Lezione dal corso Digital Public Speaking 2.0
La gestione del tempo.
This poi questa cosa non è solo un problema dell'intervistatore, anzi azzarderei è più un problema dell'intervistato perché l'intervistatore può, diciamo cominciare a finire chiaramente lui che ha in mano il timing, la gestione dei momenti.
Però dall'altra parte tu come intervistato devi conoscere i momenti, devi conoscere il tempo perché altrimenti rischi di non dire le cose che ti ha insegnato di dire.
Le risposte, le call to action finali.
Allora a questo punto facciamo un ragionamento anche sul tempo la prima cosa che voglio lanciarti come riflessione, che il tempo passa in maniera diversa tra il pubblico e chiaramente voi che siete in diretta ci hai fatto caso che chiaramente quando fai qualcosa in diretta e il tempo passa molto piu' velocemente.
Quando sei tra il pubblico, invece in realtà passa molto lentamente, molto simile a una questione anche qui di percezione neurologica che accade per esempio tradita diverse.
Quando sei più ragazzino più giovane il tempo è una una quantità enorme a disposizione che hai nel tuo cassetto, per cui chiaramente lo puoi utilizzare come vuoi.
Per assurdo il tempo passa molto, piu' lentamente quando sei giovane, invece quando sei vecchio il tempo passa molto velocemente ogni anno.
Caspita, è un anno che è andato.
Questo perché dipende da quanto ne hai a disposizione quando sei tra il pubblico.
In realtà non è alcuno stress, non è alcuna empatia, non è alcun punto fondamentale da poter in qualche maniera agganciare.
Invece quando sei intervista per te il tempo passa in maniera diversa, quasi come se fossimo in una serie di Rick e Morty per i pochi appassionati come me di queste serie animate, ovvero mondi paralleli che funzionano in maniera diversa.
A proposito, per questo motivo è molto importante capire che cos'è il tempo prendiamo, facciamo un esempio molto banale facciamo un esempio su un'intervista di mezz'ora che ti fanno uno sconosciuto ti fa uno sconosciuto sul tuo mondo, sulla tua piccola esperienza o grande esperienza lavorativa.
Bene, se tu fossi chiaramente un professionista avresti già subito un set-up pronto? Che cosa vuol dire un set pronto, ovvero delle cose da dire in momenti, quindi non in domande, ma in momenti l'errore che fanno più spesso gli intervistatori, gli intervistati amatoriali all'inizio e invece non gestire i momenti e magari utilizzare per esempio in quella mezz'ora un quarto d'ora per capire chi sei cosa fai? Come stai? Da te piove dove che Milano Roma raccontare delle cose che non hanno alcun senso, dicevamo come l' attualità ha poco senso.
Immaginate quanto può avere senso dell'intervista a chiedere come il tempo come stai.
Invece quelli più esperti sanno che queste cose hanno un'importanza vitale non soltanto per la percezione ma anche per i contenuti.
E quindi suddividono queste cose in momenti Ok una presentazione ma chi sei? Il tuo percorso? Lo riassumiamo in pochi minuti iniziali proprio per in qualche maniera cominciare.
Non è necessario scaldarsi per quindici minuti e poi ancora un altro momento potrebbe essere Cosa fai oggi? Dimmi perché sei qui? Qual è la tua differenza rispetto a tutti gli altri? Anche questo è un momento fondamentale in cui noi dobbiamo avere una risposta pronta.
Non dobbiamo ragionarci al momento e quindi anche in questo caso è necessario fare anche una prova, magari prima dell'intervista possiamo registrarci nella risposta e vedere che cosa diciamo.
E poi il che il caso studio la che esistono molto importante anche qui portare una che esistono non generica ma allineata al format.
Perché no? All'audience di riferimento Se facciamo facciamo un'intervista sul mondo.
Podcast non parliamo di video, parliamo di podcast.
Se invece parli block time, parliamo magari di cripto e di tutto il mondo block.
Non parliamo di me il marketing, tutte tematiche chiaramente che sono identificate in una struttura.
Dopodiché, dopo il caso studio di norma, in questa mezz'ora dovrebbe esserci la parte del futuro e la call to action.
Se noi non facciamo queste separazioni, rischiamo di dedicare troppo tempo all'inizio e perderci la nostra é il nostro momento monetizzabile.
Mettiamola così il nostro momento in cui portiamo a casa qualcosa.
Perché rilasciando un'intervista perché c' è una call to action finale? Perché non soltanto poi dobbiamo essere utili.
Dobbiamo portare a casa qualcosa nel tempo, nella logica del tempo.
Dobbiamo strutturare questo schema in maniera molto intelligente, ovvero capire e magari strutturare con il nostro intervistatore i momenti e quindi metterci d'accordo più che sulle domande singole, sui momenti.
Quanto vuoi dedicare a questo io questa che esistono allineata con la tua audience può funzionare e poi raccogliamo domande, non le raccogliamo, siamo in diretta, siamo chiaramente registrati.
Anche questo modifica la gestione del tempo.
Chiaramente il tutto deve essere fatto all'interno di un'economia anche, diciamo così il più possibile naturale no, dovete passare da un punto all'altro.
Se siete un intervistatore, il vostro compito sarà passare da un momento all'altro in maniera naturale un po', come si dice in gergo, rincorrere la risposta, agganciarsi sulla risposta, non fare il cambio foglio per ogni domanda, ogni momento, ma cercare di legarli al contempo.
Se siete un intervistato, invece, sapere che ci sono dei momenti vi può permettere di dire delle cose in quel momento lì magari l'avete detto più velocemente che nella prova.
Quindi avete la possibilità, se volete, di approfondire fino chiaramente allo slot successivo.
Se invece al contempo siete in ritardo, potete andare più veloci o saltare cose che non vi interessano o prendere la palla al balzo per riuscire magari da un contenuto che non vi interessa e quindi dannoso per voi e passare allo step successivo non sottovalutate la gestione del tempo è fondamentale per il vostro percorso.
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