Quando dobbiamo valutare un'esperienza che abbiamo vissuto a livello psicologico, tendiamo a concentrarci su due momenti chiave l'attimo l'istante la fase di massima tensione emotiva sia positiva che negativa, e poi soprattutto sul finale dell'esperienza stessa.

In un ambito di storytelling tutto questo prende il nome di, ovvero la regola del picco e del finale.

E se scendiamo ancora più nel dettaglio e rapportiamo questo concetto ad un mondo di creazione di contenuti, quindi di micro storytelling, noi dovremmo sfruttare questo principio per creare dei contenuti memorabili.

Quindi sviluppare un ricordo positivo nel pubblico e quindi fare in modo che le persone, gli utenti che abitano la piattaforma, percepiscano un valore in quello che abbiamo prodotto a livello contenutistico.

Qui ho sviluppato due grafici che inquadrano e restituiscono la differenza tra un ricordo duraturo e positivo, e invece un ricordo neutro addirittura connotato negativamente sull'asse delle x.

Abbiamo il tempo sull'asse delle x e non invece l'intensità emotiva dell'esperienza narrativa.

Come vedete nel ricordo duraturo e positivo abbiamo un picco che sostanzialmente è identico a quello del ricordo neutro o negativo che può essere collocato ovunque.

Non è una cosa importante, non non è che se all'inizio o verso la fine dell'esperienza cambi qualcosa l'importante è che questo picco esista.

Che esista un'oscillazione una variabile percepita all'interno il pubblico rispetto all'intensità emotiva.

Se tutto fosse incredibilmente emozionante, il grafico sarebbe in realtà una linea piatta e le persone purtroppo in funzione del fatto che il nostro cervello si abitua rapidamente all'esposizione ad uno stimolo finiscono per giudicare quell'esperienza proprio perché il grafico disegna la stessa identica simulazione emotiva come qualcosa di uniforme di piatto invece servono delle oscillazioni, quindi è importante che esistano dei picchi, non importa dove siano collocati.

Ciò che importa, invece, è che a livello di intensità emotiva il finale abbia un valore incredibilmente significativo.

Quindi che quel pallino azzurro caratterizzato, contrassegnato con end sia collocato verso l'alto il più alto possibile nel caso in cui invece il ricordo si tramuta in un'esperienza neutra o addirittura negativa.

Come vedete il finale scende.

Il finale è caratterizzato da una bassa intensità emozionale e questo inevitabilmente compromette tutta l'esperienza perché noi non facciamo una media dell'esperienza, non valutiamo l'esperienza facendo una media tra i momenti di alta intensità e quelli di bassa intensità.

Semplicemente andiamo a rievocare i momenti che ci hanno emozionato sia positivamente che negativamente attenzione e poi il finale che è l'ultima, cosa che conserviamo nella memoria a breve termine, come abbiamo già visto.

Quindi, se vogliamo aumentare incrementare la nostra memorabili o quantomeno la memorabile dei nostri contenuti, dobbiamo fare in modo che il finale attenzione, questo è un passaggio importantissimo abbia un'intensità emotiva il più alto possibile.

Vi faccio vedere ora il contenuto più efficace che abbia mai creato.

È un video che oggi conta un milione e trecentomila visualizzazioni, che per una persona che fa divulgazione culturale e artistica è un numero abbastanza importante, sempre considerando che sono Vanity.

Matrix però, in qualche modo fotografa l'efficacia di un certo contenuto e voglio chiedervi di concentrarvi su i momenti di alta intensità emotiva, di riconoscerli, all'interno della narrazione e poi di valutare comunque di fare, di prestare molta attenzione al finale di quel video che in un certo senso è la chiave del suo successo.

Perché dei numeri dipinti su tela sono diventati un'opera d'arte perché raccontano l'intera esistenza di un essere umano e il destino di ogni forma di Nel Millenovecentosessantacinque romano Paca inizia a lavorare alla sua opera intitolata da uno a infinito, che terminerà soltanto il giorno della sua morte per quarantasei anni L'artista ha dipinto l'ordine progressivo dei numeri naturali su delle grandi perle intitolate dettagli.

Una volta riempito tutto lo spazio disponibile opaca, passava la sera successiva senza mai interrompere la serie.

Dopo aver dipinto il primo milione, L'artista ha iniziato a schiarire lo sfondo delle perle, aggiungendo una percentuale crescente di bianco la vernice.

Le sue opere negli anni diventavano così sempre più eteree, creando una vera e propria sensazione di dissolvimento.

A partire dal millenovecentosessantotto Opal che decide di scattarsi un autoritratto alla fine di ogni sessione di pittura si sistema sempre nello stesso punto.

Indossa la medesima camicia e mantiene sempre la stessa espressione.

Il soggetto delle foto qui non è l'artista, ma ha la sua vita che lentamente si prosciuga.

L'ultimo numero dipinto da palco è cinque milioni seicentosette mila duecentoquarantanove.

Malgrado il titolo da uno a infinito, anche lui sapeva che quella serie si sarebbe dovuta fermare.

Il senso della vita sta tutto lì, nella consapevolezza di avere a nostra disposizione un tempo finito e quindi scegliere di dare valore a quei numeri dipinti dall'artista che pensarci su secondi.

Forse spetta soltanto a noi smettere di contarli e ricordarci di viverli.

Esistono vari momenti di alta intensità emotiva, però sicuramente uno di quelli più significativi per l'esperienza dell'utente, che ha in qualche modo guardato per intero questo video è collocato verso il finale nel momento in cui si svela qual è l'ultimo numero dipinto da questo artista, proprio perché la costruzione narrativa porta verso questo climax espositivo in cui le persone si rendono conto che la sua vita è finita e quindi questo progetto nasceva fallito in partenza ed è il senso poi dell'opera d'arte c'è un gancio un'apertura efficace che, come abbiamo visto è un elemento imprescindibile affinché le persone possano guardare il video.

Senza questo nessuno avrebbe consumato questo contenuto.

Però poi nel finale c'è una una specie di ripartenza siamo arrivati alla conclusione l'artista ha dipinto l'ultimo numero su l'ultima delle sue tele e però inserisco poi un'ulteriore osservazione che è una specie di arringa rispetto a quello che è il valore del tempo limitato che abbiamo a nostra disposizione e quindi come fare a valorizzarlo quella cosa quell'elemento collocato volutamente sul finale, va in crescendo e sviluppa in termini proprio se vogliamo riprendere lo schema che abbiamo sviluppato prima e abbiamo cercato di studiare rispetto ad un ricordo duraturo e positivo crea davvero un crescendo che colloca il finale del video a livello di intensità emotiva in uno spazio incredibilmente alto.

Questo è il motivo per cui le persone che sono entrate in contatto con quel video che hanno guardato il contenuto per intero, hanno poi commentato Mi hanno scritto perché in qualche modo hanno conservato nella loro memoria un'esperienza, seppur breve, un video che dura, credo un minuto e diciassette secondi sono riuscite a riconoscere all'interno di quel di quel video, di quella narrazione che quasi tutti, in realtà, considerando il rapporto fra follower e non follower, hanno incontrato sostanzialmente per caso, però hanno riconosciuto un valore perché L'esperienza finiva terminava con un'incredibile intensità emotiva e quell'intensità da qualche parte doveva essere sfogata dove viene sfogata su una piattaforma social nel fatto di lasciare il like nel fatto di commentare nel fatto di ricondividere il contenuto nel fatto di scrivere un messaggio privato per complimentarsi.

E sono tutti parametri che l'algoritmo premia perché li considera un'attestazione del valore del contenuto stesso.

Ora non bisogna rincorrerli per forza un concetto che abbiamo già esplorato, però nel momento in cui andiamo a scrivere che poi è il cuore di questo corso un contenuto e quindi cerchiamo di applicare le regole dello storytelling nella fattispecie del micro storytelling.

Teniamo incredibilmente in considerazione questo aspetto far sì che le persone ricordino il nostro contenuto per aumentare il tasso di memorabili del nostro video.

Curiamo il finale e facciamo in modo che nel dosare l'intensità emotiva che si sviluppa all'interno del contenuto, il finale abbia un valore, abbia una presenza scenica, di scrittura, di coinvolgimento emotivo, di intensità incredibilmente consistente.

Perché molto spesso le persone conserveranno un ricordo in questo senso duraturo e non effimero del video in funzione di questi due aspetti il più alto tasso possibile di coinvolgimento che può essere collocato, un po' dove vogliamo in realtà all'interno del contenuto, ma soprattutto rispetto al finale, questo in fase di scrittura dobbiamo considerarlo e dobbiamo davvero curare, centellinando con la massima attenzione tutte le parole che scegliamo per concludere i nostri video