Lezione dal corso C2022 by Learnn
Eccovi qua.
Ciao Bianca.
Ciao Livia, come va? Tutto bene.
Ciao luca.
Incontrati di persona a bari qualche mese fa, ora ci rivediamo online che come è un po', un po' diverso, diciamo così.
Un po' diverse rispetto essere sul lungomare di bari, però.
Esatto, su un palco dove voi eravate appunto le protagoniste su due palchi vi ho visto prima le lungomare, sempre lì, vicino alla barca a vela e poi invece su un palco vero e proprio come quello appunto della bici di Bari.
E adesso è bellissimo rivedervi, oltre che online, online sulle armi, in un certo senso che per me fa ancora più piacere, anche meglio, sempre contente.
Per chi non mi conoscesse, oltre al fatto che sono sicuro che avrete una mini presentazione di Fatty e tutto il resto, ci volete dire due parole di come vi siete conosciute o quando avete deciso insieme di far nascere questo brand? Questo Noi ci siamo conosciute in università.
In realtà il primo anno di università siamo diventate subito molto amiche e facts, invece abbiamo fondato al terzo anno di università perché appunto noi in primis sentivamo lesi esigenza di qualcuno che parlasse con noi e ci raccontasse un po' come funziona il mondo dato che i giornali diciamo che si sono un po' dimenticati dei giovani e quindi dopo due anni no, in realtà dove due anni e mezzo di amicizia abbiamo detto questo progetto è una cosa che secondo noi adesso è essenziale, univa un po' le nostre passioni e quindi l'abbiamo fondata insieme.
Considerate che noi abbiamo studiato economia, quindi non abbiamo fatto nel giornalismo anagrafica, ma sono sempre state le nostre passioni.
E facendo un'università che ci avrebbe dato poi degli sbocchi molto diversi rispetto a quello che magari ci saremmo quelle che erano più le nostre tendenze, abbiamo deciso di iniziare il progetto di fact ansa un po' come passione personale per dare sfogo a quello che ci faceva fare, ma che inizialmente non avremmo mai pensato sarebbe diventato il nostro lavoro.
E questa parola.
Le parole hanno un bellissimo suono significato e penso sia usato inconsapevolmente.
A volte quando le usiamo, anche se non gli diamo un significato consapevole, molto spesso è un significato che qualcosa dentro di noi da' un significato consapevole.
E quello che hai detto tu, proprio come quasi sfogo di questo vuole proprio dire questo.
Non ci sentiamo ascoltati, non sentiamo nessuno che parla a noi e molto spesso le aziende non nascono da imprenditori e imprenditrici, ma nascono da persone che non avrebbero mai voluto essere imprenditori e imprenditrici.
Ma che devono fare una cosa perché non lo fanno loro, Non lo farà nessun altro ed è il nostro il nostro percorso.
Effettivamente non avremmo mai pensato di aver fatto di né di diventare imprenditrici sicuramente a quella età, né di fare comunque qualcosa nel campo dell'informazione e della comunicazione.
Così appunto, è legata al mondo del giornalismo.
Quindi sì, è stato è stato qualcosa che ha guidato dalla nostra esigenza di creare qualcosa che non esisteva, ma che secondo noi serviva un sacco a livello di società.
Ed è un po' la missione di fact Hans quello di aiutare la società a capire effettivamente cosa non funziona nel mondo é come avere un impatto per cambiarlo.
Quali sono le cose che guardate nel mondo? Perché non spesso non sono soltanto i numeri che ci dicono questa risposta per dire che state avendo un impatto perché il numero di follower non sempre poi può darti questa risposta.
Voi? Ci sono delle cose noi alle urne io almeno personalmente guardo quanto sono felice di continuare a lavorare sul progetto giorno dopo giorno e questa è una cosa che mi tiene su.
Anche nei momenti in cui non abbiamo crescita mesi non abbiamo crescita, ma se io mi diverto a fare quello che facciamo e penso che il team si diverta a lavorare insieme, per me è un mese molto più di successo rispetto ai mesi dove cresciamo e dove ci siamo veramente stanchi di lavorare.
E voi avete ma sicuramente il lato imprenditoriale.
Questo è un aspetto super importante.
Ci sono capitati magari periodi in cui andavano le cose meglio, ma se non avevamo uno in testa bene quale fosse la nostra missione non ci godevamo quello che stavano facendo era sicuramente meno efficace rispetto a quando le cose vanno anche più lentamente.
Però stai facendo quello in cui credi.
Per me l'impatto è in realtà più ogni volta che anche solo un utente ci dice grazie perché non so, prima delle elezioni non sarei andato a votare se non avessi letto i vostri contenuti.
Oppure avevo paura per una determinata cosa che inerente al covi di oppure questo argomento ho deciso poi di approfondirlo ancora di più mi avete avvicinato a una materia, ho capito che il mio impatto ambientale deriva anche da questo.
Quindi ogni volta che una persona che della nostra community ci dice che quello che abbiamo fatto in qualche modo gli ha cambiato la sua visione del mondo gli ha cambiato i, ha cambiato i suoi comportamenti sia la soddisfazione più grande che l'impatto più più evidente perché molto spesso la quantità è più rumorosa della qualità e però e copre la qualità.
Quando invece devi essere pronto ad avere magari canali diversi per valutare entrambe ed ascoltare soltanto la quantità, appunto e quantità intendo chiaramente tutto quello che può essere like e commenti tutto il resto.
Poi ti perdi la mano che della qualità, perché pochissime persone si prenderanno la fatica, lo sforzo di scriverti un messaggio magari strappalacrime, perché gli ha cambiato la vita però e a quelli che gli ha cambiato la vita, che ti manderanno un messaggio e non puoi cambiare la vita a tutti, ma una persona alla volta.
Secondo me è così che possiamo avere un impatto esatto.
Infatti per noi è fondamentale che è proprio un rapporto e poi soprattutto per il lavoro che facciamo noi in un periodo di infonde mia come quello di adesso, il fatto di quantità e qualità è particolarmente valido.
Assolutamente.
Ma ragazze, io vi lascio la parola.
Condivido le slide così siete autonome in tutto.
Ripeto, come al solito le nei prossimi giorni caricheremo le slide, le presentazioni all'interno dell'air.
Nel frattempo qua si domanda voi voi abbiate potete fare direttamente qua in chat noi le marche remo e alla fine risponderemo insieme a Bianca e Livia per rispondere a piu' domande possibili quindi grazie mille Bianca e livia, vi lascio la parola e ci sentiamo dopo.
Grazie.
Grazie.
Come dicevamo, molto piacere.
Noi siamo bianche Livia, siamo le due fondatrici di fact ansa e oggi parleremo di come comunicare in maniera efficace con la generazione Z è perché ve ne stiamo parlando.
Ve ne stiamo parlando perché il nostro lavoro, noi quello che facciamo ormai da tre anni a questa parte è giornalmente comunicare con questa generazione.
Questo è nato per un bisogno inerente al mondo dell'informazione, ma noi stiamo cercando di ribaltare i paradigmi del del mondo dell'informazione e di trovare il modo per riuscire a comunicare anche temi che sono molto complessi o che di primo acchito possono sembrare un ragazzo molto giovane, distanti e da quello che è il suo interesse, anzi riuscire a comunicare in modo efficace.
Non so, il cuneo fiscale alla generazione Z può risultare ancora più complesso che comunicare un brand.
Come dicevamo noi, essendo le fondatrici di fact Ansa che è una media company.
Facciamo informazione adesso siamo in tre anni abbiamo costruito una community di settecentocinquanta mila utenti, tutti under trentacinque, il novanta per cento under trentacinque e soprattutto il cento percento organica.
E quindi come si costruisce una community da quasi un milione di utenti in poco tempo? Ci sono alcuni elementi che noi abbiamo individuato come i pilastri fondamentali.
Oggi avere una community è fondamentale e quindi vorremmo vedere insieme a voi quali sono gli elementi fondanti.
La Generazione Z è una generazione molto diversa dalle altre generazioni ed è una generazione che i brand faticano sempre più a raggiungere.
Oggi la maggior parte delle aziende sono in panico nero perché non sanno come parlare a questi ragazzi perché usiamo abbiamo metodi di fruizione completamente diversi.
Abbiamo un modo di comunicare completamente diversi.
Siamo la prima generazione che è stata fin da subito Mobile First, che è nata col telefono in mano che è nata sui social e che è cresciuta con essi e questo implica cambiamenti sotto numerosi aspetti.
Abbiamo una soglia dell'attenzione molto diversa.
Abbiamo una una modalità di fruire tra le piattaforme diverse.
È quindi in primo luogo Livia vi parlerà un po' di perché è importante creare una community grazie bianca è come come introdotto bianca oggi uno degli elementi piu' importanti della comunicazione.
Che sia la comunicazione di un brand che sia la comunicazione di una persona nel senso personal branding o che sia la comunicazione di un divulgatore, noi cerchiamo adesso di darvi una panoramica a trecentosessanta gradi, in modo che, qualsiasi sia il vostro obiettivo a livello lavorativo di apprendimento, possiate applicare alcuni concetti base che poi ovviamente vanno declinati da contesto a contesto.
Il concetto di community però è trasversale a tutti con testi e cos'è una community, una community è un gruppo di persone che si trovano identificate all'interno di un determinato spazio sociale, uno spazio sociale che può essere un una una determinata piattaforma, un determinato profilo o un determinato, un determinato canale o un insieme di canali che ruotano intorno a un brand.
Una community è formata da un insieme di persone che nel momento in cui vengono sottoposti a dei contenuti e dei messaggi, hanno l'impressione di sentirsi parte di un gruppo più ampio perché condividono qualcosa con gli altri.
Cosa significa questo? Che ad esempio, io posso sentirmi parte della community di persone che utilizzano un determinato prodotto? Perché quel prodotto è particolarmente importante nella definizione della mia identità.
Ad esempio, non so se che se mi ritengo parte di una community di persone che compra uno shampoo solido, per quanto si tratti semplicemente di un'abitudine d'acquisto, questo appunto può può determinare il mio senso di appartenenza a una community, perché per me quel prodotto rappresenta una scelta, un valore, un elemento che definisce la mia identità è quello che è importante per me.
Oppure si può far parte di una community perché ci si identifica, ad esempio con i valori che è un determinato brand esprime, per cui io magari sono la parte, sono parte della community di un divulgatore che combatte affinché determinati principi scientifici deter terminati i metodi di approccio alla realtà che ci circonda diventino chiare più persone possibile possibili e quindi io sento di far parte di questa community perché appunto Apple.
Condivido con lui e sostengo i suoi ideali una community per avere una community, quindi non basta avere dei seguaci, ma bisogna avere delle persone che si sentono appunto accumulate con le altre che con cui condividono qualcosa grazie a una serie di elementi che appunto per comunicare in maniera efficace bisogna imparare a costruire.
È sicuramente impossibile definire un'unica ricetta per creare una community.
Però noi nell'esperienza di fact ANSA abbiamo individuato alcuni elementi chiave che sono l'identità chiara e definita la multicanalità e la capacità di adattarsi ai diversi canali e il fattore dell'autenticità.
Adesso vediamo un po' come si applicano sia il nostro caso che ad altri casi.
Altri esempi poi se nella fase del Kyohei, se volete possiamo approfondirne il pugno o magari analizzare come si sono applicati a quel caso specifico.
Il primo il primo elemento abbiamo detto è quello dell' avere un'identità chiara e definita.
Cosa significa? Che nel momento in cui apriamo un canale o di o decidiamo di aprire una campagna su un determinato canale.
Dobbiamo aver chiaro qual è la nostra vagli proposition e qual è il valore che gli utenti percepiranno nel momento in cui vengono in contatto con i nostri contenuti o i nostri messaggi.
La cosa peggiore che si possa fare è creare confusione negli utenti e quindi è far sì che una persona vada sul tuo profilo o vedere un tuo contenuto sponsorizzato, ad esempio, e non capisca dove vuoi andare a parare o qual è.
In che modo ti vuoi posizionare nella sua mente.
Quale messaggio vuoi? Vuoi trasmettere alla fine della fiera, insomma, e la confusione non va creata sotto più aspetti, in primo luogo a livello di target, nel momento in cui si decide di aprire un canale, appunto, che sia un po', un canale personale o che sia una strategia di comunicazione di un brand a seconda delle esigenza, bisogna avere in mente qual è la persona ideale che si vuole raggiungere.
In alcuni casi è più facile farlo, perché magari eh il il Se parliamo ad esempio di un brand parliamo di una magari una persona che ha un genere specifico, che ha un'età, specifica che ha delle abitudini specifiche.
Però in altri casi, ad esempio nel nostro può essere molto più complicato, perché noi non parliamo soltanto a un tipo di persona, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle abitudini di un pubblico veramente vastissimo che deve diventare più ampio possibile.
È però sicuramente ci sono degli elementi che devono caratterizzare il nostro target.
Ad esempio deve essere una persona che deve essere una persona che appartiene a una determinata fascia d'età.
Quindi, come abbiamo detto prima, abbiamo un target che al novanta percento è under trentacinque.
Di conseguenza, quando comunichiamo, non possiamo utilizzare lo stesso linguaggio che utilizziamo quando siamo a magari fare un talk davanti a un gruppo di investitori sessantenni per dire è in secondo luogo dobbiamo capire come posizionarci rispetto a determinati valori, istanze, tematiche.
Cosa vuol dire? Che se voglio associare al mio Brando il mio personal brand o al prodotto un'iniziativa una sfera valoriale.
Quindi mi faccio capire alle persone che è quello che in cui io credo si colloca qui.
Quindi non so, credo nella sostenibilità.
Credo nelle pari opportunità.
Credo nella University, deve essere chiaro e non devo, non devo pubblica.
Devo stare molto attento a non pubblicare dei contenuti o dei o a trasmettere dei messaggi che vadano contro, appunto quello che io ho definito come il mio posizionamento.
E poi un altro fattore fondamentale è quello di avere una valida per position diversa dagli altri.
Poi ci torneremo su nella parte relativa al all'autenticità, ma alla coerenza.
Ma appunto il fattore veramente rilevante è quello di non sovrapporsi all'offerta e al valore proposto da altri brand, altri profili, altri tipi di comunicazione.
Oggi è partito.
È difficile perché se ci pensate, rispetto a tre quattro anni fa è praticamente qualsiasi campo del dei lavori, dei, della comunicazione, dei prodotti hanno una comunicazione sociale, hanno un tipo di strategia rivolta a vari segmenti, tra cui anche quello della Generazione Z, per cui può risultare particolarmente difficile capire come differenziarsi.
Questo ovviamente si può capire anche nel corso del tempo e non necessariamente bisogna rimanere uguali a se stessi sin da subito.
Però la cosa importante è almeno non partire con il presupposto di ispirarsi o copiare qualcuno che sta proprio facendo comunicazione nel nostro stesso campo, perché è uno dei modi più diciamo piu' sbagliati con cui iniziare appunto una la definizione di una strategia di comunicazione.
E soprattutto la Generazione Z sta molto, molto attenta a questo aspetto.
È quindi prima di tutto bisogna capire dove ci si vuole porre all'interno dell' offerta comunicativa che si trova oggi sui principalmente quello di cui stiamo parlando sono i social.
In secondo luogo, un altro elemento fondamentale quando si parla di identità chiara è la riconoscibilità.
Cosa vuol dire? Che oggi la quando siamo sui social ha la nostra attenzione è veramente frammentata.
E non solo facciamo a gara con le altre persone che stanno sul nostro stesso social, ma anche con quelle che stanno su altri social.
Perché nel momento in cui abbiamo il telefono in mano e siamo bombardati da di stimoli, da tutte le parti e tutte le piattaforme, tutti i social fanno a gara per contendersi.
La nostra attenzione È quindi se non siamo riconoscibili è ancora più probabile che nel momento in cui il nostro contenuto, una nostra strategia comunicativa apparirà davanti agli occhi di una persona, questa perderà un po'.
Quel senso di non riscatterà, almeno non riscatterà subito quel senso di community e quindi è tutto il diciamo il lavoro che abbiamo fatto prima sul posizionamento, sui valori, eccetera sarà meno efficace, meno appunto non scatterà subito e per essere riconoscibili ci vogliono anche del bisogna sviluppare delle doti al livello, anche grafico, a livello di copie.
Che vuol dire che bisogna avere dei formati specifici un'identità grafica specifica.
Adesso nel caso di fa abbastanza, è abbastanza evidente quale sia la nostra identità grafica e sono sicura che nel corso, almeno per chi ci segue, sei apparsa.
Appare un nostro post nel feed dopo un secondo ha già capito che è nostro, perché abbiamo dei contenuti, dei colori molto vivaci e anche se la nostra identità grafica è cambiata molto nel corso del tempo, si raffinata molto.
Abbiamo sempre mantenuto un elemento di riconoscibilità.
E infine, anche per quanto riguarda il tono di voce a appunto, è fondamentale che venga ci sia una percezione che il messaggi contenuti provengono sempre dalla stessa persona.
Ad esempio noi lavoriamo in in un settore in cui tipicamente se voi leggete un media tradizionale viene dato molto spazio alla firma.
Per cui sullo stesso giornale voi potete leggere degli articoli con toni di voce completamente diversi e con approcci anche alla al contenuto diversissimi, eh? Noi invece, essendo un tipo di informazione che è nata sui social, quindi è fatta proprio per massimizzare l'esperienza dell'utente.
Abbiamo un tono di voce che, anche se i contenuti vengono scritti da diverse persone, rimane sempre coerente e nel momento in cui ci sono delle frasi, magari che sono scritte da appunto una persona terza rispetto alla nostra redazione.
Facciamo sempre in modo che non Sony con il tono di voce di fact Ansa perché ormai le persone si sono così tanto affezionate.
La community è così fidelizzato intorno al nostro tono di voce che nel momento in cui è una frase che suona un po' e l'abbiamo visto condé, i contenuti che sono usciti in passato se ne accorgono subito.
E questo vuol dire da un lato è una garanzia del fatto che la community è è forte e coesa intorno.
Intorno a fact ansa dall'altro lato però vuol dire che dobbiamo stare il triplo attenti e quindi essere sempre avere sempre la garanzia che non ci siano dei delle stonature rispetto a quello che un utente si si aspetta da da un contenuto di fact.
Ansa è adesso Bianca vi parla di del te' del secondo elemento sempre di più la generazione Z ha un approccio che non è verticale su un solo canale, ma è multicanale.
È questo lo vediamo nell'evoluzione di tutti i brand cool ovviamente da Kering che fa occhiali da sole, apre anche lo store virtuale a brand che vanno nel metà verso o brand tradizionalmente digitali che vengono nel fisico.
Ad esempio Porto lato nostro.
Un esempio Abbiamo prodotto da poco un libro che ha venduto moltissime copie nel subito dopo il lancio e che spazia nel senso quando noi parliamo, diciamo siamo una media company, lasciamo per fare informazione digitale e poi ci dicono ma in che senso? Allora avete deciso di produrre un oggetto fisico, un oggetto fisico tra l'altro così old come come un libro.
Questo perché appoggiando ci su una community solida, crediamo che il fatto che il brand entri nelle case degli utenti sia fondamentale.
Avere un approccio multicanale significa non solamente essere presenti su tutte le piattaforme.
Vediamo come numerosi brand un po' più vintage, diciamo quando decidono di sbarcare su nuovi canali, lo fanno senza aver studiato il target e senza aver studiato la piattaforma di di riferimento.
Questa è la cosa più rischiosa che ci sia, perché poi rischi di arrivare sulla piattaforma, sulla nuova piattaforma e avere una comunicazione che non centra su quella piattaforma o che non è coerente con la tua identità.
E quindi a quel punto tutti gli sforzi saranno stati assolutamente inutili.
Nel nostro caso, ad esempio, dovendo sbarcare su su Tic-toc, abbiamo deciso di fare dei veri e propri incontri focus group con liceali per capire quello che era il loro le, quelle che erano le loro aspettative, quelle che erano le loro necessità su quel social.
Perché noi, essendo nativi su Instagram, Tick Tock non era così immediata, diciamo come piattaforma.
A quel punto, una volta individuato quali sono le necessità del target di riferimento, quali sono i formati che servono su su quella piattaforma una persona può decidere di iniziare a spostarvi.
Ci si.
La cosa, appunto fondamentale è che tutto questo rimanga sotto il diciamo il cappello generale di Un'identità che sia coerente.
Quindi, anche se si spazia in informati, si spaccia anche in stile grafico, spazia in contenuti Quello che alla base rimane fondamentale sono i valori dell'azienda e il tono voice dell'azienda o della persona in questione.
Il fatto di essere multicanale può portare dei vantaggi al brand incredibili, ad esempio nel nostro mondo dell'informazione possiamo vedere come Francesco Costa del Post, vicedirettore del Post, ha creato un personaggio molto forte sui social a ha scritto dei libri e poi dopodiché ha lanciato il post.
Il Post ha lanciato un podcast prodotto appunto da Francesco, che ha trascinato la sua community e che ha appunto spaziato tra diverse piattaforme, mantenendo il suo personaggio e il suo focus sull'informazione.
Oggi più che mai gli utenti sono alla ricerca di relazioni autentiche.
Se pensiamo semplicemente ad Instagram, come era fino a qualche anno fa, quello che veniva condiviso da brand, così come da personaggi pubblici, era patinato.
Erano le foto in costume al mare, erano le foto del cibo.
Oggi l'utilizzo di questi social è cambiato completamente.
Tic-toc è esploso negli ultimi anni é il modo di comunicare su su Tic-toc è estremamente autentico, estremamente veritiero, a differenza di quanto appunto non fosse Instagram fino a poco tempo fa.
Vediamo anche come stiano crescendo nuove applicazioni, ad esempio per il per questa ricerca di autenticità.
E questo non non vale solamente per quanto riguarda gli utenti stessi o le figure pubbliche.
Vale in particolar modo anche per il brand.
Ormai gli utenti non son più distanti dai brand.
Una ragazzo di ventiquattro anni che va di vent'anni di ventiquattro anni, che va in un negozio per comprare da Patagonia, va da Patagonia per le polizze ambientali.
Vada Patagonia perché è un brand che stima a livello di valori, vada Patagonia perché lo reputa un brand autentico.
Detto questo, mi viene in mente un altro esempio.
Ad esempio, immagino che molti di voi seguono l'estetista cinica, no? Lei comunque, che ha basato tutto il suo business su una community, è proprio sfruttato al massimo il principio dell'autenticità.
Se ci pensate, fino a qualche anno fa tutte le pubblicità dei prodotti di bellezza, come sono anche adesso in realtà molte anche tutto nel mondo del beauty, dei vestiti e le modelle eccetera si basavano su degli advertising che già perfetti no.
Quindi magari vedevi il vedevi, la modella con la pelle perfetta che si metteva la crema contro l'eczema e dicevi Ma in che senso non sarò mai così è come faccio a capire se effettivamente servono, invece, ad esempio, l'estetista cinica nel suo, nel suo mondo, nel suo settore ha ribaltato molto questa diciamo questa dinamica, e ha fatto sì che le persone acquistassero i suoi prodotti perché comunque legati a tutta una comunicazione basata sull'autenticità.
Quindi io ti dico che il mio prodotto é di qualità.
Ti spiego anche bene come funziona questo settore, come funzionano, ma che ne so i principi attivi, come funzionano le creme, eccetera Apple, ma lo faccio in un modo molto, molto vero.
Ti dico guarda, non è che se adesso ti compri la mia crema antirughe apparirai mai come la modella sul sul cartellone pubblicitario che chiaramente non ha avuto quel risultato grazie a una crema per cui adesso questo tipo di comunicazione sta avendo veramente un impatto molto maggiore.
Così come anche tutte le foto che andavano su Instagram con quaranta filtri con le grane eccetera.
Adesso non vanno piu', ma le persone pubblicano em banalmente i le foto più spontanee, senza filtri ma seriamente, non con l'hashtag filter che fanno nella loro quotidianità.
Quindi questo trend se si è voluto tantissima.
Esatto.
E vale anche per i brand che siano lontani dal mondo beauty.
Adesso un brand autentico, un brand che ad esempio fa una Shiva in una campagna di comunicazione e ammette gli errori, chiede scusa.
Nel senso è un brand che si rivolge ai suoi, ai suoi utenti e dice Ho sbagliato e capiamo come rimediare assieme.
Quindi anche il rapporto diretto è essenziale Oggi, legando ci anche prima, quando gli diceva parlava della community, non è tanto importante avere un numero, un gran numero di follower.
Ma quanto dei follower che si sentano parte di quello che stai facendo? E questo lo vediamo, ad esempio con la differenza tra i micro influencer e i macro influencer.
Fino a qualche anno fa si considerava il valore di un influencer solamente in base al numero di follower.
Oggi le aziende sanno che ho almeno iniziano a capire che un un utente con milioni di follower può avere un potere di influenza e una community che non è paragonabile a un utente con ventimila follower con un gay cement molto alto.
Quindi queste metriche stanno a significare proprio lo shift che c' è nel rapporto con con le community e i brand di riferimento.
Adesso abbiamo elaborato alcuni alcune domande da porsi alcuni suggerimenti pratici che poi, appunto, come dicevo prima, vanno applicate a di caso in caso e servono più che altro a stimolare un ragionamento su come ci si vuole posizionare e come appunto dare l'impressione dare il senso di community ed autenticità alle persone che poi interagiranno con i contenuti prodotti.
Per quanto riguarda il primo elemento di cui abbiamo parlato, cioè la coerenza con l'identità nel momento in cui si producono contenuti m'.
Bisogna esaminare tre tipi di coerenze la coerenza editoriale, quella valoriale e quella comunicativa.
La coerenza editoriale a che fare più che altro con i temi è un brand, così come una persona che vuole fare informazione o comunicazione divulgazione.
Non deve per forza parlare di tutto.
Anzi, come dicevamo prima, più l'identità è chiara e se possibile, ristretta, più è facile creare una community forte intorno al brand personal brand.
Per cui bisogna chiedersi, nel momento in cui voglio affrontare un tema, a produrre un contenuto.
Questo rientra nei temi che caratterizzano il mio universo, perché molto spesso è la community che percepisce come un tradimento il fatto di iniziare a parlare di qualcosa che non ti riguarda minimamente, di cui tu non hai non hai mai parlato.
Ad esempio quando vediamo, non so, un influencer o qualcuno che ha un brand che inizia a parlare di politica o di una un argomento di attualità su cui ciechi, per cui io non ti sto seguendo per questo, quindi non è necessario che tu ti esprima.
E questo è solo un esempio.
Però in generale può essere applicato veramente a a tanti temi come non sono appunto alla stretta attualità.
E quindi appunto, bisogna sempre chiedersi se non ci non si va da creare poi una sua natura rispetto a quello che caratterizza l'universo e la value proposition rispetto agli ha offerto agli utenti.
E poi abbiamo un tipo di coerenza valoriale.
Come abbiamo detto prima, i valori sono fondamentali e sono quelli su cui si basa il rapporto di fiducia tra il chi crea i contenuti e la propria community è vedere che in una determinata situazione non vengono rispettati i valori promessi.
M' può causare veramente un effetto valanga anche su tutti gli altri contenuti, perché è come tradire non solo la fiducia, ma anche mettere in dubbio proprio la buona fede di chi ha prodotto contenuti in precedenza, dicendo di esporre esponendosi rispetto a un determinato valore.
E infine la parte di coerenza comunicativa, comunicative, visual.
Come dicevamo prima, bisogna sempre chiedersi quello che sto facendo, sia a livello di grafica di i denti che a livello di copie di tono di voce.
M' sta sta rispecchiando quello che sono e che ho comunicato fino ad ora.
E non sempre è così facile da da mantenere, perché più si cresce e soprattutto più persone, poi contribuiscono all'interno di una realtà più.
La coerenza comunicativa è difficile da perseguire.
Bianco mi sa che si è mutata.
Per quanto riguarda l'auto l'autenticità, alcuni aspetti fondamentali sono far fare in modo che gli utenti prendano attivamente parte alla produzione di contenuti.
Quindi la creazione di contenuti generati dagli utenti stimola un rapporto, é crea delle relazioni molto più solide.
Il community manager è un lavoro ed è un lavoro full-time, soprattutto quando poi una realtà inizia a crescere.
Comunicare direttamente con gli utenti è fondamentale.
È fondamentale rispondere a domande, fondamentale dimostrare interesse nei loro confronti, perché altrimenti loro avranno di conseguenza, ovviamente meno interesse nei nostri confronti.
Dopo di che anche il pubblico può iniziare a portare avanti le istanze del brand e parlare dei valori che ha in comune con esso e quindi anche qui creare opportunità per il pubblico di potersi esprimere su quelli che sono al principali tematiche o i principali valori del il brand della persona di riferimento.
Come dicevo prima, la è una parte fondamentale per essere autentici aver ben chiaro quali siano le proprie istanze e mantenerle in modo tale da essere sempre coerenti e risultare trasparenti nei confronti di una community.
Per finire, alcuni elementi che comunque in qualsiasi, qualsiasi sia il campo non non dovrebbero mai mancare, sono gli input visivi.
Siamo sui social, non siamo su un posto fatto per attrarre solo con le parole, ma anche con tutto quello che riguarda la parte visual, per cui è fondamentale imparare a comunicare anche attraverso le immagini, le grafiche e soprattutto generare uno stop in power.
Quindi capire cosa serve un contenuto per attirare, mantenere l' attenzione delle persone perché m' con una soglia che è di qualche secondo e se non riuscì a conquistare gli utenti e le persone nei appena entrano in contatto con un tuo contenuto m', diciamo che tutto il lavoro che hai fatto di produzione è andrà sprecato.
Detto questo, abbiamo visto che ci sono alcune domande, quindi rispondiamo un attimo ai vari dubbi.
Io vorrei rispondere alla domanda di tossica che chiede come gestite l'essere di parte nei contenuti.
È giusto essere imparziali nel settore informativo? Oppure corretto far trasparire il vostro punto di vista rischiando di influenzare la community? Il nostro caso, sapete almeno ci segue e che noi non compariamo subject Ansa Per un lungo tempo siamo stati noi due a gestire tutto e poi con la crescita della community, con la nascita della startup.
Fact Ansa media Abbiamo strutturato una redazione per cui i contenuti sono prodotti da più persone, ma come abbiamo detto, hanno sempre lo stesso tono di voce e via dicendo.
Noi non pensiamo che sia possibile essere al cento per cento oggettivi sui social, ma come in qualsiasi mezzo di informazione, perché banalmente, nel momento in cui tu decidi di dare la priorità a un contenuto piuttosto che un altro, tra tutte i milioni e milioni di cose che succedono nel mondo, come nel momento in cui un giornale mette in prima o in prima pagina un evento al posto di un altro, sta dicendo Guarda che questo è più importante di questo.
Tltro quindi ti sta dando in qualche modo la sua visione del mondo e dire che di essere oggettivi al cento per cento è veramente impossibile.
Noi cerchiamo di essere il più possibile imparziali nel nel senso che il nostro obiettivo è quello di dare alle persone gli strumenti per capire un tema Ripoll, dati i fatti e selezionandoli sulla base di criteri che è il più possibile siano affidabili e riportando sempre le fonti e via dicendo.
E oggettività sta nel nostro metodo, per cui abbiamo un metodo di fact-checking, di ricerca e di verifica dei dati che è il più accurato possibile.
È però ovviamente emerge, emerge, emergono i nostri valori perché nel momento in cui vi guardate i nostri contenuti si vede chiaramente che noi, come fact Ansa ad esempio, ci teniamo alla sostenibilità.
Ci teniamo ai diritti civili, alla parità di genere, alle istanze delle nuove generazioni per cui l'importante è avere un posizionamento chiaro e sapere che la community si aspetta da noi quello che noi effettivamente gli stiamo dando e non tradiamo la loro fiducia.
E poi comunque noi cerchiamo di non cerchiamo, di non influenzare le persone a pensarla come noi.
Questo non è il nostro obiettivo, ma solo quello di renderli più, più consapevoli.
Poi stimolare delle riflessioni sui vari, sui vari argomenti invece avete mi avete proprio tolto direttamente anche da parte di chi li ero li' che stavo venendo.
Vuole proprio, ovviamente preso così.
Quindi posso mandare la volete rispondere al pubblico? Eh sì, nel senso di mandare una domanda ma andiamo per ordine, più che altro perché abbiamo segnato con delle stelline la prima domanda che era anche bella per voi la domanda seria io vi adoro, Voglio lavorare con Fattah.
Danza, fate selezione la bella domanda anche perché adora mattanza.
Quindi fa sempre bene secondo me grazie mille Si, assolutamente.
Adesso in realtà abbiamo strutturato da poco un team, un team interno però ci arrivano spesso candidature.
Rispondiamo sempre a tutti e nel momento in cui cerchiamo persone le prime persone che consideriamo sono quelle che ci scrivono e quindi assolutamente se vuoi mandarci due righe su di te noi siamo super contente.
Attenta a queste promesse perché io so da noi noi ci arrivano una valanga ed è complicatissimo.
Molto spesso facciamo di notte, quindi voi ora piu' grande non ne ho idea.
Come possiate fare tutto questo, Però è un buon segnale.
Ci sono persone che vogliono mandare, è sempre bello.
Domanda di Angelo sempre in relazione al jazz avete pensato di portare i vostri contenuti su una piattaforma in streaming come Twitch, which i'm? Siamo consapevoli che sia super importante per la generazione Z al momento, considerando la struttura della nostra redazione e considerando quanto è complicato come canale da portare avanti e da gestire nel Non siamo sbarcati su Twitch, anche perché è stiamo facendo un percorso molto organico.
Partiti da Instagram cresciuti su Instagram tic-toc cresciamo su tic-toc newsletter, podcast, libro però è per Tui che comunque richiede tanto è Fort, un volto, un luogo dove registrare è quello più al di fuori rispetto agli asset che abbiamo adesso, per cui per il momento non abbiamo valutato.
Però in generale è un attimo canale, anche se appunto richiede molta presenza e molto, molto e forte di proprio a livello personale.
Per gestirlo, visto che avete nominato il libro, Paolo chiede Potreste approfondire il lancio del vostro libro? Per favore? Magari nei prossimi anni la jazz potrebbe arrivare a preferire una comunicazione analogica anziché digitale.
Preferire una comunicazione analogica? Non credo.
Sicuramente però secondo noi diventerà rimarrà una parte importante, nel senso che noi abbiamo fatto il nostro primo libro nel duemila e venti, un libro in cui raccontavamo un po', tutto quello che era successo in uno degli anni più più strani.
Diciamo degli ultimi dell'ultimo periodo ed è andato benissimo.
È andato benissimo perché era un limite di Shawn.
È stato un libro disponibile per dieci giorni.
Era un oggetto molto bello é un oggetto che rappresentava un po' tutto il nostro universo di fact.
Ansa Noi crediamo che lo stampato funzioni e che funzionerà ancora.
Ovviamente non crediamo nei quotidiani stampati perché oltre alla comunque al trend evidente, crediamo anche che dal punto di vista ambientale non sia nemmeno sostenibile.
Crediamo nei prodotti, nei prodotti che vengono lanciati una tantum, che siano dei prodotti molto curati e molto approfonditi, quindi non nello verum appunto produrre tante che cos'é ma fare un prodotto solo che sia molto, molto curato e molto definito e appunto anche questo libro qua ci sta dimostrando che è è interesse effettivamente della nostra community, anche se appunto, essendo un pubblico molto giovane uno direbbe libro stampato ma quando mai? E tra l'altro la generazione Z anche tutta questa parte di un po' rigetto verso questo mondo digitale in cui sono cresciuti? E infatti vediamo che queste queste due parti si stanno unendo non so come dire su tic-toc il trend dei libri è esploso e questo fa capire quanto in realtà, appunto, sia una cosa che ancora gli interessa.
Bellissimo domanda ci raccontate un po' di più su come avete fatto a creare crescere questo progetto in termini di risorse, tempo e collaboratori.
Certo all'inizio, come dicevamo, eravamo noi due all'università che scrivevamo i post dalla cameretta.
Poi abbiamo avuto una fase intermedia durante il lockdown in cui non eravamo una startup.
Non eravamo niente.
Però, dato che la community era cresciuta molto e molte persone ci hanno chiesto di collaborare, avevamo provato un modello ibrido quando i collaboratori esterni, che ogni tanto ci mandavano dei contenuti o comunque collaboravano, ovviamente tutto.
Se non era un'azienda non avevamo clienti, ma niente, era solo una cosa per passione per persone che volevano prenderne parte.
Poi cosa è successo? A un certo punto abbiamo deciso che quello che avevamo in mano sarebbe diventato qualcosa di piu' rispetto al nostro progetto che poi avremmo lasciato per fare altri lavori.
Perché ci siamo accorti quanto ma la nostra community fosse solida, anche se i numeri non erano quelli di oggi e soprattutto quanto ci fosse fosse esploso il l'informazione social che durante il lockdown é quanto in realtà come la nostra potessero avere un impatto sul dibattito pubblico.
Quindi diciamo approcciate al mondo degli investimenti e delle startup per capire meglio sia come funzionava sia quali erano le metriche il modello di business che il business model, insomma, che dovevamo eh dovevamo presentare e da li' abbiamo ottenuto una proposta di investimento da parte di un fondo che è arrivata dopo un percorso di accelerazione.
Molti mesi dopo e a settembre duemila venti abbiamo creato la startup ad aprile, duemila, ventuno abbiamo ricevuto i primi finanziamenti.
É da lì che finalmente non siamo stati solo io e Bianca, ma abbiamo siamo stati io bianca e altre persone che man mano si sono aggiunte in ufficio e adesso abbiamo la nostra redazione strutturata e abbiamo i nostri clienti.
Abbiamo un'azienda che funziona, insomma.
E poi adesso vogliamo crescere ancora e quindi non è questo essere il primo aspetto.
In realtà quanti follower avevate quando voi due avete capito? Questo può essere qualcosa di diverso da quello che ci aspettavamo sui tredicimila.
Più o meno il cavolo.
Se non ci credete voi che si dovrebbe credere poi sicuramente, quindi è giusto che sia così.
La cosa assurda è stata che appunto avevamo comunque una community piccola.
Però erano pochi progetti come il nostro e in un certo senso siamo stati anche i primi a farlo, perché inizialmente appunto eravamo da sole e però avevamo una fiducia cieca nella nostra missione e quindi questo ha fatto davvero la differenza.
Perché poi le persone che hanno creduto in noi e ci hanno fatto le proposte economiche l'hanno fatto veramente solo per quello, perché non avevamo in mano niente di particolare rispetto a molte altre persone.
Un altro mondo.
Prodi Linda Pensate che sia controproducente adottare adattare un argomento di attualità invece del più grande? No, io credo di no.
Che possa essere invece usato molto bene.
In realtà in marketing ovviamente pericoloso, bisogna saperlo fare.
Succedono spesso, vedono spesso scivoloni di aziende che che ci provano.
Ma invece vediamo se tempi di come Taffo che è un'azienda che probabilmente nessuno conoscerebbe, non so quante aziende di minoranze funebre voi conosciate e invece è riuscito a cavalcare in realtà in realtà il marketing per creare un brand super forte e super conosciuto, quindi ovviamente dipende dal dal settore, da come lo fai e dalla sensibilità che hai.
Bisogna conoscere bene molte tematiche, perché si rischia di incorrere appunto in errori che poi possono risultare effettivamente controproducenti.
Però nel caso contrario, in realtà è un asset, anzi da provare, da sfruttare al massimo aggiungo che intanto, se vuole un invito ad approfondire l'argomento, cioè un webinar sull'arma del social media manager di Durex, che ha proprio portato Durex attraverso in realtà il marketing a questi livelli, uno potrebbe dire sì, ma è chi dice che non era la comunicazione di Durex, ma in realtà in realtà il marketing era interessante perché in Italia, cioè Durex Italia è stato il primo film tra tutti i Durex nel mondo a fare realtà in marketing ed è quello che è cresciuto più in assoluto rispetto agli altri.
E poi Durex Brasile, altri hanno incominciato ad adottare questo realtà in marketing e hanno cominciato a crescere anche loro.
Quindi è interessante.
Poi noi con l'ernia se avessimo più tempo perché ero io che gestivo tutti i social per gli ultimi due anni, quando abbiamo usato in realtà il marketing dei contenuti di Lerner, cioè pres, prendere un argomento un'informazione real time e usare Kat di video delle nostre elezioni per dare contesto a quell'argomento specifico che sono stati posti più in assoluto, condivisi e seguiti in assoluto, anche soltanto spiegare il fenomeno Kaby quando ha superato la Ferragni.
Poi nessuno sta dicendo che l'ha sparata il numero dei follower usando degli spezzoni di video da marketing espresso e boiari dei due corsi che avevamo dentro erano letteralmente scoppiato come contenuti.
Quindi sta di fatto che chiaramente cioè luke iniziale, che è quello della notizia, che però puoi capire il valore attraverso poi bisogna esatto, bisogna sempre ovviamente rimanere coerenti con il brand.
Tutto quello che di cui abbiamo parlato prima però, appunto può essere un busto incredibile a fianco a lei piace qualcos'altro potete aggiungere perché io vi libererei dopo che avete fatto tutta questa presentazione avete già risposto a tantissime domande, oltre al fatto che chiaramente che per esempio antonino che dice io mi unisco a linda, voglio lavorare in vacanza, quindi già persone che arriveranno molte più richieste.
Se siete tra l'altro è di milano.
Presto organizzeremo anche degli eventi, dei workshop per conoscerci, quindi super volentieri super con questo spoiler perfetto in chiusura direi che vi ringrazio tantissimo e come rimaste connesse fino adesso.
Quindi veramente grazie per la presentazione olivia, grazie
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
Ho scoperto Learnn tramite una sponsorizzata IG! Mi si è aperto un mondo! Trovo tutti i corsi molto utili ed interessanti, complimenti a Luca ed a tutto il team Learnn
Learnn e’ tutto ciò che un imprenditore ha bisogno per formarsi ed avere una base solida nel mondo del digital marketing ma anche in tanti altri aspetti.
E soprattutto avere le consulenze 1to1 a pagamento sono un valore aggiunto incredibile non e’ il solito corsetto pre-registrato che poi ti abbandona a te stesso qui puoi confrontarti e secondo me e’ una cosa unica.
Learnn mi ha permesso di approfondire temi che stavo studiando all’università e mi ha fatto scoprire altri corsi che mi sono serviti molto all’inizio del mio percorso da freelance.
Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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