L'incredibile successo di Tik Tok e di tutte le piattaforme che hanno implementato quel modello di fruizione di video.

Quindi parliamo di contenuti brevi, girati in verticale in nove sedicesimi ottimizzati per una fruizione da mobile, dove l'utente deve semplicemente scrollare da un contenuto all'altro che gli viene proposto in funzione dei propri interessi.

Ecco, il successo davvero incredibile di questo modello può farci pensare legittimamente supporre quantomeno che YouTube, nel corso degli ultimi anni abbia perso il proprio pubblico, quantomeno abbia perso parte della propria attrattività.

I dati, però, ci raccontano qualcosa di completamente diverso.

In questo grafico, infatti, sono riportati il numero di utenti attivi espressivi miliardi attenzione attivi mensilmente sulla piattaforma.

Come vedete il grafico disegna una curva assolutamente ascendente.

Il numero di utenti, i miliardi di utenti attivi mensilmente su YouTube continua a crescere nel duemilaventitré che è l'ultimo anno in cui è stata condotta l'analisi, quantomeno restituita al pubblico, addirittura sta per raggiungere tre miliardi di utenti attivi ogni mese.

Questo che cosa significa? Che malgrado tik tok Instagram, la stessa YouTube shorts di cui parleremo più approfonditamente più avanti all'interno del corso, sicuramente stanno cambiando un po' le regole del gioco Per quanto riguarda la creazione di contenuti.

Il pubblico di youtube si rivolge alla piattaforma e continua ad accedere a youtube.

Continua ad utilizzarla perché all'interno di quel contesto si trovano dei contenuti che altrove non esistono, o quantomeno non funzionerebbero come funzionano e funzionano benissimo proprio all'interno di questa piattaforma.

Se scaviamo un po' all'interno della demografica di youtube, quindi cerchiamo di capire qual è il pubblico di YouTube.

Andiamo a scoprire che la segmentazione del pubblico racconta qualcosa di incredibilmente importante per noi che vogliamo costruire un percorso di creazione di contenuti.

Come vedete infatti, praticamente tutte le fasce d'età sono largamente rappresentate ed equamente distribuite all'interno del pubblico di YouTube, a cominciare dalla fascia che è rappresentata qui a un quindici virgola cinque percento.

I più giovani, quindi diciotto e ventiquattro, che sono molto simili a livello percentuale a quel nove virgola due percento di utenti over sessantacinque.

Poi tutto il resto dell'età vedete una leggera prevalenza del pubblico venticinque e trentaquattro, che si attesta intorno ad un ventuno virgola tre percento.

Però di nuovo anche il quarantacinque cinquantaquattro registra un dodici virgola cinque percento.

Questo che cosa significa? Che tutto il pubblico su youtube è eterogeneo e quindi se noi abbiamo un obiettivo, abbiamo un target nella nostra testa che speriamo di raggiungere utilizzando YouTube come vettore.

Sicuramente abbiamo delle buone possibilità di intercettare un pubblico perfettamente in linea con quelli che sono gli obiettivi della nostra comunicazione, cosa che in altri contesti non dico sia impossibile, ma sicuramente è più difficile.

Tik tocca a un pubblico incredibilmente più giovane rispetto a YouTube, che tra l'altro se andiamo ad analizzare la ripartizione per genere, trova anche una sostanziale uguaglianza rispetto a quello che sono le donne e gli uomini che abitano comunque che utilizzano la piattaforma in pianta stabile.

E questo è davvero prezioso perché significa che il pubblico di YouTube è eterogeneo, il che tendenzialmente è un aspetto molto positivo.

Se vogliamo creare dei contenuti, rivolgerci ad un pubblico che potenzialmente è davvero rappresentativo di tutte le fasce della popolazione e di entrambi i generi è un aspetto assolutamente da non sottovalutare.

Ci sono altri dati interessanti che possiamo analizzare per trarre un po' delle conclusioni e interpretare il contesto in cui andremo ad agire in quanto creato ed è l'analisi dei dispositivi sui quali si sviluppa la maggior percentuale di traffico.

E poi il Watch time e qui ci sono due dati in apparente contraddizione fra loro.

Come potete vedere se pensiamo al contesto mobile contesto desktop, in questo caso legato al traffico globale è un dato del duemilaventitré.

Vediamo che l'ottantasette virgola quattro percento degli accessi su YouTube e quindi il traffico complessivo arriva da sistemi mobile.

Questo è un dato che ci fa riflettere sicuramente uno perché su YouTube non c'è un'ottimizzazione perfetta per quanto riguarda la fruizione da mobile i video rispetto alla YouTube classica, quindi non alla sezione shorts di cui parleremo più avanti.

Ecco i video sono pensati, progettati, pubblicati per una fruizione orizzontale in sedici noni e quindi dobbiamo necessariamente, in quanto utenti, allargare il video, metterlo a tutto schermo e poi girare il nostro dispositivo, che può sembrare una banalità può sembrare una cosa semplicissima, però è comunque un elemento di frizione.

È un elemento che nelle user experience crea un attrito, mentre il dodici virgola sette percento del del traffico viene sviluppato su desktop che di fatto, se pensate poi anche a tutti i dispositivi come possono essere console di gioco o anche collegamento diretto con delle fire stick proprio alla televisione.

Ecco, tutto questo è perfetto per quanto riguarda la fruizione di un video che è pensato per quel formato per quel tipo di fruizione.

Se però andiamo ad analizzare il quindi la ripartizione del del tempo di visualizzazione di tutti i contenuti presenti su youtube, sempre nel duemilaventitré vediamo che il mondo legato alla fruizione della desktop conta un cinquantanove virgola uno per cento a fronte di un misero passatemi il termine quaranta virgola nove percento da mobile.

Quindi uniamo questi due dati per interpretare un attimo la situazione.

Noi abbiamo un contesto dove quasi nove accessi su dieci, quindi tutto il traffico si sviluppa da mobile.

Però poi se pensiamo al watch time complessivo, quindi dove vengono guardati i video sei volte su dieci i video sono consumati di nuovo con un termine improprio all'interno di contesti desktop possiamo metterci dentro televisioni, console, tutto quello che comunque nasce per una fruizione da schermo classico, quindi sedici nodi contro il quaranta virgola nove percento da mobile che pure registra la stragrande maggioranza degli accessi.

Questo che cosa significa? Proviamo di nuovo a leggere un attimo, la che molto spesso le persone accedono su YouTube attraverso il proprio dispositivo mobile, ma poi, nel momento in cui devono guardare un video devono concentrarsi.

Hanno voglia di ascoltare davvero che cos'ha da dire un creator vogliono guardarsi una web series, vogliono guardare qualcosa, magari di utile anche di formativo.

Sono tutti aspetti che poi approfondiremo.

Ecco, in quel momento le persone utilizzano il desktop e quindi se vogliamo di nuovo interpretare un po', le intenzioni del pubblico si stanno concentrando e comunque stanno dedicando un'attenzione maggiore proprio perché in quel momento hanno escluso tutto il resto la fruizione da mobile.

La fruizione da telefono è tendenzialmente una fruizione interstiziale.

Quando ho cinque minuti liberi quando sto aspettando il treno, quando sono un attimo in pausa caffè, mettiamola così prendo il telefono e inizio a scrollare.

Pensate a TikTok o sui social.

La stessa cosa può avvenire su YouTube.

Però è molto difficile che poi un video, soprattutto se è lungo, venga consumato in quel contesto specifico.

Magari l'utente si salva quel video, tanto gli rimane la cronologia e poi a casa comodamente, magari seduto alla scrivania o sul divano, si guarda per intero un contenuto.

E questo è un dato confermato dal Watch time share.

È un aspetto molto importante perché ci rivela già, almeno in questa fase iniziale, dell'analisi che poi sarà davvero dettagliata che il pubblico di YouTube ha una fetta rispetto al watch time prevalente di persone che dedicano molta attenzione ai contenuti che scelgono di guardare.

È un contesto dove lo spettatore gioca una parte attiva, Intanto perché deve scegliere il video che guarderà, ma poi perché dedica attenzione a quel contenuto e quindi se pensiamo di sviluppare un percorso dove magari facciamo dei contenuti divulgativi, formativi e non soltanto di intrattenimento, ecco ci stiamo rivolgendo ad un pubblico potenzialmente molto interessato a quei contenuti, perché è abituato a guardare i video su YouTube in un determinato formato, sapendo che dovrà dedicare loro un certo grado di attenzione che in altre piattaforme necessariamente non si sviluppa allo stesso modo.