Lezione dal corso UI Design
Ok, abbiamo visto, diciamo come iniziare a buttare giu' i contenuti per creare il nostro prodotto digitale.
Però, prima di iniziare a disegnare, dobbiamo essere ben consapevoli di tutti gli strumenti che possiamo utilizzare per cercare di aiutare nella percezione e nella comprensione degli elementi di layout che mettiamo in pagina il nostro utente.
Per far questo ci rifacciamo a una disciplina, diciamo che ha veramente è tanta, tanta storia ed è quella della festa al dell'inizio del ventesimo secolo, perché come funziona la nostra mente, avrete notato che la nostra mente, il nostro cervello, cerca sempre di unire i puntini.
Si cerca sempre di dare un significato a quello che vede, anche se in realtà poi magari un significato non c' è un chiaro esempio.
Per esempio, di questo è quando vediamo una nuvola nel cielo e cerchiamo di ricondurlo a un'esperienza o qualcosa che già conosciamo.
No, ci sarà capitato mille volte di vedere in cielo una pecora, un cavallo, una forma no, ci si diverte anche in questo.
E questo perché? Perché la nostra mente è portata naturalmente a creare questo gioco no della percezione visiva dove cerca di dare la forma a qualcosa, anche se non è realmente quella cerca di unire i puntini in maniera, diciamo logica.
Questo, appunto, è la psicologia della Gestalt, nata in Germania nel ventesimo secolo, agli inizi, appunto negli anni tra gli anni venti e gli anni trenta.
Questa figura che vediamo nello sullo schermo è una classica figura che rappresenta proprio il discorso della percezione visiva.
E questa figura viene rappresentata perché rappresenta quello che in gergo viene chiamata rappresentazione modale.
E amo Dale.
E cosa vuol dire? Vuol dire che anche se vedete che c' è noi vediamo, percepiamo all'interno di questa forma chiaramente un triangolo bianco.
Ma questo triangolo non è assolutamente disegnato, ma tutto le forme diciamo che buca e le linee che sta appunto tagliando.
Ci sta sta suggerendo alla nostra mente di creare quell'immagine, anche se quell'immagine non c' è questo principio.
Uno diceva che ci facciano questo principio si è utilizzato bene con condizioni di casa.
Non solo questo, ma tutti i principi della KT che adesso vediamo ci aiutano meglio a rappresentare in generale qualsiasi cosa all'interno della nostra comunicazione, che sia lato you, ma anche della comunicazione in generale.
Noi adesso lo approfondiremo nello specifico all'interno di un prodotto digitale, uno dei principi della Gestalt, per esempio.
La vicinanza sembra un concetto super banale.
Però è un concetto che va messo in pratica.
Per esempio vero, spesso che i miei alunni la prima cosa che fanno è distanziare molto le cose tra di loro, che va bene in certi contesti.
Però la cosa sbagliata è che se invece ci sono delle cose che hanno, come dire afferiscono semanticamente insieme devono essere molto vicine.
E questo esempio banale rappresentato qui con dei pallini con dei cerchi, ci fa vedere come sei niente.
Noi percepiamo come il blocco di destra un blocco a se stante rispetto agli occhi degli altri blocchi, perché quegli oggetti sono più vicini rispetto agli altri.
Questo principio utilizzato, quello della vicinanza nella il design, ci fa percepire blocchi che hanno la stessa funzione.
Immaginate appunto nella giungla.
Quando vediamo ripetute no thought foto una dopo l'altra, capiamo che il fatto che sono molto vicine tra di loro no, sono appartengono alla stessa categoria Semak, una lista di elementi di menu in alto a destra che sono tutti vicini, raccontano la stessa funzione, quindi l'elemento della.
Il gioco, diciamo così della percezione visiva legata alla vicinanza, ci aiuta a separare i contenuti per aree di funzione ed è super importante.
Semplice quanto è importante? Un altro principio è quello della zona comune.
Anche questo può sembrare banale e riduttivo, ma è fondamentale.
Vale a dire che all'interno di un insieme di elementi, anche se non sono, diciamo, messi insieme da vicinanza, da colori, ma sono racchiusi all'interno di una stessa area fisica che può essere tranquillamente un quadrato, un cerchio, una forma no.
Semplicemente con un perimetro che le racchiude siamo in grado di individuare nella diversità che quel gruppo appartiene alle stesse, alle stesse funzioni.
Ed è quello che vediamo anche qui nell'interfaccia rappresentata in maniera molto sintetica.
La ojai non vuol dire che necessariamente debba esserci per forza un rettangolo quadrato con una linea.
Può essere anche semplicemente che c' è un background, uno sfondo che cambiano e che raggruppano gli elementi diversi.
Perché io leggo o avete visto che adesso molto spesso i cd sono fatti a fasce orizzontali? No, spesso ogni fascia di lettura cambia colore.
Questo perché perché si rifà al principio della zona comune, elementi che battono sulla stessa zona sullo stesso sfondo o all'interno dello stesso perimetro vengono percepiti come elementi che hanno a che fare con la stessa sezione, la stessa funzione poi anche qui un principio che sembra scontato ed elementare, ma è bene se tenerlo in conto che quello dell'uguaglianza ovviamente elementi che hanno caratteristiche comuni all'interno.
Anche gli insiemi più vicini sono da definire come elementi che rappresentano la stessa sezione semantica.
In questo caso, per esempio, vediamo cerchi quadrati rappresentati all'interno dello stesso della stessa sezione.
Noi intendiamo a raggruppare ovviamente quando troviamo uguaglianza in alcune tipologie di cosa può essere forma, colore, tipografia visto nella guardate qui come facilmente cambiando per esempio dando un ritmo della struttura, creando un po' prima delle forme rettangolari, poi creando un ritmo con altre forme, magari che hanno degli elementi con una foto a sinistra é un listing a destra.
Tutte queste cose qui diciamo la somiglianza nella rappresentazione ripetuta dello stesso elemento mi fa capire che quello fa la stessa cosa, no, quando io vedo nella spalla di destra di un sito di notizie una fotina e un titolo, una fotina, un titolo vedo questo elemento ha ripetuto e lo vedo uguale.
Capisco subito che mi sta raccontando diciamo, una notizia alternativa rispetto a quella che sto leggendo il principio di uguaglianza vuol dire che sto appunto raccontando elementi correlati, notizie correlate che voglio di rappresentare all'interno di un sito.
Non vado a fare tutte diverse, non vado a fare una foto più grande è un testo diverso, una foto più piccola con un altro testo.
Li rappresento tutti in maniera paritetica, in modo che per l'utente è facile.
Sapete che quando vede quella rappresentazione uguale a quella precedente sta veicolando la stessa tipologia di informazione.
Altro principio è quello della forma chiusa che abbiamo visto.
All'inizio no, questa forma è quello che viene in gergo rappresenta.
È chiamato come rappresentazione modale e amo Dale.
Questo rapporto tra fondo e immagine in primo piano è quello che appunto fa in modo che noi disegniamo un'immagine con la nostra mente, anche se non esiste.
E dov'è che è fondamentale questo principio da applicare quando disegna progettiamo le nostre icone.
Se vedete gran parte delle icone dei prodotti digitali sono progettati proprio così, fatto in modo che c' è questo rapporto tra pieni e vuoti, all'interno appunto tra il gioco tra sfondo e primo piano.
Questo anche molti luoghi, per esempio no, è un principio che viene utilizzato moltissimo e se ci fate caso è molto utilizzato perché è molto con questi pieni e questi vuoti riuscire a raccontare o a rappresentare un'immagine piuttosto che lavorare con elementi molto dettagliati con la hotline.
Questa rappresentazione invece di pieni e di vuoti ci aiuta facilmente a coprire il gap delle cose che non riusciamo a chiudere.
Le, anche se non sono visivamente chiuse, le rappresentiamo.
Noi diciamo nella nostra mente si formano all'interno della nostra mente.
Altro principio importantissimo è quello della simmetria, chiaramente che ci aiuta a leggere meglio le cose quando sono rappresentate simmetricamente soprattutto a scansionare meglio.
Qui lo vediamo rappresentato in forme semplici.
Ma come potrebbe essere rappresentata la simmetria all'interno di un layout? Appunto, può essere così speculare é rappresentata come se un tre elementi a sinistra orizzontali posso mettere un altro blocco dall'altra parte con delle figure alternative, un ritmo che fa magari una forma grande a sinistra, una più piccola a destra e viceversa speculare più piccola a sinistra è il più grande a destra.
Insomma, creare questo ritmo di simmetria il più possibile all'interno del nostro layout ci aiuta a raccontare meglio le aree di funzionalità all'interno del nostro del nostro sito.
Poi abbiamo quest'altro principio quello della continui, che ci dice che le linee sono percepite più facilmente quando sono appunto continue, senza nessun tipo di interruzione.
In questi casi la nostra mente percepisce una figura unitaria anche quando questa non lo è realmente e come lo vediamo applicato all'interno della uai.
Anche qui una breve esemplificazione con questa slide semplicemente cerchiamo anche qui diciamo proprio una regola base del design di gli elementi con una certa continuità e linearità.
Il principio di continuità non fa altro che rafforzare la percezione delle informazioni raggruppate.
Va di pari passo spesso con quella della vicinanza più diciamo, guidiamo attraverso il posizionamento continuo, gli elementi piu', aiutiamo l'utente a capire i diversi segmenti di contenuto che deve analizzare, con il quale deve rapportarsi.
Altro principio, ed ultimo è quello del destino comune.
Il principio del destino comune afferma che la mente percepisce come appartenenti allo stesso gruppo, elementi che sembrano muoversi nella stessa direzione.
Ovviamente muoversi nella stessa direzione vuol dire anche semplicemente avere magari tutte frecce che stanno indicando la stessa direzione.
Il caso, per esempio, nella di quelli che in gergo vengono chiamati gli accordi, non che sono, non l'altro quelle voci non so se hai mai aperto un menu di FAQ, no, che insomma, se sono fatte bene sono danno anche soddisfazione.
Però sono tutte quelle voci per cui c'è una voce e poi c'è una frecciatina verso il basso che ci dice che lì si espanderà una nuova informazione.
Quando ci sono tante voci insieme con questa freccetta, per esempio verso il basso, ci stanno ad indicare che tutto quel gruppo di informazioni segue afferisce alla stessa funzionalità e alla stessa diciamo logica semantica.
Quindi il principio del destino comune è proprio questo.
Oppure quando noi vediamo i classici mega menù nei negli e-commerce vado su una voce e poi c'è una freccia che mi fa andare avanti ancora per andare a destra e vedere sottoprodotti ancora a destra, altri sottoprodotti.
È molto facile capire come diciamo si muove la' sotto categorizzazione di questi e-commerce proprio grazie a quello che in gergo chiamiamo il destino comune.
Ora detti così sembrano tutti i principi che ci sembrano a portata di mano e che siamo in grado di interpretare tutti i giorni.
Ma è bene tenere a mente, perché proprio se le cose funzionano perché sono rese semplici da questi principi che ormai sono fortemente consolidati.
Noi che percepiamo e vediamo il progetto, ma devono essere anche interiorizzati, portati sempre avanti da chi sta portando dall'altra avanti al progetto digitale.
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