Parlando di certificazioni, proviamo a entrare un po' più nello specifico di quali siano queste certificazioni e quali sono quelle, diciamo un po' più importanti soprattutto dal punto di vista ambientale e sociale.

Quando parliamo di certificazioni, parliamo quasi sempre delle norme tecniche redatte dalla ISO.

Chi è la isola ISO è l'ente internazionale di standardizzazione.

È il più grande ente internazionale che genera delle norme tecniche e che nel corso degli ultimi trent'anni ha generato la maggior parte delle norme tecniche, anche nell'ambito della sostenibilità.

Nella diciamo all'inizio non rientravano neanche nell'ambito di sostenibilità, nascevano per verificare una gestione di un certo tipo delle aziende, come appunto la ISO, novemila e uno per la gestione di qualità, la quattordicimila e uno per la gestione degli impatti ambientali e la e tutte queste norme di gestione generali.

Quando parliamo di norma tecnica parliamo di una regola di condotta volontaria, qualcosa di molto diverso dalla norma giuridica.

Per questo abbiamo riportato una slide che forse può, se può sempre servire, nella quale si mettono a confronto quello che è il diciamo il termine norma giuridica e il termine norma tecnica, perché in realtà sono concetti molto distanti tra di loro e che però spesso nel mondo della sostenibilità nell'approccio di un'azienda alla sostenibilità vengono scambiati proprio perché molto spesso le norme tecniche assumono quasi un valore di obbligatorietà, anche se non ce l'hanno.

In realtà parliamo per esempio di tutte quelle norme redatte appunto dalla ISO, che sono volontarie e che quindi possono essere opzionali per un'azienda.

A che cosa servono allora queste norme tecniche? Principalmente, appunto, come dicevamo prima, per dimostrare un proprio impegno verso certe tematiche? Oltre a dimostrarlo? In realtà servono proprio per garantire, perché come avevamo de-, come abbiamo visto all'inizio del di di di questa lezione, la norma tecnica nasce per essere verificata da un ente esterno, le certificazioni ISO, quindi le norme tecniche iso possono essere suddivise in tre macro categorie, o almeno così abbiamo provato a suddividerle per cercare di classificarle e dargli un ordine anche logico.

Ci sono norme che servono a misurare il proprio impatto.

Norme che servono a rendicontare il i propri impatti, quindi a riportare a comunicare all'interno di un report, ma cioè gli impatti misurati e in generale le proprie performance ambientali, ma anche sociali.

E poi ci sono delle norme che servono a dichiarare l'impatto, quindi solamente a definire la modalità con la quale si deve comunicare quello che è la performance.

Quindi abbiamo visto che le norme tecniche ISO sono molto importanti perché essendo delle norme che vengono redatte a livello internazionale, permettono di dimostrare il proprio impegno anche sui mercati internazionali e quindi di dimostrare il proprio impegno a livello internazionale e di seguire quindi degli standard di qualità riconosciuti da tutti quanti.

Questo aumenta chiaramente la competitività sul mercato perché permette di avere uno strumento di valutazione per i propri stakeholder su se sull'azienda stessa, chiara e trasparente, e poi quindi in ultimo, garantisce un accesso ai mercati globali, proprio perché, essendo norme tecniche che hanno un valore internazionale, garantisce questo genere di accesso sia a mercati internazionali, ma poi spesso e volentieri, anche a gare a bandi nazionali.

Ora vediamo un esempio particolare di serie di norme che servono concretamente alle aziende che servono.

Quindi quando si tratta per esempio, di tematiche ambientali, in questo caso le isole di riferimento è la serie quattordicimila.

Questa serie quattordicimila nasce per normare l'impatto ambientale che un'azienda ha e parte dalla quattordici mila e uno, come abbiamo detto prima, c'è una gestione ambientale a trecentosessanta gradi dell'azienda ma poi si sviluppa in quei tre pilastri che abbiamo visto misurare, rendicontare e dichiarare in delle altre norme tecniche, diciamo più precise e calate su delle casistiche particolari.

Vediamo che nel caso della misurazione ritroviamo la iso quattordicimila e quaranta che è pro e la quattordicimila e quarantaquattro che sono le due iso di riferimento sulla metodologia l c a che abbiamo visto in qualche lezione precedente.

Quando parliamo di rendicontazione troviamo invece per esempio le iso quattordicimila e sessantaquattro parte uno, la iso quattordicimila e sessantaquattro parte due e la iso quattordicimila e sessantasette.

La sessantaquattro parte uno è quella che abbiamo visto quando abbiamo parlato di rendicontazione delle e di un'organizzazione e infatti è proprio quella che in parte avevamo visto in quella lezione precedente che specifica le modalità con cui un'azienda deve andare a rendicontare le proprie emissioni in atmosfera di gas climalteranti.

La quattordicimila e sessantaquattro parte due in realtà è molto simile, ma tratta non come soggetto l'organizzazione, ma i progetti che l'organizzazione può mettere in atto e quindi potenzialmente anche progetti di assorbimento.

E infatti la quattordicimila e sessantaquattro parte due è una iso fondamentale per dimostrare l'assorbimento in tutti quei progetti che poi vanno a generare i famosi crediti di carbonio e quindi assume un ruolo fondamentale in quelle strategie di compensazione che fanno parte dei piani di decarbonizzazione delle aziende.

La quattordicimila sessantasette, invece, è la ISO di riferimento per la rendicontazione delle emissioni di prodotti, quindi è l'analogo della sessantaquattro parte uno del per le organizzazioni.

Ma sui prodotti quando parliamo di ISO che servono a dichiarare i propri impatti ambientali, troviamo tre tipologie di ISO.

Principalmente sono la ISO Quattordicimila quattro, che definisce la modalità di etichette ambientali di tipo uno, la ISO MILAVENTUNO, che definisce la modalità di etichette ambientali e dichiarazioni ambientali autocertificate dette anche di tipo due, che sono tutte quelle dichiarazioni che non prevedono la necessità di essere verificate da un ente terzo e in ultimo quelle che sono diciamo a livello tecnico le dichiarazioni ambientali più potenti, quelle che hanno uno schema um più strutturato alle proprie spalle, che vengono definite dalla ISO quattordicimila venticin e che sono le dichiarazioni ambientali di tipo tre.

In questa casistica rientrano i famosi e PD, cioè le le dichiarazioni di carattere ambientale che sono fatte secondo delle regole ben precise definite P C R.

Product Category Ros in questo caso la dichiarazione è a tutti gli effetti un documento nella quale vengono riportati precisamente tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto e tutti gli impatti ambientali che questo può avere sull'ambiente.

Queste dichiarazioni chiaramente, sono quelle più come abbiamo visto, come abbiamo appena detto, più più potenti che che che più trasparenti perché riportano tutte le informazioni ambientali riguardo un prodotto specifico.

In ultimo portiamo anche degli esempi di standard ISO di carattere che che possono essere utilizzati nel nella dimostrazione dell'impegno sul sui pilastri sociale e di governance.

Vediamo per esempio, quella già citata la ventiseimila, la iso ventiseimila per la responsabilità sociale oppure la un i p dr.

Centoventicinque per la parità di genere o sul ramo di governance.

Sicuramente assumono una una certa importanza la ISO quattordicimila e uno per i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, la trentasettemila e uno per i sistemi di gestione, per la prevenzione alla corruzione e, volendo, anche la ISO venti centoventuno per quelli per quei casi in cui un'azienda ha all'interno delle proprie attività l'organizzazione di eventi, la ISO venti centoventuno certifica la modalità con cui gli eventi devono essere organizzati nell'ottica in un'ottica di sostenibilità ambientale, sociale e di governance