Lezione dal corso START23
Eccoci qua.
Rossella, Ciao.
Come stai? Tutto bene? Bene.
In realtà stavo chiacchierando con Hilary.
Le dicevamo Povero Luca che deve riempire i buchi tra uno speaker e l'altro.
Insomma, il tempo di tecniche di preparazione sta parlando parlare a ore, ore, ore ormai penso qual é stato un live? Una volta che abbiamo fatto per la chiusura, penso di pacte duemila.
Ventuno.
Era quella ragazzi forse dove abbiamo fatto un live di quattro ore, poi c' erano persone che entravano.
Ma veramente penso di aver fatto un buon e due ore e mezza.
Io ed era alla fine dipende come te la te la prendi alla fine su Twitch fanno questo tutto il giorno, quindi se la fanno loro, possiamo farcela anche noi.
Sì, no, per carità, io ho fatto radio tanti anni dove parlavo tre ore al giorno, tutti i giorni da sola e a un certo punto ovviamente all'inizio si vergognino.
E quindi avevo questa piantina di mimosa che mi aveva regalato perché ero l'unica donna della redazione.
Quindi cosa fa dei regali? La mimosa? Quindi io ho parlato alla piantina che dopo una settimana era secca per sette anni e e quindi ti capisco bene.
Poi radio.
Io ho avuto un'esperienza in un paio di interviste ed è molto contento delle varie proprio formate diverse che ho fatto nella mia carriera di medico intervistato speaker perché proprio diverso, come per esempio dare in televisione che hai un tono televisivo totalmente più lento di aspettare in un certo senso che le persone a casa e poi hai tutto l'effetto visivo, l'effetto magari grafici che fanno venire per supportare quello che dici e poi invece essere il radio dove hai niente e tutto deve essere costantemente invece tenuto attivo da quello che dici e l'altra persona che ti prende i suoni che vengono mandati Aspetta, mandiamo è tutto totalmente diverso dal bellissimo, diverso io quando facevo radio era il duemila e sei duemila, quattromila e sei duemila e otto e lei ancora potevi parlare un minuto e mezzo ad oggi, a parte le radio, chiaramente parlate tu non trovi radio da un minuto e mezzo musica, musica, musica, stacchetto, magari in due tre alla volta, ma da soli un minuto e mezzo in radio oggi è tantissimo di parlato, quindi è proprio cambiato e i tempi televisivi sono ancora diversi.
Netflix non ha tempi, ad esempio non ci sono persone che devono intrattenere nel mentre, quindi è proprio cambiato il modo anche di riempire gli spazi.
Ma come il formato però è lo stesso.
E faccio un esempio televisione, youtube potrebbero essere visti un po' le volevo youtube l'evoluzione della televisione, se vogliamo vederla così anche il formato video.
Lo stesso però è totalmente diverso il tempo, come probabilmente la radio, che lo stesso formato del podcast è totalmente diverso.
Nel podcast non vai alla velocità della radio o magari puoi farlo, però tendenzialmente crei dei formati diversi.
E poi tra l'altro da quando il podcast ha iniziato a svilupparsi in Italia duemila diciassette ad oggi che sono arrivati un paio di mesi fa gli ultimi dati appunto del duemila ventidue.
I tempi di ascolto si sono prima dilatati tantissimo, quindi i primi tempi la gente ascoltava otto, dieci, dodici minuti, poi sono arrivati fino a quaranta minuti e adesso sta iniziando nuovamente a stringersi.
Quindi anche qui, anche nel podcast è un'evoluzione molto più breve della radio.
Già vediamo delle differenze.
È bello che ci parlerai probabilmente di questi trend, perché a me interessa parecchio, anche perché io l'ho sempre fatto in maniera estremamente amatoriale.
Io all'inizio il mio podcast l'ho aperto semplicemente perché molte persone mi dicevano ma le tue live di un'ora e mezza dove possiamo ascoltarle mentre corriamo altre cose? Quindi io scaricavo semplicemente il contenuto lì dentro ora recentemente l'ho ripreso in mano e uso ancora che è un po' la la il tuo di che lo uso principalmente perché a me viene comodo mentre sto camminando facendo altro io con un pulsante parlo e i miei podcast però possono durare dai veramente cinque minuti ai dieci minuti e ancora oggi noto che se io ho caricato una versione molto più lunga rispetto una piu' corta hanno molte più chiuse ascolti le versioni più lunghe.
Nel mio caso specifico che è interessante vedere perché tutto il resto è un trend invece di diminuzione e quindi magari ci racconterai meglio.
Quali sono questi trend? In quale direzione stava tutto quanto il mercato? Assolutamente.
Proprio il tema di quest'oggi infatti mi fa sorridere è e ci ragiono sempre, eh? Prendiamo youtube, la piattaforma video per eccellenza gratis stuart di video gradi chiaro c'è un po' di pubblicità.
Ci sono modi per toglierlo, per carità, però, insomma cioè la pubblicità qual è il servizio che ti fa pagare YouTube quello per ascoltare i video, quindi con magari il telefono spento, cacciato in tasca o nella borsa in macchina e ascoltare quello lo paghi però su youtube.
Ed è pazzesco, se ci pensi.
É infatti la richiesta che ti hanno fatto i tuoi ascoltatori.
Ascoltatrice era ci fai un formato che possiamo ascoltare anche con il telefono, diciamo in modalità off e fare qualcos' Ltro.
Quindi in realtà è una necessità quella che ha incontrato YouTube e che ti hanno chiesto.
E questo è molto interessante che lo nomini.
Anche perché YouTube a un certo punto ha pensato di cambiare questa cosa e lasciare nella versione gratuita anche quello.
Il problema è che poi se mettevi anche quello, a parte togliere le hits non c', era altro c'.
Erano veramente poche ragioni per passare alla parte Prodi YouTube, anche se io personalmente non sono così tanto sicuro che sia il informato Prodi.
YouTube migliore in assoluto mi sembra un po'.
Non so, non so bene i numeri stanno provando come inseriranno il podcast negli Stati Uniti, cioè già il podcast su YouTube.
Questo è per fare proprio diretta concorrenza Spotify Spotify ha messo i video podcast proprio la guerra.
Ma comunque ne parleremo dopo.
Quindi non spoiler.
Iamo dopo vuol dire adesso.
Insomma, in realtà adesso infatti io non so se tu abbia una presentazione dentro le tue slide oppure no.
Hilary lo sta sicuramente perché sennò dice che c' è quindi ti lascio direttamente partire.
Magari te così ti puoi presentare direttamente e dopo magari andiamo a prendere tutte le domande che ci possono arrivare e facciamo una chiacchierata.
Aiuta alla fine sei molto volentieri.
Fantastico.
Ora dico Rossella, adesso ti lascio la parola a chiunque abbia delle domande.
Come al solito le può fare nella live chat qua di fianco.
E alla fine della presentazione di Rossella andremo direttamente a farle delle domande e risponderemo alle vostre domande che avete fatto.
Quindi, Rossella, io mi tolgo Ti condivido la tua presentazione.
Ci vediamo alla fine.
Ciao a tutti.
Ciao.
Tutte.
Grazie.
Oggi come avete gia'? Sentito? Insomma, da queste chiacchiere.
Se siete arrivati pochi minuti fa, parliamo di podcast.
Parliamo di podcast in un'ottica di visione futura in un'ottica evolutiva.
Perché se avessimo fatto questa chiacchierata anni fa, saremmo partiti.
Da che cosa? È un podcast? Perché un podcast? Il potere della voce.
Fortunatamente siamo passati oltre, quindi la conoscenza rispetto al mezzo podcast ci permette di andare un pochino più dentro all'argomento, quindi sono molto felice di fare questo webinar nel duemila ventitré e non di ritornare a e cos'è un podcast.
No, il messaggio di whatsapp di tua nonna non è un podcast e così via.
Insomma, andiamo nel vivo della nostra della nostra discussione quest'oggi parleremo in particolare dei trend audio.
Quindi, come abbiamo detto, un discorso di evoluzione del mezzo del Duemila ventitré e in particolare per il brand podcast.
Ora cappello introduttivo.
Non parliamo di brand podcast, solo quelli delle grandi aziende.
Ci sono quelli, ma ci sono anche quelli di liberi professionisti, liberi professionisti.
Ci sono quelli, appunto, come dice Luca prima che lui fa perché comunque per portare avanti il suo mix, per comunicare con il suo pubblico e tutto quello che contiene.
Un messaggio anche noi esplicito di tipo commerciale, perché comunque Luca Un'attività e tantissime altre persone un'attività anche quelle brand podcast.
Quindi non pensiate che parleremo solo dei podcast delle grandi aziende a ma io sono un libero professionista oppure ho un'attività, diciamo in formato più ristretto, allora questo non riguarda me.
In realtà ci riguarda da vicino tutti quanti.
Ciao, questa sono io.
Quando ho un'ottima fotografa tutto il resto delle giornate sono così io mi occupo di professionale, professionalmente, di produzione, di podcast per i brand.
Andiamo a scoprire che cosa vedremo.
Quest'oggi intanto vediamo cos'è un brand podcast alla vecchia maniera.
E qual è invece la nuova visione che mi piacerebbe che tutti quanti ci avvicinassimo ad abbracciare quelli che sono i trend del duemila? Ventitré gli errori che ancora purtroppo ritrovo perché mi piace togliermi i sassolini dalle scarpe.
Io fine del duemila ventidue.
Vado a spulciare quelli che sono stati i podcast migliori, per carità, ma anche gli errori e gli errori a volte sono sempre quelli.
Quindi, visto che sono abbastanza macro, secondo me andiamo a vederli subito, così non li facciamo più e siamo già un passo avanti rispetto agli altri, perché questi errori fanno delle giga super aziende e delle giga super società di produzione.
Quindi dici Ma perché non si può andare oltre questi problemi? Perché manca secondo me ancora la conoscenza profonda di che cos'è un podcast e poi ci facciamo un bel recap.
E perché così Insomma, se ci siamo persi qualcosa facciamo un piccolo riassuntino di quanto abbiamo detto nel passato tanti anni fa il podcast alla vecchia podcast alla vecchia.
A un certo punto abbiamo avuto la necessità di avere una definizione che ora ci sembra ridicola e banale.
Ma se ci pensate ha iniziato a fare podcast nel duemila diciassette, duemila, diciotto e così via.
Non c' era una definizione di cosa fosse un podcast di storia vera.
Mia mamma, io tutta la vita che lavoro con Claudio ho iniziato prima con la radio, poi con lo studio registrazione, poi coi podcast.
Io i video ne so fare, cioè più di sbattermi una webcam in faccia non ce la faccio, quindi ho sempre lavorato con l' audio, ma ho sempre fatto un'enorme fatica a spiegare la radio era facile lo studio registrazione dici mamma, faccio dischi, va bene anche se i dischi una parola del milleottocento col podcast è stato molto difficile tant'è che io mia mamma dovevo dire mamma è come un video tappati gli occhi, giuro.
E non è che mia mamma sia una inetta tecnologica, è una persona comune che però ovviamente ha un'età diversa e quindi non è così sul pezzo.
Ma il problema non era solo mia mamma.
Il problema era la l'agenzia immobiliare che mi doveva affittare gli appartamenti.
Io per un anno e mezzo ho dormito un corridoio perché non ho trovato una casa perché non capivano che lavoro facessi così.
E quindi che cosa succede? Arriva la necessità, non solo mia personale, ma di tutto il mercato, di dare una definizione per capire quale fosse anche la dimensione di questo mercato.
Perché noi cominciamo a parlare di numeri di dati per essere appetibili poi anche per il mercato pubblicitario, cioè chi ci deve mettere effettivamente dei soldini su questo mondo? Podcast vuole avere dei numeri e dovevamo scremare quel che ero poco quello che era podcast da quello che non lo era.
Il problema era che fino al duemila diciotto duemila diciannove anche Ipsos che una delle società che in Italia fa si occupa delle della, della misurazione appunto delle statistiche, della misurazione del delle dimensioni dei vari mercati andava in giro, chiedeva Signora, lei ascolta il podcast tantissimo.
E poi scoprii che ascolta i whatsapp dei suo nipote, quel Ltro.
Lei ascolta il podcast, ascolto le repliche della zanzara tutti i giorni c' era bisogno di una scrematura tra quello che è podcast e quello che è il messaggio audio o replica radiofonica.
Quindi c' è stata una grande parola che è stato inedito.
Ci abbiamo messo fino al duemila eventi per ottenere la parola inedito contenuto audio inedito, fruibile ovunque è ascoltabile online, è scaricabile perché ho detto podcast alla vecchia maniera, perché io ho gioito quando è arrivata questa definizione, perché così poteva andare mamma, ecco che cosa faccio contenuti audio inediti, ma in realtà se la guardiamo oggi a due anni e mezzo da quando è uscita è uscito a ottobre.
Duemila eventi già vecchia contenuto audio luglio sono usciti video podcast inedito.
Parliamone insomma no, tutti questi audio inediti li ritroviamo poi anche in vari modi su YouTube in altre piattaforme.
Quindi questa definizione è necessaria per definire e creare un confine, ma non può essere un confine rigido, perché siamo in un mezzo in evoluzione che sta evolvendo la velocità della luce.
Quindi questa è una prima definizione per allinearci tutti quanti.
Ma nelle slide oggi andremo a sfondare completamente questa definizione.
Quindi questo era il brand podcast alla vecchia maniera.
Scusate, questo è il podcast alla vecchia maniera, perché metteva un focus solo sul contenuto audio e inedito e così via.
Una nuova visione, invece, quella che vorrei che noi abbracciasse imo è quella che va bene, ok il contenuto, le storie.
Ma prendiamola anche da un punto di vista del dato, perché quando noi mettiamo qualcosa sul web, che sia un audio e un video, una foto, quindi quando noi comunichiamo sul web lasciamo delle tracce e quando noi interagiamo lasciamo delle tracce.
E sempre più spesso ci rendiamo conto del potere dei dati.
Io mi sono laureata in Scienze della Comunicazione nel duemila duemila una la triennale, la specialistica fatti due conti.
Tre anni dopo, insomma, io mi laureo senza comunicazione, mass media, nuovi media.
Facevo radio e cartellonistica stradale.
Mi laureo, mi ricordo foto di laurea.
Arriva un'amica o ce lo aveva visto che è arrivato Facebook.
Facebook aveva messo e c' era già Facebook da un pochino, ma era ludico.
Facebook Quell'anno aveva messo la possibilità di fare tv, Quindi Facebook rilasciava dei dati che la radio, la cartellonistica stradale non rilasciavano.
Quindi io mi ero laureata e di quella laurea potevo gia' non farmene nulla, perché tutti i media che abbiamo conosciuto sono importanti perché ci lasciano dei dati tutti i media che conosciamo.
Quindi Facebook, Instagram, youtube tu fai delle campagne Google, fai delle campagne, ma l'importante è andare qui dietro e leggere quelli che sono i dati.
Quando ho lavorato per anni in radio, la radio, come tutte le radio, campa con le persone che fanno le inserzioni e quindi queste inserzioni radiofoniche.
Quindi lo spot pubblicitario Cosa succede? Mi chiamava le persone, signorina.
Siamo in Emilia, signorina, Ma quanti numeri abbiamo fatto? Quanti ascoltatori? E io che ne so? Cioè una radio FM non gridava questi numeri non te li dava questi dati? E guardi tantissime, ma non abbiamo venduto niente.
Ma faccia più pubblicità.
Cosa gli dovevo dire? Io non avevo dati alla mano quand'è che ho visto che alla radio FM dove lavoravo c'era comunque una realtà piccola locale.
Ho cominciato veramente andare male ad andare male quando le persone vedevano che se facevano una pubblicità in radio non avevano idea se era andata bene andata male.
Facevo la pubblicità su Facebook, Facebook, David at mi telefonava, ma lei me li dai dati che dati le do io? E quindi quando è Ho visto che il podcast non era solo contenuto, ma era anche dati.
Mi sono detta questo è il modo di far progredire effettivamente l' audio, perché purtroppo ad oggi le radio togliamo il dub.
Le radio in FM hanno un problema avrei fatto un'inserzione non avete dati.
Fare invece una comunicazione attraverso il podcast, che sia il vostro podcast o che voi facciate un'inserzione o comunque un inserimento pubblicitario nel podcast e un altro vi lascia dei dati.
Per me è assurdo ragionare nel duemila ventitré ancora il podcast solo come le storie, la voce, la musica, che bello che è la parte che amo di più.
Ma ignorare completamente il potere dei dati per me è assurdo, assurdo, e lo dice una che si è laureata in tutte le cose che non rilasciavano dati radio, cartellonistica stradale.
Quindi facciamo uno switch mentale, passiamo da ok, il podcast è solo il contenuto, ma il podcast è il contenuto, ma anche uno strumento che attraverso il contenuto ci dà dei dati per poi lavorare, creare contenuti migliori, ma anche orientare poi successivamente le nostre campagne.
Andiamo dentro.
Quali sono i dati che ci piacciono? Voi mi dite Va bene, lo so, ma io li leggo i dati al mio podcast.
Lo so che li leggete state tutto il giorno a misurarmi.
Quanti ascolti fatelo so tutti i giorni mi scrive qualcuno a ma io ho fatto cento ascolti, lui ha fatto mille ascolti, non è la gara, ok? Perché cosa vi piacciono e piacciono gli ascolti? Vi piacciono quanti ascolti ha fatto su Spotify? Quanti su Apple podcast sono più alti in classifica sono più bassi in classifica.
Quanti follower ho, quante recensioni, quante stelline, Perché ci danno una gratificazione istantanea e ci sembra che diano la misura del fatto che stiamo andando bene o meno.
Ma sono le vanity metrics più vanity metrics del mondo.
Poi ve lo dice una che è che io adoro le vanity metrics, ma le adoro.
E per quello che sono un po' di gratificazione istantanea, perché non mi piacciono più di tanto questi dati al di là della gratificazione o bello, oggi mi hanno ascoltato cinquanta persone in piu' bella, ma non mi servono a niente.
Perché? Perché voi andate su linkedin, soprattutto scrivete che fate podcast e venite bombardati di contatti e-mail di questi fantomatici queste fantomatiche podcast promoter che non ho ben capito cosa sono sono tipo quelli che vi vengono a suonare in casa e vi vendono l'aspirapolvere questi ti ven vengono a suonare nella posta di LinkedIn scrivono guarda con quindici dollari questo vi giuro, vi ho copiato qua una delle cose che mi arrivano con quindici dollari ti diamo o mille download in giro per il mondo con i mille ascolti all' estero si chiama download l'ascolto o cento download vsi così che hanno fatto un calcolo che mille nel mondo valgono come cento si oppure mille sterline worldwide.
Quindi ascolti per più di trenta secondi oh cento subscriber! Quindi cento persone che hanno cliccato è segui sul tuo podcast e quindi otterranno poi la notifica di quando avrai caricato la nuova puntata oppure ti inseriamo tra i cinquanta cento top podcast nelle classifiche oppure tra il numero uno e il numero diciannove di USA UK tutto per quindici dollari non si capisce perché così oppure ti diamo venti recensioni reali da cinque a quattro stelline.
Quindi a me di queste variety metric, al di là di darmi una bella pacca sulla spalla Brava rosa è stata proprio brava.
Oggi non me ne faccio niente perché è la cosa più tarocca abile del mondo.
Andiamo a vedere qualcosa che ci piacciono.
Un pochino di più è che mi piacciono un pochino di piu', quindi andiamo un pochino dentro le piattaforme di ascolto.
Su quali piattaforme mi hanno ascoltato? Perché questo è importante? Perché inizia a fare dei ragionamenti che non sono facilmente tarocca, abili dal primo podcast promoter di turno perché si è mai ascoltato in tanti su apple podcast? Per forza sono dispositivi apple, magari io un podcast che parla di tecnologia, quindi se mi rendo conto che molte più persone mi ascoltano da dispositivi apple per fare un esempio, probabilmente qualche prossima puntata la farò più orientata verso le news di quel brand.
Comunque quella casa la geolocalizzazione è certo, perché se poi io un brand e voglio fare una campagna pubblicitaria è inutile che la spara, facciamo un test a b su tutta l'italia provando un po' al nord o al sud.
Ma se so già che mi ascoltano in quelle zone ma andiamo direttamente lì, risparmiato soldi, pochi problemi i dispositivi di ascolto mi ascoltano da cellulare, mi ascoltano da quindi da mobile, da tablet, mi ascoltano da pc, ma soprattutto mi ascoltano da smart speaker perché se mi ascoltano smart speaker al di là di segui click ascolti, io posso fare un'azione diversa.
Io posso dire inserisci mi nel flash flash flash news, ad esempio di Alexa perché adesso si attiva ce l'ho qui davanti.
Perché? Perché cosa succede? Perché sono come delle routine.
Quindi quando io imposto, se voi avete uno smart speaker, potete fare una cosa molto semplice dire raggruppare alcune azioni e quindi dire smart speaker.
Quando io ti dico buongiorno accendimi le luci, mettimi la mia canzone preferita e dimmi fammi ascoltare la nuova puntata del mio podcast preferito.
Quindi ogni giorno io avro' questa abitudine di svegliarvi, chiamare il mio smart speaker e dire buongiorno e partono questa serie di attività.
Questa è una routine.
Se noi sappiamo che i nostri ascoltatori ci ascoltano da smart speaker invogliarli a inserire il nostro podcast, ad esempio nella routine del proprio smart speaker vuol dire guarda, tu non hai neanche bisogno di andare a cercare sul mobile il mio podcast udc allo smart speaker.
Buongiorno! Questo già ti fa partire il podcast e io acquisiscono ascolti ricorsivi tutti i giorni.
Perché se ogni volta la persona deve ricordarsi che una nuova puntata vado sul mobile, lo vado a cercare.
Nel mentre ricevo trentasette notifiche due chiamate si perde quindi quello a me serve la demografica completa.
Quanti maschi e quante femmine o quante persone non binarie.
Così riesco anche a calibrare il mio modo di comunicare.
Quale sistema operativo? Banalmente no.
Poi quali sono invece i dati che mi piacciono tantissimo, proprio tanto, tanto, tanto tanto gli artisti preferiti? E voi dite ma che te frega? A parte che mi piace farmi i cavoli degli altri, ma gli artisti preferiti iniziano a darmi un'immagine molto più vera.
Molto più reale del mio pubblico è il mio pubblico, non è più solamente un numero, è una persona che cominci ad avere una forma.
I miei ascoltatori mi ascoltatrice, magari ascoltano, che ne so, Fedez sparo a caso, magari ascoltano i cannibal corpse, due cose completamente diverse.
Se io poi devo fare mi metto nei panni di un brand, una campagna pubblicitaria, anche video, per carità.
E ci devo mettere sotto una base musicale un sottofondo musicale e so che i miei ascoltatori ascoltano ma che ne so.
Fedez appunto.
Facciamo un esempio casuale, ma andro' verso quel genere oppure devo chiamare un testimonial un personaggio per le mie campagne? So già che all'ottanta percento ascoltano quello mandiamoli quindi diciamo che mi permettono questi dati presi e ragionati non solo come vanity metrics che ribadisco vanno benissimo, è vanno benissimo anche quelli però presi, ragionate, contestualizzati, mi permettono di risparmiare un sacco di soldi.
Poi nelle campagne le performance degli episodi questo qui è il bagno di di di verità più grande possiate avere.
Non guardate gli ascolti perché gli ascolti a parte che ribadisco si possono taroccare, non me ne faccio niente, non me ne faccio nulla degli ascolti perché l'ascolto è dato da sapete quand'è che vi ha registrato l'ascolto quando una persona prende ad esempio il proprio Spotify dove volete ascoltare proprio apple podcast e clicca play, ma non vuol dire che ha ascoltato vuol dire che ha cliccato play quei play potrebbe essere dato a tanti modi perché è finita una puntata ed è partita quella, ma non vuol dire che l'abbia ascoltata perché è banalmente ci è inciampato sopra.
Quante volte facciamo partire cosa accidentalmente? Quindi il fatto che abbiano cliccato play ed è in quel momento che mi ha registrato l'ascolto non vuol dire che mi abbiano ascoltato.
Come faccio a sapere quanto mi hanno ascoltato? Vado dentro alle statistiche del mio episodio sono statistiche un pochino più granulare che vanno un po' cercate si trovano ad esempio nel pannello amministratore di Spotify for podcast.
Posso vedere la performance? Ecco che mi interessa.
Perché? Perché se la mia puntata dura quaranta minuti perché a me va di parlare quaranta minuti, ma mi rendo conto che sistematicamente mi ha ascoltato le mie ascoltatrice dopo dieci se ne vanno, ma facciamo quattro puntate da dieci minuti o più contenuti ed è un formato che l'ascoltatore stesso mi ha detto che preferisce o poi dopo ognuno fa quello che vuole.
Però se abbiamo dei dati che ci arrivano, perché non usarli le chiavi di ricerca SEO? Perché nel momento in cui noi creiamo un podcast e lo mettiamo anche su Google podcast Google Podcast fa parte del grande ecosistema sempre più liquido che è Google.
Quindi le persone ci cercheranno sia su cercheranno il nostro podcast sia su Spotify, sull'apple podcast, ma a volte anche su Google, e scopriamo che magari non ci cercano con la chiave di ricerca che che pensiamo io pensavo che mi cercassero come brand podcast, mi sono resa conto che una buonissima fetta di persone mi cerca come podcast aziendali che io non ci avrei mai pensato.
Grazie.
Prossime puntate inserisco anche quella parola.
Quella keyword nel titolo è quindi sicuramente questi sono dati che mi danno un senso e soprattutto perché? Perché il podcast ha una direzione diversa rispetto a molte altre cose.
Se vado parliamo sempre di mezzo audio, vado a ascolto la radio, ascolto una radio, mi arrivano le pubblicità via radio, per carità, ma come mi arrivano? Mi arrivano tra capo e collo.
Tra una canzone e un'altra mi arriva la pubblicità l'ho scelta no, la volevo no, me l'hanno somministrata si é mera cucco e va bene così.
Ma il podcast non ho una pistola alla tempia che mi dice devi ascoltare quella puntata l'ho scelto io l'ho scelto io.
Quindi tutti i dati che io ascoltatore lascio più o meno inconsapevolmente nel momento che ascolto pod sono dati completamente organici.
Voi potete fare tutte le pubblicità che vi pare, ma se una persona non lo vuole ascoltare non l'ascolta voi.
Per carità, va pubblicizzato come tutte le altre cose.
Non nessuno fa un prodotto e non dice a nessuno, ma sono tutti i dati completamente organici completamente.
Quindi sono dati veramente naturali se la persona ascoltato dieci minuti su quaranta.
Ma prendiamo quel dato invece di arrabbiarci ha la gente non c'è, capisce la mia arte? No, probabilmente c'è un po' di scollamento da dal mulino che vorrei alla realtà, no? Quindi questo per me è il vero switch da fare nel duemila, ventitre.
È impossibile pensare un media digitale solo in termini romantici.
Poi io sono la prima che ama sognare tutto, ma lo facciamo sia in termini romantici il contenuto, la storia, il valore, il potere della voce, fondamentali fondamentali, ma anche in termini di dati e numeri che ci permettano poi di fare un podcast per orientare future campagne che chi lo so come succede no, abbiamo fatto tutto, abbiamo fatto il prodotto, abbia fatto le campagne, abbiamo fatto tutto, abbiamo fatto il blog, abbiamo fatto le comunicazioni, le attivazioni sui vari social network, poi arriva qualcuno, alza la mano, ma facciamo anche un pod.
Ma facciamo anche un podcast.
È tardi, fatelo prima prendete i dati e poi orientate le campagne.
Fine del pippone.
Andiamo a vedere un pochino come dicevamo, appunto, questi sono tutti dati organici che ci permettono di ottimizzare le campagne e ovviamente anche il budget.
Ora, con questa mentalità nuova acquisita, andiamo a vedere quelli che sono i trend del duemila ventitré.
Perché? Perché se facciamo podcast migliori otteniamo dati migliori e anche, ovviamente, un maggior numero di dati.
Allora per me una delle cose più importanti e che faranno veramente secondo me la differenza nel mercato podcast sono le produzioni dal basso, dal basso.
Voglio dire delle persone come noi, degli esseri umani, gli indipendenti fino adesso noi abbiamo visto due livelli o il podcast completamente amatoriale perché tutti noi siamo partiti.
Per carità, facendo le cose amatoriali qualcuno compra un microfono, dice due cose è quello il mio podcast e rimane un po' lì.
Insomma, è una cosa fatta bene.
A me è molto amatoriale, ok.
Ci sono anche però delle produzioni stratosferiche con dei budget e un team di lavoro stratosferico, quindi fatti da redazioni di radio giornali oppure da agenzie di produzione podcast che si occupano solo solamente di questo e quindi abbiamo due livelli e un enorme buco nel mezzo produzione della Madonna, facciamo l'esempio dei film produzioni hollywoodiane della Madonna.
Poi ci sono i filmini che ci facciamo noi a Natale? Che ci facevamo? No, da da ragazzini che il papà ci faceva a Natale con la telecamera e non c' è niente nel mezzo, ma anche il cinema a un'enorme produzione, se vogliamo indipendente no.
Quella che va poi al Sundance Film Festival, che ha un suo pubblico, é un suo grande bacino di interesse e anche una maggiore libertà espressiva, perché quello che esce da Hollywood ha un budget esagerato, ma ovviamente ha un pochino più di limitazioni.
Tutto quello che invece è.
Io chiamo Sundance Film Festival, ma perché il festival dei film indipendenti? Tutto quello che è il cinema indipendente a un altro.
Ma ho un altro budget a un altro linguaggio comunicativo e una a volte una maggiore freschezza e una maggiore libertà espressiva.
Quindi secondo me il duemila ventitré e qui vi giuro, ci metto la firma.
Sarà l'anno delle produzioni dal basso podcast fatti veramente bene, ma indipendenti.
Perché iniziamo a vederlo? Ve ne faccio un esempio.
Qui voi vedete la copertina di farmaco con la storia del talidomide, quindi una storia di un farmaco che era stato somministrato anni fa per tutto fondamentalmente un analgesico, mal di testa, mal di gola, mal di schiena, dolori vari e donne in gravidanza.
quindi i nausea da gravidanza e questo farmaco in realtà ha creato enormi problemi.
Ci sono persone che ancora oggi vivono con i danni che questo farmaco ha causato appunto nel feto quando loro erano ancora all'interno della pancia della mamma.
Per capirci, questa è una produzione completamente al basso e un gruppo di ragazzi che hanno che studiavano ovviamente comunicazione in ambito farmaceutico e hanno pensato di fare questa produzione.
È una produzione pazzesca, che non ha niente, niente di niente, di niente da invidiare a quello che sono le grandi produzioni super blasonate, iper pompate dal punto di vista sia sonoro che economico.
Quindi le produzioni dal basso secondo me saranno veramente importanti, perché creeranno un nuovo livello comunicativo.
I podcast dei lo vediamo sempre di più perché? Perché i podcast dei, ovvero podcast che escono tutti i giorni magari a volte è stata la domenica, però che escono tutti i giorni, scalano più facilmente le classifiche.
Quindi tutte le redazioni di radio e giornali si sono messi a fare i podcast daily così via o le quindi il podcast Daily è diventato un pochino sta diventando sempre di più, un pochino un trend.
Perché per come sono fatti gli algoritmi delle classifiche piu' facile scalare una classifica avendo puntate sempre fresche nuove ora è un trend.
Dobbiamo fare per forza il podcast dei perché un trend no.
Però possiamo assolutamente ragionare su quali sono i podcast daily, quindi quotidiani che escono adesso.
Se vogliamo andare in quella direzione, come possiamo farlo meglio? Una grande critica che io raccolgo e che io stessa posso muovere ai podcast daily che a volte quando trattano di argomenti molto sensibili faccio un esempio a caso la guerra o qualsiasi cosa succede nel mondo proprio perché sono quotidiani, hanno informato che ovviamente più breve due, tre quattro minuti purtroppo a volte tendono a essere un po' sommari e quindi si ha l'impressione che certi argomenti siano così trattati un po' superficialmente.
Quindi se vogliamo fare un podcast dei sappiamo già che quella è la maggiore criticità, possiamo già ragionare per fare un informato.
É un argomento che permetta di sviscerare quanto più possibile quell'argomento e poi magari spostare le persone su un blog o altro per approfondimenti.
Quindi associare il podcast e li ha un'altra piattaforma per approfondimenti un'altra un altro trend che vedremo sempre di piu'.
Io qui vi ho portato un esempio con Kashmir è il light show dei podcast, ovvero la versione live.
Il grande enorme problema dei podcast è che non c'è un modo per comunicare effettivamente coi nostri podcast delle nostre podcast preferiti.
Noi li sentiamo, rimane lì non possiamo mettere commenti, possiamo mettere una recensione, possiamo scrivergli un'e-mail, ma non c' è un vero botta e risposta, non certo un momento in cui possiamo toccare, abbracciare e volergli un sacco di bene.
Stanno iniziando quindi a nascere.
Le versioni live dei podcast sono degli adattamenti per il teatro, per il live cooper semplicemente anche un ci si trova all'interno di bar e caffetterie e si crea una dimensione live del podcast dove si tenta di riportare quanto piu' fedelmente la lo show, la trasmissione all'interno di un contesto live lo abbiamo visto in particolare con Kashmir, video podcast che ha portato il loro tour dove appunto Luca Ravenna, Edoardo Ferrario sono andati in giro quest'estate tra l'altro sponsorizzati da hipster a portare il loro live show di cachemire.
Altro tipo di adattamento, dal podcast al libro, tantissimi podcast e tantissime podcast sono stati contattati da grandi case editrici e non vi parlo di persone conosciute di grandi case editrici come Sperling Kupfer che di Mondadori per fare la versione del libro.
Perché tante volte il podcast viene utilizzato per prototipi, pare quello che è un contenuto lo fa tanto lo sta iniziando a fare tanto in America anche Netflix o le agenzie di produzione, le le compagnie di produzione video.
Perché prima di fare una serie di tre stagioni e poi scoprire che oh mio Dio, le persone non la vogliono vedere che cosa facciamo? Facciamo un podcast, quindi facciamo una versione più economica, ovviamente che farà un film di quella serie e scopriamo che magari quella serie non funziona e perché farlo? Soldi risparmiati la stessa cosa per i libri.
Quindi in tanti adesso stanno facendo la versione libro del podcast perché le case editrici hanno detto ma queste sono persone che sono riuscite a trovare dei nuclei di interesse attorno a un argomento.
Facciamogli fare il libro.
E questo è quanto video podcast lo stiamo vedendo tutti da luglio Spotify ha messo la possibilità di caricare su ancora la piattaforma di cui parlavamo prima con Luca è una piattaforma dove si caricano i podcast, anche i video e quindi vederli su Spotify su tutte le altre piattaforme invece sono solamente audio, così li posso vedere oltre che ascoltare il primo che conosciamo tutti quanti probabilmente è muschio selvaggio, poi cachemire e poi tantissimi altri.
Hanno scelto anche il formato video podcast.
E poi questo è un trend che mi piace un sacco, oltre che una produzione che mi piace un sacco bunga bunga.
Ascoltate, ve l'ho neanche bisogno.
Credo di spiegare che il faccione in copertina bunga bunga è un podcast sulla vita di Berlusconi.
E voi direte ma che mi frega benissimo, ci sta.
La cosa interessante è che è stato fatto negli Stati Uniti gli americani non l'abbiamo fatto noi, lo ha fatto gli americani la vita e sembra una su pops.
Già sembra un po', una soap opera.
Ok, però sembra una soap opera.
E quindi bunga bunga è la storia di Berlusconi.
Ovviamente era stato fatto in lingua inglese ultimamente il grande successo dei podcast in lingua inglese hanno fatto sì che le piattaforme decidessero di tradurlo in lingua italiana.
Quindi bunga bunga è arrivata anche in italiano.
Vi giuro ascoltatelo perché fa è proprio un esempio di come la stessa storia sia vista culturalmente in maniera diversa.
All' estero la soap opera ed è in italiano.
Quindi la traduzione dei podcast famosi e importanti e popolari americani in italiano è un grande trend che stiamo osservando.
Vediamo velocemente gli errori da non fare più sulla base di quanto abbiamo detto è distribuire su una sola piattaforma.
Abbiamo bisogno di dati.
Il nostro podcast deve stare ovunque per lo stesso motivo fate un sito web, una landing page, anche qualcosa di semplice per il vostro podcast, così posizionate anche su Google e continuate a raccogliere dati non ignorate gli smart speaker, come abbiamo detto prima, vi portano tanti ascolti ricorsivi e poi comunicate il podcast.
Anche dopo la fine della pubblicazione delle puntate sono dieci puntati sono terminate bene, continuate a comunicarlo a pubblicizzarlo perché ci sono persone come me che non ascoltano il podcast finché la serie non è completamente pubblicata.
Non ignorate la tv audio su audio perché fare pubblicità su Instagram va bene, ma farà su Spotify.
Le persone sono già lì, ci mettono un click a passare al vostro podcast e non sottovalutate titoli descrizioni perché sta uscendo la CEO anche per il podcast, quindi vocals.
Per saperne di piu' un libro a caso, casualmente l'ho scritto io brand podcast produssero no, a parte gli scherzi, ho cercato di colmare la mancanza di informazioni sul mondo del brand podcast scrivendo un libro per Franco Angeli editore.
Si chiama brand podcast producer.
Se volete invece ascoltare la mia voce o quello che ho da dire, ogni lunedi' esce una puntata.
Si chiama brand podcast, si taglia la trovate su Spotify su tutte le piattaforme.
E poi se volete un tool per iniziare a lavorare sui contenuti di un podcast, ma in generale di testi, libri, scritture, anche la preparazione di interviste, vi consiglio un tool completamente italiano.
L'ha prodotto una casa editrice romagnola che si chiama Sefirot, si chiama Fabula Deke.
Sono carte che vi aiutano nello storytelling riassunto in generale vecchie visioni del podcast bella, ma possiamo andare avanti aggiungendo l'importanza dei dati, separiamo i dati fuffa, quindi le varie ti metrics da quelli che sono veramente i dati interessanti per le nostre campagne.
Diamo un'occhiata ai trend del duemila ventitré.
Smettiamo di fare i soliti errori e andiamo a informarci un pochino in giro tra libri, podcast e tutto quello che ci può aiutare a migliorare.
La nostra conosce questo mezzo.
Io vi ringrazio e ho terminato.
Eccoci qua.
Scusami.
Volevamo assolutamente prenderti e vedere come riuscivi a reggere comunque tutto quanto senza di noi.
Scherzando chiaramente che fatti tipo Ok, arriverà qualcuno? Assolutamente qualcuno come? Grazie, veramente tantissimo.
Vediamo anche dei commenti.
Intanto ci sono tantissime persone che ti seguivano già da altri la puoi mutare.
Scusami.
Che sentono il bombo che hai mutato? Non so perché sento il mondo dalla tua.
Forse.
Comunque, detto questo ci sono tantissime persone che stanno scrivendo.
Per esempio lieve che dice Ti conoscevo per via di che vi si dice pugliese con cui ho collaborato.
Esatto.
E sono e sono motivate, complimenti, grande, ben motivate gran professionista E poi tantissime altre persone che dice stare ad ascoltare Rossella per ore, eccetera eccetera.
Quindi, insomma, molto bene.
In questo caso qua volevo farti una domanda.
Tanto ripeto, grazie mille per tutta la presentazione e volevo passare direttamente alle domande che sono arrivate.
Che dice Giulia? Ciao Rossella.
Secondo te qual è il miglior metodo per creare un clima di podcast? Diversi? Tanti spunti, ma poche idee.
La domanda è perché partiamo? Già complicando ci la vita.
Partiamo Easy anche perché fare un podcast ragazzi, era affaticata.
Intendo farlo bene è affaticata, ma come tuttofare un video fare.
Quindi partiamo.
Partiamo con una cosa poi magari scopriamo che quella cosa partiamo dall'idea che ci ispira di più, non quella che secondo noi potrebbe funzionare del cuore.
Andate di pancia quella che gli piaci piu' perché ci sarà un motivo.
Mia nonna diceva Glass cantava il suo van gas mia nonna bolognese non c', è brutto badile che non abbia il vostro brutto manico.
Quindi fate qualcosa che piaccia a voi.
Trovate il pubblico che assomiglia a voi qui mio nonno era un po' più grezza insomma il pubblico che assomiglia a voi e poi magari di quello fatto uno spin-off magari proprio il vostro pubblico che vi consiglia un prossima stagione o un'altra serie.
Ma non capisco perché dobbiamo complicarci la vita.
Easy Ragazzi, dopo quindici puntate volete uccidervi, Quindi partite calmi, sereni partiamo da uno fatto bene e poi vedrete che dopo vorrete farne cinque milioni.
Anche mia nonna, mia mamma e mia bisnonna tutti i bolognesi Mia bisnonna era molto più che tra l'altro.
Prima di passare alle altre domande che stava arrivando, volevo farti una sola domanda.
Stavo parlando l'altro giorno con un ragazzo che gioca a basket che praticamente diceva che voleva fare una serie di Bills sulla cucina perché lui uno chef e diceva e gli dicevo bene hai fatto partire il tuo il tuo canale e lui diceva il tuo account e lui diceva no, sto registrando prima quindici episodi perché dopo così posso continuare a pubblicarli con un pochino più di tempo.
E per me questa cosa qua vi svelo la tua opinione su questo perché io sono molto per parti e non stare lì perché ehi io io anch'io nel senso io partirei con tutte le buone intenzioni del mondo.
Oggi registro quattro puntate in realtà poi dopo mi sembra già vecchie io anch'io sono lui, aggiusti man mano o ragazzi se voi ascoltate la mia prima puntata nel duemila diciotto io voglio prendermi una matita, ficcarmi la nelle orecchie però è norma, è un percorso.
Ci sta che la prima puntata faccia schifo l'ultima sia bella oggi, poi tra un anno vi farà schifo pure questa ultima.
Però sì, fare quindici puntate quando le pubbliche da passato l'aids non ne puoi più, non ne puoi più di ascoltarti la cavalcata d'accordissimo.
Infatti io quando sono ispirazione di fare qualcosa per questo che io faccio ancora registro mentre sono in giro il pubblico, perché io so le volte che ho registrato un podcast, poi non l'ho pubblicato perché ero da un'altra parte eccetera.
Non ho più voluto di pubblicarlo, anche se ancora ora sono convinto di quello che ho detto in quel podcast, perché passa proprio la voglia di dire ma quella cosa era giusta in quel momento e se era giusto in quel momento forse dovrei dirla semplicemente farla uscire.
Quello gli ascolti, ti giudichi e poi dopo quindici puntate sei migliorato, ovviamente.
Quindi non la voglio più pubblicare la puntata uno e quindi non finisci mai più.
È un loop no pubblica buttafuori sono d'accordo io per esempio, dei contenuti non li', non li', pianifico mai e non ci ho mai un ogni settimana devo fare quattro contenuti.
Io quando mi viene l'ispirazione scrivo in dieci minuti pubblico e poi arriverà.
Magari non è il modo giusto di crescere, ma non è esattamente il mio obiettivo.
L'obiettivo è più condividere e penso che sia l'obiettivo.
Dovrebbe essere comunque come dicevi tu il percorso non darci per forza dei limiti o delle imposizioni, altrimenti non ci vediamo bene.
Il percorso quello sì, ma secondo me un po' di sindrome dell'impostore.
Poi ci sono le persone bravissime che riescono a creare tutto bene, puoi caricare.
Io non sono una di quelli, sono un po', un po' di pancia.
Io ho bisogno di assecondare quella pancia.
Poi sai, ci vorrebbe sempre una via di mezzo assolutamente tanto.
Chiedo scusa a live che ho detto liev, poi magari presso la pronuncia lo stesso.
Però almeno glielo dico.
Intanto ci sono tantissime persone che ti fanno i complimenti.
Rossella spacchi dovrà ti seguo rossella numero uno, poi arrivo quindi super.
E poi è una domanda, una domanda di massimiliano che dice ci sono un po'? Ci sono podcast a target family? Sì, assolutamente sì.
Su ogni piattaforma trovi le categorie.
Quindi se ascolti su spotify sull'apple podcast trovi le categorie.
Chiaro che le tre categorie ognuno si infila un po' nelle categorie che vuole, quindi troverai un po' di tutto ciò è da far della scrematura.
Trovi sia podcast sulla genitorialità in generale, ma anche podcast per i bambini, i bambini e ragazzi.
Diciamo che il manca un pochino, secondo me dei contenuti tra i dieci anni e quindici anni.
Otto anni, quindici anni lycée poco poco.
Però se vai sui bambini più piccoli oppure sui ragazzi e ragazze un pochino più grandi, allora inizia a esserci qualcosa, un po', un buco li'.
Se devo dirti la verità, ma se va nelle categorie delle piattaforme trovi serenamente quello che vuoi.
Ovviamente dipende da cosa vuoi genitorialità o bambini e bambine, perché i figli non vogliono ascoltare qualche ascolti tu e viceversa.
Certo domanda di Giulia quanto importante secondo te il ranking di Spotify e di altre piattaforme, cioè un numero inferiore a zero, meno, meno, meno dieci meno meno cento.
Perché il ranking è dato da un algoritmo.
È vero, serve per farsi conoscere.
Serve perché tante persone vanno li', guardano a cosa c', è in classifica oggi ascoltiamolo, serve a quello fine, ma è un algoritmo.
Una volta che capiamo che quel algoritmo li cambia ogni due mesi, non possiamo creare i contenuti in base l'algoritmo che i contenuti che abbiano senso per noi, per il nostro pubblico, anche tra dieci anni.
A me dell'algoritmo, vi giuro, è una cosa che all'inizio.
Tutti abbiamo vissuto male perché ma come? Ma quello li fa piu' schifo di me, però sta in cima alla classifica ti dico una cosa che mi ha colpito molto uno studio su quanto ovviamente le recensioni impattino sul far salire i podcast nella classifica.
Quindi chi ha magari luca a cento recensioni? Io ne ho cinque e quindi luca sale va benissimo, ha senso, può avere senso pero' poi scopriamo che magari luca ti ho preso come esempio odia mio podcast assolutamente discutibile e quindi lui accento recensioni da una stellina su cinque perché? Non lo so perché il suo pubblico in qualche modo non ama quel contenuto, anzi lo fa arrabbiare.
Quindi il pubblico reagisce lasciando recensione.
Tu invece hai un podcast meraviglioso fatto da dio che però non è così è come si dice non non fa scattare quell'istinto di amare, odiare e quindi lo ascoltano, dicono brava, meraviglioso ma non vanno.
Prendete la zanzara zanzara molto divisiva la zanzara o li ami o li odi, ma in ogni caso chi li odia fate schifo, vi odio chi vi ama fantastici, meravigliosi e gli lascia la recensione.
La zanzara non ha una media di cinque su cinque, ma così tante recensioni date da l'estremo amore e l'estremo odio che sale in classifica.
Quindi quando noi capiamo queste queste dinamiche a un certo punto ce ne freghiamo delle classifiche, perché se io per sale in classifica mi devo fare odiare perché è molto più facile farsi lasciare una recensione quando gli stai antipatico che quando stai simpatico attenzione quindi per assurdo i podcast molto controversi salgono molto più facilmente di podcast politically correct.
Quindi quando capiamo queste dinamiche a un certo punto le classifiche ma sì, va bene, ma grazie sto al numero quattrocentomila, ma va bene.
E poi che tra l'altro secondo me la via di mezzo non è per forza far studiare perché rischia e chiaramente non l'hai detto tu rischia di passare il messaggio che allora devo fare per forza qualcosa che mi faccio odiare devo dare, ma molto spesso si basa poi sulla tua naturalezza.
Perché io, per esempio non riuscirai a farmi odiare e dire delle cose volontariamente così, ma potrei fare qualcosa che potrebbe essere controverso, perché magari potrei dire la mia visione senza fare troppi ragionamenti political correct, come hai detto tu, quindi non è detto che uno deve creare un sentiment negativo.
Può anche creare un sentimento positivo, però al tempo stesso lasciarli tutti quei preconcetti che ci vengono un po' imposti incerti occasioni al giorno d'oggi domanda di Enrico Grazie per la presentazione davvero brava.
Volevo chiederti se Spotify AD funziona davvero rispetto ad su altri canali tipo Instagram e Facebook.
Soprattutto il budget vale la pena sull' audio? Sì, perché se voi siete pensiamo a una cosa fate la pubblicità del vostro podcast su Instagram va benissimo, ci sta.
Va bene farla, ma quella pubblicità lì non serve a veicolare ascolti.
Serve magari a creare una community sulla vostra pagina Instagram, perché magari io guardo Instagram nei momenti di pausa al lavoro in ufficio e non ho tempo di ascoltare il podcast, quindi la vedo in un momento che non è per me mai corretto.
Perché quando guardo Instagram novanta percento delle volte non ho tanto tempo.
Voglio scrollare roba facile, veloce, ma se io sto già ascoltando e poi ci sono troppi passaggi, devo chiudere, aprire Spotify, ricordarmi il titolo, andare a cercarsi e buonanotte.
Se io sono gia' su Spotify vuol dire che ho già le cuffie.
Vuol dire che ho già tempo, vuol dire che sto già ascoltando e probabilmente non mi interessa di vedere.
Quindi sono in modalità ascolto.
Quindi una pubblicità di un audio quindi di un podcast su mezzo audio ha molto piu' impatto a parità di budget.
Il Spotify Aziz parte da duecentocinquanta euro.
Poi se vuoi metterla in un mese o in un giorno scelta tua a parità di budget ti porta magari non ti porterà tantissimo, ma ti porta di piu' che é un mezzo visivo, perché un mezzo visivo come Instagram e Facebook prevede che tu guardi Spotify sei già all'ascolto, ci metti un clic, si è già lì tic.
Quindi sì, ad oggi porti più futuro.
Non si sa domanda qual è il tool o o anche medium che tu combini Iris con un podcast? Faccio un esempio.
Uno potrebbe dire ogni sua mettere sempre la descrizione di ogni podcast.
Iscriviti al mio canale telegramma per rimanere aggiornato o iscriviti alla mia newsletter o il legge.
Gli articoli su Southfork C' è una combinazione che tu personalmente uso che hai visto usare da altre persone, che funziona molto bene.
Io, per esempio, ho visto molto bene da molti professionisti americani SadTech più Spotify.
Quindi il tuo podcast piu' quello oppure la tua mail.
Diciamo che tutto quello che crea una community, perché il problema è che il podcast rimane un pochino la, come dicevamo, per il live show, perché le persone poi vanno davvero live show perché è l'unico momento in cui possono è come il concerto per il cantante.
Tu vuoi essergli col tuo cantante preferito era il concerto.
Tutto quello che crea una community di base, un blog non crea di per sé una community.
Una volta erano i forum blog di per sé no l'email si' certo, contattami, per carità, ma una un qualcosa che crea una community, un substrato, un patriota o anche un gruppo telegram, un gruppo dischord perché gli usa.
Insomma quello qual qualsiasi cosa crea una community? Perché gli ascoltatori voglio conoscere altri ascoltatori e conoscere la propria persona di riferimento, quindi proprio broadcaster.
Bello il blog va bene così, però lo assegnerebbe a qualcosa che crea community, perché alla fine avete bisogno della community come in ogni cosa.
E le community è un enorme punto diciamo di dr.
Ma non tanto di arrivo per un punto in cui dovremmo guardare sempre di più dal duemila duemila sempre dovremmo guardare le community, insomma molto d'accordo domanda di di art school sai.
Una storia che potrebbe essere declinata in quindici puntate da cinquanta minuti, quindici puntate a cinquanta minuti è tantissimo.
Beh, se va se ma sei all'inizio e pensi sia meglio fare se puntata dieci minuti, anche se rischia di bruciare la storia cosa fai? Secondo me quindici puntate a cinquanta minuti, sia a livello produttivo che a livello di ascoltatore.
Sono tantissime, tantissimi, tantissimi, tantissimi.
Non ragioniamo in termini di minutaggio.
In generale ragioniamo in termini di efficacia tante volte togliere per assurdo è meglio che buttare, buttare, aggiungere.
Io farei, ma non sembra ragionare sui minuti non so, ma anche veramente tre puntate da venti minuti, tre puntate a venti minuti, insomma perché così riesci un pochino a dare di più.
Perché dieci minuti spezzi pezzi, pezzi, pezzi, pezzi tre puntate a venti minuti e poi dici Ok, questo è il nocciolo della storia.
Vuoi ascoltarla tutta? Vuoi ascoltarla di piu' facciamo un patron dopo quando hai raccolto i tuoi patria, allora ti butti, fai la versione estesa, quindi racconti se vuoi la tua storia in versione estesa, ma con più tempo.
E già qualcuno che supporta economicamente il progetto.
Perché ragazzi, quindici puntate a cinquanta minuti sono un bagno di sangue in termini di tempo economici e sono e come pezzatura molto, ma è un po' eccessiva rispetto a quello che ascoltano gli italiani.
Se sei in America va bene in Italia no? Quindi io ti direi fai tre quattro puntate ma belle a fuoco anche sei ma belle a fuoco proprio.
Poi vedrai che raccoglie un pubblico e nel caso poi dici solo per chi vuole.
Facciamo la versione long edition mega estesa.
Ma però Eh già.
Perché testare cinquanta è un po' tardi.
Scusami, hai appena detto una cosa che proprio mi si agganciano.
Cosa devo chiederti proprio l'altro giorno stavo ascoltando un grossissimo contro un creditore che diceva prima di cento video Non dovresti neanche pensare di cambiare.
No, lo diceva non dovresti neanche aspettarti un iscritto al tuo canale youtube.
Dovresti fare cento video, migliorare video dopo video ogni volta di migliorare qualcosa.
Ma devi avere zero aspettative su quanto crescere prima di cento video.
Tu proprio sei a una fase così embrionale che stiamo parlando del nulla.
Ora tu qua hai nominato il fatto che fai tre video tre puntate e poi vediamo Non pensi che rischi che poi la persona che potrei dopo tre a si parte da zero, apre il suo canale domani di piu' di Spotify fa tre video per far audio.
E chi potrebbe esserci? Zero persone che ascoltano.
Quindi, come fai anche tu qua a regolarci, è giusto quello che dici.
Ma gestire un'unica grande storia su quindici puntate è proprio complicato, anche proprio dal punto di vista della narrazione.
Non ragioniamo tanto a livello tecnico, per adesso, perché a livello tecnico è facile se proprio fate uno studio registrazione e trovo un tecnico e mi registra e non è una spesa esagerata e ve lo giuro, ma scrivere una storia che sia declinata in quindici puntate a cinquanta minuti vuole avere quindici Cook che in termini quindici ganci per terminare la storia, quindici ganci altrettanto forte per riaprirla.
È molto più difficile, secondo me, di fare la stessa storia in tre puntate che magari sono tecnicamente acerbe, ma intanto abbiamo sperimentato col mezzo audio e con la narrazione e abbiamo capito se ci può piacere dopo, se vogliamo la rifacciamo in quindici puntate, cinquanta minuti.
Ma secondo me il problema è che quindici puntate a cinquanta minuti è rischierebbero di essere così tanto difficile.
Io non riuscirei a raccontare la stessa, ma quindi ci sono quindici ore praticamente sono quattordici ore i tredici ore.
Ma manco Spielberg come riesce a fare un film? Forse non avrebbe senso non incominciare direttamente con la tua storia, incominciare con altro iniziate, ma con qualcosa che sentite familiare.
Iniziate con qualcosa che vivi, vi smuove la pancia.
E perché quello passa tanto noi pensiamo sempre che il microfono registra la nostra voce.
In realtà, quando voi vi riascoltate anche banalmente micro i messaggi di WhatsApp dice ma io non ero incavolato perché sembra incavolato in quel messaggio.
Io non ero arrabbiato perché sembra arrabbiata perché il microfono registra molto di più della nostra voce.
Quindi partiamo con tre quattro puntate ci quello che vuoi.
Tra quattro puntate un po' piu' a fuoco ci mettiamo alla prova con la storia, ma una storia che riusciamo a gestire, gestire una storia di tredici ore e ma ma ma ma manco io me lo faccio mestiere, ma nessuno fa gestire qualcosa di più piccolo ci fa capire una tiriamo una riga come è andata, ma com'é andata con noi, poi com'è andata col pubblico.
Lo scopriamo.
È chiaro che quindici puntate raccolgono molto più ascoltatori che tre quattro puntate.
Mio non base Ray quello che diceva appunto il il content creator che seguivi io ha in questo momento non base ray il valore di un podcast sul numero degli ascolti perché abbiamo visto è tarocca abilissimo.
Mettiamoci alla prova con una cosa che sappiamo che riusciamo a iniziare a finire.
Intanto la stessa storia in quattro cinque sei puntate la facciamo bene, la finiamo bene ok e abbiamo portato a casa una cosa, se no ci veramente ci moriamo in mezzo sono molto d'accordo domanda di libertè c'ha come conoscere, riconoscere e cercare i propri competitor sulle varie piattaforme chart able punto com se voi avete andate su cha scritto char tablet chart able punto com è uno strumento gratuito con anche dei piani a pagamento, se volete, ma è uno strumento di base gratuito che vi permette di scrivere o il vostro podcast e vedere come sta in classifica.
Quante recensioni avete perché non è sempre facile trovarlo in classifica, ma a scrivere anche quello dei vostri competitor.
Voi potete fondamentalmente scoprire in che posizione sta nei vostri competitor e come si è mossa questa classifica nei giorni e nelle settimane.
Potete vedere quante recensioni hanno, che giorno pubblicano e rendervi conto oppure scrivere anche una categoria e vedere cosa, cioè in quella categoria, ma dal punto di vista di posizionamento rispetto alla chart e il numero di recensioni gli ascolti non potrete mai sapere, questo non si può sapere, non sono più pubblici, era lo erano non più, quindi è un bel modo per farsi i cavoli degli altri.
L'ho già messo nei commenti.
In realtà lo qua così almeno lo vedono tutti quanti.
Fantastico, ci sono le ultime domande domanda di valerio visto che hai detto che vedere te e ti ha detto il nome da valerio vediamo un po' è valerio perfetto domanda probabilmente scema ha senso un podcast per designer non come caffè design con un tono di voce piu' ironizzando secondo te ma il tono di voce lo scegli tu, nel senso che come ha ribadito come diceva mia nonna fai qualcosa che sia simile a te e troverai il piu' il tuo pubblico eh sì, assolutamente sì, cioè porca sul design porca sull'arte uno dice ma è roba che devo vedere.
Come te lo racconto? Non lo so l'edificio di design o la sedia di design.
E invece per assurdo anche cio', anzi soprattutto ciò che è molto visivo sul podcast funziona molto bene sia in Italia che negli Stati Uniti che in Inghilterra è ci hanno fatto proprio un articolo, ma ma mille anni fa avevo intervistato anche qualcuno in telefonicamente in Inghilterra e mi ha detto Guarda i podcast di design da noi vanno tantissimo.
Poi il perché e il per come non lo so, ma credo che anche il il racconto del design manca.
Wow questa sede design fantastica.
Ma raccontamela.
Spiegami perché quella linea così così come è cambiata il design di quella sedia negli anni ho preso un esempio manca e racconta il design e racconta il design Alle persone piace perché non lo trovano da altre parti.
Questo secondo me il motivo per cui podcast design vanno.
Poi il tono vuoi, se lo scegli tu, il modo di comunicare, di ironizzare lo scegli tu questo ma proprio secondo me mancano e si piacciono molto sia in Italia che all' estero, quindi vai sereno, sono molto d'accordo.
In più aggiungono che piace molto secondo me racconta dietro le quinte perché tantissime persone si trovano le condizioni che vedono da fuori una professione e tantissime altre cose e non hanno fonti per vedere esattamente, ma come la vera vita di un designer è troppo spesso.
Magari ti basi sulla vita di un amico altro hai paura a chiedere invece tutto questo dietro le quinte, i tuoi successi, i tuoi fallimenti, eccetera.
Penso che possono essere molto, molto utili.
È intanto Roberto dice che intervento wow sta tenendo incollati allo schermo.
Fantastico.
Qualche esempio di cristina dice qualche esempio di podcast, di destinazioni turistiche, di enti pubblici? Io ogni anno o la perversione di contare le cose? A me piace tantissimo contare le cose deve essere un problema, non lo so e ogni anno conto ai brand podcast e quest'anno.
Io mi sono resa conto che li divido per settore.
Ho fatto uscire da poco l'articolo sul mio blog dove contavo tutti i brand podcast di quest'anno.
Siamo più di centoquaranta, quindi una bella lavorata e il video per settore il settore turismo ma non tanto enti scusate agente di viaggi.
Il settore turismo, cioè enti del turismo e ministeri e regioni o quest'anno ragazzi hanno buttato fare un botto di roba cioè tra musei, la cultura e il turismo.
Sarà perché siamo stati chiusi in casa? Tante non lo so sara perché e le regioni ci mettono un attimo ad arrivare.
Purtroppo le pubbliche amministrazioni ci mettono un po' e quest'anno sono arrivate tutte, cioè un botto di roba sul turismo.
Quindi se ti capita deve cercare i brand podcast l'ho scritto anche sul mio blog, ma non voglio qui fare pubblicità o niente.
I brand podcast delle varie regioni sono quasi tutti a tema turistico, oltre a quelle, ovviamente delle agenzie turistiche e sono tantissimi quest'anno rispetto all'anno scorso che erano una certa roba in tour l'anno scorso quest'anno ce n'è a iosa, quindi vai si é anche enti pubblici perché sono pubbliche amministrazioni, ministeri, enti culturali.
Quindi si' vai christina super ultima domanda poi ti lascero', liberiamo giulia chiede cosa pensi delle case di produzione podcast che utilizzano personaggi famosi per creare i loro contenuti.
È una fase in cui sono passati tutti i media.
Obiettivamente qual è il problema? Secondo me è che perché stiamo usando ancora personaggi famosi, definiamo personaggi famosi che personaggi che sono famosi su altri media.
Quindi dell'attore all'attrice il cantante, la cantante anch'io ho fatto un podcast con personaggi famosi, per carità, e non sto sputando nel piatto mangiato e dove probabilmente ancora mangero' ma perché andiamo a cercare da fuori? Perché ancora il podcast non ha creato le proprie star proprio influencer i propri, chiamiamoli come vogliamo persone di riferimento interne perché presto prima quando sa che cos'ha in generale, cioè eh no, in America che sono smisuratamente grandi è voglio dire, in Italia quando è nato youtube, i primi io non ce l'ho la televisione in casa per scelta della mia famiglia, un po' funky.
Quindi quando è nato Youtube alla vita e quindi io vedo ma sembravano delle trasmissioni televisive, ri buttate lì, sembravano delle robe teatrali e buttateli e andavano sempre a prendere televisioni, personaggi della televisione e della radio e li buttavano su YouTube.
Ma adesso che ci sono i conti del content creator su YouTube che hanno effettivamente nate dentro YouTube che hanno effettivamente un loro seguito, quelle vanno a prendere il podcast non ha in Italia, oggi ancora creato, delle persone native del podcast sono sempre ancora persone prese dal giornalismo alla televisione e quindi si va a riempire quel quel buco diciamo di talent che mancano andando a prendere da fuori si funziona.
Serve certo fatto un podcast con Nick, il cantante assolutamente serve.
Perché? Perché il suo pubblico arriva e ti ascolta.
Poi però cosa succede? Il suo pubblico arriva e ascolta, ma vuole sentire la sua vita.
Non vuole sentire lui che fa la voce narrante del tema X, quindi attenzione a come lo usate quel personaggio famoso perché può essere alcun boomerang, vi butta sugli ascolti del primo episodio perché vedono la faccia clicca ne ascoltano.
Poi però non vanno avanti e voi avete speso un sacco perché il talento ovviamente ha un costo, ma poi questo non non era quello che il pubblico voleva.
Quindi ha senso creare un podcast con un talento se il contenuto è creato attorno a quel talent, non perché l'avete preso perché era famoso così aumenta gli ascolti.
Si dalla prima puntata, poi però mettete la spesa, la resa e non vale la pena.
Rossella, io direi che ti abbiamo preso ma fin troppo tempo, anche se vorremmo continuare a stare qua perché veramente super qualitativo qua ci chiedono anche direttamente.
Facciamo arrivare un corso su leone perché era un podcast.
Sarebbe molto interessante, quindi stanno già le persone che te lo chiedono.
Quindi in ogni caso penso che se si è capito che è stato un intervento estremamente apprezzato, quindi ti ringraziamo veramente tantissimo per il tuo tempo e tutto il contenuto che ci hai dato.
Molto piacere.
Grazie a voi per avermi invitato, è stato un grande piacere.
E poi, se volete, insomma, si continua via email, si continua Insomma, se rimane
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
Ho scoperto Learnn tramite una sponsorizzata IG! Mi si è aperto un mondo! Trovo tutti i corsi molto utili ed interessanti, complimenti a Luca ed a tutto il team Learnn
Learnn e’ tutto ciò che un imprenditore ha bisogno per formarsi ed avere una base solida nel mondo del digital marketing ma anche in tanti altri aspetti.
E soprattutto avere le consulenze 1to1 a pagamento sono un valore aggiunto incredibile non e’ il solito corsetto pre-registrato che poi ti abbandona a te stesso qui puoi confrontarti e secondo me e’ una cosa unica.
Learnn mi ha permesso di approfondire temi che stavo studiando all’università e mi ha fatto scoprire altri corsi che mi sono serviti molto all’inizio del mio percorso da freelance.
Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
Learnn è la piattaforma di formazione per ottenere maggiori risultati professionali e di business attraverso formandosi nel digitali (e non solo). In un unico abbonamento hai accesso a 400+ corsi, 120+ risorse, 25+ percorsi, live webinar e certificazioni. 190.000 professionisti/e e oltre 700 aziende si formano su Learnn per crescere.
Vogliamo digitalizzare l’Italia, una persona alla volta.
Per farlo ci proponiamo di democratizzare l’apprendimento e accelerare la crescita di persone, idee e aziende attraverso strumenti tecnologici a supporto di qualsiasi professionista.
In un unico abbonamento hai accesso a 400+ corsi, 120+ risorse, 25+ percorsi, live webinar e certificazioni. Potrai fruire i corsi sia dalla piattaforma web che dall’app.
I corsi sono on-demand, mentre i webinar sono live e poi caricati nella piattaforma per essere visti on-demand quando vuoi.
Potrai seguire i contenuti da computer, tablet e smartphone.
Scarica l’App iOS/Android Learnn e segui i contenuti in modalità video, audio e testo.
Certamente. Learnn ha un piano gratuito che ti permette di accedere al 40% di ogni corso in maniera gratuita e solo con la tua email, no carta richiesta. Crea il tuo account per iniziare a seguire qualsiasi corso.
Learnn Pro costa 16.99 euro al mese nel piano trimestrale, ma offriamo sconti per il piano annuale. Crea il tuo account per vedere il prezzo corrente.
Si, le nostre certificazioni vengono rilasciate al completamento dell’80% di ogni corso dopo il superamento di un quiz di 10 domande.
La certificazione potrà essere condivisa sul proprio profilo personale Learnn e sui proprio profili LinkedIn e CV.
Le nostre certificazioni sono riconosciute da centinaia di aziende che formano i loro team su Learnn e queste aziende assumono abitualmente dentro alla nostra piattaforma.
Iscrivendoti a Learnn avrai accesso ad una community con 190.000 professionisti dove potrai confrontarti, fare networking e trovare nuove opportunità.
Inoltre potrai partecipare a workshop live e fare domande ai professionisti che hanno tenuto i corsi.
Se avessi altre domande puoi usare la live chat qui di fianco.
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