Ti parlo delle persone dell'organizzazione e del ruolo del manager Un'organizzazione, che per di più offre servizi di consulenza, è composta personalmente da persone non da automi, macchine o robot.

Questa considerazione è molto importante per me in quanto consente di metterci sulla giusta strada per comprendere in che modo devi sviluppare la tua linea operativa e quali sono le variabili in gioco di cui ti puoi servire per produrre i risultati che vuoi generare.

In questo contesto, quindi, diventano più che mai importanti i seguenti aspetti l'empatia la relazione, il dialogo e la fiducia.

Mi piace dire che il manager è come se percorresse contemporaneamente due strade.

La prima riguarda l'interno di Un'organizzazione, mentre la seconda l'esterno di Un'organizzazione partendo dalla prima strada.

Il manager è quella persona che in primis deve avere ottime doti comunicative ed empatiche, deve consentire alle persone di stare bene, all'interno dell'organizzazione e per poterlo fare deve conoscerle a fondo attraverso il dialogo, il profondo ascolto l'individuazione delle ambizioni, delle leve motivazionali e delle paure.

In questo modo sarà possibile comprendere qual è la strategia migliore per approcciarsi alle persone, quali sono gli aspetti che possono spronarle e supportarle nei momenti di difficoltà per esempio, avendo quanto più chiara possibile la natura del problema.

Più si ascolta le persone e più si comprendono i caratteri delle persone, più diventa semplice riuscire a dialogare costruttivamente in situazioni poco semplici e senza incorrere in fraintendimenti.

Quindi il manager deve essere un faro illuminante, un punto di riferimento.

Sappiamo però che non è una condizione che si può raggiungere con uno schiocco di dita.

Stiamo sempre parlando di persone e non di automi.

Sulla base delle esperienze mira eBay, posso riassumere le azioni che aiutano un manager a posizionarsi come leader nella mente delle proprie persone.

Partiamo dalla prima Diffondere una vision comune e verificare che sia stata compresa, metabolizzata, abbracciata da tutti, deve far immaginare una strada alle persone, un sogno che possa motivarle spronarle.

Una seconda caratteristica che il manager deve avere è quella di dare il buon esempio.

Se pretendiamo dagli altri, per esempio la puntualità in una in una chiamata, in una riunione, oppure pretendiamo il rispetto di una deadline, è necessario essere in primis noi puntuali e rispettosi delle deadline.

Questo ci consentirà di essere sempre autorevoli e non ricevere obiezioni nel momento in cui facciamo notare qualcosa di ottimizza a qualcuno il manager deve essere inattaccabile da tutti i punti di vista, altrimenti si rischia di non essere credibile o di non essere rispettati dalle proprie persone.

Il manager deve poi essere un facilitatore avere l'obiettivo di rendere la vita delle persone all'interno di un'organizzazione più semplice, più facile deve ottimizzare l'operatività con l'obiettivo di aumentarne la qualità e diminuire il tempo necessario che le persone devono impiegare per generare uno specifico output deve evitare qualsiasi fraintendimento e facilitare i chiarimenti tra le persone.

Il manager deve poi essere un capitano affidabile.

Mi piace sempre dire che se una persona deve salire su una barca e deve remare insieme ad altri, è importante che questa persona abbia fiducia nel capitano che coordina la traversata e quindi coordina tutta l'operazione.

Ecco, il manager deve diffondere padronanza di quanto si sta facendo e ottenere la fiducia delle persone.

Per farlo è necessario che sia sempre allineato su tutti gli aspetti importanti di un progetto.

In questo modo sarà possibile essere riconosciuti come affidabili e si potrà ottenere maggiore fiducia.

Si potrà remare correttamente tutti in un'unica direzione.

La seconda strada che percorre un manager, come ti ho anticipato, è la strada esterna all'organizzazione In questo caso il manager rappresenta l'anello di congiunzione tra azienda, clienti e stakeholder di progetto.

Anche in questo caso diventa importante diventare quanto prima un punto di riferimento, una guida rilevante per il cliente.

Più riesci ad ottenere guadagnare la fiducia del cliente, meglio potrai operare e sperimentare per generare quanto prima dei risultati.

Se questa fiducia non viene ottenuta, che il cliente non ti dia la possibilità di fare ciò che è necessario per generare i primi risultati e quindi un progetto potrebbe davvero non trovare pieno compimento ed essere interrotto anticipatamente.

Un esempio pratico potrebbe essere il cliente che, avendo scarsa fiducia, ti concede budget pubblicitari risicati oppure il cliente che, avendo scarsa fiducia, pretende dei risultati il giorno dopo l'inizio di una campagna pubblicitaria o di un progetto e si spazientisce molto presto, magari interrompendo il progetto.

Per risolvere questa questione è necessario partire da un processo di educazione del cliente.

È necessario che instauri quanto prima un rapporto di dialogo e ascolto di quelle che sono le sue necessità, di quelli che sono i suoi dubbi.

Ancora una volta salta fuori il discorso dell'ascolto più riuscirai ad ascoltare e più avrai armi da utilizzare per poter essere maggiormente incisivo.

Solo ascoltando il cliente potrai scoprire quali sono gli elementi che gli sono poco chiari o che lo spaventano.

Conoscendo questi aspetti, potrai intraprendere un processo di educazione, di spiegazioni e di chiarimenti che possano sentirli di stare tranquillo e fidarsi di te e del tuo operato.

Un altro aspetto importante è riuscire a tenere allineato un cliente alla vision di progetto, al futuro del progetto.

A cosa ci si deve aspettare dopo e quindi è necessario che tu riesca a creare delle aspettative corrette che possano non generare delusione nel futuro.

Un'altra, cosa rilevante per la figura del manager e quindi, se vuoi fare il manager, è ricordarti sempre che apparterrà alla prima linea aziendale e, in quanto appartenente alla prima linea aziendale, dovrai farti carico di trasmettere alle altre linee i valori aziendali.

Un manager rappresenta questa connessione tra board aziendale e operativi.

È necessario che i valori aziendali, le scelte aziendali vengano poi trasmesse da parte di un manager.

È proprio lui che deve mantenere una certa integrità.

Ad esempio, in una riunione manager può succedere che una persona non condivida la scelta che la maggioranza dei partecipanti a questa riunione ha preso ma non per questo deve diventare un detrattore della decisione.

Decisione presa quando si relaziona all'esterno di quella riunione, come la maggioranza deve farsi carico di comunicare la decisione presa in maniera costruttiva.

Non ci si può fermare, però alla sola comunicazione dei valori aziendali è necessario che il manager impieghi del tempo per verificare che questi valori e le scelte siano state comprese appieno metabolizzate.

E se questo non è accaduto, è necessario dedicare del tempo agli individui che non hanno compreso fino in fondo, per esempio una scelta aziendale.

Mi piace sempre dire che ogni figura ha delle informazioni e una visione delle cose differente.

Questo lo faccio spesso presente quando mi trovo di fronte a qualcuno che non condivide o non ha compreso una determinata scelta.

Un operativo, per esempio, ha un set di conoscenze di informazioni che gli sono necessarie per produrre un output che è sicuramente diverso dal set di conoscenze e di informazioni che possiede un manager o un e of.

E quindi fisiologico che ci si possa trovare in situazioni di incomprensione.

Per questo è necessario dedicare del tempo specifico in modo da trasmettere le motivazioni di una determinata scelta e condividere anche le informazioni su cui, per esempio un manager oppure il board aziendale ha fatto i suoi ragionamenti per prendere una decisione.

Il manager è quindi una figura che ancor prima di agire, sia internamente sia esternamente, deve ascoltare, deve ricevere spunti, deve accogliere spunti e influssi e successivamente agire costruire dei piani di azione partendo da quelle che sono le variabili in gioco che ha raccolto e che può utilizzare per far sì che tutto vada bene.