Abbiamo visto come raccogliere tutta la parte di info qualitative da tutti i punti di vista.

Però per la parte di raccolta dati del processo di testing non bastano le parole qualitative o l'analisi delle parole qualitative, quel tipo di feedback col demolition interno esterno che sia, ma bisogna unire tutta questa parte che è una parte numerica quantitativa statisticamente rilevante.

Cosa sono? Innanzitutto le info quantitative? Sono dati numerici che misurano quantità o frequenze e possono essere analizzati statisticamente per identificare pattern o tendenze.

Cosa vuol dire? Vuol dire innanzitutto che molti li abbiamo.

Come dicevo già in house, molto spesso non li guardiamo, però abbiamo già i nostri analytics, abbiamo già degli strumenti di di trekking o possiamo implementarli per avere poi uno storico da costruire fino a oggi tramite ct tramite ovviamente J for tramite mix panel, tutti strumenti che poi lasciamo linkati nelle nelle risorse e poi alcuni dati invece possono essere costruiti per una finalità ben precisa che magari è il nostro processo di testing che abbia deciso di perio nel nostro meeting o che un un freelance o una piccola agenzia, per esempio un'agenzia, può aver um PTO per un singolo cliente, facendo un altro tipo di esempio, quindi conoscere il nostro customer.

Conoscere il nostro l'utente passa anche da questa fase.

Come si fa? Oltre alle informazioni disponibili sui tool che citavo prima, si possono anche raccogliere con un altro tipo di un altro tipo di intervista, che però è numerica e che può essere statisticamente rilevante.

Abbiamo due grandi tipi di di che facciamo in sereni, per esempio che sono le e le serve continuative.

La one shot significa raccogliere un tipo di risposta in maniera molto più ampia, quindi magari interrogando la tutta la customer interrogando tutti i propri utenti su una domanda o due domande o poche domande molto specifiche tramite strumenti che si possono integrare facilmente.

Quindi cosa sono le sarde? One shot? Sono indagini eseguite una volta su un campione per avere delle informazioni rilevanti in quel momento.

Facciamo un esempio proprio pratico di quello che abbiamo fatto noi in un momento iniziale.

Seres voleva fare delle pianificazioni media.

In questo caso volevamo sapere dei nostri utenti degli Ater quale fosse la loro dieta mediatica, quindi capire dove fossero più presenti, qual era il loro utilizzo di media.

E in questo caso cosa abbiam fatto? Abbiamo mandato una mail molto semplice l'abbiamo mandata con active campane con questo questo copy molto diretto eh Samuele, ci serve il tuo aiuto, bisogna aumentare la consapevolezza sul benessere mentale.

Abbiamo bisogno di sapere dove si informano le persone come te, perché il nostro obiettivo era trovare utenti simili ai primi che abbiam trovato e quindi cercare di prendere il loro il loro campione.

Abbiamo fatto una serie di pochissimi minuti, faccio magari vedere l'inizio il link diretto a form.

Le prime domande erano su quali social media utilizzi.

Nel mio caso sono questi è un po' datata perché appunto c'è Twitter e non x se guardi la televisione non è vero, non la guardo spesso, eccetera eccetera.

Questo senza arrivare fino alla fine.

Però è il tipo di one shot che si fanno, quindi ho necessità in questo caso il piano media.

Ho necessità di conoscere meglio e i miei utenti.

Chiedo a tutta la mia.

Quindi non si parla di cinque, sei, dieci interviste.

Di cosa si tratta? Qual è il pro di questo di questo approccio? Il pro è che si possono avere tanti dati statisticamente molto rilevanti, perché appunto, si tratta di un numero di utenti significativo, però su risposte molto chiuse, molto specifiche e ovviamente analizzabili.

Perché è importante unirlo con la parte qualitativa? Perché sulla parte qualitativa c'è quel discorso di flessibilità e conoscenza dell'utente che una quantitativa non permette.

Però le quantitative non sono fatte solo one shot, cioè non è che nel processo di testing come lo intendiamo noi in seres le facciamo solo quando parte un test e decidiamo che deve partire una eh, ma raccogliamo dei feedback molto spesso, anzi sempre in maniera continuativa.

Cosa vuol dire? Vuol dire raccogliere feedback tutti i giorni, tutte le settimane.

Ovviamente dipende dal tipo di utente.

Noi lo facciamo con delle molto spesso sempre con tpm e bendate tramite Active cain, che è il tool che utilizziamo per mandare comunicazioni e, um ci serve per vedere, raccogliere dati e soprattutto vedere come questi dati cambiano nel tempo.

Um cosa significa quindi? Significa che sempre nel caso di senis, vogliamo sapere come mai un utente magari ha deciso di compilare il questionario, ha deciso di lasciare la propria mail, però non ha ancora deciso se iniziare un percorso o fare il primo colloquio gratuito per noi è un'informazione importante perché ci serve sia per capire come migliorare o se stiamo sbagliando qualcosa per ricevere, capire questo tipo di insight, per esempio, mandiamo questo tipo di comunicazione.

Quindi una è inventata una domanda all'interno di una mail in active campane che ci permette di vedere quali sono i problemi, le frizioni più che altro principali, e vedere se magari cambiando il tempo e ci permette di imparare molto.

Quindi velocissimo recap su cosa abbiamo condiviso e cercato di vedere insieme in questa lezione.

Innanzitutto cosa sono i dati quantitativi e la loro importanza, quindi perché bisogna avere dati statisticamente rilevanti da unire con la parte qualitativa che ci permette di capire degli insite da un altro punto di vista.

E poi come raccoglierli? C'è tutta la parte di data king e di analytics che spesso è disponibile in house oppure va assolutamente implementata perché sono la nostra bussola.

E poi ci sono le sarde che possono essere shot, quindi per uno specifico nid una volta su tutta la customer base oppure continuative quindi in specifici momenti su specifici target, ma lasciate andare per vedere poi, appunto come possono cambiare questi questi insite nel tempo