Quanta paura sulle domande spesso ce l'ho anch'io, perché in realtà sappiamo che cosa dobbiamo dire.

Sappiamo come dobbiamo esporlo, ma non sappiamo che cosa ci chiederanno le persone e negli eventi chiaramente in sala è un po' meno frequente ricevere delle domande, forse un po' da finale, ma invece nella parte aziendale quella dell'ufficio è molto è molto probabile che ce ne siano, anzi fosse uno dei punti importanti, al di là di immaginarsi, come abbiamo detto, il pubblico nudo per affrontare la nostra paura e chiaramente questo è folle, totalmente sbagliato.

Siamo qui sul palco, sia in sala che in ufficio, per gli altri anche una riunione in ufficio.

Dobbiamo cominciare a ragionare su pro e contro quali sono le problematiche, come uscire dalle domande più complicate? Ecco come facciamo a non uscire sconfitti da una riunione.

Partiamo dalle persone.

Le persone sono insoddisfatte delle riunioni perché spesso le stesse riunioni sembrano superficiali, cioè i manager non ci coinvolgono.

Spesso le persone escono dalla riunione con maggiore ansia e domande rispetto a come sono entrate.

Insomma, sembra che queste riunioni siano un problema.

Ed effettivamente le riunioni digitali, quelle webinar o quelle in presenza rappresentano una vera e propria seccatura per tantissimi lavoratori, anzi, anche per noi che le facciamo e talvolta ci chiediamo come mai le organizziamo.

Ma come possiamo fare? Non è facile al di là di farne meno, che sarebbe la cosa più semplice, più intelligente da fare.

Analizziamo anche le differenze dal nostro punto di vista dal punto di vista dell'oratore che c'è da questa parte.

Chiaramente ci sono meno persone rispetto a un evento no? Possiamo, eh, possiamo in qualche maniera anche prevedere che ci sia un effetto ibrido.

Quindi persone che sono lì presenti e ti vedono, vendono il tuo body language, vedono le altre persone e un pubblico magari che è collegato online.

Ora questa situazione ibrida rimane sempre una di quelle più importanti per via del working e dell'organizzazione aziendale.

E poi le regole di ingaggio sono meno chiare rispetto agli speach dove è chiaro che tu vai a un evento, ti siedi vedi venti minuti di speech se lo speaker è bravo finito e poi magari fai qualche domanda invece nelle riunioni spesso le domande sono sempre eh così arrivano dal cielo e infatti partirei da quest'ultimo punto per essere più consapevoli, perché da una parte la gestione del tempo va migliorata.

Cioè dobbiamo veramente essere ancora più bravi a gestire il tempo.

Dare l'inizio del tempo.

Cominciamo alle nove.

Cominciamo.

Faccio un report su alle nove e un quarto.

Ci sarà il tempo delle domande alle nove e venti.

E lo scopo del perché sono lì oggi vedremo questo non vedremo quest'altro, ma vediamo un po' di dare anche qui un po' più di consapevolezza alla stanza.

Chi ha detto che dobbiamo essere interrotti? Chi l'ha detto che dobbiamo farci interrompere durante il nostro speech? No frasi come interrompete in qualsiasi momento oppure sono a vostra disposizione.

Sono frasi che uccidono la nostra abilità di oratore.

Non siamo i servi di nessuno, non siamo a disposizione, non siamo lì per essere interrotti.

Ogni minuto c'è una liturgia anche nel caso dei workshop, anche nel caso delle riunioni.

E questo servilismo lavorativo fa male sia a voi che dite interrompete quando volete, perché sono qui a prendere gli schiaffoni? Sia all'azienda che non ha tempo da perdere.

Le stesse persone nel pubblico potrebbero magari il pubblico in sala nella nostra riunione potrebbero male interpretare la nostra posizione se so che c'è un motivo dopo i quindici minuti di esposizione per fare domande.

Io tra il pubblico mi preparerò e starò maggiormente attento per evitare di fare una domanda stupida, ripetitiva, perché chiaramente il tempo per fare domande è uno al contrario utilizzerò lo speaker per togliermi qualsiasi sfizio e domande.

Magari starò meno attento perché tanto posso fare qualsiasi domanda.

Anche in questo contesto il linguaggio del corpo è importante.

Vestitevi bene per fare una bella esposizione, come diceva Mike Bongiorno durante i suoi primi programmi radiofonici.

Se si vede se si, se ti vesti bene si sente, cioè vestitevi bene in un ambiente che vi possa dare dal punto di vista sartoriale una bella sicurezza.

E poi guardate negli occhi le persone.

Qui avete la possibilità cinque, dieci, quindici persone di guardare tutte negli occhi e poter gestire il pubblico dei colleghi con il contatto visivo permette di svegliare ogni singola persona.

E poi ragazzi, conoscete il vostro ufficio vero? Sapete come lavorare al meglio nella stessa riunione? Quali sono i pro, i contro? Quali sono gli spazi in cui ci si può nascondere tra il pubblico? Quali sono gli spazi in cui fare il col? Il il commento con il collega di fianco, senza che il capo ci ascolti.

Insomma, al di là di immaginare tutti i nudi, dobbiamo cercare non di regolarizzare, ma di far un eccellente scanner della stanza.

Dobbiamo scannerizzare tutto quello che c'è.

Dobbiamo ascoltare con il corpo le sensazioni delle persone se annoiate, eccitate, eh se pensano ad altro e essere connessi con il nostro pubblico che in questo caso è la riunione i nostri colleghi se lo stai vedendo con gli occhi, lo stai anche ascoltando con le orecchie e con il corpo.

Sicuramente troverai un punto per metterti in connessione con i tuoi colleghi e poi lei si smo un quarto d'ora di presentazione, domande e chiusura.

E poi un problema delle riunioni è che c'è sempre sempre qualcuno che è disinteressato e lo vedi perché la sala è piccola, la luce è accesa, ci vediamo tutti e lo vedi perché? Perché è quello che è da un'altra parte con la testa e lo vedono anche le altre persone, diciamo così è il buco nero dell'attenzione che risucchia dentro probabilmente tutte le persone che anche attorno con il cellulare, con il computer aperto che manda mail, che è presente in un'altra webinar Bene, ma come puoi far sì che questa persona cambi il proprio mood.

Anche in questo caso è importantissimo sapere gli strumenti che abbiamo a disposizione.

Non mettersi a gridare, a riprendere, a dire, a ridicolizzare di nuovo no body language, messaggio del corpo, contatto visivo con lui nella sua direzione.

C'è questa persona che sta guardando il cellulare proprio in quella direzione.

Io lo guardo, faccio lo speech per lui o per lei.

E poi, se ancora non riusciamo a metterci in contatto, ci fermiamo un secondo.

Lo guardiamo e a questo punto, guarda caso, il mio corpo sta comunicando.

Sta dicendo Ho qualcosa di importante da dirti.

Prestami attenzione e le altre persone si fermeranno, avranno una discontinuità.

Questo si chiama pater.

Interruppe cioè la possibilità di cambiare qualche cosa all'interno del nostro speech cambiamento, tono di voce, frequenza, cambio, battito di mani ed ora okay, ma focalizzati sulla persona che non ci sta seguendo e che magari anche sta disturbando.

Questo cambiamento ci dà la possibilità di accedere a una potenza, a una qualità, a uno strumento che non pensavamo di poter avere, ovvero la possibilità di incidere senza dire nulla, solamente comportandoci.

Attenzione al cambio di linguaggio nel corpo, nella stanza che non è mai casuale quando vogliamo cambiare.

Okay, dobbiamo muoverci in una direzione come se fossero delle slide ulteriori.

Sono indicazioni di come noi siamo connessi o non connessi le persone.

E questo lo vediamo anche dal comportamento degli altri, no? Braccia conserte, chiusura, eh? Posizione bassa.

È tutto un problema di ascolto.

Lasciatemi parlare di questo dannato ascolto e lo faccio qui, nel modulo, nella lezione, nella parentesi della paura delle domande.

L'ascolto è una delle fasi più importanti di tutto il pub King.

Non solo ascoltare la stanza, ma ascoltare le persone nella stanza.

Il novantanove per cento delle persone ascolta cercando di analizzare la domanda per capire quando entrare, quando rispondere, quando inserirsi quando arrivano delle domande è proprio questo il punto.

Noi speaker non dovremmo pensare la cosa più importante da fare immediatamente dopo la domanda è cercare di riflettere, di ascoltare la domanda, di dare la propria opinione, ma anche chiaramente di che cosa? Cosa fanno gli speaker con un ottimo livello? Devono saper ascoltare con un ottimo livello.

Se ci arriva una domanda che magari può essere anche problematica, la prima cosa da fare è calma.

Non avere l'ansia di rispondere immediatamente, ma è di sfruttare la nostra abilità da ascoltatori.

Guardate bene anche tra i vostri amici quando dialogate su un tema interessante si dividono in due quelli che ascoltano e quelli che non vedono l'ora che smetti di parlare per poter parlare a loro volta.

Una delle abilità più richieste nel mondo del business, per assurdo, è saper rispondere alle domande, ma dopo aver ascoltato per davvero, non subito non in maniera aggressiva, onora la domanda anche se è stupida e chi ti interroga, anche se non è particolarmente interessante prenditi un secondo, altrimenti se rispondi di impulso, se immediatamente ti fai trasportare, dall'ansia di risposta, di dover esserci, di non lasciare pause e silenzi, verrai visto come arrogante, istintivo, falso.

Insomma, proprio esattamente il contrario di come magari ti sei approcciato a quella riunione.

Cerca un punto di contatto, c'è sempre il modo giusto di poter rispondere a una domanda anche se tu sei il ceo di Tik Tok a.

Hai la più grossa udienza al governo americano al Congresso americano.

Bene, hai la possibilità di rallentare, ascoltare, valorizzare la domanda e poi rispondere.

Attenzione però a non metterti sulla difensiva.

Quando arriva arriva una domanda magari scomoda, difficile quando sei sulla difensiva per il provocatore è come l'odore del sangue per lo squalo ancora di più.

Anzi dovresti essere così tanto preparato, preparata da dire hai ragione.

Sono felice che tu me l'abbia ricordato cercare di spostare la relazione tra avversi.

Quindi domanda risposta lotta a invece risottolineare i tuoi valori.

Riepilogando devi essere onesto, stare centrato, se serve anche utilizzare l'umorismo, ma onorare la domanda a chi te la fa usarla come tua alleata non metterti mai sulla difensiva e uno di questi punti è chiaramente sulle risposte e domande.

Come vedete è molta preparazione, è molta percezione e per esempio come si danno le cattive notizie? Magari siete all'interno di una riunione e dovete dare una brutta notizia, magari qualche brutto risultato.

Um in gergo tecnico si dice feedback sandwich si basa sul fatto che il parere negativo che tendenzialmente il formaggio il prosciutto ve lo volete mettere nel panino viene inserito tra due elogi due fette di pane.

Nella nostra metafora, insomma, l'obiettivo di questa tecnica retorica è quella di utilizzare creare un'atmosfera piacevole durante la prima fase, dare l'informazione negativa e chiuderla con un'altra informazione positiva.

Per esempio se devi licenziare una persona, spero che non vi capiti mai, ma purtroppo succede e sei un lavoratore straordinario, intelligente.

Ci siamo trovati alla grande con te e il consiglio di amministrazione ci ha detto però che dobbiamo ridurre le forze dipendenti che abbiamo e dobbiamo lasciarti andare.

Però vorrei essere a tua disposizione, scriverti una referenza e sono felice di aiutarti a trovarti.

Il tuo prossimo lavoro sarà veramente eccezionale.

Oppure ancora eh? Magari siete l'amministratore delegato di Un'azienda che deve dare un cattivo numero.

Potete fare abbiamo fatto un lavoro straordinario dopo la pandemia abbiamo lanciato tanti prodotti servizi e nonostante tutti questi sforzi abbiamo perso il quindici percento del nostro obiettivo.

Ma stiamo facendo di tutto perché questo non ricapiti in futuro ed essere già in una posizione determinante per i prossimi step.

Bene, al di là di questi semplici esempi e della tecnica in generale, l'importante è che non passi solo la tecnica, ma passi l'onestà utilizzare la tecnica per sottolineare il fatto che siamo delle brave persone, dei bravi lavoratori, delle persone che fanno di tutto per migliorare la situazione e che non dobbiamo essere lì solo per mentire.

Quello c'è già il mondo là fuori che lo fa.

E poi passatemi anche questo termine sempre nel capitolo delle domande, sempre in ufficio puoi rispondere ogni tanto anche non lo so.

C'è questa possibilità.

Usatela.

Diventerete incredibilmente umani, reali, veri e ti crederanno per il prossimo punto.

Il prossimo speech.

I prossimi contenuti.

Siamo in un mondo dove tutti sono esperti di tutto.

Ma poi in realtà lo sapete bene, non è così? Ogni tanto sapere non lo so.

Mi informo e ti faccio sapere.

Il mio collega ti può essere utile, è molto più efficace rispetto a bluffare.

E poi sappiamo bene cosa succede.

Un'altra tecnica è il leading, ovvero stabilire una comunicazione con l'altra persona, ascoltare e capire quando una persona ha per esempio le idee molto chiare, molto negative e tendenzialmente non ci vuole dare ascolto.

Bene questa tecnica si basa il fatto di poter copiare la tesi del nostro del nostro interlocutore e non dire mai ma però alla fine e di aggiungere un contenuto.

Quindi sì, abbiamo fatto questi errori e sono qui per proporti questa soluzione.

Insomma, il punto sulle domande che potete portarvi a casa, riepilogando in questo super super lezione è di non combattere mai.

Non litigare mai.

La cosa che dovremmo stampare sul nostro ufficio, sulla nostra cameretta ovunque voi vogliate, è che il punto è che possiamo non essere d'accordo senza dover per forza litigare.

Possiamo non essere d'accordo, avere delle visioni e essere visti come persone positive, anche se diciamo cose che non sono necessariamente idilliache e ricordarci che i più bravi public speaker, le persone che sanno comunicare al meglio, sanno comunicare nel momento delle difficoltà, non solo per dare i risultati positivi.

E questo, purtroppo o per fortuna, è la cosa che facciamo maggiormente in azienda dire le cose che non vanno, sperando di dirle in maniera molto più corretta rispetto a quello che facciamo prima, cercando di ottenere nuovi risultati e a voi chiaramente la risposta.