Lezione dal corso C2022 by Learnn
Eccomi qua.
Alessandro! Massimiliano! Come state? Tutto bene? Benissimo.
Benissimo.
Intanto io volevo chiederti come hai filmato il video di quindici secondi che ci hai mandato? Perché c' era una qualità che era stratosferica.
Veramente io voglio sapere cosa è usato per farlo.
No, la l'iphone normalmente, ti giuro, è a livello di luce a livello di tutto sembrava che tu fossi quasi una cosa Freddy non lo so, era era allucinante e tu non l'hai visto? Puoi vederlo Davide, perché veramente era il video più qualitativo a livello di immagine in assoluto.
Quindi anche per quello la fortuna, la fortuna del non esperto.
Giochiamocela così perché io faccio altro e dice ogni tanto devo avere qua per fortuna digitale anch'io no dice fortuna del pezzo piatto come dico guarda abbiamo già un po' di domande, ma prima vorrei fare anche un attimo un giro di presentazioni.
Alessandro, se vuoi dire due parole e Massimiliano chiaramente scegliete voi il turno per me è completamente indifferente.
Guai Massimiliano ma tu prima tu Massimiliano allievi, commercialista, commercialista verticale in ambito digitale.
Quindi ci siamo specializzati nella negli anni, in tutto quello che riguarda il mondo digitale, quindi è e-commerce piattaforme come come le agenzie di comunicazione influencer.
Comunque tutto cio' tutti coloro che in un modo o nell'altro lavorano nell'ambito del mondo online a fianco.
Questo e ne vado fiero faccio tutta un'attività da d di creazione di contenuti.
Quindi è porto sui social e dico che ne vado fiero perché secondo me è un qualcosa che l'imprenditore il professionista che vuole iniziare un'attività ha estremo bisogno rapporto sui social, tutte quelle che sono le informazioni di carattere contabile e fiscale che possono servire con un linguaggio semplice su un po'.
Tutte le piattaforme da tic-toc, Instagram, youtube, Facebook sono sono un po' dappertutto e su questo devo dire che poi dopo una sera io sono a una cena con amici e una mia amica che mi ha proprio invitato.
Lei è una professionista che lavora simultaneamente in tre multinazionali e lei diceva proprio che penso che adesso sia appoggiata a te proprio per la parte dei proprio la parte commerciale di fiscale.
Lei mi diceva ma dai, davvero fate un corso con Massimiliano? Perché io lo seguo su Tic-toc e lei si formava proprio i temi riguardanti la fiscalità su tic-toc con te, quindi per me è un bellissimo esempio perché ti fa dimostra numero uno che anche una piattaforma giovane come titolo che uno si aspetta che sia un pubblico molto giovane è interessata a questi temi.
Ma oltre questo, che è possibile parlare anche di temi così complessi anche in un formato più con un tono voice molto diverso da quello che usano gli altri commercialisti? Quindi è molto bello, no? Guarda Luca, ti dicevo, ne vado veramente fiero.
Perché al di là del risultato in termini di studio, perché ovviamente tutta questa attività e poi anche finalizzata a far crescere quello che il nostro studio ma ne vado fiero perché di incontrare in giro gente che mi dice Guarda Massimiliano, grazie a te ho saputo che c' era la riduzione dei contributi Inps.
Grazie a te ho saputo di quel bonus.
Grazie a te ho fatto una startup innovativa per questi motivi mi riempie di felicità perché mi rendo conto che sono argomenti difficili, spesso che quindi uno che si approccia al mondo imprenditoriale, al mondo professionale dice Ah beh, io non ho capito niente di quello che mi ha detto il commercialista e invece cerco di spiegare il tutto con con parole semplici.
Ecco perché è necessario è veramente non è un qualcosa che uno dice se imparo bene, se non mi imparo, se non imparo non succede niente in ambito contabile, fiscale è tecnico, è difficile, ma è importante che le basi le conosca l'imprenditore, perché se non ci si scotta le mani si fanno errori.
Si fanno, sbagli assolutamente.
Alessandro invece rappresentante assolutamente.
Io sono Alessandro merce, lotti e faccio una materia forse ancora peggiore, più noiosa di quella contabile.
Nel senso che sono un avvocato, sono un avvocato, verticalizzare nel mondo del digitale perché avvocato del digitale, ho creato il mio studio che legal for digital e si occupa solo di digitale.
Cosa posso dire? Non non voglio rubare tempo.
Io ho preso una passione l'ho trasformata in una professione e tramite l'utilizzo dei social prima mezzi di comunicazioni digitali più in senso in ampio senso sono riuscito a far arrivare le mie competenze.
Questo devo dire grazie all' epoca in cui siamo oggi, che ci permette qualcosa che per una professione abbastanza vecchia e gestita spesso in modo un po' old style non sarebbe stato possibile.
Ad esempio dieci anni.
Dez, non voglio rubare tempo assolutamente.
Io comincerei con un po' di domande e poi secondo me possiamo anche puoi andare proprio a una specie di Speedway dove magari andiamo la prospettiva della parte fiscale partiti dalla parte legale su temi come magari potrebbero essere Black Friday prima domanda, per esempio, di Alba è o ancora un botto di clienti che mi chiedono di fare i contest sui social Huawei e cose così.
Avete consigli su dove trovare info per con regole da seguire, limiti per quanto riguarda i premi, eccetera eccetera che tra l'altro ieri l'altro giorno ha parlato di Freebo e appunto, poi si ritornava sempre a parlare di queste cose qua e tra l'altro era un'altra domanda contras piloti.
Abbiamo parlato di recensioni e si parlava appunto c'è, una normativa che sta per cambiare riguardo al possibile utilizzo delle recensioni.
Quindi secondo me sono tutti temi molto rilevante che possiamo nominare.
Assolutamente sì.
Partiamo dai contest.
Cerco di farlo il più semplice possibile oggi organizzare un concorso, una manifestazione preme seguendo tutta la normativa? È possibile.
Parliamo di una normativa che ha più di vent'anni e ha dei costi importanti.
Perché? Perché non è pensata per il digitale.
Allora il ragionamento logico che possiamo fare è pensare fuori dagli schemi come ha detto giustamente Yari un freya Freya non in non entra nella normativa perché è un qualcosa di diverso, un vero e proprio highway.
Quindi garantisco a tutti lo stesso premio.
Anche questo non rientra nella normativa perché non c' è n' sorte né abilità che sono i due requisiti per avere l'applicazione della normativa italiana.
Poi ci possono essere tutti dei casi di esclusione, pensiamo un'operazione premi, quindi preventivo acquisto di un prodotto, di un servizio offerto come premio di un premio con un valore di mercato fino a venticinque euro.
Ottantadue quindi anche interessante.
In questo caso ci basta un regolamento buoni sconto.
Anche in questo caso ci basta un semplice regolamento.
Quindi niente comunicazioni.
Il ministero niente cauzione, niente notaio, niente tassazione.
Perché ricordiamoci con una normativa di ambito fiscale, cioè lo Stato ci monetizza il concetto che cerco di portare Sayid sempre calcolate il vostro budget in base a questo indirizzate la Hildy vai il contest dove potete andare? Non possiamo pensare a un contest da cinquemila euro se abbiamo un budget totale di diecimila, perché sennò diventerebbe troppo oneroso rispetto ai potenziali risultati.
Chiarissimo, secondo me.
Massimiliano, tu hai mai fatto un triplo un contest su gli alieni? No, ma perché lo dico onestamente mi ha sempre spaventato la difficoltà di dover mettere insieme pezzi legali, la riorganizzazione e quant'altro però è una delle cose che ho li' che ho in mente.
Quindi magari con al e ci faremo anche una chiacchierata in modo da fare tutto meglio, perché secondo me funzionano al di là di tutto.
Cavolo, assolutamente sì.
E tra l'altro proprio parlando di strategie di Black Friday, perché alla fine si è parlato anche di questi argomenti al proprio parlava di come si potrebbe tranquillamente organizzare un free per il Black Friday proprio per amplificare organicamente la tua visibilità.
Che dove potrebbe risultare anche che all'interno del free B, oltre al valore del singolo contenuto, ci potrebbe essere accedi allo sconto ottenendo un privi condividendo questa cosa l'ho buttata li' come strategia, ma in realtà tranquillamente potrebbe avvenire tra l'altro è una cosa che noi con Lerner Abby non ho mai fatto un Black Friday in quel senso, cioè con scontistica o altre cose.
Abbiamo sempre cercato di fare.
Il primo anno abbiamo fatto uno sconto dello zero percento che era schiava il Black Friday ed era divertente perché alcuni utenti l'hanno usato hanno ottenuto lo zero percento degli scontri.
Si sono iscritti.
Questo probabilmente per la comunicazione che corrispondeva ai valori un po' del brand.
E il secondo anno invece abbiamo fatto un è una partnership con una analytics dove praticamente chi si scriveva attraverso gli sconti di nostra litighiamo.
Piattaforma autostradali Tix otteneva in più trenta giorni gratuiti dentro Lerner.
Quindi era un bello perché quello che tu avresti già preso la nostra analytics avevi in piu' Lerner e quelle che tu prendevi le urne in quel periodo, anche se noi non facevamo sconti.
Avevi trenta giorni di una giostra lì.
Tix era uno scambio di valore per una partnership di valore che secondo me è quello che voglio dire è che ci sono mille modi di vivere.
Il Black Friday non è perché sei uno che che tutti facciano sconti, che anche tu sia obbligato a farlo.
E chiaramente in questo senso qua assolutamente.
Su questo prego scusami Luca, mi permetto di aggiungere questo.
Ti dico anche di piu' sempre di piu' nell'ambito contest stanno ragionando su all'attivazione della community, quindi non è più solo.
Partecipa clicca Landing page, raccolgo il dato, ma tagga degli amici vari, condividere il post cominciamo sempre di più a chiedere delle attività che sono dei prerequisiti per partecipare, che portano una viralità, comunque una maggiore copertura anche in organico dei post e stanno entrando ti posso dire anche in realtà più classiche che invece facevano il classico concorso offline vecchia maniera per spartirci quindi questo questo concetto di sfruttamento più digitale, più virale sta entrando grande ed è qualcosa di molto interessante perché esce dal classico concetto di contest scusa dell'interno assolutamente no, assolutamente prego signo' quello che no.
Quello che aggiungo è non dimenticatevi dell'ambito anche fiscale perché io vedo un sacco di pagine instagram, Facebook quant ltro che lanciano contest lanciano, offrivi con un chiaro è intento imprenditoriale quindi quello che poi di acquisire clienti e quant ltro senza avere ancora nulla da un punto di vista fiscale.
Quindi nel momento in cui siete una pagina e non avete l'obiettivo di monetizzare, allora chiaramente la partita iva non serve.
Tutto l'ambito fiscale è ancora prematuro, ma nel momento in cui lanciate dei concorsi a premi dei frigi, qualcosa che è finalizzato ad acquisire clienti che poi andranno a monete lì è già il momento in cui cioè l'imprenditorialità nel momento in cui bisogna iniziare a pensare all'ambito fiscale, perché sennò ci si scotta le mani esattamente come ci si scotta le mani se non si fa da un punto di vista legale correttamente.
Ma parliamo di questo Massimiliano, perché era proprio una domanda per ricominciare a vendere qualcosa online, principalmente quali sono i requisiti? Quali sono le formule che tu puoi avere fiscalmente per poter vendere? Questa è un'ottima domanda.
La premessa importante dipende dalla tipologia di business che si vuole andare a fare online, nel senso che se si vuole aprire ad esempio un e-commerce vedevo che una domanda era su un brand di nuovo e-commerce.
Attenzione che li la normativa è chiara nel momento in cui tu apri lo store apre il commercio, che sia tuo proprietario, che tu lo faccia utilizzando uno dei tanti metodi che ti permettono, magari in una giornata di fare una paginetta, di avere un tuo e-commerce.
Ma in ogni caso tu nel momento in cui apre lo store, quello è il momento in cui devi avere una posizione fiscale, quindi una partita iva poi può essere un semplice regime forfettario.
Può essere una ditta individuale, può essere una società quello lo si vede insieme al commercialista, ma bisogna avere una partita iva in mano, pronta il giorno uno in cui si inizia a vendere e molti mi dicono eh ma dottore ma io devo un attimo capire se la cosa funziona non funziona, però io quello che cerco sempre di dire ragazzi, tornate in questo nel mondo reale, nel momento in cui uno apre un negozio di frutta e verdura, un negozio di al abbigliamento e la via del paese non è che ti può dire ma se io tiro su la saracinesca vedo il primo mese, il primo mese e mezzo come va? E poi mi regolarizza da un punto di vista fiscale in quel giorno deve avere tutto da un punto di vista fiscale pronto e così deve essere fatto in ambito only nel momento in cui si fa un e-commerce diverso è invece un po' più è un po' più tranquillo tra virgolette è il caso in cui invece noi vogliamo fare un'attività professionale.
Quindi ad esempio vogliamo il social media manager, vogliamo fare l'influencer, vogliamo fare tutta una seria attività serie di attività per cui vendo le mie competenze, i miei servizi li si differenzia tra lo voglio fare solo occasionalmente, quindi ho tutta la mia vita.
Sono dipende tutto il la mia vita in cui faccio altro sono dipendente.
E poi sono bravo anche a usare i social e quindi inizio.
Posso farlo tranquillamente con una prestazione occasionale, quindi senza aprire la partita Iva senza andare a costui.
Una posizione fiscale complessa, quindi comunque fatturando comunque dichiarando tutto, ma con una semplice ricevuta di prestazione occasionale nel momento in cui invece le attività diventa continuativa.
Quindi vuol dire non semplicemente gestisco una pagina Instagram, una pagina tic-toc, ma tutte le settimane o dei clienti a cui faccio determinate cose lì è il momento in cui bisogna aprire la partita Iva.
Bisogna essere aperto fiscale, infatti, come chiede Marco, ma sull'e-commerce vale dalla cosa che intende chiaramente la prestazione occasionale dei cinquemila euro fatturato in un anno solare? No, perché per l'e-commerce l' attività è considerata continuativa e organizzata dal giorno uno.
Ma vi dico anche perché.
Perché l'ecommerce sta online ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.
Quindi che tu venda un prodotto, cento prodotti o mille prodotti dall'attività è continuativa, è organizzata perché c' è un sito internet, perché c' è una struttura che sia semplice.
Ormai costruire un sito internet di vendita è un altro discorso, però l' attività è lì presente ventiquattro ore su ventiquattro e quindi serve la partita Iva.
Non esiste nell'ambito e-commerce, la regola dei cinque mila euro che si è diffusa online.
Ma è assolutamente errata che poi vorrei aggiungere che dipende poi anche dal tasso di rischio che tu vuoi cogliere perché abbiamo detto ci vuole una partita Iva chiaramente per per vendere come appena detto tu.
Ma alla fine dei conti non è soltanto quello che vendi e anche quello che rischi di perdere.
Nel caso che qualcosa vada storto arrivo lì, nel senso che quindi tu puoi avere una partita Iva vendere, ma la grande differenza tra una srl, una società e invece una partita iva quest'altra formula è il fatto che chiaramente, per come la definizione responsabilità limitata che vuol dire che non può essere pignorato il tuo capitale privato, nel caso che qualcosa vada storto e tantissime cose possono andare storte da il GPR ha clienti dove perdi le loro e-mail e tante cose possono andare storte chiaramente assolutamente, assolutamente.
Infatti io quello che dico è iniziate a entrare nell'ottica di dire so che è noioso.
So che è l'ultima, cosa che uno vorrebbe fare, ma nel momento in cui volete avviare un'attività online è entrata nell'ottica di sentire che cosa c' è da fare in ambito fiscale.
Poi, insieme al commercialista o al consulente uno dice Ok, sulla base della mia attività, qual è il mio grado di rischio, quali sono le responsabilità che io decido di avere o di non avere.
Qual è il fatturato che prevedo di avere? Quali sono i membri anche del team? Sono da solo o faccio una ditta individuale? Sono con altre persone che vogliono essere tutti i soci.
Già devo andare verso una società.
Quindi si mette sul piatto della bilancia tutta una serie di caratteristiche dell'attività e del progetto e si stabilisce insieme con il commercialista.
Ok, scegliamo subito la srl srls, che secondo me deve essere comunque in un modo o nell'altro nel breve e nel medio periodo il punto di arrivo, perché è lì che deve andare a un imprenditore, cioè la srl S s è il vero strumento per fare business ideale oppure dire guarda, andiamo a step.
Partiamo con qualcosa che magari è più rischioso, che permette però di essere a posto e poi man mano che il business cresce eh? Vado verso verso altre soluzioni.
Però l'importante è mettersi a posto é dire come, come ha detto giustamente, tè ok per ogni tipologia di partita Iva, opposizione fiscale, quali sono i rischi, quali sono le caratteristiche, quali sono i pro, quali sono incontro in modo che uno è consapevole di quello a cui va incontro.
E poi adesso c'è un sacco di domande, andiamo anche quelle.
Però volevo fermarmi secondo su questo secondo può essere interessante differenza fiscale legale, quindi entrambi potete dare una risposta della srl tradizionale, quindi srl, startup innovativa perché secondo me è un'altra formula che può essere interessante per chi ti ascolta, ma è pure Max, vai tu, vado io.
Allora la startup innovativa secondo me è un ottimo strumento, ancora un po', se posso dire la mia sotto sottovalutato, diciamo così dal legislatore, nel senso che io fossi al governo.
Metterei molti più incentivi di quelli che ci sono attualmente per la startup innovativa, perché stiamo parlando comunque di business ad alto valore tecnologico e innovativo.
Quindi se ci pensate a livello economico cosa c' è di meglio di gente che inizia dei business ad alto valore tecnologico e che siano innovativi è qualcosa che va sicuramente.
Eh, ma come dire, accompagnato e a cui bisogna dare tutta una serie di agevolazioni.
Qualcuna c' è in questo momento, cioè la possibilità per chi investe, ad esempio nelle start-up innovative di avere un credito d'imposta.
Quindi uno va un po' a ridurre il rischio, dice Guarda, voglio creare una startup innovativa, ci metto dei soldi, una è come se una parte mi ridesse lo Stato perché mi ritornano come credito d'imposta dei soldi.
Come ti ricordi per caso qua che parte il treno? Il cinquanta per cento a seconda delle caratteristiche della start-up innovativa e delle richieste che vengono fatte anche lì ci sono stati negli anni si è un po' stratificata, la normativa, nel senso che avevano ampliato per tutti al cinquanta per cento, poi non era arrivata l'autorizzazione europea.
Insomma, lì un po' la normativa si è si è stratificata.
Però comunque è un bel incentivo, nel senso che uno mette cento di ritorno a trenta o addirittura è cinquanta.
Che caratteristiche deve avere? Deve avere alto val settore tecnologico e deve essere un oggetto sociale innovativo.
Oltre a questo bisogna anche rispettare tutta una serie di requisiti.
Quindi bisogna che una parte delle spese siano dedicate alla ricerca e sviluppo oppure una parte delle persone devono avere determinati titoli di studio o bisogna avere un marchio.
Brevetto registrato, quindi, secondo me se iniziato un business online che abbia queste caratteristiche.
Quindi uno dice alto valore tecnologico é vivo, andate in quella strada.
Per quanto non sia ancora super agevolata però qualche agevolazione in più, cioè anche qualche bollo risparmiato dalla Camera di commercio, che non è che non è male.
Se invece il business uno dice non è comunque in ambito digitale, perché non è che tutto quello che riguarda l'ambito digitale è considerato dal legislatore innovativo.
Se non riesco a entrare in questa categoria, comunque posso avviare tranquillamente una srl o molti casi, anche una srl semplificata.
Attenzione però semplificata non vuol dire che costa meno, costa meno sulla Costituzione, però è un'altra soluzione da valutare noi tra l'altro come Lerner siamo una start-up innovativa, abbiamo chiaramente tanti requisiti da a cui sottostare.
Se dovessi dire la mia esperienza a oggi come youtuber, anche perché non stiamo cercando investitori, non ci sono dei reali vantaggi.
Noi la cosa per cui avevamo fatto all'epoca era perché eravamo in tempo di pandemia e non serviva un notaio per creare una start up innovativa.
Potevi farlo direttamente online, mentre invece srl serviva un notaio e con tutti gli uffici chiusi.
Quindi per noi è stato anche un processo fatto in quel senso che poi può essere utile appunto se fossero investitori.
In questo senso però sono d'accordo che ci sono ancora troppi pochi incentivi nel rientrare nella categoria rispetto a un'altra.
Io agirei sulla se posso dire la mia sulla tassazione avevo fatto anche un paio di tic toc suo paese.
Io fosse appunto al governo, direi ma perché per i primi due anni, tre anni, anziché il classico ventiquattro percento che paga una srl non faccio pagare il dodici.
È chiaro che per lo stato è una perdita nei primi due anni, ma nel momento in cui io lascio nella società è innovativa che ad alto valore tecnologico più liquidità.
Quindi vi chiedo un po' meno di tasse all'inizio ho le opportunità che nel momento in cui questa cresce e fa un per dieci, non per trenta, un per cinquanta in termini di fatturato di utile io è stato poi tutti gli altri anni ma da recuperare con tutto il interessi quello che non ho preso nei primi due anni.
Quindi speriamo che che possa esserci qualcosa di questo tipo.
Si tirerebbero anche delle startup che invece scelgono volontariamente di farlo.
All' estero tra l'altro è una cosa che a Londra viene fatta molto in tantissimi altri mercati.
Infatti era una domanda su questo puoi prendere altre domande? Vorrei aggiunge qualcosa Alessandro su questo punto in particolare, si guarda ai raccontato il tuo caso.
Anche Legal for digital è una startup innovativa.
Il concetto è proprio questo.
Secondo me oggi in Italia che manca un investimento manca una visione.
Perché in realtà se qualcuno va a fare una startup innovativa vuol dire che un determinato progetto e non investire è un danno.
Perché alla fine siamo sul mercato globale.
Non possiamo più pensare all'italia come alla nostra penisola e quindi non investiamo che non c' è un incentivo, non c', è una riduzione a livello di tasse, qualcosa manca.
E poi domandiamoci perché.
Ad esempio, il l'ambito startup in Italia fa ancora fatica ad altri lati e di ad altri stati.
Quindi c'è sempre una motivazione.
Non è mai un caso secondo certo domanda di Armando.
Grazie per l'opportunità domanda la mia città si sta trasferendo a Tenerife? La mia social sta trasferendo Tenerife, sta valutando la possibilità di aprire una città.
Li conviene farlo.
La società può essere una srl.
Allora io quello che dico ad Armando e dico a tutti quelli che stanno ascoltando è al di là del dove si trovino i soci.
Quello che è importante capire è dove viene svolta attività nel senso che dipende un po' dal business che stanno facendo.
Se è un qualcosa che effettivamente fanno da Tenerife fanno dalle dalle Canarie fanno dall' estero, allora può avere può avere un senso, anche se secondo me, con una buona pianificazione fiscale anche in Italia c'è comunque opportunità di fare, di fare business in tranquillità.
Se invece, come purtroppo fanno alcuni commettono l'errore di dire guarda, io apro in Estonia apro di là perché mi ha detto che costa meno, ma poi stabilmente rimango in Italia, faccio business in Italia, allora lì il problema viene fuori.
Nel senso che uno dice Non è che basta formalmente aprire la società a tenere i Fae in Estonia o a Dubai o da qualunque parte del mondo per dire Ok la tassazione la quello che conta è un'attività dov'è che svolgete realmente perché sennò il fisco ti dice guarda, sei andato là solo perché era una tassazione più bassa.
Ma tu puoi stai lavorando da qua, quindi io starei attento a valutare questo se è un'attività che viene svolta dalla secondo me è sicuramente un quad.
Cosa dà da prendere in considerazione? Mi allaccio questo e poi torniamo un attimo sulle domande che hanno fatto perché tantissime persone puoi solo nel mercato della formazione, ma in realtà anche non solo semplicemente dicono io vendo in italia il novantanove punto nove per cento del loro fatturato il prodotto in italia.
Loro però fisicamente non vivono in Italia la città non è registrato in italia.
Chi deve? Dove pago le tasse? In questo caso qua e dipende fondamentalmente che tipologia di attività è quindi ad esempio un e-commerce uno può avere la sede da qualunque parte del mondo, ma se poi la logistica è qua, quindi una trasferisce la merce nei magazzini qua e là vende qua deve identificarsi fiscalmente qua e pagare le tasse, poi l'iva e quant ltro qui dove produce il reddito.
Se invece il concetto è io ho tutti i clienti in Italia, ma faccio ad esempio un'attività da social media manager.
Avevo consulenza strategica e quant'altro e la faccio da Tenerife.
Io posso avere tutti i clienti in Italia, ma se io la mia attività la svolgo a Tenerife ovunque, ovunque nel mondo, allora la mia tassazione sarà là.
Però devo essere in grado di dimostrarlo.
Quindi devo essere in grado nel momento in cui arriva un controllo di dire guarda, io sono a posto, quindi ho aperto partita Iva in questa parte del mondo perché effettivamente ho la mia attività economica qua e tendenzialmente o anche i miei affetti qua.
Perché poi se i residenti fiscali nel paese in cui c' è l'ambito economico e cioè l'ambito anche relativo affettivo per chi ha una ditta individuale diverse per la srl, in cui si guarda solo la parte dell'attività, quindi non non conta soltanto il discorso che dove viene prodotto il reddito, in questo caso qua, ma invece sta poi anche il fatto del dove ti trovi fisicamente, soprattutto per il business puramente online.
Non centra il fatto che tu produca il novantanove percento di reddito in uno Stato, ma dipende poi dove vivi.
Tu dipendi sì, esatto per chi ha una ditta individuale sì, perché sia residenti fiscali proprio come persona perfetto.
Domanda che immagino principalmente per Alessandro.
Quando si crea un nuovo brand si vuole vendere un prodotto in fuori che è necessario depositare il marchio a livello europeo da subito, oppure si puo' fare dopo un po' di tempo.
Grazie.
Bella domanda rosa scelta.
Sentivo anche Luca quando ne parlava prima che entrassimo.
Il registrare un marchio non vuol dire solo registra un marchio, vuol dire proteggere il nostro brand e registra un ma marchio vuol dire andare a proteggere quello che è il contenitore del nostro business.
Senza un marchio registrato vuol dire che non abbiamo innanzitutto un asset.
Perché il marchio registrato siamo nel nell'ambito del diritto industriale, stiamo creando un asset per il nostro business.
Seconda cosa vuol dire che ho cresciamo a livelli pazzeschi in pochissimo tempo, quindi una rilevanza, almeno a livello nazionale veramente importante o domani qualcuno lo puo' registrare al nostro posto ed è qualcosa che succede spesso.
Quindi il ragionamento è prima di tutto dove vogliamo gestire il nostro business.
Se solo in Italia facciamo in Italia costa meno rispetto all'europa.
Se abbiamo una visione, io dico sempre almeno due-tre anni andremo in Europa, registriamo direttamente in Europa costano molto di più i costi vivi.
Passiamo dai centosettanta agli otto cinquanta come i costi vivi di registrazione base per una classe merceologica.
Però è chiaro che andiamo su ventisette paesi.
Poi possiamo pensare worldwide o comunque Stati Uniti della situazione.
Si possiamo andare direttamente a registrare la.
Però vi do un consiglio, non un parere personale se abbiamo un marchio registrato, registrato a tutti gli effetti.
Quindi è passato il tempo tecnico per l' opposizione lenta ha fatto le verifiche, quindi è registrato a tutti gli effetti, non solo depositato.
Potremmo fare l'internazionalizzazione del marchio.
Quindi d'europa a Stati Uniti a prima si faceva la Russia.
Adesso, per ovvi motivi non si fa più paesi arabi.
America Latina, Cina? No, perché hanno un tipo di legislazione particolare, molto complessa.
Il concetto qual'è risparmiate molto sui costi perché un'estensione del marchio e avete un iter di analisi molto più semplificato.
Perché possiamo dire guarda che io ce l'ho gia' un marchio registrato di un ente a tutti gli effetti.
Estendiamo.
Quindi decide lo dal punto di vista strategico cosa ti conviene fare? Considera che se funziona molto bene e non lo registri qualcuno gli occhi addosso ce lo puo' metterlo sul nostro brand.
Perfetto.
Ottima risposta.
Grazie mille.
È era una domanda sul codice Ateco.
Diverse persone dicevano che era importante, avvenuta la partita IVA, il codice ATECO per la mia libera professione offline.
Ma mi piacerebbe iniziare un video online, ma più artistico.
Devo cambiare il codice Ateco tenendo la stessa partita IVA non tanto cambiare se tu continui Elena a fare quella che è la tua vecchia attività, ma aggiungere un codice Ateco.
Quindi i codici Ateco che per spiegarlo a chi non è del settore sono i codici identificativi fiscali dell'attività che voglio andare a farlo.
Quindi commercio online ha un suo codice Ateco social media manager.
Il suo codice Ateco L'avvocato ha un suo codice Ateco il commercialista pure.
Vado a modulare i codici Ateco sulla base di quelle che sono le attività che voglio fare con la partita IVA individuale.
Qual è il regime forfettario nel regime ordinario? Vado semplicemente a fare delle comunicazioni in Agenzia delle Entrate in camera di Commercio.
All'inps tutti i vari enti come voi tenete dicendo Guarda da oggi voglio fare anziché è un'attività due attività tre attività a quattro attività quello che è nessun problema.
Quindi da quel punto di vista siete liberi di aggiungere e togliere il codice ateco quando vi servono fondamentalmente quindi non fate l'errore di dire no, ma non aggiungo il codice ateco rimango con i miei perché se non sono relativi a quello che fate, vi si creano poi dei problemi anche non so ad esempio, di deducibilità dei costi.
Quindi quali costi si possono scaricare e non scaricare con le società? È un po' più complesso, nel senso che l'iter è lo stesso.
Quindi anche in questo caso, se avete una srl srls potete aggiungere e togliere i codici a te come dovete stare attenti che queste tipologie di attività devono essere inserite all'inizio o anche dopo andando dal notaio nell'oggetto sociale l' oggetto sociale è la parte dello statuto della società in cui viene detto che cosa idealmente la società può fare e non puo' fare all'inizio quando andate dal notaio per costituire la è importantissimo fare questo oggetto sociale.
Quindi dire che cosa la società può fare non può fare in maniera piu' ampia sia possibile in modo da dire se poi tra sei mesi, tra un anno tra due anni mi viene in mente di fare qualcosa che non avevo subito in progetto di fare, ma nella mia mente c' era andato ad aggiungere subito perché sennò banalmente dovete tornare dal notaio.
Avete altri costi in termini di notaio, bolli e quant ltro? Tanto se non mettete nell'oggetto sociale e poi non lo fate nel breve non succede niente se non ce l'avete dovete tornare dal notaio prima di andare ad aggiungere i codici ateco.
Quindi attenzione massima all'oggetto sociale e Cristina che fa una domanda sempre collegata dice se io volessi fare cose diverse tra loro.
Esempio freelancer e-commerce come si regola per la partita iva grazie mille, lo puoi fare Cristina con la tua partita iva andrai ad aggiungere un codice ateco dell'e-commerce il quarantasette novantuno dieci attenzione, non è qui solo al discorso dell'inps.
Quindi per quanto riguarda il codice ateco nessun problema di certo commercialista.
Guarda, oggi voglio fare anche il commercio.
Raggiungimi questo codice ateco o meno nel giro di tre-quattro giorni avrai tutti i documenti a posto per poter iniziare una settimana al massimo.
Ricordati solo al discorso dell'inps, nel senso che ogni attività a una sua gestione inps diversa quindi per i freelance, ad esempio, ci si iscrive in quella che si chiama gestione separata inps vuol dire che l'inps si paga in percentuale se fa curo se vendo pago l'inps se non vendo niente questo mese quest'anno sono nulla da pagare di inps con l'e-commerce diverso con l'e-commerce ci sono dei minimali Inps che sono all'incirca novecento ottanta euro ogni tre mesi da dover pagare indipendente' mente dal fatturato.
Quindi io dico sempre nel momento in cui decide di avviare il codice ateco dell'e-commerce mettetevi subito a budget questi novecento ottanta euro ogni tre mesi perché sennò andate subito sotto perché magari le vendite dei primi tre mesi nei primi sei mesi non riescono a coprire subito questi contributi obbligatori e minimali di cui non si puo' scappare.
Perfetto, grazie mille domande di Luca in merito.
Registrazione hashtag come marchio Giurisprudenza nuova per ora non c' è giurisprudenza.
Registrare un hashtag ha un senso e direi sempre di più, anche se in Italia viene ancora fatto molto poco.
Perché? Perché registrando un hashtag sto creando una cosiddetta privativa che è quella dei marchi e l'iter legale, lo stesso per un qualsiasi marchio, se esso figurativo.
Quindi un luogo denominati vivo il concetto cos'è posso creare una privativa? Io dico su un luogo digitale al di là del proprio accanto, perché poter dire l'hashtag faccio l'esempio del mio io un hashtag hashtag l'avvocato del digitale.
Ho registrato in Italia ormai quattro anni fa.
Ogni settimana vado a fare un controllo e c' è qualche collega che lo posso andare a indicare con un messaggino Guarda quello è un marchio registrato.
Eliminano.
Perché? Perché non voglio vedere nella ricerca di quelle scene un post di un collega perché giustamente é mio.
Quindi oggi dove le engage è sempre più difficile comunque social vanno verso devi spendere per avere visibilità, crea un luogo mio che posso utilizzare solo io.
Ed è qualcosa che secondo me è molto interessante e ripeto poco sfruttato soprattutto le aziende, ancora non entrato in tanti in tante aziende.
Faccio un esempio il Milan calcio l'aveva fatto per una campagna abbonamenti tipo dovrebbe essermi tutti allo stadio l'idea di dire possiamo usarlo solo noi, è qualcosa di potentissimo, sia a livello legale che anche a livello strategico.
È quindi molto questo vale per tutte le piattaforme, giusto? Assolutamente.
Perché non è legato alla piattaforma, è proprio legale all'uso di quel carattere speciale.
Quindi l'hashtag della situazione è applicabile ovunque pensiamo cioè oggi.
Gli fino a ieri era Instagram, oggi è tic-toc Linkedin che ha cominciato a muovere sugli hashtag da un annetto a questa parte.
Anche in questo ambito e per dieci anni fatto l'investimento iniziale per dieci anni è mio, completamente mio, non lo può usare nessuno, quindi secondo me può avere un interesse.
Grazie George chiede partite iva se apro un mio shops Watts sulla vendita di prodotti grafici vegetali vuol dire devo creare partita iva? Probabilmente sì, perché la vendita Suez non è nient'altro che un marketplace in cui poter vendere i propri prodotti.
Quindi si tratta di commercio online e quindi dal giorno uno serve è necessaria la partita Iva col codice ateco quarantasette novantuno dieci.
Ma questo vuol dire che tu quando vendi Suarez non so il funzionamento Diaz, ma tu compri effettivamente da Hertz e zuppa ti paga, cioè perché c' erano anche delle piattaforme.
Mi sembra che fosse click Bank Bank funzionava in maniera diversa, dove tu effettivamente compravi da click bank, soprattutto nella formazione, questi prodotti digitali e click Bank ti dava te delle royal this del novantacinque percento, quindi era come io mi tengo una pic vendo io per te, ma in realtà l'onere ci sono anche nell'ambito dei prodotti fisici dei siti che proprio per evitare il discorso partita iva ti dico guarda, vendo io per te e ti do una commissione per ogni vendita che che che faccio lato tuo.
Però quello che voglio dirvi è attenzione, attenzione perché un domani in caso di controllo, bisognerà dimostrare che tutta qui questa architettura non è stata fatta con l'unico motivo di non andare ad aprire la partita iva.
Quindi se uno dice effettivamente io sono solo una sorta di agente segnalatore per cui ok segnalo dei prodotti, mi prendo una per ogni prodotto che la piattaforma a vendere ci sta, ma nel momento in cui è la vendita della piattaforma è solo tra virgolette costruita per non far vendere me in prima persona può essere tutto riconvertito come ok sei stato tu a vendere, quindi mi dai tutto l'inps non pagato negli anni tutta l'iva non pagata negli anni, quindi sono sono piattaforme da valutare da valutare bene? Assolutamente.
Domanda di stefano e o partita iva negozio d'informatica è vero che da apolide penso che così posso richiedere l'inps pagato negli anni scorsi emettere smettere di pagare le tasse.
Già il falso di smettere di pagare le tasse.
Penso che il posto sia no perché in Italia, ma che posso dire no? Direi di direi di no, non non è il mio ambito.
Però ti direi così a pelle di' di no.
Che fantastico drop shipping è assimilabile al commercio.
Questa è un'altra.
Ottima domanda perché spesso viene presentato il drop shipping come qualcosa di più semplice e più snello anche da un punto di vista fiscale dell'e-commerce classico? In realtà la risposta è sì drop shipping come fare e-commerce è un e-commerce drop shipping per chi non lo sa, è solo andare a fondamentalmente ad evitare la parte di logistica, quindi non si ha un proprio magazzino.
Vendo dei prodotti, creo la mia piattaforma e nel momento in cui il cliente compra il prodotto della mia piattaforma io a mia volta lo vado a comprare dal mio fornitore dico al mio fornitore guarda, spediscilo direttamente al mio cliente finale, ma ciò non toglie che la vendita l'ho fatta io, quindi io sto vendendo il prodotto e quindi il codice ateco da utilizzare è il medesimo.
Ma soprattutto soprattutto anche nel drop shipping non esiste la regola dei cinque mila euro, quindi essendo un'attività vera e propria dell'e-commerce anche se non ho i beni direttamente nel mio magazzino, devo aprire partita iva dal giorno uno in cui il mio store è online sul drop shipping è un qualcosa che giustamente dal punto di vista fiscale, ma anche dal punto di vista legale, viene sottovalutato.
Perché ah vabbè, ma io lavoro in drop shipping.
In realtà il codice del commercio elettronico il codice del consumo se siamo c' è perché se noi ci occupiamo di vendita online siamo un e-commerce.
Ok, non abbiamo la logistica, ma la vendita è nostra.
Quindi tutti gli obblighi legali, tutte le possibili sanzioni, tutte le possibili azioni del consumatore insoddisfatto, soprattutto quando magari prendo dalla Cina con tempi di spedizione particolarmente lunghi il diritto di recesso c' è tutta la normativa.
Non sono due ambiti fiscali e anche legali separate.
È una modalità di commercio leggermente diversa.
Ahimè, viene troppo sottovalutato e invece stiamo andando vendita online a tutti gli effetti.
Io lo vedo da commercialista e quello che dice Alessandro, secondo me veramente sarebbe da scrivere a caratteri cubitali ovunque, nel senso che l'idea del drop shipping vabbè, io sono solo in mezzo, ma poi alla fine è solo un po' neutro.
In realtà è che vendete quindi qualunque problematica.
Io vivo da commercialista, il la persona che si fa male col prodotto che viene venduto dal da chi fa drop shipping echi degli ubriachi da chi aveva il commercio che ne deve rispondere, non il fornitore in Cina in prima battuta e quindi poi ci si scotta le mani assolutamente e ricordiamoci sopra tutto quando portiamo dalla Cina prodotti marcati c e noi stiamo vendendo quindi magari il fornitore che a cui compriamo a prezzi bassissimi non ha tutte le licenze.
Noi siamo i venditori, noi abbiamo responsabilità civili, amministrative e penali.
L'anno scorso era scoppiata questa bolla degli smartwatch stile apple.
I ragazzi sono esplose, le batterie la responsabilità non è tua, andiamo dal cinema dall'azienda cinese la situazione assolutamente no, siamo noi venditori, siamo noi totalmente responsabile perché siamo noi che vediamo quello che diciamo.
E poi secondo me non vuol dire meno nato mio che sconsiglio il drop shipping, anche perché ho un sacco di clienti che fanno un ottimo attività di drop shipping, nel senso che hanno preso delle aziende, magari italiane, europee, che sono completamente fuori da quello che è il mondo online, ma che hanno prodotti di qualità e gli dicono guarda l' attività online e te la faccio io, vendo io online i tuoi prodotti, tu nel momento in cui li ho venduti mi riproduci e mi ridai direttamente al cliente finale.
Secondo me quello che è importante essere semplicemente a conoscenza di tutto, tutto quello che dice vale del fatto che siamo noi a vendere.
Noi facciamo drop shipping super domanda di Claudia per Alessandro so un sito se un sito no e-commerce ma permetto ok noi commerce cosa vuol dire? Permette ai clienti ad effettuare l'ordine tramite una pagina non visualizzabile senza link.
Che tipologia il la pagina non visualizzabile senza link.
Ciò vuol dire che non ha che tipo non indicizzato a livello di seo si, esatto.
Quindi penso comunicazione eccetera gli mandiamo la pagina solo tramite.
Però credo che a livello g per no, perché il trattamento dati non riguarda indicizzata, non indicizzata.
Ci può accedere Luca semplicemente perché fa una ricerca o alle o massimiliano perché al link il concetto è il trattamento dati personali, quindi nel momento in cui ho un'iscrizione un'area riservata o vado direttamente all'acquisto, quindi nome, cognome, indirizzo, mail personale sto trattando dati personali e non c' è questione di sorta.
C'è sempre il tema dati personali.
Aggiungo un pezzetto perché spesso mi dicono ma io vendo consulenza online, ma non forse un e-commerce.
Capiamoci il concetto la rendo molto semplice se alle tre di notte qualcuno può andare sul nostro sito e acquistare un prodotto, un servizio, quella è una vendita online.
Se una vendita online soggiace alla normativa della vendita del commercio elettronico, quindi della vendita online, quindi se il nostro target consumatori c' è anche il codice del consumo, quindi tutti gli obblighi legali.
Olio al contrario non è un e-commerce solo nel momento in cui cui passo da una vendita non automatizzata, cioè tipo preventivo, e ti faccio il costo o ti mando il pay pal della situazione per pagare.
Non è automatizzata.
Io in autonomia non posso acquistarlo.
Devo passare da una cooperazione con un altro essere umano, anche se l'email automatica che ti dice Sì.
Ciao Alessandro.
Eccoti il codice per il pollo, anche se automatizzato.
Esatto, esatto, esatto.
Che li poi entriamo nelle varie sfaccettature di grigio della situazione, come ad esempio quando un e-commerce dove il prezzo sulla richiesta allora io non ce l'ho palesato li faccio la richiesta, mi dicono Ok il costo e questo.
Se vuoi procedere all'acquisto parliamo in una zona molto grigia a livello legale.
E poi ricordiamoci che in ogni caso, stabilire delle regole sulla prestazione del servizio, la vendita di un prodotto che sia offline, online, online, offline, inteso non automatizzata, è qualcosa che conviene sempre.
Anche perché ad esempio, la tutela dei consumatori vale sia per l'e-commerce vero e proprio che non per l'e-commerce è un obbligo di legge a priori.
Chiaro domanda invece fiscale siamo due persone e abbiamo intenzione di avviare un'agenzia di comunicazione e marketing digitale quella forma giuridica più adatta a due partite iva srl s.
Questa è un'altra o altra bella domanda Mario.
Dipende un po' da tanti aspetti, secondo me detta così in due righe io vi direi di aprire una società perché nel momento in cui avete l'idea di cm di avviare un'agenzia di comunicazione che siete in due è l'unica possibilità è andare verso una società.
Io tra la e le società di persone, quindi perché hanno tutta una serie di limiti andrei quindi su una srl, una srl estera.
È chiaro che, come dicevamo, All'inizio srl srls sono le forme giuridiche migliori.
Ma hanno anche un costo proprio contabile burocratico un po' più alto rispetto ad altre tipologie di posizione fiscale.
Sgarbo al notaio all'inizio, cioè una contabilità ordinaria.
Quindi alcuni all'inizio dicono guarda, creiamo un progetto, un progetto comune, ma poi ogni ognuno ha i suoi clienti e in quel caso creano ognuno dalla sua partita Iva e si collabora tra virgolette.
Ma poi ognuno ha i suoi clienti.
È chiaro che è una soluzione, però che non è che non è ideale.
Quindi vi direi se volete percorrere la strada corretta in ambito fiscale, aprite una società.
Se invece non vi siete ancora pronti, è chiaro che non potete creare un unico veicolo e quindi ognuno avrà i suoi clienti.
Fatture ra i suoi clienti collaborerete, ma ognuno da un punto di vista fiscale va basta, ma per la sua strada, fondamentalmente in termini legali invece dove posso denunciare questa sedia? Mancavano soltanto i chiodi sopra.
Stavo stavo morendo.
Sono quattro giorni di fila che sto morendo.
L'ho cambiato adesso Luke ci faccia un bell'affare.
Mi interessa la cosa ci facciamo il nostro studio, quindi mi sa che denunciava noi stessi, non ci conviene.
Come libero professionista il regime forfettario avrei comunque l'anticipo Iva Inps da versare.
Questa è un'altra? Ottima domanda, patrizia.
Purtroppo sì, allora ma possiamo chiedere una cosa, ma tutti questi temi qualcuno ok, chiaramente la figura dell'avvocato del commercialista sono importantissimi.
Ma perché c'è così tanta difficoltà da reperire informazioni su questi temi che chiedo la domanda seria perché nel senso non dovrebbe essere da parte del legislatore, eccetera eccetera rendere accessibili il più possibile? Ho ragione Luca, perché secondo me sono temi, come dicevamo, all'inizio importanti, complessi, ma che spesso, appunto em non vengono trasmessi a livello di Agenzia delle entrate.
Il legislatore, quindi io ad esempio creerei tanti video brevi in cui uno dice Ok, gli acconti si pagano così le tasse si pagano così, più gigantesco, un f più lunghissimo dove veramente ci sono proprio scritto, così come libera professionista, nel senso proprio terra terra.
E invece no, io ti dirò di più andrai addirittura nelle scuole a spiegarlo, nel senso che nelle scuole si spiegano tante materie, ma se ci pensate non viene detto nulla di come si diventa imprenditore, Quali sono gli strumenti che un imprenditore dovrebbe un professionista dovrebbe avere.
Eppure mica tutti poi diventano dipendenti.
Ci sono tanti che diventano imprenditori, diventano professionisti, ma che non hanno all'inizio una cassetta degli attrezzi in ambito di nozioni che in realtà sarebbero molto utili.
Proprio quella domanda qui è perfetta perché parla degli acconti.
Gli acconti, quindi l'anticipo Iva Inps sono due cose su cui il primo anno tantissime partite iva si scottano le mani.
Perché cosa succede? Le tasse, la tassazione e l'inps tendenzialmente per quasi tutte le tipologie di partita iva viene pagato a giugno dell'anno successivo.
Quindi ipotizziamo che uno apra la partita Iva adesso adesso uno a parte, minimali Inps che dicevamo prima incassa tutti, incassa tutto a giugno, dell'anno prossimo, quindi quasi tra un anno andrà a pagare le tasse sul duemila e ventidue su questa vanno oltre a pagare le tasse.
Su Quest'anno viene chiesto un anticipo, un acconto sulle tasse del duemila e ventitré.
Quindi a giugno dell'anno prossimo.
Chi ha aperto la partita Iva adesso si trova.
Si troverà a pagare tra virgolette, doppie tasse quelle relative a quest'anno più una parte relative all'anno prossimo il quaranta percento ancora sbaglio qui Sì, sì, sì, esatto.
Una parte a giugno e una parte a novembre.
Fondamentalmente e molti si scottano le mani perché è vero che l'anticipo è solo come dice la parola stessa, un anticipo finanziario, quindi non sono tasse in più che vado a pagare.
Vado ad anticipare una scadenza che avrò più in là.
Però è chiaro che se uno non è in quel momento i soldi per farlo e quindi non è stato educato a dire guarda, stai attento perché a giugno, oltre a pagare le tasse, pagherà gli acconti, uno si trova con l'acqua alla gola, si trova in difficoltà è quindi sì, anche chi forfettaria deve pagare gli acconti non Iva.
Perché non celi va in forfettario, ma gli acconti Inps, gli acconti della tassazione sì e attenzione perché è una delle delle parti, un po' più difficile da digerire per chi è nei primi anni di attività.
Poi ci si fa il callo perché poi alla fine l'acconto pagato in un anno lo si va a recuperare con l'anno successivo con il saldo, quindi poi diventa una routine.
Però il primo anno è veramente tosta, si domanda per la gestione dei cookie banner e similari quale professionista.
Mi può aiutare un qualcuno? Io dico questo un professionista che abbia delle competenze legali, ma anche tecniche, nel senso che è arrivato il Pd per duemila diciotto.
Ancora oggi si pensa che L'avvocato debba pensare l'avvocato é il consulente legale debba pensare alla redazione della privacy.
Polizia? Pochi politici.
Questa è la punta dell'iceberg, la gestione della privacy.
E anche tecnica.
Deve conoscere gli strumenti, deve conoscere i plague, deve deve avere le mani in pasta.
Questo è l'elemento necessario per essere sicuri che tutta la gestione della privacy, quindi ogni touch point legale dal cookie banner come basse dettato.
Poi ti dico anche di più si può fare anche un passetto successivo che è quello in base al cosa prevede un esempio le ultime linee guida conviene ad avere i tre pulsanti per accettazione, rifiuto totale o gestione o conviene avere due pulsanti la X, quindi anche lavorare sulle performance.
Però la base deve avere competenze tecniche.
Assolutamente super domanda è molto interessante se ho ingaggiato degli influencer per fare delle storie sui miei prodotti, posso utilizzare quelle storie come ugc in advertisement? Lo devo fare un contratto con l'influencer, tralasciando che il contratto dovrebbe essere fatto a prescindere, ma penso che voglia dire o devo farlo.
Devo inserire nel contratto specificatamente che posso fare, Advertisement Quello dice assolutamente tipico anche una cosa ti serve una una liberatoria, perché normalmente parliamo di immagine, quindi però possiamo anche parlare di una una storia su un post o comunque un contenuto dove si vedono solo oggetti.
Quindi non persone.
Non entriamo nei dati personali.
Il concetto cos'è.
Devi avere una liberatoria legata all'utilizzo di quei contenuti.
Quando parliamo di influencer abbastanza grandi, la liberatoria te la danno per l'utilizzo in organico.
Quindi la ripubblicazione.
Ma se ci vuoi andare a fare advertising, vogliono una percentuale.
Va dal dieci al venti percento sul budget che vai a investire.
Ti dico ancora di piu' valuta a livello contrattuale una la durata di utilizzo, quindi ok, me lo dai? Ti paga una percentuale per o se voglio farlo avanti per un anno, utilizzare lo stesso contenuto due che non ci sia un limite che ti porti a Guarda che puoi tenere il posto, il contenuto, il tic toc solo per quindici giorni.
Terza cosa valuta un esclusività? Perché? Perché magari tu stai investendo in advertising per quel contenuto e quel tic toc her, quel creator quell'influenza della situazione va da un potenziale competitor e ti trovi ha appena pagato.
Sto pagando per le asl e lui fa un contenuto per il competitor e magari non ci piace troppo questa parte qua noi, quelli che tra l'altro lavoriamo anche con l'influencer varie chiaramente un contratto tra l'altro reato da te su questa parte qua e due temi uno sicuramente dipende da influencer influencer che ti può chiedere, come hai detto tu, una percentuale su quanto tu spendi effettivamente perché alcuni non la chiedono semplicemente, anzi sono ben contenti di fare cio' e addirittura alcuni ti se tu glielo chiedi lo stabilisce il contratto iniziale, ti possono addirittura dare accesso alla loro pagina e la loro audience e tu fare sulle loro audience.
In quel caso li ho visto molto più ricorrente il fatto che vogliano giustamente una percentuale sulle vendite prodotte attraverso il loro account o la spesa che viene fatta ed è ed è anche giusto che tu possa farlo.
Però ho una domanda se tu hai un contratto molto standard dove ti dice come quello abbiamo fatto tra l'altro noi che il contenuto prodotto è di tua proprietà, quindi quel contenuto di tua proprietà.
Devi poi specificare come quel cupo del tuo contenuto di tua proprietà dovrà essere usato perché io e lui abbiamo avuto un influencer che aveva firmato un contratto di tua proprietà.
Quando poi abbiamo fatto advertisement ha detto no in quel contratto voi dovevate specificare che l'avreste usato in AIDS e noi per un fatto di amicizia e di in generale non dico professionalità ma correttezza.
Abbiamo accettato di non usarlo, ma in realtà dal mio punto di vista correggimi se sbaglio, quello era un contenuto che gli ha dato la nostra proprietà.
E come lo usiamo poi spetta a noi chiaramente che non vada a screditare immagino la figura dell'influenza perché forse ci mettiamo sopra qualche cosa.
Lo mettiamo in un chiaramente.
Immagino che sia così Assolutamente Luca hai assoluta ragione, nel senso che dov'è la differenza.
Io posso avere, diciamo in gergo il passaggio di proprietà, quindi acquisiscono totalmente i diritti su quel tipo di contenuto e quindi ci faccio quello che voglio.
Potenzialmente lo porto pure su un sito web, su una landing page di un prodotto dove voglio o alternativa posso prevedere una licenza, una licenza che può essere più o meno stringente ad esempio una licenza a pagamento il cui pagamento è definito in percentuale, come dicevamo prima, oppure una licenza che vale solo per l'utilizzo sul tal account in organico senza attività di advertising.
Nel momento in cui vado a definire un passaggio diciamo totale.
Poi qualche lite a livello legale qualche aspetto non è totale perché siamo in Italia con la cosiddetta normativa di civil law.
Però il concetto è è mio e ci faccio quello che voglio.
Quindi per le aziende caro caro influencer, dovevi un attimo pensarci prima e far modificare quella clausola perché non puoi chiedere poi un pagamento? Perché ormai il mio è mio a tutti gli effetti, infatti era quello che immaginava tutto questo.
Ma domanda di michele ma va tenuto a partita iva per freelancer e per vendita online o se può usare la stessa, si deve usare la stessa michele, nel senso che la ditta individuale, che sia in forfetario o in qualunque altro regime fiscale, è unica, quindi ogni persona può avere un l'unica partita iva individuale.
Al contrario, se avete delle società potete avere anche due, tre, quattro, dieci società.
Ma la partita iva individuale è singola, cioè cioè un'unica partita Iva, ma ma per persona è qui.
Poi si vanno a costruire i vari codici Ateco, ma la partita Iva è quella perfetto.
Domanda di primo qual è il tempo dice di recesso minimo da dover garantire per un motivo italiana europea quattordici giorni si sono prodotti esempio calzature con delle eccezioni? Assolutamente.
Sono quattordici giorni.
Ricordiamoci la grande differenza se parliamo di prodotti e quattordici giorni dalla ricezione.
Se parliamo di servizi esiste il concetto dei quattordici giorni, ma possiamo limitarlo a l'inizio di utilizzo del servizio.
Quindi se ad esempio un corso di formazione da accede al corso il primo minuto finito il diritto di recesso che alcuni dicono no, ma non è coerente dalla normativa di prodotti assolutamente coerente.
Il concetto è utilizzi.
Se utilizzi non puoi restituire altro elemento importante le eccezioni ne abbiamo moltissimo.
Una delle più importanti, se parliamo di prodotti, è quella legata alla personalizzazione, anche in commercio.
Grandi quando non parliamo del prodotto definito, ma chiediamo un colore particolare, penso a un grosso sommers di immobili che abbiamo fatto.
Non potevamo cambiare la maniglia.
Chi chiedendo una maniglia particolare, quindi non era gia' assemblato.
Possiamo uscire dal concetto di recesso perché la personalizzazione mi fa venire meno il recesso, cioè l'hai scelto per te.
Così hai voluto queste specifiche te lo tieni sostanzialmente in caso invece un altro caso è quello dei prodotti deperibili.
Pensiamo soprattutto ambito alimentare dove non sarebbe possibile restituire il prodotto della situazione.
Discorso calzature eh, penso prima di aver capito il concetto.
Quindi ha le calzature vengono usate o abbigliamento di un certo tipo.
Basiamo ci sul concetto che utilizza il prodotto non lo puoi restituire.
Non è un lo provo, non mi piace.
Te lo rimando il prodotto.
Hai diritto a restituirlo se non utilizzi.
É sempre relativo a questi temi.
A me fa sempre ancora adesso confusione.
Abbiamo parlato anche nel corso del fatto, chiaramente sulle guerre, eh, ma il discorso un po' del doppio chuck è quello del marketing.
È quello del marketing.
Perché io vedo tuttora una valanga di aziende soprattutto dove c'è la creazione di un account che non usano questa parte qua e da una parte, soprattutto quando tu cre un account.
Se tu hai poi una privacy policy specifica nel senso uno potrebbe anche volerti dire e secondo me ci dovrebbe poter essere il permesso.
Io voglio poterti contattare fa parte della possibilità di creare un account del dire io l'unico modo che tu hai creare l'account è sottostare al fatto che io ti manda email anche di finalità di di di promozione.
Questa cosa è una cosa possibile oppure no? È totalmente proibita dal grande è un problema.
Questo perché? Perché la e la zona grigia è data da iscrizione a una piattaforma.
Creo il mio account.
Ho diritto di mandarti determinate comunicazioni legate al, ad esempio alla piattaforma come utilizzarla è stato creato ad esempio la nuova fiction della situazione.
Il problema è utilizzo invece la tua mail per farti la classica newsletter per mandarti promozioni.
Quindi ha un'attività di marketing a tutti gli effetti.
Scusami marketing del marketing proprio per capire perché cos'è promozione cos'è una promozione se io ti mando l'aggiornamento settimanale delle urne sulle figure è considerato promozione o settimane il soggiorna mento, ma dentro c' è anche un link al piano a pagamento.
È promozione invece li allora nel secondo caso c' è un concetto stiamo molto attenti.
Non è specificato nella normativa perché la normativa va interpretato.
Il concetto che viene per lo più applicato è quello della prevalenza, cioè non deve essere un trucco quello di mandarti una mail informativa e poi cela cda il pulsante per acquistare.
È chiaro che se il settanta percento della mail finale ha un obiettivo sarà questo prevalente la zona.
Come dicevo, la zona grigia è fin dove ti sto informando su una della piattaforma e dove invece ti sto facendo un'attività per comprare la Opel.
Se ad esempio un servizio se parliamo di marketing vero e proprio, quindi di consenso marketing, io posso farti il tipo di comunicazione più ampio possibile dal Black Friday a l'offerta a il una vendita di un prodotto in servizio a comunicazioni di qualsiasi tipo ed è la possibilità numero uno è la più ampia possibile.
Possibilità numero due il cosiddetto soft spam.
Ho acquistato un prodotto, un servizio posso mandarti comunicazioni commerciali finalizzate alla vendita di quel prodotto, quel servizio senza nessun tipo di consenso.
Quindi io o la tua mail perché ha acquistato il mio prodotto, ti mando una comunicazione per l'acquisto di un altro prodotto uguale o simile.
La normativa parla di assimilabile chiaramente potete immaginare in quella assimilabile ce la giochiamo.
Terzo è sempre di più.
Si sta andando sul okay.
Sfruttiamo la mail però nel limite del Ti informo su quello che stiamo facendo.
Il problema non c' è giurisprudenza.
Altro problema.
I garanti sono ancora molto indietro da questo punto di vista.
Dal mio punto di vista, che però un parere personale perché troveremo varie interpretazioni, il limite deve essere inerente alla finalità.
Io perché mi sono iscritto in questa piattaforma per quel determinato obiettivo, quel determinato fine, allora ti informo su questi aspetti, come potete immaginare.
Tante volte invece viene un po' tirato, esteso questo concetto e mandano comunicazione su qualsiasi cosa e chiaramente usciamo dalla finalità.
E la finalità del trattamento é la base giuridica.
Certo conferma per Massimiliano, cioè in pratica se vendiamo Suez dopo i primi dopo i primi tre mesi, ci sono comunque cinquanta euro di tasse da pagare.
Si Cristina l'unica possibilità per evitare facoltativamente, ma secondo me è consigliabile questo discorso di novecento ottanta euro è per chi è dipendente a tempo pieno, ovvero se qualcuno è dipendente a tempo pieno e parallelamente all'attività dipendente dice Guarda, io metto su una partita Iva, apro una partita Iva per fare commercio online e dedicare a questa attività la sera il weekend.
Per questa tipologia di persone esiste la possibilità di chiedere l'esonero contributivo.
Quindi dire all'inps guarda a me già i contributi li pagano come dipendente a tempo pieno, quindi non li pago anche come partita iva.
Ma questo è l'unico caso in cui viene permesso di non pagare il conto.
Fuggono rapidamente salute perché è adesso ormai il sistema pensionistico è si dice contributivo, quindi la gente prenderà la pensione sulla base dei contributi che ha versato.
Però però secondo me soprattutto all'inizio questo esonero potrebbe essere un'opportunità.
Per dire guarda, mi tengo più liquidità all'inizio per poter sviluppare la mia azienda e quindi far crescere poi la partita iva.
Da un punto di vista economico l'altra possibilità, sempre per l'inps, è quello di chiedere la riduzione al trentacinque percento, ma lo può fare quindi anziché novecento ottanta euro, se andrebbe a pagare a circa seicento venticinque.
Ma lo può fare solo chi è in regime forfettario chiedere questa riduzione perfetto.
Faccio comparire l'ultima che non è una domanda Michele dice Luca.
Se non erro, alcuni di questi argomenti sono poi trattati da Alessandro il Cern, magari arricchiti con tutte queste donne nei si sia d'alessandro nel suo corso specifico sia da Massimiliano nel suo corso specifico quindi il concetto è che noi abbiamo già chiaramente collaborato con entrambi proprio per cercare di rendere accessibili queste informazioni oltre l'enorme lavoro di proprio condivisione e informazione che fanno già loro nelle loro species aziende.
Quindi è assolutamente qualcosa che ci troviamo a portare qua per dare ancora più valore.
Assolutamente.
Questo webinar da domani sarà inserito nella piattaforma e poi fatto dei riferimenti ai loro rispettivi corsi, in modo da arricchire ancora di più.
Abbiamo fatto diverse sessioni di Kyohei però con loro proprio per aggiungere tutte queste informazioni sulle armi, ma inoltre qualcosa che loro sui loro rispettivi canali fanno tanto e molto, molto bene.
Quindi insomma, io come prima cosa consiglio sicuramente di seguire le Alessandro e Massimiliano sui loro rispettivi canali sulle varie piattaforme che nel caso di Alessandro secondo me correggimi se sbaglio è sicuramente Instagram Linkedin, la newsletter Dimmi se ho letto correttamente Nel caso di Massimiliano Instagram Toc hai creato qualcos'altro? Oltre a questo sito, il blog del sito, però principalmente poche Instagram hai pensato di convertire? Si è tra l'altro mi piace anche molto fare podcast non riesco ad essere costante, su quello vedo non ancora però, cioè in programma adesso dal prossimo mese di ripartire o lance anche il canale podcast dello studio lievi sui rilievi commercialisti eh? Devo cercare di essere li' piu' più costanti piu' che altro perché mi piace perché si riesce ad essere a entrare in profondità.
Attacco pesa su determinati argomenti, ma tra l'altro molti dei tuoi nessuno vieterebbe di creare un podcast dove semplicemente inserisci il audio di micro contenuti che usi.
Poi è chiaro che quando ce la conversazione tra il dottor brambilla è un po' più difficile però perché no? Poi io tra l'altro è una cosa che sto facendo tantissimo, perché io non ho assolutamente tempo di produrre contenuto recentemente io una cosa che faccio è proprio con ancora che è tra l'altro un'app creata da spotify.
Da quello che so io proprio spingo un pulsante mentre sono per strada o altro.
È chiaro che non è qualitativo e professionale come invece quello che fate voi, ma io do una risposta o parlo di un argomento? Spingo viene pubblicato subito sotto le piattaforme e lo trovo estremamente facile per arrivare allo scopo finale che è quello di creare un contenuto più velocemente possibile, di dare comunque qualcosa.
Io mi sono sempre della cosa che è meglio dare, magari meno di qualità a livello proprio audio.
Tutto il resto piuttosto che non dare ed è quello che io cerco di fare un po' la filosofia in questo vero vero? Beh, io direi veramente super direi che siamo arrivati alla fine, ci sono state una valanga di domande, chiaramente non potevamo rispondere a tutti.
Siamo abbiamo gia' tenuto questa live più lunga.
Abbiamo fatto un'ora e venti di live con Massimiliano Alessandro che io ringrazio tantissimo.
Quindi per tutte le altre domande vi consiglio direttamente Dio trovarle nel caso che siano dentro lo vedete direttamente nei moduli di Lerner, oppure chiedere direttamente a Massimiliano Alessandro e nei loro rispettivi canali.
Grazie mille luca per l'ospitalità speriamo di essere stati d'aiuto e alla prossima.
Grazie Luca, è stato un piacere.
Ciao max
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
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Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
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Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
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Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
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Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
Learnn è la piattaforma di formazione per ottenere maggiori risultati professionali e di business attraverso formandosi nel digitali (e non solo). In un unico abbonamento hai accesso a 400+ corsi, 120+ risorse, 25+ percorsi, live webinar e certificazioni. 190.000 professionisti/e e oltre 700 aziende si formano su Learnn per crescere.
Vogliamo digitalizzare l’Italia, una persona alla volta.
Per farlo ci proponiamo di democratizzare l’apprendimento e accelerare la crescita di persone, idee e aziende attraverso strumenti tecnologici a supporto di qualsiasi professionista.
In un unico abbonamento hai accesso a 400+ corsi, 120+ risorse, 25+ percorsi, live webinar e certificazioni. Potrai fruire i corsi sia dalla piattaforma web che dall’app.
I corsi sono on-demand, mentre i webinar sono live e poi caricati nella piattaforma per essere visti on-demand quando vuoi.
Potrai seguire i contenuti da computer, tablet e smartphone.
Scarica l’App iOS/Android Learnn e segui i contenuti in modalità video, audio e testo.
Certamente. Learnn ha un piano gratuito che ti permette di accedere al 40% di ogni corso in maniera gratuita e solo con la tua email, no carta richiesta. Crea il tuo account per iniziare a seguire qualsiasi corso.
Learnn Pro costa 16.99 euro al mese nel piano trimestrale, ma offriamo sconti per il piano annuale. Crea il tuo account per vedere il prezzo corrente.
Si, le nostre certificazioni vengono rilasciate al completamento dell’80% di ogni corso dopo il superamento di un quiz di 10 domande.
La certificazione potrà essere condivisa sul proprio profilo personale Learnn e sui proprio profili LinkedIn e CV.
Le nostre certificazioni sono riconosciute da centinaia di aziende che formano i loro team su Learnn e queste aziende assumono abitualmente dentro alla nostra piattaforma.
Iscrivendoti a Learnn avrai accesso ad una community con 190.000 professionisti dove potrai confrontarti, fare networking e trovare nuove opportunità.
Inoltre potrai partecipare a workshop live e fare domande ai professionisti che hanno tenuto i corsi.
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