Allora proviamo a tirare un pochino le fila di questo corso.

Durante questa lunga esperienza la chiamerei in questo modo abbiamo potuto vedere effettivamente tanti aspetti della crisi climatica, dello sviluppo sostenibile, in una parola della sostenibilità.

È proprio da qui che siamo partiti.

Siamo partiti dalla definizione di sostenibilità.

Cosa vuol dire? Come possiamo intendere la sostenibilità in chiave aziendale in chiave industriale? Come possiamo intenderla noi come professionisti che quotidianamente dobbiamo affrontare delle sfide che sono lavorative, che possono essere opportunità per promuovere processi di innovazione che possono essere partecipare a dei tavoli di strategia dove bisogna chiaramente incidere in chiave di maggiore responsabilità e quindi definire che cos'è la sostenibilità ci ha portato a definire anche quali sono le sfide e le opportunità che la sostenibilità ci mette davanti e come aziende e come professionisti e come singoli cittadini che devono vivere in un pianeta che in questi anni sta ripensando i propri modelli industriali? Ecco, nelle sfide abbiamo visto, ahimè, un po' di numeri, un po' di K P i che ci fanno intendere che la crisi climatica è una crisi che sta avvenendo.

Che crisi, perché è una cosa che va risolta il prima possibile non è più solo cambiamenti climatici, ma è davvero una situazione che stiamo già vivendo sulla nostra pelle in modalità impari, chi più chi meno, eh a livello planetario e di conseguenza dobbiamo proporre oggi e non domani delle soluzioni.

Ma quando proponiamo delle soluzioni e questo se volete un po', la parte positiva e la news del del corso, la sostenibilità, la transizione propone, o meglio a tutta una serie di opportunità, non ci mette davanti solo a delle sfide che ci possono far cadere anche in dei crolli di ansia.

Ma ci ci dice anche ai ragazzi guardate che questa cosa, se fatta in un altro modo, può produrre dei benefici che possono essere economici, che possono essere di risorse che possono essere lavorativi, occupazionali e di attrazione di investimenti.

In questo contesto, però, non possiamo eliminare dall'equazione ciò che definisce un pochino le modalità, o meglio, il perimetro all'interno del quale effettivamente le aziende si possono muovere e di conseguenza abbiamo analizzato quali sono le gli attori che oggi a livello internazionale, comunitario, quindi Unione Europea e nazionale, stanno definendo.

Le modalità con le quali ci dobbiamo muovere stanno anche definendo quali sono le priorità sulle quali dobbiamo effettivamente lavorare.

Abbiamo per esempio uno su tutti analizzato gli S T G.

Si sostenne quel gol che alla COP di Parigi nel duemila e quindici hanno un po' al pianeta.

Guardate, questa è la direzione che dobbiamo prendere.

Questi sono gli obiettivi.

E come tornano utili gli s t G s nella nostra quotidianità lavorativa? Beh, molto semplicemente possono essere parte di quegli obiettivi che ci diamo da qui a un x di tempo e che però quantificano ci dicono Guarda che questa cosa si sta facendo bene.

Questa cosa si sta facendo male e questo obiettivo è effettivamente in linea con quelli che si è dato alla comunità internazionale e di conseguenza la base legislativa intorno alla quale l'attualità si sta muovendo.

E poi abbiamo visto quali sono i primi passi che un'azienda o chiunque voglia integrare la sua all'interno di un'azienda deve muovere, e cioè quello di fare una fotografia delle s dell'attuale situazione nella quale si trova un'azienda.

E per farlo noi riteniamo che lo strumento migliore sia quello di quantificare le performance ambientali in chiave codue equivalente di carbon footbal.

Perché attraverso questi studi, attraverso queste analisi effettivamente si può comprendere qual è il punto di partenza e comprende quali sono gli hotspot sui quali lavorare per cercare di ottimizzare l'impatto che l'azienda ha o quel processo quell'evento o quel prodotto ha sull'ambiente attraverso attraverso l'innovazione attraverso l'eco design, attraverso un ripensamento del modello produttivo che è necessario, urgente per cercare di abbattere l'impatto che noi come cittadini, come professionisti, come aziende, come umanità abbiamo in questo pianeta.

Infine, abbiamo visto quali possono essere le strategie migliori per cercare di integrare la la sostenibilità all'interno delle della propria azienda, quali possono essere le certificazioni da utilizzare per cercare di rafforzare il proprio posizionamento in chiave comunicativa.

Ed è proprio con la comunicazione che abbiamo concluso il nostro corso perché non dobbiamo essere ingenui e non dobbiamo credere che la sostenibilità sia solo un lavoro da fare dietro le quinte.

Per gli addetti ai lavori è un lavoro che chiaramente va fatto dietro le quinte che chiaramente bisogna lasciar fare agli addetti ai lavori, ma che poi è giusto, onesto e corretto che venga comunicato, purché si seguano delle linee guida linee guida che noi abbiamo provato ad inserire in questa lezione e che riteniamo possano essere un buon punto di partenza per tutti coloro che vogliono iniziare a comunicare i propri progetti, i propri impegni per un pianeta più sostenibile.

In conclusione, la sostenibilità non è un tema che si può ridurre a delle risposte delle soluzioni standardizzate.

La sostenibilità è un qualcosa che va necessariamente attualizzata e ponderata rispetto al contesto nel quale si sta operando.

Bisogna farlo partendo da De da un rigore scientifico e da una comprensione del problema che sia molto profonda.

Solo in questo modo effettivamente, possiamo avere un ruolo attivo che sia efficace nel ripensare il modello di sviluppo, il modello industriale, il modello produttivo che stiamo provando ad innovare.

Ecco, da qui la sostenibilità.

E per concludere no, non possiamo.

Non posso, in virtù della mia professione, non richiamare a un concetto che per me ormai è fondamentale quando si tratta di sostenibilità, soprattutto noi europei al nord del mondo facciamo l'errore di intenderla in un unico colore il verde, perché la sostenibilità ambientale è quella che ci tocca più da vicino noi europei.

Ecco, dobbiamo pensare però che la crisi climatica è una crisi che tocca tutto il pianeta e come tale non possiamo eliminare dall'equazione le persone l'importanza di avere un mondo più giusto, più equo e di conseguenza prendere la crisi climatica come l'opportunità di intendere i diversi problemi con tanti colori diversi.

Quindi non solo più il verde, ma mettiamoci l'arancione il viola, il rosa, il blu, il nero, tutti i colori che vogliamo, purché si prenda la crisi climatica come opportunità per ripensare in chiave sistemica, integrale e profonda tutto il nostro sistema economico affinché si possa immaginare un futuro di questo pianeta è il nostro di conseguenza più equo.