Che cosa significa partire dagli angoli e poi andare a verticalizzare perché c'è.

Questa tecnica che vi propongo perché è sempre nella logica di partire da un obiettivo l'obiettivo, è quello di avere una copertura mediatica che sia rilevante e costante.

Quindi avere degli articoli, degli approfondimenti, delle interviste su più media a livello molto, molto ibrido, molto trasversale però averli anche in maniera costante per fare in modo che questo avvenga chiaramente dobbiamo, oltre a scomporre, arrivare a un'ulteriore scomposizione.

Quindi per ogni angolo che noi abbiamo individuato, dobbiamo cercare di riuscire a verticalizzare ancora di più, ad andare ancora di più in profondità e quindi chiediamoci oltre a un angolo legato, magari al nostro prodotto e servizio possiamo dare delle informazioni in più.

Quindi come possiamo legarlo, ad esempio al territorio? Vi faccio un esempio immaginiamo di avere un di essere di, di occuparci di una startup dove inizialmente, nel contenuto in cui parliamo del lancio di un prodotto o di un servizio.

In realtà non vogliamo dare subito una forte connotazione territoriale, perché magari vogliamo rivolgerci a delle testate lato tech e quindi non c'è bisogno.

Però immaginiamo anche di voler raggiungere non lo so, ad esempio, il giorno eh? Il giorno ovviamente ha un presidio sulla città di Milano, Lombardia e così via.

Per riuscire ad avere un posizionamento di questo tipo all'interno del nostro contenuto, dovremmo dare dovremmo specificare in maniera un po' più esplicita il fatto che magari quell'azienda è basata a Milano e meglio ancora se quell'azienda, oltre a essere basata a Milano, magari in un determinato periodo ha anche delle posizioni aperte, quindi di conseguenza c'è anche un impatto, anche se pur piccolo, sul mercato del lavoro di quel territorio.

Quindi la connotazione territoriale può essere un altro, chiamiamolo sotto angolo rispetto all'angolo di riferimento.

E poi ancora magari il nostro prodotto.

Il nostro servizio ha una particolare attenzione per quello che è il design.

Quindi in questo caso, se vogliamo strizzare l'occhio a quei media che apprezzano questa tipologia di tematica, dovremmo ovviamente fare riferimento anche a questo tema anche a questo ingrediente all'interno del nostro contenuto.

E qui abbiamo un altro sotto angolo e un altro aspetto ancora.

Magari la nostra azienda ha anche delle politiche di CE sar attive molto strutturate, che sono collegate anche al lancio di questo prodotto o di questo servizio di cui stiamo parlando a questo punto ci sono dei media che ovviamente apprezzano determinati temi e quindi avremo cura all'interno del contenuto di cercare di inserire delle delle fasi che riguardano questo flusso di lavoro a livello di CE Sar.

Quindi questo è di nuovo un altro sotto angolo.

Quindi vedete abbiamo scomposto il nostro brand, abbiamo individu- individuato degli angoli, ma individuare solo degli angoli non basta.

Se vogliamo spingerci un po' oltre, se vogliamo andare un pochino di più in profondità e vogliamo allargare il raggio delle testate che possiamo andare a intercettare, dobbiamo anche per forza cercare anche dei sotto angoli, quindi andiamo in verticale, andiamo in profondità.

Cerchiamo di fare emergere anche tutte quelle parti che magari a un primo sguardo possono essere non troppo evidenti, ma che invece sono estremamente utili alla al fine di riuscire a ottenere una rilevante e continuativa copertura mediatica.

Bisogna quindi creare una sorta di ramificazione a livello contenutistico, perché questo ci consente di andare a diversificare le tipologie di contenuti di tematiche, di proposte che noi facciamo ai giornalisti, sempre per raggiungere quell'obiettivo di copertura rilevante in target e continuativa.

Lo sottolineo spesso perché è un focus da mantenere in modo molto, molto forte, altrimenti rischiamo di andare a costruire una strategia basata su dei contenuti che magari non sono così forti, che magari non sono così studiati che non partono da una riflessione molto profonda.

E in un gioco come quello delle pubbliche relazioni, dove L'azienda non ha il controllo al cento per cento, non ha mai il controllo di quello che succederà, ma tutto quello che è in nostro possesso e che può essere controllato.

Dobbiamo cercare di farlo nella maniera più profonda possibile, anche perché la competizione è altissima.

Um l'abbiamo detto il giornalista dall'altra parte riceve trecento quattrocento mail al giorno da aziende, da uffici stampa, da fonti terze di comunicazione.

Deve decidere a quali all'un percento dare la propria attenzione, se vogliamo emergere lì anche la singola virgola.

Letteralmente anche la singola parola deve essere, ma non possiamo arrivare a una cura tale senza avere una strategia, una ramificazione a livello di contenuti, una scomposizione molto, molto forte, perché altrimenti rischieremmo di finire nel calderone di tanti altri brand che trattano questo tema in modo superficiale.

Invece, se vogliamo bussare in modo rilevante e continuativo la porta del giornalista, dobbiamo essere in grado davvero di essere super chirurgici e precisi, soprattutto nella fase di scomposizione, perché da lì parte tutto, oltre ovviamente da una forte analisi mediatica.

E quindi dobbiamo capire sempre che a partire dal medesimo contenuto possiamo estrapolare ancora più informazioni.

Possiamo estrapolare ancora più contenuti che ci consentono anche di bussare alla porta di altri giornalisti che magari trattano alcuni temi, ma non ne tratta in maniera così approfondita.

E invece quel singolo sotto angolo che noi abbiamo trovato può essere che sia proprio una tematica che quel giornalista che magari tutto il resto l'ha lasciato in disparte, potrebbe accendersi con quella singola informazione.