Lezione dal corso Social Media Content
Molto spesso quando si parla di creazione, contenuti o di social media management, si pensa che sia un lavoro che può essere fatto alla giornata, nel senso che magari è lunedì.
Mi sono svegliato e mi rendo conto che non ho nessun posto da qui fino a venerdi'.
Bene, questo è un errore che magari si può fare inizialmente l'ho fatto anche io personalmente nelle prime fasi da freelance o da social media manager improvvisato.
A lungo andare vi renderete conto che gestendo più progetti c' è bisogno di organizzazione e il piano editoriale in questo ci aiuta molto.
Ovviamente noi dobbiamo porci nella condizione, non di condannare l'improvvisa creatività o il lampo di genio a livello di contenuti, ma dobbiamo circoscrivere lo lo spettro della nostra analisi, quindi farci le domande giuste nello specifico riguardo ai contenuti non possiamo permetterci di incappare nel cosiddetto blocco creativo, ovvero non so che cosa pubblicare.
Non so di che cosa parlare, non so il tipo di formato da utilizzare, non so il tipo di linguaggio, non so il tipo di tecnica di copyright ing da dover utilizzare bene sostanzialmente c' è bisogno di un piano.
Il piano editoriale in questo è utilissimo perché è una vera e propria mappa concettuale e strategica dei nostri contenuti ed è utile per una serie di motivi.
Permette di vedere i contenuti in un'ottica, d'insieme e di lungo termine.
Permette che sia più facile il monitoraggio e l'ottimizzazione in base anche all'analisi dei dati e soprattutto permette di concretizzare l'analisi strategica in attività operative legate ai contenuti.
Andiamo a vedere adesso che cosa contiene però un piano editoriale, o almeno quali sono tutte quelle variabili che inseriamo noi all'interno della presentazione strategica.
In questa sezione specifica per la parte editoriale troviamo la frequenza di pubblicazione.
Quindi sostanzialmente quanti post decido di pubblicare a seconda dei canali e la tipologia dei formati.
Attenzione se il canale, ad esempio è Instagram, parliamo sia di pubblicazioni a livello di feed sia di pubblicazioni a livello di stories abbiamo poi i cosiddetti macro argomenti, ovvero tutte quelle categorie in senso un po' più generico di argomenti che sono esattamente tutto ciò di cui mi occupo.
Dopo l'analisi dei macro argomenti si parla di tipologie di contenuto, ad esempio un contenuto informativo, educativo o di intrattenimento e successivamente, per ogni macrocategoria andiamo ad individuare quelli che sono i contenuti primari da un lato e i con contenuti secondari, ovvero i contenuti primari sono strettamente legati magari a una o più categorie o macro argomenti individuati mentre i contenuti secondari sono legati solamente in parte, magari hanno solamente un debole richiamo.
Infine andiamo a specificare quelli che sono i formati di contenuti, quindi post carosello, infografiche post fotografici, Riley stories Nel caso di nel caso di Instagram, caroselli pdf nel caso di Linkedin o sondaggi, sempre nel caso di LinkedIn, quindi tutti quei formati di contenuti che sono utilissimi per comunicare al meglio tutti i miei topi che i miei macro argomenti.
Infine all'interno del piano editoriale andiamo a specificare la tipologia di contenuti con degli esempi pratici, quindi andando a creare magari dei contenuti, inserendo delle nostre grafiche originali e accostando ci anche tutta una parte di copie in più.
Andiamo a scrivere tutto ciò che ci siamo segnati a livello di brainstorming per una serie di contenuti futuri.
Quindi sin dalla fase di piano editoriale di presentazione del piano editoriale non solo i contenuti utili per la prima o la seconda settimana, ma abbiamo già tutta una descrizione di possibili idee per contenuti futuri.
Questo perché a livello editoriale è fondamentale non ragionare mai alla giornata, così come abbiamo iniziato questo paragrafo, ma ragionare sempre in un'ottica bisettimanale o addirittura mensile.
Bene, questo è uno degli elementi cardine e delle colonne portanti su cui si basa marketing espresso anche nella pubblicazione dei contenuti sulla nostra pagina.
Quasi molto difficilmente ragioniamo a livello di post da pubblicare oggi quasi mai in realtà, anzi ragioniamo sempre in un'ottica di medio termine nell'arco di un mese.
Quindi già ragionare in ottica b settimanale ci consente di programmare tutta una serie di attività di contenuti e di poterci concentrare a livello creativo al massimo semplicemente perché prima ci siamo fatti le domande giuste.
Facciamo un esempio di quello che potrebbe essere un piano editoriale mettiamo conto che c' è Mario, che è un fotografo specializzato nelle foto di di Roma decide di volersi aprire una pagina Instagram di' a come obiettivi quello di raggiungere magari mille follower nell'arco di dodici mesi, di concludere magari quattro o cinque o sei collaborazioni con ristoranti o con magari tour operator che decidono di contattarlo come influencer che vogliono pubblicare dei contenuti sulla loro pagina e vuole ottenere magari una media di like dopo tre mesi di cento like post, magari ottanta diciamo, e dopo sempre tre mesi vuole avere almeno due commenti per ogni posto.
Il target di Mario è di due tipologie, in questo caso, magari per renderla più semplice.
Una prima tipologia sono gli abitanti di Roma, giovani abitanti di Roma dai venti ai trentacinque anni, che vogliono conoscere meglio la loro città, vogliono viverla e cercano delle esperienze diciamo da modaioli o cercano di fare delle foto che possono essere rappresentative dell'amore che provano verso la loro città.
Il secondo il target invece sono magari turisti italiani, perché in una fase di start up della pagina, magari puo' essere insensato per Mario ragionare su un target turistico estero rispetto all'italia, quindi si concentrerà su un turismo italiano.
Anche qui l'età è giovane, nel senso che si parlerà di persone che hanno magari dai venticinque ai quarant'anni, che magari principalmente sono coppie che fanno weekend romantici a Roma, o comunque magari gruppi di amici che scelgono di visitare la capitale e che quindi vogliono sapere quali sono i locali migliori dove andare, le esperienze da vivere, i luoghi turistici da non perdere e soprattutto tutte quelle che sono le foto opportunities.
Bene, ragionando a livello di piano editoriale.
Il nostro Mario dirà che magari le macro-categorie di argomenti per lui saranno l'hr te a Roma la cucina tradizionale e i locali la tipologia di contenuti saranno prettamente contenuti, magari di intrattenimento o che possano magari convincere colui che sta guardando quel contenuto a visitare o dire vorrei scattare anche io una foto li' o vorrei scattare una foto simile.
Un contenuto primario potrebbe essere ad esempio la foto di un monumento o la foto di un piatto tradizionale mangiato in un ristorante famoso, oppure addirittura la foto di un'esperienza o magari di un percorso, di una camminata che può essere fatta all'interno di Roma o magari in una sua zona specifica.
Un contenuto secondario.
In questo caso sarà un video o un relè? Magari di Mario che cucina un piatto tradizionale.
Questo è sì.
Un contenuto che si riferisce comunque a Roma, alla cucina tradizionale, ma in modo velato.
Perché non risponde magari direttamente all' arte a Roma e nemmeno a tutta la parte di pubblicità a food beverage, quindi sarà un contenuto semplicemente secondario
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