Lezione dal corso C2022 by Learnn
Ciao, Julia.
Come va? Tutto bene.
Va tutto bene, grazie.
Ti abbiamo fatto entrare estremamente presto perché ci stava anche avere o fare una chiacchierata prima di darti poi il via con le slide, con tutto quanto, io con la tua, il tuo brand? Chiamiamolo pure.
Così poi mi dirai tu come vuole essere chiamata.
Io, per esempio, non lo chiamo business.
Lo chiamo Progetto Lerner.
Però nel senso vi seguo da tantissimo tempo.
Conosco tutti quanti ed è bellissimo anche li' esempio italiano di come si possa crescere in maniera estremamente organica, Estremamente positiva.
Grazie.
Che cosa Di cosa ti occupi? Specifica specificatamente chef in camicia.
Io sono Head of Content Marketing, quindi mi occupo di tutta quella che è la strategia di contenuto.
Infatti il webinar di oggi verterà proprio su quello, a partire dalle video ricette.
Ma trovare anche poi tutte quelle chiavi di interprete, quelle strategie da da impiegare per arrivare alla community, perché noi non siamo sicuramente un business.
Però prima di tutto sii un media.
Siamo la community che raggruppa tutti i food lovers d'italia è proprio per questo ciò bisogno costantemente di creare una relazione che sia bilaterale, quindi che vada in entrambi i sensi per cui noi facciamo, educhiamo le persone, facciamo informazione, diamo tips su come su come cucinare.
Però allo stesso tempo cerchiamo sempre di interpretare quelli che sono i bisogni della community e capire anche da loro che cosa vogliono sapere e come noi possiamo poi essere loro utili.
E quando sei entrata all'interno del team in che in che fase della crescita aziendale sei entrata? Allora sono entrata ad inizio duemila ventuno.
Quindi eravamo in piena esplosione di Tik Tok e devo dire che è stata è stata una bella sfida, nel senso che quest'anno quello che ho cercato di fare in chef in camicia che è un po', un salto di qualità, nel senso che noi siamo passati da essere un canale di ricette ad una vera e propria redazione.
Perché comunque abbiamo anche instaurato delle partnership editoriali con altri media che raccontano il mondo del food da tantissime chiavi di lettura diverse, che sia la finanza che sia la parte piu' tematica sociale che sia invece per quanto riguarda lo sport, il marketing e la comunicazione.
Quindi non siamo più un canale dove le persone possono imparare a cucinare, ma possono anche scoprire tantissime informazioni e curiosità sul mondo del cibo che effettivamente vengono da queste da queste partnership editoriali che abbiamo.
E questo immagino anche un modo per allargare il nostro bacino di utenza, perché interessa per esempio la cucina, ma non voglio cucinare perché magari mi interessa per informazioni chiaramente facendo così prendete anche me, che invece non avrei voluto imparare la ricetta, anche se sono stupende le ricette da guardare era più bello, diritti sempre.
Io lo vorrei fare, non sopraffarlo, ma già che lo vedo mi sento già un po' più capace di farlo.
Sì, quello è vero.
Però effettivamente andandosi a andando a collaborare con altri media, riesci ad aumentare il tuo bacino di utenza perché riesci ad intercettare una community che magari non è interessata al cibo come hai detto tu tramite video ricetta, ma è interessata al cibo nella chiave interpretativa della finanza, dello sport, della comunicazione e via dicendo.
E abbiamo detto che oggi parliamo in un certo senso di un canale nuovo che avete aperto recentemente, che si può dire e di come l'avete fatto crescere.
Mi sbaglio esattamente esattamente.
Infatti partiremo con un po', una sorta di storia di quello che è stato un po' il percorso di chef in camicia per far capire come in importante, quanto è importante strutturare delle strategie di contenuto differenti per i vari social media, perché ognuno è un ecosistema a sé stante.
E poi come riuscire ad intercettare e coinvolgere era una figura che adesso sta diventando sempre più importante.
Sentivo che se ne stava parlando anche prima, che è il content creator che è diverso dalle influencer, perché comunque il contenitore è una persona che ti produce un contenuto fatto e finito di qualità che tu puoi usare in sponsorizzata o comunque per arricchire il tuo piano editoriale e mostrare il tuo prodotto in un contesto molto più reale.
Il bello è perché poi mi piace unire.
I puntini sono un po', la colla qua o il traduttore tra un po' abbinare l'altro.
Il bello è che prima si parlava con Brad Pitt, proprio dell'uso degli influencer con obiettivi di business, creazione, account, conversione, eccetera.
Ma quando i tuoi obiettivi di business sono in realtà collegate alla crescita sui social media, diventa proprio interessante vedere queste due facce della della medaglia due teste della moneta Non si dice assolutamente così, ma si è capito spero e quindi in questo caso qua è proprio questo l'uso di creator per la crescita social che può essere anche quello è un obiettivo di business, ma in angolo diverso.
Diciamo che per noi è stata una vera e propria necessità, nel senso che i fondi erano i tre volti dice in camicia ma in un canale come Tick tock che non si porta dietro una community preesistente è stato difficile e ci siamo resi conto che, per quanto ci potessimo provare, non saremmo riusciti a raggiungere l'obiettivo desiderato.
Per questo noi abbiamo adottato un vero e proprio cambio di strategia.
Come? Coinvolgendo questi food content creators e l'abbiamo fatto all'inizio quando ancora non era molto diffusa come pratica e e abbiamo anche lanciato dei dei content creators che adesso sono diventati famosissimi e adesso, essendomi sono cresciuti con noi.
Noi un po' ne godiamo anche della loro fanbase? Esatto.
Questa è una cosa che tra l'altro si può applicare tantissimi ambiti diversi.
Si può impiegare applicare anche per se.
Per esempio le persone con cui tu collabori prendere delle persone già con delle competenze sviluppate o prendere le persone più giovani che però nel potenziale di esplodere e poi beneficiario del fatto che sono cresciuti con te oppure no? Cioè è chiaro, ci dovrebbe essere un giusto mix tra i due, ma prima ancora di incominciare o voi se me lo e lo vorrei dire dopo, però, nel senso se tu potessi scegliere tra lavorare solo con persone già affermate o persone in crescita che possono però esplodere poi in un canale giovane come tic-toc che è tutt'al ogni ogni giorno nascono nuovi creator quale dei due sceglieresti? Ma sai, è difficile, nel senso che anche noi impieghiamo la stessa, impieghiamo un po', un mix tra le tra le due cose, perché dipende dagli obiettivi che hai.
Per esempio un canale come Tik Tok.
Io lavorerei tranquillamente con persone ancora non affermate, ma che hanno un grandissimo potenziale.
Un canale come Instagram, che comunque eri ha sempre un po' laurea dell'influencer è più facile se si riesce a lavorare con persone già fermate che hanno una solida.
Quindi ti direi in base al social attuerebbe una strategia diversa.
Ma infatti adesso andiamo a parlare anche della differenza tra i vari social e di come la comunicazione debba essere modificata in base a questo.
Guarda per me possiamo anche incominciare qualche minuto prima e poi tenerci piu' tempo per le domande alla fine tenerti piu' tempo, appunto durante la presentazione anche di chef in camicia eccetera.
Assolutamente abbiamo il trocar, io mi tolgo, ti lascio la parola e ci vediamo alla fine ha scusami come al solito mi dimentico, aggiungo per tutte le persone che si fossero connesse.
Adesso che le slide ele ele replicabilità azioni saranno domanda domani avete avuto domani? Nei prossimi giorni andrà nella piattaforma? Si domanda fatela pure nella chat qua di fianco noi selezioneremo le domande le faremo alla fine a Giulia e nella sessione finale di domande e risposte e in ogni caso alla alla fine della presentazione potrete trovare appunto come connettervi con Giulia e quindi io spingo sempre tutti a connettersi con professionisti professionisti che hanno ottenuto questa presentazione perché danno sempre molto valore in generale sui loro canali social.
Quindi io con consiglio sempre di seguire esperti nel loro settore.
Giulia ti lascio la parola, mi tolgo dopo.
Grazie mille.
Intanto buon pomeriggio a tutti è cosa? Di cosa parleremo oggi? Abbiamo già un po' anticipato, però vi faccio un breve recap.
Inizieremo parlando dello dello scenario di quello che stiamo affrontando nel mondo dei social media e quello che poi successivamente è l'approccio migliore da utilizzare.
Quando si parla di strategia di contenuto andremo ad analizzare i vari social, quindi analizzeremo l'ambiente dove i brand adesso vanno a comunicare con i propri utenti e di conseguenza i formati migliori da utilizzare in base al proprio obiettivo.
Poi, come abbiamo già un po' anticipato, racconteremo la figura che sta emergendo adesso nel nostro contesto che è il content creator, perché è importante per un brand investire in questa figura é poi ci lasceremo con delle tips su come ascoltare attivamente una community.
Prima però di incominciare con la parte un po' più tecnica, vorrei raccontarvi la storia di chef in camicia che ben si adatta al nostro tema e ci permetterà di concretizzare al meglio quelle che saranno le considerazioni che faremo successivamente.
Chef in camicia nasce dalla dall'idea dei tre fondatori, Nicolò Bello e Andrea, che si ritrovano dalla dopo la.
Dopo essersi conosciuti in prima elementare, si ritrovano e decidono di avviare insieme un progetto comune.
Iniziano come catering fin camicia, quindi non è un buon è fin da subito un media, ma è un'agenzia di catering ed eventi, ma poi le cose prendono una piega diversa da quella che si pensava.
I tre fondatori iniziano a girare nel Duemila quindici le prime video ricette da un minuto con telecamera dall'alto che iniziano a veicolare sui canali, sul canale Facebook.
È strano perché ci è stato subito un boom, nel senso che le persone hanno apprezzato fin da subito i loro contenuti.
Forse perché sono stati anche i primi a pubblicare questo tipo di video e da lì si decide di sbarcare su altri social media e social media come Instagram e poi nel Duemila sedici.
Quindi dopo un anno approdare su Youtube però, lo si fa con un formato diverso, perché ci si rende conto che le video ricette da un minuto impersonali non funzionano su un canale come YouTube che è molto più narrativo e quindi si decide di girare ricette un pochino più lunghe con una camera frontale.
Quindi il talent parla apertamente in camera e racconta mentre cucina pero' cosa succede? La sfida Piu' Grande non era ancora arrivata perché arriva nel duemila venti con L'approdo su Tic-toc.
Tic-toc è un nuovo social media.
Si decide di entrare entrarvi con il caricamento delle ricette da da un minuto di chef in camicia, quindi le le classiche ricette è con le modalità di morte più di tendenza in quel momento e per quel social.
Dopo però qualche mese ci si rende conto che effettivamente i tre fondatori non posso non performance su quel tipo di social media perché è un social media che non si porta dietro una community preesistente come può succedere tra Instagram e Facebook.
E quindi cosa accade? Che ad agosto duemila venti si decide di cambiare strategia e come vi ho anticipato, si decide di coinvolgere tutta una serie di food content creators che arricchiscono il piano editoriale di Tik Tok.
Di chef in camicia è ottimo, nel senso che il riscontro è stato molto positivo e a dicembre duemila venti.
Quindi dopo cinque mesi si arriva a sessantasei mila follower acquisiti totalmente inorganica, e lanciamo Content creators famosi, come per esempio Federico Fusca o Diletta Secco.
È a maggio del Duemila ventuno.
Poi Tic-toc lancia la forma di investimenti.
E questo è stato un passo molto importante perché chef in camicia inizia ad investire subito ad un costo anche abbastanza basso.
E quindi cosa succede che ad agosto duemila ventidue, quindi esattamente due anni dopo dal cambio di strategia raggiungiamo il primo milione su Tic-toc.
Quindi le lezioni che chef in camicia che tutti noi abbiamo Eames imparato da questa esperienza è che non bisogna sempre metterci in discussione e mettere in discussione la strategia adottata perché i tempi si evolvono e con loro anche i social media.
E poi non dare la colpa ad un determinato sociale.
Se un linguaggio non funziona, forse siamo noi che dobbiamo adattare il nostro linguaggio al social media in cui vogliamo andare a comunicare.
Torniamo però al nostro webinar cosa sta succedendo? Sappiamo che ogni giorno navigano più di quattro miliardi di persone online e queste ognuna di queste quattro miliardi di persone utilizza almeno un social media in maniera attiva per una determinata nel.
I contenuti, quindi, sono il mezzo con cui un brand parla alla propria community.
La mantiene ingaggiata la fid Eliza, ma non solo.
Perché? Perché attraverso i contenuti un brand trasmette il proprio messaggio, i propri valori, la propria mission e il proprio lato umano.
Content King è una frase che Bill Gates disse nel millenovecento novantasei.
Ma mai più di oggi questa frase risulta così attuale.
I social network, infatti, sono una vera e propria fonte per chi vuole fare business.
E lo vediamo noi oggi con chef in camicia, dove produciamo quotidianamente contenuti branded che e ovviamente ci commissionano i nostri diversi partner e questi contenuti vengono proposti alla nostra community.
Perché? Perché facciamo intrattenimento, facciamo informazione e raccontiamo ogni giorno il cibo ha più da quasi cinque milioni di persone.
Si sta verificando e ho usato questa immagine perché è quella che diciamo rende meglio.
Il concetto è quello che in chef in camicia noi chiamiamo content Tanguy, ovvero fame di contenuti, ma non contenuti qualsiasi, con contenuti che siano di qualità.
Perché? Perché all'interno di un marasma comunicativo come adesso, dove tutti fanno contenuti, è importante che un brand possa emergere e possa distinguersi per restare impresso nella mente delle persone.
E il fatto che in chef in camicia produciamo contenuti da noi.
Quindi on May, ma comunque contenuti di qualità, perché abbiamo studi di registrazione, è ciò che ci ha spinto a lanciare piccolo spoiler un'agenzia di comunicazione che sarà Crispi.
Ma per diventare memorabili in questi vari contesti non è necessario conoscere a memoria le logiche algoritmi che che fanno per formare bene un contenuto rispetto all'altro bisogna entrare e vivere all'interno di un social media e considerarlo come un ecosistema a sé stante.
Global Hat Local è una frase che ci hanno ripetuto tantissime volte nei corsi di marketing e che significa nel concreto operare su un mercato internazionale, ma adattare prodotti, comunicazione, modello di vendita e distribuzione in base alle specificità locali.
Noi cosa abbiamo fatto in Cev? In camicia? Abbiamo preso questo concetto e l'abbiamo adattato all'ambiente social, perché il principio è praticamente lo stesso.
Quindi è cosa otteniamo? Otteniamo dall'applauso, dall'approccio, glocal l'approccio Bloch al quindi è ma come posso dire è personalizzare la comunicazione in base ai social media in cui si va a comunicare, però tenendo di conto di una visione e di una missione che sia unica, che è quella del brand che si si pre pre propone m I tre diagrammi che vedrete adesso mostrano come non è possibile trattare i social media nel medesimo modo, ma bisogna pensare a strategie di comunicazione distinte per ognuno di loro.
Cosa ho fatto? Ho raggruppato i so social più famosi secondo tre tre categorie sono ci sono gli obiettivi, poi vedrete i valori e la community é per esempio, prendendo i social, Instagram, Youtube notiamo come se categorizzati secondo gli obiettivi.
Eh la gli obiettivi sono diciamo affini, quindi informazione e intrattenimento rientrano all'interno della stessa categoria.
Una cosa potrebbe pensare ok gli stessi contenuti che veicolo su Instagram il veicolo anche su YouTube non è per non è così.
Perché? Perché se guardiamo la il diagramma è dove ci sono i social raggruppati per valori, notiamo che Instagram YouTube appartengono a due categorie differenti e ancora più distanti sono se raggruppiamo il i social per la community.
Questo quindi che significa? Che una strategia di contenuto deve essere preceduta da un'attenta analisi dell'ambiente mediatico che si vuole presidiare e che non possiamo.
Devo valutare soltanto un punto di vista, perché se avessimo fatto la valutazione semplicemente per obiettivi, la nostra analisi sarebbe stata incompleta.
Dobbiamo anche prendere in considerazione altre due angolature che sono i valori trasmessi e la community che fa parte di quel di quel l'ambiente mediatico e da lì si può strutturare una comunicazione più idonea.
Va da se che la ricetta per creare dei contenuti di successo dipende anche dal formato che si utilizza per perseguire un determinato obiettivo e per diffondere un determinato messaggio chef in camicia è un'azienda che ha fatto dei contenuti video il proprio cavallo di battaglia.
Però come vi anticipavano? Con il tempo ci siamo resi conto che in realtà le performance del contenuto dipendono anche dall' obiettivo che si vuole perseguire dal tipo di relazione che vogliamo instaurare con la nostra community.
Vi faccio un per esempio se il mio obiettivo è quello di aumentare le visualizzazioni utilizzerò il formato video perché comunque è un formato che gira bene, è molto più coinvolgente, immersivo e quindi è più facile che le persone lo lo guardino.
Però se io volessi aumentare ad esempio Ling, mentre quindi stimolare la parte dei commenti e noi lo facciamo, per esempio chef in camicia, creiamo delle grafiche nella semplicissime con una call to action molto semplice, ma é molto diretta che spinge le persone a commentare sotto quel post.
O ancora se io volessi aumentare il tasso di click nella mia pagina Facebook, cosa che facciamo, cosa farò? Pubblichero' articoli con Tito clickbait che fanno? Spingono l'utente a cliccare e a scoprire di piu' approfondire l'argomento Questo è cosa significa? Che non esiste un contenuto più performante dell' Ltro, ma esistono formati piu' o meno coerenti con il messaggio che vogliamo comunicare.
L'obiettivo che vogliamo raggiungere è il tipo di relazione che vogliamo instaurare con la nostra community.
Cosa succede? Succede che è ultimamente in scenari particolari di social, come per esempio Instagram Tic-toc C' è un formato che sta emergendo e rispetto agli altri sto parlando del video short informato nove sedicesimi, quindi in verticale, che è il cosiddetto formato.
Il suo tic toc è un formato molto breve, molto diretto ed è perfetto per chi vuole metterci la faccia.
E non a caso la figura che sta emergendo e sta e che ha subito un boom straordinario negli ultimi due anni è proprio quella del Content Creator.
Chi è il Content Creator? Il Content Creator è colui che crea contenuti accattivanti per se stesso o per i brand.
Questi contenuti, che siano entertainment o Education al, hanno lo scopo di attirare attenzione e intrattenere gli utenti.
All'interno di una pagina social è il contenuto a questo tipo di contenuto.
Ha una natura relazionale, quindi vuole creare una relazione di dialogo con i propri con i propri follower ed è un contenuto molto efficace.
Perché? Perché avrà un impatto positivo sul pubblico, quindi potrà generare lead e attirare più persone.
Per questo motivo il ruolo del content creator è un ruolo che può diventare significativo e quasi essenziale all'interno della strategia di contenuto di un brand per i seguenti motivi Visibilità.
Perché? Perché se un content creator anche una buona fanbase ti permette di intercettare un target che ancora non avevi raggiunto, il fatto che comunque ci mettano la faccia e quindi contribuiscono alla l'umanizzazione del brand, Noi chef in camicia questa cosa la sappiamo molto bene perché abbiamo sempre per puntato sul fattore umano, quindi i tre nostri founder per avvicinarci ancora di piu' alla community e metterci al loro stesso livello per instaurare una relazione che diventasse quasi affettiva, quasi familiare.
E quando poi abbiamo deciso di espandere, diciamo e far diventare anche altre persone degli chef in camicia, questo questo processo si è potenziato ancora di più.
Perché? Perché siamo andati a coinvolgere dei content creator che rispecchiassero tutte le sfaccettature di quella che è adesso la lo scenario culinario in Italia o comunque nel mondo.
Per esempio, abbiamo dei content creators che fanno su soltanto cucina vegana.
Abbiamo dei content creators che si occupano di cucina senza glutine in questo modo siamo andati ad intercettare anche dei target che prima potevano anche essere potevano essere esclusi perché i nostri chef in camicia comunque cucinano ricette molto tradizionali.
E poi, appunto, si parla qua di expertise.
Perché? Perché un output di qualità porta dei risultati positivi in termini di brand.
Perché? Perché fa emergere dal marasma comunicativo e di rimanere impressi nella mente è delle persone.
Quindi investire in Content creators creativi e soprattutto in linea con i valori del brand, permette di fare un salto di qualità e di abbracciare una nuova frontiera.
Quindi passare da quello che è lo storytelling allo story during.
Perché? Perché è sicuramente interessante far views seguendo i trends, ma è ancora più interessante e molto piu' stimolante essere il trend setter.
E io vorrei portarvi un esempio che non è riferito a chef in camicia, ma che mi ha fatto molto riflettere.
Ryanair, la compagnia aerea ha impostato una strategia di contenuto davvero impressiona nel senso che ha giocato sui propri difetti, quindi si è diventato quasi umano come brand sfrutta gli audio in tendenza, ma anche quelli che sono, diciamo le le tendenze del momento per creare dei contenuti che diventano virali e poi vengono ripresi da altri da altri content creators e diventano loro stessi i trend ehmm.
Non non credo che comunque al livello di ehmm direi bene questa questa strategia porti ad un incremento delle vendite, perché comunque Ryanair punta su un altro tipo di di proposta che è basata specialmente dal vantaggio economico.
Pero' sicuramente ha fatto breccia nel cuore delle persone, ma è diventato molto più umano e questo permette di creare un po' di rumore e di rimanere impresso nella mente delle persone.
Quindi se prima avevamo detto che Content king viene, mi viene spontaneo dire che community Skin perché? Perché è fatta da persone e senza le persone, non il contenuto non avrebbe senso di esistere.
Questo però deve essere è un mindset in cui brand i media devono devono entrare.
E per fare ciò bisogna smettere di pensare che la community sia una grande, grossa entità senza forma che si cataloga con un numerino accanto alla dicitura follower.
Se qui entra in gioco quello che è il processo di social listening, quindi monitora spiare le conversazioni online per capire cosa dicono le persone sul brand, per poi andare a valutare gli insight che riusciamo a captare e tradurli in una strategia di contenuto in ottica Bloch Al.
Grazie a questo strumento, infatti, è possibile avere dei feedback affidabili e immediati su diversi aspetti sia della comunicazione online, ma anche della comunicazione.
Un field e per praticare social listening.
Però è importante avere degli obiettivi, quindi capire già cosa si vuole andare a cercare.
Altrimenti cercheremo un ago in un pagliaio, per cui noi chef in camicia lo facciamo.
Andiamo ad analizzare il nome del brand, le parole chiave relative al prodotto in questo caso cibo, video, ricette, anche quello che fanno i nostri competitor.
Quindi cosa dicono le persone dei nostri competitor? E poi anche tutta una serie di ricerca degli hashtag che solitamente noi utilizziamo, che comunque si legano al nostro brand.
Quindi poi successivamente, attraverso L'approccio Bloch al, prendiamo questi dati e li traduciamo in una strategia di contenuto che vada a toccare diversi point in base ovviamente al social che si vuole presidiare è un altro aspetto che emerge.
Sicuramente è l'aspetto dei dei valori.
Un brand senza personalità, senza valori è un brand che ha una vita piuttosto breve.
È giusto che un brand prenda determinate posizioni in determinate circostanze ma è giusto che lo faccia sempre in modo coerente rispetto a quella che è la propria visione e la propria mission per non incorrere in quella che poi sarà sarebbe incoerenza è Entrando in un mindset social si riesce anche a capire che non importa fare delle grandi ricerche perché i social hanno il pregio di dare tutto, dare tutto questo tipo di informazioni a portata veramente di mano.
Perché? Perché abbiamo i commenti, abbiamo i direct, abbiamo le interazioni sparse su sul web che parlano del nostro brand, del panorama in cui siamo immersi.
Quindi è anche facile prendere per un brand una posizione rispetto ad una tematica che sente affine alla pro, ai propri valori.
La realtà però qual è? Che bisogna, come appunto dicevo prima, in riferimento all'esperienza tic-toc chef in camicia bisogna sempre mettersi in discussione, perché non è detto che qualcosa che noi reputiamo perfetta per emergere sia effettivamente quello che ci fa fare la differenza.
E per questo è importante ascoltare attivamente la community per ascoltare attivamente la community c' è bisogno però di mantenerla ingaggiata una community perché altrimenti non otterremmo nessun tipo di risultato.
E noi chef in camicia abbiamo attuato un po' che quattro strategie che vi che vi descrivo per continuare a coltivare una community di food lovers.
La prima dare prima di ricevere cosa significa? Significa promuovere un ambiente interattivo attraverso strumenti user generated content, sfide, ricompense, ma soprattutto dare delle informazioni dei contenuti che siano di valore, che possono servire loro.
Prima di chiedere in cambio un commento unlike una riconversione e spesso ci si trova davanti a brand che non parlano mai, non dialogano mai con i propri utenti, ma parlano in modo autoreferenziale.
Questo è qualcosa che fa male, nel senso che è all'inizio.
Una community può anche iniziare a seguirti perché è incuriosita dal tuo prodotto.
Però se conti, se non continua ad alimentarla, la community si spegne.
Un altro principio è mettere alla porta la negatività.
È ovviamente questo è basato un po' su quello che è il nostro contesto, che è quello del cibo, no.
Quindi le persone cercano anche magari le video ricette piuttosto che i nostri contenuti.
Un pointer te in mente per evadere da quella che è è la vita quotidiana e tutti gli aspetti negativi che potrebbero esserci.
Quindi è importante sempre, comunque, a prescindere dal tema che si vuole trattare, pubblicare, diffondere dei contenuti ad alta carica positiva anche quando si fa informazioni di tematiche abbastanza sensibili.
Poi un altro principio è creare empatia con la community digitale.
Quindi per essere ascoltati è necessario prima capire quelle che sono le esigenze delle persone.
Cosa vogliono vedere, cosa, di cosa hanno bisogno e da li' L'approccio Bloch al è essenziale e poi collaborare con dei brand dagli stessi valori.
Lo accennavo prima le partnership editoriali per chef in camicia sono state sicuramente un salto di livello.
Perché? Perché hanno ci hanno fatto, hanno permesso di far conoscere il nostro brand anche a persone che non c' si conoscevano e quindi di attrarre nuovi potenziali food lovers, ma poi di dare anche delle informazioni più complete e di diventare non più un semplice canale di ricette, ma un vero e proprio mondo dove si parla del food a trecentosessanta gradi.
In sintesi la scelta del formato sicuramente è importante per diffondere un contenuto con un determinato messaggio, però è essenziale che il brand trasmetta dei messaggi attraverso contenuti che siano umani, educati e quindi veri reali, è che siano veloci, che siano sul pezzo e quindi istantanei.
Noi per esempio, molto spesso abbiamo un piano editoriale che lo rivediamo trentamila volte, perché emergono delle delle nuove, dei nuovi trend piuttosto che delle nuove questioni da trattare.
E poi i contenuti che siano fuori dall'ordinario che siano creativi, che siano proprio grandi a livello valoriale, che quando una persona riguarda ehmm possa salvarsi lo comunque possa interagire perché si sente proprio in linea con con quel contenuto, comunque lascia lascia un segno positivo in un mondo dove adesso le persone hanno sempre meno tempo da passare e quindi anche un'interazione è sempre più difficile da ottenere.
Quindi cosa abbiamo visto è concludo che il contenuto è sempre più importante, quindi asking perché è il mezzo con cui un brand comunica che bisogna entrare il nuovo headset, quindi seguire L'approccio Bloch al che ho.
Ogni social è un ecosistema che bisogna scegliere i formati in base agli obiettivi, al target, non in base a quello che si pensa possa performare meglio.
Ma la performance è data dalla coerenza tra obiettivi e formato è che i content creator sono figure emergenti, ma che diventeranno sempre più fondamentali.
Quindi per un brand è importante iniziare ad investire in essi e che la community è fatta di persone, quindi va ascoltata.
Io ho concluso.
Adesso possiamo passare alle domande.
Eccomi qua.
Mi senti per caso? Giulia? Si, ti sento bene.
Mi sento se tu mi senti ma io non sento te.
Quindi adesso ogni volta incredibile quanti porro' problemi ci siano.
Eccole qua però a parlare.
Mi senti? No.
Allora metto direttamente pronto? Vediamo Ciao.
Prova.
È incredibile.
Non vanno.
Aspetta che spengo la parte di questo arriva.
Scusami per il problema tecnico.
Non c' era stato fino ad adesso, ma chiaramente arrivano sempre dopo però parlare Mi sentite? Niente? Trovato.
Ora dovrebbe andare.
Ok, ci siamo.
Ho fatto ti serve davvero? Ottimo! Fantastico! Ti chiedo scusa per il problema.
Sente, per cui super allora intanto super super grazie infatti angelo dice il bello della diretta.
Assolutamente.
Tutti sentiamo sentiamo sì, se ero io che non sentivo scusate tutti quanti, tantissime persone scrivono che è andata benissimo la presentazione quindi veramente grazie per i consigli sono già alcune domande.
Io direi direttamente da una domanda del nostro team, dove sicuramente interessante parlare, anche approfondire un attimo la parte offline che avete fatto? Perché se avete fatto anche molte attività offline, quest'anno come chef in camicia e sarebbe interessante capire meglio che cosa avete fatto, se si può.
Certo, allora la chef in camicia quest'anno.
Dopo ovviamente gli anni di pandemia che abbiamo vissuto, abbiamo deciso di conoscere effettivamente un film, ma le persone che ci seguono e abbiamo organizzato durante la settimana del Salone del Mobile un evento che si chiamava The Square, bei chef in camicia, dove abbiamo affittato una location e l'abbiamo amo riempita di fu track.
Quindi era una sorta di Foot Cort, dove i nostri brand avevano degli ape car personalizzati, con un menù ovviamente studiato dagli chef in camicia e persone potevano recarsi per giocare, mangiare.
Poi avevamo una fitta line-up serale di spettacoli di musica dal vivo e una sorta di festival.
Che peso ha avuto secondo te e come avete misurato? Se aveva senso farlo, non farlo continuare a fare questa attività o no? In realtà il era il nostro sogno, nel senso che noi, come ci Finch amici, abbiamo presidiato eventi offline, siamo andati con dei partner, per esempio al Cibus, alle fiere.
Però non abbiamo non siamo riusciti mai a incontrare effettivamente la nostra community e quindi è stato un po', un progetto zero, ma dato mosso anche un po' di dalla, dal fattore emozionale, dal fattore emotivo che voleva per forza che conoscessimo le persone che ci seguono.
E sicuramente è stato un evento che lato business ha portato ad un impatto enorme perché ci ha permesso di da media trasformarci veramente anche in un brand che si può trasporre offline.
Questo ci ha dato sicuramente opportunità di vendita enormi e lato anche community, perché le persone comunque erano erano spinte a a volerci conoscere e di conseguenza a partecipare a prendere parte all'evento e lo abbiamo riscontrato attraverso tutte le menzioni sui social.
Abbiamo generato piu' di un milione di impression soltanto con i contenuti stories pubblicati durante quei quei giorni e con tutti i commenti e i laghi e le menzioni che sono sono state veramente tantissime.
Fantastico è una domanda di giovanni che chiede la pena di approfondire ulteriormente da parte degli grammi.
Mi piacerebbe vedere l'andamento del cambiamento nel tempo dei vari social all'interno dei cerchi.
Sì, nel senso che la quello che ho mostrato adesso dei diagrammi è una fotografia di quest'ultimo periodo nel senso degli ultimi dell'ultimo anno.
Ovviamente se per andare un po' piu' per andare piu' indietro è bisogno di analizzare quelli che erano i tool promossi dai social.
Perché ora come ora quello che vedete è specialmente per quanto riguarda la parte di community.
È proprio uno spaccato di quelle che sono adesso al duemila, ventidue le community che fanno parte dei social media.
C' è stata un'evoluzione, ovviamente.
Quindi se volesse vuoi Giovanni, possiamo prenderci del tempo insieme, analizzarle e analizzare anche lo spaccato del passato per capire quale l'evoluzione poi Bello che parli anche di Jansrud, che l'argomento del prossimo workshop.
Sembrava che noi siamo tipo dei geni del male che in realtà abbiamo connesso tutto alla perfezione.
In realtà è stata un po', una fortuna oppure però insomma, siamo contenti che sia successo.
Speriamo che nei prossimi giorni sia sempre così di in questo caso Serena avresti dei consigli su quanto investire in posti in collaborazione con pagine affini.
Ne vale la pena? Le le collaborazioni che instauri iamo noi sono collaborazioni gratuite, nel senso che ognuno pone, porta un po' del proprio expertise e creiamo dei contenuti di valore.
Poi ovviamente dipende anche un un po' è dalla grandezza del media con cui abbiamo a che fare.
Noi per esempio collaboriamo con Will Media collaboriamo con inserti in finance, quindi media abbastanza, abbastanza grandi.
Sicuramente ha senso investire, cioè sempre però da tenere di conto della del fattore una grandezza del media.
Quindi investo però investe i soldi su un media che può portarti una visibilità maggiore e anche il tipo di contenuti, la qualità del contenuto che viene proposta.
Assolutamente.
Altra domanda investire a Scusa stavo guardando, non non te lo so dire a livello proprio di prezzo comunque devi per un prezzo che ti viene fatto, per un preventivo che ricevi, devi secondo me tenere di conto del fattore fanbase del fattore qualità contenuti.
Assolutamente.
Domanda di Valerio al giorno d'oggi Quanto è importante per un ristorante avere una posizione social? Quali potrebbero essere i contenuti da condividere? Allora questo è questa è una bellissima domanda perché io prima lavoravo in ambito ristorazione, quindi ci credo molto in questa cosa.
Secondo me è importantissimo per una ristorazione avere una posizione social, una posizione che mostri il tuo ambiente a trecentosessanta gradi, quindi dai piatti, dalle persone che lavorano.
E secondo me una tips che posso darti è pubblicare anche le recensioni.
Quindi quello che le persone dicono di te perché non ci è mai, diciamo, arma migliore della riprova sociale e di un passaparola positivo per farti buona pubblicità.
Ma aggiungo anche oltre che sono d'accordissimo con te che secondo me è un po' quello che i miei genitori che hanno una gioielleria, una piccola gioielleria.
Quindi non è che stiamo parlando di di una grande gioielleria con presenza social.
Quello che spesso si si confonde è che uno deve dice devo vendere con i online, devo per forza vendere o devo avere un e-commerce? Quando in realtà l'online può tranquillamente essere una politica della tua comunicazione offline anche solo per attrarre più persone nel tuo negozio? In questo caso specifica, e quello che dico spesso è che alla fine i social sono solo una vetrina online che deve in un certo senso traslare la vetrina offline che tu hai.
Quindi non è che se hai un negozio di lusso puoi soltanto perché se online devi fare i maxi sconti uguale di lusso, dovrai parlare con il tono voice.
Che tu avresti offline è fondamentale.
Quindi l'hashtag food porn ci sta se il tuo ristorante fa quel tipo di cucina, altrimenti no, deve l'hashtag eleganza o hashtag michelin.
Se il tuo ristorante, quel tipo, quindi Beh, scusami No, dicevo, e non è che perché non usi qualcosa di esagerato che automaticamente non funzionerà sui social, deve semplicemente prendere una un tipo di pubblico diverso? Assolutamente.
Poi comunque, immaginiamoci anche il contesto di adesso.
Tantissime persone cercano i ristoranti da provare.
Sui social ci sono tantissimi content creators che fanno video in cui vanno e provano dei ristoranti, vanno a vedere delle mostre, le consigliano quindi tantissime persone fanno anche questo tipo di ricerca è una sorta di vetrina che puoi trasporre, ma secondo me è molto importante.
Ma aggiungo se tu non potessi mettere nel tuo menù le foto delle pietanze perché non avrebbe senso nel tuo tono Voice, appunto, perché è un ristorante di classe, non metterebbe le foto direttamente così, ma invece il tuo canali social potrebbero essere il menu online che un utente potrebbe guardare e dire Voglio questo al ristoratore o il cameriere o quello che è, perché di conseguenza, ma io per esempio, è difficilissimo ormai scegliere soltanto con quello che è scritto.
Se non sei abituato, quindi, e anzi i social sono secondo me è un'ottima arma.
Per questo grazie per la testimonianza Paolo dice Avete mai vissuto episodi in cui i vostri follower hanno male interpretato i vostri contenuti? Come avete gestito la crisi di questo tipo? Si, e vi faccio un esempio è un anche un po' divertente è cosa succede che con un nostro partner abbiamo un format che si chiama I piatti delle stelle dove? In un cooking show.
Quindi camera frontale molto parlato durante la video ricetta.
Viene questo astrologo e diciamo, delinea quelle ci sono delle caratteristiche del segno.
E poi spiega diciamo, quale sarebbe la ricetta perfetta per quel segno? In base a queste peculiarità? No.
Per esempio, il leone è una personalità molto forte, però lo tempo frettolosa e quindi avevamo proposto una ricetta di un ragu', un fatto in mezz'ora.
Ok, sembra sembrava tutto tranquillissimo, nel senso che non c' era niente di potenzialmente mal interpretabile.
Accade che una persona no ancora una persona che fa tipo astrologia, commenta sotto il post dice Voi state che come ha detto state tipo spingendo le persone a fare una dieta sulla base dei segni zodiacali, cosa che non era assolutamente vera.
Comunque, che ci siamo trovati nel giro di mezz'ora tipo menzioni dove prendevano questa lista la linfa amavano e noi ci siamo dovuti comunque trovare a gestire una comunicazione che non era nostra intenzione fare.
E infatti se capivi il format non è che non stavamo vendendo niet niente, stavamo solo dicendo che sei un leone, quindi sei una persona frettolosa e quindi ci sta che tu tieniti questa ricetta per te.
No, è un regalo fatto in mezz'ora e niente come l'abbiamo gestita l'abbiamo gestita intanto contattando questa persona in privato, perché noi abbiamo una persona che si occupa solo di rispondere ai commenti e di trarre poi tutti gli insight sia positivi che negativi.
E quindi abbiamo contattato questa persona in privato, spiegandogli ovviamente il nostro punto di vista e rispondendo nello stesso modo, sempre molto educato, niente di senza mai attaccare nessuno, spiegando il nostro punto di vista.
E poi la conversazione è andata un po' scemando, perché comunque anche le persone che avevano diciamo votato man forte alla l'astrologo, si erano rese conto che avevano proprio male interpretato il format e quindi è una cosa che posso dire.
La gentilezza ripaga sempre.
Quindi mai farsi prendere dal panico in queste situazioni e cercare di affrontare nella maniera più razionale possibile, senza mai uscire fuori dal seminato, perché se una persona ha ragione ma risponde magari in modo maleducato, comunque contrattaccando dà ragione.
Si prende poi il torto d'accordissimo domanda Non ho capito bene il punto della di mettere alla porta la negatività.
Potreste spiegarlo? Grazie si'.
Certo, allora il discorso di mettere alla porta la negatività e il fatto che per un brand, un brand che venga un prodotto ma anche un media che parla delle persone, vengono un po', visti come una sorta di evasione dalla vita di tutti i giorni, da tutti gli aspetti negativi che ci sono.
Una pers persona guarda i social, guarda i contenuti sui social per divertirsi, per evadere quei cinque minuti in cui dico ok, non penso niente, mi guardo dei contenuti e interagisco poi con questi.
Quindi il discorso di mettere alla negati alla porta, alla negatività deriva dal fatto di arricchire il piano editoriale o comunque presentare il proprio messaggio con contenuti ad alta carica.
Positiva, quindi anche una questione un pochino più seria di non farla sembrare più tragica del previsto, perché le persone hanno bisogno di sentirsi rassicurata in un certo senso da un prodotto, da un brand o da una community è un po' come se fossimo una famiglia in cui vai e ti rifugi per scappare un po' dal mondo.
Certo, ultima domanda é riuscito a scegliere il creditore giusto? Qualche consiglio noi eh? Ho sentito prima che i ragazzi di Buddy feat.
Utilizzano anche dei tool.
Noi in realtà facciamo tutto manualmente, eh facciamo vecchio il buon vecchio talent scouting scorrendo la compagine tic-toc con gli algoritmi che ogni volta si si aggiornano e mi fanno praticamente vedere solo food e niente praticamente il noi, per esempio, scegliamo i creator più affini a livello sia di valori dei messaggi che vanno a comunicare attraverso i loro social e il loro stile, uno stile che deve essere un po' folle.
Ci sta il personaggio comunque che fa ridere, che strappa un sorriso.
Però niente di troppo esagerato perché il nostro comunque un tono boys divertente, fresco, ma mai troppo sfrontato.
Quindi noi lo scegliamo sulla base dello, dello stile e del tipo di cucina, nel senso che abbiamo dei creators vegani, dei Kree, si fanno ricette per senza glutine in base a quelle che sono le nostre necessità.
Vediamo di trovare il creator più più adatto.
Certo, è che se sei un brand vuoi trovare un creditore che possa fare da ambassador per la tua campagna per il tuo brand, devi secondo me tener d'occhio anche un po' la fanbase, perché ti aiuta ad aumentare il tuo bacino di utenza e poi anche alla qualità di come riesce a contestualizzare il tuo brand o comunque come riesce a contestualizzare i brand che sponsorizza all'interno di un contenuto perché comunque noi lo vediamo banalmente con le video ricette.
Se una video ricetta il prodotto placement che utilizziamo viene posto in un certo modo, il contenuto performa se viene posto troppo è troppo palese o comunque come si chiama in gergo una marchetta il contenuto non ha la stessa non ha la stessa potenza, anche se la ricetta comunque super bella assolutamente.
Ma guarda giulia, io penso che ti abbiamo anche preso troppo tempo, hai fatto una presentazione super chiara e ti ringraziamo tantissimo per questo.
Veramente veramente grazie di aver camicia.
Era una domanda, una domanda topic di dichiara certo.
Aspetta, eccola qua.
Ok, allora niente.
Aspetta, leggo scusami così che dovesse ascoltare chiaro? Dice ciao una domanda un po' off-topic, ma sempre in una strategia la challenger come la x si scusami nei social sono importanti come viene gestita anche quella regolamentata con un gioco a premi grazie la challenge sai che è una challenge che non è regolamentata come gioco a premi, perché in cambio non diamo niente che abbia un valore economico.
Sai che c' è questa questa tendenza? Bisogna stare attenti al discorso delle challenge perché se il premio ha un valore economico superiore ad un tot devi per forza tirare in mezzo un notaio che faccia che faccia le veci e tutta la parte di di selezione dei vincitori.
Noi le challenge che facciamo sono challenge sempre molto, molto light, quindi niente che comporti ad un re board in termini economici, ma semplicemente giochiamo molto con i codici sconto perché i codici sconto sono esenti da questa normativa, altrimenti in questo caso la challenger cynicism eh le persone che vincono vincono un invito all'interno dei nostri studios per una serata tutti insieme.
In questo modo facciamo anche un po' di networking con la nostra community e cerchiamo di utilizzarle proprio per questo, per conoscere di persona anche i nostri follower.
Però effettivamente il tema delle challenge è un tema molto interessante, però cioè da stare molto attenti, nel senso che bisogna capire quello che è il World, altrimenti dobbiamo bisogna contattare un notaio.
Infatti ne abbiamo parlato prima con Yari.
Ne parleremo nei prossimi giorni con tutta la parte legale e commerciale piu' di commercialisti fiscale, quindi del del caso.
Quindi andremo anche ad approfondire questi temi, oltre che sono già stati trattati sull'aereo.
Però è sempre bello poi contestualizzarli al caso specifico come appena detto Tu chiaramente sai molte più cose.
Lascio ancora i contatti di Giulia così se volete aggiungere Giulia, avete tutto quello che vi serve.
Giulia veramente grazie ancora.
È stata una presentazione super è stata per rispondere a tutte le domande, quindi grazie mille davvero.
Grazie a voi.
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
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Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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