Lezione dal corso Comunicazione social per brand
Okay, abbiamo parlato della teoria, eh? Adesso è importante vedere operativamente attraverso dei casi studio pratici la le le varie declinazioni di tipologia di macro obiettivi.
E poi come andare a strutturare effettivamente un piano editoriale social.
Iniziamo con i contenuti identitari.
Riporto qui tre brand differenti.
Abbiamo qui un business locale.
Abbiamo poi un negozio di abbigliamento che vende anche online, quindi store fisico e store online.
E un brand di accessori sempre che ha sia uno store fisico.
Però solam- solamente uno principalmente vende online Wor Wilde um quindi partiamo dal business locale contenuto identitario, contenuto identitario cosa possiamo fare come contenuto identitario? Abbiamo foto del negozio.
Perché? Perché vedendo io la foto del negozio riesco a a fidelizza, al tuo negozio, al tuo brand b scoprirti.
Perché se io vedo che tu sei fatta in un determinato modo l'estetica del tuo negozio in questo modo se hai un ristorante, far vedere le postazioni, il mood che si respira è super identitario e ti permette che a chi non ti conosce di scoprirti prima di venire da te a chi già ti conosce di fidelizzarti al suo brand e comunque creare quella relazione con il tuo brand stesso conto identitari in questo caso possono anche essere foto, recensioni perché sono contenuti un po' più istituzionali che in parte hanno l'obiettivo di vendere, ma anche di mostrare che comunque, a livello di riprova sociale, il tuo brand apprezzato le persone ti apprezzano e questi possono essere una tipologia di contenuti identitari, um altre tipologie di contenuti identitari nel caso di sti clong che appunto è una boutique itinerante che ha aperto anche un e-commerce che vende a in tutta Italia contenuti identitari che vedete rispetto al normale prendono molti più like perché raccontano quello che tu fai non mi stai vendendo nulla, non mi stai proponendo nulla, non mi stai dando nessun consiglio, mi stai semplicemente raccontando quello che Jessica in questo caso fa al di fuori del negozio.
E qui ho preso questi tre esempi perché abbiamo da una parte un business, ma dall'altra un personal brand perché um sempre di più le persone si affezionano alle persone piuttosto che al brand.
Quindi metterci la faccia ovviamente porta molto più traffico al tuo brand e ovviamente un miglioramento del del, delle interazioni delle dell' e della fidelizzazione al brand.
Infatti con Steve Clong la strategia che abbiamo portato avanti è proprio quella di mettere sempre lei e raccontare a tre e sessanta quello che è il brand e quella che è lei.
Come in questo caso, appunto.
Lei era andata ad Ibiza e le ho detto Fai una foto mentre stai al negozio e mentre stai a un ristorante e per dare gli auguri del primo maggio è un contenuto che ovviamente tutte le clienti che conoscevano Jessica hanno si sono in qualche modo fidelizzate.
A lei no, hanno hanno commentato.
Hanno le hanno scritto in privato.
Perché? Perché qui non stiamo vendendo nulla.
Cioè stiamo semplicemente um raccontando un qualcosa di del backstage di dietro le quinte ì.
Invece per quanto riguarda come contenuti identitari ci muoviamo essendo qui invece un brand che non ci mette la faccia perché le dipendenti hanno scelto di non metterla e quindi cerchiamo di comunicare attraverso le immagini.
Contenuti identitari.
Questa è una tipologia di contenuto identitario.
Uno dei delle problematiche che abbiamo visto a livello di brand era è che le persone, essendo il logo non so se lo vedete nali, molte persone pronunc- pronunciavano il nome Nali Nali, quindi abbiamo fatto un contenuto identitario.
Slash intrattenitivo però principalmente identitario per far capire alle persone che il nome nali non è, non è non è ma è e questo è l'output generato la, così da affezionare le persone al brand.
Infatti i rivenditori l'hanno ricondivise dicendo lì si pronuncia in questo modo, ma al tempo stesso anche le clienti più affezionate comunque hanno commentato e hanno interagito con un post che normalmente è un brand che non prendeva tante interazioni.
Infatti, a livello di piano editoriale quello che stiamo facendo è creare una community perché in termini di follower ne hanno centoquattordici mila.
Quindi non era a livello tanto di Vanity matrix quanto creare interazioni sotto i post.
Questo poi essere un contenuto identitario idem foto store, foto store cinquecento like prende rispetto al normale che ne prende molto, molto di meno.
E infatti le persone, riconoscendo lo store di Napoli che è il pri l'unico store fisico che ha aperto il brand, ovviamente hanno interagito e sono, um, hanno interagito con il contenuto.
Torniamo a ottica brunetti contenuti community, cioè hanno l'obiettivo specifico di far interagire.
Um in questo caso gli prende invece un altro brand, allora sempre categorizzato come business locale, così da prendere tutti la tipologia di brand.
Abbiamo luis, quindi contenuti community.
Abbiamo detto che louis ha un tipo di tono di voce irriverente, um giocherellone e super j z friendly.
Un tipo di contenuto community è questo qui tipo meme, c'è, meme che io personalmente non capisco, ma pensando al target a cui ci rivolgiamo è super coerente perché il target gen.
Z di adesso comunica attraverso meme, cioè a volte neanche scrive, cioè comunica in via meme e quindi grafici estorcendo la bocca.
Okay però in realtà a livello poi di creazione di una community funziona proprio perché uno parte dal target voi non lo capite, io non lo capisco, ma perché io non sono magari il target di luis a livello comunicativo e quindi ci sta, mentre chi si ritrova nel target, quindi persone già z più giovani si ritrovano perfettamente è un target molto più giovane, cioè anche di me è più giovane e quindi contenuti del genere possono essere quelli oppure um, in occasione della di san valentino avevamo fatto come promo gli anelli di cipolla doppia razione anche qui tono di voce irriverente, giocherellone che non si prende mai sul serio.
A san valentino ti facciamo una doppia razione di anelli di cipolla perché così ti puzza l'alito e quindi il contenuto conseguente a questa strategia è stato questo c'è una scritta lobe con gli anelli di cipolla per due.
Torniamo a Steve Clong.
Un altro un'altra tipologia di contenuti community sono i cosiddetti video in trend.
Adesso avete visto che partendo da Instagram da TikTok um sono arrivati anche su Instagram? I contenuti di tendenza sono quelli che sfruttano musiche di tendenza o topic di tendenza e ci crei dei contenuti ad hoc sopra in base al tuo tipo di audience.
Ad esempio per Steve Clong avevamo creato questo tipo, questo contenuto qui e passo sì, cioè era un contenuto di tendenza in quel momento che noi abbiamo ri declinato a livello social col nostro brand.
Ovviamente su si può fare con i meme si può fare con contenuti real time, quindi che sfruttano contenuti real time, ad esempio Dux lo fa sempre, Taffo lo fa sempre, sono contenuti che permettono di sfruttare le tendenze del momento e far interagire la community.
Infatti a livello di poi, um interazione è nato una bomba per altre tipologie di contenuti di community, ad esempio, abbiamo contenuti che sfruttano, come dicevamo in real time.
Ad esempio, per la festa della mamma abbiamo realizzato questo contenuto abbiamo acquistato un mimo, un ammazzo di mimose che poi un mazzetto lo davamo alle clienti dello store di napoli.
Um e su questo abbiamo costruito un contenuto ad hoc che quindi sfruttava la festa della donna per creare un contenuto di tendenza pensato in ottica community, quindi non vendeva nulla.
Si vede la borsa lì, eh, però comunque l'obiettivo non era specifico di vendere, ma di creare community, fidelizzare le persone.
Poi abbiamo i cosiddetti contenuti commerciali che hanno l'obiettivo di vendere.
Torniamo di nuovo a ottica brunetti contenuti commerciali hanno l'obiettivo focus di mostrare il prodotto anche qui è è il modo in cui viene comunicato il prodotto, ad esempio con ottica bruttini ti mostro gli occhiali di tendenza per questa stagione oltre al l'inf- al al mostrare gli occhiali tu stai dando anche dei consigli, quindi tu in qualche modo mi stai portando un contenuto commerciale in ottica informativa che però non è esclusivamente informativa, ma ha l'obiettivo specifico di mostrare gli occhiali e quindi mi aspetto che da questo contenuto magari mi arrivano nuove richieste di preventivi, nuove richieste di informazioni di quegli occhiali specifici, nuove richieste di nuovi aumento di click sul link perché quel contenuto era stato pensato proprio in quest'ottica.
Fate una promo, condividete la promo sui social.
È un contenuto che a livello di percentuale contenutistica ha minor peso.
Però comunque è un contenuto che se fai brand, se hai un brand deve essere portato all'interno dei tuoi canali social.
In questo caso invece stell clong um decolleté, quindi contenuti commerciali anche qui sfrutti comunque musiche di tendenza, quindi contenuti in trend.
Però l'obiettivo di vendere perché ha l'obiettivo di mostrare le scarpe e i nuovi arrivi che sono arrivati da Stell clong.
Quindi appunto um obiettivo vendita e tornando a nali eh ovviamente i contenuti che hanno l'obiettivo di vendere.
Una cosa che vi differenzia tanto è quello che riguarda il trattamento fotografico, perché anche lì il modo in cui tu vendi un prodotto eh gioca anche tanto il trattamento fotografico che cerchi di portare avanti.
Quindi tu non è che mi fai la foto basic al prodotto, ma cerchi di contestualizza mela, cerchi di raccontarmi una storia, ad esempio con da quello che stiamo facendo e cercare di inserire nei contesti di vita quotidiana e delle persone il prodotto Nali proprio perché partendo sempre dall' u b p rendi unico ogni giorno il tuo stile con i prodotti nali.
Io devo farti capire che i miei prodotti entrano in ogni tuo contesto di vita quotidiana.
Entrano quando ti lavi le mani al bagno perché quando ti lavi le mani normalmente ti togli gli anelli, entrano che tu i miei prodotti li porti al mare e quindi ti faccio delle foto dei prodotti miei al mare.
Significa che tu se vai a fare un aperitivo, il picnic che adesso va tanto di moda a livello estetico fare picnic.
Tu mi porti i miei prodotti e me li racconti in questo modo tu mi stai vendendo un prodotto, però al tempo stesso mi stai anche posizionando.
Il tuo brand mi fa stai facendo mi stai cercando di far capire quello che io voglio comunicare attraverso le foto e infine i contenuti informativi contenuti informativi um, tornando ad esempio a ottica bruttini contenuti informativi um possono e noi abbiamo adottato questa strategia su sia su Instagram che su Tik Tok.
Sono contenuti che io chiamo, quindi sono contenuti, dato che lei si occupa anche di i contenuti informativi che um rispondono sempre alla domanda abbiamo trovato come format quali occhiali indossare se ti piace il rosso, come capi- um come capire se il tuo occhiale va bene per il tuo viso, quali occhiali indossare per nascondere le occhiaie e quindi tu attraverso questi contenuti informativi um mi stai mostrando i tuoi occhiali però in modo informativo.
Quindi l'obiettivo qui è informare non è vendere, ma tu implicitamente lo stai facendo, quindi è trovare degli escamotage per vendere.
E infatti a livello poi di performance sia su Instagram che su TikTok vanno un botto bene, cioè nel senso per essere un business locale.
Comunque io sono molto soddisfatta del risultato.
Um contenuti informativi.
Vado banalmente sul mio profilo um se il mio target sono persone che vogliono imparare a fare meglio branding cosa pubbliche sui social, cioè è la mia rubrica, diciamo che faccio da da quando è nato il mio profilo cosa pubbliche sui social sessi una pizzeria quello è un contenuto informativo che non ha l'obiettivo specifico di che eri un preventivo, ma ha l'obiettivo di informarti su quali micro topic io ti proporrei di fare nel momento in cui se tu avessi una pizzeria lo posso fare su centri estetici su tutto in base al LIS che c'ho in quel momento, tornando invece a E quindi questo anche nel caso in cui voi foste un consulente si può fare assolutamente.
Cioè io ti do valore dandoti informazioni.
Molti dicono eh, ma se io ti do quel l'informazione in più, poi non rischio che le persone copiano i miei contenuti o che non mi richiedano i preventivi? No, perché il discorso è sempre lo stesso.
Se io ho risolto un tuo pain point senza che tu esplicitamente mi facessi una domanda, tu in qualche modo mi hai migliori la percezione che hai del del del mio apporto professionale che posso darti poi magari tu in questo momento economicamente non puoi prendermi come consulente o come professionista va benissimo, però sai che sbrang è un punto di riferimento in quel senso e magari un tuo amico ha bisogno di una mano e tu gli dici il mio nome, quindi sul discorso ma io non ti posso dare quelle informazioni perché sennò tu poi non acquisti da me.
In realtà non è corretto, si può fare anche se hai un brand.
Um in questo momento abbiamo visto che um avevamo abbiamo modificato il piano editoriale da poco abbiamo visto che stavamo portando troppi contenuti commerciali poco informativi, quindi abbiamo inserito all'interno del piano editoriale ogni sabato un tip a livello fashion, una tip a livello fashion.
Quindi come indossare il foulard Adesso tu mi stai qui mostrando il tuo prodotto perché tu il foulard lo vendi.
E infatti dopo questo contenuto sono arrivate un sacco di richieste.
Ah, Jessica, io vorrei acquistare questo foulard oppure, um in boutique sono arrivate per richiedere quel foulard.
Um però noi il contenuto non te l'abbiamo promosso come in ottica commerciale, ma ti abbiamo dato quel lin in più su come indossare il foulard anche qui.
Tu dici Eh vabbè, ma se tu il foulard già ce l'hai a casa, non lo acquisti da me, eh, può può succedere, però può anche succedere che la persona te lo acquista veramente è pensare all'ottica a tre e sessanta.
Non puoi se la vendevi solamente vendere.
Ma devi cercare di pensare in senso lato e in senso trasversale su tutto quello che le persone pensi possano giudicare utile.
So che abbiamo visto tanta roba.
Effettivamente è stata una una una lezione bella cicciosa però, um, portare esempi pratici su come si declinano questi contenuti, vi permette di entrare anche più nel giusto di come effettivamente strutturare piano editoriale e soprattutto cosa può funzionare per voi, cosa voi riuscite a fare e cosa voi pensate sia giusto per il vostro target.
Perché, appunto, il piano editoriale va adattato a ogni in brand la strategia non è unica per tutti, però lo scheletro strutturale è sempre quello.
Quindi è importante capire come questi contenuti qui e questi esempi di contenuti qui potete sfruttarli come input per definire poi la vostra strategia editoriale.
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