Oggi tutti parlano di influencer marketing, l'influencer marketing è di base una di uno dei canali che difficilmente puoi precludere dal tuo piano media, dalla tua strategia di canale, perché poiché servono, servono principalmente però a fare due cose awareness, quindi parlano di te e ti fanno conoscere a un pubblico.

É effettivamente possono riuscire a lavorare sul tuo posizionamento, poiché i singoli influencer è come se si facessero endorser di quello che stanno dicendo é quindi ti trasferiscono valore.

Questa è la base diciamo su cui si dovrebbe lavorare si lavora nel mondo dell'influencer marketing, almeno il punto di partenza.

Poi effettivamente il mondo dell'influencer marketing ha subito in variazioni c'è chi lo fa semplicemente per far vedere come si, come è fatto un prodotto per far testare un prodotto e quindi passare tutta la parte interna del prodotto, cioè chi lo fa per vendere, come facciamo anche noi utilizzi gli influencer per passare ad esempio dei codici sconto e cercare di riuscire a aumentare quelli che sono i tuoi utenti attraverso le loro attività di base, come però abbiamo fatto noi.

Ma come abbiamo fatto noi di Nenna, noi siamo partiti da quella che è la base, cioè quello che diciamo.

Tutti dicono bisognerebbe fare nel momento in cui ti approcci al mondo dell'influencer marketing.

Perché lo abbiamo fatto? Lo abbiamo fatto perché nel momento in cui abbiamo lanciato eravamo a un brand sconosciuto, Bey.

Eravamo in un contesto, in uno scenario in cui difficilmente le azioni classiche potevano funzionare.

Ci avevamo bisogno di riuscire velocemente a parlare a determinati target di persone che alcuni influencer potevano avere tra i loro utenti.

E quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo detto prendiamo i nostri target, andiamo a cercare gli influencer che maggiormente possono rispondere in termini di proposizione a questi utenti e prova a vedere se riusciamo a collaborare insieme.

Effettivamente l'abbiamo fatto su più mondi e più scenari.

Il primo l'abbiamo fatto su il mondo tecnologico.

Quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo iniziato a prendere tutta una serie di influenze, a partire da quelli che sono i mondi che rappresentano quando questi sono effettivamente match at rispetto alla nostra target audience.

Il primo su cui abbiamo lavorato è stato il mondo tecnologico e qui abbiamo scelto di lavoro.

Galeazzi in realtà era la nostra scelta.

Abbiamo dovuto un po', diciamo convincerlo, nel senso che gli abbiamo dovuto raccontare cose ne non è non esisteva e abbiamo raccontato il progetto.

Gli abbiamo detto cosa avremmo voluto fare.

Gli abbiamo spiegato l'evoluzione del sogno.

A lui è piaciuto molto, gli siamo piaciuti noi, per nostra fortuna, e quindi abbiamo iniziato un processo insieme, un percorso insieme, un percorso che l'ha visto in realtà testare nel in prima persona a partire dall'inizio.

Quindi in questo caso noi abbiamo preso un influencer tecnologico che ha deciso di testare il prodotto e dato che fra l'altro che non poteva farlo lui perché lui a partita iva e noi non abbiamo ancora il servizio per le partite iva, l'ha fatto testare i suoi genitori.

Quindi da una parte ancora di più una prova di fiducia dall'altra magari meno rischio non si sa.

Intanto i genitori dei ragazzi sono molte esigenze esigenti e sono ottimi per restituire i feedback.

Fatto sta che abbiamo iniziato con loro un percorso, un percorso che ha visto con Galeazzi testare il prodotto prima che questo venisse lanciato.

Darci dei feedback direttamente lui su come migliorare il prodotto, coinvolgere la madre su diciamo l'esperienza e quindi ci ha permesso anche di raccontare come se fosse facile su un target che non è per forza quello tecnologico e in più si è installato il nostro device tecnologico il robot sia luce e gas e hai iniziato a testare mesi prima che lo arrestassimo quasi anche noi, quindi in realtà lui beta tester per eccellenza e influencer coinvolto da questo punto di vista.

Poi in realtà questa stessa esperienza con Galeazzi si è tradotta anche in attività che vanno oltre quella che è la attività di awareness posizionamento dato che lui stesso, credendo nel nostro prodotto, ha deciso di sponsorizzare lo si è abbinata una serie di codici prova e quindi noi a lui abbiamo abbinato anche l'ultimo pezzo del pane, quindi la parte di convention.

Lui stesso invita chi volesse provare il prodotto a farlo attraverso una prova a lui dedicata e quindi questo è un cluster di come puoi utilizzare di come noi abbiamo deciso di utilizzare gli influencer.

Poi abbiamo fatto un altro test.

Gli influencer li puoi utilizzare ovviamente anche per generare base generale base significa che coinvolgi una serie di persone che parlano di te, che raccontano di te, aumenti il volume di conversazioni su di te l'abbiamo fatta attraverso un partner che ci ha aiutato a coinvolgere una trentina di influencer e li abbiamo fatto in modo che si iniziasse a parlare di un nuovo fornitore di energia, di perché siamo differenti dagli altri, di cosa facciamo per cercare di entrare in sintonia con i nostri utenti di tutta la nostra offerta funziona a livello di visibilità.

Sicuramente poi bisogna capire come stai misurando quella visibilità.

Se la misuri solo dal punto di vista della awareness, allora è un test che è consigliabile fare.

Se la vuoi misurare anche da altri punti di vista bisogna stare bene.

Attenti al tipo di messaggi, al tipo di call to action che si abbina a tu tutto questo movimento, a tutto questo coinvolgimento di tanti influencer.

Dopodiché abbiamo fatto anche un altro test, un altro test che potremmo definire il test, poiché ci siamo detti Ok, stiamo lavorando su influencer abbiamo chi ci fa da beta test mondo tech.

Abbiamo fatto un test su chi ha diciamo sviluppato base, dopodiché abbiamo detto va bene, ma se prendessimo l'influencer per eccellenza e quindi un influencer che di base parla a tutti ed è forse il più famoso al mondo e abbiamo deciso di farlo.

Quindi abbiamo preso la cara amica Ferragni e gli abbiamo chiesto di lavorare insieme allo sviluppo di una serie di contenuti lì, ad esempio l'approccio è completamente diverso.

Non puoi fare dei contenuti in cui magari provi a spingere un prodotto da vendere o magari provi a lavorare di awareness, poiché sarebbe quasi poco credibile che un personaggio che ha un suo storytelling di un determinato tipo a un certo punto cambi completamente storytelling per fare un'altra cosa lì non è che una marchetta, cioè sei andato oltre la marchetta e praticamente perdi tutto il tuo valore.

Quindi per farlo devi seguire i suoi canoni e i suoi registri nel farlo noi abbiamo scelto di utilizzarla come quasi come content creator, di utilizzare la sua vena creativa e il suo racconto, determinate situazioni della sua vita, in alcuni casi anche irreali, per inserire all'interno in e lavorare tanto e solamente e solamente di posizionamento di quelli che sono i nostri valori.

Quindi niente prodotto awareness del brand? Si, ma soprattutto valori.

Lo abbiamo fatto in maniera ironica e se si va analizzare dal punto di vista dei risultati, il quanto l'impatto di un'attività del genere ti dà a livello di awareness.

Hai veramente qualcosa da misurare? Mettiamola così se invece vuoi andare a misurare su altri elementi, anche qui non avrai dei risultati, ma soprattutto non era quello che ti doveva aspettare.

Quindi nel fare influencer marketing la cosa secondo noi fondamentale di massima importanza è quella di tarare bene obiettivi e risultati a monte.

Quindi non pensare che qualunque attività tu faccia di influencer marketing possa essere equivalente, ma andare a costruirla sempre sulla base di quello che è effettivamente raggiungibile l'ultima cosa secondo me è molto importante che ci ha dato tanto valore nelle nostre attività di influencer marketing è stata quella di dopo aver fatto tutta una serie di test con creatori, influencer generici, lifestyle varie ed eventuali, abbiamo deciso di focalizzarsi solo ed esclusivamente su influencer che potessero sposare la narrazione di nn dal punto di vista di una narrazione pregressa già allora e che quindi trovassero dei punti di contatto con noi anche diciamo pregressi, l'idea di collaborare e l'abbiamo fatto sia con influencer che sicuramente non ci aspettavamo.

Ad esempio abbiamo trovato un influencer perché il fidanzato ha deciso di passare anello, quindi lei in un suo contenuto normale ci ha citati noi l'abbiamo visto l'abbiamo contattata e l'abbiamo coinvolta perché lì la storia naturale non c', era bisogno di costruire qualcosa insieme.

Era già nato prima ancora di saperlo.

L'idea di creare un contenuto e quindi li noi abbiamo semplicemente detto Ok, già sei il nostro cliente perché non ce lo racconti a parole tue in maniera naturale, senza filtri pero' ce lo racconti così tu dai un feedback i tuoi noi guadagniamo un feedback, noi guadagniamo visibilità e quindi questo e magari la maniera più semplice, quasi la migliore, non sempre attuabile perché te ne devi andare a pescare.

Dall'altra invece è stata quella di andare a cercare persone che effettivamente, a prescindere da tutto, sposassero i valori di Nathan è il modo con cui comunichiamo.

In questo caso sono nati dei progetti che, a partire dalle influencer, magari si sono sviluppati anche in altro.

Ad esempio con Caterina Zanzi, dicono scomposto noi siamo partiti dall'idea di fare un progetto di influencer marketing per poi sforare invece in un progetto creativo che ci ha visti sul suo sito, creare dei contenuti contestuali solo ed esclusivamente a lei e al suo modo di comunicare, alle cose che dice.

Quindi anche l'evoluzione di quello che ci può stare dietro.

Un'attività di influencer marketing è qualcosa da tenere in considerazione nel momento in cui si costruisce la base di tutta l' attività