Oggi parleremo di presentazioni efficaci.

Perché presentazioni efficaci? Perché ovviamente io posso fare una presentazione in tanti modi.

Posso anche tranquillamente partire da un modello, un tete che trovo su gamba e personalizzarlo.

Ma questo non vuol dire che la sua struttura sia davvero efficace, ovvero che cerca cerchi di raggiungere uno scopo.

Questo è quello che vogliamo.

Ci sono diversi escamotage per creare una presentazione che davvero raggiunga uno scopo davvero racconti la nostra storia, eccetera eccetera.

In questa lezione vediamo quali sono alcuni di questi punti.

Innanzitutto, uno dei miei consigli è sempre rendere il tutto estremamente visivo, perché, come abbiamo già detto, un'immagine vale più di mille parole, soprattutto nel mondo attuale, in cui è un mondo che si basa molto sull'apparenza.

Non voglio fare filosofia, sto solo dicendo che quando siamo sui social noi guardiamo prima se un post è bello, se ha una bella immagino, ad esempio se c'ha una line, quindi un titolo accattivante, quindi ci fermiamo prima alla forma, come è anche naturale in realtà che sia e solo dopo.

Se la forma è interessante, passiamo alla sostanza.

Io una delle cose che mi piace dire anche in tono un po' provocatorio è che non è più vero che King, perché se e il visual quindi quello che un utente vede è visivamente accattivante, bello, ben fatto, allora solo dopo passa al contenuto.

È la solita storia.

I tuoi contenuti possono essere bellissimi, super interessanti, ma se non sono belli da vedere, accattivanti proprio all'occhio.

Allora purtroppo lo scroll è molto veloce e si passa dopo, no? Okay.

Un altro punto è Pete Simple, che è anche uno dei principi sempre di graphic design o comunque di design.

In generale il design, come anche quello delle presentazioni.

Quindi creare una presentazione no, questo significa design.

Il design non è mettere, mettere, mettere, anzi è togliere, togliere, togliere quindi una cosa che sia visivamente accattivante ma anche semplice, quindi non ricca di elementi, semplice, magari con uno stile minimal che è quello che va attualmente.

In tal modo l'osservatore sa dove focalizzare la sua attenzione, che è una delle cose più importanti, no? Quando noi siamo sui social siamo anche su non lo so e stiamo creando una presentazione.

Vogliamo sempre che l'utente si focalizzi in un determinato punto e l'attenzione è un po' il premio di chi sa fare marketing o comunque anche design fatto bene, quindi facciamo le cose fatte bene.

Riceviamo come premio l'attenzione del nostro pubblico target e se siamo bravi riusciamo anche a mantenere quell'attenzione nel tempo con i nostri contenuti, le nostre slide, eccetera eccetera.

Un altro punto molto importante è lo storytelling, ovvero il saper raccontare una storia.

Ecco, non so se ti ricordi, ma quando eravamo al liceo o comunque quando facevamo le superiori, le prof di italiano di solito ci dicevano Mi raccomando che se fai una tesi dopo la devi sostenere oppure se inizi in un modo e fai una bella introduzione l'ideale sarebbe chiudere il cerchio con un quindi una conclusione che riprenda qualcosa dell'introduzione.

Ecco, questa struttura è abbastanza comune, forse l'hai, già sentita anche nominare nel viaggio dell'eroe no.

In copyrighting si parla appunto di raccontare una storia che è sempre una storia di difficoltà, di battaglie che inizia in un modo con lo status quo.

Poi ha tutto questo sviluppo, un po' intrecciato con diversi tormenti, eccetera eccetera.

Per poi concludersi di nuovo con lo stabilimento di un nuovo status quo.

Ecco, stessa cosa quando facciamo una presentazione cerchiamo di raccontare una storia.

Non sempre è facile, anzi delle volte è assolutamente difficile, però comunque ci possiamo quantomeno provare, soprattutto in presentazioni, che magari sono poli che magari sono curriculum, però organizzati sotto forma di presentazione.

Solo media kit.

Che storia raccontiamo? Di solito raccontiamo la storia nostra, giusto? Quindi il nostro viaggio dell'eroe e quello che abbiamo fatto.

Altra cosa il ritmo di esposizione.

Perché ovviamente se io mi soffermo su una slide che è una slide di dettaglio tanto tempo rispetto al concetto principale, questa cosa di base non va tanto bene.

Giusto? Perché io dovrei dedicare più tempo a quello che è un concetto chiave rispetto che a un dettaglio.

Molto spesso mi capitano clienti che magari siamo in the meeting, parlano, si fermano poco sui concetti chiave e poi si perdono completamente nei dettagli.

Ecco, questo è esattamente quello che noi non vogliamo fare.

Vogliamo dare più o meno un ritmo a ogni slide dedicare una manciata di minuti, un minuto una cosa del genere.

Dati sono molto importanti perché alle persone di base uno non piace leggere.

Probabilmente l'abbiamo già detto e l'altra cosa è che le persone c'hanno un bas no, ancora da quando sono ragazzini? Perché la matematica fa schifo? Un po' a tutti.

Questa è la verità.

E quindi quando vediamo dei dati che sono numeri alla fine, se non sono ben organizzati visivamente accattivanti e tutto è un po' difficile che l'attenzione si focalizzi lì.

Se ovviamente non è una presentazione di quelle tipo report, analisi di dati o magari il settore è molto incentrato anche su dati e cose simili, quindi molto spesso, ad esempio, a me mi capita di fare dei delle presentazioni a dei clienti in cui dico Okay, guarda come piano di Stones, quindi per un progetto ad esempio di um ux design faremo questo questo e questo e li divido proprio in mine in pezzettoni, quello le attività che andremo a fare.

E ovviamente porto anche dei dati delle volte, quindi dico magari non lo so, è ragionevole pensare che questa cosa la faremo in due settimane.

Però ti dico già che probabilmente se ci chiedi queste cose ci metteremo una settimana in più, poi magari ci metto anche il pricing.

Ecco, dobbiamo rendere i dati estremamente belli da vedere proprio in funzione dell'utilità e l'utilità qual è avere la della persona su quella slide lì, quindi se i dati non li formatti che per formattare intendo renderli, magari in corsivo, renderli grassetti, farli di un certo colore, magari alternare colori, quindi davvero visivamente belli.

Le persone non li leggono.

Dobbiamo fare molta attenzione a questa cosa.

Grazie a Dio camba ci aiuta.

Effetti di movimento allora io non sono una particolare fan degli effetti di movimento nelle presentazioni.

Di solito mi piace la presentazione, esattamente come ha visto qua ciò che non ha nessun effetto si passa da una slide sequenziale ad un'altra.

Questo perché? Perché se io ad esempio ho imposto un effetto di movimento qua mettiamo su l'elenco puntato e ovviamente c'è un elemento che si muove e quindi la mia attenzione finisce su quell'elemento lì in questo caso l'elenco puntato che c'è scritto già caratteristiche quando io cambio pagina e sono sulla slide però appunto le caratteristiche con l'elenco quindi ecco non il titolo che sta facendo un'ottima conclusione non il titolo, ma proprio l'elenco puntato viene fuori con un effetto di movimento, magari macchina da scrivere o qualcos'altro.

Ecco, questa cosa a me non piace perché appunto un po' si perde il focus, quindi l'attenzione soprattutto quando io vado ad animare non un solo oggetto per slide ma più oggetti per slide e l'altra.

Cosa? Perché purtroppo c'è un limite tecnico, nel senso che se io questa presentazione la vedo così quindi la condivido tipo a un mio cliente o un collaboratore la condivido col link camba allora va bene, le animazioni ci sono, è festa finita.

Ma se io dovessi esportare questa presentazione in PD f ovviamente il PD f non è uno di quei formati che mi tiene le animazioni.

Perché dovrei esportare in m p quattro per avere l'animazione e quindi si va un po' a perdere tutto questo lavoro che io potrei fare questo un po' il motivo adesso che abbiamo visto le caratteristiche passiamo ad un esempio.