Ma quanto? Quanto siamo bravi noi esseri umani a raccontarci le bugie per farci piacere o per darci ragione? In realtà il meccanismo del nostro cervello funziona così per proteggersi è una forma di autoprotezione.

Però vi voglio dire di tre errori tre bugie che il nostro cervello quando facciamo finanza personale, almeno il mio.

Ma vi dico avendo tanti studenti poi alla fine eh, ormai le le le le domande e gli errori che vedo sono sempre gli stessi.

Quindi vi ho preso quelli tre più ricorrenti vi dico qual è il primo e accade soprattutto a chi, um um stavo dicendo solo ai liberi professionisti chi ha un lavoro autonomo, chi è un imprenditore, ma non è vero, perché l'ho visto accadere anche a dipendenti in situazioni, magari un po' più di stress e cioè non di di di avere uno stile di vita e di fare delle spese um non perché si ha si ha il budget e si ha la possibilità di fare quelle spese, ma solo per per lo stile di vita che pensi di dover avere o di meritarti.

Questo è un po', è un po'.

Vi sarà successo sicuramente quando magari dopo un mese di lavoro duro um di di fatica vi dite No, questa cosa la voglio comprare perché è un è un vizio che mi concedo è un è è una cosa che me me me la merito oppure per i liberi professionisti.

Ma no, io sono lì professionista fatturo lavoro e questa cosa me la merito.

Viaggio in business class Mi prendo il mio bel Trenitalia nel salottino privato.

Sto comodo, me lo merito.

Sono un sono un lì professionista.

Sono un imprenditore, sono un amministratore delegato della mia azienda e lo faccio.

Beh, state attenti ad entrare in questa trappola perché è molto, molto pericolosa.

Um quindi spendere sempre per cose che sono necessarie per per le quali dovete spendere secondo errore.

Seconda bugia um non affrontare la realtà.

Spesso non si vuole cominciare e tenere traccia di un monitorare il proprio bilancio personale.

Re entrate, uscite stato patrimoniale perché non si vuole affrontare la realtà, non non non è è più facile vivere nell'ignoranza nel non sapere qual è il mio la mia situazione attuale.

Oppure magari avete cominciato a farlo e sapete che un mese state un pochino spendendo troppo? No? E quindi magari dite no, vabbè, ma poi guardo Faccio il prossimo mese.

Adesso Questo mese è meglio di no, perché non volete affrontare la realtà e dirvi magari tirarvi le orecchie? No, um, e invece siamo sempre pronti quando ci dobbiamo dare una pacca sulla spalla a darcela.

Ecco, cercate invece di essere consapevoli sempre perché in finanza personale o non si impara tantissimo dagli errori, quindi sbagliate, magari fate piccoli errori, non fate errori che possano compromettere per sempre la vostra situazione finanziaria o lavorativa.

Ma io cresc- son sempre cresciuto tanto solo quando mi sono reso conto degli errori che avevo fatto.

E l'unico modo di rendersi conto di un errore è di monitorare la propria attività, le cose che si fanno, le spese che si hanno e poi andarle a vedere.

Quello è l'unico modo, eh? Perché non potete monitorare il processo della vostra evoluzione o involuzione se non state raccogliendo i dati.

Questa è una grandissima verità.

Un'altra bugia che ci raccontiamo è quella.

Okay, sono giovane.

Um al mio futuro ci penserò dopo.

Poi i risparmi arriveranno.

Adesso mi devo pensare a godermi la vita Adesso questi soldi me li devo spendere.

Devo uscire con gli amici.

Devo viaggiare.

Devo ci sarà tempo.

Ecco no o meglio demandare a dopo può essere una fatica molto più grande e io l'ho fatto questo errore l'ho fatto perché fino ai ventiquattro, venticinque anni, nonostante io lavo io praticamente lavoravo a livello professionale già mentre studiavo addirittura già da a diciassette anni perché io ero un pro come non so se ho raccontato la mia storia e ogni ogni tanto sto facendo il corso per rn, ma sto pensando come se voi dall'altra parte ci ci sia la mia community um nel sul mio canale youtube e quindi la mia community mi conosce ormai perché sono sette otto anni che sto su youtube, no, ma io ho cominciato a programmare da quando avevo um ho fatto la prima comunione perché mia madre mi ha regalato il Commodore sedici per la comunione, ho cominciato a giocarci come fanno tutti i ragazzi.

Ma io poi ho voluto imparare a programmare per costruirmi i miei videogiochi e quello ha fatto nascere in me l'innamoramento la la la passione della programmazione.

Quindi a quindici, sedici diciassette anni um ero già un programmatore professionista, quindi ho cominciato a lavorare a diciassette diciott'anni, facevo prima i primi lavoretti, ma a diciott'anni appena maggiorenne ho ho avuto invece le mie prime um i i miei primi clienti ho aperto partita iva eccetera Sì, e fino ai ventiquattro, venticinque e vi assicuro che mi son pa-.

Mi è passato tanto denaro in mano, ma vi assicuro anche che l'ho sciupato in maniera molto poco intelligente.

Ora nemmeno mi sto lì troppo a fustigare perché quando si è giovani si è giovani e quando si è giovani si è poco saggi e mo e stupidi e e poi non non c'era tutta la cultura l'informazione che c'è oggi su questa materia all'epoca per me pensare a o questi soldi se li metti da parte e li investi se io avessi investito cento euro al mese dal millenovecentonovantasette um quando ho cominciato a lavorare novantasette novantotto a livello professionale cento euro, centomila lire al mese Io ve vengo dall'ambito tecnologico, come vi ho detto prima.

Quindi pensate se in a Quell'epoca avessi cominciato ad investire nelle big tech di oggi dell'amazon di oggi nella Google di oggi e io ci lavoravo, io lavoravo per Macromedia, che poi divenne adobbi.

Poi ho lavorato per per Google sono stato un livello per expert, un consulente Google.

Cioè pensate se ci penso mi mi do veramente le martellate, però veramente non rimandate, iniziate subito, ma magari anche con poco, come vi ho detto i risparmi, i entrare in questa in questo ragionamento meccanismo è un allenamento, è come andare in palestra prima lo fate meglio è, meno faticoso è assolutamente e questa è una è è un è un insegnamento che mi ha dato un po' mia madre e e ho capito che c'è solo una mezza verità e cioè mia madre ha sempre considerato il debito cattivo.

Non fare debito.

Um i i poveri fanno i debiti, chi non ha i soldi fa i debiti.

Um invece non è vero.

Poi ho scoperto con l'età che esistono debiti buoni e debiti cattivi, nel senso che i debiti che generano un attivo quelli son debiti buoni.

Immaginate che ho preso che abbia preso un mutuo per comprare una casa che genera un affitto non è un passivo quello è un attivo.

La prima casa è un passivo, quello sì è inutile che ce lo raccontiamo.

È vero che piano piano, mano a mano che la ripaghiamo entra nei nostri asset, ma non non c'era niente, ci toglie soldi sia che abbiamo pagata in dire in contanti, sia che la la stiamo ripagando con un mutuo.

Però qui la lezione è, um il concetto è non fare spese che non che non puoi permetterti non vivere al di sopra delle tue aspettative.

Una regola che mi sono messo io è non spendere soldi utilizzando per esempio una carta di credito se quella cosa effettivamente non la puoi ripagare entro un mese, anche qui ci sono tante regole, però per le spese piccole.

Certo, se comprate una casa ovviamente questa regola non non non non funziona.

Però um a me insomma è è servita come regoletta e ve la do, ve la do qui anche a voi.

Bene, dai, passiamo alla prossima lezione.

Vi ho fatto la ramanzina e no, queste sono le un po', le bugie, gli errori che si fanno più comunemente.

Quindi li ho voluti raccogliere in un in un unico video