Okay, Non so che cosa stai pensando in questo momento.

Ti stai dicendo Okay, abbiamo visto tutte queste varie cose per pubblicare, ma quanto spesso dovrei pubblicare? Magari non stavi pensando a quello, ma lo dico lo stesso io.

Quindi la frequenza di pubblicazione ci sarà.

Ci sono tante scuole di pensiero diverse c'è chi dice come in tutti i social che la frequenza è fondamentale.

Ovvero tu devi essere consistente vuol dire pubblicare in maniera consistente.

Vuol dire pubblicare molto di frequente, o almeno con una giusta frequenza che magari uno potrebbe dire ogni settimana devo pubblicare tre volte e magari facendo un'analisi vedo che pubblicherò alle nove o testando nove dal alla mattina.

Funziona meglio dal pomeriggio, quindi magari dico So che voglio pubblicare lunedì, martedì, mercoledì e pubblico quei tre giorni, tutte le settimane che chi dice che dovresti pubblicare tutti i giorni.

E in questo caso qua molte di queste persone si preparano tutti i post durante il weekend e poi vanno a pubblicarli.

Una cosa che posso sconsigliare al mille percento è di programmare il post.

È da recentemente che LinkdIn ha permesso di programmare i post dai miei test personali.

Quando ho programmato un post e poi pubblicato in automatico.

Quel post aveva molto meno riccio di quello che avrebbe avuto.

Non ho la riprova totale, ma personalmente la mia esperienza questo avviene e perché tendenzialmente una piattaforma vuole che tu pubblichi e che tu interagisca con i contenuti.

Se tu hai programmato quel post e viene pubblicato in automatico e poi non interagisci con i commenti e con i contenuti andrà meno bene quel post tendenzialmente.

Di conseguenza io ti consiglio di non programmare e quindi ci sono alcune persone che dicono di programma di postare tutti i giorni molto di di frequente.

E ci sono addirittura degli account che io ho visto, che trattano LinkedIn come se fosse Twitter, ovvero pubblicano quattro, cinque, sei, sette volte al giorno, sempre cose molto brevi, proprio una riga come fosse Twitter.

Una riga pubblica, una riga pubblica, una riga pubblico.

La mia, come io tratto LinkedIn è magari un modo diverso da altri, che pure mi ha permesso di crescere all'interno della piattaforma, perché il mio obiettivo non era per forza crescere alla piattaforma, ma era condividere del valore a un network di persone, a una community di persone molto specifica, tendenzialmente a professionisti a persone interessate all'ottica di business startup che uno mi potrebbe dire su link è pieno di queste persone, ne nel senso io non avevo come target di pubblicare costantemente parlando a grosse corporate o a etu manager avevo un'ottica di pubblicare ad altri fondatori di start up come me o comunque persone che erano consulenti o freelancer, persone che comunque avevano un proprio business o una piccola startup non un'enorme multinazionale che poi potessero avere beneficio da leggere i miei post, anche persone di quel tipo.

Ottimo.

Però il mio non era proprio un'ottica di voglio postare con una certa frequenza perché voglio crescere perché altrimenti avrei fatto post probabilmente molto diversi da quelli che effettivamente ho fatto con classici titoli clickbait, con storie che che dopo vedremo alcuni esempi di come si potrebbe crescere in quell'ottica.

La mia personale frequenza è sempre stata invece il.

Ogni volta che vedo qualcosa di interessante guardo il creo il contenuto il più velocemente possibile che lo pubblico.

Adesso vedremo esempi di post di questo tipo che ho fatto veramente in pochissimi minuti, ma tendenzialmente per me non c'è stato mai un vero calendario editoriale.

La vera cosa che io personalmente facevo invece era quella di andare a rimuovere delle parti della settimana o della giornata in cui sapevo che un mio post sarebbe andato molto male.

Faccio un esempio LinkedIn.

Sappiamo che la se durante la settimana ha un c'è, una reach molto maggiore perché è un social usato la professione, che è molto più difficile che un professionista stia a guardare LinkedIn, magari al sabato e alla domenica, ma invece è molto più probabile che lo guardi.

Lunedì, martedì, mercoledì, per esempio, il venerdì tendenzialmente nel pomeriggio c'è una reach molto minore rispetto che alla mattina il venerdì comunque non è un'ottima giornata.

La mia personale esperienza mi dice che il momento migliore di pubblicare su LinkedIn è nella mattina.

Io tendenzialmente cerco di pubblicare verso le nove o verso le dieci se c'ho qualcosa che devo pubblicare in quel momento e cerco di pubblicare il meno possibile dal tardo pomeriggio in poi, soprattutto la sera.

Non pubblico mai e stessa cosa nel weekend.

Se c'ho un post molto interessante me lo scrivo da qualche parte e poi lo pubblico al lunedì, al martedì, al mercoledì, quando voglio, ma tendenzialmente soprattutto quello che durante il periodo estivo, magari ancora di più vale questa regola durante il periodo estivo.

Non pubblichiamo nel pomeriggio, non pubblichiamo da giovedì in poi, almeno questa è la mia esperienza.

Cerchiamo di condensare il più possibile lunedì, martedì, mercoledì e al tempo stesso se un post è andato molto bene, il mio consiglio principale che abbiamo pubblicato è non ripubblicare subito dopo, quindi se pubblico qualcosa e magari mi è venuta un'altra idea, teniamoci per il giorno dopo.

Lasciamo anche che il post vada per due giorni.

Non buttiamoci subito a dire ho pubblicato è venuta un'altra idea.

Li pubblico ancora Tendenzialmente è una cosa che sconsiglio, quindi ognuno può metterci la frequenza che vuole.

È chiaro che pubblicare di più è meglio che pubblicare mai o pochissimo.

Io personalmente non l'ho mai vissuta come una costrizione, come come qualcosa di obbligatorio l'ho sempre vissuta come qualcosa che volevo dare agli altri.

Volevo dare e parlavo soltanto quando avevo qualcosa di interessante da dire.

Non mi sforzavo di trovare delle cose per pubblicare, questo è personalmente quello che faccio e tendenzialmente un'altra, cosa che, come ho detto che facevo era guardare in che orario e soprattutto in che giorno pubblicare.

E queste sono le uniche due cose che realmente facevo