Salire sul palco e iniziare.

Sembra banale, ma non lo è.

Vi vorrei far vedere due tipologie di salite sul palco una chiusa e una aperta e vedere le differenze.

La maggior parte delle persone entra così, testa in giù, spalle in giù, anzi magari sarebbe utile togliere la giacca per farvela vedere.

C'ho un po' di show giù e chiaramente cosa succede che chiaramente le persone poi si girano di nuovo verso le slide entrano totalmente chiuse.

Invece quello che dovremmo fare ed è una questione solo di spalle, anziché muoverci in giù, tirarsi in su una differenza enorme sia a livello di modalità di speech come noi alziamo la testa come noi parliamo che anche come è salita sul palco infatti, da così entriamo così e ci muoviamo in questa maniera.

Facciamo una prova proprio molto semplice Buongiorno, benvenuti.

Sono Mario Moroni e sono uno speaker.

Buongiorno, benvenuti.

Sono Mario Moroni e sono uno speaker.

Sentite qual è la differenza? Non soltanto dal punto di vista dell'impatto la testa alta mo il mento alto in posizione da segno chiaramente di sicurezza, ma anche di sonorità di visione.

La chiusura invece, visto che siamo pieni di baias, ci rappresenta una chiusura, quasi come se venissi a a mendicare qualcosa.

Invece L'apertura ci permette anche di mantenere le braccia che sono le mani è uno dei Sono una delle cose più difficili da dover gestire.

All'interno della parte pub speak perché spesso non sappiamo dove metterle Bene.

Se la nostra postura anziché chiusa è aperta, ci permette di sedere sul palco in maniera più decisa.

E poi come dobbiamo salire sul palco? Ragazzi, ragazze, dobbiamo salire sul palco potenti forti.

Okay, non fermiamoci davanti a il contenuto.

Pensiamo alle persone, saliamo sul palco e dobbiamo farci sentire pronti.

Attenzione, la posizione non da una parte e non dall'altra.

Il bacino deve stare centrato.

I piedi ben piantati per terra dritti aperti e questo ci permetterà anche di avere una buona prossemica divisione vedere il pubblico da un punto più in alto anziché dal punto più basso.

Non girarci verso le slide, ma girarci verso il pubblico, rimanere in condizione.

Ora vediamo anche qualche altro punto più focale, ma ricordatevi salire sul palco non chiusi aperti.

Siamo aperti al pubblico dritti focalizzati, centrati.

Siamo pieni di baias consapevoli o inconsapevoli.

Ed è per questo che mi sono messo anche la giacca perché per quanto possiamo essere davanti a una platea progressista aperta, la prima impressione che facciamo sul palco al pubblico influenzerà a cascata ogni singolo altro giudizio.

Nel bene o nel male, è quel che ci fa pensare che un candidato dà l'aspetto piacevole poi sia anche un po' più competente.

Succede anche per gli speaker, non soltanto se siamo degli imprenditori delle imprenditrici dobbiamo assumere una persona rispetto a un'altra, ma anche sul palco nei primissimi secondi noi guardiamo chiusura, apertura della prima impressione e tonalità di voce che vedremo poi tra poco sull'aspetto.

Posso influire poco chiaramente, ma sul sorriso sull'apertura e la potenza da portare sul palco chiaramente sì.

E quindi riepilogando salita decisa con sguardo fiero e posizione noi siamo quando saliamo sul palco presenti e possediamo la nostra tranquillità, la nostra sicurezza.

Quando saliamo sul palco prendiamoci due secondi per guardare il pubblico e cominciare a parlare.

Sarete sorpresi che questa cosa di aspettare qualche secondo, di affrontare in maniera umana eh? Fiera le persone facciano scomparire anche le vostre paure se le avete, perché avere quei due secondi in cui vi godete il pubblico è chiaramente molto, molto importante da quel senso di importanza è una sottolineatura.

La maggior parte degli speaker, invece, si occupa di attività strumentali.

Le slide, i clicker.

Funziona, non funziona.

Ringraziamenti sterili grazie agli organizzatori Sono qui, è bello essere qui, è una grande emozione.

Tutto questo chiaramente allontana il pubblico che abbiamo che ha appena goduto della nostra salita sul palco.

Due secondi e poi si comincia.

Bisogna lavorare chiaramente anche sulla voce, la respirazione.

Abbiamo detto respirazione diaframmatica.

Ma una voce decisa ci dà la possibilità anche di essere avvertiti come delle persone sul pezzo che non hanno paura di dover incidere.

Evitare il consiglio della nonna, il rompighiaccio? No, la battuta che fa ridere solo voi che vi fa sempre incespicare.

Non partite chiaramente con la battuta col rompighiaccio.

Cominciate con la connessione con il pubblico.

Che cosa vi fa connettere con il pubblico? Una domanda, per esempio una grande promessa.

Una domanda potrebbe essere due secondi.

Quanti di voi hanno mai studiato public speaking? Quanti di voi hanno paura di parlare in pubblico? E poi magari una grande promessa in questo speech vedremo insieme come anch'io Ho molta paura, ma sono riuscito a superarla in tre semplici mosse.

Tutto il resto è inutile.

È già visto è totalmente noia non cominciare con una promessa, con una connessione con il pubblico.

Ognuno di voi la troverà la sua ci fa perdere tempo.

La battuta iniziale, i ringraziamenti, i collegamenti con gli speaker precedenti.

Tutta una serie di retoriche che non sono utili al lavoro.

Sul palco invece la connessione con il pubblico, avere capito subito ed ora vedremo anche le audience.

Come suddividere i singoli gruppi che sono giù dal palco per chiaramente grandi audience o per il mondo, chiaramente in ufficio, per i piccoli progetti ci dà la possibilità di come dire, marcare il territorio, essere presenti, guardare.

Cominciamo con i contact che vedremo anche più avanti.

Cominciamo ad esserci presenti, aperti sul pubblico, senza pensare dietro le slide che comunque le persone guarderanno ma si soffermeranno su di noi.

Sei lì perché sei bravo, sei lì perché sei brava perché sei competente, ti devi far sentire come tale e non metterti i bastoni tra le ruote, perdere tempo ma essere presente, focalizzato.

E allora funzionerà tutto