Abbiamo visto fino adesso una serie di metodi di privatizzazione che hanno come risultato sostanzialmente un numero.

E come diceva, come dicevamo, il fatto di avere un numero come risultato sicuramente è una cosa positiva, perché ci permette di confrontare le cose in maniera oggettiva ed in maniera eh, diciamo facilmente confrontabile.

Però a volte avere un numero rischia di farci perdere una profondità di informazione delle sfumature che possono essere comunque rilevanti.

Quindi due metodi di privatizzazione che vedremo adesso sono, diciamo, si inseriscono in questa opportunità sono Mosco e Cano, ed entrambi i metodi si basano sulla priorità percepita di una certa l'importanza percepita di una certa lato utente.

Il primo framework che vediamo è il framework che si chiama Mosco Mosco è un acronimo che sta per Steve AM sleeve, la S V la CE.

La W quindi deve avere per forza dovrebbe avere, potrebbe avere e non avrà questo metodo.

Ovviamente classifica, come avrete capito, in base alla descrizione, le varie, le varie cose che noi stiamo facendo in base a queste quattro categorie.

Quindi dice ci sono alcune che noi dobbiamo avere per forza altre che dovremmo avere.

Sarebbe meglio che noi le le avessimo scusate il congiuntivo avventuroso che spero di aver fatto giusto e altre cose che potremmo avere, ma anche se non non ne abbiamo, alla fine fa niente e delle cose che invece non dovremmo proprio avere.

Ovviamente la priorità va da alta a bassa tra e.

E.

Le cose che non dovremmo avere non dobbiamo averle.

Quindi le escludiamo per definizione.

Come si fa a definire se una cosa è o non è sempre facile? Ovviamente, e dipende dal valore percepito lato utente.

Il prossimo frame cano in realtà ci può aiutare a rispondere a questa domanda perché è un framework che, diciamo raggruppa le diverse in base alle diverse categorie che ci possono essere utili prima di arrivare a quel frame, però, ovviamente facciamo di nuovo un esempio.

I Steve a volte vengono anche definite come fattori che sono moltiplicazioni per zero.

Cioè la mancanza di un steve è come moltiplicare per zero tutta la mia equazione del valore che sto creando.

No, tutto il resto che ho fatto non importa se io moltiplico per zero.

Qualunque sia il valore degli altri fattori, tutto il risultato va a zero e quindi è una cosa che io devo avere per forza molto importante da identificare chiaramente le altre due cose.

La differenza tra potremmo averlo dovremmo averlo.

È un po' più sfumata.

E magari tornando indietro nel nei video precedenti, si potrebbe pensare a rivedere quando parliamo del mercato, quando parliamo dei competitor, magari quell'input lì può anche essere utile per capire se una certa fiction è una cosa che dobbiamo avere, oppure potremmo avere, quindi potremmo evitarla.

Il prossimo Framework, come vi dicevo, è il cosiddetto cano model.

È un che viene utilizzato spesso nel contesto dello U i UX, quindi dell'esperienza utente, ed è per me molto interessante.

È uno dei framework che io personalmente ho utilizzato sempre più spesso.

Infatti ho messo poi la faccina con il cuoricino um come come icona, perché per me è una diciamo cosa molto utile e questo framework sostanzialmente divide le nostre in base alla soddisfazione che portano a agli utenti, quindi a quanto rendono gli utenti contenti quando utilizzano quella.

Quindi sono divise le feature in quattro neutral performance.

E allora una è una che esiste se non c'è è un problema.

Ma il fatto che ci sia non mi entusiasma particolarmente.

Diciamo, um un esempio potrebbe essere in una camera d'albergo il fatto che ci sia la luce elettrica l'acqua calda e la corrente, la luce elettrica l'acqua calda, il wi-fi, ad esempio, sono se non c'è l'acqua calda e non c'è la corrente.

Ovviamente è un grande problema, ma nessuno scrive a casa per raccontare di quanto era buona la corrente elettrica nella camera d'albergo dove ha dove ha soggiornato.

Ci sono poi delle che sono neutrali, quindi la presenza o l'assenza di quelle di fatto non aggiunge molto alla soddisfazione di di un utente.

Quindi è una cosa di nuovo che ci deve essere, ma che anche se non c'è non cambia molto.

Ci sono delle di performance, quindi delle che magari hanno tutti, ma che io posso fare meglio, quindi mi permettono di distinguermi.

Un esempio? Nell'esempio della camera d'albergo potrebbe essere non lo so, le lenzuola o gli asciugamani, la qualità delle lenzuola, degli asciugamani, chiaramente le lenzuola e gli asciugamani ce l'hanno tutti, ma io posso scegliere di avere delle lenzuola, degli asciugamani di qualità più o meno alta.

Avere un lenzuolo o un asciugamano di alta qualità magari è una cosa che mi permette di distinguermi rispetto al alla competizione.

Il ter invece è il cosiddetto, quindi una cosa che magari hanno in pochi o che mi permette veramente di distinguermi.

E veramente mi stupisce come utente no, mi fa sorridere con i denti, come si vede nella nella faccina nel nel grafico può essere per esempio un cocktail benvenuto piuttosto che l'accesso alla spa gratuito.

Una cosa che io veramente in quel caso posso raccontare scrivere una lettera a casa per raccontare quello che ho fatto fare in una analogia più moderna.

Un post su una storia su Instagram che mi fa vedere mentre entro nella nella Spa, eh, Quindi è sempre importante cercare di pensare anche quando facciamo un prodotto digitale, quali sono attese base che ci devono essere per forza quali sono le cose neutrali, quindi che se ci sono o non ci sono alla fine non cambia molto.

Quali sono le cose che ci dovrebbero essere, che ci devono essere, dove ci possiamo però distinguere e quali sono i factor perché all'atto pratico la nostra roadmap dovrà poi contenere un di queste cose? Dovrà contenere ovviamente le basi che sono fondamentali.

Qualche di performance, magari tante di performance a seconda della fase in cui si trova il mio prodotto e poi alcune alcune che effettivamente sono wow e che mi fanno distinguere dalla dalla competizione.

Ovviamente una può essere un oggi e diventare una di performance domani.

Un esempio che io faccio spesso sono le fotocamere e nei telefonini tempo fa avere una, due o tre fotocamere, tre fotocamere in un telefonino era una cosa wow, ad oggi, dove quasi tutti i telefonini ormai o la maggior parte dei telefonini hanno tre telecamere e avere tre telecamere non è più un ter è diventato una feature di performance, quindi è diventato ce l'hanno tutti.

Okay, non è wow, ma io mi posso distinguere in base a quanto è buona quella telecamera quanto è buono il mio teleobiettivo? I megapixel l'apertura le caratteristiche, insomma, di quella camera che me la rendono più um diciamo appetibile lato utente.

Però siccome noi qui stiamo sempre parlando di utilizzare questi metodi per decidere cosa fare e decidere cosa mettere all'interno della nostra roadmap qui c'è una tabellina riassuntiva che ci dice i diversi metodi per cosa sono utili, quali sono i pro e i contro di ognuno.

Quindi ovviamente va verso te forte è sempre lo step zero.

Si parte sempre da lì a me viene un'idea la trasformo in un tema in un'iniziativa.

Devo dare un punteggio a questo tema a questa iniziativa quest'etica parto da un verso fort è la cosa più facile.

È veloce, ovviamente.

Di contro è un po' approssimativa perché valiu è molto stimato ad alto livello.

Fort pure è una cosa approssimativa e quindi non sarà molto preciso.

Per renderlo più preciso posso usare price, che ovviamente è un po' più accurato.

Di contro è molto sensibile ai numeri che ci metto e mi può portare a quel rischio di pensare che ho trovato la verità solo perché ho trovato un numero, ma non è detto.

Però è molto utile nel momento in cui io devo priori tanti elementi, perché se ho cento elementi da priori posso avere effettivamente difficoltà a metterli in ordine tutti su una matrice no.

Avere una tabellina con dei punteggi numerici sicuramente mi può aiutare.

E gli altri due invece mosco e cano sono molto utili quando si pensa al valore lato utente o per comunicare anche le cose no, perché io racconto cosa sono le cose che devo avere per forza.

Queste sono le cose più o meno interessanti.

Sono chiari e il la difficoltà, diciamo il contro di entrambi, è sempre un approccio, un po' di superficialità e di e di soggettività.

Cioè alla fine, per quanto io possa ascoltare gli utenti, per quanto possa avere dei processi che mi portano a credere che le cose che metto all'interno di questi frame siano le più oggettive possibili, le più oggettive possibili, ovviamente c'è sempre un elemento di soggettività che decide cos'è steve o o al contrario e oppure che cos'è una è una di performance, quindi questa è sempre una cosa da tenere in considerazione.

Di fatto quindi all'atto pratico la privatizzazione si fa utilizzando io l'ho sempre fatta utilizzando una combinazione di queste cose, quindi probabilmente un price per mettere le cose in ordine.

E poi un passaggio di cano model per cercare di vedere le cose anche dal lato utente.