Abbiamo visto in linea generale, diciamo come strutturare un piano editoriale.

Adesso vediamo come um crearlo o farci aiutare nel crearlo grazie all'intelligenza artificiale.

Riprendiamo il nostro documento, abbiamo la prima parte di piano editoriale, quindi è importante definire le rubriche, il peso contenutistico per ognuna.

E quali no? Quindi anche qui ridiamogli il modo in cui deve operare, quindi o agisce come un esperto di social media marketing, digital marketing, ricorda di generare output estremamente creativi out of the box, ma perché? Perché a volte ci dà degli output, basic, quindi ci ricordiamoglielo, ma ce lo darà comunque, però ricordiamoglielo lo stesso.

Dall'analisi fatta creiamo il nostro piano editoriale.

Innanzitutto ti diamo la tipologia di contenuti, um Che noi vogliamo utilizzare e considerare, diamoglieli tutti, vediamo lui che cosa ci restituisce, poi decidiamo noi quali adottare e quali no.

E vediamo cosa ci dà.

Successivamente richiediamo per ogni macrotopic individua cinque rubriche delle referenze che posso replicare, rimanendo coerente con la mia comunicazione e che soprattutto siano di valore con i bisogni sopracitati del mio target di riferimento.

Per, poi capisci quali rubriche adottare, quali portare avanti, dargli un nome perché il nome ti aiuta anche lì a creare distintività e memorabilità, Trovami 10 idee di contenuti per il mio no- il nome del brand, che prenda in considerazione il target di settore e i trend del momento.

Quindi che ne so, vendo microfoni.

Come rubrica interattiva, mi dà um come idea farvi- sentire l'audio diverso dei microfoni.

Quindi 10 idee di contenuti è magari che ti dice vai in giro, una rubrica interattiva e vai in giro e fai provare i suoni alle persone.

E quello potrebbe essere l'idea di un di una rubrica e quindi che riprendi come format quello delle interviste o comunque contenuti in giro per la città e che tu puoi adottare per promuovere il tuo prodotto implicitamente, cioè non lo stai promuovendo in maniera esplicita.

Stai promuovendo in maniera implicita.

O ancora vendi i calzini, come contenuto ispirazionale ti dà delle quote simpatiche perché hai comunque un tono di voce che ti ha detto di essere riverente e scherzoso, come contenuto ispirazionale ti dice come idea quella di creare delle quote, simpatiche sul discorso dei piedi, fetish, vari, puzze varie.

non lo so, ti dice 10 quote, è il nome della rubrica è quote divertenti, e tu ti fai dare 10 idee di quote divertenti così non ci devi pensare, cioè adesso ho avuto queste idee quindi magari sfruttare i CGPT, ti dà ancora più idee che tu puoi utilizzare, adottare e um e che sono super co- affini a quelle che sono il tuo brand.

Poi per ogni contenuto devi avere insight da cui nasci, formato, micro contenuto riassunto in una riga, così che te lo vai a riportare all'interno del piano editoriale e ce l'hai sempre lì, cioè non ti puoi perdere quell'informazione.

Una volta restitu l'output, considera che l'obiettivo che voglio raggiungere è obiettivo che puoi perseguire, quindi adatta adatta la percentuale di pubblicazione contenutistica per ogni macro topic sulla base di questo aspetto, considerando in quale fascia, di stato di vita 6.

Quindi se tu vuoi posizionarti è normale che vuoi crescere, è normale che ti darà molti più contenuti interattivi piuttosto che i- identitari.

Se invece vuoi migliorare la tua reputation o comunque creare un senso di appartenenza maggiore, magari i contenuti identitari andranno per la maggiore rispetto ai contenuti interattivi.

Quindi mi raccomando, ovviamente questa cosa va fatta per ogni.

Piattaforma.

Una volta s- um definita la strategia editoriale si passa alla personalizzazione del calendario editoriale, quindi personalizziamo il PD, per nomi piattaforma, quindi per Instagram, ad esempio.

La mia strategia prevede la pubblicazione della media di numero contenuti a settimana.

Sulla base delle informazioni precedenti crea un calendario editoriale per mesi che indichi data di pubblicazione orario e lui ti restituisce come output una tabella, Che ti definisce la tipologia del macro, il nome della rubrica che tu hai scelto precedentemente in base al brainstorming che hai avuto con la shot precedente, la descrizione, la caption, la cultu action, l' script, Sil, l'obiettivo, i KPI, il formato e il canale, mi raccomando, cerca anche di includere a festività o ricorrenze particolari.

cioè parla con, Ciao CPT, cioè trova idee di contenuto perché ovviamente questa è una un primo scheletro.

Dovrai per forza di cose andarlo a sviluppare molto meglio, però, in ottica di batch content creation e di um avere sempre nuove idee di contenuto, sicuramente da questa chat tu potrai svilupparne sempre di nuove.

Ad esempio anche io, cioè tutto il discorso di sviluppo del del contenuto, e di avere una strategia per LinkedIn, una strategia per Sapstack e quindi, cercare di sviluppare il contenuto nel formato long form su Stapstack e poi declinarlo attraverso, Verso Caroselli o Rel su Instagram o Caroselli o post su LinkedIn, ovviamente è in parte è anche CGPT che mi aiuta.

Però è tanta la mia creatività, cioè non è stato CHGBT a dirmi perché non sviluppi la rubrica se, cosa farei se gestissi questo brand, è stata una mia idea.

C'è anche l'idea del um di cioè anche gli script banalmente ce l'ho io come idea ma, magari perché io ho una creatività maggiore, però mi rendo conto che a volte uno deve andare a scalare tutta la parte di creazione contenutistica e questi strumenti qua ci aiutano ad ottimizzarla.

Mi raccomando non um non pensate che debbano essere debbano sostituirvi, ma devono aiutarvi, perché ovviamente migliorano tantissimo la vostra produttività.