Lezione gratuita dal corso Google Ads e Performance Max per scalare E-commerce
Ora vediamo quali sono le tipologie di configurazioni che possiamo implementare quando costruiamo una campagna performance Max esattamente quali sono le tipologie di confezioni che possiamo utilizzare quando costruiamo una campagna performance Max? In precedenza ho fatto vedere quanti siano i dettagli e le configurazioni di cui dobbiamo prenderci quando costruiamo una campagna performance Max, ma in realtà in base a quelle che sono le configurazioni che implementiamo, possiamo dare una spinta a Google perché mostri i nostri annunci e le nostre AZ in alcuni network piuttosto che altri.
Come facciamo a farlo in base alle configurazioni che utilizziamo all'interno della campagna? Ovviamente Google, secondo le best practices, ci invita ad utilizzare la campagna nella sua interezza con tutti gli asset possibili, automatizzando il più possibile.
Noi vediamo in base alle nostre necessità quali sono le tipologie di configurazioni che ci vengono più utili.
Provo a spiegarmi meglio con le prossime slide una prima tipologia di setup della campagna Performance Max è quella conosciuta come Full funnel, ovvero è la configurazione base che comprende tutti gli asset.
Quindi carichiamo testi, immagini e video all'interno della campagna stessa e andrà verosimilmente a coprire tutti i network di Google, incluso ovviamente Network display e video è una buona soluzione quando si hanno immagini video creatività in generale che sono fatte molto bene e quando abbiamo anche tanto budget a disposizione e idealmente abbiamo molti dati all'interno dell'account in modo tale che possiamo appunto scalare le nostre campagne e ogni creatività.
Ogni set di creatività e di immagini ovviamente sarà stata fatta ad hoc per determinate categorie di prodotti o caso d'uso.
Quindi sono state segmentati e personalizzate in base a a quello che è il prodotto che vogliamo o la categoria di prodotti che vogliamo promuovere.
E sono campagne che si comportano bene quando vogliamo coprire sia la parte di botton funnel.
Quindi la parte di conversione vera e propria di di performance che è sempre la priorità della campagna, altrimenti non si chiama non si chiamerebbe performance Max sia la parte di top funnel.
Cosa vuol dire questa cosa? Che quando abbiamo molto budget da spendere e stiamo sostanzialmente esaurendo le audience di Botton Fun, quindi quelle pronte a prendere una decisione immediata sul comprare o meno un il prodotto che noi offriamo.
A un certo punto, quando continuiamo a scalare Google mostrerà i nostri annunci anche a audience che sono meno calde e quindi potenzialmente a audience che non conoscono loro nostro brand.
Stanno comparando altre soluzioni all'interno del del mercato e quindi mostrerai i nostri annunci a una a una temperatura di traffico che è ovviamente lontana appunto dal traffico di remarketing o a quello di alto intento.
Questo può essere un bene o un male in base ai nostri obiettivi.
Se abbiamo la il bisogno di scalare, abbiamo bisogno anche di mostrare di farci conoscere a persone che ancora non sono entrate in contatto con il nostro brand e col nostro sito.
Una soluzione di questo tipo può essere ottima, ma potrebbe portare in mancanza di dati, in mancanza della giusta strategia ad uno spreco di budget.
Sostanzialmente possiamo anche ottimizzare i nuovi la nostra campagna per nuovi clienti su, quindi solo per l'acquisizione di nuovi clienti.
Vedremo poi successivamente in che cosa consiste questa configurazione e quali sono i pro e i contro.
E questa è la campagna Performance MAX utilizzata al suo al suo cento per cento.
In realtà esiste un'altra tipologia di configurazione di performance max attraverso la quale noi spingiamo Google o invitiamo Google per quanto è sotto il nostro controllo a mostrare principalmente gli annunci su Network, shopping e eventualmente parte del network search.
Come facciamo a farlo? All'interno delle configurazioni degli asset group.
Non andiamo a caricare per esempio i video, andremo a inserire i testi, andremo a inserire il minimo numero di immagini possibili.
Indispensabile i loghi e non e ovviamente l'u r l di destinazione non andiamo a caricare i video.
Questo tendenzialmente fino ad oggi ha assicurato, soprattutto con budget abbastanza limitati um agli advertiser la possibilità di mostrare i propri annunci prevalentemente sul network shopping e in parte sul network Search.
Questa è stata utilizzata come una configurazione, un po' ibrida, una zona specie di zona grigia che ha portato molti advertiser a utilizzare performance max come una specie di sostituto delle vecchie smart shopping.
Campagne, quindi le campagne shopping più automatizzate, che in più avevano anche il layer del del display dinamico in fase di remarketing.
Ecco questa tipologia di performance Max ci aiuta a fare una cosa simile.
Ovviamente non possiamo controllarla così tanto, perché poi ovviamente è Google che decide se mostrare gli annunci all'interno di altri network o meno.
Eventualmente andrà anche a creare asset automatizzati anche all'interno della della della fase video e del degli asset video e del network video.
Ed è una soluzione che cerca di forzare quindi il focus sul botton funnel.
E quindi cerchiamo di esaurire quanto più possibile il nostro budget sulla parte di botton funnel sulla parte degli utenti che hanno il più alto intento.
È una soluzione abbastanza di nicchia che sta andando sempre più scomparendo, nel senso che Google sta ci sta togliendo le possibilità di di fare questa forzatura.
Va un po' contro sostanzialmente lo scopo per cui performance Max è stata costruita e pensata all'inizio.
Se davvero vogliamo molto più controllo, probabilmente utilizzare una campagna di smart shopping e ci può venire in soccorso.
Ci può venire in aiuto semplicemente perché lì effettivamente noi controlliamo quali prodotti mostrare, prevalentemente ovviamente nei shopping e e ci dà la possibilità sostanzialmente di di ottenere appunto l'obiettivo che abbiamo in mente per fare il sep di questa campagna.
Come ho detto prima, non carichiamo i video e all'interno degli asset group.
Andiamo ad inserire i i i listing group, ovviamente con appunto il feed.
Quindi è una campagna e-commerce vera e propria che ha un product feed associato e all'interno degli audience.
No, andiamo a a a a mettere sostanzialmente le informazioni principali che già abbiamo visto precedentemente, seguendo le best practice a livello di audience.
Alto intento non inseriamo um tutti gli asset mettiamo il numero indispensabile di asset che la campagna ci richiede per poter essere lanciata all'inizio quindi sicuramente non andremo a caricare i video e soprattutto a livello di di campagna andiamo a eliminare la u r l ex qui ci troviamo all'interno di un account, andiamo a vedere esattamente e di quali quali sono le configurazioni di cui ho appena parlato prendo una campagna performance max di prova entriamo all'interno dei quindi delle configurazioni della campagna vera e propria e all'interno appunto delle configurazioni della campagna.
Noi potremo andare a eliminare il la, la fase, la parte che di che fa riferimento alla r l expansion quindi siamo all'interno dei scrolliamo fino in fondo.
Troviamo a questa sezione che fa riferimento agli asset creati automaticamente andiamo a non utilizzare l'espansione della u r l finale, quella che sostanzialmente attiva attiva la d s a e non va a utilizzare appunto gli asset dinamici creati automaticamente, quindi togliendo questi, soprattutto costruendo fin dall'inizio questa campagna senza questi se e caricando soltanto il numero indispensabile di asset all'interno della campagna.
Questo forzerà o inviterà Google spingerà Google a mostrare la campagna prevalentemente appunto a A ai network all'interno di network di botton ora un'altra particolarità di questa campagna sta a che fare con ora un'altra particolarità della campagna è che è fondamentale nel momento in cui decidiamo di utilizzare questo setup possiamo andare a controllare effettivamente dove la campagna mostrerà delle impressions e se eventualmente le mostrerà all'interno della rete video attraverso una metrica che possiamo abilitare all'interno della dashboard.
Infatti possiamo tornare all'interno della dash.
Andiamo a vedere la campagna performance max di riferimento.
Ora questa non era stata costruita ovviamente con con con gli stessi setting di cui ho appena parlato per la creazione di una campagna for performance max fil.
Ma nel momento in cui la costruiamo e vogliamo forzare Google a mostrare gli annunci principalmente soltanto su shopping e su search, andiamo ad abilitare la campa la colonna views che ci fa vedere sostanzialmente se la campagna, nonostante queste configurazioni, ha mostrato gli annunci all'interno della rete video e questo numero.
Se troviamo un numero associato a questa campagna a livello di views vuol dire che verosimilmente sì le a s.
Sono state anche mostrate all'interno appunto del del network video e quindi questo può essere un segnale che ci ci fa capire che effettivamente Google sta comunque automatizzando quanto più possibile l'implementazione del delle impressions di questa campagna.
Al di là dei network di Botton, altra cosa fondamentale quando entriamo all'interno della campagna per appunto monitorare come Google si sta comportando a livello di mostrare delle impressioni su network differenti che non siano necessariamente soltanto shopping, possiamo andare a controllare all'interno della sezione asset della campagna stessa.
Possiamo abilitare un altro filtro all'interno appunto della lista degli degli asset.
Questo filtro è è sostanzialmente il filtro, quindi fonte e poi andiamo a selezionare automatiche.
Quindi gli asset creati automaticamente se vediamo che ci sono degli asset all'interno di questa lista in questo caso per per questa campagna non ci sono, ma se li trovassimo vuol dire che effettivamente Google ha ha automatizzato la creazione di alcuni asset all'interno della campagna stessa e quindi verosimilmente sta mostrando delle impressioni che vanno al di là di di shopping e search il modo in cui Google sta gestendo la parte di automatizzazione delle campagne.
Quindi forza sostanzialmente gli advertiser a mostrare impressioni anche al di là di shopping e search è sostanzialmente aggiungendo dei video automatici che vengono presi potenzialmente dalle immagini che abbiamo caricato all'interno della nostra campagna e eventualmente e quindi sostituendo i video automatici che precedentemente il modo in cui Google sta cercando di forzare l'automatizzazione degli asset è per esempio utilizzare alcune delle immagini che noi noi abbiamo caricato come asset all'interno della campagna e convertirli come video che andranno a essere mostrati all'interno appunto di di posizionamenti video.
Sostanzialmente, il riassunto di questo discorso è che non possiamo necessariamente forzare Google a mostrare o non mostrare degli annunci all'interno di alcuni network, ma possiamo fare del nostro meglio per far sì per dare le indicazioni giuste a Google e cercare che eh, ma possiamo fare del nostro meglio per far sì che Google mostri i nostri annunci nei migliori soprattutto e ma possiamo far sì, ma possiamo far sì che Google continui a mostrare le nostre campagne nei migliori placement nei migliori network e quindi cerchi di massimizzare le performance dove sappiamo che i nostri clienti sono più pronti a prendere una decisione di acquisto.
Una terza tipologia di configurazione di campagna Performance max consiste nella performance.
Max, in cosa consiste in particolare questa campagna? Di nuovo, non ci stiamo inventando niente di particolare, però possiamo giocare con le configure.
È una campagna che all'interno della lista di asset mostra immagini, testo e video.
Va a mostrare le nostre a s all'interno di tutti i network escluso shopping.
Perché? Perché all'interno delle configurazioni non andremo a collegare il feed.
Non ci sarà quindi un'associazione a livello di feed di listing group con le nostre campagne.
Quindi tutto il network shopping verrà eliminato dal targeting.
Andremo ad escludere le parole chiave ad alto intento dalla campagna Performance Max con una lista di parole chiave negative.
Come la andiamo a caricare all'interno della campagna o attraverso il Custo messe a posto di Google o attraverso il nostro account manager dedicato di Google? Vedremo successivamente esattamente il processo step da fare per aggiungere una lista di parole chiave negative all'interno di una campagna performance Max, se escludiamo le parole chiave, per esempio di brand e ad alto intento dalla campagna Performance Max automaticamente in teoria lenze che andremo a mostrare saranno più di, quindi andranno ad essere mostrate agli utenti che non stanno magari già cercando parole chiave ad alto intento legato al nostro prodotto o alla nostra offerta, ma potenzialmente stanno considerando prodotti simili o addirittura è un pubblico più freddo e andremo ovviamente a utilizzare all'interno di questa tipologia di campagne, che sono ovviamente una parte molto piccola di delle campagne che andremo a utilizzare, soprattutto nel momento in cui non abbiamo budget.
Non avrà senso lanciare campagne di questo tipo, ma nel momento in cui vogliamo scalare invece il ruolo di queste campagne diventa sempre più importante per attrarre nuove audience e costruirle, per poi fare remarketing e quindi regale attraverso i vari canali.
Um utilizziamo quindi le offerte e gli incentivi per um appunto mostrare incentivi offerte che siano rilevanti per un pubblico più più freddo, quindi saranno offerte incentivi che fanno leva per attirare e catturare l'attenzione di un traffico di top e di qui quindi saranno verosimilmente incentivi, per esempio, a iscriversi alla newsletter.
Nel caso in cui diamo qualche incentivo, qualche guida saranno sarà la possibilità appunto, di iscriversi a una lista per poter ottenere informazioni legate a promozioni esclusive.
Pensiamo per esempio al Black Friday e così via.
E poi è molto efficace come strategia sull' Generation, dove per esempio abbiamo bisogno di convertire il traffico molto freddo e renderlo consapevole della nostra offerta all'interno di una strategia B to B.
Per esempio, pensiamo al potenziale download di risorse gratuite ebook o white paper, quindi documenti che vengono scaricati online, oppure anche all'interno di strategie e-commerce nel caso in cui vogliamo appunto, come ho detto prima, convertire del traffico che si iscriva ad una lista specifica o a la possibilità di ottenere degli incentivi delle offerte speciali o delle offerte esclusive via email.
Quindi queste sono le principali configurazioni di performance max che possiamo utilizzare a seconda delle nostre necessità.
C'è un'ultima tipologia di configurazione di P MAX che non è una performance Max, ma è una campagna shopping che abbiamo già visto in precedenza e sostanzialmente è quella che ci dà più controllo di tutte, soprattutto nel momento in cui non siamo soddisfatti dell' della struttura feed only, quindi che va a replicare il comportamento di una vecchia campagna Smart shopping.
Qual è questa campagna? La campagna shopping che è rimasta all'interno di Google account nel momento in cui sto registrando questo video è una campagna standard shopping che appunto ci dà maggiore controllo.
È utile per ottenere poi degli insite rispetto a come arrivano a scoprire i nostri prodotti sul network shopping.
I nostri clienti, perché abbiamo visibilità sui termini di ricerca sono stati appunto ricercati.
È ottima da utilizzare all'interno di nuovi account nel momento in cui dobbiamo fare il setup da zero di un account e-commerce Google Ads e quindi ci dà dei dati interessanti per validare il nostro approccio e per capire da dove arrivano le impressioni.
È una buona soluzione poi per campagne anche per prodotti residuali, ovvero che non ottengono impressioni all'interno delle nostre campagne performance Max, quindi possiamo utilizzare le campagne shopping anche per inserire all'interno appunto i prodotti che hanno poca visibilità all'interno dei feed delle campagne invece che ci generano maggior parte di vendite tramite il Sep di performance Maxx.
Ed è anche un'ottima soluzione, come già detto in precedenza, per gestire invece la parte di brand shopping, ovvero gestire tutte quelle ricerche che arrivano da parole chiave di brand.
E i click sostanzialmente arrivano sul network shopping.
Quindi avremo delle campagne Brand Search per intercettare tutto il traffico che arriva su annunci search e la parte di brand shopping gestito con una campagna di standard shopping per intercettare il traffico di brand, quindi il nome del brand Che però clicca sugli annunci shopping escludendo ovviamente le parole chiave di brand dalle nostre campagne performance Max vedremo esattamente come farlo.
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