tasso di engagement molto simile, potrebbero chiedervi per una collaborazione anche prezzi totalmente diversi.
Ma parlo di anche uno zero uno zero di differenza tra l'uno e l'altro.
Purtroppo il mercato da questo punto di vista oggi non ha una una regolamentazione serata e quindi diventa anche difficile sapersi sapersi districare.
Appunto.
Però quando andiamo a tener conto del budget che abbiamo a disposizione dobbiamo considerare sicuramente il costo di gestione della campagna.
Se abbiamo affidato la stessa ha un'agenzia il costo degli influencer che può essere fisso o variabile.
E dopo vedremo.
Vedremo perché? Nel senso perché comunque possiamo lavorare con l'influencer sia in un'ottica di performance o piuttosto che pagargli i contenuti che vanno a creare o piuttosto ancora andare a pagare l'influencer per la durata della collaborazione e quindi con un buon affitto.
Diciamo che possiamo definire così forfettaria.
Dobbiamo tenere conto poi del prodotto, comunque tutte le attività correlate al prodotto che dobbiamo fare con con con l'influenza stessi.
Ad esempio, una cosa che secondo me vale sempre la pena fare è invitare L'influencer a conoscere la nostra realtà proprio di persona.
Se produciamo che ne so abbigliamento è sempre secondo me molto bello che l'influencer ben viva l'azienda viva il prodotto.
Capisca, capisca.
Scusate, qual è il processo produttivo che c' è sotto quali sono le caratteristiche distintive? Anche perché tutto poi tutti questi passaggi tutti questi elementi devono devono trasparire nella nella comunicazione e i valori proprio del mio brand, del mio prodotto dovrebbero essere la prima cosa che interessa alla all'influenza ancor più ancor prima del prodotto stesso.
E poi ovviamente dobbiamo tener conto della spedizione del prodotto, del costo del prodotto che le forniremo e il budget per le sponsorizzazioni, che è la cosa che dicevo prima.
Possiamo sia supportare magari le attività dell'influencer con con la zuppa, ma anche proprio prendere quei contenuti e farmi fare i nostri per la nostra comunicazione di brand e quindi ovviamente magari ci servirà del budget per le perle, per le alzo per le o altri tipi di attività, eh? Vi faccio vedere un esempio pratico ora di questi tre tre punti.
Un esempio? Quello di un nostro cliente è magazzini Berton è una realtà della nostra zona veneta.
È un retailer di abbigliamento di medio e alto livello, con uno store di diecimila metri quadrati in provincia di Vicenza.
E un e un ecommerce proprietario.
È m' che viene prodotti stile Tommy.
Per questi questi marchi qui è con loro.
Lavoriamo da ormai piu' di un paio d'anni, facciamo diverse attività.
Una delle attività che abbiamo implementato dalla fine dell'anno scorso è all'attività di influencer marketing l'abbiamo strutturata in maniera secondo me abbastanza intelligente.
E vi dico perché? Perché nella prima l'esempio che vi porto oggi è su una campagna che è online proprio in in questi giorni.
Ma il processo per cui siamo con il quale siamo arrivati a fare questa campagna è un po' più articolato alla fine dell'anno scorso, tra ottobre e novembre, quindi a ridosso delle festività natalizie.
E proprio perché in quel periodo sappiamo benissimo che i che i costi della libertà si alzano abbiamo deciso di implementare una un'attività di influencer marketing invitando una decina di di influencer in store a vivere un'esperienza, un'esperienza, d'acquisto raccontare ai propri follower e regalando loro sostanzialmente un buono, un buono sconto per fare una giornata di shopping all'interno del dei magazzini e sulla base degli degli insight raccolti, abbiamo poi selezionato tre influencer che abbiamo reso di ambassador del boom del brand e con questi facciamo un'attività un'attività costante.
Con questo pubblico, con questi influencer riusciamo a raggiungere quello che è il principale pubblico target di di magazzini Berton.
Però ad oggi c'era la necessità anche di avvicinare un nuovo pubblico è quello magari più legato al mondo delle delle famiglie con bambini piccoli dal punto proprio perché l'azienda venne anche questo tipo di di prodotto e quindi abbiamo attivato una seconda campagna intromessa marketing con l'obiettivo da un lato di rinforzare l'audience é la fanbase sui canali, sui canali social del brand.
E obiettivo secondario acquisire nuovi potenziali clienti.
Quindi, come come vedete negli screenshot che fanno parte della strategia che abbiamo presentato al cliente, l'obiettivo è proprio quello non tanto vitto e degli influencer che promuovano il prodotto così una tantum e poi chi si è visto, si è visto, ma è piuttosto quello di fornire dei veri e propri ambassador che possono costantemente raccontare, raccontare il nostro brand aumentando la notorietà da un lato e le performance sullo shop online dall'altro a livello strategico.
Cosa abbiamo fatto? Dobbiamo Abbiamo proposto dei concept, appunto.
Quindi all'interno del tipo di attività di influencer marketing e voleva che abbiamo voluto settare.
Abbiamo sviluppato anche un paio di concept.
Vi faccio vedere quel qui, quello che è stato scelto, ovvero The Berton Family.
Berton Family è un po' lam di' di questa realtà di magazzini Berton che vuole essere un po', una un'enorme famiglia, diciamo quando quando entri nel loro, sia nel loro shop online, ma anche fisicamente nello store hai un è un'esperienza abbastanza, mi verrebbe da dire quasi vecchio stile.
Ti coccoliamo il cliente, lo fanno sentire a proprio agio, non lo forzano.
L'acquisto è proprio tutta una filosofia nel nel processo retail che andava enfatizzata.
Quindi abbiamo scelto di andare a a prendere degli influencer del mondo appartenenti alle nicchie.
Mettiamo chiamiamole così fashion, ma anche famiglia che potessero raccontare proprio questo questo collegamento del brand con il con il senso di appunto famiglia quindi proprio attorno alla campagna abbiamo creato proprio un un concept dedicato che rispecchiasse quelli che sono i valori, i valori del brand.
Cosa abbiamo chiesto agli influencer? Abbiamo suddiviso l' attività per slot.
Dopo vi faccio vedere cosa cosa intendo per per slot comunque sono delle settimane di attività e in ogni in ogni slot l'influencer deve crearci almeno un post three stories E un riles invece tutta la durata delle delle delle collaborazioni il e il la remunerazione dell'influencer stesso e vabbè gli abbiamo associato un codice sconto per aiutarci anche dal punto di vista dell'acquisizione di traffico verso il sito internet.
Ma in cambio cosa gli abbiamo dato? Un codice sconto per ogni slot di comunicazione di duecento euro, in modo che questi possano scegliersi dei prodotti per loro stessi.
È quindi piuttosto di pagare direttamente l'influencer gli abbiamo regalato prodotto per valore a propria scelta per valore di seicento euro em.
In questo in questo periodo ho inoltre abbiamo pensato che l'influencer o il gruppo si.
Comunque dopo vedremo perché non è non abbiamo scelto un influencer da solo, ma una famiglia di influencer ehmm che performance che performa di più tra i quattro che prendono parte alla campagna avranno la possibilità di avere un extra slot basato sulle performance con è con dei con un incarico aggiuntivo a alla fine la stagione della stagione estiva e in più con una percentuale sulle vendite del loro generati vedete qui quindi dall'avere l'influenza che paga un tot al contenuto siamo andati a costruire, a strutturare un'attività un po' più articolata che però sprona ad un certo punto di vista l'influencer a fare sm creare un'attività al massimo delle proprie delle proprie potenzialità.
E qui dopo vediamo proprio quella che è stata la di Milano che abbiamo che abbiamo aspettato con con il cliente.
Come vedete oggi siamo nel periodo del terzo slot, quindi siamo verso la fine della prima fase e il contatto all'inizio della collaborazione tra aprile e maggio e poi all'inizio di maggio il primo slot di contenuti, il secondo alla tra il ventitré maggio, il sei giugno e il terzo è tra il sette giugno e il venti giugno.
In questo modo non creiamo un'attività a spot, ma cominciamo, diciamo un percorso di collaborazione con queste figure che ci porti dei risultati nel medio e lungo periodo.
Questo è un po' la prima la prima fase, diciamo di di attività che andiamo aspettare con queste con queste figure m' andiamo ora quella che è un po' la parte più più difficile, ovvero la scelta.
Una volta che abbiamo stabilito la strategia l'obiettivo i budget, andare a definire quello che la scelta proprio del dell'infn dell'influencer stesso con il quale collaborare.
La fase di ricerca e selezione è fondamentale, come dicevamo anche anche all'inizio nel mercato.
Per fortuna ci sono dei tool fatti molto bene che aiutano ad analizzare i profili.
Sceglie un influencer con i quali stabilire delle collaborazioni, eh? Io ad esempio personalmente utilizzo noto giusto analisi, insomma, perché lo ritengo a livello, ma nemmeno di mercato italiano il tool con un rapporto qualità prezzo che che non ha paragoni.
Però ce n'è ce ne sono, ce ne sono molti altri che uno può fare delle scelte in base a quelli che sono i suoi, i suoi desiderata e le necessità con cui va va a scontrarsi.
Insomma è quando andiamo ad analizzare un profilo, però dobbiamo capire quali sono le metriche e e le cose qui.
Prestare attenzione per scegliere un influencer sono diversi step.
Secondo me vale la pena appuntarsi lì perché sono quelli che poi fanno la differenza tra una campagna che portano un riscontro, un risultato, una campagna che questo non non lo porta.
Innanzitutto la fanbase pero'.
Non guardiamo la fanbase come un numero e basta, cioè i numeri degli influencer o comunque di qualsiasi profilo.
Voi andate ad analizzare devono sempre essere analizzati anche da un punto di vista qualitativo e non meramente quantitativo.
Ovviamente è importante l'audience la dimensione dell'audience che andiamo dell'influenza perché ci puo' far capire un po' quale sarà la ricerca delle attività che andiamo a promuovere.
Però è importante chi andiamo a colpire.
Dobbiamo sempre stare attenti a una cosa che spesso passa inosservata.
È il pubblico di quelli influencer, è in linea con il mio pubblico, quelli influencer è rilevante nella propria nicchia.
Un é un esempio di spesso di buona, buona da tenere in considerazione.
Mettiamo così è il fatto che gli influencer che andiamo andiamo a scegliere sia seguito anche da altri profili rilevanti in quella nicchia merceologica hanno interessato e questo spesso è un sintomo di rilevanza in quella cerchia, in quel in quel settore che parlo, soprattutto nei casi in cui parliamo di nicchie specifiche, ad esempio tempo fa, oggi di una campagna per il settore del del fai da te, del giardinaggio gli è una nicchia abbastanza settoriale per quanto riguarda Instagram, poi su YouTube ci sono dei dei canali veramente molto, molto forte da questo punto di vista su Instagram non sono tantissimi e quelli che ci sono comunque sono tutti collegati bene o male.
Trudy Ore, quindi quando ne trovi uno è ti fa capire guardare chi lo segue ti fa capire già quali possono essere anche gli altri, gli altri player di quel di quel settore.
Quindi la fanbase non riducete la un punto meramente quantitativo mandata ad analizzarla in profondità, soprattutto dal punto di vista del target.
Poi la reputazione.
Questa è una piccola, un piccolo trick, se vogliamo che però può evitarvi delle delle figuracce o degli degli.
Strafalcioni.
Mettiamola così quando troviamo un influencer che quando abbiamo individuato facciamo un piccolo, una piccola ricerca sul web in generale di quella che è la reputazione degli influencer, della figura in cui vogliamo collaborare, magari spesso anche solo andando digitando, urlando il nome e andando a vedere quella che è la sezione news, piuttosto che proprio la pagina dei risultati di ricerca possiamo vedere a primo impatto se ci sono cose che magari ci fanno storcere il naso o sulle quali fare attenzione o chiedere una delucidazione in un secondo momento.
E quindi andate sempre un po' a vedere quali sono le queste, queste queste cose, queste queste cose appunto su un motore di ricerca che vi possono salvare.
E poi ovviamente, magari guardate le collaborazioni che ha realizzato in passato.
Se ha un blog, un sito internet, andate a spulciare, a leggerlo vedere, vedete che quindi sono i contenuti che che condivide in modo da capire se appunto sono allineate a quelle che sono le vostre necessità e il vostro e il vostro obiettivo un'altra cosa è l'engagement anche qui? Ovviamente più le fanbase sono ampie, più i tassi di engagement solitamente sono sono bassi.
Ma non limitiamoci, come dicevo prima per la fanbase a un'analisi meramente quantitativa andate a leggere i commenti che ci sono sotto i contenuti degli influencer.
Guardate quello che è il sentiment attorno alla alla figura se vedete dei commenti, magari solo con delle frasi corte di qualche parola o solo delle mogli, ponete un attimo attenzione, fatevi fatevi qualche domanda in piu' perché potrebbe essere che quel profilo non sia del tutto del tutto pulito.
E mettiamola mettiamola così è mme.
Andate a vedere innanzi, inoltre, anche quali sono i tipi di contenuti che crea e quali sono i tre questi contenuti, quelli che piacciono di più al suo pubblico in questo modo sapete anche cosa andare a chiedere al influencer nel momento in cui volete collaborare.
Perché se vedete che ad esempio, il suo funziona molto bene per lui la creazione di il video piuttosto che possa statici o magari vanno meglio i caroselli, magari ha senso chiedere un contenuto di quel tipo, perché sappiamo che la londinese di quelli influencer è più incline a ad apprezzare una certa tipologia di contenuto.
Poi, ovviamente è è una cosa che diciamo anche prima, ma state molto, molto attenti a quella che è l'affinità con il vostro brand, con i valori del vostro brand.
Principalmente.
Anche perché se queste due cose cozzano come come dicevamo poco fa, la collaborazione potrebbe potrebbe diventare controproducente.
Mettiamola mettiamola così quindi, ma anche il fatto di magari invitare a far vivere e far conoscere al triathlon l'influencer il nostro prodotto servizio o quello che appunto riteniamo di volergli fare.
Volevi far promuovere è di fondamentale importanza che ci si sia allineato appunto con con i nostri con i nostri valori.
Terzo punto ultimo punto scusate la competenza.
Ovvero spesso, soprattutto quando parliamo di profili che nel mercato possono essere definiti come micro influencer ehmm, c'è, un'elevata specializzazione in alcuni in alcuni settori, su alcune su alcune tematiche valutate Quali sono queste tematiche? Quali sono queste competenze per capire se sono in linea con i vostri, con i vostri bisogni? Per magazzini Berton esempio pratico, collegato all'attività che raccontavamo che raccontavamo prima noi abbiamo scelto no ordinary family che è un profilo, un profilo Facebook.
Scusate un profilo Instagram che racconta la la vita di una di una giovane famiglia dove ci sono il marito moglie? No, non sono sposata e sono una coppia.
Però poco cambia, insomma, e e questa questa piccola creatura al loro bambino e che sostanzialmente in quest'ultimo anno hanno avuto una forte esposizione mediatica, data anche dal fatto di aver di aver partecipato a A a un talent famoso, però i contenuti che creano, se esso raccontano veramente, in modo in modo Eh, è diverso, nuovo, simpatico, fresco.
Quello che è il valore, il valore della famiglia di famiglia, cosa che a magazzini per non interessava molto come valore da condividere durante la campagna.
Analizzato i numeri, analizzate il sentiment attorno al A questo profilo abbiamo scelto di contattarli e poi vi faro' vedere, vedere come appunto quindi dopo la fase di scouting, cioè quella di contatto è occhio.
Come dicevamo, all'inizio Parliamo con persone, quindi togliamoci dallo l'ottica tubi che siamo, che siamo abituati a tenere in considerazione quando quando lavoriamo con i nostri, con i nostri clienti.
Ma spostiamoci verso una mentalità che io solitamente no definisco humane Human Human, perché c' è una persona l'azienda.
Però le aziende, come dicevamo all'inizio, sono fatte di persone che comunica ad un'altra persona, quindi alle influencer che sarà incaricato appunto di comunicare valore i valori del nostro brand o prodotto o servizio al proprio pubblico.
Quindi la relazione e la comunicazione Qui avviene proprio sempre tre persone e questo va tenuto in considerazione, non trattata se come fossero un un canale pubblicitario.
Guardate qua, guardate, ponete attenzione a quelle che sono le loro inclinazioni, le loro, le loro attitudini, cosa a loro piace e contattatemi veramente se siete convinti che siano in linea con il vostro progetto con il nostro progetto di comunicazione e con il vostro piano piano di marketing.
Altrimenti il consiglio spassionato è quello di lasciare perdere appunto create un rapporto umano con l'influenza quello che dicevamo prima che create relazione fatta di vivere il prodotto.
Il servizio é come andare a contattarlo una volta che li abbiamo, che abbiamo individuato la figura che secondo noi è quella corretta.
Il settanta percento dei contatti oggi nel mercato italiano avviene tramite mail o social, eh? Io vi consiglio una di queste di queste due di queste due modalità assolutamente l'obiettivo in una prima battuta è quello di incuriosire l'influenza non scrivete mail chilometriche, abbiate in un certo senso rispetto del tempo di chi vi sta davanti.
Cercate di incuriosire, lo dategli qualche elemento perché lui possa capire perché siete interessati alla sua figura, perché volete collaborare con lui e quale pensate sia il valore aggiunto che vi possa che vi può portare solo dopo aver fatto questo questa attività e aver ricevuto un feedback positivo o negativo nel caso nel caso sia esso positivo, andate a elencare tutti i dettagli della collaborazione, ma in una prima battuta ma andate solo a ma a definire un po' quello che è il il il primo approccio un po', il l'obiettivo che volete raggiungere senza entrare troppo nei dettagli, una panoramica generale di chi siete, per cosa fate, cosa volete e perché volete collaborare con lui e il resto lasciatelo a al tempo.
Insomma, una volta che avete avuto ricevuto il feedback e potete andare a snocciolare qualsiasi, qualsiasi questione, altro altro suggerimento è quello di chiedere sempre media kit media kit se per chi non lo sapesse, è un documento che solitamente influencer creano per raccontare un po' più nel dettaglio, quello che è loro attività dove inseriscono solitamente anche le loro precedenti collaborazioni, alcuni alcuni capi dei loro dei loro profili e i servizi che offrono, o meglio, il tipo di collaborazioni che sono disposti a valutare.
Una buona analisi fatta prima ci permette anche di vedere di utilizzare il media kit come una sorta di prova del nove per smentire o confermare quelle che sono le le presunzioni che abbiamo noi in termini di performance, ma anche di affinità con questa, con la figura dell'influencer con cui vogliamo collaborare.
Vi faccio vedere un caso pratico di di contatto con con un film, con gli influencer.
Questa è proprio la mail che abbiamo mandato a notte Ordinary family.
Eh? Come vi dicevo prima, non siamo entrati troppo nel dettaglio.
Mi sono presentato, ho detto chi sono e cosa faccio scritti perché li ho scritti perché li ho contattati.
Vi interessa far parte di questa, di questa attività, di questa squadra? Vede, ho cercato vedete ho cercato di creare una una una relazione e in un secondo in un secondo momento ho detto ma se se foste interessati o se aveste bisogno di chiarimenti sono a disposizione, ci possiamo sentire in quel il modo è attendo vostri.
Quindi non gli ho rubato troppo tempo in tre minuti, anzi, in un minuto questa mail viene letta e l'influenza puo' fare tutte le valutazioni del caso e capire se il nostro brand é la nostra proposta può essere nel suo interesse e quindi voler approfondire.
Questo è un po' il il tema il tema di oggi.
Spero di non avervi annoiato.
Spero di aver sviscerato l'argomento per il tempo a disposizione nel miglior modo possibile.
È adesso il spazio appunto alle domande se se ce ne sono ci sono sempre domande perché io ho sempre un sacco di domande direttamente.
Io che seguo questi Weber, figuriamoci le persone che sono a casa.
Poi le persone sono a casa, sono molte volte timide per fare le domande, io invece non lo sono e quindi tranquillo che non ti lascio andare via ed equa.
No, ti ringrazio tantissimo Omar bellissima presentazione oltre veramente alla parte contenutistica, anche proprio le risposte che hai dato.
E sto anche bello perché per esempio Hannah durante la presentazione è tanto aspetta che tolgo un attimo.
Eccolo qua Hannah, infatti tanta presentazione aveva chiesto come aveva una selezione degli influencer e dopo dieci secondi che l'ha scritto questo commento è arrivata la tua risposta dove ha spiegato l'intero processo.
Quindi stavi gia' rispondendo anche se non lo sapevi, magari alle domande, invece ci sono delle altre domande che sono arrivate che possiamo iniziare questa domanda di Valeria come identificato influencer che accettavano collaborazioni a percentuale sul venduto.
Per me è stato impossibile se non piccoli account senza community.
Grazie.
Beh, qui un po', come come dicevamo prima è vero Valeria non tutti gli influencer accettano le collaborazioni su performance.
Questo è una cosa che ci portiamo un po' dietro.
In Italia è arrivata da qualche da un paio d'anni.
Forse qualcosa in più nel mercato americano è molto.
Ad esempio, è molto più diffusa questa questa pratica della remunerazione su su performance.
Il fatto che non le accettino per me è sempre un po', un segnale sul quale puoi un attimo di attenzione, nel senso che potrebbe voler dire che quella comune non è proprio così naturale o pulita.
Quindi magari facciamo ce l'ha questa questa domanda, ma solitamente se tu li affianchi un'attività di compensazione fissa con una parte la performance è più facile che questa venga accettata l'esempio che facevo prima del nostro cliente magazine Bertone è stato proprio questo io ti do una parte di fisso sostanzialmente di commissione fissa in valore di merce che tu puoi comprare proprio ai bonus buono da utilizzare.
Come tu fossi un cliente fisicamente nel negozio o nel nostro store online è a fianco a questo.
Se i risultati che ci genere Rai sono di un certo tipo, ci siamo disposti anche a pagare un extra film in percentuale sui risultati che appunto ci ha importato e solitamente con queste con queste formule cui è più facile che è che le accettino.
Ovviamente però sono d'accordo con te valeria.
Non tutti sono sono propensi ad accettare questo questo tipo di collaborazione.
Alcuni dicono proprio no, io il mio contenuto costa x, y e z e anche secondo me un po' da da cambiare l'approccio la mentalità da questo punto di vista influencer che so ancora oggi ci si fanno pagare un tot a post prima o dopo, prima o poi non so se luca tu sei d'accordo con me vedranno un po' scemare questo tipo di attività, nel senso che vedo sempre di più che le aziende vogliono creare dei progetti di comunicazione con gli influencer, non, come dicevamo prima, la campagna one shot one kill e e se va bene va bene sennò buttato via cento euro non è una cosa di valore appunto dicevo dicevo all'inizio quindi se io sono fiducioso che questo questo mercato possa prendere sempre di più una via, diciamo etica anche da questo punto di vista guarda, sono assolutamente io personalmente d'accordo.
Il problema è che poi molte volte devi anche trovare le aziende disposta a voler seguire questo tipo di percorso e capire che non è che in una singola post puoi aspettarti di capire perfettamente i risultati e noi lo stiamo vedendo perché anche noi con le urne stiamo testando tante di queste formule.
E chiaramente quello che hai appena detto, secondo me veramente interessante.
Non so se tu avessi detto con questa prospettiva No, però quello che hai appena detto di far pagare un fisso più una compensazione a performance.
La mia domanda è la conversazione performance riguarda principalmente il sul venduto? Che vuole dire? Che è collegato per forza? Ha tipo ti do un link di affiliazione e in base a quante vendite tu giri con quel link, io ti do una commissione su quello.
È così che lo intendevi? Perché alternativamente, prego? Sì, è così.
Ma non solo.
Potrebbe essere anche in un'attività di Generation, ad esempio, ti do una percentuale o una percentuale.
Comunque ti riconosco.
Per ogni leader generato un tot dipende sempre qual è lo l'obiettivo, però sostanzialmente si.
Le due grandi aree dove poi secondo me lavorare con le performance sono un po', quella della della vendita e quella del generation.
Ovviamente non devono esser one-shot come come ho cercato di raccontare nel progetto di magazzini.
Perciò non è che abbiamo dato un codice.
Promuovi quel codice e devi vendere per forza no all'interno di un progetto di comunicazione che vuole esaltare il brand come portatore di valori attorno al concetto di famiglia.
Abbiamo scelto una figura o comunque questo profilo che ha come me in bel ius diciamo della della sua comunicazione il concetto di famiglia.
Mettiamo insieme questo tipo di comunicazione e poi ti associamo anche un codice per arrestare delle vendite.
È io non non andrò mai a dire a reputare quella campagna fallita nel momento in cui non si siano generate x vendite perché non è il mio obiettivo principale e so che non hai influencer in modo per cui raggiunge, con il quale raggiungere quel quello obiettivo di marketing mi aiuta in altre cose, a rafforzare la warnes, ad associare un volto al mio brando prodotto.
E poi posso utilizzare appunto, come dicevo prima, che i contenuti create mi creati dalle influencer per anche la mia comunicazione diretta.
Certo, perché chiaramente quando tu dai un link di affiliazione è tutto a sfavore, potenzialmente dell'influencer perché chiaramente molto spesso questi link possono non tracciare completamente, ma non soltanto anche gli acquisti diretti, ma anche gli acquisti che possono.
Avvenne invece, magari a distanza di quindici giorni, chiaramente ci sono diversi tool che hanno anche applicano dei cucchi che possono durare anche sessanta giorni, ma chiaramente questa tipologia qua non si applica a tutto il discorso di cambio deve eccetera.
Questa cosa qua potrebbe essere bypassata come teoricamente facendo, spingendo che il link della pagina il link quando l'utente clicca su una pagina che tendenzialmente ti richiede almeno le mail perché in questo modo qua tu comunque applichi il codice o comunque dici che è un'affiliazione su quel su cui l'utente tu non lo paghi tanto per la leeds, ma quella leeds si converte in sessanta giorni.
Tu sei sicuro al cento per cento che puoi attribuire quella vendita all' influencer, ma quello che tu dicevi poteva essere anche interessante visto in un'altra ottica, cioè dire io ti metto un compenso fisso e poi valuto un altro compenso che può essere un bonus in base a determinate performance.
Andiamo a scegliere e secondo me in sicuro proprio volesse essere in supporto dell'influencer tenendo conto di questo valore di branding eccetera uno potrebbe dire questo bonus viene sbloccato per determinati criteri uno potrebbe essere x numero di vendite è generate, un altro potrebbe essere x numero di follower a determinate pagine social dove le attività.
Quindi cercare di dire ok, io so che la performance è tutto a favore mio, ma andiamo a trovare un compromesso perché sappiamo che la tua campagna può essere un valore aggiunto anche a livello di branding, come hai detto tu, anche a livello di awareness eccetera eccetera.
Questo tipo di collaborazioni qua, eh, non hanno senso secondo me da essere fatte se uno non ci ha comunque una visione nel lungo periodo di usare questi canali, perché se uno deve fare una volta sola stare lì a negoziare questa cosa qua non ha neanche senso, cioè piu' perdita di tempo che altro, ma nel lungo periodo potrebbe aver senso.
Infatti sono pienamente d'accordo come come dicevo anche anche prima durante la presentazione.
Mi sono reso conto in questi anni che le campagne di lungo periodo sono quelle che ti portano le soddisfazioni più belle è o comunque migliori, nel senso che si si crea veramente un vincolo di fiducia.
Era il brand e l'influencer e fidati che questo il l'utente lo percepisce, lo vedeva il vederti due o tre volte e vederti due volte lì, poi dovete dall'altra parte.
È da lì che poi colleghi tutto bravissimo, bravissimo.
La ripetizione, ma anche e anche poi quello che dicevamo prima con l'intento di valore c'.
È un post di ehm, cronica di qualche di qualche tempo fa, di qualche giorno fa che raccontava proprio questo.
Infatti avevo visto che è diventato mezzo virale perché raccontava proprio questa associazione tra il suo credo tra virgolette in termini di interessi, eccetera.
E il brand che quindi con il quale ha attivato una una collaborazione.
Quindi a questo punto di vista ci sono ci sono delle delle buone pratiche, chiamiamole così che veramente ti portano dei risultati incredibili, a volte assolutamente.
Intanto che parlavamo sollevate mille domande.
Quindi incominciamo in caso di contatto con il manager, meno propenso ad accettare la collaborazione come si fa in caso di ko? Non ho capito la domanda.
Penso che penso che intenda che tu vai dal manager di un influencer, non siano magari probabilmente propensi ad accettare la collaborazione.
Come si fa? A parte puntare la pistola alla testa.
Penso che non si possa fare, non si possa fare, non si possa fare è tieni presente che spesso, appunto un quando quando c' è un manager di mezzo vuol dire che il numero di collaborazioni che queste queste figure queste influencer hanno hanno in piedi è abbastanza impegnativo.
Magari non non è che non ti accettano la collaborazione perché non gli piaci o perché c' è qualcosa di sbagliato, ma è perché magari molto semplicemente stanno gestendo un qualcosa di simile e quindi predica loro non lo vogliono fare.
Ti faccio un esempio.
Qualche tempo fa abbiamo fatto, anzi è una collaborazione anche questa, che sta andando avanti per tutto, per tutto l'anno su tre appuntamenti con un con un talent, chiamiamolo così molto molto conosciuto è mme, con una bevanda molto, molto conosciuta e ci hanno accettato la collaborazione.
Se sebbene il brand della bevanda sia uno dei più grandi al mondo, mettiamola così è solo ed esclusivamente perché non era in competizione con altre bibite nell'anno e questo e questo talent ha poi promosso di recente una birra.
Quindi se bisogna stare molto, molto attenti anche queste cose, soprattutto quando si parla di figure che escono dal classico micro influencer e cominciamo a parlare con profili che hanno qualche centinaia di migliaia, un milione di di di follower dove secondo me non si parla neanche piu' tanto di influencer marketing, ma è quasi più siding di prodotto piuttosto che un testimonial old style.
Perché a quel punto, se posso aggiungere qualcosa riguardo a come fare a diminuire le chance perché se lo si vuole dire di no ti dirà di no e lì non ci puoi fare niente.
Ma diminuire le chance che qualcuno ti dica di no è numero uno.
Secondo me fare una ricerca tua di chi sono le persone che se tu dicessi voglio sposarmi con un influencer? Si è qui la persona ce ne può essere uno solo perché alla fine dei grandi amori ce ne può essere uno solo.
Chi è quella persona? E secondo me quella persona? Dovresti praticamente contattare questa persona e incominciare a stringere una relazione che non riguardi minimamente una collaborazione pad.
Ho qualcosa che tu chiedi a lui o lei? Perché se questa cosa qua tu la applichi magari a cinque persone a dieci persone, perché non secondo me non ce ne possono essere più di dieci nel mercato italiano.
Io parlo italiano perché comunque non può uscire dall'italia non vuole uscire dall'italia quali sono le dieci persone che tu veramente vorresti fare qualcosa? Io parlo di livelli veramente smisurati a chiunque sia e provare a stringere una relazione nel tempo prima di andare da loro, chiedendo direttamente voglio questa collaborazione, farlo così.
Secondo me il modo in cui tu intendi contatto con loro potrebbe cambiare completamente anche la collaborazione pad di come viene fatta.
Quindi secondo me potrebbe essere qualcosa che dovrebbe essere fatto.
Assolutamente.
Sono pienamente d'accordo con te.
Questa è la è la via migliore migliore di tutte.
É come dicevo prima, appunto.
Ma puoi avere la necessità, ad esempio, se stai gestendo un cliente eccetera.
Non è che magari ai tempi così lunghi da poterti permettere una cosa del genere, ma qualora tu li avessi la il consiglio di Luca Em è la cosa migliore della propria casa di oggi.
Ma quella sono d'accordissimo.
Chiaramente una una agency, un intermediario non può fare questo per tutti, tralasciando il fatto che dovrebbero perché poi lavorano in ambiti molto diversi.
Però secondo me è proprio una cosa dovrebbe fare il team dell'azienda anche soltanto entrare in contatto proprio perché non c' è niente di monetario in quel momento lì.
Anche soltanto Rhys commentare sotto i post di questi influencer mando un messaggio in privato dando la propria opinione a livello, facendo un apprezzamento del lavoro, perché evidentemente apprezza il lavoro.
Se vuoi scegliere questa persona, poi nel momento in cui arriverà la moneta, la relazione, poi quando avrà la parte monetaria, magari comunque l'agenzia, eccetera, si mette in contatto.
Ma si era già creata quella minima reazione che il brand o l'influencer il manager dice Conosco loro e questo è tutta la differenza principale, perché altrimenti sei uno qualsiasi che va da loro, come altri mille che gli chiedono ogni ogni giorno delle cose diverse.
Bellissimo.
Anna chiede quali sono le da tenere font fortemente in considerazione per la scelta di un influencer oltre a quelle che è chiaramente nominato.
Magari ce ne puoi nominare tre che la parola dipende andiamo là per scontato che difende chiaramente dipende, ma direi sicuramente l'engagement.
Quindi appunto il tasso di interazione sui sui contenuti.
Quando parliamo di di Instagram, ma non so, anche anche se lavoriamo su youtube, su altri canali, l'engagement il tasso di comunque si' engagement però forse anche anche di Rick.
Nel senso quante persone quel profilo, quel profilo, quella pagina raggiungono perché poi c'è tutta una serie di utenti silenti che magari dopo sono i primi ad acquistare un prodotto, ma non commentano, non reagiscono, non fanno nulla, sono passivi e poi però fanno l'azione.
Più importante è quella di acquistare m o di lasciarti il contatto eccetera.
Dipendo sempre all'obiettivo, quindi direi sicuramente è rich engagement.
Poi pensi beh, ce ne sono tantissime però forse la fanbase ma io sono sempre un po' titubante da questo punto di vista, come dicevo prima, è quella del numero di follower, va visto sempre dal punto di vista qualitativo, quindi un la fanbase qualitativa sono molto d'accordo su questo domanda di tommaso.
Ciò come si fa a fare una valutazione a priori del budget per un influencer e bisogna dire subito l'offerta nella prima proposta, quindi dice come fare una valutazione su quanto offrire un influencer, anche se magari non hai idea di quanto potrebbe chiedere, visto che come tutta la presentazione un influencer può variare la stessa tipologia, quindi simbolo di follower, può variare di uno zero in più o in meno per valori che magari questo ma non potrebbe capire assolutamente.
Questo è uno dei fattori da tenere in considerazione quando appunto si sceglieranno in seconda battuta gli influencer, nel senso che se io come azienda ho stanziato un budget di diecimila euro, faccio un'ipotesi a per collaborare con un paio di figure e la contatto la prima figura in questo già mi chiede quindi che sono troppo il budget guarda no, non rientri nel budget che ci siamo previsti per questa attività.
Ciao e grazie.
Quindi è lì il problema.
Trovare l'influencer è la parte più veramente che porta via piu' tempo quando si fanno queste attività a trovarle quelli veramente giusti.
Perché ci sono delle variabili attualmente in imprevedibili che non che non puoi tenere che non che non sono sotto il nostro diretto controllo l'altra via può essere quella di ad esempio in alcuni casi lo facciamo guarda cliente abbiamo individuato gli influencer uno, due e tre.
Sappi che l'uno ti costa cento due ti costa centocinquanta atleti costa millecinquecento.
Ma perché millecinquecento non c' è un perché logico.
Ma se è quello di cui ti sei innamorato e che ti vuoi sposare, magari senti disposto a dare millecinquecento em, il modo migliore é far che se influencer fare la proposta a te e non il contrario, perché sì, assolutamente sì.
Sì, sempre, sempre, sempre lo sono abituati in questo, quindi sta domanda di hulk ne hanno addirittura in base, anche che variano anche in base a chi è l'azienda che ti chiede il preventivo chiaramente come come è giusto in parte che sia.
Secondo te è meglio lasciare l'idea creativa interessante al conte creator? Lavora in questo settore? Mi rendo conto che spessissimo le aziende si impongono e poi le performance sono basse.
Aspetta un attimo.
Al contrario, quando l'azienda lascia carta bianca per formano molto meglio, sono sostanzialmente d'accordo con guglielmo.
Nel senso che appunto secondo ragione parliamo con content creator.
Lo dice il nome stesso la loro attività è quella di creare contenuti.
Secondo me quello che dovrebbe fare l'azienda è dare l'obiettivo, dare una sorta di brief e poi lasciar libera ispirazione alla libera esecuzione.
Meglio al creato e e sono d'accordo che questo generi performance migliori perché si sente molto più libero di spaziali su quelle che sono le sue attitudini, le sui suoi punti di forza.
Invece se lo cominciamo a legare con paletti x x tipo um può diventare problematico da questo punto di vista no, non problematico in termini di realizzazione del contenuto, ma problematico in termini di risultati.
Poi ti faccio l'esempio di prima voi siete un gruppo di influenza che mi parlate del concetto di famiglia.
Il nostro prodotto è questo Vai, Crea cioè il nostro approccio.
Il nostro approccio con loro è stato quello è mme.
Quindi secondo me spazio ovviamente all'interno di alcuni limiti e previa approvazione, in modo che abbiamo sempre tutti quanti tutti gli attori in gioco vengano tutelati.
E abbiamo un controllo preciso di quello che è il l'output che poi uscirà e io assolutamente d'accordo.
Penso che uno non possa vederla come dei binari di un treno dove tu gli dai gli dice esattamente dove deve andare, ma deve essere più un'autostrada, sai carreggiate, tu gli metti i limiti laterali molto ampi che sono quelli del tuo brand.
Ma se hai scelto bene L'influencer non li avrebbe superati in ogni caso, perché, appunto sei sei tu che devi scegliere gli influencer che sai che non uscirebbe da quei limiti.
E poi io personalmente, con le urne vedo una cosa molto importante che l'uso di parole.
Perché per dire ci sono dei dettagli che sono insignificanti per tante persone.
Come potrebbe essere dire che la formazione, quando per noi quella parola vuol dire qualcosa che a noi non ci piace e apprendimento che ha questo significato.
Però per noi apprendimento si avvicina molto di più a quello che vogliamo ottenere.
Fare rispetto alla formazione però sono cose che tu devi dire prima l'influencer chiaramente e poi l'influencer crea.
In base a questo bravissimo ho superato il test influence marketing che Cleland domande di mons.
Futuro dell'influencer marketing in Italia, a differenza di evoluzioni tra ambassador brand e influencer, grazie mille del topo tante aveva fatto mille domande chiaramente mosse.
Partiamo dalla prima in Italia tu hai già nominato secondo te il futuro? Si guarda molto di più alla community invece che semplicemente al concetto di follower eccetera dal punto di vista di proprio crescere la propria qualità del proprio following his, anche se lo si chiama così la community e di conseguenza ma poi il futuro invece che anche i brand devo fare collaborazioni più lungo termine.
Che cosa vuoi aggiungere su questo? Assolutamente.
Queste queste due sono le le cose fondamentali.
Poi se parliamo di piattaforme non abbiamo la bacchetta magica perché siamo in un mondo dove le cose cambiano costantemente, quindi non ti so dire qual è.
Se la domanda guarda è aspettava anche una risposta di questo tipo.
Quale sarà la piattaforma del domani? Perché potrebbe essere tic-toc come continuare ad essere Instagram per x tempo o esserci qualcosa di nuovo l'unica cosa questo notando in questo periodo che soprattutto su su Instagram c'è stato un calo delle performance in generale nei profili e quindi le aziende, le più lungimiranti o comunque quelle un po' più attente, si stanno accorgendo di questa cosa e cominciano a capire quelle soprattutto che fanno molte collaborazioni con influencer.
Collaborazioni di ampio, di ampia durata, di ampio respiro cominciano a volerne sapere qualcosa in piu' ok, funzionava, adesso comincia a funzionare un po' meno cosa c'è sotto perché é li'.
Ovviamente non nessuno ha una risposta, però.
Secondo me i due concetti di prima, quindi valore e community, se portati avanti con costanza e con etica, continueranno ad essere ad essere performanti.
Mettiamola così differenze ed evoluzioni invece, tra brand ambassador e influencer, secondo me sono termini che possono essere delle volte anche a Fini.
Però per me il brand ambassador è più quella figura che nel medio e lungo periodo si associa al mio brand o il mio prodotto é sostanzialmente diventa quasi il volto di quel prodotto di quel brand a pari di quello che può essere un componente dell'azienda stessa.
L'influencer per come è inteso in generale è più appunto quella figura che esercita un'influenza sul suo pubblico so community e viene attivato purtroppo, come dicevamo prima, tante volte a spot su diversi prodotti, su diverse nicchie o comunque sulle somme chiama su diversi prodotti eh basta, non lo vedi più come una persona, come un utente o come un influencer è bellissima domanda puo' puo' essere in entrambi in vista in entrambe le direzioni.
Perché brand ambassador può essere per me da un lato l'influencer che si è talmente affezionato o comunque condivide talmente tanto i valori del mio prodotto, il mio brand, che diventa appunto quasi brand ambassador barra, testimonia il volto portavoce di quel brand.
Ma può essere anche il cliente il mio cliente più contento di tutti, come quello come GoPro che usa gli gli atleti, ma molto di nicchia o addirittura come Nike, che può avere invece più volti alla LeBron James per il basket o invece fanno magari quelli super piccoli di nicchia, di sport di nicchia avranno un bastone bravissimo, però magari quando parliamo di prodotto boom, un altro tipo di prodotto o anche di attività locali.
Una cosa che secondo me funziona molto bene con le attività locali è rendere influencer, o meglio abbassando i propri clienti e li immaginati l'esempio banale della pizzeria no pizzeria in una cittadina media italiana.
Hai dei clienti affezionati che vengono sempre che ti riconosco, magari ti lasciano anche le sui social si commentano, eccetera.
Li è il momento di trasformare quei clienti in un tuo ambassador, in un tuo portavoce, finalizzando lo con sconti piuttosto che è qualsiasi attività di marketing tu voglia fare e spesso a costo vogliamo dire zero praticamente ti sei creato un ambassador del del tuo brand, della tua attività.
Guarda proprio hai nominato pizzeria a Milano? Ci sono tantissimi esempi, poi l'ho visto a Milano, ma si sono sicuramente anche in altre città italiane di pizzerie che sono proprio nate direttamente da questa visione di pizzerie, ristoranti di influence marketing dove tantissimi influencer vengono chiamati a mangiare gratis piu' compenso per semplicemente fare delle storie mentre mangiavano e condividerle.
E molto spesso quando qualcuno mangiava li' e facevo una storia così da solo.
Poi in dm, se aveva un numero di follower sopra i cinquemila gli veniva mandato un messaggio direttamente dal team che gli proponeva in base a quanti follower avevi proprio un contratto di collaborazione dove dicevano tu semplicemente puoi venire a mangiare tre volte al mese gratis da noi e noi ti e devi fare ogni volta una storia quando viene a mangiare o un post e non devi fare storie per altre pizzerie.
E così andavano a prendere, anche magari dei micro a cinquemila diecimila follower.
Mi ricordo un sushi, forse di Milano, che era proprio diventato virale all' epoca ti parlo di un anno e mezzo fa aspre pandemia è in base al numero al.
Questo era il top in base al numero di follower.
E non mi ricordo se addirittura ti facevano lo sconto in Perù in rapporto al numero di follower sul suo conto.
A patto che tu promuovesse una storia, una cosa del genere, crearsi una storia, una cosa, una cosa così anche lì si.
Sono strategie che che però possono possono funzionare.
Insomma, fino a quando non viene a mangiare la Ferragni e dice il conto di tutti i clienti lo pago io e quindi poi diventa davvero gnocca.
Vengo io, ti compro anche al ristorante e poi avete fatto la storia? Domanda di giulia ciao può essere strategico fare influence marketing per un'associazione di categoria che non vende nessun tipo di prodotto ma vuole sensibilizzare il pubblico su tematiche di sostenibilità? Beh, assolutamente secondo me si andrebbe vanno trovati che se se non ovviamente non hai niente da mandargli però magari invitare alcuni influencer a far vedere quello che questa associazione fa fargli vivere una giornata o comunque un experiences all'interno dell'associazione se la sostenessi dopo dipende.
Penso che parliamo magari di sostenibilità ambientale, ma potrebbe essere qualsiasi tipo di sostenibilità è per me ha senso, però la vedrei piu' come come dice luca con uno scambio di visibilità non é non investirei, magari miti cifre sono abitanti un'attività di questo tipo però può assolutamente nel senso mi viene da dire che un'attività come quella che proponeva luca prima, quindi cerca di trovare una relazione con delle figure che secondo me possono essere rilevanti per l'associazione senza parlare di collaborazione di nessun tipo.
Magari parlando riguardo visto che parla di sostenibilità anche noi siamo a rappresento un'associazione che attiva in questo campo è magari ti mando o ti mando un abbraccio, dacci una letta se hai voglia, guarda questo nostro sito, i nostri canali e poi man mano capire, creare appunto un rapporto.
Poi mai invitarli e l'influencer viene spontaneamente, magari ha portato a crearti dei contenuti senza chiederti nulla in cambio.
Anche perché un sacco di volte di influenzare che devono sempre vendere qualcosa, hanno voglia di fare partnership senza dover prendere qualcosa.
E tra l'altro questa qua un bellissimo esempio di quello è stato quello proprio nominato Veronica che ero in precedenza quello che ha fatto per con gli influencer veneti, per la Regione Veneto, per il Veneto a parte, dal Veneto.
Ma poi proprio per la per la Regione Veneto, per la parte di turismo è stata fatta una campagna di influence marketing enorme che è stata la più grande, anche perché la Regione Veneto è quella con il turismo più grande d'italia se mi ricordo bene perché oltre il quaranta percento adesso diciamo una cavolata.
Ma oltre il quaranta percento del del Pil prodotto da una regione per la parte di turismo dovrebbe essere in Veneto, in quanto magari quaranta percento.
Un po' troppo però comunque tantissimo, perché la Regione Veneto, anche se non anche se molte volte non si vede è una delle poche regioni italiane che a turismo tutto l'anno perché passi dalle montagne d'inverno le città come Venezia, tutto l'anno, d'estate e tutta la parte.
Insomma, hai tantissime cose hai la ai laghi quando? E non sono di parte ovviamente da quello che in Veneto a fare le vacanze però comunque sì, la campagna, la campagna dell'estate dell'anno scorso sostanzialmente è stata da questo punto di vista un successo.
Scusa, ero hai detto Veronica aveva annunciato subito via al Veneto, ma ciò che è stata anche la campagna, ma assolutamente anche quello andava bene, era semplicemente che questo qua.
Poi chiaramente la Regione Veneto ha era una un ente più vicino a una situazione, magari rispetto a una pagina Instagram.
Domande che poi chiaramente lo rubiamo troppo tempo al povero over.
E Stefano chiede Questo qua risponde velocemente come possa far sì che io sia un influencer proprio un presto, prima che lo faccia io.
Glielo chiedi tu semplicemente in una negoziazione.
La maggior parte di volte è grazie.
Vorremmo fare una collaborazione insieme.
Questo qua e la tipologia di contenuti che vorremmo mandarti.
Una proposta? Tendenzialmente, se ti dicono di no, che cos'è e non è che sia una negoziazione.
Tendenzialmente gli chiedi un preventivo, giusto? Ma hai mai avuto problemi su questo? Assolutamente no.
È un no, è un problema in questo? Esatto.
Perché finché sono disposti a pagare, tu sei disposto a chiedere di essere pagato.
E invece la domanda di Stefano quali sono le migliori piattaforme per trovare influencer Instagram tic-toc divisi nel paese, piattaforme a livello di scouting influencer ce ne sono quante nel mercato c'è di tutto da ad esempio.
Cioè poi assumo mi sembra si chiami ce ne è un'altra che si chiama Izumo è c' è è tutta per il fashion.
Mi sfugge il nome che è abbastanza, è tedesca.
Aspetto perché avevo fatto proprio Dammi un secondo che il recupero.
Eccolo qua.
Eccolo qua Lancia Matrix È una che è anche un tour di social Grissom Tork Social social Baker sul social Becker è un gran motore.
Da questo punto di vista è Blogmeter influenzae Bud sumo che ho detto prima influencer di B.
Stavo stavo pensando a quelle che avevo, anzi stavo guardando direttamente all'interno del libro perché mi ricordavo tutta a memoria.
Quindi è meglio che ce ne sono di queste qua.
Principalmente quest è poi volendoci anche all'interno direttamente di Facebook da parte di di collapse sui business manager, dove poi anche di infiltrare per alcuni parametri i profili degli influencer su per la parte di Instagram principalmente lo fai da dismettere però sì, dipende da quelli che sono i tuoi le tue necessità.
Secondo me al di là di tutto, lo scouting in piattaforma è sempre la cosa migliore.
Tante cose gravissimo.
E poi si va ad analizzare con i vari tool.
Io insolitamente mi mi sono sempre mosso in questo in questo modo Oh, ma che posso dire? Chiudo dicendo che il miglior tool di ricerca ce l'hai qua che guardare cercarli tutti e poi chiaramente capire anche tu leggerlo Oh Marshall, super super super piacevole! Questa chiacchierata é super interessante chiaramente il web che ha tenuto tutte le risposte che hai dato.
Quindi io ci tengo veramente a ringraziarti da parte di tutte le persone che sono qui e tra l'altro anche di a nome di Leo RN a nome mio, quindi veramente grazie, grazie chiaramente anche a Velvet per averti prestato per questa ora e venticinque minuti di Weber.
Grazie davvero, ci ci mancherebbe.
È stato un piacere per me, ringrazio te ringrazio tutto il team di Laverne.
Spero che ci siano nuovamente occasioni in futuro e grazie anche a tutte le persone che ci hanno guardato che guarderanno in differita questo contenuto.
Omar di tutto quanto, quindi grazie a tutte le persone che ci hanno guardato e buona serata a tutti quanti che
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