Lezione dal corso Tecniche di memoria
Molto bene.
Eccoci qua siamo siamo live questa diretta lo stato tutto bene? Tutto bene.
Grazie luca intanto di avermi invitato qui.
Sono contento di essere qua con voi quindi grazie grazie dell'invito é tutto a posto, tutto bene.
Sono super contento.
Anch'io questo qua è il terzo episodio é tua persone diverse i massimi esperti di questa tematica in italia quindi sono super super contento puoi chiuderlo con te che veramente è da un pezzo un pezzo che guarda i suoi video su youtube e tutto quanto, quindi veramente complimenti grazie grazie puoi venire dopo vani andrea però insomma, anche loro sono veramente dei dei giganti dei pezzi da novanta.
Quindi insomma eh ci sta però il tema il tema della memoria dell'apprendimento è sempre molto, molto affascinante, quindi sono felice di aver completato questa tripletta.
Insomma assolutamente intanto che aspettiamo un poche persone si colleghi prima di partire con la tua presentazione, magari prima ancora di tanto la presentazione spesso magari penso che sia già nelle slide, quindi magari nelle slide poi dico due parole proprio al volo perché insomma, se vuoi dirci qualcosa di come queste tre persone si sono messe insieme, si sono conosciute o altro è stata è stata una meravigliosa coincidenza.
Perché è successo così? Per quanto riguarda Andrea, lui mi seguiva sui social network e un giorno ha visto che io ho pubblicato su facebook se non ricordo male una foto e ho scritto un post su Ben ben pride mor che è stato un campione di memoria eccetera eccetera.
E nei messaggi privati questo ragazzino, Andrea Andrea Muzzi, che io non conoscevo, mi ha mandato una sua foto con ben pride mor dicendo Sai che io l'ho conosciuto dal vivo è in faccia? Ma come mai è anche tu fai gare di memoria? Fa sì, sì, faccio gare di memoria da da un po' di tempo, sono appassionato.
Andrea aveva diciannove anni, vent'anni non lo so e gli facciamo dai davvero ma è sei bravo e mi manda una serie dei suoi record al che io che un pochettino me ne intendo di di di questo campo li leggo e dico aspetta un attimo se questo ragazzo davvero fai numeri che dice è un potenziale talento incredibile.
Cominciamo a parlare.
Alla fine lo invito in una live su YouTube e dopo la live parliamo di memorie, di gare di memoria e dopo la live Andrea mi dice che sta cercando aiuto perché vuole andare all' estero a fare le gare di memoria, ma non ha i soldi e quindi cerca degli sponsor.
No e le faccio sentire.
Te le pago io le gare in tre mesi dopo era il campione del mondo e questo quindi questo è stato con Andy è stato fantastico, quindi lo gli ho fatto da sponsor, andava con le maglie e le felpe marchiate a DC e tutto il resto ha vinto il campionato, ha fatto tre gare di fila sponsorizzato da me e ha vinto il campionato francese, il campionato europeo e poi il campionato del mondo in Cina viene incredibile e con Manny invece è stato un caso altrettanto pazzesco.
Su Instagram lui ha commentato il mio post e io che lo seguivo da tantissimo perché lo conoscevo per le sue prodezze mnemoniche.
Gli ho scritto in privato, gli detto Cavolo, ma Vanni, è un onore sapere che anche tu mi sei.
Abbiamo cominciato a chiacchierare e poi è venuto qui a Padova.
Ci siamo conosciuti e lì mi è venuto in mente degli devo far conoscere Andrea e niente si è formato questo trio e davanti a un tavolo di sushi, abbiamo detto ma dovremmo fare un video corso insieme.
Dovremmo fare qualcosa insieme e da lì è nato poi mnemonica qualche mese più tardi è stato un viaggio meraviglioso.
Quindi hai fatto un errore di memoria come Andrea? No, io non ho mai fatto gare.
È o è stato un periodo di circa sei mesi in cui l'idea di gareggiare? Mi piaceva, quindi sono allenato per gareggiare, ma poi alla fine non ho mai non ho mai gareggiato, sono arrivato a un livello decente, forse avrei potuto cominciare a fare qualche gara.
Naturalmente neanche col binocolo vedo i livelli di Andrea.
Però poi diciamo che le tecniche di memoria sono qualche cosa che ho approfondito più che altro per il mondo dello studio, che è il mondo che mi interessava di piu' per insegnarlo ad altri studenti e anche per la mia vita di tutti i giorni.
E quindi è un tema che mi appassiona sempre.
Però non ho mai voluto poi buttarmi nel l'agonismo.
È rimasto per la prima volta che il tuo ricordo più antico di quando hai avvicinato alle tecniche di memoria credo che sia stato io.
Ho raccontato tante volte che ho cominciato questo viaggio nel mondo dell'apprendimento e della formazione in realtà concorsi, un po' pseudo scientifici, tuffo si, eccetera.
È la prima volta che ho avuto un incontro con qualcuno, non con la tecnica di memoria.
È stata proprio attraverso un amico che aveva visto la presentazione di uno di questi corsi, forse l'avevano volanti, nato per strada o roba del genere, mi disse Ma sai che esistono queste tecniche di memoria? E ho detto ma che cos'è e ho googlato e da lì mi sono venute fuori, appunto questo questo mondo delle tecniche di memoria ed è stato il primo, il primo impatto.
E poi purtroppo è stato appunto questa esperienza nel mondo pseudo scientifico, perché spesso purtroppo troppo spesso le tecniche di memoria vengono spacciate per bacchette magiche, per per cose che non sono e vengono anche promosse come il modo migliore di imparare qualunque cosa, quando invece sono soltanto uno strumento molto interessante.
E poi dopo liberatemi da questo mondo pseudo scientifico, ho cominciato ad approfondire a livello universitario il tema della cognizione della memoria e da lì, insomma, ho costruito una conoscenza solida su per me come ti si avvicina a questo mondo.
Io mi ricordo che fa molto ridere.
Come mi sono avvicinato al mondo delle favole, monetizzazione e Romania lavorare per Gameloft.
C' era questo manager rumeno e compravo a dirmi funnel funnel e io non avevo mai scelto questa parola.
Prima andavo a cercare su internet fuori foto di Putin che dicevo che meraviglia.
Quindi a volte dico é il caso però non so se è successo anche per te la stessa cosa, cioè il caso, perché il caso ti mette davanti qualcosa, però ci si rende conto che quella cosa sarà importante.
Non so, com'è un qualcosa dentro di te che dice aspetta questa cosa qui non la scartare, tienila buona perché potrebbe portare dei frutti, no, è quindi se vuoi assolutamente quindi forse il nostro unica cosa che potremmo fare, visto che questa cosa non possiamo controllare realmente dovrebbe esserci metterci nelle condizioni di vedere più cose possibili, perché a un certo punto che riconosce quella cosa e magari la riconosce e non la fai subito, magari la fai documenti qua però è qualcosa che ti rimane, quindi è soprattutto sarà anche una banalità.
Però io devo dire mi ha colpito molto un una famosa citazione di Steve Jobs nel suo famoso discorso all'università dove diceva Tu non puoi connettere, connettere i puntini guardando in avanti puoi solo connetterli, guardano indietro.
Quindi tu non sai che cosa domani ti sarà utile.
Ma segui scopri piu' più cose possibile, appassionati di più cose possibili.
Nel frattempo i miei capelli vanno dove vogliono perdoni, ma è un problema.
Io e lo so, lo so, è dura, è dura.
E quindi? E quindi tu non lo sai.
Quindi tu oggi magari scopri una passione che è nuova e domani può diventare un parte fondamentale della tua vita lavorativa o della tua vita personale? Non lo sai, non lo puoi sapere.
Puoi solo farlo guardando indietro.
Quindi nel dubbio spaziare, approfondire, seguire anche la propria curiosità è fondamentale.
Guarda, è proprio anche un po' quello che noi cerchiamo di ricreare quel giorno, perché alla fine dei conti parliamo di tanti argomenti diversi, sa sempre relativi.
In questo momento ha una macro-area del business marketing digital.
Però poi vedi questo qua, per esempio questo intervento sulla memoria è qualcosa che puoi collegarlo però al tempo stesso said e magari una persona da questi interventi che avete fatto voi, si innamora di questa disciplina o magari la utilizza semplicemente per ottenere benefici in altre aree.
Quindi sono d'accordo secondo il valor ore di piattaforme come la carne è proprio quello di dire esploro, no, esploro, imparo delle cose verticali, ma soprattutto ho un'offerta varia che mi permette di andare a vedere nuove aree, magari nel mio campo di interesse, e mi fa magari scattare l'idea mi fa scattare di approfondire, di poi scendere in profondità su un tema che può essere magari laterale, ma tra l'altro poi oggi, oggi come oggi le avere competenze trasversali è fondamentale.
Quindi non non si può più dire Io faccio quello non è il tema del marketing, ma io faccio email marketing e basta.
Non ne ho uno deve deve deve conoscere tante cose, quindi insomma, è un'iniziativa fantastica.
La vostra è approvo in pieno.
Insomma, non non sai quello che non sai? Nel senso è molto importante conoscere quello che non sai per capire.
Ok.
Non lo voglio imparare perché ho altre priorità.
Ho penso che non sia importante.
Ma se non sai che c'è la possibilità di impararlo, quello diventa difficile.
Puoi tenere Esatto.
Esatto.
E poi su internet nascono così tante cose nuove continuamente il e il mondo del marketing poi è praticamente il calderone della novità che non ci stai dietro se non hai un posto dove tu puoi vedere i nuovi spunti e avere anche una selezione di persone che ti dicono questa cosa interessante, guardatela.
Quest'altra invece la lasciamo da parte no, non sai mai dove indirizzarti per la tua formazione.
Problema oggi della formazione è proprio l'eccessiva quant le cose che potremmo imparare, no? Per cui è il tempo che infatti la battaglia del tempo è quello che tutte le aziende del mondo stava cercando di vincere.
Esatto, esatto.
Ti tocca imparare, imparare ad imparare, per imparare meglio più velocemente e ottimizzare i tempi.
Visto che oggi parliamo di apprendimento in memoria, ti direi che abbiamo aspettato.
Direi che puoi poi piano piano la presentazione Adesso mi mi dis connetto la presentazione a tutte le persone connesse.
Dico semplicemente che possono per questa domanda a scriverci pure nei commenti.
Poi alla fine della presentazione ci sarà comunque di Clooney dove andremo direttamente a rispondere alle domande insieme.
Io mi tolgo, rimetto il controllo.
Datemi le slide e via che ci vediamo fra poco.
Ciao.
Eccoci qua.
Fatemi vedere le slide.
Ecco le quali abbiamo sullo schermo meravigliosa tecnologia qui di Stream yard.
Abbiamo chiamato questo intervento come imparare e ricordare dettagli sul lavoro.
Sì, perché voglio partire proprio da questo, da questo titolo.
Perché sempre di più il mondo lavorativo non soltanto proprio il lavoro considerato come dipendente, ma il lavoro in sé, il mondo del lavoro, il mondo della formazione sono sempre più strettamente legati.
Non succede più, come succedeva magari cinquanta anni fa, che uno possa come vai a lavorare in un settore, imparare un set di cose, magari imparare qualcosa all'università e poi tenersi quel set di informazioni per tutta la vita, usare quelle ed essere a posto.
No, noi siamo continuamente bombardati di nuovi stimoli, nuove informazioni, di nuove occasioni di apprendimento.
E se non sappiamo quali strumenti abbiamo a disposizione per impararle, rischiamo di rimanere indietro.
Quindi il tema della formazione e dell'apprendimento di come ricordare qualcosa, un un dettaglio, una procedura.
Ma anche come avere un atteggiamento giusto per imparare sul lavoro e per il lavoro è un elemento fondamentale.
Mi prendo un minuto, facciamo due, sono tagliato, vedo che tipo spirito, spirito, genio della lampada a causa del PNG.
Qui però va bene, mi prendo un minuto per presentarmi.
Mi chiamo Alessandro de Concini, naturalmente lo vedete anche scritto qui sotto sono un formatore, un'insegnante divulgatore é un imprenditore digitale e mi occupo proprio di apprendimento.
Il mio lavoro è quello di come dire, migliorare il processo di apprendimento e di studio per i miei, gli eventi che vanno dallo studente delle scuole medie fino a chi prepara concorsi professionali, abilitazioni o deve fare formazione lavorativa per l'appunto.
Quindi chiunque debba imparare qualcosa.
Il mio lavoro è quello di insegnargli a imparare o insegnarle a imparare e a farlo in modo più efficace e più efficiente, seguendo i principi scientifici che molto importante per me, perché tutto quello che insegno e naturalmente è basato su evidenze scientifiche, non è campato per aria, non sono mie opinioni.
Lavoro naturalmente sui social media e attraverso video corsi, quindi potete trovare su tutti i social possibili immaginabili, soprattutto YouTube, che è la mia, la mia casa principale.
Eccolo qua, tra l'altro avete già visto e se non li avete gia' visti, dovete assolutamente andarli a recuperare i le altre le altre parti del di questo triangolo di mnemonica Andrea Muzzi, il campione del mondo di memoria i Vanni De Luca, il più grande protagonista vivente.
Abbiamo realizzato ogni di noi tre un webinar pratico e utile e interessante proprio per Claire.
Quindi ringraziamo Luca, naturalmente di averci invitato.
Quindi andatevi a recuperare le puntate precedenti in cui vanno e Andrea vi hanno spiegato un pochettino le basi delle tecniche di memoria.
Come funziona il mondo della memorizzazione? E due applicazioni veramente diciamo interessanti e utili per la vita di tutti i giorni sul lavoro e la memorizzazione dei nomi delle persone.
E li Andrea è veramente il migliore del mondo.
Come ricordarsi come si chiama una persona appena incontrata? E invece come ricordarsi i discorsi? Vanni oratore meraviglioso, public speaker attore performers fantastico che vi insegna appunto come mantenere a memoria quello che dovete dire per una presentazione, per esempio un discorso, una lezione, qualunque altra cosa.
Noi invece parleremo di memo tecniche, ma non parleremo soltanto di memoria in senso stretto.
Qui la parte sulla formazione lavorativa.
Adesso ci arriviamo.
Parleremo proprio del processo di apprendimento e di quali strumenti possiamo utilizzare per imparare.
Meglio ricordare meglio mantenere quello che abbiamo imparato sul posto di lavoro più a lungo possibile.
Ora, perché è così importante? Abbiamo detto all'inizio il mondo della formazione lavorativa è in costante fermento, ma in particolare ci sono tre momenti tra i momenti della vita lavorativa di una persona in cui imparare cose nuove è fondamentale numero uno per trovare lavoro, perché quando noi ci mettiamo come dire sul mercato e vogliamo essere assunti da qualcuno, vogliamo collaborare con qualcuno.
Il fatto di acquisire nuove skill è fondamentale per attirare tirare qualcuno che possa darci un'opportunità.
E quindi ad oggi il confronto non è più tanto su il curriculum questo e quell'altro, ma su che cosa sai fare e quindi che cosa sai.
Dopodiché c' è il mantenimento del lavoro, naturalmente, perché per essere sempre sulla cresta dell'onda abbiamo bisogno continuamente di aggiornarci e poi c' è anche eventualmente il cambio del lavoro.
Qui non ho inserito, perché se desidero cambiare o desidero una nuova opportunità o desidero magari espandermi in un altro settore, dicevamo prima con Luca magari lavoro nel mondo del marketing, ma voglio specializzarmi su un aspetto diverso che prima non avevo curato o in qualunque altro settore che l'unico modo che ho per farlo è imparare.
Ok, quindi imparare ad imparare oggi è probabilmente la skill più importante in assoluto in assoluto.
Veramente.
Che cosa significa però imparare? Perché questa è una parola che viene lanciata di qua e di là.
No, il life long learning? No, quelli che imparano per tutta la vita, ma imparare che cosa significa? Ho provato a dare una definizione operativa che vorrei leggervi acquisire conoscenze e competenze ok che permettano di interagire in modo efficiente con un contesto, un dato, una situazione.
Questa definizione magari non è quella Treccani su apprendimento, però è importante nel nostro contesto, soprattutto in un ambito di formazione personale e lavorativa, per vari motivi.
Innanzitutto perché partiamo da avere conoscenze e competenze.
Ci devono essere entrambi i lati della medaglia.
La conoscenza è qualcosa di teorico.
La competenza è qualcosa di pratico.
Teoria e pratica devono sempre essere insieme quando facciamo un lavoro di formazione, altrimenti manca qualcosa.
Gli smanettoni tutto pratica, spesso cadono nelle finezze.
Il teorico che non ha mai visto, però il lavoro da vicino non sa applicare quello che ha imparato.
Di fatto poi è inutile all'atto pratico e alla prova dei fatti interagire quello che noi vogliamo fare imparando qualche cosa, memorizzando qualche cosa, creando un nuovo set di conoscenze e competenze e avere la possibilità ha dato un nuovo contesto, un nuovo stimolo, qualcosa che succede un'opportunità che mi si presenta davanti è essere in grado subito di interagire con essa in maniera efficace.
Quindi dobbiamo sempre entrare nell'ottica che quello che impariamo lo impariamo per poterlo utilizzare e dobbiamo averlo sempre fresco e disponibile per poterlo impiegare in un attimo.
Cosa sarà particolarmente importante fra qualche minuto quando parleremo dell'aspetto del ripasso? Nello specifico vado avanti con le nostre slide ed ecco che qui arrivo subito a smontare la situazione.
Stiamo parlando di memoria, stiamo parlando di minimo tecniche.
Abbiamo visto gli interventi meravigliosi di Andrea e di Vanni.
Eppure memorizzare non basta.
Questo perché la memorizzazione in realtà è lo strato più superficiale.
Dell'apprendimento il nozionismo.
No, so tante cose a memoria sono tanti lati sono tante informazioni, ma per apprendere in modo significativo e profondo bisogna anche andare oltre.
Questo non significa attenzione che memorizzare qualcosa non sia importante assolutamente significa solo che non può essere, non può essere finito.
Li' l'apprendimento e la memorizzazione è il primo step, poi bisogna scendere più in profondità.
Quali sono gli ostacoli che abbiamo da superare nel nostro attuale formazione nella nostra attuale in formazione lavorativa numero uno.
Il tempo, lo dicevamo prima con Luca Il tempo è la valuta numero uno.
Altro che Bitcoin, Ethereum oggi oggi il tempo è è più che denaro.
È veramente la nostra barriera principale, la formazione lavorativa che abbiamo di fronte.
Pensate a una piattaforma come la carne, ma anche tutto quello che potete.
Naturalmente ritrovare online è potenzialmente infinita.
Possiamo imparare infinite cose.
Non abbiamo il tempo per fare tutto, soprattutto se siamo in un contesto di aggiornamento professionale o di professionalizzazione per il quale dobbiamo anche lavorare.
Dobbiamo anche sviluppare dei contatti, dobbiamo anche sviluppare dei progetti, quindi il tempo è poco.
Il primo il primo vero problema.
Il secondo sono i ritmi ritmi da rispettare, i ritmi che ci impongono.
Da un lato un incessanti smo, oggi soprattutto su per chi lavora nel mondo digitale, nel mondo dei social c' è il devi essere sempre sul pezzo, sempre produttivo, sempre attivo, perché il mondo cambia così velocemente e i cicli anche di vita, dei contenuti online, per esempio, e delle delle iniziative sono talmente rapidi che bisogna essere sempre, sempre attivi è e tre rischiamo un sovraccarico.
Questo è molto interessante da sottolineare perché la pressione e la frustrazione possono arrivare nel momento in cui ci mettiamo a imparare qualche cosa che vada al di fuori della nostra zona di comfort.
E questo è importante come premessa.
Quindi mi prendo un minuto per approfondirlo.
L'apprendimento è necessariamente difficoltà, è superamento di difficoltà.
Noi non ci possiamo aspettare che imparare qualcosa di nuovo, di significativo avvenga senza sforzo e avvenga senza frizione.
No, la nostra mente piace rimanere confortevole.
Piace continuare a magari rivedere qualche cosa che ha già imparato in precedenza.
No, perché è soddisfacente? Perché è anche in qualche modo rassicurante.
Invece se noi vogliamo fare formazione, la vogliamo fare ad alto livello.
Siamo sempre costretti a uscire da quella che è la nostra, la nostra zona di comfort e avventurarci in spazi che ci mettono in difficoltà.
Penso per esempio ambiti tecnici no.
Per esempio, adesso ne parlavamo con Luca prima di prima di avviare la diretta.
Penso all'ambito del delle delle Asl, per esempio sui social media, No.
Quindi imparare a usare strumenti tecnici che cambiano continuamente ad adattarsi a algoritmi, piattaforme, nuovi software.
Quando ci avviamo a imparare qualche cosa che non abbiamo mai visto prima, il primo impatto è frustrazione.
Il primo impatto è pressione, sentiamo un peso che é spesso anche c'.
È un elemento di confusione? No, perché sono tante cose da imparare.
Non so in che ordine impararle.
Non so che atteggiamento utilizzare, non so che strumenti utilizzare.
Il rischio quindi poi di no.
Portare a termine il risultato.
Pensate a quante persone iniziano dei percorsi di formazione e io non li finiscono o li finiscono senza però aver davvero assorbito il contenuto.
No, spesso questo viene da proprio questo questa resistenza che noi abbiamo, che ci porta magari a procrastinare o ci porta addirittura mettere da parte un'idea un'idea di formazione.
Se abbiamo invece gli strumenti giusti per imparare, per memorizzare, per ricordare.
A quel punto sappiamo affrontare questa pressione e superare quello scoglio.
Le basi da dove dobbiamo partire? Ci sono quattro pilastri di cui voglio parlare oggi, in particolare é che devono diventare veramente il mantra di chi fa formazione lavorativa e vuole imparare qualcosa di nuovo con base costante.
Numero uno la comprensione.
Ne parliamo fra poco.
Numero due.
La decisione l'intenzionalità numero tre l' attività e numero quattro l'applicazione.
Questi quattro pilastri dell'apprendimento nella formazione lavorativa in realtà valgono a tutti i livelli valgono anche per chi studia all'università e persino per chi studia alle scuole elementari.
Voglio dire, ma in particolare per chi fa formazione lavorativa, non si può sottovalutare nessuno di questi quattro aspetti, pena il rischio di ottenere dei risultati assolutamente non soddisfacenti.
Partiamo dal primo la comprensione.
Ora la comprensione è un argomento noioso, non piace a nessuno.
Tutti vogliono imparare rapidamente.
Siamo nell'era del fast food learning, speed reading e chi più ne ha più ne metta velocità, velocità, velocità, velocità, memorizzazione.
E quindi abbiamo Andrea Muzzi che si memorizza duemila nomi di persone in trenta secondi.
Ma ma la prima cosa che noi dobbiamo ricercare, il nostro primo obiettivo di apprendimento è la comprensione e sarà sempre la comprensione.
Questo perché? Perché se non capiamo e non interiorizza iamo quello che stiamo affrontando.
Se non siamo in grado veramente di esplorarlo a fondo, non riusciamo a ricordare il processo di di comprensione.
È un facilitatore di tutte le altre fasi.
Dell'apprendimento è molto più rapido, è molto più facile memorizzare.
Quando abbiamo capito è molto più facile poi ricordare, mantenere, riutilizzare.
Vi faccio un esempio pratico con con Vanni Vanni De Luca che avete visto all'opera già precedentemente Vanni è famoso per un numero in cui memorizza, anzi ha memorizzato e ripete su richiesta del pubblico l'inferno di dante interamente ma terzina perse terzina pensate che il lavoro mastodontico di memorizzazione ha fatto e lo fa e ripete dante, mentre magari risolve un cubo di rubik e fa mille altre cose.
Ebbene però vanni la prima cosa che mi ha detto quando gli ho chiesto ma come hai fatto a memorizzare interamente parola per parola tutto l'inferno di dante? La sua prima risposta è stata prima di tutto l'ho capito? Questo è importantissimo.
Prima di memorizzare dante vane ha capito dante ha studiato dante ha analizzato dante e questo vale tanto per una prova mnemonica straordinaria quanto per creare una automazione mail su attive payne che è uno strumento di che ne so di email marketing o come avviare una campagna facebook o come progettare un panel di vendita o vale per qualsiasi cosa prima di imparare gli strumenti prima di imparare le procedure.
Prima di imparare i dettagli bisogna capire bene che cosa si sta facendo e capire non è soltanto capire le parole in italiano vuol dire avere interiorizzato davvero questo e quindi prima di tutto l'obiettivo e la comprensione.
Attenzione, un piccolo dettaglio su questo anche se la comprensione dovesse portare via molto tempo, ne vale sempre e comunque la pena.
Non fate l'errore di dire Ok, va bene, ho capito.
Più o meno.
Intanto vado avanti, poi ci torno.
Questo è un errore clamoroso quando si fa formazione su temi complessi come quelli lavorativi, perché poi non si torna mai indietro, si lasciano dei buchi delle voragini che poi tornano a ingannarti quando meno te l'aspetti.
Ok, quindi quello che io consiglio è quello che io chiamo l'approccio del carro armato Fa bene.
Ehi, ironicamente che cosa vuol dire? Vuol dire procedere magari piano, ma assicurarsi che quel metro di terra che abbiamo superato con i nostri cingoli da carro armato sia veramente nostro quando l'abbiamo veramente compreso solo allora andiamo avanti, non c' è il Vabbè, vabbè, vabbè, intanto no, intanto niente.
Se non hai capito, se non hai compreso qui, ora tutto quello che ti serve non procede, non vai avanti.
Questo è un atteggiamento fondamentale per chi fa formazione e chi non vuole trasformare soprattutto la formazione in un costante saltello.
No, io ho conosciuto tante persone che continuano ad accumulare corsi su video, corsi su piattaforme, eccetera.
E poi Spizzichino di qua e di là, ma non portano mai a termine.
Se vogliamo portare a termine, dobbiamo procedere con l'approccio del carro armato un metro alla volta, secondo il valore della scrematura.
È della decisione o l'apprendimento deve essere intenzionale e mirato.
Questa è una cosa importantissima.
Viviamo in un mondo di sovraccarico cognitivo.
Cosa vuol dire? Siamo bombardati di stimoli, ma tra le notifiche, i social media, i le piattaforme, tutto quanto e le pressioni lavorative abbiamo un costante flusso di informazioni nella nostra mente.
Quello che dovete capire è che il cervello non è in grado di processare questo flusso.
È troppo, è troppo per noi e quindi viviamo per perennemente stressati.
Viviamo in uno stato perenne di multitasking tossico.
Sapete che il multitasking è il nemico numero uno della memoria e dell'apprendimento e viviamo quindi in un in un mondo in cui il valore più importante è quello dell'approccio critico del dire questo mi serve questo non mi serve essere capaci di scegliere e di porsi degli obiettivi assolutamente concreti che non che non vengono da il segue il flusso e vedo come va? Ma vengono da una pianificazione attenta, vengono da una scelta intenzionale.
Ok, quindi quando vi approcciate a dover imparare qualcosa sul lavoro, uno dei primissimi elementi che dovrete mettere sul piatto è che cosa realmente voglio imparare e a che cosa mi servirà.
Quindi per quale scopo sto imparando e scartare brutalmente tutto quello che non è direttamente funzionale al raggiungimento del nostro obbiettivo? Attenzione, questo non significa perdere il gusto dell'esplorazione del seguire le proprie passioni nel seguire la nostra curiosità innata.
Minimamente significa però sapere quando è il momento di farlo e quando.
Il momento invece di focalizzare.
Se volete ottenere un risultato di memorizzazione di apprendimento, ma rapido ed efficiente per la vostra situazione lavorativa dovete mirare, puntare, sparare, ok dritti.
Quindi il valore della scrematura della selezione.
Vedremo poi con il lavoro sul contenuto informativo, come questa scrematura funzioni sia a livello macroscopico come vi ho appena descritto, decidere cosa voglio imparare e che cosa invece non voglio perché ogni scelta è anche una discriminazione, cioè un scelgo questo é automaticamente sto eliminando tutto il resto, ok, ma funziona anche sul livello micro e quindi vi spiegherò come la scelta all'individuazione del contenuto informativo sia il modo migliore proprio per processare le informazioni man mano che ci vengono presentate.
Numero tre Approccio attivo all'apprendimento A tutti noi piacerebbe apprendere in modo passivo in attacco il video corso.
Nel frattempo faccio pilates e quando ho finito sono un esperto di qualsiasi cosa.
Purtroppo non funziona così.
Sicuramente c' è un ruolo nel campo dell'immersione.
Ne avrete sentito sicuramente parlare, ma i cambiamenti significativi quando si parla di competenze, di conoscenze vengono da un approccio attivo.
Bisogna fare.
Dobbiamo cercare quindi quando impariamo partecipazione, produzione e il protagonismo.
Adesso vi spiego cosa intendo con queste tre informazioni.
La partecipazione significa che dobbiamo invertire il classico processo per il quale l'insegnante in questo caso oggi posso essere io domani può essere Vanni o chiunque altro Luca o qualsiasi altra persona l'insegnante vi riversa addosso le sue conoscenze e voi le accettate e ve le prendete.
Questo è l'approccio classico l'approccio che abbiamo visto a scuola e abbiamo visto all'università che abbiamo visto da bambini sempre qualcuno dall'alto che vi lancia addosso delle informazioni e voi le pigliate.
Questo approccio va completamente ribaltato.
Partecipazione vuol dire che siete voi a dover venire da me dentro qui, ok e farmi delle domande vuol dire che se non c' è un momento di interazione.
Dovete comunque rimanere sempre attivi per chiedervi qualche cosa, per indagare quello che sto dicendo per andarvi a prendere le informazioni da un libro, come da vostro datore di lavoro, come da un video corso.
Ok, quindi è un l'apprendimento efficace.
È una ricerca, quindi non è o non è un ricevere informazioni, ma è un cercare informazioni, scremare informazioni, individuarle, prendersela e portarselo a casa.
Numero due Produzione un apprendimento che funziona un apprendimento che resta una memorizzazione davvero efficace produce qualche cosa Che cosa può produrre? Può produrre progetti, può produrre schemi se io voglio semplicemente schematizzare sintesi, presentazioni, discussioni.
Anche soltanto il fatto di parlare con qualcun altro di quello che abbiamo imparato può produrre idee.
Fondamentale, però è che ci sia un approccio produttivo.
L'apprendimento è un processo a due a due direzioni.
Assorbo informazioni, produco qualche cosa di come dire in risposta.
Ok, questo è molto importante se non c' è una risposta produttiva.
Molto probabilmente quell' apprendimento svanirà molto in fretta, anche perché una delle caratteristiche chiave nella nostra mente è che si è evoluta per risolvere problemi per ottenere dei risultati l'apprendimento il nozionismo non è qualche cosa di evolutivamente molto sensato per la nostra mente? No, cito sempre una frase che mi aveva molto divertito di Sergio della Sala, un neuroscienziato cognitivo che ho avuto la fortuna di intervistare sul mio canale youtube che diceva Ricordatevi che la memoria è nata tra L'altro L'ho, intervistato insieme a Vanni Andrea.
Quindi andatevi a recuperare il video e diceva La memoria serve per ricordarsi dove sono finiti i castori nel bosco? Perché gli devo mangiare questa, questa è la battuta.
Però il concetto è questo la memoria è qualche cosa di indirizzata a un obiettivo se non c' è un obiettivo produttivo.
Se non devo fare qualcosa, poi di concreto l'informazione svanisce.
Ma perché la nostra mente non ha nessuna motivazione per mantenerla.
E infine l'essere protagonisti.
Non è l'insegnante il protagonista del processo di apprendimento, ma è lo studente è colui che deve sviluppare la nuova conoscenza e competenza che deve costruire intorno a sé un ambiente per imparare e quindi deve sentirsi coinvolto come protagonista.
Ma questo è molto importante.
Infine l'applicazione pratica viene da quello che abbiamo appena detto bisogna saper interagire.
L'abbiamo detto all'inizio no, interagire con nuovi contesti nella formazione mirata al contesto lavorativo.
La teoria da un lato va sempre accompagnata proprie pratiche.
E poi parleremo del testing, che è un un meccanismo importantissimo per ricordare dall'altro va rapportata situazioni reali.
Quindi fate attenzione alla trappola del La teoria.
Bella la teoria.
Poi bisogna scendere nel concreto della vostra vita personale del vostro contesto e mettere alla prova quello che avete imparato.
Questi erano i principi fondamentali, le basi.
Cominciamo ad applicare un po' di strumenti pratici che vi possono aiutare.
Il primo strumento che voglio dare è quello che io chiamo la domanda chiave Come si individua un concetto chiave? Dobbiamo ragionare sulla definizione di contenuto informativo? Perché non possiamo imparare nulla se non sappiamo porci delle domande a ogni step del percorso? Qual è questa domanda chiave? La domanda chiave è qual è il contenuto informativo di ciò che ho appena letto? Ascoltato? Visto che cosa vuol dire questa parola? Che cosa vuol dire contenuto informativo? Il contenuto informativo è quell'insieme di informazioni nuove, utili e a cui non potevo arrivare tramite semplice ragionamento, quindi non banali, che io, che io posso estrarre dalla fonte da cui sto imparando.
Lo ripeto, informazioni nuove utili per quello che è il mio obiettivo di apprendimento, in questo caso di formazione lavorativa e che a cui non posso arrivare tramite due più due uguale quattro.
Ok, quando un'informazione è nuova, mi è utile a qualcosa e non ci sarei arrivato da solo tramite un semplice ragionamento.
Allora quello è il mio contenuto informativo.
Quella è un'unità di apprendimento che io voglio fare.
Mia è una pepita d'oro che io devo prendere e portarmi a casa e consolidare.
La cosa interessante è che il contenuto informativo non lascia scampo.
Tutto ciò che non rispetta queste tre caratteristiche, quindi non è nuovo, non è utile e non non è qualche cosa che a cui non sarei potuto arrivare da solo.
Non serve a nulla nella formazione mirata ad un obiettivo.
Poi può servire nella formazione personale.
Uno vuole imparare qualcosa di culturale bellissimo.
Però se voglio ottenere un risultato, devo cercare queste tre caratteristiche.
E quando mi accorgo che un'informazione non ha una di queste tre caratteristiche, uno o più di una la scarto senza pietà, perché se non è se non è qualcosa di nuovo, lo conoscevo gia' e quindi non ho bisogno di impararlo se non è utile.
Lo lascio per magari il mio approfondimento personale, il mio tempo libero, i miei hobby e la meraviglia dell'esplorazione.
Se è qualcosa a cui potevo arrivare tramite un semplice ragionamento, non vale la pena di impararlo.
Basta ragionare, ok? Ricordatevi sempre che la memoria, la memorizzazione e l'apprendimento non sostituiscono mai il ragionamento umano.
Se potete arrivarci, non serve che lo imparate.
Ok, basta questo.
Quindi ad ogni volta che sentite qualche cosa anche mentre state ascoltando me che parlo adesso, in questo momento o un altro dei contributi di Laverne, oppure leggete un libro di formazione, ascoltate un podcast, Guardate un video su YouTube Quando il vostro obiettivo è imparare a ogni frase, a ogni gruppo di di informazioni che vi vengono proposte, vi fermate, Quindi mettete in pausa.
Aspettate e vi domandate che contenuto informativo c' era in questa frase che ho letto Ho ascoltato, Ho sentito Se la risposta è nessuno, potete procedere senza prestare un minimo di attenzione in piu'.
Se la risposta è ok, il contenuto informativo era quella cosa lì.
C' è un'informazione utile, interessante, nuova a cui non sarei potuto arrivare da solo.
La devo fare mia.
La devo prendere E allora lì magari crea una Appunto.
Prendo una nota.
Faccio uno schema.
Sottolineo una parola chiave su un libro e mi segno qualche cosa.
Ne discuto con qualcuno.
Lo lo rendo un elemento da fare mio.
E ho mirato a quello che è un obiettivo trasformato.
Un obiettivo di apprendimento.
Il mio primo obiettivo di apprendimento è impadronirci di quella cosa lì.
Okay, quindi questa è la l'unità dell'apprendimento, il contenuto informativo e l'unità di apprendimento per la formazione che vi serve.
Beh, perché era il primo, il primo strumento.
Adesso però volevo insegnarvi anche visto che comunque vengo dopo tanti maestri valmy Andrea a memorizzare un'informazione.
Diciamo che il contenuto informativo che avete individuato contiene al suo interno dei dati tecnici.
Qualche cosa che non riesco a tenere a memoria semplicemente con il ragionamento o con la rielaborazione, eccetera.
Magari c' è che ne so un dei numeri.
Ci sono dei numeri.
Magari ci sono dei termini complessi.
Magari ci sono delle procedure.
Non lo so.
Il contenuto informativo potrebbe essere una serie di step da portare a termine per una per una sequenza operativa, ma per qualcosa che devo fare.
Oppure una serie di comandi.
Se si studia, informatica di codice, eccetera.
Come faccio per mantenere quelle informazioni e memorizzarle? Il primo passo è distinguere ciò che vogliamo, memorizzare tutto quello che non è necessario.
Ricordatevi che la memoria e la memorizzazione e la memo tecnica.
Quindi la tecnica di memorizzare informazioni è prima di tutto una tecnica economica, cioè che fa economia, che sceglie cosa memorizzare e che cosa no.
Se parlate con Andrea Campionissimo, nuovo campione del mondo di memoria, vi dirà che la prima cosa che lui fa è capire esattamente che cosa deve memorizzare per arrivare al suo obiettivo.
Perché se noi memorizzi amo indistintamente tutto quello che ci interessa, rischiamo di perdere di efficienza, perdere di rapidità e soprattutto di sovraccaricare il sistema.
Quindi il primo il primo passo è dire Ok, ho capito il concetto.
Che cosa voglio ricordarmi? Voglio ricordarmi questi quattro punti in sequenza, uno dopo l'altro perfetto liso lo ehm quindi li distacco da tutto il resto e so che sono quello che voglio imparare a memoria secondo il nostro cervello, come vivranno già spiegato molto bene vanno.
E Andrea, quando vuole memorizzare un'informazione con una tecnica di memoria, ha bisogno di convertirla.
Ma questo è un passaggio importantissimo, perché la nostra mente non è a suo agio con le informazioni astratte e quindi i procedimenti, le procedure, le strisce, le stringhe numeriche, le formule, i nomi complessi sono qualcosa di difficilmente maneggia, abile per la nostra memoria, che noi possiamo convertire quello che abbiamo, quello che abbiamo intenzione di memorizzare in delle rappresentazioni mentali delle immagini mentali, se vogliamo che siano concrete, visualizzabili qualche cosa che io posso o disegnare volendo oppure ricreare nella mia mente.
Quindi se io vi dico pensate a un cane, voi chiudete gli occhi, magari e visualizzate il cane.
Se io vi dico immaginate il processo di Turing nel marketing, non non riuscite ad immaginarlo, ok, quindi dovete convertire quell'immagine, magari con un gioco di parole o con un'associazione, trovando un simbolo di quella parola per trasformarla in qualche cosa che potete concretamente disegnare nella vostra mente.
Questo è il primo passo, dopodiché la associate le tecniche di memoria sono tecniche associative, tecniche in cui si prendono rappresentazioni mentali, immagini mentali e lì si collega nella nostra mente ad un'altra informazione.
Quindi, se io voglio ricordare una sequenza, per esempio, potrò prendere una parola chiave per ciascuno dei punti della sequenza, trasformarla in un un'immagine in un qualche cosa che posso visualizzare e collegarlo con l'immagine successiva attraverso un meccanismo di causa-effetto.
Questa cosa produce quest'altra oppure creando una sorta di di storia.
Questo è il momento creativo nelle tecniche di memoria e l'avete, visto anche, appunto con la memorizzazione dei nomi.
Per esempio, bisogna trovare un aggancio curioso, interessante che possa farmi collegare due elementi due aspetti.
Infine bisogna visualizzare quell'informazione Ok, quindi l'ha creato il link.
Dobbiamo prenderci un secondo per fare in modo che il nostro cervello pensi che quella associazione che quella storia che quel collegamento che ho creato in qualche modo sia successo davvero.
La nostra mente non è particolarmente abile a distinguere tra ciò che è successo e cio' che abbiamo immaginato che potesse succedere.
Ok, è molto.
Le aree del cervello che si attivano con l'immaginazione sono più o meno le stesse di quando le cose accadono davvero.
Quindi visualizziamo nel modo piu' sensoriale più emotivo e più completo possibile.
Quello che abbiamo deciso di di memorizzare e questa è la base di tutte le tecniche di memoria.
È un principio che viene chiamato Linc Method.
Il metodo del collegamento, il metodo della catena.
Potete anche cercarlo troverete mille articoli che lo spiegano pren seleziona quello che voglio imparare lo convertono in una immagine visualizzabile.
Ok, lo associo con una storia o con un caso effetto con l'elemento che gli fa da sfondo o con l'elemento che lo segue.
Se voglio creare una concatenazione e poi visualizzo questa esperienza, trasformo quella storia in qualche cosa di vivido che io posso vedere Danell con l'occhio della mente.
Questo è la tecnica del link method e sul nel mondo lavorativo può essere applicata a qualsiasi cosa.
Io le ho applicate o applicata tantissimo per imparare.
Quando per esempio, utilizzavo nuovi software per imparare delle sequenze da poter riprodurre rapidamente il cliccare qui cliccare lì, cliccare la immaginavo dei percorsi e li associavano un pezzo alla volta, in modo da diventare molto più rapido poi ad eseguirli.
Questo è esatto esempio di memorizzazione.
Termini complessi, paroloni lunghi e difficili sequenze che sono le mie preferite sono per quello per cui l'uso di più in assoluto.
Procedure, liste dalla lista della spesa a liste di elementi.
Per esempio non so, devo con te.
Devo fare delle checklist prima di lanciare un progetto, devo ricordarmi di aver fatto tutte queste cose qui.
Uno potrebbe anche dire beh, ma io posso scrivermelo, no? Posso utilizzare un software tipo Twist dove spunto le cose, però ricordatevi che avere a disposizione le informazioni nella nostra mente è sempre più rapido e più efficiente che non doverle leggere altrove.
Quindi il anche nel mondo digitale la memoria rimane uno degli asset più importanti che abbiamo.
E poi volevo dare un altro strumento, quello della tecnica di memoria diffusa, perché è un è un principio questo a cui sono molto affezionato.
Perché spesso quando io, Vanni Andrea, insegniamo tecniche di memoria anche col nostro video corso mnemonica, eccetera, a agli interessati spesso veniamo confrontati da una un'obiezione, se vogliamo che dice ma io non sempre ho tempo o voglia o interesse nell'applicare queste procedure di mnemonica così in modo così sistematico.
Non voglio mettermi li', convertire, fare e brigare.
Vorrei semplicemente migliorare, migliorare la mia memoria in generale, che la tecnica di memoria diffusa è forse l'elemento più interessante da questo punto di vista, perché non è altro che un approccio, una sorta di modello mentale, se vogliamo che sfrutta i principi base delle tecniche di memoria, distribuendoli però sull'intero processo di formazione per sfruttarli in modo costante, anche se meno sistematico.
Come funziona? Anzi sono parto da a che cosa serve? Viene impiegato per migliorare il coinvolgimento.
Il ricordo a lungo termine, quindi, è una metodologia che permette semplicemente di migliorare il processo di apprendimento e renderlo più divertente, più coinvolgente, e ricordarsi meglio le cose.
Come funziona? Visualizzazione aggancio emotivo e associati vita che sono gli elementi su cui si basa qualunque tipo di tecnica di memoria vengono trasformati in un modello mentale.
Cosa vuol dire? Vuol dire che io prendo l'abitudine che lo trasforma proprio un'abitudine.
Quando sento qualcosa di nuovo, quando imparo qualcosa, quando ascolto un video corso, quando guardo una lezione di parlarne.
Quando guardo YouTube, leggo un libro di per esempio immaginare sempre tutto quello che ascolto, trasformarlo in immagini.
Perché so che la mia mente ritiene di più le informazioni.
Quando le ho create come rappresentazioni mentali lo abbiamo detto no, quando le visualizzo in maniera concreta e quindi niente mi prendo l'abitudine a immaginare cose quando ascolto.
Quindi, per esempio, se vi potessi far vedere potessi aprire la mia la mia testa con questi questa cesta dei capelli che ho oggi addosso e farvi vedere cosa succede vi farei vedere che ogni volta che vengo confrontato da con qualcosa di nuovo con un contenuto informativo per riprendere quello che dicevamo prima che vi interessa, io subito cerco di immaginarlo subito.
Cerco di trasformarlo in un film nella mia mente.
Ok, questo è un elemento che magari non è una tecnica di memoria sistematica, ma che sono lì che applico la tecnica di memoria è solo un atteggiamento, un modello mentale per l'appunto lo stesso con l'aggancio emotivo piu' un'informazione più qualcosa che io imparo.
Si rapporta con la mia vita personale e mi suscita delle emozioni che possono essere emozioni positive e negative.
Può essere affetto, può essere paura, può essere rabbia.
Più riesco a coinvolgermi emotivamente é meglio mi ricorderò.
E allora ecco che quando faccio formazione io cerco sempre di avere di essere proprio molto coinvolto, no? E dico a questa cosa bellissima mi mi stimola la curiosità oppure no? Questa cosa è una cazzata.
Ho detto una parolaccia.
Vabbè e mi arrabbio con lo schermo no, sembra anche un matto che discuto con lo schermo del video corso mentre lo sto ascoltando.
Però funziona perché sono più coinvolto emotivamente.
E poi la associati vita ogni volta che trovo un pezzo di contenuto informativo che voglio fare mio, cerco subito di collegarlo, magari con un esempio, con una metafora, con un parallelismo con qualcos'altro che già conosco, che fa già parte del mio set di competenze di conoscenza.
La tecnica di memoria diffusa, quindi, è prendere l'approccio delle memo tecniche e farlo diventare uno stile di pensiero, uno stile di apprendimento, un modello mentale che ci accompagna sempre quando facciamo informazione costante.
Quindi non è una esecuzione tecnica come non so, appunto.
Andrea mi ha insegnato come si memorizzano i nomi delle persone e tu ti metti li' tac, lo memorizzi e ottiene un risultato.
La tecnica di memoria diffusa, invece è più come una coperta che voi mettete a tutto il vostro processo di apprendimento e che lo rende più fluido, più e più efficace mantenimento.
Abbiamo parlato di strumenti per imparare, abbiamo parlato di base dell'apprendimento e i principi di atteggiamento necessari.
Ma imparare è solo la prima parte e questa è una cosa a cui io tengo particolarmente ogni volta che vengo ospitato da enti che fanno formazione o piattaforme.
Come come la ringrazio ancora Luca per questa opportunità ci tengo particolarmente a parlare di questo argomento, perché uno degli errori principali di chi è appassionato di formazione e chi investe molto sulla propria formazione professionale e personale è di imparare, imparare, imparare, ma poi non mantenere.
Domanda retorica.
A che cosa serve imparare un set di competenze e conoscenze se poi un mese dopo non mi ricordo assolutamente nulla di quello che ho imparato? Risposta altrettanto scontata a nulla.
Quindi la memoria è un processo in due momenti, il momento in cui si memorizza, in cui si impara, in cui si assorbe.
Ma poi è il momento in cui si mantiene quello che si è imparato.
E io vorrei che voi, guardando non solo questa lezione, ma poi tutti i contenuti di Lem, potreste ricordarli, ricordare, utilizzarli nella vostra vita, farli diventare parte integrante di voi del vostro processo lavorativo.
Come si fa a mantenere numero uno Il principio del testing Io non mi stanco mai di parlare del testing, perché è la più grande invenzione della storia dell'umanità praticamente dopo il fuoco si basa su un concetto che gli scienziati chiamano retrieval practice la pratica di recupero.
Il principio del testing è la constatazione scientifica, Quindi è stato studiato scientificamente è una cosa su cui c' è una bibliografia scientifica, infinita ormai del fatto che per mantenere un'informazione nella nostra memoria per lungo tempo bisogna fare una certa operazione.
Questa operazione è cercare quella informazione nella nostra mente, trovarla e poi utilizzarla, metterla alla prova, testarla dagli interni e testi.
Noi siamo abituati quando vogliamo ricordare qualche cosa, a provare a riassorbire la.
Quindi riascoltare la lezione, rileggere il libro, riguardare la slide, rifare quello che abbiamo fatto la prima volta.
Questo processo però è estremamente più lungo, più, più, più tedioso, più noioso, più pesante e meno efficace.
Soprattutto quello che noi dobbiamo fare invece metterci alla prova, cercare qualche cosa nella nostra mente, trovarla, individuarla, riportarla per usare un termine, un po' più tecnico alla memoria di lavoro e utilizzarla, metterla alla prova come si fa nella vostra vita di tutti i giorni.
Quando avete imparato qualcosa di nuovo, quando avete individuato il famoso contenuto informativo, ve lo siete preso, lo avete compreso, Avete memorizzato tutto quello che volete.
Subito dopo averlo imparato, la mettete alla prova immediatamente.
Cercate situazioni diverse in cui essere costretti a richiamare quell'informazione senza poterla rileggere o riascoltare.
Vi faccio un esempio voglio imparare una lingua straniera? No.
Classico.
Classico tema della formazione personale e lavorativa Di questi tempi Non conosco bene L'inglese.
Devo impararlo.
Voglio imparare lo spagnolo.
Voglio imparare il cinese.
Cosa fanno mediamente le persone? Si imparano.
Magari un set di vocaboli.
Ascoltano una lezione.
Fanno gli esercizi di grammatica.
Errore? Il principio del testing.
Cosa dice? Dice che voglio imparare una nuova parola.
Voglio imparare che Lerner vuol dire in inglese imparare con una n sola.
Però in inglese lo imparo.
Lo sento.
Sento questa Questa informazione che non conoscevo prima la imparo e subito che cosa faccio? La metto alla prova.
Chiudi il libro e cominciò a creare frasi in inglese che utilizzino quella parola che mi mettano in difficoltà nel dover usare quello che ho appena imparato.
Oppure imparo un'informazione sul marketing o sull'utilizzo di un software o su una certa cosa.
Subito.
Chiudo.
Fermo il video e provo a farlo.
Oppure vi faccio un esempio.
A scuola impara un principio di matematica.
Non faccio i compiti, non faccio gli esercizi.
La settimana dopo lo faccio immediatamente.
Lo provo lo testo.
Altrimenti la nostra mente non percepisce che quell'informazione è utile.
Quindi riportatemi a casa Questo concetto se non utilizzate quello che avete imparato per la vostra mente, quello è stato tempo perso e non vede l'ora di liberare spazio.
Ok, quindi ci mettiamo alla prova.
Ci mettiamo in dei contesti in cui dobbiamo utilizzarlo nello studio universitario, per esempio, o per un concorso professionale, e spesso prende questo la forma di dei quiz, per esempio.
Quindi io è un metodo che viene chiamato Flash cards e quindi i bigliettini fondamentalmente dove si prende un bigliettino, un postit di questo tipo.
Si scrive sul su un lato una domanda su una delle informazioni che si è appena memorizzato e poi finiti tutti i bigliettini, gli si mette tutti insieme e si estrae e si risponde alle domande casualmente.
Metodo semplicissimo.
Ci sono anche tante app che permettono di farlo, però ottiene un risultato incredibile.
Quindi il testing deve essere il vostro primo strumento per mantenere quello che avete imparato.
Dopodiché arriviamo al secondo strumento di mantenimento.
Imparare significa trasformare e parliamo quindi di rielaborazione.
Per avere un apprendimento efficace si deve inserire la nostra prospettiva in quello che impariamo quindi dire la nostra.
E ritorniamo ai discorsi che dicevamo prima di partecipazione.
No, di essere noi i protagonisti e si deve contestualizzare l'informazione nella nostra rete di conoscenze pregresse.
Voi forse sapete che la memoria è una rete di interconnessioni neurali, quindi di un una serie di strade che connettono tra di loro aree diverse.
Co Come si fa tutto questo nello? Nello specifico si può fare una rielaborazione di tipo orale ed ecco che diventa famosa la tecnica di filmare il famoso fisico premio Nobel, che semplicemente cercava di spiegare agli altri quello che aveva imparato.
È un metodo semplicissimo, di rielaborazione banale.
Non ci voleva fosse un premio Nobel per pensarci.
Eppure è rimane ancora oggi una delle tecniche piu' importanti di tutte.
Guarda un video corso, imparo, leggo un libro e poi la prima cosa che faccio è provare a spiegarlo a qualcun altro.
Nel caso della tecnica di film, cercare di mettersi nei panni addirittura di qualcuno che spiega a un bambino perché così sono costretto a usare metafore, a fare esempi, a essere più semplice possibile.
E semplificare richiede un grande sforzo.
Devo devo aver imparato davvero bene per poter semplificare qualcosa.
Quindi una forma prima forma di rielaborazione può essere la rielaborazione orale? Si può anche se non volete usare la tecnica di film dura e pura, semplicemente discuterne con qualcuno.
Ecco perché spesso l'apprendimento collaborativo funziona.
Invece di guardare il video corso da soli o di leggere il libro da soli, lo si fa insieme a qualcun altro che il nostro stesso obiettivo.
E poi si discute.
Questo funziona alla grande, eh? La schematizzazione Io sono un appassionato incredibile di mappe concettuali, mappe mentali, schemi lineari, diagrammi.
La schematizzazione è una forma di creazione sintetica di struttura di conoscenza, no, penso per esempio le mappe concettuali che sono state forse il primo schema molto importante è stato creato negli anni settanta, poi da Joseph Novak nell'ambito proprio dello strutturalismo l'idea era proprio di creare la struttura della conoscenza, quindi prendere tutto il contenuto informativo che noi abbiamo ascoltato, letto, eccetera e trasferirlo su un foglio digitale o fisico che sia, con frecce, rami, parole chiave che si collegano immagini, sfruttare magari il principio visivo, quindi usare anche il colore, eccetera.
Lo schema è un un elemento importantissimo nella formazione, che purtroppo viene spesso al mondo scolastico o universitario.
Sono pochissimi gli adulti che fanno formazione lavorativa, che ne so, sul marketing o su imparare una lingua o su un software eccetera e che schematizzando perché viene vista come una cosa da studenti.
Beh, io sono qui per dirvi che anche voi siete degli studenti è che chi fa formazione lavorativa sta studiando.
Di fatto è lo schema è ancora oggi uno strumento preziosissimo per chiunque studi.
Quindi abituatevi a creare dei vostri schemi.
Potete farli anche ormai digitali.
Ci sono tantissime api efficaci che lo fanno e vi permettono proprio di mettere le vostre, riorganizzare le conoscenze che avete assorbito secondo il vostro punto di vista personale.
Ecco qua.
Dopo di che altro strumento per il mantenimento Ho voluto scusatemi se ho visto raccontando tantissime cose, ma ho voluto in un'oretta abbiamo quasi ho quasi finito più cose possibili per dargli più valore possibile.
Un altro elemento importantissimo è lo Space Singh Singh è frutto del lavoro di quel genio della scienza, precursore delle scienze cognitive di Herman e Big House, un personaggio meraviglioso vissuto alla fine dell'ottocento, che ha scoperto come funziona la memoria e ha scoperto che quando vogliamo ricordare qualche cosa per sempre, dobbiamo distribuire nel tempo gli episodi di ripasso e di testing.
Quello che dicevamo, quindi, per farla proprio breve, breve, breve, invece di fare dei full immersion e fare il weekend di formazione in cui imparo tutto e poi basta.
Cerchiamo di ritagliare quando vogliamo imparare davvero qualche cosa.
Cerchiamo di distribuire quello che vogliamo imparare, un pochettino tutti i giorni.
E il consiglio della mamma che quando andavamo a scuola ci diceva studia un pochino tutti i giorni.
Ci aveva ragione la mamma.
Questo è la mamma.
Evidentemente conosceva Herman Ebbing House e sapeva che è così che vanno le cose e che se io voglio imparare a suonare uno strumento musicale, invece di fare sette ore di lezioni di chitarra al sabato, mi conviene fare mezz'ora ogni giorno perché la nostra mente, distribuendo nel tempo l'apprendimento e il ripasso consolida più facilmente.
E potete anche capire perché, se ci pensate, abbiamo detto che la mente funziona per principi economici, ma meno fatica fa più contenta, per cui più spesso voi vi presentate le presentate le informazioni e più la mente si convince che evidentemente per la vostra vita è davvero importante quella cosa lì.
Ma perché, visto che la vediamo tutti i giorni, allora ci sta e quindi la consolida più facilmente.
È un principio analogo, anche se non identico a quello della palestra.
Se voi andate in palestra una volta al mese e vi fate dieci ore di palestra, vi distruggete.
Non migliorate.
Se voi vi fate mezz'ora di palestra ogni santo giorno, vi assicuro che migliorate molto, molto di più, perché il corpo di si abitua più facilmente per la mente.
Funziona nello stesso identico modo.
Quindi lo spanking è la distribuzione nel tempo di quello che dovete imparare.
Ricordatevi che imparare richiede periodi di tempo.
Non si può fare in un attimo.
Non esiste l'apprendimento istantaneo, esiste la distribuzione e più distribuite e più facilmente quello che avete imparato vi rimarrà per tutta la vita, che è poi il nostro vero obiettivo.
Le spiace Petition sono poi la concretizzazione pratica di questo principio e funzionano così.
Abituatevi a per prevedere nel vostro piano di studio di apprendimento dei momenti di ripasso.
Questi momenti sono generalmente subito dopo qualche ora che avete imparato qualche cosa in modo da segnalare subito alla mente che è quello che avete imparato.
Era importante il giorno successivo.
Dopo qualche giorno dopo una settimana dopo un mese, vedete che il tempo che passa da una ripetizione all'altra cresce esponenzialmente, perché ad ogni passo programmato ad ogni space competition che vi portate a casa è quel ricordo viene consolidato e dura piu' a lungo.
Banalmente questo è il principio e questa è la fine.
Diciamo degli strumenti che volevo darvi, anche perché voglio aprire uno spazio eventualmente per domande da parte di luca da parte della della della chat visto già che c'è qualcuno che ha fatto delle domande ci sono i canali social miei divani di andrea dove diamo consigli di questo tipo ogni singolo giorno e vi aspettiamo anche per per per confrontarci insieme su queste tematiche come avete visto il tema dell'apprendimento della memoria mi fa veramente impazzire qualche cosa che è una passione, la passione della mia vita e quindi non vedo l'ora di condividerla con voi.
E venite naturalmente grazie grazie per avermi ascoltato.
E adesso apriamo quelle domande e venite a scoprire naturalmente anche il nostro progetto mnemonica dove io, vanni andrea insieme mettiamo tutte le nostre prospettive in comune e vi regaliamo veramente un sacco di valore su queste tematiche.
Quindi grazie, grazie, grazie e adesso aspetto che luca riprenda il controllo.
Ci ho messo io sono stato nei nei tempi sono riuscito parlate un po' velocemente forse, ma no con i tempi e soprattutto veramente veramente complimenti per la sua presentazione che, come le altre, è stata super super di qualità.
Quindi, scrivendo ci sono alcune domande che partiamo subito a mostrare.
Così partiamo subito con questo speciale riguardo alla produzione, esami e test per certificazione come Liberi come obiettivi non sono troppo forzati, sono troppo a lungo termine.
Uno degli errori numero uno che si fa quando si impara é mettersi degli obiettivi esagerati.
No, voglio scalare la montagna, Voglio passare l'esame.
Ok, ma questo è un obiettivo molto difficile da padroneggiare per la nostra mente.
Molto meglio ragionare a micro obiettivi.
È normale che tu quando inizi un percorso, tu voglia sapere dove vuoi andare, no? Quindi voglio passare il test.
Voglio passare l'esame.
Voglio prendere una certificazione.
Ci sta che tu abbia l'obiettivo a lungo termine li in fondo al percorso.
Ma per rendere efficiente la tua mamma é il tuo apprendimento.
Conviene che ogni volta che ti metti a imparare qualche cosa tu abbia un micro obiettivo molto concreto.
Voglio studiare queste dieci pagine qui.
Voglio impadronirci di questo strumento qui.
Voglio fare il corso di laurea su questo argomento specifico, ma più piccolo è l'obiettivo, più è maneggevole e meno frustrazione.
Senti, perché se invece tu ti metti come obiettivo voglio passare la certificazione.
Lo studio che fai oggi viene percepito come insignificante, perché per studiare, per passare la certificazione dovrò studiare non so sei mesi, ok e quindi lo studio di un giorno è niente come essere il criceto che gira nella ruota, ma se invece il mio obiettivo del giorno era impadronirsi di questo concetto qui ok, lo mi sono impadronito.
Me ne vado con la soddisfazione perché ho ottenuto qualcosa, quindi è un cambio di prospettiva molto importante.
Questo che tra l'altro sono molto d'accordo rispecchia molto anche la metodologia okay you're in un certo senso vai poi nello specifico Giorgio chiede influisce la ripetizione, ad esempio di ascolto di un audio formativo? La ripetizione dura e pura rientra un pochettino nell'ambito dell'apprendimento passivo, se vogliamo no, viene anche spesso consigliata da certi guru per quanto riguarda l'immersione cosiddetta l'immersione, così come anche il riascolto la ripetizione.
Sicuramente possono giocare un ruolo che è un ruolo di rinforzo.
Però se voi vi aspettate li' riascoltare, vi prendiamo il video che abbiamo fatto oggi no? E voi ve lo riascoltate mentre fate altro venti volte si' qualcosa vi resta, ma vi resta sicuramente bene meno di ascoltarlo una volta in maniera attiva e partecipata.
Ok? Invece che cosa potete fare? Potete studiare in modo attivo e partecipato, imparare a memorizzare, usare tutti i principi che vi ho spiegato.
E poi per rinforzare quello che voi avete imparato, vi riascoltate anche le cose.
Questo è il modo giusto.
Spesso salta fuori questo questo atteggiamento per l'apprendimento delle lingue, no, sicuramente io mi faccio la mia lezione di lingua, ma fatta bene mi studio i vocaboli, mi faccio gli esercizi pratici di conversations eccetera.
E poi mi ascolto anche il podcast in inglese.
Mi ascolto la musica in inglese.
Mi guardo il film inglese e questo completa completa la mia preparazione.
Quindi il ruolo immersivo e di ripetizione è il completamento del puzzle.
Ma il pezzo centrale è l'apprendimento attivo invece che è quello che dà veramente il diciamo il busto piu' importante al processo di apprendimento.
Assolutamente.
Domanda di Beniamino.
Grazie, molto interessante.
Come vedi la pratica di prendere appunti e come sfruttarlo al meglio per chi la usa spontaneamente.
La vedo come essenziale, meravigliosa.
Io cerco di non usare il termine prendere appunti, ma dire produrre appunti perché ho sempre l'impressione che prendere appunti mi mi dia un'idea un po' passiva? No, come un qualcuno che trascrive qualche cosa.
Invece la produzione di appunti è qualche cosa di preziosissimo.
Cosa bisogna fare? Ti posso dare il consiglio di sfruttare il metodo Cornello, che è uno dei metodi più più più in voga nel mondo.
Insomma, è da tanti anni che viene utilizzato che prevede di dividere il foglio a metà.
É da un lato prendere appunti in forma schematica, quindi sfruttando le parole chiave, cercando il contenuto informativo, come dicevamo prima, facendo magari uno, scommetto, eccetera nella nella parte sinistra del foglio, una colonna dove si mettono domande, domande che possano guidare il processo di ripasso un domani o che possano stimolare spunti di riflessione.
E questo è un metodo molto semplice che che funziona però molto bene.
Quindi assolutamente sia gli appunti, anzi, a mio avviso, specialmente per chi impara da video corsi che avere un bel foglio di appunti sotto un'app, se usate il tablet eccetera.
Quello che è è importantissimo.
Quindi molto, molto volentieri, probabilmente appunti sempre noi pensa che abbiamo inserito la funzione note all'interno di permettere a chiunque di prendere note su questo è perfetto ed è molto, molto, molto usata, anche perché, soprattutto da mobile, magari tu ti stai seguendo qualcosa che quello vuoi rivedere quegli assegni come fatto, magari ti insegni le note delle domande che ti eri posto, che dopo vai a rivedere successivamente assolutamente eccezionale.
Altra domanda di Antonio nuova domanda come si fa a gestire il perfezionismo con assorbire assorbire il contenuto formativo? Spesso non ci si sente mai abbastanza, si blocca.
Come evitare tutto ciò? Si, questo è un problema noto e invasivo.
Purtroppo non l'unico modo che sia per contrastarlo è rendersi conto della realtà.
E la realtà è che la perfezione non esiste.
Non esiste m man, ma nessuno ci arriva.
Voglio dire, io faccio di questi meccanismi che vi ho appena spiegato il mio lavoro, no tutti i giorni e non sono nemmeno lontanamente vicino alla perfezione, ma neanche proprio la vedo col binocolo.
Lo stesso Andrea che il campione del mondo di memoria è vicino alla perfetta nessuno è vicino alla perfezione.
L'ideale che voi dovete ricercare non è quello della perfezione, quello dell'eccellenza, ed è una differenza molto importante.
Questa l'eccellenza vuol dire essere dannatamente brava in quello che state facendo.
La perfezione è l'ideale di chi, in realtà vuole trovare delle scuse per fermarsi.
Perché se non sei perfetto, allora mi fermo.
No, preferisco non andare avanti.
No, voi dovete mirare, essere bravi in quello che fate, i bravi e brave, naturalmente essere competenti.
La competenza, la l'eccellenza.
Questi sono degli ottimi risultati.
Questo vuol dire anche nel mondo dell'apprendimento e della memoria essere in grado di dire Ok, adesso è abbastanza e si rapporta nella formazione lavorativa.
Nello specifico, è più facile rispetto, per esempio, al mondo accademico, perché la formazione lavorativa di solito è mirata a ottenere un risultato concreto.
Voi sapete di essere abbastanza di aver imparato abbastanza quando sapete applicare quello che avete imparato al contesto che vi serve.
Ok, quindi non non dovete diventare gli esperti internazionali numero uno al mondo di que no, Voi dovete sapere fare quel lavoro e farlo bene.
Ok, quindi questo il vostro obiettivo.
Quindi ricordatevi sempre che Godin a Flagstaff sono d'accordissimo.
Poi, soprattutto a volte per fare di più bisogna anche essere in grado di fare di meno.
Quindi non è al cento per cento di un argomento che si farà di più spesso invece sapere anche soltanto quel venti trenta quaranta percento che ti basta per mettere in pratica il principio di Pareto? No, a volte quello che è davvero importante, una piccola porzione è ritorniamo al contenuto informativo.
Il contenuto informativo, vero.
Le cose che davvero ti servono sono utili, sono nuove, sono poche rispetto alla marea di contenuto che avete davanti.
Quindi stringere domanda di Massimiliano Ho notato che non riesco più a studiare da un libro perché mi sono abituato a formarmi ascoltando video.
Cosa mi consigli per resettare la mente e ricominciare a studiare da un libro? Innanzitutto, Certo, io io amo la cultura, amo i libri.
A Bo amo tutto.
Però sono contrario all' idea per la quale la cultura passa necessariamente dal dal libro cartaceo non sta scritto da nessuna parte.
E tra l'altro se voi guardate la storia, dell'umanità il libro un'invenzione molto recente.
E non è che prima fossero tutti degli idioti, no? Per cui voglio dire Aristotele, Platone, tutti questi personaggi meravigliosi non ce li avevano i libri e degli idioti non erano quindi intanto liberiamoci di questo oppressione che dice Devi leggere necessariamente un libro la settimana, se no non sei un caprone.
Non è vero, si può benissimo formarsi guardando video.
Detto questo è importante.
Però è Massimiliano ha ragione su questo essere in grado di imparare dai libri.
Perché poiché per tantissimi anni, per per secoli la cultura è stata soprattutto sui libri, ancora oggi tante cose che dobbiamo imparare sono sui libri, non ci sono video corsi per tutto, non ci sono video, corsi eccellenti per tutto, mentre invece ci sono libri eccellenti per qualsiasi cosa.
Quindi saper imparare dai libri è importante, a mio avviso, per resettare la tua mente e ricominciare a studiare da un libro ti devi devi andare con per gradi.
È chiaro che dopo aver passato tanto tempo a fare formazione solo solo da video, farti due ore di lettura bella, intensa, bella, efficace è difficile.
Ti conviene fare provare a cominciare a fare un quarto d'ora in piu' c'e' un metodo adesso qui mi permetto un piccolo spalma, una cosa gratuita.
Quindi vabbè c'è un metodo di lettura efficace che insegnano il mio ebook gratuito leggere per sapere che ti consiglio di andare a vedere perché è proprio pensato per affrontare un testo in maniera in maniera consapevole e sfruttando tutti i principi necessari per estrarne il contenuto.
Quindi un po' alla volta, un quarto d'ora alla volta.
E il metodo giusto che la lettura efficace assolutamente.
Infatti, in questo caso qua Massimiliano aggiunge la concentrazione Quando leggo un libro ho come l'impressione di perdere tempo la mia.
Penso che sia soltanto il discorso del quando leggo un libro, perché io penso che proprio ultimamente, proprio anche a causa di tutte le le varie quarantenne, eccetera, abbiamo proprio perso concentrazione di nostro.
Leggere un libro è più faticoso perché c'è una concentrazione attiva che è estremamente più alta rispetto a qualsiasi altro riformato.
Decisamente é il libro richiede uno sforzo in più e quindi noi che non siamo tanto abituati facciamo più fatica? No, però però con il giusto metodo si si fa, si può recuperare questo, questo, questa capacità.
Quindi Simona, come si può produrre appunto in modo efficace ascoltando un audio corso? Io penso che tu abbia già risposto in precedenza, non c' è problema a e abituatevi a fare una cosa meravigliosa.
È uno degli strumenti piu' importanti.
Quando si fa formazione digitale è il tasto pausa.
Voi avete il controllo, avete la possibilità di dire un attimo voglio ragionare su questa cosa.
Pausa.
Mi scrivo degli appunti.
Ci penso, ci penso.
Importantissimo.
Avete il controllo.
Questo è un vantaggio incredibile della formazione digitale.
Perché il controllo è tutto, è tutto a voi.
Quindi assolutamente.
Fermatevi e create i vostri appunti.
Perfetto.
Ultimo.
Beh, poi Simone chiede quanto importante l'ambiente esterno nei propri risultati di apprendimento è importante, nel senso che se viviamo in un continuo ping di notifiche e siamo bombardati di rumore, di casino, eccetera, è molto difficile rimanere concentrati.
Quindi è importante ricercare un po' di minimalismo nell'ambiente quando si impara rimuoverli, tutti gli stimoli distratti vi possibili e immaginabili, e cercare di rimanere appunto più isolati possibile.
Il silenzio l' ordine sono sono veramente importanti quando si impara.
Detto questo, detto questo, per quanto possa influire tutto quanto il nostro ambiente, poi il modo in cui noi ci approcciamo a fare davvero la differenza sul lungo periodo.
Quindi il metodo che utilizzi l' atteggiamento che utilizzi sono queste le cose che davvero poi otterranno il risultato o non lo otterranno.
Curati però anche dell'ambiente, perché ha un suo impatto soprattutto sulla capacità di rimanere concentrati.
Ultima domanda di mani, spero pronunciato bene un consiglio di lettura per contestualizzare le tecniche di memoria praticamente, ma anche storicamente, a parte il libro di Vanni Divani de Luca che secondo me spacca una mente prodigiosa veramente bello, vi posso consigliare il libro di giosué l'hr te di ricordare tutto, che è un libro molto bello che racconta proprio anche del del mondo, delle delle tecniche di memoria.
E poi potete cercare potete cercare informazioni, per esempio su sulla storia delle tecniche di memoria, a parte all'interno di mnemonica dove c' è addirittura Vanni che fa un intero modulo dove dalla dalla storia greca fino ad arrivare ai giorni nostri.
Siccome si formano le tecniche di memoria, però ci sono ci sono studiosi che parlano per esempio di cicerone, eccetera eccetera.
Ma magari posso, se ti va Luca mettere mettere insieme una bibliografia di cinque sei libri e poi passartela così la puoi anche inserire dopo, perché sono ottimi nomi freschi o le copertine soprattutto non mi ricordo assolutamente no.
Io non sono diligente come Andrea, ma in realtà adesso vi racconto questo segreto, lo teniamo per noi.
E anche Andrea non si ricorda tutti i nomi ragazzi, cioè un la famosa intervista in radio di Andrea, dove la prima cosa che fa è che tutti si presentano e lui che era agitatissima la prima volta in radio, eccetera.
Poi gli chiedono ma io come mi chiamo? E lui non se lo ricorda ed è il momento etico perché l'agitazione ovviamente fregato tutti.
No, no, assolutamente.
Solo raggiungiamo come come sapete bene, questo contenuto verrà inserito nel tra oggi e domani all'interno del project sulla parte di memoria, proprio come me.
Riguardo a questo, anche proprio Vuoi vedere L'intervento di Vanni che ha sempre caricato sulla piattaforma che parla appunto in questa maniera molto, molto bella anche proprio di tutta la cultura greca ha detto la cultura in generale molto una parte storica è molto, molto interessante.
Oltre chiaramente andare a vedere le varie risorse che ti ha consigliato Alessandro.
Noi non rubiamo altro tempo visto che è durato molto.
Era andato molto molto bene.
Abbiamo fatto il abbiamo fatto il tempo perfetto, siamo siamo in orario.
Grazie veramente grazie di avermi ospitato qui.
È stato un super piacere e grazie di avermi ascoltato.
Tutti quelli che hanno guardato e guarderanno chiaramente questo questo contenuto.
Complimenti ancora per per il tuo lavoro.
Luca, perché fai fai veramente una cosa straordinaria, quindi grazie ancora.
Grazie.
Grazie.
Non potevo dire meglio assoluto tutte le persone di oggi e di domani, quindi veramente veramente Grazie.
Grazie alle persone che appunto vi ringrazio anch'io che eravate collegate qua e niente.
Ti ringrazio.
Presto saro' super super piacere! A presto! Ciao.
A presto! A presto che si'!
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
Ho scoperto Learnn tramite una sponsorizzata IG! Mi si è aperto un mondo! Trovo tutti i corsi molto utili ed interessanti, complimenti a Luca ed a tutto il team Learnn
Learnn e’ tutto ciò che un imprenditore ha bisogno per formarsi ed avere una base solida nel mondo del digital marketing ma anche in tanti altri aspetti.
E soprattutto avere le consulenze 1to1 a pagamento sono un valore aggiunto incredibile non e’ il solito corsetto pre-registrato che poi ti abbandona a te stesso qui puoi confrontarti e secondo me e’ una cosa unica.
Learnn mi ha permesso di approfondire temi che stavo studiando all’università e mi ha fatto scoprire altri corsi che mi sono serviti molto all’inizio del mio percorso da freelance.
Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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