Ah, questo sono io.

Io sono Simone campa e ho un'esperienza trasversale di circa quindici anni nel marketing digitale e la parte più formativa della mia esperienza risale a quando non sapevo neanche che cos'era il marketing.

Ora sembra che la la prenda lunga, ma poi vedete che i puntini si uniscono eh? Vi racconto questo di me eh? Intorno ai dodici anni andai in in gita con la scuola media.

Ora ho trentotto anni a vedere un computer con internet.

Era al circolo arci di Lastra Signa, in provincia di Firenze, quindi mi sembrò talmente incredibile questo computer da non riuscire più a concepire un P C limitato alle sole informazioni presenti nell'hard disk.

Quindi per il mio compleanno ottenni un modem da montare sul mio Pentium duecento e i miei genitori ci fecero mettere quello che era un antenato del parental control, perché ai tempi non la connessione si pagava al minuto e il telefono restava occupato per tutto il tempo che che si restava su internet e non esistevano gli smartphone come alternativa per fare altri tipi di attività.

Quindi da quel momento la mia missione è stata sfruttare i miei venti minuti di internet giornalieri per andare a trovare il modo di bypassare quel blocco che mi era stato imposto.

Quindi cerca, cerca ne negli antenati del web ed era tutto di web.

Praticamente vent'anni fa e ci volle poco prima di entrare in contatto con la prima crew italiana di king telefonico si chiamava spaghetti phon king, forse più anzianotti di voi, magari l'hanno sentita nominare.

Chissà ero l'adepto più giovane, quindi ultraminorenne e e il mio compito senza che io mi ponessi.

Poi tante, troppe domande.

Era figo già di per sé l'ambiente era quello di fare copie uno uno di siti web famosi.

Quindi c'è c'è il sito di coca cola replica il sito di coca cola e farne uno in locale pari pari c'è il sito di volkswagen fa il sito di volkswagen e c'è mi ricordo ancora che era quello che mi fece ammattire perché utilizzava il flash.

Tecnologia ormai superata il sito degli articolo trentuno, mi venne chiesto di replicare in una copia uno uno.

Insomma, dopo cinque, dieci, venti, trenta cento siti web um ho iniziato inconsapevolmente a trovare il fil rouge, ovvero a capire la comunicazione e i sistemi adottati da questi big e dentro c'era anche olita ricordo barilla per influenzare la tua scelta di fare la famosa.

Quindi erano decine di siti diversi, ma avevano tutti la stessa identica struttura e stavo imparando il digital marketing senza sapere neanche che cosa fosse il marketing.

Ora andando più veloce e poi capirete perché vi ho raccontato questa cosa, faccio scuola programmatori, butto giurisprudenza e ho due master in marketing e comunicazione.

Mi trovo a fare un'esperienza diretta in multinazionali come generali, axa e unipol e per quanto riguarda la brand wass e la e il posizionamento di quelli che erano i servizi e i prodotti in ultimo di apple nel settore b to b.

Quindi una esperienza è durata quindici anni e che poi mi ha spinto ad aprire la mia azienda alchemist da da un annetto a questa parte, dove tutto questo bagaglio ho deciso di focalizzato sul segmento più bistrattato e più affascinante di tutti, a mio avviso che è il local marketing, potendo contare però competenze così poco accademiche come quello che vi sto raccontando e rivolte prevalentemente al marketing globale.

Um con questa domanda che mi ronzava intorno cosa succede però se io tutto questo lo riporto in una strategia locale? Ed ecco che poi sono nati de dei casi studio delle best practice ed è quello che condividerò oggi con voi.

Ovviamente resteremo in superficie, dato che il tempo è poco e non sapendo poi la vostra ese o il vostro settore di di arrivo.

Però, ecco, mettiamola come una tavolata tra amici dove parliamo di di cose fiche oggi.

Okay, allora parto con la prima slide vera.

Um, avete sicuramente sentito dire uml a CBA che può avere mille significati.

Il significato che io voglio dargli in questo percorso è fare tesoro delle strategie globali delle più grandi aziende che vi ho citato prima e di cui ho fatto parte per andare a sviluppare strategie locali.

Questa immagine l'ho messa perché doveva rendere l'idea è un colosso come mcdonald's usa una strategia globale, sempre la stessa per insinuarsi in modo specifico all'interno di ogni nazione che loro vivono come mercato locale.

Fondamentalmente.

Quindi studiano il piccolo mercato, lo personalizzano adottando sempre lo stesso frame e e noi faremo la stessa cosa con le vostre attività locali.

Per fare questo è necessario partire dalle basi che sono queste l M s sta per local marketing strategy per vendere dobbiamo aver ben chiaro che cosa stiamo vendendo a chi lo stiamo vendendo punto due E una volta che questi due punti sono chiari come vendere l'oggetto a al soggetto b la brand proposition che è il punto uno che andiamo che andremo un attimino a sviscerare Eh si intende la promessa di valore, quindi il tuo motivo di esistere una pizzeria in mezzo a mille pizzerie non ha motivo di esistere in quanto pizzeria di per sé una pizzeria per ciliaci in mezzo a mille pizzerie ha un motivo di esistere così come una pizzeria gourmet in mezzo a mille pizzerie generaliste ha motivo di esistere una pizzeria economica in mezzo a mille pizzerie dal prezzo standard ha motivo di esistere.

Insomma, in che modo si pensa di brillare nel mare magnum della concorrenza? È questo su cui vorrei soffermarmi.

E il secondo punto Il persona invece intende il tuo cliente ideale, il vostro cliente ideale.

Quando scriviamo sui social, a chi stiamo scrivendo? Quando scegliamo come arredare il nostro locale? Chi è che poi apprezzerà quel tipo di arredamento? Um quando si che so se il locale è il posto ideale per il San Valentino di coppie tra i venti e i trent'anni.

Forse ha poco senso proporre un menù bimbi o un'area gioco all'interno del locale.

Attireremo famiglie con bambini che farebbero scappare le coppiette allo stesso tempo.

Se l'atmosfera però l'avevamo pensata per le coppiette, quindi seriosa, calma, rilassata.

Con i piatti ricercati non andremmo a conquistare quelle famiglie con i bambini che nel frattempo ci hanno riempito il locale.

Insomma, per far contenti tutti non accontenteremmo nessuno e per nessuno saremmo la prima scelta.

Allo stesso tempo non conoscere proprio il nostro cliente ideale potrebbe darci e trarci nell'errore di andare a investire su un'attività, un prodotto che semplicemente non piace a nessuno nella nostra zona, magari per motivi culturali, per inflazione dell'offerta per mille motivi.

Per questo è fondamentale avere bene in testa chi è il nostro cliente ideale.

Ed è per questo che è la seconda ricetta di questa local marketing.

La se il secondo ingrediente della ricetta di questo local marketing strategy.

Nel frattempo rispondo un attimo a Discover che ci chiede che differenza ci sarebbe tra la brand Proposition e la Unix in Proposition? Ci arriviamo è un'ottima domanda.

La vediamo in fondo al momento in cui andremo a toccare anche questo punto.

Tornando alla slide.

La terza super parola che andate a leggere è la brand identity, ovvero una volta che so chi sono e quali sono i miei punti forti rispetto alla concorrenza.

Uno Una volta che so chi sono i miei clienti ideali due, ecco che arriva il momento di fare incontrare la domanda e l'offerta in modo da massimizzare la domanda del Bayer persona, valorizzando l'offerta quindi la tua band position e quindi diventa necessario definire in maniera un po' più dettagliata la nostra identità, il nome, il logo, la mission, il know-how, i prodotti, i prezzi, la pubblicità.

Tutto questo viene a cascata dopo che abbiamo focalizzato i due punti, ora abbiamo presentato tutti gli ingredienti principali.

Non prenderemo in esame il quarto punto che non ho messo perché non possiamo controllarlo.

È il fattore culo.

Si può dire su R n.

Sì, perché il covid ce lo ha insegnato.

Basta un qualsiasi fattore esterno non predittivi per cambiare tutto e c'è chi non ha rispettato nessuna di queste regole di business design diventa milionario c'è chi le ha rispettate tutte alla lettera e si è fatto un mazzo tanto e ha assunto i migliori professionisti e cade nell'oblio perché è aperto nel momento giusto, ma nel posto sbagliato nel posto giusto, ma nel momento sbagliato.

Vai a sapere.

Qua subentra la capacità di sapersi muovere nelle ambiguità della vita.

E quello o ce lo abbiamo o lo impariamo a nostre spese.

Talvolta comunque, facciamo un doppio click su ognuno di questi punti.

Andiamo un po' nel dettaglio.

Um, andiamo un po' più a fondo della brand Proposition e affronto questi temi sempre in maniera più profonda, perché poi ci serviranno per fare il lavoro insieme.

Quello vero, quella la ciccia, come si dice a Firenze.

Okay, Ora, dato che questo corso si chiama marketing locale da zero e non marketing loca- locale, perché è già killato nel marketing, è doveroso fare un su questo ingrediente uno.

Abbiamo detto che la brand Proposition è la promessa di valore.

È quel tratto del tuo business per il quale dovresti essere scelto dai tuoi competitor.