Adesso andiamo ad analizzare insieme la strategia editoriale organica di Govi.

Partiamo dai social.

Anche qua ho deciso di utilizzare Instagram come riferimento, poiché su Facebook e su TikTok Govi va a pubblicare contenuti che sono abbastanza speculari.

Quindi su Instagram troviamo praticamente tutti i contenuti che poi vengono distribuiti anche sulle altre piattaforme.

Come possiamo vedere, Govi utilizza una strategia che combina dei contenuti che sono riferiti ai propri prodotti, quindi più prodotto entri e contenuti che invece cercano di stimolare l'integrazione della community.

Comunque, anche per quanto riguarda i contenuti prodotto ceci possiamo trovare una comunicazione un pochino più soft.

Ad esempio questo che presenta un integratore a base di collagene, mostra l'utilizzo del prodotto nella quotidianità e fa vedere quelli che sono i benefici apportati alla pelle.

Quindi è un contenuto che sicuramente a scopo commerciale, però genera valore per quanto riguarda la percezione dell'utente.

Perché? Perché L'utente riesce a capire effettivamente come utilizzare il prodotto eventualmente se dovesse decidere di comprarlo.

Ci sono poi dei contenuti invece più statici che rappresentano delle guide, quindi qua abbiamo diversi tipi di pelle, con la soluzione di primer migliore per il tipo di pelle che hai e allo stesso tempo quale tipologia di finish preferisci, quindi se più opaco o più brillante? Inoltre possiamo trovare dei contenuti invece che fanno domande agli stimolando, come abbiamo visto anche in learn, una sorta di discussione di confronto tra le persone che fanno parte di questa community e infine dei contenuti che fanno leva sulla founder, quindi Michelle Hunziker che testa i prodotti quindi si propone lei come prima utilizzatrice del brand.

Inoltre sono molto interessanti i contenuti di make up dove si utilizzano delle content creator o delle micro influenze per creare dei make up con solo prodotti Gobi, per esempio.

Questo è molto interessante perché va a cavalcare il trend che c'è stato nell'ultimo periodo del Miur.

Quindi anche qua sono contenuti realizzati cercando di rispettare quelle che sono le tendenze della piattaforma.

In definitiva quindi Govi utilizza una strategia, un po' diversa a quella di learn, come abbiamo potuto vedere che fa sicuramente leva sul senso di community, ma qua comunque spinge in modo molto più diretto diciamo i propri prodotti su gow.

A differenza di Learn non abbiamo un blog di aggiornamento, quindi questa potrebbe essere sicuramente una leva su cui il brand può decidere di lavorare.

Però ho trovato online la wwe è una sezione del sito che invece di andare a raccontare articoli, va a raccontare gli ingredienti che fanno parte dei loro prodotti, che sono tutti ingredienti naturali, quindi molto coerente e in linea con quelli che è quelli che sono i valori del brand.

Quindi possiamo trovare una lista di tutti gli ingredienti e per ogni ingrediente ci sono c'è una spiegazione con quelle che sono i benefici sul corpo dell'utilizzo di questi ingredienti.

Un altro elemento che differenzia Govi da Learn è proprio l'utilizzo della newsletter.

In questo caso Govi utilizza la propria mail list per andare a comunicare dei contenuti che riguardano esclusivamente i prodotti e le scontistiche, quindi non abbiamo un approccio informativo o comunque ce l'abbiamo, ma sempre solo abbinato a una scontistica particolare per gli iscritti alla newsletter.

Ad esempio, qui troviamo una newsletter che viene mandata stagionalmente sui Michels con all'interno i prodotti preferiti da Michel per la stagione autunnale con un'offerta dello sconto del venticinque per cento, quindi sicuramente una leva.

Interessante però quello che consiglio a chi ha un e-commerce di proporre accostati ai contenuti promozionali e con obiettivo di conversione anche dei contenuti un pochino più narrativi, più informativi.

Questo perché? Perché la community, dopo un po', magari si stanca di ottenere sempre sconti e magari ha già acquistato i prodotti.

Non ne ha bisogno il momento, quindi andare comunque a intercettarli con contenuti che possono risultare loro di valore perché contengono delle informazioni piuttosto che delle guide.

Sicuramente è un asset importante e questo mantiene alto il coinvolgimento della community, che non si vede soltanto come un contatto a cui mandare una scontistica per effettuare un acquisto, ma come un elemento parte di una realtà, parte di un brand.

Quindi, per riassumere, Govi ha una strategia editoriale organica che comunque fa molto leva su quelli che sono i prodotti del brand su Instagram o comunque sui social media.

Li presenta in modo meno aggressivo.

Sicuramente quindi abbinati comunque a dei contenuti come guide, piuttosto che ti sull'utilizzo del prodotto, oppure prima e dopo l'utilizzo del prodotto.

E questo sicuramente desta interesse da parte della community senza irritarlo.

Diversamente fa con la newsletter dove utilizza i contatti mail solo ed esclusivamente per inviare mail promozionali.

E qui si potrebbe andare ad implementare una strategia di contenuti un pochino più informativi.

Loro inviano le news letter una volta ogni due settimane, quindi più o meno due volte al mese si potrebbe pensare ad implementare una barra due newsletter al mese in più destinate a questo tipo di contenuti, quindi magari andare a promuovere delle guide, degli ebook o anche banalmente degli sfondi per il telefono dei piccoli regali che al brand costano pochissimo, anche a livello di export per crearli, ma che comunque abbiano un valore per l'utente che si sentirà parte di una realtà e possa mantenere alto il suo coinvolgimento nei confronti del brand.

Nelle prossime elezioni andremo ad affrontare invece il tema dei contenuti pad perché, come sappiamo, una strategia organica non può prescindere da una strategia pad che sia più mirata al raggiungimento dei risultati nel breve periodo.