Ogni voce, ogni dato, ogni parametro restituito all'interno degli insite di un video, in realtà possiede un significato specifico rispetto a quella che è la qualità della nostra scrittura e al micro storytelling che siamo riusciti a sviluppare all'interno del contenuto.

Nella fattispecie qui voglio analizzare gli insite di un Real Instagram perché, come ho già detto, nel mondo del micro storytelling i video brevi riescono a fotografare alcune dinamiche che si sviluppano all'interno del pubblico e quindi ci permettono un'analisi più puntuale rispetto a quella che è la qualità del nostro lavoro in termini comunicativi.

Nella fattispecie qui iniziamo con la copertura, quindi il numero di account raggiunti dal contenuto stesso.

Qui vedete che poi vengono ripartiti nella percentuale di follower e nella percentuale di non follower che fotografano la possibilità di crescita dell'account e in generale il tasso di scoperta del nostro lavoro.

Quando un contenuto funziona, quando un contenuto conta un altissimo numero di visualizzazioni, tendenzialmente ritroviamo sempre questa dinamica, ovvero il fatto che il video stesso è stato proposto ad un enorme numero di non follower.

Questo è un aspetto fondamentale.

E che cosa ci dice insieme al tempo di visualizzazione medio, che è un un parametro che abbiamo già incontrato ed analizzato che il nostro contenuto in termini di effetto privacy in termini di qualità della scrittura dell'incipit, ha sviluppato un impatto positivo perché le persone, pur non conoscendo il nostro lavoro, non sapendo qual è l'argomento che tendenzialmente trattiamo all'interno del nostro profilo giusto per fare un esempio, hanno valutato positivamente l'esperienza perché sono rimaste all'interno della fruizione del contenuto, ma non hanno skippato, non si sono rivolte altrove.

Questo è un parametro estremamente positivo nella valutazione della qualità del contenuto per l'algoritmo che, lo ripeto ancora una volta, ha come unico obiettivo, in termini di dinamiche della piattaforma, far sì che le persone restino all'interno del social.

Quindi più tempo le persone spendono a guardare il nostro contenuto, più quel video viene valutato come un asset strategicamente rilevante, la qualità della scrittura, la qualità dell'incipit proprio in termini di effetto privacy.

Quindi inquadrare immediatamente ciò che vogliamo fare, restituire un'attenzione emotiva e quindi c'è anche un concetto, magari di cliffhanger che viene posizionato all'inizio del video, sono tutti elementi che concorrono nella creazione di questo tempo di visualizzazione medio il più alto possibile e di conseguenza nella discovery, nella crescita del profilo.

Perché il contenuto viene proposto ad un numero più ampio di persone che saranno la legge dei grandi numeri, prevalentemente non follower.

Abbiamo poi il numero di ripetizioni che fotografa inquadra la portata del contenuto stesso e a sua volta questo dato viene ripartito in riproduzioni iniziali e in riproduzioni ripetute.

Il fatto che una persona, uno spettatore abbia scelto di riguardare da capo il contenuto determina restituisce una possibile fidelizzazione di quel numero di account che nella stragrande maggioranza dei casi, almeno per quella che è la mia esperienza, di solito coincide con il numero di follower che ha la persona stessa.

Il creator.

Io quando riesco a raggiungere un grandissimo numero di persone, proprio in virtù di questa dinamica virtuosa, in questo senso in cui le persone che scoprono il profilo sono appunto non follower, ecco poi nel tasso di queste ripetizioni ripetute ecco poi nelle riproduzioni ripetute io ritrovo tendenzialmente il numero dei miei follower, che dimostrano quindi una forte fidelizzazione rispetto a quelli che sono i miei messaggi.

In generale, il mio percorso di create il tempo di visualizzazione medio l'abbiamo, già ampiamente discusso però di nuovo in termini di micro storytelling, significa quasi sempre che siamo riusciti a sviluppare tanto l'effetto privacy, quanto magari un cliffhanger che collocato, lo ripeto ancora una volta all'inizio del video ha saputo generare una tensione e un coinvolgimento emotivo da risolvere poi all'interno della fruizione del contenuto e quindi alza questo valore numerico, alza il tempo di visualizzazione media, che è un parametro essenziale.

Abbiamo poi tutti quei dati che restituiscono invece le interazioni con il re stesso.

Abbiamo il numero di mi piace, quindi il generico apprezzamento che gli utenti dimostrano per il video, che può essere in un certo senso potenziato sempre in termini di scrittura, magari con una buona risonanza cognitiva che si sviluppa all'interno della narrazione, quindi riuscendo ad attuare i temi riuscendo ad essere i più chiari possibili nell'esposizione e in generale perché no, anche nella creazione virtuosa di un buono schema di, quindi facendo terminare l'esperienza in modo positivo con un'alta tensione dal punto di vista emozionale e quindi inducendo le persone a mettere un mi piace per scaricare, come abbiamo già detto, questa tensione positiva.

Allo stesso modo però, i salvataggi ci restituiscono anche la percezione complessiva del valore del contenuto.

Questo è un aspetto fondamentale che tocca tanto la risonanza cognitiva quanto la in generale, anche perché no il fatto di aver creato un cliffhanger iniziale perché il fatto di aver salvato il contenuto fotografa l'azione che compie all'utente allo spettatore per poter richiamare lo stesso identico video semplicemente con un paio di click e banalmente per non perderlo passatemi il termine nell'etere nel momento in cui noi scrolliamo il contenuto di una persona che non stiamo quindi seguendo, quindi sarà difficile poi andare a ritrovare, lo perdiamo tendenzialmente per sempre.

Il fatto di salvarlo invece, fotografa il fatto che le persone si sono interessate, hanno trovato quell'argomento interessante, ne hanno percepito un valore e che quindi nella loro esperienza individuale vogliono magari poterlo ritrovare e riguardare, perché no, magari anche studiare in un momento successivo.

Abbiamo poi i commenti che fotografano il coinvolgimento che, come abbiamo visto sempre per rapportare il tutto ad un discorso di micro storytelling, possono essere potenziati.

Quindi possiamo aumentare il numero di commenti sfruttando l'effetto, quindi piazzando una c T a più o meno esplicita alla fine del video, magari facendo una domanda aperta ai follower o alle persone che in generale si imbattono nel contenuto.

Ora tutti questi questi aspetti, come vediamo, concorrono alla percezione positiva in realtà del contenuto, tanto rispetto all'algoritmo che lo proporrà a un numero sempre maggiore di persone, tanto soprattutto rispetto all'utente finale rispetto allo spettatore rispetto all'individuo alla persona che entra in contatto con il nostro contenuto.

Ora qui avete una panoramica per poter leggere questi dati, cercando sempre con un esercizio di introspezione, anche di analisi il più possibile, di capire che cosa ci stanno dicendo rispetto alla nostra scrittura rispetto al piccolo esercizio di storytelling che necessariamente compiamo nel momento in cui scriviamo un video.

E secondo me questi parametri, alla luce del loro significato, possono fornirci davvero degli spunti preziosi per migliorare ciò che noi facciamo.