Lezione dal corso Google Analytics 4 da zero
In questa lezione iniziamo a parlare di dimensioni e in particolare iniziamo con la dimensione probabilmente più importante o il gruppo di dimensioni più importanti in ambito digital marketing, ovvero quelle dimensioni che sono associate alla provenienza del traffico dall'esterno verso il nostro sito web o applicazione mobile.
Questa dimensione è importante perché molto spesso spesso nel digital marketing la maggior parte del budget a disposizione e dell'export delle risorse umane sono spesi in ambito acquisizione, cioè per creare delle campagne e delle attività mirate a portare il target di utenti potenzialmente interessati sul nostro sito web o sulla nostra app mobile, in maniera tale che facciano azioni che noi vogliamo che loro compiano.
Per esempio acquistare, iscriversi alla newsletter, lasciarci il contatto e così via.
Quindi, poiché le leve principali del manager che lui ha a disposizione sono quelle legate all'acquisizione quindi ai canali su cui investe il budget e LeFort automaticamente.
Lui vuole poi monitorare le performance di questi canali per capire come deve muovere queste leve, su quali canali allocare il budget, come creare le campagne nella maniera ottimale e quindi su Google lics noi quando facciamo analisi dobbiamo capire come poter analizzare e interpretare questi dati ci troviamo quindi sul solito pannello di Google Store, in particolare nel report Acquisizione traffico.
In questo report noi troviamo molte dimensioni legate proprio alla provenienza del traffico dall'esterno sul nostro sito web, in particolare sul sito web del Sto qui.
Con questo menù a tendina noi possiamo vedere le dimensioni che lui ci mette a disposizione.
In particolare quello che stiamo vedendo di default è proprio il gruppo di canali predefiniti della sessione, ma abbiamo anche la possibilità di selezionare altre dimensioni come la sorgente il mezzo, sia a livello combinato sia individualmente o anche la campagna della sessione.
Adesso ci facciamo una panoramica di queste dimensioni.
Iniziamo quindi dalla dimensione rispetto ai canali di provenienza quando noi vogliamo analizzare il nostro export in termini di campagne di acquisizione.
Una delle prime visioni che vogliamo avere è un po' globale top level, ovvero a livello di canale di macro provenienza.
Quali sono le nostre performance? La dimensione in questo caso che vogliamo andare ad osservare, quindi è gruppo di canali della sessione che ci dice in particolare la provenienza degli utenti, suddivisa per tipologia di canale.
Tra questi canali abbiamo il canale diretto che in generale identifica chi digita direttamente la urla nel browser e quindi arriva sul nostro sito web direttamente avendo digitato la urla, oppure in generale identifica chi arriva sul nostro sito web senza portarsi dietro un'informazione rispetto alla provenienza degli utenti.
Immaginiamo ad esempio chi proviene da un bookmark dai preferiti, il browser oppure chi proviene da un software.
Immaginiamo un client di posta, il classico outlook.
Adesso io sono un po' anziano, per cui magari non esiste neanche più.
Però è il classico client di posta sul nostro computer.
Noi apriamo un'e-mail, clicchiamo un link che non ha tutti i parametri appositi di tracciamento messi poi su questo spenderemo una lezione ad hoc l'utente clicca un link proveniente da un client di posta.
In questo caso Google Analytics non ha alcuna informazione rispetto alla provenienza dell'utente e quindi lo contrassegna come canale diretto.
Viceversa, se un utente clicca un link che si trova su un sito web, generalmente quando clicca questo link Google Litis riesce a riconoscere la provenienza.
Dell'utente riesce a capire, ad esempio, che L'utente sta venendo da Google o da Facebook o da un altro sito web e quindi riesce a classificare il canale di provenienza dell'utente sulla base proprio di questa informazione se l'utente quindi proviene da un motore di ricerca che può essere Google, ma può essere anche Bing oppure qualche altro motore di ricerca.
Il canale di provenienza dell'utente viene classificato come Organic search.
Ricerca organica, cioè l'utente ha cliccato un link non a pagamento posizionato in un motore di ricerca, oppure se l'utente aveva cliccato un link a pagamento in un motore di ricerca.
Noi normalmente lo vediamo apparire sotto forma di pate search.
Immaginatevi gli annunci a pagamento di Google ATS sul motore ricerca Google oppure su Bing, sempre a pagamento.
Quando l'utente ci clicca viene contrassegnato come pate.
Search cross network invece è un'etichetta specifica per alcune tipologie di campagne su Google ATS, quali ad esempio le performance Maxx non vi è dentro troppo perché diciamo adesso non ci interessa.
A questo livello, però, sappiate che questa etichetta rappresenta alcune tipologie di campagne.
Su Google troviamo poi il canale Referral.
Questi sono utenti che cliccano link che sono posizionati su siti terzi, per esempio dei blog esterni al nostro sito o altri siti che puntano al nostro sito web.
E però questi link non sono né pubblicità a pagamento, né motori di ricerca, né altre tipologie di siti con cui noi di fatto siamo in partnership, Quindi non sono partner, non sono affiliati e così via.
Sono chiamiamoli link spontanei.
Questi link spontanei porta un utente sul nostro sito web e queste visite vengono contrassegnate come le visite invece che provengono da email vengono contrassegnate come e-mail nota Per poterle contrassegnare in maniera corretta come email, abbiamo bisogno di effettuare un'operazione che si chiama aggiunta dei parametri o T M ai link che inseriamo nelle mail che vogliamo tracciare questa aggiunta di parametri o T M non solo vale per le mail vale in generale.
Noi vogliamo pubblicare link all'esterno del nostro sito web su cui noi abbiamo il controllo email siti terzi con cui siamo in partnership piattaforme social advertising in generale.
Questo ce lo vedremo in una relazione specifica.
Però adesso, giusto per dirvi che alcune classificazioni riesce a farle Google Analytics in automatico sulla base delle informazioni che lui ricava quando l'utente clicca il link altre informazioni per poterle vedere visualizzate in maniera corretta.
Siamo noi che dobbiamo aggiungerle ai link che pubblichiamo attraverso appunto questi parametri o T M e in più per poter poi fare una classificazione corretta.
Dobbiamo fare delle operazioni specifiche nella sezione di amministrazione.
Questo ce lo vedremo in una lezione a parte.
Per il momento la cosa che dobbiamo sapere è che questa dimensione gruppo di canali non fa altro che classificare la provenienza degli utenti in gruppi che si chiamano canali e che aggregano provenienze simili tra di loro sotto la stessa etichetta e aiutano quindi il manager a capire ad alto livello come sono le performance di questi canali rispetto l'uno rispetto agli altri.
Okay, tra le altre dimensioni che noi abbiamo a disposizione, un'altra molto utilizzata frequentemente soprattutto anche dagli utenti del vecchio Google Analytics, è quella che si chiama sorgente mezzo sorgente e mezzo.
È una dimensione in realtà un po' speciale perché combina in un'unica dimensione due altre dimensioni che s- vivono anche di vita propria, che sono la sorgente e il mezzo.
Infatti quando noi apriamo questo a tendina vedete che si trova sorgente mezzo insieme, ma anche sorgente e mezzo in maniera separata.
Quindi in realtà sorgente e mezzo sono due dimensioni indipendenti tra di loro, che però noi possiamo analizzare in maniera combinata.
In particolare la sorgente è un'informazione che ci dice nello specifico qual è la provenienza dell'utente andando un livello di dettaglio in più rispetto al canale.
In particolare nella sorgente noi troviamo spesso il sito specifico da cui l'utente è venuto per te.
Per esempio, se L'utente è venuto da Google cliccando un link che si trova su Google, noi nella sorgente troviamo proprio scritto Google.
Se l'utente veniva da Facebook, noi nella sorgente troviamo scritto Facebook.
Se l'utente veniva da un sito terzo come in questo esempio, per esempio qua troviamo questo sito qui Art analytics upt punto com Noi nella sorgente troviamo proprio il sito, cioè il dominio di provenienza, dell'utente ora i valori che sono riportati nella sorgente.
Se noi non facciamo nulla a livello di parametri o T M quella la famosa cosa che ci dobbiamo ancora vedere, Google Latis cerca di classificare questa informazione nella maniera migliore possibile.
In particolare se L'utente arriva da un sito terzo come Google Facebook in generale un sito terzo qualsiasi lui riesce a identificare qual era il sito e riporta il valore del sito nella sorgente.
Quindi qui, qui oppure ancora qui oppure ancora questa riga qui Questi sono tutti siti di cui Google Analytics è riuscito da solo a identificare la provenienza.
Se però l'utente veniva non da un sito terzo, ma da altre provenienze, per esempio da un'e-mail.
In generale Google Latis non è in grado, o quanto meno non riesce a farlo in maniera accurata sempre di capire che l'utente sta provenendo da un'e-mail e quindi in alcuni casi, quando l'utente proviene dall' email, se noi non facciamo nulla a livello di tracciamento, quella provenienza viene classificata male, quindi magari può finire sotto diretto o può finire sotto di ferro.
Infatti è buona norma se noi mandiamo l'e-mail aggiungere questi famosi parametri o t m che ci vedremo in una lezione ad hoc.
Se facciamo questa operazione di aggiunta di parametri o t M, noi vedremo come sorgente proprio quello che abbiamo scritto in uno di questi parametri o t m in particolare il parametro sorgente, e quindi quello che noi andremo a scrivere in quel parametro ce lo ritroveremo in questo rapporto proprio nella dimensione sorgente.
Questo, per esempio, è un valore che è stato scritto in un parametro T M, evidentemente da chi ha inviato l'email per conto di Google Mecha Store.
Allo stesso modo, in altre circostanze potremmo possiamo trovare altri valori scritti nel parametro o t m se noi adesso, per esempio, ampliamo questa tabella, noi potremmo trovare altri esempi.
Vedete questo un altro esempio di valore scritto in un parametro T m e poi anche questo è un valore custom scritto in un parametro T m.
Quando noi poi scriveremo i parametri e t m dobbiamo sapere che nella sorgente di solito si scrive la provenienza specifica, cioè un valore di provenienza specifico che aiuta il manager a capire um la provenienza dell'utente quindi un po' come noi qua troviamo il sito web specifico.
Noi qua di solito andiamo a vedere la provenienza specifica quando viene customizzato questo valore, quando lui non riesce a riconoscere appunto la provenienza specifica o l'utente, digita direttamente la nel browser lui identifica la sorgente.
Come dire però questa volta ha messo tra parentesi.
Passiamo invece adesso al mezzo che è un altro informazione importante, mentre la sorgente come dimensione ci dà un un'informazione di dettaglio sulla provenienza specifica dell'utente in generale il sito web appunto, oppure la singola email, la singola newsletter.
Il mezzo al contrario è un'altra dimensione che ci dà un'informazione opposta, cioè un'informazione top il mezzo aggrega sorgenti della stessa tipologia in un'unica etichetta, per esempio sotto l' l'etichetta organic.
Tipicamente vengono aggregate le provenienze dei motori di ricerca per quanto riguarda i click sui risultati organici, infatti, qua vedete il mezzo questo è lo stesso mezzo organic si ritrova qui, si ritrova qui.
Nel caso di Organic Baidu è il motore di ricerca cinese.
Si ritrova anche qui Bing organic.
Quindi noi troveremo sempre il valore organic nel mezzo.
Quando la provenienza è un motore di ricerca e l'utente ha cliccato ai risultati organici.
Altre valori tipici di mezzo sono ad esempio, il valore è un valore che Google litis assegna automaticamente quando l'utente proviene da un link che si trova su un sito esterno.
Un sito terzo che non contiene parametri u T M, quindi non è tracciato e in più questo sito terzo non è un motore di ricerca.
Quindi, ad esempio, questo sito terzo sits punto google punto com non è un motore di ricerca.
Evidentemente quel link non conteneva parametri e t m, cioè non conteneva parametri di tracciamento e quindi in questo caso la visita viene contrassegnata come di fatto.
Questo valore identifica il traffico spontaneo che proviene da siti terzi che non sono motori di ricerca.
Okay, tra gli altri valori che troviamo spesso nei me- nel mezzo c'è c p CE c p m, c p, CE C p m Di solito sono valori utilizzati innanzitutto da Google Lics per contrassegnare le campagne di Google ATS.
Quindi quando noi ad esempio facciamo una campagna su Google con Google ATS chi clicca Un annuncio su Google viene contrassegnato qui nei dati come Google per chi proviene da Google con mezzo c p C C P C sta per costo per click in altre circostanze noi qua possiamo trovare c p M costo per mille impression.
Quindi questo di solito identifica campagne a pagamento poiché lo fa Google Analytics.
Molto spesso anche chi scrive parametri o t M si trova a scrivere a sua volta c p c o c p m nel mezzo.
Quindi chi scrive parametri o t M può customizzare i valori che poi compariranno qui dentro in sorgente e mezzo.
E spesso i manager si adattano scrivendo anche loro nei parametri o t m c p c o c p M per contrassegnare le para um le campagne a pagamento, non google.
Per esempio.
Immaginiamo una persona che fa campagna a pagamento su Bing potrebbe a sua volta scrivere Bing C P C qui nei parametri OTM e quindi chi legge i dati? Poi si potrebbe trovare Bing come sorgente e cpc come mezzo, anche se questo riconoscimento non lo ha fatto Google litis in automatico, come invece avviene per la campagna Google.
Ma lo ha fatto semplicemente perché Google litis ha letto i valori dei parametri OTM per concludere nel mezzo come dimensione.
Quindi troviamo un e che aggrega sorgenti della stessa tipologia.
Ci è utile proprio quando noi vogliamo fare analisi e capire le sorgenti dello stesso tipo che performance hanno o confrontare vari mezzi per verificare appunto le differenze di performance fra mezzi che sono diversi ma che magari intercettano utenti che si trovano più o meno nella stessa condizione del del loro processo decisionale di acquisto.
Questo poi ce lo vedremo più avanti nelle lezioni dedicate all'analisi dati.
In ultimo qua vediamo un'altra dimensione tipica che è quella della campagna.
Spesso chi effettua, appunto acquisizione.
Quindi i manager che investono budget in pubblicità in azioni di marketing strutturano le loro comunicazioni in campagne.
Molto spesso le campagne hanno degli obiettivi specifici.
Immaginiamo per esempio una campagna per il Black Friday, ora questa campagna per il Black Friday Io posso farla e contemporaneamente posso farla su Facebook, su Instagram, su Youtube posso farla con dei partner su siti terzi con i miei influencer marketing.
Quindi la campagna è la stessa è del Black Friday, magari ha lo stesso obiettivo, cioè quello di vendere dei prodotti e magari si rivolge allo stesso target.
Però io lo sto facendo su piattaforme differenti.
Ora, quando io analizzo i dati io posso voler andare a analizzare le performance o a livello di campagna e quindi in quel caso quando analizzo quella campagna io non sono interessato a capire le performance sulle differenti piattaforme com'erano, ma sono interessato a capire le performance di tutta quella campagna nel suo insieme.
In questo caso io quando vado a fare queste campagne a livello proprio di tracciamento, quindi con i famosi parametri T M che ancora non abbiamo visto, io posso specificare un nome di campagna univoco, a prescindere dalla piattaforma.
Quindi, per esempio questo valore che vediamo qui di campagna abbastanza complicato, prendiamone uno un po' più semplice.
Ecco qua.
Novembre Duemilaventitré Holiday v uno.
Questa campagna magari è stata visualizzata su Facebook, su Instagram, su Google, su YouTube.
E così via la campagna era sempre stessa, aveva lo stesso obiettivo, magari raggiungere anche un target simile però è stata fatta su più piattaforme.
Da questa informazione, però, dalla dimensione campagna io di solito di solito voglio leggere un qualcosa che mi aggrega, campagna uguale con lo stesso obiettivo che può andare anche su diverse piattaforme.
Quindi io qua sono interessato a valutare le performance delle campagne nel suo complesso.
In altre parole, nella dimensione campagna.
Io di solito mi aspetto di trovare una serie di nomi che rappresentano ciascuno le campagne individuali che io sto facendo come manager.
Se ho strutturato bene le cose, io a livello di campagna riesco a valutare le mie campagne a livello individuale, a prescindere dalla piattaforma, mentre quando voglio valutare la piattaforma io utilizzerò sorgente e mezzo oppure gruppo di canali.
Ciò non toglie che a volte voglio valutare queste cose insieme e quindi se io voglio valutare queste cose insieme, posso ad esempio mettere sorgente mezzo qui come dimensione secondaria e quindi posso vedere la stessa campagna in questo caso era holiday, ecco.
Oppure questa qui posso vedere, ad esempio, che questa campagna era stata fatta in una newsletter, oppure magari questa stessa identica campagna con questo nome potrei avere un'altra riga e ritrovo che questa campagna era stata fatta anche su Facebook oppure su YouTube, oppure su Google Ads e così via.
Questo non è nella pratica.
Poi in realtà questo non è sempre vero, perché è vero che in alcuni momenti io faccio una stessa campagna su più piattaforme, però spesso le differenti piattaforme hanno anche differenti target, per cui io poi nei dati a volte utilizzo nomi di campagne diverse su piattaforme diverse, anche se il periodo l'obiettivo è lo stesso.
Quindi magari può capitare che nel Black Friday io faccia delle campagne su Facebook che hanno più o meno lo stesso obiettivo.
Però sono diverse da quelle che faccio su Google ATS, sono diverse da quelle che faccio su YouTube, sono quelle che faccio con i partner e così via.
Sta a me come manager, decidere come strutturare le mie campagne e in generale io i nomi che vedo qui sono legati a quello che ho scritto nei parametri T M.
Quindi a differenza di tutto il resto, cioè di quello che Google fa per sorgente e per mezzo per le campagne, è proprio chi fa il tracciamento che decide cosa vedrà scritto nei dati e quindi non solo cosa fa chi fa il tracciamento, ma anche chi decide come sono strutturate le campagne.
Quindi è proprio la logica delle campagne che si riflette qui nei dati e quindi che consentirà ai manager di valutarne le performance.
Bene, abbiamo fatto questa panoramica sulle dimensioni legate all'acquisizione.
Più avanti ci vedremo proprio come analizzare questi dati e anche di contro, come tracciare con me con i parametri T M in maniera corretta tutti i nostri link esterni, in maniera tale poi da vedere i dati in maniera il più possibile parlante e corretta, poi su Google Analytics.
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