Giorgio è un rivoluzionario fino al midollo, si annoia come quando si ascolta una nonna logorroica. Neanche i suoi parenti ufficiali lo hanno arrestato nelle sue scelte. Non ha lauree ma non è neanche stato mai bocciato all'università della vita. Ha imparato negli anni due lingue alla maggior parte degli esseri umani sconosciute: il crukken in Germania e il pathos al master in imprenditoria digitale all'H-Farm. Buttarsi nel vuoto è sempre rischioso, ma dà una marcia in più sotto diversi aspetti: ad essere determinati nel raggiungere gli obiettivi, a credere in se stessi e a portare a termine sempre ciò che si è prefissato. Specialmente quando si è da soli all'estero, si hanno due lavori per sopravvivere e non si capisce nulla di una lingua ottenendo con successo un certificato di lingua tedesca, from zero to hero in sei mesi. Non sta mai fermo e ha sempre le mani in pasta su pc e motori, in palestra o in cucina. CEO di nulla, ma appassionato di buon cibo, vino e musica, un'accoppiata vincente come le linguine allo scoglio, un ottimo Vigna del Lume con in sottofondo Miles Davis. Ischitano verace, animo nomade e surfista di cose nuove. Obiettivi? Diventare AD di sé stesso nel digital, cambiare il mondo, ispirare le persone e ottenere quel osannato pezzo di carta tanto amato dalle aziende italiane.