Come registrare ed editare il tuo primo podcast.
Una domanda che mi viene posta spessissimo è, ma devo per forza andare in uno studio di registrazione per registrare il mio podcast? La mia risposta è, si può fare anche a casa.
Sto per darti alcune indicazioni per creare un ambiente insonorizzato il più possibile, ma comunque casa.
quindi per evitare di andare a registrare in uno studio e registrazione.
La differenza tra uno studio e registrazione e registrare a casa, ovviamente in termini qualitativi c'è, il podcast che noi stiamo creando è un podcast, il nostro primo podcast, quindi è un po' anche una sperimentazione di questo strumento come strumento di marketing per il tuo business.
Quindi è il consiglio magari Di iniziare um registrando comunque a livello qualitativo, ma in un ambiente un po' più casalingo, che è un po' più flessibile anche in termini di registrazione, e poi se vuoi passare a un contenuto più professionale, con qualità più alta, puoi valutare di andare a registrare in uno studio.
Ti do qualche indicazione su come cercare di ottimizzare un ambiente casalingo a livello di acustica.
Renderlo il più possibile insonorizzato con alcune best practice.
Prima di tutto, siamo a casa, scegliamo una stanza piccola per registrare, piccola intendiamo proprio in termini di dimensioni.
Cerchiamo di preferire una camera da letto o uno studio, evitare assolutamente la cucina oppure una sala troppo grande.
Dobbiamo cercare una stanza che abbia poco riverbero, poco eco, okay? Possiamo fare una prova molto semplice, battendo le mani.
Se sentiamo un po' di eco all'interno della stanza, quella è una stanza da evitare.
La cucina, ad esempio con le piastrelle um spesso crea questi problemi di eco, la stessa cosa vale per le sale magari troppo grandi, okay, se abbiamo magari un salone anche alto con dei soffitti alti, è assolutamente da evitare perché ci crea riverbero.
Il riverbero e l'eco in generale non ci piacciono per tutto ciò che concerne la registrazione di podcast, perché sono anche difficili, da togliere in post produzione e vanno a peggiorare la qualità dell'audio.
Quindi preferiamo una stanza piccola, la camera da letto o un piccolo studio si prestano perché contengono già all'interno della stanza alcuni elementi che possono aiutarci a migliorare l'acustica.
Come ad esempio armadi, tappeti, coperte.
In generale cerchiamo, queste sono piccole best practice che possono aiutarci a migliorare un pochino l'audio, um come ad esempio aprire gli armadi, perché, i vestiti all'interno degli armadi attutiscono un po' a riverbero, ci danno quella sensazione un po' più acusticamente compatta.
La stessa cosa i tappeti, se avete presente gli studi di registrazione, spesso hanno grandi tappeti proprio perché il tappeto assorbe sempre un po', um queste imperfezioni acustiche.
Quindi cerchiamo di aprire gli armadi, stendiamo i tappeti, se abbiamo delle tende, tiriamo le tende, cerchiamo di creare un ambiente il più possibile adatto a una registrazione audio.
Poi stiamo attenti a fonti di ronzio elettrico.
Con ronzio elettrico intendiamo ad esempio la lavatrice nella stanza di fianco piuttosto che il caricatore del computer che magari fa un rumore, Particolare, piuttosto che il frigorifero, quindi tutto ciò che possa interferire a livello qualitativo con il nostro audio.
Altre cose, altre best practice banali ma essenziali, scegliere un momento silenzioso della giornata in cui registrare, quindi un momento in cui magari non abbiamo i figli a, casa oppure un momento in cui non c'è troppo traffico nella strada di fianco, perché traffico, magari una um un'auto che suona con un klaxon entra poi nel microfono e si sente, quindi, scegliamo un momento tranquillo in cui sappiamo che non abbiamo troppi rumori ambientali.
Se abbiamo anche il video, quindi scegliamo di creare un video podcast a casa, magari registrando con il telefono oppure con la nostra videocamera, ovviamente stare attenti un minimo all'estetica, quindi al background che avete dietro alla registrazione, ma anche e soprattutto alle luci.
Queste sono le piccole practice che possiamo utilizzare per avere un minimo di qualità audio anche da casa.
Ovviamente se poi vogliamo una registrazione estremamente qualitativa, ci servirà chiedere l'aiuto di un fonico piuttosto che di uno studio registrazione, ma per iniziare questo setup va benissimo.
È arrivato il momento di scegliere il microfono per il nostro podcast.
Dobbiamo per forza acquistare un microfono? Sì, assolutamente consigliato.
La qualità audio nei podcast è estremamente importante.
È molto importante anche perché negli ultimi anni la qualità del mercato, quindi dei podcast che sono presenti sulle piattaforme si è molto alzata.
Se nel 2000:19, quando i podcast sono arrivati in Italia era possibile registrare un po, Podcast anche con un telefono, adesso è molto molto complesso perché le persone e gli ascoltatori sono abituati ad una qualità superiore, quindi dobbiamo, cercare di essere competitivi anche in termini di qualità audio.
Considerate che gli ascoltatori di podcast ascoltano spesso in macchina, come abbiamo detto prima, in macchina è già un ambiente rumoroso di per sé, se noi abbiamo un audio rumoroso o non estremamente pulito, Il tutto si sommerà e la qualità dell'ascolto sarà pessima, con conseguente abbandono da parte dell'ascoltatore del nostro podcast.
Quindi evitiamo che gli ascoltatori abbandonino il nostro podcast e cerchiamo di puntare a un minimo di qualità audio con un buon microfono.
I microfoni si suddividono in due categorie principali, microfoni USB e microfoni XLR.
Microfoni USB sono di microfoni che possiamo attaccare direttamente al computer, senza bisogno di passare da altri strumenti.
Quindi sono molto comodi, generalmente possono essere portati anche in giro, quindi se dovete andare al mare e volete portarvi dietro al microfono, opterei per un USB.
Abbiamo poi la categoria dei microfoni XLR, che sono invece microfoni che necessitano di una scheda audio o di un mixer per poter essere attaccati al computer.
Detto in modo estremamente semplice chiedo scusa se ci sono fonici o tecnici audio, la scheda audio è una scatoletta che noi attacchiamo al computer e poi attacchiamo il nostro microfono alla scatoletta.
Questa scatoletta ci permette di um andare a modificare alcuni parametri come il volume del microfono piuttosto che il volume delle cuffie, piuttosto che aggiungere direttamente alcuni effetti, direttamente dalla scheda audio e ci permette anche di dare più potenza al nostro microfono.
Gli XLR sono microfoni generalmente più qualitativi che ci permettono di avere una qualità audio migliore rispetto agli USB perché sono microfoni più sensibili.
Vale a dire captano un po' più le peculiarità del nostro parlato.
Nel bene e nel male, pro e contro di questo microfono, ovvero gli XLR ci danno quel suono più da podcast, quel suono più scuro, più completo, ma nello stesso tempo captano di più anche i rumori ambientali.
Quindi se abbiamo una casa particolarmente rumorosa perché magari abbiamo una strada che ci passa proprio accanto, l'XLR capta molto i rumori ambientali.
Gli USB ci danno un output qualitativo, ma meno dell' XLR perché sono meno sensibili, ma captano meno anche il rumore ambientale, quindi ci restituiscono un audio generalmente più pulito.
Oltre a questo abbiamo detto che gli USB sono un po' più comodi da trasportare perché abbiamo direttamente il microfono da attaccare al computer, mentre gli XLR dobbiamo sempre passare, Da una scheda audio, ma ci danno un po' meno il suono, profondo, rotondo da podcast che invece gli XLR riescono a darci.
Vediamo adesso assieme alcuni esempi di modelli di microfoni che si possono utilizzare per creare il primo podcast.
Abbiamo ad esempio, queste sono solo appunto delle proposte che vi faccio di microfoni che anche in vocal utilizziamo in funzione un po', um del progetto che dobbiamo andare a svolgere.
Come microfono USB, io vi consiglio un road NT USB.
È un microfono molto versatile, um molto leggero anche da trasportare si attacca direttamente al PC.
Abbiamo una retina antipop che um cerca di evitare le P troppo forti, quindi di restituirci già un audio un pochino um curato, quindi un microfono USB assolutamente valido.
Se vogliamo andare su un XLR vi propongo il Podmic.
Il Podmic è un bellissimo microfono molto utilizzato in ambito podcasting, è un microfono XLR, quindi in questo caso dovremmo andare ad utilizzare anche una scheda audio, per poterlo um attaccare al computer, oppure abbiamo lo show.
MW seven Plus, che è un microfono sia USB che XLR.
Quindi in realtà in questo caso può essere utilizzato in entrambi i modi, quindi se è attaccato direttamente al computer che attaccato ad una scheda audio.
Quella è la versione evoluta del microfono che sto utilizzando io ora, che invece è uno shore MW seven che vi mostro.
che, come sentite come suono è un suono molto presente, è un suono molto curato.
E quindi questo sicuramente è quello che vi dà più la qualità da podcast.
A livello di budget.
G USB generalmente sono budget un po' più bassi XLR sono budget leggermente più alti in funzione poi del modello potete um valutare anche su che budget stare.
Ultimo consiglio, se avete magari a casa dei lavalier, quindi quei microfoni che si attaccano direttamente alla giacca, quelli piccolini, i lavalier li sconsiglio in questo caso li sconsiglio perché sono microfoni che non vi danno la qualità audio da podcast.
Sicuramente sono comodi se dovete fare magari delle interviste in movimento da portare in una certa location, um però non vi danno quel suono che può darvi un microfono di questo genere.
Non solo suono a livello di estetica sonora, ma anche a livello proprio di potenza, um che um può generare un microfono del genere.
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