Dico sempre che la mia passione nasce insieme a me perché realmente non ricordo un momento in cui mi sono particolarmente innamorato di questa disciplina.

È qualcosa che che ho sviluppato, qualcosa per cui sono sempre stato molto appassionato.

Ricordo degli episodi dell'infanzia per esempio la prima volta che ho preso in mano alla cinepresa di papà in cui facevo magari dei video a mio fratello.

Oppure la prima volta che ho preso una Refn l'ex in mano.

Mi ricordo la sensazione che ho sentito quando ho schiacciato il tasto di scatto e la macchina e la macchina ha avviato il multi scatto.

Quindi ho sentito questa macchina che Clark scattava da sola automaticamente da una situazione.

È stata una sensazione che mi ha emozionato.

Non so dirti perché.

È col tempo questa cosa avanzato sempre di più anche con i miei amici.

Quando quando invece sono arrivati i primi telefoni con la fotocamera, realizzavo dei piccoli video, magari riproducendo, non so, episodi di Dragon Ball coi miei amici, creando i primi effetti perché c' era questo.

Mi ricordo che questa funzione in cui tu potevi stoppare il video e farlo riprendere, quindi se tu avevi quindi se tu avevi il telefono fermo potevi far sparire i personaggi.

Puoi farle apparire dal nulla, far fare apparire oggetti, quindi penso che derivi un po'.

Da lì la cosa si è evoluta nel tempo e mi accompagna tutt'oggi.

Io mi definisco un content creator e filmaker, anche se la parte di filmaker è ancora un po', un investimento no, è in realtà l'obiettivo mio obiettivo finale.

Il mio lavoro nasce da videomaker.

Infatti, prima di pubblicare qualsiasi cosa online ho lavorato tantissimo offline, quindi per clienti, aziende, ristoranti, alberghi veramente della moda in tantissime, diverse in tantissimi diversi ambiti.

Fino a che le piattaforme social hanno iniziato a scaturire in me un certo interesse all'inizio pubblicava puramente a scopo dimostrativo per creare una sorta di portfolio da mostrare ai clienti per avere piu' lavoro.

Magari poi, visto che in realtà il mio interesse si spostava sul sul pari, parlare con delle persone che avessero la mia stessa passione, cosa che non ho avuto né durante l'infanzia né adesso.

Non ho fisicamente amici che abbiano il mio stesso interesse, quindi avere qualcuno con cui parlarne tutti i giorni online, in particolare tantissime persone a cui sono molto affezionato.

Mi fa piacere tutto questo ancora tanto di più.

C' è sempre questa è sempre questa paura della troppa competizione.

Sui social nasceva forse questa cosa con la fotografia perché i social all'inizio erano puramente incentrati sulla sulla fotografia.

I video erano un po' difficile da gestire, ma adesso col tempo questa cosa avviene anche per la parte video.

Quindi tantissimi non iniziano perché dicono che lo fanno tutti, quando in realtà non capiscono che sui social tu vedi ciò che ti interessa.

Quindi se ti interessa creare video, se ti interessa proprio la parte di creazione di video su Instagram, su Tic-toc vedrai sempre più creators che fanno la cosa che piace a te e ti sembrerà che il mercato sia troppo saturo, che tutti facciano meglio di te, che tutti siano sempre un passo avanti, quando in realtà è la minima percentuale delle persone che intorno, almeno per quanto mi riguarda.

Se io stacco la testa dal telefono mi guardo intorno i film i videomaker che conosco non ce ne sono né ne conosco forse due o tre.

Non c' è Non esiste un primo video che ho pubblicato, o meglio esiste, ma non ho perso completamente tracciano, non mi ricordo più quale sia ci sono sicuramente stati dei video molto più significativi.

È uno di questi è il video di Venezia che ho pubblicato su YouTube, che ha avuto un grande successo.

È stato uno dei primi video pubblicato su YouTube e ha raggiunto centomila visualizzazioni, che era una follia per me e é da quel video che quel video lo ha creato.

Quel video è stato il primo che ho creato dedicandomi interamente a quel progetto.

O meglio, io ho deciso di partire un weekend da solo, andare a Venezia da solo e girare un video.

È uscito quel lavoro lì e col ricorso, con il suo successo che ha riscosso non ho.

Da lì ha iniziato a chiamare i primi clienti e quindi non non ho mai più smesso di lavorare di base.

Quello secondo è stato il video che ha dato un po' la svolta.

Chiaramente ci sono stati dei video precedenti, però non riesco a a riconoscerne uno in particolare.

Quando mi chiedono qual è il primo? Io tendo a dire che quelli di Venezia, proprio quando ho capito che serviva una comunicazione studiata dietro studiata non significa finta.

Significa significa proprio che ho capito che dovevo migliorare per poter par parla con le persone e quindi ho deciso di aprire un secondo profilo che non facesse soltanto da portfolio, ma in cui pubblicassi le mie esperienze, le mie opinioni e iniziassi a parlare.

Dell'argomento è pubblicato tantissimo su questo profilo riscuote riscuotendo in realtà poco successo è però questa cosa mi ha permesso di imparare a parlare alle persone, di imparare a comunicare e e di cogliere le opportunità di tik tok appena mi si è presentata, perché Instagram prima di tik tok era comunque sempre concentrato sulla fotografia, mentre mentre mi interessavano i video quando arrivato tic-toc, ho visto per la prima volta una piattaforma che si occupava interamente dei video interamente di video veloci in verticale e che ero abituato a fare.

Quindi è come se mi si fosse proprio presentato un'opportunità davanti che ho deciso di cogliere da intraprendere, dedicando comunque del tempo anche anche anche il successo su Tick tock non è arrivato subito, è arrivato dopo mesi di lavoro e di test ed è per questo che secondo me è molto importante che io condivida certe informazioni proprio per evitare questo questa prima parte un po' straziante, un po' frustrante ai nuovi Creator che magari hanno sono già in dubbio in questa società di oggi, che va veramente velocissimo, cambia, cambia tutto troppo velocemente e magari al posto di continuare finché non succede veramente qualcosa, smettono prima perché non vedono dei risultati concreti o comunque non riescono a entrare in quel mondo lì, quando in realtà la possibilità, cioè basta soltanto mirare meglio e continuare.

Che credo, credo, perché è quello che ho fatto io.

Poi ti parlo sempre un'esperienza personale.

Per me, credo, significa avere la possibilità di esprimermi attraverso la creazione di contenuti.

Però creatura anche un'accezione più di business.

Cioè un creatore, colui che crea dei contenuti si per se stesso, ma anche per clienti, aziende, quindi che magari di cui vive no, è una disciplina di cui vive scusa, è qualcosa magari di cui vive per me, appunto un po', più un significato personale.

Mi interessa la parte proprio di espressione.

Anche perché senza un percorso personale, senza un percorso in cui capisci che bestia è la creatività, è difficile arrivare a pubblicare serenamente.

È difficile arrivare a non bruciarsi oppure a bruciarsi, ma consapevoli del fatto che è successo perché magari pubblicato troppo, perché magari sono avvenute delle cose che ti hanno fatto sbagliare oppure è stato necessario affinché portasse a casa un determinato lavoro determinato.

Risultato senza una consapevolezza di questo tipo dietro è molto difficile andare avanti.

Quindi secondo me un diventi un creatore quando riesce a portare a casa un risultato, riesce a creare in qualsiasi situazione.

Riesci a esprimerti in qualsiasi situazione, a prescindere dal tuo stato emotivo e a prescindere dal tuo stato creativo, è un po', un concetto difficile, magari da approfondire.

Tanto però detto in termini veloci, per me questo se trovi una resistenza resistenza, può essere appunto derivante dal giudizio delle altre persone.

È una cosa che a me ha fatto faticare tanto all'inizio perché all'inizio quello ue.

Fammi il video, fammi la foto All'inizio.

Passavo a Monza che nella mia città, una piccola città e devo proprio le persone che mi prendevano in giro perché ero forse l'unico che pubblicava cose diverse dalla serata, piuttosto che però ero avevo diciotto sedici anni diciott'anni.

Non mi ricordo comunque pubblicato le prime cose un po' diverse rispetto a quello che pubblicavano i miei amici, no? Quindi trovare una capisco cosa significa trovare una resistenza.

Capisco anche cosa significa fare il passo successivo.

Cioè, veramente, e riuscire a fregarsene impossibile, almeno mi sembra impossibile.

Adesso, però riuscire ad agire nonostante il giudizio delle altre persone.

Quello é lo Stefan, che poi ti ti ti toglie ogni quasi ogni inibizione? No.

Perché riesci a capire che la piattaforma é tua.

Lo spazio è tuo.

A nessuno in realtà frega niente a nessuno che non cambia la vita di nessuno.

Se pubblichi, non pubblichi.

Se fai roba bella roba brutta, il giudizio arriva.

Sì, ma poi passa.

C' è già il contenuto dopo.

Quindi altri commenti, altri giudizi che le cose Se provi questa resistenza, il mio consiglio è quello sì, e di non curarti del giudizio di altre persone.

Ma è una cosa già sentita risentita.

Ma è proprio pensare al fatto che tu vieni prima se è una tua necessità, Se hai bisogno di esprimerti in questo modo, non esiste un elemento tanto meno esterno che possa realmente limitarti in questo.

Per me è proprio lo scatto che è avvenuto.

È stato capire come funzionano come persona ancora prima che come creatore.

No.

Quindi le mie difficoltà.

E cosa significava per me mettermi in mostra? Mettere il mio lavoro in mostra non solo me stesso.

Anche il mio lavoro in mostra? No, perché se faccio una foto brutta, la gente me lo dice, eh? E quindi entra in ballo l'autostima.

No, tutte queste dinamiche qui.

Capire però che questo è uno spazio mio che io mi sono ricavato é che le persone non sono obbligato a seguirmi, che non sono obbligato a guardare quello che faccio o a giudicarmi in generale mi ha proprio alleggerito.

Chi se ne frega.

È una cosa che io faccio per me.

Prima di tutto perché mi diverto a farlo.

Il resto viene dopo.

Una volta che tu hai in mente questa cosa qua la tua testa proprio scatta e a quel punto inizia a credere nelle tue idee.

Non mi veniva.

Inizia a credere nelle tue idee.

La differenza vera è quando è all'inizio un'idea e non ci credi nella parte termine.

Credere nella tua idea significa avere un'idea, decidere di farlo.

Lo fai, lo pubblichi e quella roba li' funziona.

O comunque quella roba lì ti porta a iniziare a mettere in moto tutta la macchina un'analogia che faccio è quella del motore a elica degli aerei di una volta che sai che dovevi spingere L'elica Dovevi tirare giu' l'elica No, dava un colpo, Magari dava da faceva tre giri e poi si spegneva.

Poi magari cinque giri si spegneva da Ci provavi un paio di volte finché il motore iniziava a girare.

No, quello secondo me il processo che avviene il processo creativo all'inizio ci provi, poi no, ti fermi, poi ci provi, poi un po' ti fermi.

Poi a un certo punto vedi che la cosa inizia ad andare.

Tu vai E quello secondo me è lo scatto da fare.

Da che avviene questa esperienza di registrazione? Per me prima di tutto un grande è un traguardo, no? Sarebbe stupido pensare al contrario, eh? Pensavo proprio durante le registrazioni davanti a tutto il team che ha un certo Mi story, mi sono ritrovato seduto a un tavolo con tre camere puntate perché esiste qualcuno interessato a quello che voglio dire a come voglio esprimere e soprattutto alla mia passione.

È abbastanza emozionante, no? Perché trovarsi seduto a un tavolo con delle persone che vogliono ascoltarti? Vogliono registrare cio'.

Che hai da dire? È un è una grande soddisfazione.

Un traguardo per me, Em, e sapere che poi questo contenuto verrà pubblicato, messo a disposizione che avrà un'utilità per tante persone che trasformerà magari in dei ragazzi vogliono diventare dei content creator in content creator vero e proprio un videomaker e filmmaker.

Comunque magari hanno bisogno di quel kicking più per avviare la loro carriera.

Per me io sono, io sono felice, felice, sono felice cio' che direi al me stesso di cinque anni fa, quindi al me stesso ragazzino, perché così mi vedo perché so che avete tantissime cose.

È proprio è di iniziare prima perché ho avuto tantissimi dubbi prima di iniziare.

Io facevo economia all'università, facevo cose proprio che non ci entravano con me stesso, di capire prima di tutto è chi sono io, quindi di fare un percorso personale prima, ma in generale di credere nelle mie idee.

Questo veramente credo sia la cosa che più mi ha dato un'identità, ma nella vita in generale, perché son passato dal dal credermi stupido al credermi diverso, ad avere uno scopo, ad avere un interesse reale, concreto, tangibile, ad avere una passione che mi portava anche a creare dei dei prodotti da vedere da mostrare, da far vedere ai miei amici i miei genitori.

Eh sì, questo è il consiglio che mi darei al me stesso, ma anche in generale, anche più di cinque anni fa.

Crede nelle mie idee, ma è qualcosa che mi dirai anche adesso.

Ogni tanto devo staccarmi.

E da terza persona, diciamo dirmi Oh, guarda che stai facendo, qualcosa che utile alle persone non buttarti giù.

Tu credi? Ci guarda che le idee, anche se non sono le idee più grandiose di questo mondo, sono comunque magari utili oppure divertenti.

Oppure, insomma, vai, stai più sereno al riguardo.

Le tue idee valgono e hanno un valore anche per altre persone.