Anche qui, brevissimissimissima premessa teorica su quelle che sono, diciamo l'analisi degli insight che molto spesso è la parte che non viene fatta, viene tralasciata o viene sottovalutata.

Partiamo dal differenziare quelli che sono i KPI di contenuto versus di piattaforma, cioè, Siamo un po' tutte vittime del fatto che TikTok ha un po' pompato questi questi numeri di Rach, copertura insight, quindi io, dal mio profilo i- TikTok potrei fomentarmi del fatto che questo RIL ha preso 1,1000000 di view, no? Quindi potrei dire ah vedi, sono andata virale, ho preso un botto di follower, o quest'altro 69000 più così.

In realtà, cioè uno deve considerare innanzitutto i KPI di piattaforma.

Quindi è normale che un t, che funziona molto per, per per cercare appunto di pompare questa tua um volontà di ottenere i numeri alti, in qualche modo cerca, quando ovviamente il contenuto è performante di darti quel boost a livello di visibilità.

Ma non è la stessa cosa anche per un Instagram o per un un LinkedIn dove la riccia è molto molto più limitata, quindi, cerchiamo innanzitutto di capire quali sono i KPI di piattaforma e i KPI di contenuto e capire soprattutto, Che non dobbiamo soffermarci solo alle prime impressioni, cioè questi numeri qui, in realtà non non c- non s- non rappresentano nulla se non sappiamo analizzarli correttamente cioè, e capire perché questo video ha preso 1- 191000 view, quest'altro 1,1 1000000 di view.

Perché ci sono varie componenti che diciamo um interagiscono affinché un contenuto vada virale o meno, ottenga più view oppure meno e le dinamiche se le capite riuscite anche a scalare.

la produzione contenutistica.

Innanzitutto bisogna valutare gli obiettivi, cioè qual è l'obiettivo attuale è quello di crescere, quindi stimolare l' awareness.

Quindi diciamo che a livello di KPI e metriche da analizzare dovremmo considerare quanti follower ho preso, quanti impresion ho ha raggiunto, qual è la copertura totale.

Quindi è anche soprattutto la qualità dei lead barra follower e co acquisito, perché se io vendo, um sono una reatrice di interni e tutti i follower che mi seguono.

persone che non c'entrano nulla col mio settore, o magari um tutte persone che um mi piace il mondo estetic però che non mi acquisterebbero mai un mio servizio, cioè è come se non avessi fatto nulla a livello strategico, no? Quindi bisogna anche attrarre le persone giuste.

Abbiamo poi la fase di engagement, quindi, sono cresciuta però la mia, come avevamo visto prima, cioè le fasi di vita, no? Sono cresciuta, ma la mia community non interagisce più tanto, non interagisce proprio.

allora cerco di creare, O di portare la strategia in ottica di community building, quindi per stimolare i commenti, di e di condivisioni o i like, e infine tutta la parte di conversion, che è l'ultimo step, quindi, effettivamente dopo che ho portato avanti la mia strategia, ho acquisito follower, sono cresciuta, devo trovare tutti quei modi per diciamo um e infine la parte di conversion, dove ovviamente ci sarà tutta la parte di click effettivi, cioè di quanto effettivamente le persone, abbiano fatto quell'azione che noi pensavamo facessero, che non significa solamente commentare, ma anche scaricare una guida, um andare su un altro canale social, seguire una determinata persona, scaricare un qualcosa, quindi, o iscriversi.

Quindi bisogna valutare che obiettivi uno ha.

In linea generale anche, consideriamo le piattaforme, cioè molto spesso uno pensa che debba stare su tutte oppure solamente su Instagram e su TikTok, capiamo effettivamente qual è la piattaforma giusta, dove in linea generale se stiam.

un mercato B two C, ma B two B in realtà, potenzialmente possiamo stare su tutte come su poche, ma bisogna valutare gli obiettivi di di ognuna, cioè su TikTok se 61 pubblico B to C, ovviamente dovrai intrattenere o educare, attraverso dei format di infotainment, con format immersivi barra intrattenitivi.

Instagram è la piattaforma per eccellenza dove in realtà, è opportuno starci diciamo quasi imprescindibilmente.

Si su Facebook si può fare tranquillamente cross posting o ricondividere articoli, ma solo, per dire che ci sei anche per una questione di migliorare, diciamo il posizionamento sui motori di ricerca.

LinkedIn serve più per fare employee branding o attrarre i talenti, migliorare la reputation o posizionarsi nei confronti di un mercato B to B, ma non è fondamentale esserci.

Magari si può ottimizzare la il profilo e poi non pubblicare nulla a livello di content creation.

YouTube invece se stai investendo in una strategia di creazione contenutistica, perché non portare tutti i contenuti declinati.

Come Rill o TikTok anche su YouTube, perché comunque YouTube ha la sezione shorts che molto spesso ti permette di acquisire tantissimo traffico, che poi se hai ottimizzato il profilo rimandi al link che hai sul profilo e comunque un contenuto che tu a prescindere avresti comunque fatto.

Pinterest è la piattaforma un po' più estetic, che soprattutto per chi si posiziona nel settore della moda, dell'abbigliamento, dell'arredamento di interni, delle illustrazioni, può essere una piattaforma super utile per acquisire notorietà, e, Fine X più diciamo per posizionarsi rispetto a tematiche magari politicizzate o che riguardano magari eventi um live, che ci permette appunto o realtime, che ci permette comunque di dire la nostra, ma non è detto che ci dobbiamo essere anche perché comunque richiede una un'accortezza a livello di trattamento testuale e di proprio tipologia di contenuti che um non tutti hanno.

Anche qui B to B, cioè molto spesso noi tendiamo a differenziare o a, A pensare che siano mondi completamente lontani, quello del B two B e del B to C, in realtà entrambi si rivolgono alle persone, quindi anche qui, TikTok, dipende come lo usi, cioè se lo usi per fare conversione, acquisire nuovi clienti, probabilmente stai sbagliando tipo di piattaforma perché magari TikTok può essere una piattaforma in cui investire, dove sfruttare gli EGC magari, cioè Employee generated content oppure in A tenere e basta.

Instagram, magari può essere strutturata in ottica di community building piuttosto che acquisizione.

Facebook, soprattutto se ti rivolge a un pubblico boomer di imprenditori, può essere la scelta giusta per te.

LinkedIn invece è la piattaforma, per eccellenza per il mercato B to B dove comunicare a 360 i valori core della tua azienda, YouTube, soprattutto per condividere.

video istituzionali, Pinterest, non è fondamentale, però magari anche qui, soprattutto se stiamo in un mercato, che ne so degli arredamento di interni, potrebbe essere utile condi- creare delle bacheche da sfruttare poi su altri canali, in ottica appunto di crossmedialità dove condividere i propri lavori.

e invece X potrebbe essere potenzialmente la piattaforma in cui fare live tweeting, quindi pubblicare contenuti live in base ad eventi.

In base alle attività.

Quindi capire effettivamente qual è l'obiettivo delle piattaforme, ma anche la disponibilità a livello di creazione contenutistica cercando di sfruttare un singolo contenuto riadattandolo sulle varie piattaforme.

E l'importante è avere appunto un'ottica, bella um cioè avere un, pensare bene a quelli che sono gli obiettivi, al tuo business, il mercato di riferimento e la piattaforma da scelta.