Nel content marketing ci si può sbizzarrire con l'uso di espedienti narrativi e nella costruzione del nostro story telling.

Prima abbiamo visto quali sono i punti principali da considerare per scegliere la nostra storia, ma lo story telling nel content marketing può assumere tante forme diverse e non necessariamente se ne deve scegliere solo una per il nostro brand.

Infatti, a seconda dei mezzi che abbiamo a disposizione, ma a seconda anche dello storytelling in senso ampio che vogliamo, possiamo combinare due o più tipologie fra quelle più comuni fra quelle più popolari.

E ora le vediamo insieme.

Infatti qui faccio una premessa ho inserito degli esempi per ognuna delle tipologie, ma la maggior parte delle tipologie ve le illustrerò nella pratica attraverso lo storytelling di un brand in particolare.

Sto parlando di Atoms, brand americano di sneakers casual che ha fatto dello storytelling uno dei suoi asset principali, tant'è che il brand si è evoluto e si è posizionato sul mercato, anche grazie a un sapiente uso delle tecniche di storytelling e alla combinazione di tipologie diverse di storytelling.

Partiamo con la prima tipologia chiamata brand di storytelling.

Si tratta della creazione di una narrazione intrinseca nel brand di intorno ad esso, a partire dalla sua storia, dai suoi valori e dalla sua personalità.

Infatti i mezzi, i migliori a supporto di un brand di storytelling sono quei mezzi che permettono un'argomentazione molto esauriente.

Sono dei long form se pensiamo in ottica di copy e quindi, ad esempio abbiamo blog aziendali, la pagina che siamo sul sito Abbiamo contenuti di stampo building in public monografie aziendali, quindi manuali che raccontano la storia di un brand.

Se si tratta di un brand che merita una storia di un certo peso, oppure ancora contenuti che esprimono la personalità del brand, il brand di cui vi accennavo poco fa Ethos ha dato massima espressione al suo brand di storytelling nella pagina che siamo del suo sito, che è non solo una pagina che siamo realizzata benissimo, ma anche un vero e proprio masterpiece dello storytelling al di là del brand.

Quindi vi consiglio di andare sul sito e leggermela perché è veramente un viaggio bellissimo.

Il Chissi di Atoms racconta la nascita del brand dai suoi albori, quindi dalla storia dei due fondatori originari del Pakistan ed il loro tumultuoso viaggio di vita fino alla nascita di una startup di scarpe a New York.

La voce della narrazione è quella di Sidra.

Co-founder del brand racconta in maniera struggente, ma al contempo appassionata e lucida l'educazione dei genitori, impregnata dal fondamentalismo islamico, di quando a sedici anni volessero obbligarla a sposarsi e di quanto lei volesse proseguire con gli studi, anche se i suoi voti non erano brillanti.

La romantica conoscenza con Basse, colui che sarebbe poi divenuto suo marito, oltre che suo socio.

Attenzione l'ordine in cui l'ho detto non è casuale.

E poi ancora il loro primo business nel social media marketing Pensate un po'.

E poi ancora il loro primo esperimento con le scarpe sempre nutrito dagli spunti di YouTube, dai video di imprenditori e creativi americani fino a conquistare un posto nell'incubatore Y Combinator.

E vissero tutti felici e contenti? No, non ancora.

Quello di Atoms non è solo un ottimo storytelling di brand, ma un ottimo storytelling per qualunque categoria ricco di alti e bassi.

Infatti, Sidra e vacanze hanno dovuto affrontare un enorme basso anche in Combinator.

Alla fine del percorso nessun investitore ha investito nel loro prototipo di scarpe.

Ma ancora gli eroi di questa storia non si sono arresi.

Hanno ricominciato le loro ricerche con interviste one to one agli store manager dei negozi di scarpe per capire cosa stessero cercando gli americani in quel momento.

Un modello di scarpe da indossare tutto il giorno, dalle occasioni più casual del mattino fino all'aperitivo la sera e in tessuto scarpe leggere con cui si può fare tutto.

Quindi sviluppano un nuovo prototipo, la scarpa che decreta ufficialmente la nascita di Athos.

E poi una nuova intuizione che dà agli eroi di ethos una nuova linfa vitale la produzione di mascherine innovative durante il covid idea che ha dato un enorme supporto alla Warnes del brand.

Quella di Sidra e Vacanze è una storia di sfida delle convenzioni, riscatto sociale e una determinazione infuocata così infuocata che ha portato alla conquista di un mercato difficilmente penetrabile da due novellini del Pakistan.

Il tutto camminando su delle sneaker leggere e dal design minimalista.

Questo è fare storytelling fatto bene, Okay, vediamo la seconda tipologia di storytelling che possiamo sviluppare nella nostra strategia di marketing.

Sto parlando del storytelling che si concentra sulle esperienze positive dei clienti con il nostro prodotto e il nostro servizio e sull'impatto che il nostro brand ha avuto nella loro vita.

Infatti i mezzi migliori per fare customer storytelling sono le testimonianze dei clienti, le storie di successo e i casi studio.

Il target primario di Ethos era costituito da creativi ed imprenditori di città, soprattutto di New York, metropoli che è diventata il cuore nevralgico del brand.

In ogni caso si trattava di persone che tutto il giorno si muovevano da un lato all'altro della città e probabilmente anche per questo avevano poche chance di cambiare le proprie scarpe da un appuntamento all'altro.

Ora le testimonianze di Ethos sono piuttosto trasversali, ma inizialmente gli sforzi di storytelling si sono concentrati su piccole opinion leader rappresentativi di questa categoria.

Tra le testimonianze abbiamo musicisti, filmmaker, pittori, designer e ancora startupper, giovani imprenditori del mondo business.

Alcune testimonianze sono prodotte direttamente dal brand, altre invece sono spontanee degli utenti che Atoms ha ripreso in giro per il web.

Infatti, talvolta hanno assunto anche le fattezze di meme e sappiamo quanto l'ironia sia un'arma potente per arrivare al cuore del pubblico.

Un'altra tipologia di storytelling applicabili nel marketing a quella del product storytelling che si concentra sui vantaggi del prodotto e su come questo può aiutare il target a risolvere un problema o a soddisfare un bisogno.

I mezzi migliori per fare storytelling sono ovviamente le schede prodotto, ma anche i video dimostrativi e, perché no, i packaging che spesso riportano dettagli accattivanti e capaci di incarnare la personalità del brand.

Ho un bellissimo esempio di packaging sfruttato per lo storytelling del brand, ma è contenuto nel modulo sei.

Torniamo ad Atoms, invece passa il tempo.

Lo storytelling di Atoms e la sua awareness aumentano fra le movimentate vite di città e così si estende anche la sua linea di prodotti.

Entra in scena un nuovo target, quello dei figli del target, precedentemente inquadrato come i loro genitori, questi bambini affrontano le sfide della vita nella grande città, ampi spostamenti, lunghe camminate e ovviamente i giochi tipici dei bambini.

Tutte sfide che Athos supporta a partire dal comfort dei loro piedini.

E lo racconta non solo attraverso le tipiche immagini da campagna pubblicitaria, ma anche con momenti rubati dal backstage degli scatti, in cui i bambini vengono colti in tutta la loro spontaneità ad esplorare con le Atom.

Wow eh, poi c'è lo storytelling di carattere narrativo che è la forma più tradizionale di storytelling inserita nella strategia di marketing.

Basti pensare alle campagne pubblicitarie si tratta in effetti della creazione di una storia completa, con un inizio, una parte centrale e una fine.

È come se fosse un mini film o un mini libro dedicato al nostro brand.

E infatti i mezzi migliori per fare narrative storytelling sono video post sul blog, campagne di comunicazione integrata spiccia ad eventi e attività esperienziali online o offline in cui coinvolgere direttamente i nostri clienti.

Nel caso di ethos vi porto come esempio Le Land, che è un mini film, un corto realizzato da un artista emergente, da un giovane film maker, quindi totalmente coerente con il target di ethos e totalmente coerente con i gusti del target di ethos.

Un altro esempio più esteso che voglio raccontarvi è quello della campagna di comunicazione integrata Real Coast of Beauty.

Un esempio magistrale di Narrative storytelling, anche premiato a Cannes del Brand V riguardo l'impatto devastante che hanno gli standard di bellezza realistici che i social propinano a bambine e ragazze con una base psicologica troppo fragile per tracciare una linea divisiva fra filtro social e realtà.

Questo storytelling si nutre di dati statistici e commoventi racconti diretti di persone che hanno vissuto disagi spesso sfociati in depressione e disturbi alimentari indotti da una rappresentazione distorta della normalità.

Ricordiamo dall'altro corso da copyrighting avanzato che l'archetipo incarnato da V è quello dell'innocente, che indirizza le sue azioni alla salute e alla cura delle persone negli ultimi anni, andando oltre gli standard di bellezza convenzionali e promuovendo un approccio più gentile e inclusivo.

Lo storytelling di questa campagna è l'espressione contemporanea del prendersi cura di sé.

Un incoraggiamento all'amor proprio che non si ferma ai bisogni fisici, ma si cura anche del benessere emotivo e mentale delle persone, soprattutto delle più giovani.

Veniamo ora all'ultima tipologia di storytelling nel marketing l' Dusty Storytelling, cioè uno storytelling che ha un raggio d'azione più ampio perché va a toccare l'intera industria di riferimento del nostro brand e come Quest'ultimo si inserisca nel suo ambiente.

Eh, infatti, i mezzi migliori per fare industrie storytelling sono pillole di leadership e di pensiero, news di settore, White paper, contenuti che posizionano il brand come esperto nel proprio campo.

In effetti non tutti i brand possono fare industrie storytelling può fare storytelling, un brand che può vantare in quel campo una notevole expertise, data magari dalla storia o dalle sue innovazioni tecnologiche, come esempio di industrie storytelling Vi porto Alma Wave, realtà italiana che si occupa di intelligenza artificiale e analisi del linguaggio naturale con la quale ho avuto occasione di collaborare lo scorso anno per la definizione della sua content strategy ed il racconto della sua offerta tecnologica e commerciale, allora in fase di di ridefinizione.

Alma Wave è pioniera in Italia in tema di intelligenza artificiale e tecnologia speech to text pensate che è nata nel Duemila e otto, per cui diciamo che poteva permettersi di inserire nella sua strategia di contenuti anche un filone dedicato agli industrie storytelling, offrendo agli utenti e agli stakeholders analisi puntuali sullo stato dell'arte dell'intelligenza artificiale, sulle sue evoluzioni future e sull'impatto di essa nella vita di ognuno di noi, toccando le macro aree della nostra società, dalle municipalità alla sanità, dal turismo ai trasporti e alle infrastrutture, abbiamo distribuito il suo storytelling su vari gradi, dai canali e gli strumenti più istituzionali come i white paper scientifici, fino a quelli di fruizione più ampia e trasversale, ad esempio l'articolo di blog o il post di LinkedIn.

L'obiettivo non è stato solo quello di posizionare Alma Wave come leader dell'intelligenza artificiale in Italia, ma anche fare divulgazione con cognizione di causa in un mercato che ora intende e per questo oggetto anche di disinformazione