Oggi parliamo di qualche trucco non da mago che io ho imparato o rubato da persone che dal mio punto di vista sono state in grado, grazie al loro leadership di usare delle kills che hanno accelerato quello che poi era il processo che avevamo in testa.

O immaginatevi come in un'auto un'auto.

Io penso sempre alla nascar che questa lega americana dove tu sei autorizzato a sportellate e colpire l'avversario mentre guidi mentre cerchi di arrivare al primo posto no.

Quindi stai guidando la macchina con le regole della formula uno, ma se ti toccano non puoi chiamare l'arbitro e devi continuare ad andare.

Dico questo perché quando parli di leadership tu ti immagini una linea retta? No, il leader è qualcuno che comanda, una nave che va in linea retta quando in verità sapete molto bene che le linee rette forse sono solo sui libri di storia e quindi pian piano io ho rubato alcuni trucchi che dal mio punto di vista sui processi mi hanno dato una gran mano a ad avere, diciamo un'arma in più su quello che è l'attività il primo tema in un in un gruppo, quando si vuole usare della leadership o quando vuoi usare un diciamo una leadership diversa su te stesso, sia che stai parlando con un fornitore o un cliente o un collega è lavorare su uno spazio che non vedi, che è lo spazio in cui sei stato inserito in quella determinata situazione.

Vi faccio un esempio per cercare di essere più chiaro.

Io sono stato promosso pochi giorni fa direttore acquisti o direttore marketing.

E per quello che riguarda l'ecosistema intorno a me, io dovevo parlare di acquisti o marketing.

Il vero leader è quello che riesce a muoversi nel grigio, nello spazio in cui quel campo non è definito.

Sei nel marketing, ma riesci a influenzare le vendite.

Sei negli acquisti, ma riesci a influenzare il Finance Sei un libero professionista che entra in un'azienda per fare un'attività social media e improvvisamente riesci a influenzare anche la campagna social media? Ti stai muovendo in un gradino che nessuno vede.

Se riesci a muoverti lì vuol dire che stai lavorando molto bene con quello che è la tua leadership, perché stai seguendo e hai gestito molto bene i temi di cui abbiam parlato prima.

Quindi te stesso, la tua professionalità, i bisogni e tantissime altre cose che abbiamo già visto l'altro consiglio che vi do è avere sempre chiaro visibile i vostri obiettivi.

Io molto spesso, ogni anno io parlo di obiettivi annuali, ma poi potete lavorare su questo in tantissimi altri temi.

Lavoro con i post-it, direte ah, uno strumento veramente tecnico.

In verità potete crederci o meno, ma leadership significa anche lavorare molto con la parte sinistra del vostro cervello.

Più visivamente vedi questi obiettivi, più riesci a realizzarli, più si avvereranno.

Io non ci credevo, ma in verità è così.

Voi mettetevi due post-it sul lato sinistro, magari del io uso il bagno, quindi la mattina sicuramente vi dovete scontrare col bagno.

Io ho due posti a sinistra, due post-it a destra, quindi non tanti, due o tre massimi se a destra lavorate su dei k p i con delle metriche con dei numeri tipo di guadagno che voglio raggiungere con il timo da solo il prossimo anno.

Um tipo di attività che voglio chiudere entro tre mesi e dall'altra parte dei sogni realizzabili.

Tornando agli obiettivi smart, mi piacerebbe scrivere un libro.

Mi piacerebbe lavorare con il team in qualcosa di molto particolare.

Se continuate a vederli e rimangono lì molto vi sono un ulteriore glitch nel capire che dovete lavorare anche sugli obiettivi che avevate settato con il team e con l'attività legata magari più formalmente al vostro lavoro.

L'altro tema è sia che voi lavoriate da soli, sia che lavorate in team, proteggete i dissidenti.

Questo è leadership evolutiva di Harvard.

Quanti di noi amano il dissidente, il collega che è sempre negativo o dice sempre l'opposto di quello che tu stai cercando di credere o fare? Um all'interno del team il brontolone all'interno dei fornitori, quello che tu vai e cerca sempre di cambiare le attività o cerca il ecco partite dal presupposto che tutte queste figure, in verità al loro interno mi sta andando un feedback reale su quello che è la vostra situazione, la vostra leadership.

E secondo l'harvard Business Review i dissidenti, come vengono poi inquadrati, sono persone che possono aiutarti anche a gestire il nord sia come Tim che come leadership l'ultimo suggerimento che vi sento di darvi è lavorate tantissimo su quella che è la vostra percezione quando iniziate questo percorso sugli sbagli.

Io non vi nascondo che divido sempre la mia carriera tra prima e dopo il coaching tra prima e dopo quello che è stato la reale percezione del fallimento.

Se tu oggi non hai il coraggio di affrontare fallimenti lavorativi, riaggiustare il tiro, riparlare col team, rianalizzare questi fallimenti guardandoli in maniera fredda e lavorando su K P i e imparando da loro, non riuscirai mai a sviluppare una leadership reale e secondo il mio punto di vista, ma secondo quello che poi fondamentalmente sono tantissima letteratura in merito, sarà molto difficile che tu riesca a lavorare in un settore in un ambiente come quello che si sta sviluppando oggi, dove le variabili sono tantissime e nulla ormai è più lineare.

E un altro suggerimento che vi do è organizzare dei veri e propri meeting in cui si va a lavorare su questi errori.

Vi faccio un esempio pratico noi in azienda, ogni trimestrale lavoriamo su alcuni sbagli e alcuni errori.

Questo che implica che c'è qualcuno che ha alzato la mano, si è misurato e conclamato che abbiamo sbagliato qualcosa si è analizzato qual è la situazione e si cerca di di lavorare su un miglioramento.

Se volete dei libri in merito, ve ne consiglio due.

Uno è The long game di Dory, Clark e L'altra è Rebel, talent di Francesca Gino