Abbiamo tanto parlato di analisi tecnica e adesso cerchiamo di capire quegli indicatori che ci aiutano ad applicarla ai grafici e al mercato, perché l'analisi tecnica un qualcosa di estremamente concreto e pratico.

Vedremo tre degli indicatori più utilizzati, ovvero il cosiddetto indice di forza relativa o relative strength index.

Si vedremo le medie mobili e vedremo le bande di Bollinger.

Ognuno di essi ha un suo specifico scopo e spesso e volentieri sono complementari.

Ovvero, come dicevamo prima, si vanno a cercare le confluenze che questi indicatori spesso ci danno.

Partiamo con Laure Sai l'indice di forza relativa è un indicatore che va da zero a cento e ci dice se un asset è ipercomprato o ipervenduto.

Cosa si intende con questi due termini? Beh, ipercomprato significa che è molto esteso al rialzo ipervenduto è molto esteso al ribasso come lo va a calcolare? Banalmente va a vedere l'andamento nelle ultime candele e se ci troviamo davanti candele continuamente rialziste e magari di grande ampiezza la estensione aumenterà, quindi si tenderà all' ipercomprato.

Al contrario, se avremo una serie di candele rosse particolarmente estese andremo verso l' ipervenduto.

Un rsi vicino allo zero indica un ipervenduto, indica un asset secondo tale indicatore fortemente esteso al ribasso.

Mi viene da dire sottovalutato, ma non è il termine corretto perché sottovalutato è un qualcosa che si lega di piu' all'analisi fondamentale.

Qua si parla proprio di estensione quando un grafico estende molto é un po' come un elastico che si tira e tendenzialmente dopo un po' l'elastico si spezza e quando l'elastico si spezza il prezzo tende, diciamo a rimbalzare a ritroso.

Quindi se era molto esteso al rialzo avrà uno storno al ribasso.

Si' sei per esteso al ribasso avrà uno storno al rialzo.

Questo indicatore purtroppo non prevede il futuro, perché esistono periodi in cui il un asset rimani ipercomprato, ipervenduto anche per lungo tempo, quindi va sempre utilizzato con cura, senza dargli dei compiti che non ha, ovvero quello di prevedere.

Il futuro, però è molto utile per capire appunto la forza relativa, come dice la parola stessa dell'asset in questione.

Andiamo avanti e vediamo invece la media mobile.

La media mobile è banalmente un indicatore statistico che fa la media su un numero di campioni che decidiamo noi e può essere semplice o esponenziale.

Di solito si utilizza sulle scritto quella esponenziale perché da un peso la media mobile altro non è facendo un passettino indietro che un'operazione appunto di media den campioni.

Immaginiamo cene trenta io vado a mediare le ultime trenta chiusure delle candele e quello è il valore della media mobile ad oggi semplice qual è la media mobile semplice che pesa ogni candela, un trentesimo, una sua, mentre se io applico la media mobile esponenziale il peso sarà esponenziale.

Cosa vuol dire? Che le prime candele la candela di oggi meno trenta peserà poco, quella dopo peserà poco, ma un pelino di più e così via fino alle ultime che peseranno esponenzialmente di piu'.

Quindi le ultime candele vicino ad oggi pesano molto di più di quelle precedenti.

Perché si usa questa media mobile? Beh, perché di solito quando si innesca un trend con le ultime candele per l'appunto che diciamo la forza è contenuta li' si innesca in poche candele e quindi la media mobile si deve adattare in fretta, altrimenti c' è il rischio che rimanga.

Si dice wedding, ovvero che arrivi in ritardo.

Entrambe le medie mobili possono avere le loro applicazioni.

Se ci serve un indicatore più lento utilizziamo la semplice se ce ne serve uno che si adatta più facilmente e più in fretta utilizziamo l'esponenziale l'importante è sapere cosa sto facendo, a che cosa servono? Beh, alla cosiddetta trend analisi, quindi se io ad esempio o il prezzo sopra o sotto una media mobile, io so che appunto il prezzo attuale magari asso sopra la media mobile degli ultimi trenta giorni quindi sono sopra la media degli ultimi trenta giorni è in ascesa.

Tendenzialmente c' è un trend in particolare.

Se io vado ad applicare due medie mobili di diverse lunghezze, come si vede in questo questo ritaglio di grafico, io posso andare a vedere se il trend sta accelerando, decelera ndo perché se una media mobile più veloce mi va a incrociare al rialzo una media moby il piu' lenta, capite che ho una situazione appunto di accelerazione rialzista e viceversa.

Infatti gli incroci di medie mobili di diversa lunghezza, gli incroci del prezzo con vari e medie mobili sono due segnali molto utilizzati nella trend analysis.

Questo è un esempio, appunto, che ci fa vedere la differenza tra media mobile semplice ed esponenziale per avere anche una visualizzazione grafica, ma altro non è che quello che abbiamo detto poco fa' qua invece abbiamo di nuovo una rappresentazione grafica che ci spiega alcuni possibili segnali rialzisti o ribassisti dati dal prezzo sopra la media mobile o dall'incrocio delle medie mobili.

Due segnali principali che le medie mobili ci danno.

Infine arriviamo a un indicatore che non misura più un trend non misura più la variazione di prezzo, o meglio si misura la variazione di prezzo, ma non in una questo misura.

La volatilità si chiamano bande di Bollinger.

Le bande di Bollinger sono costituite da appunto due bande che si muovono intorno all'andamento del prezzo e hanno al centro una media.

Sono calcolate esattamente in questo modo al centro, cioè una media é intorno le due bande vengono calcolate aggiungendo alla media un numero di deviazioni standard che sceglie il trader.

Solitamente mi pare due.

Questo va a dare una sorta di intervallo di confidenza del prezzo.

E quello che ci dicono è che quando il prezzo esce da queste bande, in sostanza si sta muovendo in modo più volatile di quanto fa di solito.

Nell'ultimo periodo che io ho scelto.

Un altro indicato un'altra indicazione.

Un altro dato che le bande di Bollinger ci danno è l'ampiezza delle stesse più sono ampie e piu' in media l'asset volatile nell'ultimo periodo.

Queste due informazioni sono molto più preziose perché mi possono aiutare a capire magari la probabilità che un movimento avvenga tendenzialmente quando le bande di Bollinger si appiattiscono e rimangono in un intervallo molto contenuto.

Più a lungo ci rimangono e più diciamo si carica la molla.

Perché un un asset, soprattutto se sono le criptovalute che sono volatili per natura, per genetica proprio se l'e' comprimi in un intervallo poco volatile e poi dopo un po' partono, esplodono perch che nel mentre si sono accumulate tante posizioni, tanti stop loss intorno che vengono poi fatti saltare nel momento in cui il prezzo gli va, va a superare uno specifico livello e quindi ha un indicatore di compressione.

Si dice viceversa, quando la banda di le bande di Bollinger sono ampie un indicatore di espansione.

Anche queste sono due fasi di mercato molto utili da studiare per andare ad adattare magari le proprie strategie ai periodi più o meno volatili