Ciao a tutti, bentrovati.

Io sono Marta Vannelli, um sono una Creative Digital Brand Strategist, sicuramente mi avrete già visto in qualche altro corso e ci ritroviamo di nuovo qui per approfondire un altro aspetto in realtà, per avere e assumere una visione molto più a 360 gradi, di quello che è il un approccio um strategico per realizzare strategie social efficaci, quindi per avere una.

un po' più generica di come gestire strategicamente i social, quindi non andare super deep su per quanto riguarda la creazione contenutistica, per quanto riguarda strategia di branding o social media branding, o per quanto riguarda la creazione di un piano editoriale, ma è proprio l'approccio che normalmente io assumo nel momento in cui vado a definire delle strategie di social media, e che spero di trasmettervi anche a voi, quindi iniziamo.

In questo corso vedremo innanzitutto il mindset, Strategico per gestire i social media che secondo me è fondamentale, proprio perché molto spesso noi ci approcciamo ai social media già con l'intento operativo, cioè di gestire i canali social o i nostri o le piattaforme che siano TikTok o Instagram.

Quello che mi piacerebbe darvi è quell'approccio che viene prima, cioè quel mindset che viene prima, di gestire tutta la parte contenutistica che è solamente l'output finale.

Come definire posizionamento ed entità sui social, quindi riprendiamo un po' quello che abbiamo visto anche negli altri corsi, cercando appunto anche qui di assumere un approccio più strategico, quindi un po' più alto rispetto a effettivamente la parte operativa di graphic designer, copywriting e vediamo anche e soprattutto come sfruttare l'intelligenza artificiale, visto che già GPT ormai, È diventato il mio migliore amico e spero lo diventerà anche per voi, però bisogna saperlo gestire strategicamente, quindi spero che in questo corso, io vi trasmetta anche tutte quello conoscenze per fare prompting con le I in maniera efficace.

Come realizzare un piano editoriale, anche in questo caso col supporto e l'aiuto dell'intelligenza artificiale, consideratelo come 12.

0 rispetto al vecchio corso, perché ovviamente um gli anni passano, i mesi passano, le esperienze aumentano e ho cercato di, um portare un nuovo modello per realizzare rip- un piano editoriale, così da fornirmi anche framework utili um di realizzazione che possono appunto migliorare quelli che sono i vostri output per voi stessi o per i vostri clienti.

Come progettare e creare contenuti per i social, quindi vediamo anche un po' più nello specifico tutta la parte di content creation perché, qualche tempo fa avevo fatto una domanda chiedendo qual è la difficoltà maggiore che avete nella creazione di una strategia e tutti hanno detto la creazione contenutistica.

Quindi vediamo anche un po' quell'aspetto lì e cercherò di darvi qualche consiglio pratico, sebbene io non sia una content creator super super top, però, cercherò di darvi qualche consiglio che spero vi sarà utile e poi infine come analizzare la parte, Di performance strategica che è tutta quella parte che negli altri corsi era mancata, ma che è fondamentale, per capire cosa ha funzionato, cosa non ha funzionato e andarlo a scalare che molto spesso è la parte che tutti noi tralasciamo e io in primis tralasciavo, che però è la parte fondamentale.

A chi è rivolto questo corso, è rivolto se 61 imprenditore e gestisci un brand o hai un tuo brand e vuoi, gestire in maniera um autonoma la comunicazione dei tuoi canali social, quindi spero che um ti trasmetterò un, Quelle che sono le mie conoscenze acquisite nel tempo, social media manager che comunque vogliono sfondare in questo mondo e vogliono essere un po' più bravi rispetto alla media, content creator, quindi um anche voi comunque siete un target super affine a questo corso.

Digital marketer only one perché perché tutti abbiamo un po' competenze di shaped quindi se siete digital marketer ma volete acquisire con-, Una consapevolezza un po' più a 360 gradi di come funziona una strategia social.

Spero che sia la che questo corso sarà utile anche per voi, e poi tutte le persone curiose che comunque non smettono mai di imparare e che magari da questo corso apprenderanno qualcosa in più per quanto riguarda la parte di appunto approccio strategico e gestione social.

Mi piacerebbe trasmettervi quello che è il mindset che normalmente io cerco di assumere nel momento in cui realizzo delle strategie.

Questo perché? Perché siamo, Un po' tutti vittime di quelle che sono le mani mani dei Matrix.

Mi ricordo che quando iniziai a lavorare in questo mondo, tutti inseguivano i like, poi i like li hanno tolti, adesso non si vedono più, e tutti inseguono quei numeretti a livello di visibilità che possono essere che possono rappresentare le impression e tutti vanno in ansia, nel momento in cui il numeretto non arriva a 10000 vuol dire che il mio contenuto fa schifo, oppure se um meno persone hanno visto il mio contenuto, la gente va proprio nel pallone.

Questo è perché inseguiamo i numeri e siamo un po' vittime del del discorso di di spettacolarizzazione che i social, ci stanno sempre più inculcando nella nostra mente, cioè è come se fossimo vittime di quello che gli altri, di come gli altri ci percepiscono.

Per questo motivo mi piacerebbe proprio come premessa, trasmettervi il fatto che dobbiamo passare da un approccio strategico reattivo a uno proattivo, cioè non dobbiamo essere vittime dei numeri, ma dobbiamo noi comandarli.

Come si fa a comandarli, assumendo un approccio strategico e realizzando delle strategie di social media marketing, che siano comunque um funzionali, strategiche e goal oriented.

E quindi qui c'è l'esempio di un puzzle, per non fare sempre il classico esempio della torta che ormai mi porto avanti da quando ho iniziato a lavorare in questo mondo.

Un puzzle, il puzzle, soprattutto quelli più complessi, tu li compri, ci sono 1000 pezzettini e non sai dici oddio ma chi mi ha fatto fare a comprare questo puzzle? Poi piano piano ti ci metti, unisci i puntini, inizi a vedere le prime figure, ti prenda bene e continui.

Immaginate una strategia di social media marketing in questo modo, all'inizio sembra tutto un panico, tutto che non funziona tutto.

Che non sembra che niente um è unito al a agli altri tasselli, poi piano piano, vedi che tutto prende forma e alla fine um realizzi il disegno finale e ti prendi a bene.

Immaginate la strategia di social media marketing in questo modo.

Avere una strategia non significa solo creare un contenuto virale, ma costruire pezzo dopo pezzo un sistema che genera senso, fiducia e valore.

Quindi cerchiamo di bypassare il discorso che viviamo in una società della spa- spettacolarizzazione, Di appunto es- di cadere vittima del numeretto, ma cerchiamo di far propri e di governare quelli che sono i social media, perché appunto i social media sono delle piattaforme, non sono la vita reale, sono dei degli strumenti che ci permettono di ottenere visibilità, acquisire i clienti, crescere, fatturare, monetizzare, acquisire conversioni lead, ognuno ha i propri obiettivi, quindi cerchiamo di um sfruttarli a nostro vantaggio e non di um rimanerci male se appunto non è andata come volevamo.

A- a meno che non abbiamo una strategia efficace.

Una strategia social efficace è goal oriented, quindi fondamentali gli obiettivi.

Un sacco di persone quando si approcciano a questo mondo, ma in realtà anche quando li gestiscono da un po', hanno 10001000 obiettivi, voglio fare questo, voglio fare quello, voglio avere più clienti, voglio um avere più lead, voglio portare più persone al mio store, uno deve focalizzarsi su un unico obiettivo e intorno a quello strutturare una strategia perché tu riesci a.

Mitorare effettivamente i risultati, se sai dove vuoi andare, sai dove, devi arrivare, un po' come quando fai un percorso di trekking, no? cioè Non è che tu um sai um al Circeo e vuoi arrivare in Abruzzo, ti fai il percorso trekking per, um pensare nel nel percorso trekking del Circeo, quindi è un po' la stessa cosa, uno deve avere degli obiettivi e non pensare di fare tutto perché se vuoi fare tutto poi alla fine non fai nulla.

Deve essere iterativa, quindi non rigida, cioè una strategia, non è che tu oggi scegli di fare A più B, e ti porterai a più B per tutta la vita.

No, devi ovviamente adattarti a quelli che sono i trend del momento, a quelli che sono um i tuoi clienti, a quelli che sono anche le dinamiche sociali e culturali che stiamo vivendo, e quindi devi essere pronto e flessibile ad adattarti a queste dinamiche che molto spesso non dipendono da te.

Deve essere basata su insight, non su opinioni, infatti molto spesso cadiamo vittime di bias, soggettive, no? Soprattutto se magari um è il nostro il brand, pensiamo che quello che noi, um che a noi piace funzioni, in realtà non è così, quindi cerchiamo di basarci sempre sui dati, anche perché, abbiamo tantissimi strumenti per analizzare bene l' insight, cerchiamo di farlo in maniera strategica.

E poi deve essere ovviamente sostenibile nel tempo.

Fare troppo o troppo in grande perché tutti fan così, non è la strada giusta perché magari tutti fan così è perché hanno un'esperienza pregressa alle spalle, quindi soprattutto se iniziate adesso o la gestite aut- autonomamente, cercate di trovare la vostra frequenza, e una frequenza che ovviamente sia sostenibile per voi, ma che ovviamente vi permetta di raggiungere anche i risultati.

L step, analisi dei dati fondamentale, premessa iniziale, definizione degli obiettivi, poi tutta la parte di creazione piano editoriale e format, quindi tutta la parte di output operativo, content creation, che in questo momento è la cosa più importante perché tutto si basa sul contenuto.

Analisi di KPI e ottimizzazione, quindi una volta che io produco, posso analizzare i dati, posso analizzare quello che ha funzionato e i gli insight e capire come andarlo a scalarlo, ottimizzarlo o modificarlo.

E poi tutta la parte di community management che molto spesso è una parte sottovalutata oppure tralasciata in secondo piano, in realtà sul lungo periodo tutta la parte di, creazione community e fidelizzazione della community per il miglioramento da una parte dell'engagement, ma anche delle delle conversioni, diventa fondamentale, ovviamente in una fase secondaria.

E questa è un po' la sintesi di assumere un approccio da reattivo a proattivo, cioè io, sono colui che gestisce la strategia, cioè una sorta di burattinaio, no? Immaginatevi come una sorta di burattinaio che governa le marionette, cioè le marionette non è che si muovono da sole, c'è qualcuno dietro, anche se quella persona non si vede, immaginate che voi siete quella persona.

Quindi scegliete voi come far muovere, come muovervi, co- cosa fargli dire, come farglielo dire.

cioè siete voi completamente i gestori di a 300.

60 gradi di un vostro brand, di un brand dei vostri clienti, di qualsiasi tipologia di settore B two B, B to C, che sia di una community o un'organizzazione di eventi.

Anche perché considerate, questo è un po' lo schema che vedre- cioè che avrete visto tantissime volte sui social, i social sono un po' una la- un iceberg, no? Quello che noi vediamo o che facciamo vedere sono i like, i commenti, le condivisioni, i contenuti, quindi tutto ciò che è, che le persone vedono e percepiscono, ma sotto ci sta un mare magnum di roba, cioè tutta la parte di, Content creation, c'è tutta la parte di piano editoriale, copywriting, obiettivi, test and learn, videomaking, posizionamento, KPI, analisi, social listening, pensiero creativo, ci sono tantissime cose che le altre persone non vedono, quindi non basatevi solo sul numero, ma pensate e occupatevi di tutto quello che c'è sotto, perché è la parte più fondamentale che vi permette poi sul lungo periodo di crescere e um scalare i numeri.

Quindi riprendendo un po' il modello teorico um che viene dalla disciplina del design thinking, ho cercato di riprodurlo per quanto, riguarda la parte social, quindi questo è il double diamond framework, quindi un framework, come vedete um sono due diamanti che si uniscono, e che permettono di differenziare le due fasi, dalla parte di analisi alla parte di operatività.

Nella parte di analisi che è la parte essenziale perché una strategia è direttamente conseguente alla parte di analisi.

Se voi non fate analisi o non conoscete il vostro settore, o cadete vittima dei vostri bias perché pensate che sapete meglio di dati che potreste analizzare, Rischiate di a creare creare un output che non è qualitativo, quindi occupatevi sempre della parte di ricerca, anche se la parte più noiosa, anche se la parte che ritenete più inutile, è in realtà la parte più importante.

Ricerca, quindi si parte da un problema, C'è tutta la parte di scoperta quindi di ricerca, analisi, definizione.

A quel punto c'è la parte di scoperta, quindi nel momento in cui tu sai che il problema è quello lo scopri, e intorno a quello c'è tutta la parte di sviluppo e operatività, quindi fase di dizione, test and learn, quindi, um sperimento, capisco quello che non funziona e imparo e poi tutta la parte di ottimizzazione, quindi delivery, che ti porta alla crescita.

Questo è un po' appunto il framework Double Diamond che um riadattato la parte social, che prevede queste fasi che sono l'una convergente con l'altra, e che ti portano a creare una strategia che sia scalabile nel tempo, che sia funzionale, che ti permetta di raggiungere gli obiettivi e quindi farti prendere a bene perché quello è essenziale, e che comunque ti permette di raggiungere i risultati um che um ti eri um prefissato.

Ritornando al discorso del puzzle, voi avete il puzzle, avete tutti i pezzettini, inizialmente lo guardate, osservate e analizzate da quale parte inizio prima.

Poi, piano piano iniziate a mettere um a costruire le prime immagini, c'è la parte di definizione degli obiettivi.

Poi c'è la parte di progettazione dei contenuti, quindi piano piano la figura prende prende il suo posto, poi rimangono quei pochi pezzi che tu dici oddio do li piazzo, c'è la fase di test and learn, quindi quei pochi pezzi, Piano piano inizio a provarli, trovo la loro posizione, continuo e poi c'è tutta la parte di analisi, quindi ti estrae un attimo, ti um elevi, dici okay, questa cosa ha funzionato, oddio forse questo lo lo devo mettere da un'altra parte, e piano piano la figura com- um completa, nel caso del puzzle si finisce lì e magari si appende, nel nostro caso invece è continuare, continuare continuare, affinché in base ai trend- e e agli sviluppi, ma anche alla fase di vita del tuo brand o del tuo personal brand o del tuo progetto, Crescano con te, quindi non fermatevi mai.