Non abbiamo piu' scuse.

Nel senso che venerdi' sono le cinque e fine maggio e c' è un sole pazzesco, per cui chi è sul telefonino o con il laptop non sta lavorando e stesse lavorando.

Sta vivendo la vita sbagliata.

Ok, sono indeciso.

Se è vero, sono indecisa se partire subito con lo speech oppure fare un giochetto col pubblico.

Voi che dite? Perché prima stavate lavorando e quindi Ok, però adesso magari ci possiamo un attimo divertire.

Vediamo dove arriva il microfono.

Ok, va bene.

Allora, quanti di voi cantano da soli sotto la doccia in macchina, dove vi pare? Sulle mani.

Grazie.

A quanti di voi cantano da soli? Anche se non sono intonati, Issy mi E anche se non conoscono le parole della canzone Tutti in te.

Ok, benissimo.

Stamattina mi sono svegliato con una vecchia canzone di Madonna che poi non è di Madonna.

Markos inizi poco poco col volume.

Mi fai un regalo? Grazie.

Non è Sarabanda, Marco, Ci siamo.

No, non è questa la canzone.

Vai, vai, vai! Allora, siete veri? Grazie.

Vai! No! Il bello di un evento dal vivo è interagire col pubblico.

Diciamolo ragazzi, dai, diciamolo.

Va bene.

Il networking va bene tutto.

Però ci siamo.

Ok, ma inizia la parte difficile.

Racconta.

Un bel fatto.

Va bene.

Lo speech di oggi si chiama veto tedesco Jung ed è un viaggio tra brand e i denti di cultura e strategia.

La cosa bella è che molte persone prima che vi hanno gia' parlato di storytelling, comunicazione, archetipi.

Benissimo.

Sapete che in ogni racconto, film, canzone più o meno, più o meno ci sono tre fasi le conoscete? Viaggio dell'eroe.

Ci siamo, se non le conoscete i fatti vostri.

Ma questo è l'auspicio storytelling, auspicio di cultura.

Leggetevi questo libro e ci siete bene, quello che non sapete e che la comunicazione non serve soltanto a vendere un prodotto, può far conoscere una piccola start-up che sfonderà come Texas.

La comunicazione ci può servire a livello di tecnica narrativa anche per vedere un po' meglio la nostra vita e a me un po' me l'ha salvata la vita e la comunicazione.

Carol Pierson dice che se noi utilizziamo il viaggio dell'eroe no, che più o meno lo schema di tantissimi romanzi serie successi hollywoodiani per vedere la nostra vita, possiamo interpretarla in maniera per accettare meglio dei traumi o delle sfide e caro Bryson dice Le ricompense dell'auto scoperta tramite la narrazione sono notevoli.

Bene così quando mia madre non voleva che io mi trasferissi a Milano, io diceva ma guarda questa egoista che non si vuole staccare da me.

No, questa non è mia madre.

Poi l'ho interpretato come un guardiano della soglia, come qualcuno che voleva solamente testare la mia volontà di andare lontano e voleva essere sicura che avessi tutte le forze la forza di volontà per farlo.

Ok, un capo che si arrabbia con noi sul lavoro può essere o uno scemo, oppure un mentore sotto mentite spoglie che utilizza solamente tra Floyd roulotte per farci diventare persone milioni.

Oppure excel può essere vista come un brutto nemico, un drago oppure una pozione magica che dobbiamo solamente imparare a saper utilizzare.

Ok, a questo punto ogni esperto di narrativa ai suoi archetipi ha il suo tipo di personaggi di cui ho parlato.

Ma adesso non voglio parlare di piu' di storytelling.

A raccontarmi una barzelletta ci sono Freud e Jung che incontro uno che sta facendo un cammino.

Freud.

Hanno una domanda a testa.

Freud gli chiede da dove vieni e Jung gli chiede dove stai andando? Dove vuoi andare? Ok, noi un giorno il mio psicoterapeuta mi disse Tu non sei qui per la felicità.

Tu sei qui per la consapevolezza e ridammi i soldi.

Poi capì che la consapevolezza invece è qualcosa che possiamo utilizzare anche noi.

Qual è la differenza tra l'approccio freudiano junghiano? No, più o meno alla comunicazione, alla psicologia.

Sto bestemmiando.

Spero che ci siano psicologi in sala.

É che fondamentalmente noi possiamo fare questa domanda.

Possiamo prendere un archetipo e decide di leggere certe cose come vogliamo noi.

Ok, Fondamentalmente per cui questo cosa vuol dire? Che quella mamma può essere un nemico o un guardiano della soglia che poi ci fa entrare Excel? Può essere un veleno o solamente un elisir che dobbiamo imparare a saper usare? E tante cose che troveremo sulla nostra strada Noi possiamo reinterpretare a modo nostro.

Lo possiamo fare si' per vendere un prodotto, ma anche per impostare la nostra vita in una certa maniera.

Benissimo.

Spero che la vostra domanda preferita sia dove volete andare, non da dove venite, perché così guardiamo al futuro.

Bene, Hyung, più o meno.

Più o meno sto semplificando.

Diceva che la personalità di una persona, il suo archetipo dominante, se vogliamo, eccetera eccetera.

Si basa sulla risposta in quel momento la persona.

Due domande fondamentali Tu sei una persona.

In quel momento vuole più essere un individuo singolo o appartenere a un gruppo nella tua vita? Vuoi ordine o vuoi libertà? Qui finisce la parte psicologica, inizia la parte di cultura aziendale nello stesso tempo.

Marc, Marc, Marc, Caro Pierson, dicono Ogni azienda del mondo può definire la propria cultura rispondendo a due domande fondamentali una conta di piu' l'indipendenza del singolo o l'appartenenza a un gruppo.

Pensate a quante domande sullo smartworking, sui modi di lavorare, sugli incentivi, sulle performance, bonus, eccetera vengono definite solamente dalla risposta a questa domanda E due in azienda conta più la stabilità o il cambiamento? Pensate Francesca, che era sul palco Prime quanto ha dovuto far andare questa bussola da una parte all'altra no.

Tutte le aziende del mondo si possono collocare su un compasso del genere se hanno una strategia chiara, anzi se hanno una cultura chiara, perché la cultura la strategia se la mangia a colazione? Non l'ho detto io l'ha detto un grande esperto di strategia se non ci credete, questi sono gli archetipi narrativi, ma basati sulla cultura aziendale e queste sono tante aziende che possiamo mappare a seconda degli archetipi tranquilli.

Che poi le slide ve lo lascio verona occhio benissimo.

Quindi abbiamo jung che l'ha craccato psicologica a livello psicologico questa roba caro, il Pierson é Margaret marchi che hanno fatto un bellissimo lavoro di branding.

Jessica gratella prima ve l'ha raccontato, poi queste due sono invecchiate, si sono arricchite.

Sono rimbambito e non lo so quando hanno dovuto fare il salto vero? Per la cultura aziendale non ce l'hanno fatta.

Hanno scritto un libraccio? Purtroppo no.

Per cui noi diciamo ok, conosciamo questi archetipi a livello di marketing, ma a livello di cultura aziendale che ce ne facciamo e che ci servono perché un conto è lo storytelling.

Un conto è l'essenza del brand.

Benissimo.

Ok, lo storytelling serve proprio a questo.

Se non possiamo utilizzarlo per la cultura aziendale possiamo utilizzarlo almeno per vendere un prodotto e la ricerca aperta.

Grazie mille.

No, no, no, no.

Mica vi lascio così.

Ma hanno dato altri due minuti.

Mi ritengo tutti ne mancano tre, poi ce ne freghiamo altri due.

Va bene, non è così, perché lo storytelling non serve solo a vendere prodotti la saremmo veramente dei marchettaro.

Possiamo utilizzare lo storytelling per fare strategia e capire o cambiare la cultura di un'azienda.

Il mondo è come te lo metti in testa.

Quando io avevo venticinque anni sognavo McKinsey Goldmann Sachs, poi ci sono entrato, ci ho lavorato e dopo un po' mi sono scocciato.

Prima contavano molto i soldi e poi il mio mondo è diventato bari vecchia, il surf, la focaccia, eccetera eccetera.

Non c' è un mondo non c', è un mondo.

Era bello pure il mondo dei soldi non c', è un mondo migliore di un altro, è è solamente una diversa visione che ognuno di noi puoi avere.

Dipende da cosa cerchi tu in quel momento.

E va bene ogni persona, il suo mondo ideale va rispettata per questo.

Ok, ma la nostra visione del mondo, se sia bello o brutto, dipende dall' archetipo che domina la nostra personalità in quel momento.

Ok, io vedo tantissime aziende favolose che cercano talenti nella mano, nella maniera sbagliata.

Perché non chiariscono intanto chi sono? Non lo sanno.

Tu gli chiedi mappa la tua cultura su quel compasso non lo sanno e stanno non le ha detto nessuno.

Poi non sanno soprattutto chi vogliono diventare.

E se non sanno queste due cose, non sanno chi vogliono con loro.

Quindi cosa devo, cosa devono dirgli e come vogliamo dirlo? Lo storytelling da solo è fuffa.

Prima dobbiamo chiarire la strategia, definire la cultura.

E poi dobbiamo rispondere a queste domande fondamentalmente Ok.

Il problema vero è che spesso si risponde a queste domande solamente per vendere prodotti.

Ma i clienti non sono l'unico obiettivo delle aziende, perché le risorse scarse parlo dell'economista bocconiano.

Le risorse scarse in termini economico proprio adesso sono tanti talenti.

Quanto Great Racing Nation? Soltanto i clienti quanto i talenti.

Le persone a non se ne trovano.

B Quando si trovano scappano.

Perché? Perché a livello di cultura non c' è fitta.

Non c', è match.

Ok, quindi come facciamo ad attrarre i talenti? E soprattutto, come facciamo a non sprecarli? Molti miei clienti dicono ma scusa, io ho fatto questa super strage di comunicazione.

Hanno applicato tutti, sono venuti e dopo tre mesi sono scappati questi giovani pigri eccetera eccetera No, si vede che tu hai cercato di vendergli qualcosa che da fuori era rosso, ma dentro era bianco.

Se io voglio andare a lavorare con in Apple e guardo solo la pubblicità.

Noi siamo qui per cambiare il mondo, i folli piantagrane, eccetera eccetera.

E poi non so che dentro Steve Jobs era un sergente di ferro che voleva sempre tutto in ufficio a fianco a lui.

Io mi faccio fregare da quello spot per vendere prodotti e poi dentro trova una realtà completamente completamente diversa.

Sarebbe come andare al ritz-carlton sperando che qualcuno mi faccia la colazione tutti i giorni.

Non funziona così il tuo metro test con Jung.

Questo se vendiamo qualcosa rosso fuori dev'essere rosso anche dentro, altrimenti stiamo comunicando malissimo.

Quindi gli archetipi possono essere stati non solo per definire i brand identity, ma anche per interpretare, plasmare e comunicare la cultura aziendale.

Se prende i denti e cultura aziendale non sono allineati, è un cavolo di problema per voi.

Quindi chiedetevi nella vostra azienda C' è bisogno di una strategia di comunicazione o di una trasformazione culturale? E voi chiedete a voi stessi a che punto della vostra vita siete, quali sono le vostre preferenze, le vostre priorità mappate? Vi secondo un archetipo e chiedetevi che tipo di azienda cerco? Che tipo di cultura voglio? Come diceva Seneca, non esiste un vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

E questo vale sia per le aziende che devono capire chi sono, chi voglio diventare, che tipo di persone cercare, ma anche per noi stessi che abbiamo la responsabilità di chiederci dov'è che dobbiamo andare dove vogliamo andare.

Qual è il tipo di cultura che fa per noi in questo momento? La nostra vita adesso è tutto davvero perché non esiste una buona storia da raccontare senza una chiara strategia seguire grazie davvero.

Io però ho chiesto una foglia di basilico.

Non poteva arrivare una pianta direttore, un camion direttamente io l'anno scorso quando sono stato partecipato all'evento a B c d a Bari con Nicolò mi ricordo che sono sceso dal palco e gli ho detto Nicolò, io penso di cavarmela sul palco.

Ma tu sei incredibile perché riesci a portare ad andare giu' e insegnarvi.

Io sogno di riuscire a muovermi così, non solo perché sono ginocchio bloccato.

Il troppo è bravissimo.

Ma a parte questo, abbiamo giusto il tempo per una domanda.

Nel caso che ci siano domande, basta alzare una mano, vedo un telefono, portate il microfono, lui scherza.

Qualcuno ha una domanda? In questo caso soprattutto perché è difficile.

Eccola là.

Grazie.

Ma poi, uscendo rimettiamo americano Non ci rimettiamo in America per forti il trenino con tutti quanti fuori, giusto? Esatto.

Ciao, sono Antonio.

Grandissima presentazione Bellissima.

È una domanda.

Ma come fai? Come posso fare a trovare l'eroe dentro di me come nascosto dentro di me? Come faccio a sapere dov'è la bussola che prima descritto.

Infatti.

Grazie.

Bellissima domanda che mi faccio tutti i giorni il martedì alle o tra le dodici e le tredici con No, è un libro bellissimo.

E il libro di Pierson Sull'eroe dai mille volti, No, ci sono quelle domande fondamentali.

Tu devi chiedere a te stesso.

In questo momento cerco più stabilità o cerco più avventura? Fondamentalmente cerco piu' trasformazione e poi voglio più fare il libero battitore e stare dentro di me stare per i fatti miei.

Oppure mi va bene uscire in comitiva e stare sempre con quelle persone.

Quel compasso ti darà un'idea carina per iniziare a capire gli archetipi.

Wilson, te ne fai cento di domande? Cioè un questionario però Già, rispondere dentro di te a quelle due domande a cosa conta più per te nella vita? A un certo punto a me ha aiutato molto per definirlo.

E poi fondamentalmente ascoltati.

C' è stato un momento in cui io andavo negli alberghi a C cinque stelle.

Che figata! Sono felicissimo, una bomba eccetera eccetera e lo raccontavo proprio l'altro giorno sul link dicevo poi nel momento in cui non ce la facevo più, per cui chiamavo gli amici dicevo io sto venendo a Roma, posso dormire sul tuo divano letto in cui tu cerchi cose diverse, per cui ascoltati.

Quando qualcuno con il tuo corpo ti fa stare male vuol dire che sta cambiando qualcosa dentro di te.