Una volta che sono riuscito a capire chi sono io come persona, ricordandosi sempre che chi sono io è riferito al momento alla fase della vita che stiamo vivendo in questo momento non possiamo sapere con certezza chi saremo tra vent'anni.

Quindi si prende sempre in considerazione in analisi il momento presente una volta che ho capito chi sono il passaggio seguente e capire che cosa voglio comunicare, che cosa voglio comunicare.

Anche qua è una domanda possiamo arrivare a dare una risposta a questa domanda? Facendo ce n'è un'altra che è molto più semplice, ossia che cos'è che pulsa così intensamente dentro di me, che deve per forza trovare una valvola di sfogo cos'è che mi anima così tanto che io quasi faccio fatica a trattenerla dentro di me.

Ecco, quello probabilmente una volta che ha identificato quale emozione sta straripa ndo dal tuo corpo, che può essere qualunque tipo di emozione puo' essere gioia può essere rabbia, puo', essere voglia di far ridere, quindi voglia di fare ironia una volta che ho trovato qual è l'emozione principale che veramente mi esce fuori con una potenza travolgente posso cercare di incanalarla nella comunicazione che io andrò a fare, quindi se comunico effettivamente basandomi sulle emozioni, basandomi sui sentimenti, su questa forza, qui la comunicazione non potrà fare a meno di essere potente.

La gente non potrà fare a meno di notarla quando la coglie dovrà fermarsi per forza.

Perché un'emozione che chiede di essere ascoltata, che chiede di essere letta, che chiede di essere compresa, vissuta, percepita.

Nel mio caso, ad esempio, quando ho iniziato a fare sempre personal branding, quando ho iniziato a fare quel tipo di comunicazione che sto facendo oggi su LinkedIn g' il sentimento era molto misto, una parte e ho sempre sentito mia era la parte dell'ironia quindi del prendere la vita con una leggerezza diversa.

Che leggerezza non è mancanza di professionalità e semplicemente sapere che tanto prima o poi moriremo.

Quindi è inutile stare a ingigantire i problemi che ci sono insieme all'ironia.

Un sentimento che sentivo forte era quello della rabbia, perché ho sempre fatto fatica a trovare comunque una professione, qualcosa che mi facesse stare bene.

Ho sempre fatto fatica a trovare un posto in cui io fossi stato bene all'interno del mondo, quindi lo sentivo come un mondo del lavoro che non mi voleva, in cui io non potevo trovare uno spazio.

Quindi dopo che dopo la mia avventura con commenti memorabili, ho fatto un anno distacco, quando mi sono riappropriato ai social come un sacco di gente fa, ho iniziato a mandare curriculum a mandare curriculum di nuovo alle aziende più famose del mondo digital.

Il risultato era che non mi chiamavano nemmeno a fare uno stage per dire Eli.

Allora mi è venuta un attimo di dubbio perché mi sono detto ma ok, non saro' chiaramente la persona più competente del mondo, ma un curriculum con commenti memorabili dentro dovrebbe far fermare l'occhio.

Invece no, voi che sia per gli Hutt, se vuoi che sia per qualunque motivo non venivo chiamato.

Quindi c' era anche questa rabbia di dire cavolo, non mi volete? Va benissimo.

Io faccio quello che mi piace fare, indipendentemente da cosa pensate voi.

Quindi ho iniziato con questa sorta di rabbia, rabbia mista all'ironia che mi che mi alimentava.

E la comunicazione perché è risultato efficace perché la sentivo davvero mia.

Quindi potevo far confluire tutte le emozioni che sentivo in quel tipo di comunicazione.

Questo ha permesso di ottenere dei risultati discreti, moderati, ma in cui io ogni volta riuscivo a riconoscermi e questo mi ha pagato e mi ha fatto stare bene.

Quindi trovare cosa vogliamo comunicare senza scendere a compromessi e la cosa migliore in qualunque campo e in qualunque modo.