Lezione dal corso C2022 by Learnn
Siamo siamo io e te finalmente! Come stai? Tutto bene? Alla grande.
Come va? Maratona maratona mastella dopo la maratona mentana maratona mastella Sto vivendo un po' di energie residue.
Non so dove sto provando da qualche spazio li' del mio corpo.
Però insomma, stavamo tutto bene in realtà la carica che mi trasmettono persone come voi, le persone nei commenti che sono lì che scrivono tutti.
Chuck, tu magari non sai cosa vuol dire, ma è un linguaggio in codice che abbiamo creato noi sulle armi e insomma, siamo qua pronti per ascoltarti e ci parlerai di branding Da quello ho capito.
Occurs.
Sì, vi parlerò di branding.
Parlerò di branding in settori incasinati perché ho avuto la fortuna o sfortuna di lavorare in due settori molto incasinati.
Adesso vi racconto perché é quindi niente l'obiettivo oggi è condividere un sacco di esempi.
Cose un po' di dietro le quinte che sono sempre cose che le piaccio.
E poi puoi rispondere ovviamente alle domande, quindi guarda.
Quindi io ti lascerai cominciare con la presentazione e poi tanto di alla fine di domande di tutto quello che non hai detto non hai detto troppo? Troppo è chiaramente no.
Andiamo chiaramente nella parte di Kyohei a rispondere alle domande, quindi lo ricordo per tutti quanti.
Da domani la presentazione e le slide di daniele saranno caricati interno alla piattaforma.
Nel frattempo qualche domanda voi abbiate fatela pure qua in chat e alla fine con daniel e cercheremo di rispondere a piu' domande possibili ti metto le slide, mi tolgo e ci vediamo alla fine grazie mille daniele, grazie a te ciao Luca, ciao a tutti, spero siate ancora vivi dopo tutte queste ore di diretta e per chi si collega per sentire questa presentazione ciao, benvenuti allora chi sono? Sono daniele francesco, non sono un imprenditore co-founder di sereni s' é una storia, un po', diciamo travagliata, nel senso che ho cominciato a fare il consulente e poi sono finito a fare il quindi una startup dentro un grande gruppo che in di cui vi parlerò anche oggi e oggi faccio l'imprenditore senso sono co-founder di saint-denis e vi parlerò anche di quello.
Quindi bando alle ciance e cominciamo.
Oggi vi racconto un po' di cose basate su due esperienze la prima fatta finita.
Per me non è finita, ovviamente esiste ancora e va alla grande e si chiama in startup di energia digitale, uno dei primi operatori digitali nel mondo dell'energia e oggi lavoro a sereni s' altre startup.
Altra cosa digitale, altro settore incasinato come quello del benessere mentale.
Quindi oggi voglio raccontarvi un po' le cose che ho imparato da nerd sto imparando in sereni se e soprattutto quelle che secondo me oggi per me funzionano abbastanza, diciamo trasversalmente e quindi l'obiettivo è un po' con dividervi queste cose entrambe le cose.
Quindi entrambe le cose che ho fatto sono digital players, quindi sono operatori digitali che vanno a fare quella che gli inglesi chiamano disruptions.
Quindi rompere un settore no settori tradizionali quindi l'energia da una parte la sanità, se volete dall'altra e sono entrambi i settori molto, molto complicati.
E adesso vi racconto un po'.
Perché quindi prima di raccontarvi perché vi vi dico cosa cosa cosa voglio fare oggi? Eh? Immagino ci siano un po' di marchettaro, un po' di ragazzi giovani e giovani professionisti che sono collegati e quindi quando Luca mi ha invitato mi sono chiesto cosa le startup possono insegnare a voi? O meglio cosa? La mia esperienza e startup può insegnare a voi e la mia esperienza è stata per una gran parte focalizzata sul brand.
Poi adesso in Sereni se faccio anche altre cose mi occupo anche di altre cose.
Però rimango una persona che è molto appassionata del tema e quindi cercherò di raccontarvi queste cose.
Partiamo da vi ho già detto che era un settore complicato il settore dell'energia in un quello che noi abbiamo chiamato ener tech, che così anche per fare una una una retroscena divertente è una parola che ci siamo inventati, che mi ricordo molto bene una situazione in cui ci siamo trovati a parlare di come raccontare in e ci siamo detti beh, il fintech foodtech foodtech e perché non cominciamo a chiamarci energetic, quindi se oggi vedete in arte che in giro è abbastanza divertente, che è una cosa che è nata così, quasi per scherzo e poi è diventato un termine che si è cominciato ad utilizzare, quindi avverte che entra in un settore difficile cosa vuol dire difficile? Prodotto invisibile, senso luce e gas non si possono distinguere sostanzialmente senza che persino il gas non ha odore.
Il suo li mettono un deodorante per farlo, per farlo sentire, altrimenti sarebbe completamente inodore.
È un prodotto indistinguibile, non solo indistinguibile, ma e l'energia che vi arriva la stessa per tutti.
Non è una volta che entra nel tubo il gas e che entra nel nel nella nel caveau l'elettricità non è riuscita a distinguere se è buono, se non è buona tutta la stessa okay si dice nel nella nell'industria si dice non puoi kolar colorare un elettrone o una molecola, quindi non puoi distinguere una dall'altra quella che é mia quella tua.
E poi è molto complicato.
È una cosa che diciamo tecnica, un sacco di la tariffa è una cosa molto complessa da calcolare e così via.
E ancora per aggiungere alla complessità considerate che quando io ho cominciato a lavorare in insieme al team de the inner, sei persone su dieci non avevano mai cambiato fornitore di energia in Italia.
Vuol dire che non avevano mai considerato l'idea di cosa celi fuori.
Ok, mai, mai nella storia dell'italia.
Quindi questo significa che hai un consumatore che sostanzialmente non frega assolutamente nulla, come è scritto in questa slide.
Scusate Leslie, sono in inglese, ma ho pensato che erano più facili da fare in inglese e poi una cosa in più che è non scontata.
Non c'.
Erano otto concorrenti che sono più o meno quelli che oggi abbiamo con serenità.
Per esempio, non ce n'erano neanche ottanta, ma ce n'erano ottocento.
Vi parlo del duemila e diciannove.
Oggi sono gia' mille, quindi parliamo di un settore che sia ancora più complicato, ok? E quindi stiamo parlando di un settore veramente incasinato.
A questo punto tutti voi direte Per fortuna non mi trovo nella situazione di dover a vendere quella robaccia, perché, ehm se se guardiamo quello che ho appena detto, effettivamente uno può dire, uh, che casino che mettersi in questo settore, decidere nel duemila diciannove di entrare in questo settore.
In realtà dal punto di vista del marchettaro, quindi del marketing, devo dire potenzialmente non difficile quando ci abbiamo guardato dentro all' epoca perché la bara era molto bassa, devo essere sincero, è questo è come un sito internet di un fornitore di energia.
Sì, si poteva vedere.
Ok, cosa divertente.
Notate che questo è un sito finto.
Non è un vero sito di un fornitore di energia, è stato fatto così.
Per fare questo esempio, però, se vi siete ritrovati sul fatto sì che in effetti potrebbe essere un un un sito di un settore di un decimo di un operatore energetico.
E perché erano tutti così quando abbiamo cominciato a lavorare alla comunicazione di renne? Questo è come erano le campagne e cosa bella di questa questa slide che non ci sono i nomi degli operatori non c' è il nome dell'azienda è tipicamente faccio un gioco e chiedo se qualcuno in grado di riconoscerli.
Quindi se c' è una branda identity per usare un termine tecnico, se c' è un'identità di marca forte e quindi io solo vedendo la pubblicità lo riconosco, é nel novantanove percento dei casi qualcuno non riescono a dirmi la risposta giusta.
E poi questi erano i playoff l'energia un viaggio straordinario arrivato l'energia che trasforma il tuo mondo e voi vi la tua energia quel che saremo domani nasce dall'energia di oggi quando abbiamo dato tutte queste cose siamo detti bah noi suona abbastanza, come dire strano un po' finto e quindi forse c' è qualcosa che possiamo fare.
L'abbiamo fatto non è stato un grande successo e è diciamo i numeri che vi lascio qui sono semplicemente per dirvi che è andata molto molto bene e siamo riusciti a come dire, a stravolgere un po' quello che era il modo di fare sia il servizio che la comunicazione nel settore.
Ed è il motivo probabilmente per cui sono qui a parlarvi.
Altrimenti probabilmente Luca non mi avrebbe mai chiamato oggi.
Oggi cosa faccio oggi? Faccio sereni se e state con me perché sto solo introducendo i due settori e poi andiamo dentro nel parlare di esempi di cose che abbiamo fatto, cose che secondo me funzionano sereni.
Se oggi è una piattaforma digitale per il benessere mentale, il nostro focus sulla qualità del servizio sia dell'esperienza che dei professionisti che dell'assistenza.
Quindi cerchiamo di fare, di avere un posto in cui trovi il livello di servizio come se fosse un centro medico e come la nostra missione è quella di ridurre gli ostacoli che bloccano le persone a prendersi cura del proprio benessere mentale.
Siamo io in primis, molto convinti che in Italia ci sia tanta strada da fare e quindi siamo qui per questo.
Stiamo lavorando sotto tantissimi aspetti.
Vi ho detto che il mondo dell'energia era un mondo complicato.
Ora immaginate il benessere mentale, il benessere mentale che è un settore che ha un argomento super pesante, super delicato, super difficile da trattare, in cui bisogna stare molto, molto attenti a quello che si dice.
Perché? Perché anche un settore regolato sereni se un centro medico e quindi sottostà a delle regole di comunicazione imposte.
Ma anche ci sono delle regole che ti auto imponi come etica, perché sai che stai parlando di un argomento delicato e di un argomento che diciamo che impatta la salute delle persone.
È un argomento super stigmatizzato di cui le persone non parlano volentieri ed è quindi una grandissima responsabilità come marchettaro, come persona di comunicazione, come chi deve andare a disegnare e a pensare tutto il lavoro che c' è da fare per parlare alle persone di sereni.
Se non mi nascondo che ci sentiamo una bella responsabilità.
E la differenza rispetto al se volete è che il prodotto è fighissimo, prodotto è molto figo e quando la gente comincia a fare percorsi di benessere mentale, percorsi di supporto psicologico, percorsi di terapia, con noi sta meglio, è contenta e quindi diciamo che è un po' diverso, vi assicuro, è un po' diversa rispetto a vendere luce e gas.
Anche serena sta facendo molto bene.
Se inizia a più o meno dodici mesi di età, ma fino a inizio dell'anno non siamo non eravamo proprio eravamo molto piccolo, stavamo ancora sperimentando sulla prima versione del prodotto.
Negli ultimi sei mesi siamo cresciuti tantissimo, siamo abbiamo fatto uno spot tv, siamo all'intervallo.
Abbiamo fatto un sacco di cose, ma sono qui per raccontarvi quindi come si fa secondo me a arrivare a fare queste cose, arrivare ad avere dei brand che cominciano a nel caso di Serena che comincia a costruirsi nel caso che è riuscito a costruirsi e ad avere ad avere un impatto.
E quindi vi dico che per fare per fare queste cose bisogna avere un sacco di cose complicate e qui c'e' una lista infinita.
Ed è una lista che ho cercato di compilare pensando perché mi hanno chiesto in tantissimi come mai non ha funzionato? Come mai Sereni sta andando bene? In realtà la verità è che ci sono un sacco di cose che devi fare bene per far funzionare un'azienda per far funzionare un brand, ma questo diciamo se dovessi raccontarvi tutte queste queste cose vi super demoralizzare, Ray e soprattutto, probabilmente non andremo da nessuna parte per cui ho scelto tre cose tre cose che hanno funzionato, tre cose che mi viene facile raccontarvi mi viene facile portarmi un sacco di esempi.
Tre cose che non sono così facile da applicare.
Però spero oggi di darvi un po' di contesto e di esempi, in modo che se se vi viene voglia di provarci, almeno abbiate un po' di stimoli, farlo di di cose da cui anche magari da cui copiare.
E allora la prima, la prima è un concetto a me carissimo che è quella di immergersi nel contesto.
Cosa vuol dire immergersi nel contesto? Quando parliamo di comunicazione, il contesto è fatto da un sacco di di cose a cui spesso non si pensa e che però effettivamente fanno sì che quando tu ma non cerchi di mandare un messaggio ad una persona e questa persona é quel messaggio non sono mai, mai avulse dal contesto in cui questo succede.
Pensate al luogo dov'è, all'audience, a chi sta ricevendo al mezzo al mezzo che stai utilizzando.
Ci sono certi mezzi come la carta, per esempio, che portano già in sé un messaggio, una cosa, una cosa che su carta a ha delle caratteristiche diverse rispetto allo stesso messaggio visto su Sul digitale, per esempio.
Il contesto è anche il momento storico in cui siamo l'ora del giorno e in cui questa in cui l'interazione o il messaggio può essere veicolato lo stato mentale della persona che è lì in quel momento.
Per esempio, se la pubblicità è su un mezzo pubblico e i miei mezzi pubblichi pubblici scusate c' è gente che va al lavoro tipicamente qual è lo stato mentale con cui si approccia al mio messaggio pubblicitario o di comunicazione? Questo è quello che intendo con contesto.
Ok? E dentro il contesto si può giocare eh? Vi faccio un po' di esempi pubblicità di in rivista internazionale per chi non la conosce internazionale una rivista di diciamo geopolitica economia che è fatta di un muro di testo.
Quindi chi compra internazionale è una persona a cui piace leggere.
E quindi con questa campagna di che è stata molto, molto, diciamo, vista e discussa positivamente o anche negativamente.
Però se n'è parlato tanto, quello che abbiamo cercato di fare è proprio giocare con il contesto rivista.
Che muro di parole, pubblicità, muro di parole.
Cosa diceva questa pubblicità su qualsiasi altra rivista? Questa pubblicità sarebbe troppo lunga, quindi completamente nel contesto.
E chi la legge capisce che stai parlando a loro? Ok, l'hanno letta è uscita una seconda edizione in cui invitavano a leggere ancora di più e ancora ancora per aggiungere elementi di contesto.
Questa pubblicità parlava del fatto che all'interno del settore in cui non lavora, cioè quello dell'energia, si desse per scontato che le persone non abbiano non vogliano approfondire.
Non vogliono leggere questa pubblicità diceva che se le cose ti vengono spiegate bene e scritte bene, allora tu come consumatore come persona sei piu', diciamo incline a approfondire, capire, mentre il settore dell'energia è un settore in cui tipicamente il gli operatori diciamo chi c'era prima di noi o che c' era in quel momento non ha fatto questo gran lavoro per farsi capire, anzi forse ha usato le parole proprio per per non farsi capire.
Altro esempio di contesto auto bom, quindi pensilina digitale.
Qui stiamo parlando di una pubblicità che spiega quanto consuma quel posto specifico per lanciare un aggeggio che monitora i consumi.
Vi faccio un po' di esempio, giusto per farvi capire cosa intendo per contesto è un altro contesto.
Siamo a fare una partnership di brand con un full band, quindi con chi fa food delivery sostanzialmente.
E quindi invece di metterci un volantino e basta.
Ci abbiamo messo un biscotto.
Ci abbiamo messo un biscotto della prevedibilità perché non aveva una rata fissa, quindi era prevedibile e quindi abbiamo giocato con dei biscotti che dentro avevano dei messaggi molto prevedibili.
Tipo il tuo fornitore di luce e gas ti farà incazzare e dietro ce l'ha col tuo action se vuoi passare al bla bla bla.
Quindi ancora una volta iper iper mega lavoro sul contesto e su dove, Su dove stai? A ah, dove stai, diciamo veicolando questo messaggio, la situazione, la persona che lo riceverà Cosa sta facendo? Cosa sta pensando? E così via che Scusate, non è che è una roba, non è scienza infusa, è che semplicemente spesso si pensa faccio una campagna.
Siccome una creatività la metto dappertutto, la verità è che dappertutto è una cosa molto efficiente da fare.
Ma stai limitando l'efficacia del messaggio, Sostanzialmente.
Quindi in certi casi con Wu Bene e a noi piace.
Ed è anche divertente lavorare molto sul contesto.
Perché vai a fare una roba e quando la gente ci interagisce, lo capisce.
Dice che proprio questa roba qui è proprio stata pensata e crei quel momento di quel one moment che per chi vuole fare un brand è abbastanza importante.
Altro esempio con Sereni se questa era una gif animata ma ho fatto un pdf e quindi non lo vedete, abbiamo lavorato sempre con dei con dei, con un partner che nel caso specifico e che fa dei liberi di cibo e anzi di spesa e con sereni.
Se abbiamo lavorato al tema del Sud dell'ansia portandolo dentro a questo questo momento una persona che apre il sac della spesa come fare come non fare? È stato un esercizio molto difficile.
Però qui abbiamo lavorato per esempio sul concetto di una fa la spesa veloce perché in ansia, perché sa che deve deve pensa di essere in ansia perché non ha le cose nel frigorifero e quindi ha spiegato che quella roba lì non è ansia, ok? E quindi poi un piccolo approfondimento e addirittura un test per sapere se ce l'hai o no col tuo action e così via.
È quando parlo di contesto, però non parlo solo dello Flynn, é offline, è facile pensare al contesto di vivere il contesto.
Certo un manifesto, cioè un luogo geografico, quindi posso giocare con il contesto, ma anche quando faccio online posso giocare con il contesto qui faccio un esempio di un'attivazione con un influencer che abbiamo fatto qualche giorno fa con sereni s' dalla storia alla landing page landing page non è una landing page qualsiasi, è una landing page che continua lo storytelling e quindi mi tiene dentro lo stesso contesto dicendo per esempio ciao, siamo sereni s', quindi non è una una landing page di conversione pura perché ti ho appena fatto conoscere.
Quindi io so che tu se mi hai sentito mi ha appena sentito da questa influencer da martina ok e poi ti diciamo ciao siamo sebbene in martina ti ha gia' parlato di noi, quindi ti porto dentro facendoti capire che che che questa cosa è stata pensata e disegnata per sfruttare quel momento e per farti sentire come dire che non è che mi hanno mi hanno preso, poi mi hanno sballottato di là, poi cercano di vendermi una roba ma eh ti sto seguendo, sono il contesto, sono nel contesto e quindi questo secondo me, secondo la mia esperienza, rende molto più efficace la comunicazione.
Il contesto digitale vuol dire altre cose, vuol dire conoscere cosa cosa sta facendo la gente nel momento in cui sta sfruttando il mezzo digitale.
Questa è una campagna in dentro Tinder che giocava con i doppi sensi, fargli le corna.
Se il tuo vecchio fornitore ti trascura, forse è ora di cambiarlo.
E tutti i giochi di parole legati a evidentemente quello che uno va a fare su Tinder contesto vuol dire anche, per esempio, lavorare con questi.
Sono banner che finivano su Amazon e quindi vedete il prima, la prima creatività che lavora sul tema del della trasparenza.
Siamo come questo banner, quindi trasparenti sceglie un fornitore luce, gas veramente trasparente.
Ora quella cosa di è una cosa che sia la parola banner che quell' effetto trasparenza, lo sa, lo conosci se sei una persona digitale e noi ci e noi su Amazon lavoravamo su già sei su una cosa digitale, perché se in commercio digitale, ma poi è tar ghettizzare Mamo, quindi usavamo come target delle nostre pubblicità persone che stavano facendo acquisti di tipo digitale e quindi tutto questo comincia ad avere un senso.
Non vi racconto tutte le creatività, ma è per farvi un esempio.
Il contesto si può fare anche su Google, perché se questi sono esempi di campagna in cui qualcuno sta cercando informazioni su In e quindi noi diciamo fai bene a non fidarti.
Il contesto vuol dire anche essere, per esempio nel caso di sereni, se essere completamente trasparenti e costruire uno storytelling sopra il fatto che una stava cercando in realtà un'altra cosa stava cercando il nome di un concorrente e quindi io ti dico provo a convincerti, ma non facendo semplicemente un annuncio generico, ma so che stavi cercando quello é quindi provo a convincerti in modo creativo a pensare a noi e a dire sceglie un centro medico non è meglio quello giusto rispetto a uno bravo e così via? Quindi questi sono tutti esempi per dirvi il contesto non è solo offline.
Il contesto si puo' fare off la online.
E come si fa a entrare nel contesto per come mi chiedete grazie è secondo me ci sono due tre cose che si possono fare.
La prima è fermarsi a pensare cosa sta succedendo, cosa succederà in quel momento, chi è chi sta leggendo e così via.
La seconda è studiare nel caso di una rivista, prenderla, spogliarla, vederla nel caso di un manifesto, uscire e andare a vedere dov'è e cosa sta succedendo attorno che tipo di persone ci passano davanti e così via e appunto immergersi.
Quindi provare a vivere l'esperienza in prima persona per poi provare a portarci dentro un po' il tuo obiettivo, che è quello che vuoi andare a ottenere.
Secondo consiglio pensare meno e testare tanto o di più è cosa vuol dire questo? Vuol dire che di tutte le cose che avete visto succedere in e di sereni se quello che è il modo in cui siamo sempre partiti è testando.
Quindi vedete qua la differenza.
Questa è una slide tra l'altro penso di un altro webinar de arm in cui raccontavamo quanto del nostro budget era dedicato al test é quanto continuativo.
Quindi all'inizio provi io mi ricordo che in quattro cinque mesi abbiamo provato tipo venti canali diversi, venti fornitori diversi e così via.
Poi comunque rimane una percentuale di test da fare e di budget scusatemi da dedicare al testare cose nuove è questo è quello che invece facciamo in sereni.
Se abbiamo proprio delle board di la quella sinistra è test lending, cioè sono tutte cose tutte idee che ci vengono in mente che un giorno dovremo provare e le mettiamo lì in qualsiasi momento vengono fuori.
Cominciamo a riempire la colonna a sinistra.
Poi ho visto una pubblicità che mi piace a potremmo testarlo anche noi.
Ho visto questa cosa ho visto questo canale, questo fornitore e secondo me dovremmo provare tic-toc e così via.
Mettiamo tutto lì, poi ciclicamente settimanalmente andiamo a prendere quelle cose e diciamo bene qual è che possiamo provare e che obiettivo ci diamo la e la portiamo avanti così via.
Lo facciamo sia per per il marketing, ma per esempio le board che vedete sulla destra sono sono per la convention optimization, cioè per ogni è convention right che a noi interessa migliorare che li vedete lì sono chiamati per una per due, per tre per quattro, quindi dei punti diversi in cui voglio che gli perdere meno utenti.
Sostanzialmente quindi convertire di più tutta una serie di idee, di esperimenti.
Poi li prendo, li faccio e così via.
Questo vale in questo senso.
Vale per le creatività, per la creatività.
Per esempio il sereno e usiamo un metodo tre uno tre.
Quindi provo tre cose diverse e di quella che funziona.
Provo tre varianti alternative fino a trovare quella quella che mi piace e che che performa meglio e quindi anche qui sempre un approccio molto al test è però diciamo cosa serve per fare test, così come prima c' erano dei consigli per il contesto.
Qualche consiglio per testare per testare serve velocità di esecuzione.
Non serve, non serve tempo ristretto nel lasciare il test fuori perché tipicamente soprattutto nel digitale.
Qualche un giorno io direi almeno una decina di giorni.
Ti servono perché gli algoritmi girino, comincino a consolidarsi dati e così via.
Quindi non bisogna avere fretta nel execution, ma bisogna essere molto veloci nella produzione, quindi bisogna essere veloci nel vedo una cosa funziona, la faccio, la butto su, mi viene l'idea, ci penso la faccia su, quindi velocità.
In questo senso ci vuole rigore, perché se hai un approccio a test e sei incasinato e fai confusione e non tieni ordine, non tieni traccia, si perde il valore e poi servono un sacco di numeri.
E se uno volete stare deve aver tracciato, deve avere in piedi gli strumenti di monitoraggio e deve guardarli, deve analizzarli e deve prendere le decisioni sui dati.
Quindi per un approccio di testing serve saper leggere bene i numeri, saperli leggere e averli che sono due cose diverse perché saperli leggere? Magari sei bravo, ma se non ce li hai non legge nulla.
E quindi è da qui che secondo me anche l'importanza della business intelligence e degli analytics all'interno delle delle aziende.
Questa per dirvi è é un pdf che ho spaccato in due quattro sei un pdf di quando ero in che io ricevo tutte le mattine alle otto, ricevevo tutte le mattine alle otto del lunedi', quindi con i dati della settimana precedente.
È una roba lunga che penso che sia la stampa.
Si fosse lunga un metro e mezzo, però per dirvi che il livello di dettaglio di informazioni che servono se sei in una, in una fase in cui hai bisogno di provare una cosa e capire se sta succedendo veramente quello che ti aspetti.
Questo per esempio è la stessa cosa oggi in Sereni, quindi comunque un sacco di dati.
Questo era solo per farvi paura e per dirvi servono tante informazioni per prendere decisioni.
Ovviamente non è che questo sport sono fatte a caso.
Sono sono pensate ogni sezione per un obiettivo specifico e poi l'ultima cosa? É la piu' importante che viene dalla mia esperienza in ed è super confermata.
La mia esperienza in sereni s' è qua se volete fare comunicazione come come piace a me, se volete lavorare un brand, ricordatevi dell'importanza delle parole.
Le parole secondo me vanno messe dove si meritano, cioè in alto davanti a tutto.
Perché? Perché adesso vi racconto perché è cosa vuol dire mettere le parole davanti a tutto.
Vuol dire che un tono di voce questa diciamo cose di cui parlano tutti il tono boys e il tono di voce va studiato e va definito ok, non è che nasce spontaneamente o meglio può anche nascere spontaneamente, ma poi mantenerlo se non hai delle regole diventa molto difficile qua vedete ad esempio un esempio di una slide che diciamo di cui che avevamo nel nostro manuale di tono di voce in ce l'abbiamo anche in sereni s' quindi un lavoro ci vuole un bel po' a fare, a creare il tono di voce, a decidere come parla l'azienda però una cosa che se non hai non riesce ad essere consistente sostanzialmente per dare la sensazione che stai parlando con lo stesso brand e per i tirare questa sensazione che tu vuoi portare il tono, il tono di voce è una cosa importante e l'importante è essere consistenti.
Voi avrete in mente centinaia di esempi di aziende in cui vedete la pubblicità fighissima in tv, dopodiché aprite il sito di te, ma cos'è sta roba che è mio nonno che ha scritto queste cose con tutto rispetto per i nonni.
Ovviamente è mme, oppure parlate col customer care e vi sembra di parlare con l'inps è perché fanno i fighi in televisione, ma poi ti danno del lei oppure dicono buona ghana, giusto per attirare la vostra attenzione.
Poi poi centri e vedi che il non si capisce cosa non si capisce bene cosa è scritto là il micro copy, quindi il copy della delle interfacce è confuso e così via.
La consistenza è una delle cose più importanti per far percepire un brand e il tono di voce è una cosa che è ovunque dal pulsante del sito ha la descrizione dell'app nello store al contratto che voi mandate ok e quindi con questo mese, con questa diciamo frase volevo proprio passare questo messaggio, di essere consistenti ovunque, sempre e con un po' di diciamo voglia di farlo e di anche un po' di di diciamo testardaggine nel farlo.
Ok, questo è quello che dico sempre.
È una mia quota, quindi mi auto cito però io la vedo così il brand dei brand.
Si dice sempre che sono come la tua personalità, no? Tanto che si parla a personalità che a questa azienda la personalità che a questa marca e così via.
E la verità è che quando tu vedi una persona l'apparenza, puo' anche ingannare.
Però quando cominci a parlarci con quella persona interagire, c a sentire come parla, cosa dice effettivamente lì? Che dici? Ah, ok si, così effettivamente oppure mi aspettavo qualcosa di diverso e così via.
La stessa cosa per me vale per le aziende.
Il tono di voce è come è la voce, è come quando tu parli con una persona, è lì che capisci effettivamente chi hai davanti e di chi stai parlando.
Ok, ancora una volta e questa è l'ultima come come si fa? Vi devo dire che non è una cosa facile lavorare sul tono di voce.
Primo, perché bisogna volerlo fare e non tutte le aziende vogliono fare.
Secondo, perché richiede un modo di lavorare che secondo me non è che si trovi tantissimo.
Tante aziende fanno così in tante aziende, cioè il business che dice al design cosa deve fare e poi si fa la parte grafica, design, marketing.
Mettete il nome che volete, poi arriva un Chopin.
Copyright Forse sempre se non ha scritto un'altra persona o l'ha fatto fare a tre agenzie diverse e così via.
E poi si va in sviluppo, in produzione in campagna quello che ok, tante aziende sono organizzate così in sereni s' sono organizzate così il copy, il copywriter è coinvolto in tutti i principali processi in tutti gli step del processo di creazione di qualcosa.
Ok, questo fa sì che alla fine non esca il copi.
Il copyright non sia semplicemente una pennellata finale, ok, ma sia proprio dentro tutto quello che facciamo, ok? E questo fa sì che quando parli con le persone, quando parli con il customer care ti sembra di parlare con la stessa persona che ha scritto la pubblicità.
Ma quello non è che viene a caso.
Viene perché le belle lo script del customer care di quello che deve rispondere è stato scritto no, ma nella maggior parte dei casi, rivisto e sistemato dalla stessa persona che cura.
Cosa scriviamo nel blog? Cosa scriviamo nel sito e così via e li cominci ad avere una sensazione che stai parlando con lo stesso brand ok messa in modo diverso in sereni se le parole sono al centro di tutto quello che facciamo ok, ma la cosa più importante è partire dalla cultura cultura che anche qui sembra una cosa che nasce dagli alberi.
In realtà per creare cultura aziendale bisogna lavorarci.
Vi abbiamo messo uno screenshot, quindi del del manifesto dei valori di sereni s' in cui si parla di come sereni se vuole parlare parla in modo chiaro, onesto, senza giri di parole.
La verità ci aiuta l'eufemismo ci danneggia quindi già dai nostri valori, cioè un chiaro sentore del fatto che per noi le parole sono importanti e poi vi ho incollato potrà incollare bene centinaia di whatsapp, slac mail, messaggi in cui dentro sereni se vi assicuro che è così anche in dentro sereni se si parla di come stiamo parlando, delle parole che stiamo usando, se così non credo che possiamo, possiamo usare quella parola occhio al paziente, al paziente diciamo che il terapeuta specializzato è diverso da può trattare e quindi usare bene le parole per non confondere, per essere trasparenti e così via.
Stessa cosa uso degli inglesismi e queste cose qui l'ultima cosa quindi vi ho raccontato del diciamo, del fatto di avere il copy dentro dentro tutto quello che fai, che poi non è un chopin inteso come copyright era inteso come l'importanza delle parole ok, può essere diffusa ci sono più persone che sanno scrivere benissimo, non bisogna avere uno dedicato al cento per cento, però bisogna volerlo fare e poi, una volta fatto quello ceh attenzione maniacale al dettaglio, dettaglio, dettaglio, dettaglio cosa vuol dire che dove le altre aziende semplicemente non non mi viene neanche in mente di guardarci? Tu vai e ci guardi nei messaggi di errore.
Qui c' è un esempio di messaggero di errore di nen nei punti insulsi dove pensi che nessuno leggerà, tipo dove normalmente c' è scritto seguici su in questo caso diceva i nostri post non ti come non ti cambieranno la vita, ma è pur vero che segui gente peggiore.
Quindi sto mettendo brand sto mettendo il tono di voce anche lì, invece che dire seguici su facebook, ok il costo di questa cosa identico a scrivere sai, quindici su facebook, cioè una riga in piu' pero' sapendo che ci voglio mettere attenzione e che si sono focalizzato sul tono di voce.
Poi succedono queste cose il contratto, il contratto, una roba che nessuno rivede.
Io se oggi potete portarvi a casa una cosa riguardante i vostri contratti, vi assicuro che quando poi questo è il contratto per dei terapeuti di sereni se e se prendete un contratto di anni era la stessa cosa e cioè sempre questo mito che i contratti non si possono toccare perché devono scrivere gli avvocati.
Vero, ma nessuno vi vieta di metterci una copertina di sintesi.
Nessuno vi vieta di metterci dei box in cui spiegate in italiano quello che è scritto in legalese.
Il livello Super Saiyan è quello.
Nessuno vi vieta di fare una battaglia con i vostri legali per provare a cambiarli.
La terza forse non serve che ho fatto tante battaglie con i legali, non sempre si vincono ed è molto stressante quello che invece potete fare quello che vedete qui come esempio e vedete una cover scritta in italiano che dice i punti principali.
In questo caso dice per esempio anche la data di inizio si trova a pagina diciassette perché tu hai pensato sai che la cosa più importante per un per un professionista che viene a lavorare con serenità, sapere quando inizia perché ce lo chiedono e glielo metti, dici vai a pagina diciassette, li trovi piuttosto che dei box dove spieghi proprio detto con parole nostre ciascun capoverso, ciascun paragrafo.
Ok, e questo è una cosa gratis facile.
Due ore di lavoro.
Vi assicuro che quando poi uno prende in mano il contratto dice wow, cosa è successo? Con che azienda sto parlando? È potete farlo in mille punti la cronologia delle versioni, quindi il change log per i tecnici delle vostre api dove si mostra gli aggiornamenti, la privacy policy del sito, la cookie policy del sito e ovviamente la comunicazione, ovviamente la pubblicità pubblicità che a me piacciono molto e che se ve ne verranno in mente molte che vi piacciono hanno delle belle parole, sono pensate, non c', è solo il visual c' è molta attenzione a quello che si dice l'abbiamo fatto in lo stiamo facendo in sereni, se continuerete a vedere, almeno diciamo finché finché riusciremo a farlo.
Cose in cui le parole e come vengono utilizzate sono un po' al centro di quello che facciamo.
Questa per esempio è una pubblicità delle pubblicità più importante che abbiamo fatto, ed è un muro di parole scritte a mano da una persona che racconta il suo, il suo modo di sentirsi in quel momento.
Quindi parole, parole, parole.
Anche qui una pubblicità sempre di serenità in cui il gioco è contrario.
Quindi in quella che avete detto prima é il nostro copywriter che scrive a mano.
Quindi il visual è il copy, quindi non so se non so se mi seguite.
Questa è un art director, quindi la parte visiva che scrive le parole.
Quindi i due ruoli si sono invertiti in entrambe le pubblicità.
Però quello che è al centro è sono le parole e questo in serenità vale tantissimo, perché la psicoterapia, il supporto psicologico è lo scambio di due che si parlano sostanzialmente é quindi è ancora più importante l'energia.
Ma anche nell'energia era super importante.
Perché? Perché l'energia avevo citato prima velocemente, ma è un settore in cui le parole sono state usate per confondere più che per fare chiarezza, per e per far sentire le persone a proprio agio con l'argomento e quindi l'intuizione.
In entrambi i casi è quella di dare molta attenzione alle parole e non sto dicendo che il visual non è importante assolutamente non non prendete questa cosa come a no, quindi facciamo delle belle pubblicità.
Sfondo nero se ci scrivo sopra, anche se lerner a questo tipo di divisione identity secondo me molto smart perché ti fa concentrare su le parole.
Però questo diciamo non lo riporterò più questo dichiarazione di amore però anche il visual è importante.
È chiaro che se voi passate pensate ai siti che abbiamo stato prima e questi sono dei siti esempio di energia e quello che è diventato in è chiaro che si vede la differenza.
Co come sta lavorando anche serena con la sua identità visiva non è che non ci si lavora, sto semplicemente dicendo che probabilmente bisogna soppesare altrettanto o forse di piu' le parole rispetto alla parte visiva.
Ora io ho quasi finito, mi manca probabilmente un minuto.
La domanda che mi hanno sempre fatto è ok, va bene tutto bello, figo parole, parole ma sta roba vende, si vende almeno la mia esperienza numero uno quella di nash vende tanto se voi cercate nelle recensioni in è pieno di gente che dice l'ho scelto per come parlavano mi è piaciuto un casino linguaggio.
Li capivo, era trasparente e mi piacciono le parole che usano sono sembra una smart e così via.
Gente che ha scelto per il modo di parlare, in per il tono di voce in senza guardare.
Però no, non è vero che non ha guardato prodotto però sicuramente le parole importanti.
Ultima cosa perché sembra che ho detto un sacco di cose sulla comunicazione.
Quindi si', fai comunicazione bene, hai vinto, No, mi spiace deludervi, ma la comunicazione questo è l'ultimo messaggio.
Devo lasciarvi.
Non può assolutamente niente contro un prodotto o un servizio che fanno schifo.
Quindi la comunicazione aiuta.
Fa però il prodotto servizio e tutta la lista che trovate in qualche slide fa va purtroppo fatta.
Mi dispiace, non voglio lasciarvi con questo messaggio triste.
Però è così e con questo vi ringrazio per attenzione.
Mi trovate su LinkedIn e per le strade a Milano.
Se avete domande sono qui, eccomi qua Daniele fantastico veramente grazie infinite, aspetta che ri ma intanto ci sono i tuoi contatti, quindi assolutamente connettersi con Daniele é d'obbligo oltre per i contenuti che condivide proprio in generale per il suo percorso veramente Super Daniele ci sono una valanga di persone che ti stanno scrivendo è mille complimenti nei commenti.
Soprattutto anche figata all'idea del biscotto.
Adoro la creatività che siete tutte queste idee proprio che durano notion.
Tutti adoriamo conoscere questo tipo di aziende.
Mi fanno ben sperare per noi.
Kopi assolutamente quando hai detto proprio il peso delle parole che è fondamentale, siamo tutti quanti spera super d'accordo su questo.
Quindi voi avete proprio un uso delle parole incredibile.
Abbiamo parlato anche nel corso che abbiamo fatto con n quando c' eri anche tu all'interno ed era insomma tanta tanta roba.
Quindi grazie, grazie mille.
Prendo alcune domande che erano arrivate.
La prima è di Andrea per me branding uguale ad alto budget o non è sempre così Branding alto budget? No brand in budget si, sicuramente.
Quindi servono soldi per costruire un brand, io due esperienze diverse in altissimo budget sereni s' soldi miei non sono i miei soldi, miei degli investitori, quindi un budget molto più ridotto.
Io credo che il branding sia più una questione di tutte le cose che fai uscire, se riesci a crearci anche quel base quel momento Wow, perché le hai fatte bene, Quindi secondo me meno budget più deve stai attento alle cose di cui ho parlato finora, più devi devi usare le parole giuste, più devi cercare di quello che una volta si chiamava guerrilla marketing, cioè il fatto di fare cose a basso costo tanto è ad alto impatto.
Oggi col digitale è un pelino piu' facile creare buzz attorno alla comunicazione e così via è un po' più facile far girare delle creatività.
Però ci devono essere e quindi io dico brand serve badge, si serve spendere in cose che non convertono domani? Si, assolutamente é però non è necessario alto budget.
Perché? Perché secondo me è più un tema di come fai le cose, magari ci mette un pelo più di tempo a costruirlo.
Però credo che il punto è quando uno ti vede la prima volta che tipo di impressione lasci e quindi poi la seconda e la terza se la confermi o se alzi l'asticella e invece se ne fa invece le cose un po' così assolutamente d'accordo.
Stefani chiede ottime idee e consigli per chi vive in provincia e spesso fa un fa da copi, designer, eccetera.
Nelle realtà piccole dare suggerimenti su come scrivere i contratti è quasi impossibile e io il consiglio che vi do è prendete, fatelo screenshot quel contratto e portatelo.
Io vi assicuro che in entrambi i casi, anzi ce ne sono tre dei casi, perché io ho avuto anche una parentesi in cui ho lavorato per un famosissimo operatore postale italiano, l'azienda che occupa più persone in Italia in cui abbiamo fatto le stesse cose.
Ok? E lì è una battaglia infinita.
Però è il modo secondo me per fare questo è portarglielo.
Io lo porterei o che sia un esempio o che sia semplicemente la cosa già fatta.
Chi è che ti dice di no? Di fronte a una copertina fatta bene in cui stai spiegando il contratto in italiano, il legale dice non si può modificare il contratto e tu mi dici chi l'ha toccato, cioè una copertina vuoi farmi togliere la copertina? Quindi tu sei tu che adesso ti prendi la responsabilità di dire quando questa roba va in mano a una persona poteva capisci un po' di più e poteva essere un po' più felice.
E invece tu mi hai detto che la vuoi togliere benissimo.
Di solito non succede, quindi ci vuole un po' di cazzi, ma per far succedere il cambiamento nelle aziende piccole e grandi.
Bisogna anche aver voglia di lo so che non sempre si ha voglia di chi me lo fa fare, di andarmi a rompere le scatole con illegale staro' però ragazzi così che si cambia le aziende ehmm vale un così un po', un po' ovunque.
Però io credo che bisogna aver voglia di far succedere queste cose.
Magari ti prendi una legnata sui denti, magari no, perché poi anche molto spesso non c'.
È un premio reale a fare questo tipo di cambiamenti, perché molto spesso non portano risolto diretto in Italia.
Soprattutto non abbiamo dei bonus sul cambiamento molto spesso poi quando ti ti insultano ma non ti permetti, ostacola nel fare le cose.
Quando le fai funzionano spe si prendono il merito il manager che dicono Eh sì, ti ho fatto fare quello che è sempre un po' così.
Il rischio di questo però è la tua voglia, deve essere perché i tuoi risultati sono tuoi, non te li può strappare nessuno.
Li puoi portare alla prossima azienda, quello che tu stai facendo, brand dopo brand che valigia secondo me, ma io su questo o una parte un'esperienza lunga perché ho fatto anche il consulente sei anni in cui facevo le cose e per gli altri ok? E l'ho sempre vista così.
Secondo me bisogna essere un po' scettici e un po' umili, nel senso che tante delle cose che tu farai daranno il merito agli altri.
Però io vi assicuro che è come il karma.
Poi torna perché può essersi preso il merito, quello ma la gente sa che l'hai fatto tu é una e due e tre volte e alla lunga vi assicuro che la reputazione che vi costruite per essere la persona che ha fatto succedere quella cosa non è una cosa che è facile da scalfire.
Uno, non quella roba lì.
Io sono molto convinto che diciamo tante cose facili che mi sono successe sono per sono per il passato più che per quello che sto facendo, no.
E quindi in questo senso io dico secondo me vale la pena lottare, anche perché sapete che soddisfazione è far convincere un legale a far mettere una roba così figa nel contratto.
Fatelo anche per voi stessi.
Chi se ne frega dei soldi e del riconoscimento, anche quando vai a raccontare a qualcuno quello che hai fatto? Chi chi dovrebbe a te ti dovrebbe interessare convincere una persona che quando tu gliela racconti, capisce che l'hai fatto tu tu magari non sai prove, ma quando tu le racconti le persone giuste capiscono che non l'ha fatto qualcun altro.
Ma l'hai fatto tu e a te interessa quello? Non ti interessa che lo lo dici un po' sui social? E la gente dice che se non ti conosco ma chi se ne frega di questa gente qua bisogna convincere poche qualitative secondo me.
Domanda di Emma chiede che riceve i complimenti per l'intervento davvero illuminante.
Se dovessi dirci un solo punto di partenza per convincere un cliente a dare più importanza di copie, secondo me il modo di farlo oggi è più facile di tre quattro anni fa.
Cioè le campagne più belle che si vedono girare oggi sono copie ed è quindi io quello che farei è li prenderei cinque, sei sette esempi di prendi aziende che stanno lì vuol rivoluzionando un settore nasconderne Yoon Amit.
Cioè quanto importante è la parola rispetto al il viso, ma anche anche una pubblicità come quella di Nike per Nick con scritto Just with ok, cioè il visual è quello che ti impatto, ma il concetto grosso è il copy no? Quindi anche se prendi roba che sembra che sembra diciamo visual eccentrica in realtà è quello che c' è scritto sotto, quindi io porterei degli esempi.
Onestamente io sono molto, molto d'accordo perché se tu gli porti esempio di altre industrie lo so che è la migliore sarebbe della sua industria, ma questa industria uno potrebbe dirti ma lo fanno gia' invece quanto è bello dire ma puoi anche essere tu il taffo del sistema bancario, vuoi essere anche tu il durex gel? E quindi tu dici guarda quei risultati li possiamo portare anche lui nell'industria e questo secondo me potrebbe convincere tantissimi imprenditori eccetera.
Però è da notare secondo me quanto è forte in italia questo discorso qua del convincere il cliente.
Cioè è un problema reale se tutte queste persone stanno facendo questa domanda non è il corto circuito in generale del proprio della questa attività che penso che sia un po' in tutto il mondo per certi versi così però qual è il tema proprio secondo il cortocircuito, eh? Che una paga per avere delle competenze e poi non ha la tranquillità mentale? Lascia fare li' lasciar fare.
Quindi è un tema di molto tipico secondo me di alcune realtà di ehm cioè micro micro management over control da un lato e dall'altro che che che ci sono tantissime aziende italiane e io ne ho viste tantissime in cui non c' è la cultura del no.
Cioè è tutto sempre sì, quando viene dall'alto è tutto sempre sì, e quindi i manager di un certo tipo si abituano che possono dire la loro ovunque, anche quando non sanno.
La non ha la più pallida idea di cosa stava parlando.
Quindi è ovvio che se io dico una cosa e tutti mi dicono sempre si' mi arriva un'agenzia mi sento di dover dire la mia sui copy, sul visual che magari sono il surf o non lo so, che non ha mai scritto una linea pubblicità in vita sua.
Questa roba qua secondo me è un problema molto culturale.
La verità e l'ho visto tanto, tanto, tanto e anche qui torniamo alla domanda di due domande fa secondo bisogna aver voglia di lottare perché cioè più soddisfazione vedere uscire una roba fatta bene, almeno per me che veder uscire una roba schifosa che ti vergogni quasi perché alla fine l'hai fatta tu poi siccome l'hanno fatta cambiare dici eh vabbè l'ho fatta io si' lo so.
Quindi io sono per la guerra.
Non scherzano? No, questo no.
Però io l'ho visto anche in alcune startup super innovative, digitali e altre cose di persone che non uno non capivano di aver bisogno di una determinata figura e quando poi gliela imponevano altro la prendevano per seguire le indicazioni che è sempre il founder.
Chiunque diceva devi fare questo, questo questo ma allora l'avresti fatto tu sei stato tu il verticale la' lo specialista di quella cosa.
Quindi sono molto molto d'accordo di non prendere ci vuole un po' prendere dei fantocci, delle persone che semplicemente robotizzato quello che tu vorresti qualcun altro fa facesse si' si' esatto.
Ma secondo è un tema di cultura.
Ancora una volta devi creare dei posti.
Le aziende più belle, secondo me e sono quella in cui tu vai e sai che puoi dire la tua e lì è dove massimizza.
Anche se io se io sono una cosa mi sento libero di dire che la socia so fare meglio, che penso di farla meglio e posso posso prendermi il rischio di farla.
Allora sì, che succede? Questa magia no, ma è ovvio che se tu prendi un copia e poi gli dici scrivi quello che dico io è no, perché se dici no ti ammazzano.
È un discorso, tra pochissimo ti lasciamo andare.
Ho una curiosità io tu sei un imprenditore ormai che ha fatto aperto tante aziende.
Io sono la mia primissima impresa e se dovessi rifare da zero fare tante cose diverse arrivato così, qual è la cosa che più ha imparato in sereni? Se in questi primi mesi perché uno pensa sempre smetto di imparare dopo tutto un copyright che faccio di quello che ho imparato che ha funzionato, ma probabilmente non è così.
Non lo so, dimmelo tu.
No, non è assolutamente così.
Paradossalmente a me piace il mio lavoro perché imparo un casino di roba.
Cioè, secondo me la parte più divertente è proprio che io mi ricordo di situazioni in cui dicevo cosa ho imparato oggi.
Niente.
Quindi forse è meglio che cambi lavoro.
Quindi c'è sempre da imparare.
Assolutamente.
E qual è la cosa che che ho pensato di cambiare? Ho pensato di fare diversamente.
Cioè, una cosa è che abbiamo parlato anche oggi, che è quello di testare di piu' e pensare meno.
Quello, per esempio, una grossa differenza nelle mie due esperienze che era derivata dal fatto che nella prima avevamo più disponibilità economiche, quindi potevamo passare due mesi a progettare una cosa dire oggi in serie se ci viene un'idea domani mattina, non dico che domani mattina, ma dopo domani sera su e via, vediamo come va e poi se va scaliamo, la progettiamo e così via.
Quella secondo me è una delle cose che ho imparato a fare diversamente e che mi porterò ovunque e che nelle aziende purtroppo esiste molto, molto poco.
Perché non dovrebbe dipendere dal budget.
Volerne è una cosa che noi facciamo abitualmente.
Già in questo momento stiamo sviluppando una cosa che uscirà domani mattina o giù di lì.
E lo abbiamo fatto anche proprio durante questi quattro giorni.
Abbiamo cambiato in corso in base ai feedback degli utenti in chat, una decina di cose abbiamo cambiato in corsa, ma anche roba che richiedeva un deploy.
Quindi cambiava l'intera esperienza.
Proprio così.
Però penso che e spero che non dipenderà dal budget.
Spero che è una filosofia che noi personalmente ci porteremo anziché aziende con ancora più budget dovrebbero poter ancora di piu'.
Spingere queste cose però dipende dalla struttura proprio che hanno molto spesso si si dipende dal fatto che per esempio le competenze per farlo eh io dicevo il budget perché quando hai i soldi hai il budget come l'acqua no dell'iceberg ti ti può hai una slack per cui puoi coprire un po' cioè di inefficienza dire ma magari che ci penso una settimana più un mese in più e via.
Se invece ce l'hai il fuoco dietro che brucia magari questa cosa potrebbe funzionare subito domani proviamo, facciamo poi chi se ne frega fatta male poi la rifacciamo la sistemiamo.
Questo schema è la grossa differenza bello, bello, veramente tanto vedere io ti ringrazio veramente tantissimo che le persone che ti fanno i complimenti spero di rivederci presto ancora veramente veramente grazie ancora e in bocca al lupo.
Grazie, grazie a tutti.
Buon lavoro a tutti! Grazie mille.
Ciao
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
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