Che cos'è lo storytelling è l'arte di raccontare una storia in modo efficace per coinvolgere emotivamente il pubblico, creare una connessione e trasmettere un messaggio.

Ora vi faccio vedere uno spot che è diventato virale su internet.

Oggi conta più di diciassette milioni di visualizzazioni, che è stato realizzato da un regista dipendente e proposto ad Adidas per promuovere un suo paio di scarpe.

L'azienda ha rifiutato questo contenuto che però è stato postato su YouTube ed è diventato assolutamente virale.

Dura poco, è un minuto e mezzo di contenuto, però vi chiedo di notare tutti i rapporti relazionali che si sviluppano fra i vari personaggi e di cercare in qualche modo di comprendere come la storia, come la narrazione, riesce ad approfondire un racconto che in realtà è brevissimo e semplicissimo che non non smetti di fuori che sta mettendo ora.

In tutto il video non è stata pronunciata una singola parola, eppure il racconto si sviluppa in modo perfetto.

Noi siamo in grado di comprendere qual è il ruolo di ciascuno dei personaggi che si muovono all'interno della narrazione, magari anche soltanto attraverso un'inquadratura.

Capiamo qual è il ruolo del protagonista, delle persone che lo aiutano, quali sono le motivazioni che lo spingono a farle.

Qual è il ruolo degli antagonisti, che magari vengono inquadrate soltanto per pochi secondi, ma attraverso una singola espressione facciale riescono a comunicare un messaggio? E qual è il valore dello storytelling applicato in questo caso in un contesto di marketing? Quello di far emergere delle emozioni, di sviluppare, lo ripeto una connessione emotiva con chiunque guardi questo video e poi alla fine piazzare un messaggio chiaramente commerciale, in cui però si sono depositati dei valori che vanno molto oltre il singolo fatto di acquistare un paio di scarpe perché sono funzionali a quello che mi servono c'è una narrazione c'è, appunto uno storytelling che ormai si è depositato dentro quell'oggetto e noi ogni volta che lo guardiamo, rievochiamo tutte le sensazioni che abbiamo provato all'interno del video.

Le storie quindi trasformano le idee in emozioni le emozioni diventano ricordi e i ricordi si trasformano in valori condivisi e di conseguenza in connessioni.

Questo è un esempio perfetto.

Tornando al video dello spot girato per Adidas, rifiutato me lo ricordo, hanno fatto un errore incredibile che però, paradossalmente si è trasformato in un punto di forza per cui tutti ne hanno parlato lungamente son passati tanti anni da quando è stato girato questo video ed è un esercizio di storytelling, una realizzazione magistrale, in realtà di uno storytelling che è caratterizzato attenzione da una narrazione estesa e complessa.

Malgrado fosse brevissimo, gli intrecci narrativi erano presenti all'interno, dell'opera e c'erano anche dei dettagli non necessariamente lineari, per cui guardando uno di quei personaggi potevamo intuire quale fosse il loro passato, quali fossero le loro ambizioni, le loro motivazioni.

Ed è ovviamente poi un'esperienza immersiva è persuasiva.

Quindi lo storytelling è perfetto.

In quali contesti? Nel cinema, nelle serie T V.

Nel marketing ne abbiamo visto pochi istanti fa un'applicazione diretta e chiaramente nella letteratura.

Qual è il problema? È che sui social noi non abbiamo il tempo materiale nello spazio, nel contesto giusto per sviluppare un'opera di storytelling così densa, così approfondita.

Quindi lo storytelling deve necessariamente trasformarsi in un micro storytelling che ha dei presupposti, dei modelli esecutivi e anche delle ambizioni completamente differenti.

Ora lo stesso identico video non avrebbe mai funzionato se ve lo immaginate come semplice ripubblicazione post all'interno di un profilo social pensate tik tok oppure Instagram, oppure uno short su YouTube.

Eppure, a livello di tempistica, un minuto e trenta è perfetto per questa destinazione, perché non avrebbe funzionato? Perché la soglia dell'attenzione del del pubblico che abita e in qualche modo utilizza quelle piattaforme non è assolutamente compatibile con una struttura narrativa come quella che abbiamo visto nello spot, che è estesa per quanto breve ed è complessa.

Serve tempo alla storia per macinare, per ingranare, per coinvolgere emotivamente.

Quindi alla luce di questo lo storytelling, per quanto efficace in un contesto specifico come quello pubblicitario, dove tu, per esempio, da persona da pubblico o da spettatore, sei seduto comodamente sul divano di casa tua, l'interruzione di un film, arrivano degli spot e tu subisci in qualche modo la narrazione in modo passivo e non puoi.

Ovviamente puoi cambiare canale col telecomando, ma se ti interessa il film che stai guardando subisci la pubblicità e quindi sei in qualche modo costretto a vedere tutta la narrazione.

In realtà puoi a scoprirne la piacevolezza dell'esperienza nel momento in cui quella narrazione lì quello spot, nello specifico riesce a convincerti sui social.

Se non abbiamo un gancio efficace, se non riusciamo immediatamente a coinvolgere l'attenzione del pubblico e a suscitare un'attenzione emotiva, le persone skippato scrollano al contenuto successivo.

Ecco l'esercizio di micro storytelling potrebbe essere pensando esattamente a quel video di aggiungere un testo con lo spot più emozionante della storia due punti e lasciare assolutamente lo stesso identico video.

Questo è un esempio di quell'esperienza multisensoriale di cui abbiamo parlato.

Gli stimoli che sono presenti all'interno di un contenuto video breve sono tutte delle armi, delle frecce che abbiamo a nostra disposizione da scagliare per cercare di fare centro e l'esercizio che richiesto all'interno del micro storytelling va in un'altra direzione va in una narrazione breve e concisa.

Il fatto di aggiungere un titolo per tornare ad un esempio concreto crea un altro livello di narrazione perché io sto presentando immediatamente un messaggio.

Questo è lo spot più emozionale di sempre.

Guardalo, è il sottotesto e le persone di fronte a quell'input che è immediato, che conciso, che è brevissima e quindi è micro storytelling.

Si fermano, magari concedono attenzione perché gli è stata fatta una promessa che verrà quasi sempre mantenuta, almeno pensando a questo esempio specifico.

Quindi la struttura del micro storytelling deve essere essenziale e assolutamente diretta e deve avere un impatto e un coinvolgimento assolutamente immediato.

Ora io, a livello di content Creator ho affrontato diversi modelli di storytelling e di micro storytelling.

Ho iniziato su YouTube.

Contestualmente ho sempre fatto esercizi di storytelling e ho lavorato come storyteller in ambito di Copyrighting.

Ho scritto dei saggi, ho scritto dei romanzi, però poi da YouTube e quindi dal contesto di video più lunghi, dove ti permette in qualche modo di sviluppare uno storytelling più esteso, non necessariamente affine a quello che abbiamo visto adesso rispetto allo spot, però comunque in una dimensione che va più in quella direzione, mi sono poi spostato verso la creazione di contenuti sempre più brevi ed è grazie a questa migrazione che ho ottenuto delle collaborazioni.

Sono riuscito a sviluppare dei contatti professionali molto importanti, quindi ho affinato sempre di più le tecniche legate al micro storytelling che sarà il cuore di questo corso.

Proprio perché intanto lo storytelling, come abbiamo visto adesso a livello cinematografico è impossibile da realizzare da Creator se o se operiamo come persone singole, abbiamo bisogno di una struttura intorno a noi, quindi va in una dimensione, in una logica completamente diversa rispetto a quella che possiamo ottenere e in qualche modo sviluppare nell'immediato.

In secondo luogo perché paradossalmente il micro storytelling quindi raccontare una storia, sviluppare una narrazione in modo breve, diretto e conciso è molto più difficile rispetto alla creazione di una narrazione estesa, perché il fatto di avere pochissimo tempo a disposizione il fatto di dover colpire immediatamente il pubblico, lo spettatore l'utente e inchiodarlo al video passatemi quest'immagine non proprio bellissima, però è quello che dobbiamo cercare di fare.

Ecco, questo questa necessità passa attraverso uno studio approfondito di tutte quelle che sono le dinamiche interne alla nostra attenzione, al nostro coinvolgimento emotivo, perché avere poco tempo a disposizione per sviluppare tutto ciò è un limite incredibilmente opprimente ed è difficilissimo realizzarlo se non si ha moltissima fortuna o un talento.

Io non sono una persona che ha mai avuto un gigantesco talento, ma mi sono costruito tutte le cose, gli obiettivi, i traguardi che sono riuscito a raggiungere attraverso lo studio.

Quindi voglio restituirmi questa esperienza alla luce del fatto che il micro storytelling è veramente una disciplina difficilissima e voglio cercare di renderla il più accessibile possibile