Lezione dal corso Offline
Ciao innanzitutto, e devo parlarvi di una campagna offline come questo evento.
Ma mi dispiace non di questa campagna online è parleremo di una campagna molto meno famosa, ahimè, e che era fatta di tanti cartelloni diversi.
Alcuni li state vedendo, alcuni sono statici, altri animati altissimo, venti alcuni capovolti, ma tutti sulla terapia, da cui il nome della campagna.
Perché la terapia luca un pochino l'ha detto io sono qui come direttore creativo di sereni.
Spunto it siamo un centro medico, una startup, ci occupiamo di benessere mentale in videochiamata piu' in generale affrontiamo gli ostacoli sia pratici che socio-culturali, che disincentivano le persone che vogliono occuparsi del loro benessere mentale dal farlo.
E di tutte queste parole che ho detto socio-culturale secondo me è quella più importante tant'è che se questo fosse un dibattito, adesso vi chiederei cosa sapete sulla terapia solo per chiedervi quante di queste cose le sapevate fino a poco tempo fa.
Perché la mia sensazione è che in Italia non abbiamo la cultura del benessere mentale o, se preferite, non abbiamo introiettato il benessere mentale e la nostra cultura.
Ne sappiamo molto poco perché non abbiamo mai parlato ne stiamo parlando dopo la pandemia avete letto? Sicuramente la pandemia ha esacerbato aumentato i casi di disagio psicologico, ma non è che non ci fossero prima della pandemia.
Semplicemente, appunto non ci occupavamo.
Questo perché fa comunicazione come me significa avere delle opportunità, ma anche dei problemi, il principale dei quali che le persone non sanno nulla del servizio che vendi o sanno molto poco.
E da qua la necessità di fare brand awareness.
Questa campagna flynn nasce come tutte le campagne da un passaggio brief.
Come tutti i passaggi brief avviene di venerdi', ovviamente in tempo per il weekend.
Diciassette febbraio era un brief, devo dire molto ampio, ampio tanto quanto diciamo i luoghi che dovevamo occupare con questa campagna c'erano due stazioni della metro, o meglio una stazione dei treni Cadorna a Milano e sempre a Milano, la stazione di Cordusio della metropolitana.
E ci interessavano per due motivi.
Il principale è che costavano poco, erano spazi lasciati vuoti e quindi erano delle l'azimut.
Il secondo motivo è che avevano almeno idealmente, un alto tasso di young professional, cioè gente giovane che lavora come questa stanza c'è un segmento devo dire molto recettivo verso la terapia online verso sereni.
Se pensate che più o meno il venticinque per cento di cosa sereni se lo fa per motivi legati al lavoro, quindi sembrava molto interessante.
Come si fa? Non abbiamo fatto così.
Abbiamo creato un file fig, ma che è questo che vedete dietro alle mie spalle? Brutto, devo ammetterlo, ma organizzato in maniera germanica qua dentro ci andavano le strade creative.
Per essere tale una strada creativa doveva avere quattro cose e una verità concettuale di base.
Quindi un insight, diciamo un'idea per sfruttare quel insight in comunicazione, una bozza di esecuzione e infine una lista di pro e contro.
E abbiamo riempito con del storming individuali e collettivi questo fig.
Ma di sette strade le abbiamo uccise tre.
Le abbiamo presentate quattro al nostro timbro allargato sotto forma di Daniele Francesco Co-fondatore, tavole, tramontano e dovro', Veronica Castelli che il brand manager e Giorgia Galassi che conta il manager.
E alla fine siamo dopo un po' di schiaffi virtuali.
Siamo usciti dicendo Okay, andiamo con la strada due che aveva come palestra concettuale.
Una cosa che vi ho già detto di fatto il fatto che vendere la terapia non è come vendere un paio di scarpe, perché le persone non sanno che le scarpe esistono o sanno che esistono, ma non sanno bene come sono fatte o quando indossarle quando non indossarle.
E oltre a questo ci sono una serie di sacrosanti vincoli legali, cose che non si possono dire, sacrosante limiti etici autoimposti.
Cose che puoi dire, ma decide di non dire o di non fare, perché sarebbe fuorviante verso le persone.
E questo ovviamente in comunicazione.
Un problema, perché quando devi riempire uno spazio piccolo, un banner, uno spot di venti secondi, hai tutti questi se queste questi condizionali questi mani avanti ad ammettere che ti rendono poco efficaci.
Ma noi per una volta avevamo tanto spazio, avevamo tanti cartelloni, abbiam detto invece di dire una cosa sola, diciamo le tante, sfruttiamo l'abbondanza di spazi per realizzare una pubblicità che racconti veramente cos'è la terapia a tutti i livelli.
E questa è stata la nostra campagna.
Una creatività, quella viola, che vedete principale, che spiegava il concept della campagna.
E poi tante piccole creatività che andavano a dire tante cose diverse sulla terapia, alcune più funzionali, altre un po' più empatiche, un po' più alte.
Secondo me è un buon esempio.
È un titolo che vedete, credo sulla vostra sinistra che dice che la terapia online è perfetta per alcune persone e non per altre fortuna credono colloquio è gratuito.
Questo è chiaramente un benefit di prodotto sereni.
Soffre un primo colloquio gratuito, ma ci arrivo dicendo che una cosa che ti interessa a prescindere da Sereni, che la terapia online forse va bene, forse non va bene e che va approvata per saperlo è chiaramente per arrivare a quel punto.
È stato un grosso lavoro di addiction da parte della mia collega Mac Vallejo.
È un grosso lavoro di copyright ying.
Abbiamo riscritto tantissimi titoli.
Questi sono dieci, dodici versioni di un unico titolo che poi è uscito sotto questa versione.
Sai quei romanzi che legge una riga e ridi, leggi quella dopo e piangi e intanto capisci delle cose su di te.
Secondo me la risposta qui è proprio appunto la terapia è così perché effettivamente entri in seduta e non sai mai come ne uscirai.
A volte sono sedute devastanti, a volte sono sedute che ti sollevano, che ti cambiano la settimana, ma in tutti i casi il lavoro veramente utile che impari a conoscerti meglio.
E ovviamente il grosso lavoro è stato oltre di esecuzione di posizionamento l'impianto di Cadorna che lo state vedendo è un impianto molto bello, molto nuovo e di digital art forum tutto animato, ma tutto sincronizzato.
Qui dobbiamo capire come fare in modo che le persone che entravano in stazione, quelli che uscivano dalla stazione avesse un'esperienza simile e poi c'è stato un grosso lavoro di capire su quale cartellone metto il titolo.
Questo questo che il cartellone sonoro era formato da quattro monitor attaccati molto evidente.
Lo vedevi anche di dieci quindici metri.
Abbiamo usato per un titolo molto lungo che spiegava i tanti modi in cui puoi percepire la terapia, che può essere bellissima ma anche faticosa, efficace, inefficace e tante cose mai soprattutto soggettiva.
E questo è il motivo per cui va spiegata così tanto la campagna.
Diciamo che ci è piaciuta così tanto a noi che abbiamo deciso di allargarla anche a pezzi non previsti come un tram che è girato.
Forse sta ancora girando con un titolo anche qua molto forte che spiega che chi va in terapia non è normale, ma anche chi non ci va perché la normalità non esiste.
La normalità di questa stanza è diversa dalla normalità che C' è fuori da questa stanza è diversa dalla normalità che c' è in un'altra regione in un altro paese.
In un'altra epoca siamo noi che costruiamo quello che é normale, quello che non lo è.
E poi abbiamo anche giocato su alcuni materiali particolari come questo cartellone accord uso aveva questa forma molto strana, un inizio molto largo che poi si restringeva e poi aveva un suo cugino che faceva opposto un inizio molto stretto e si allargava.
E allora abbiamo detto non usiamolo così un po' a caso.
Facciamoci un titolo coerente con la campagna apposta per lo spazio che questo qui, che spera che non sempre la terapia risolve i problemi, ma puo' aiutarci a restringere li può ridurre la loro importanza.
Trasformarli in parti più piccole di quello che siamo le abbiamo fatto utilizzando il mezzo in maniera coerente con il messaggio è l'ultimo cartellone che vi faccio vedere.
È un cartellone molto lungo che nasce da un dialogo col nostro direttore clinico Federico Russo.
E perché noi? Una cosa che non vi ho detto, che tutta la nostra comunicazione è sempre vidimata da psicoterapeuti per maggiore sicurezza.
E gli ho chiesto fede a cosa serve la terapia? E secondo te e lui mi ha detto che posso avere tantissime cose.
Può aiutarti a risolvere un problema, ma può anche capovolgere quel problema, farti capire che non è affatto un problema e che in generale ti fotografa da prospettive diverse e ti dà più libertà di scelta sulle cose della vita.
É una frase che ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di usarla.
Ma quelle parole chiave fotografarsi da prospettive diverse, capovolgere il problema ci hanno fatto capire Ok, facciamolo.
Così facciamo con una maxi affissione capovolta, nella speranza che le persone potessero fotografarla, girare al telefono, leggere il messaggio e fare quello che non fanno per il novantacinque percento delle campagne, fotografarla, eleggiamo soprattutto.
E poi magari condividerla, capendo che non era un gioco creativo fino a se stesso, ma che era legato a un messaggio.
E per fortuna è successo.
Per fortuna la campagna è stata molto condivisa, questo pezzo in particolare, ma anche altri.
In realtà.
Secondo me la campagna è semplicemente un modo molto vistoso di una cosa che facciamo tutti i giorni a cercare di parlare di Mestre mentale in maniera interessante, originale, leggera, ma sempre anche posata, vidimata con i piedi per terra.
Se volete un esempio mensile vi invito adesso a scansionare questo codice e iscrivervi a filo che la nostra newsletter sul benessere mentale che tratta di cose che ingarbugliato i pensieri senza che ce ne accorgiamo.
Ok ad esempio le notizie influiscono sul nostro stato d'animo più di quanto pensiamo o le risate o non fare le risate eh? Se invece volete conoscere la mente dietro la campagna capovolta, cioè il nostro direttore clinico federico Russo su lerner proprio c'è un corso che ha tenuto lui sul benessere psicologico sul lavoro che ovviamente vi consiglio di seguire.
E questo è federico russo questo sono io di luca e vi ringrazio a te sono lento, ne approfitto per questa scusa grandissimi complimenti davvero mi ricordo la conversazione quando sereni stava proprio nascendo con daniele francesco con uno dei due co-founder il co-founder e il russo no, proprio no roots of marketing daniele che ruolo a daniele il sì eh no diciamo co-founder e e siamo siamo perfetto e mi ricordo che lui ha detto io voglio scalare, devo spingere molto con le dobbiamo spingere e gli ho detto che sia un momento in cui le altre sono sature.
Non sarà facile.
Lui fa e lo so, ma tanto io so che l'unico modo per salvare le apparenze a investire in un team creativo fortissimo.
Questo a me ha colpito cosa vuol dire aspetta eh sì, perché l'ex funzionano soltanto se le fai con con una qualità veramente alta.
La prima cosa che mi ha detto è devo portarmi dentro francesco e infatti mi ricordo che l'ho saputo prima che ti venisse a stressare per prima che io no.
Beh, però questo qua secondo me è un grandissimo punto di vista differente e vi invito tutti quanti a pensare eh, ma un team creativo costa ok non so chi ha un business che sta incominciando a spendere in ma facciamo il calcolo di quanto spendiamo in perché veramente ci sono episodi che cominciano a spendere dieci quindici ventimila euro e qua pensiamo era anche un po' il discorso di Enrico possiamo sempre scegliere.
Ormai sono le piattaforme come tic-toc che sembra occhi il giusto contenuto che può dare milioni di views.
Quanto devi spendere in aids per avere milioni di views? Chiaro che molti video ti sbaglierai eccetera, ma un team creativo continua a macinare, continua a imparare.
Non sto dicendo che i contenuti devono essere usate senza il suo altro.
Però secondo me sta prendendo sempre più piede il concetto di fai contenuti e non semplicemente Aziz, che devono essere partire da un contenuto, da un bisogno, come ha spiegato benissimo Francesco.
Ci sono domande per Francesco? Sono io, la faccio io una mano, Ti hanno battuto sul tempo, tu eri qua sul palco ieri, quindi hai già preso la tua.
Ciao Francesca e grazie mille stra bella questa campagna.
Avrei una domanda che non è sulla creatività, ma è su il risultato.
Questa era solo campagna del momento e quindi avete poi collegato tutti i risultati a questa campagna Out of Home e C' era anch'io arco del coach.
Era un modo per dire quante persone da la campagna Cordusio e così via.
Grazie.
Grazie a te.
Intanto no, non c', era qualcuno.
Ci sono modi indiretti.
Allora questa è una campagna che nasce per la wellness.
Luca parlava di Hertz.
Qua siamo su un punto del fan, il monto anticipato.
Qua dobbiamo innanzitutto colpire persone che magari non sono neanche pensando a fare la terapia.
Il ricordo che parliamo di terapia non è il paio di scarpe e una cosa che può può nascere oggi il seme.
Magari qualcuno di voi sta pensando ha visto questo speech e matura tra tre mesi l'idea di iniziare un percorso le campagne awareness per misurare l'impatto effettivo della campagna.
Bisogna fare delle ricerche di brand e noi la stiamo facendo E non l'abbiamo finita.
Non ti posso dire con certezza Questa campagna ci ha fatto passare dal cinque percento al quindici percento di awareness.
Appunto.
Ma abbiamo tante, tante spie, tanti sintomi.
Okay, che ci dicono che la campagna sta bene.
Non è un esempio.
Sono chiaramente le visite al sito nei giorni durante la campagna.
Un altro esempio sono le condivisioni.
Ma ci sono anche tante cose più indirette, come L'azienda o le aziende, come nel nostro caso, che ci chiamano e ci dicono Guarda, pensavamo di andare con Quest'altra azienda.
Andiamo con voi dopo la campagna o l'influenza che non voleva che non ci filava.
Ok? E che dopo la campagna dice Sai che c' è? Lo facciamo o che condivide la storia? E sono ottocentomila follower che hanno visto la tua campagna gratuitamente e volerne che ci dice? Ma sai cos'è parliamo della vostra campagna, Tom.
Ci sono tanti indizi che ci oggi ci fanno dire Questa campagna ha funzionato, ma non doveva portare conversione per la conversione.
Abbiamo tanti canali che però secondo me arrivano in un momento molto diverso del processo decisionale.
E sono fondamentali, ovviamente, ma per una persona diversa.
Non so se ti ho risposto grazie.
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