Adesso che abbiamo parlato abbondantemente di a cosa serve una roadmap? Come farla e come comunicarla? Andiamo a vedere qualche esempio pratico di alcuni diversi tipi di roadmap che esistono diciamo nel mondo e che possono fornirci un'ispirazione quando dovremo andare a creare effettivamente il nostro vero e proprio artefatto quando dovremo andarlo a fare? Noi diciamo nella nostra azienda o per il progetto che stiamo seguendo.

Partiamo da un presupposto la roadmap non ha un formato standard, quindi non esiste un temete che voi potete scaricare e potete dire Ah, okay, io basta che cambio i titoli ed effettivamente ho fatto la mia road map.

Questo perché? Perché non tutte le strade sono uguali, non tutte le aziende sono uguali, le esigenze non sono uguali e quindi diversi tipi di roadmap avranno pregi e difetti diversi a seconda di quelle che sono effettivamente le esigenze um che l'azienda ha o che il team ha in quel momento.

Adesso vedremo qualche esempio cercando di capire cosa è positivo, quali sono gli aspetti positivi e quali sono gli aspetti negativi di questi diversi esempi, ma tenete sempre presente che appunto non esiste un formato standard.

Quindi di questi cinque esempi che vedremo.

Adesso in realtà ne possono esistere altri cinquanta, probabilmente leggermente diversi, che hanno ognuno pregi e difetti.

Il primo esempio che vediamo è l'esempio, forse più semplice, forse più naturale quando si incomincia a creare una roadmap.

Quindi quando si incomincia a voler creare un afa, un artefatto che racconti il lavoro di un gruppo di team o di un'azienda è di raggruppare le cose per team.

Quindi quei temi iniziative epiche, forse anche storie, speriamo non task che dicevamo prima devono essere raggruppati.

Come li raggruppiamo? Eh, magari un modo naturale per raggrupparli è raggruppiamo per team.

Cioè ci sono tre team nell'esempio che vedete sulla slide, uno che si occupa del web, uno che si occupa del mobile, uno che si occupa del marketing.

Questi team fanno delle cose e noi le cose che facciamo o meglio ancora gli outcome che vogliamo raggiungere, li raggruppiamo in base ai team.

Ovviamente questa cosa la cosa positiva di questo approccio è che utilizza una struttura già esistente e che quindi è relativamente facile da fare e pratica da gestire nel momento in cui c'è un team già esistente.

Io tipicamente so quel team cosa fa e quindi riesco a gestire facilmente il fatto che, um questo oggetto appartenga a quel team piuttosto che che a quell'altro.

Il rischio però, um grande di fare questa cosa è uno che i team possono cambiare e che quindi noi stiamo mettendo.

Diciamo stiamo creando una dipendenza esterna rispetto al successo del nostro tool, legata al fatto che il il team può essere diverso nei diversi momenti e può fare appunto può prendere una forma diversa e che quindi necessariamente magari sia um a un certo punto richiesto di di cambiare questa configurazione.

Un altro problema è che può essere un po' rigida perché segue appunto una struttura esistente.

E se questa struttura non è particolarmente flessibile, io magari trovo un tema che deve essere condiviso.

Logicamente potrebbe essere condiviso tra uno o più team due o più team e però siccome la mia ronda mi dice ah cavolo, devo dividere le cose per Tim dove lo metto a non riesco bene a dividere le cose in maniera diciamo logica rispetto al valore che creiamo per l'utente, ma seguiamo una distinzione, magari un po' artificiale ed interna.

Um, questa cosa può essere poco stimolante, ma può anche portarci al grande rischio di fare le cose per silos, quindi per compartimenti stagni completamente indipendenti che non parlano tra loro.

Un altro metodo quindi, per approcciare la roadmap che magari diciamo contrasta alcuni di questi aspetti e farla invece focalizzandoci su aree.

Quindi le aree non sono necessariamente mappate uno a uno rispetto ai team, quindi sono magari delle aree che qui vedete un'area, un'area, mobile, un'area web.

Queste possono avere una corrispondenza uno a uno con i team, ma non necessariamente e quindi può essere più flessibile.

Può essere gestita bene nel momento in cui io ho a che fare con un'azienda grande um può crescere nel momento in cui aggiungo diciamo altre aree, altre informazioni.

I rischi però sostanzialmente sono gli stessi rischi di prima.

Cioè io ho una struttura piuttosto rigida, ho un rischio di silos, ho il rischio di fare qualche cosa poco stimolante anche qui come prima ho rischio di compartimentalizzazione.

Magari una cosa che vale la pena notare qui, visto che stiamo vedendo adesso degli esempi pratici è vedere come effettivamente ci siano dei, ma anche segnati all'interno di questa road map e come i riferimenti temporali siano mostrati con questa risoluzione dei no con questa risoluzione trimestrale, perché come dicevamo, all'inizio la road map rimane un oggetto che non ha un time frame molto ben definito, ma che ha un un una certa diciamo flessibilità nella nel nel parlare del del tempo.

Questo tipo di approccio per area effettivamente è una cosa che può essere utilizzata bene in aziende molto grandi.

Di nuovo, ad esempio, a Booking noi utilizzavamo un approccio simile dove avevamo tutte le iniziative dei temi seguiti dai diversi team, stampati sostanzialmente su una mega roadmap di dieci metri per per quattro quando si andava ancora in ufficio e che conteneva tutte queste informazioni.

Chiaramente il rischio di stampare le cose su fogli grandi di dieci metri per quattro è che poi le cose cambiano e quindi nel momento in cui le cose devono essere cambiate, noi abbiamo creato questo artefatto piuttosto rigido che per carità, è bellissimo da vedere, perché nulla è più gratificante di vedere tutta una serie di caselline perfettamente allineate con tutti i colori codificati correttamente.

Però se poi questa cosa non si traduce in uno strumento che può essere utilizzabile e che è utilizzabile, effettivamente magari non è così utile, parlando sempre di comunicazione, un altro metodo che sicuramente non è utilizzabile come metodo di lavoro giornaliero per creare la roadmap, ma che è utile per poterlo comunicare.

È fare una roadmap invece più quindi basata su degli obiettivi.

Questa è una slide singola, sostanzialmente che racconta una serie di gol, una serie di una serie di metriche che afferiscono a quel gol.

Questo è molto più semplice in termini di roadmap, come aspetto non ha una timeline come quelle precedenti, quindi sicuramente non potrà essere utilizzata in maniera lavorabile.

Non è molto lavorabile per i team effettivamente perché è poco dettagliata e piuttosto statica.

Però sicuramente è molto molto efficace nel momento in cui io devo raccontarla al business, perché è semplice e comunicativa ed è collegata a degli obiettivi tangi tangibili e quindi magari uno potrebbe poi all'atto pratico utilizzare una combinazione di questi artefatti no.

Uno potrebbe avere uno strumento, un po' più a timeline, un po' più raggruppato come quelli che vedevamo prima, um per l'utilizzo proprio pratico di lavoro e poi uno strumento più orientato ai gol, un racconto più orientato ai gol come quello che vediamo adesso per quando appunto questa cosa deve essere presentata all'esterno allo stesso modo uno potrebbe gestire il tempo in maniera più proattiva nel momento in cui si tratta di raccontare sempre quello che stiamo facendo.

Quindi qui di nuovo vediamo un po', una combinazione dei metodi, quindi una serie di aree chiamiamole così eh di di interesse un degli orizzonti temporali le cose che stiamo facendo adesso, le cose che faremo subito dopo nel futuro e le cose che abbiamo completato.

Quindi il ter che vedevamo se vi ricordate all'inizio di questo di questo percorso e anche questo può essere molto utile.

Ad esempio, se io racconto al mio team vendita no, se io lavoro in un contesto B to b e devo spiegare ai miei venditori cosa possono vendere e gli sarà molto utile sapere cosa stia, su cosa stiamo lavorando oggi, su cosa lavoreremo domani e dopodomani, ovviamente sempre col covid che abbiamo detto ormai tante volte di non creare troppe aspettative e di non decontestualizza le cose perché qui magari io ho l'impressione che ci siano una serie di oggetti o di obiettivi o di cose comunque che vengono fatte un po' staccate, l'una dall'altra, senza metterla all'interno di di un contesto preciso.

È chiaro però che questo è molto prevedibile, è molto chiaro e molto logico.

Per esempio, se io devo fare una pianificazione vendite o una pianificazione marketing, questa cosa sicuramente mi potrà molto aiutare, quindi magari possiamo adesso immaginarci una situazione dove abbiamo una roadmap in base a tim o in base a aree per l'utilizzo del team tecnico.

Una roadmap in base ai gol organizzata in base ai gol che ha um come audience leadership Tim o l'azienda in generale è una roadmap su base temporale che ha come audience la parte vendita e la parte marketing.

Quindi di fatto io faccio una combinazione delle tre dei tre metodi per ottenere una comunicazione efficace.

Di fatto sono tre liste dello stesso documento.

No, ricordatevi la parte base della roadmap che è io ho delle epiche che stanno all'interno, delle iniziative che stanno all'interno, dei temi che mi aiutano a raggiungere dei gol e degli obiettivi.

Ecco queste cose qui con le varie dipendenze.

Le varie informazioni poi possono essere viste da diversi punti a seconda di quello che è l'audience di di interesse.

E quelli che abbiamo visto adesso sono degli esempi di come queste cose possono essere appunto viste in maniera diversa.

Um parlando appunto di tempi, eh? Un altro modo di visualizzare le cose è visualizzarle proprio in base a delle release, cioè a delle cose che devono avvenire in momenti precisi ed in momenti diciamo ben definiti e quindi io organizzo tutte le mie attività in base a queste specifiche.

Questo per esempio, se io lavoro su dei misto, se io lavoro su degli eventi importanti ai quali devo partecipare, dove devo comunicare delle cose? Ovviamente io avrò una roadmap allineata rispetto a quell'obiettivo di comunicazione a quell'obiettivo di di vendita um con le varie categorizzate, come abbiamo detto nei vari framework in base alle cose che sono e quindi non tutte le cose avranno la stessa importanza, eccetera.

Il vantaggio di questa cosa è che è prevedibile, ha un orientamento marketing.

Lo svantaggio è che è un po' rigido, ha un rischio di essere molto focalizzata sull' output e cioè dobbiamo fare queste cose è poco focalizzata sugli outcome, quindi qual è il risultato che vogliamo raggiungere? E poi, siccome mette questa pressione di dire dobbiamo fare questo entro questa data può esserci un rischio di come questa cosa viene percepita a livello di team, perché magari il team può credere che a ma allora siamo una Factory a Ma allora siamo stiamo facendo solo le cose in in sequenza, senza nessuno scopo, senza nessun racconto.

Quindi anche qui probabilmente questa non è la roadmap, ma magari è una visualizzazione della roadmap.

Quindi la roadmap è il mio strumento che contiene tutto.

E poi, come dicevamo poco fa, lo visualizzo in maniera diversa a seconda delle diverse eh diciamo situazioni in cui mi trovo.