Lezione dal corso C2023
Ciao a tutti e grazie per essere qui connessi insieme a me quest'oggi.
Come dicevamo un attimo fa, quella di acqua e sapone è una case a mio avviso molto interessante e completa da presentare, ma ce ne sono tante altre e le abbiamo analizzate insieme a Luca, il team, e abbiamo deciso che rispetto a questo evento nello specifico questa fosse la più rilevante, soprattutto visto il periodo dell'anno.
Per chiunque fosse interessato però ad approfondire sia questa che altre che stadi fatte da Spotify, potete andare sul nostro sito Spotify Advertising.
Lì trovate tutte le Cy stadi che abbiamo pubblicato sino ad oggi.
Um quindi mi presento di nuovo io sono Elena Siracusa e lavoro insieme alle piccole e medie imprese che investono in pubblicità su Spotify.
Um lavoro in aziende oramai da sei anni, come dicevo, e trovo particolarmente emozionante il fatto che questa società sia in un continuo divenire.
Questo fa sì che sia molto interessante.
Non solo diciamo da parte nostra che siamo all'interno, ma anche da parte dei nostri clienti um avere diciamo uno sguardo rispetto al futuro ed è quello che vorrei lasciarvi oggi, alla fine della nostra presentazione, um l'agenda del tempo che, um spenderemo insieme si divide in tre parti la prima nella nella prima parte.
Mi piacerebbe darvi un'idea rispetto a quello che è il mondo dell'audio e i relativi trend sul mercato italiano.
Questo perché, come diceva Luca, il mercato dell'audio è un mercato che, soprattutto ai più digitali può essere abbastanza sconosciuto.
Um, vorrei quindi darvi un un assaggio rispetto a quelli che sono i trend di questo mercato e come Spotify si va a posizionare al suo interno per poi passare a quella che è la um realizzata insieme ad acqua e sapone e alla loro agenzia Galli Cantos, per poi chiudere raccontando di quelle che sono le novità della nostra piattaforma um, che spero vi possano dare dei punti da poter sfruttare per investire nell'ultima parte dell'anno.
Partendo quindi dal primo punto um per cercare di darvi del contesto rispetto al mondo dell'audio, inizierei sul um soffermarci su un pensiero ovverossia il fatto che tutti noi oggi siamo esposti ad un enorme flusso di informazioni che necessariamente richiede la nostra attenzione e che spesso ci fa sentire anche sopraffatti.
Sopraffatti.
In questo contesto i brand sanno che il loro ruolo diventa il um cercare di reinventarsi in modo da continuare a creare dei contenuti che siano sempre più rilevanti e che gli permettono di essere notati.
All'interno no di tutta questa confusione l'obiettivo che quindi un brand cerca di raggiungere diventa quello di andare a creare dei legami che siano significativi con il proprio pubblico di riferimento e di riuscire a fidelizzarla um andando a costruire un media mix che sia efficace all'interno di questo contesto.
L'audio viene considerato ancora da molti un formato tipico del mondo dell' offline, quindi legato a un canale di comunicazione tradizionale.
Um e, um Quando poi si entra nel merito del diciamo inclusione di questo tipo di formato all'interno del mix l'ostacolo più grande che spesso le agenzie e i clienti si ritrovano a dover affrontare è l'ostacolo di natura creativa.
Cioè, io sono un'agenzia, un cliente che, um, ha una strategia prettamente digitale.
Non conosco il mondo dell' offline, quindi il mondo della radio non sono abituato a pensare ad una creatività che possa avere una declinazione di natura semplicemente uditiva.
Um e quindi mi ritrovo in una situazione di impasse.
Um, quello che noi abbiamo cercato di fare è pensare a delle soluzioni che mettessero più a proprio agio i clienti che vogliono avere accesso alla nostra e una delle soluzioni che per esempio abbiamo messo in atto è quella di mettere a disposizione la possibilità per i nostri clienti di richiedere le produzioni dei audio gratuitamente all'interno della piattaforma, indipendentemente dal budget che viene allocato sulla singola campagna pubblicitaria che giusto per completezza di informazioni, um ha un minimo di duecentocinquanta euro.
Si tratta quindi di un diciamo un budget che è abbastanza accessibile a tutti, sia ai piccoli brand che ai più grandi.
Um pensiamo però all'opportunità che i brand che fino ad oggi non hanno considerato l'audio all'interno del media mix si stanno perdendo in Italia nove persone su dieci ascoltano dei contenuti audio tutti i giorni.
L'audio è proprio parte di noi, del modo in cui siamo cresciuti, della nostra cultura le la nostra diciamo giovinezza.
Quella dei nostri genitori è stata caratterizzata dallo svegliarsi, accendere la radio, entrare in auto, accendere la radio e, um come tipo di abitudine di consumo.
Um ci siamo sempre affidati a quella che era la linea editoriale del canale radio scelto oggi Spotify.
Quello che permette di fare è personalizzare il contenuto e renderlo fruibile indipendentemente dal device che si sta utilizzando.
A questo si aggiunge un secondo player ovverossia il fatto che quando noi pensiamo al mondo della radio abbiamo un ascolto tendenzialmente passivo.
Quindi ci affidiamo alla scelta editoriale del canale che abbiamo selezionato, ma non possiamo proattivamente scegliere cosa ascoltare su Spotify, invece, e um diciamo per grazie al modo in cui lavora.
Il nostro algoritmo l'esperienza di ascolto è um perfettamente customizzata sulla base del tipo di musica e di contenuti audio.
Quindi anche podcast che a noi piacciono di più.
Questo fa sì che per l'utente essere all'interno di Spotify è un'esperienza, um, non solo per lasciarsi accompagnare durante la propria giornata, ma anche per scoprire contenuti che sono sempre nuovi.
Um, tutto questo ha un riscontro nei dati dell'audio digitale, che infatti continua a crescere.
E ce lo dimostrano anche i numeri per cui in Italia una persona su due fruisce quotidianamente di un servizio di audio in streaming e mediamente investe due ore al giorno nell'ascolto di questi tipi di contenuti da piattaforme di streaming.
Tutto questo cosa significa per Spotify? Andiamo a vederlo da vicino.
Spotify è la piattaforma audio più popolare al mondo, non c'è nessun altro servizio di streaming audio comparabile in quanto a copertura globale da parte del pubblico, eh? Amore nei confronti del brand che infatti si identifica come un brand e alla presenza di contenuti esclusivi di alto livello e di una tecnologia pubblicitaria che è unica nel nostro mercato di riferimento.
Um andando a vedere poi quelli che sono i nostri utenti.
Um, nello specifico, noi contiamo cinquecentocinquantuno milioni di utenti a livello globale.
Tenete conto che tra un paio di settimane ci sarà il nostro.
Quindi questo dato risulterà vecchio, per cui se siete interessati a sapere quale sarà il nuovo dato, alla fine di ottobre, avrete accesso direttamente voi, um cercando sul nostro sito qual è il numero aggiornato e il sessantadue per cento di questi utenti a livello globale è Siamo inoltre attivi su centottantaquattro paesi e la maggior parte di questi i mercati più importanti sono targettizza all'interno di studio, la nostra piattaforma service e um, come vi dicevo prima, offriamo quel servizio di produzione gratuita degli spot audio, indipendentemente dalla lingua che ci interessa registrare.
Quindi, se voi siete un'agenzia che o un cliente che ha un interesse nell'investire su mercati differenti, ci prendiamo cura noi della produzione creativa in tutte le lingue che dei mercati che voi volete presidiare.
Um se poi ci spostiamo sul solo mercato italiano tenendo in considerazione gli ultimi cinque anni e andando a guardare il dato di GlobalWebIndex, registriamo un aumento del ventisette percento nel totale degli utenti attivi mensilmente su Spotify.
Um, se invece ci soffermiamo solo sul duemilaventitré um, il dato certificato di comScore ci dice che Spotify conta quattordici milioni e duecentomila utenti, di cui il sessantasei percento free.
Ergo due persone su tre um degli utenti presenti all'interno di Spotify sono free e questo rappresenta un'opportunità incredibile.
Um se la vediamo dal punto di vista dei media e dei brand.
Um oggi Spotify è la prima app di audio streaming in Italia viene infatti utilizzata da un italiano su quattro e supera di gran lunga quelli che noi identifichiamo come nostri competitor in senso stretto di um piattaforme per la scuola di audio digitale.
Questo è il motivo per cui investire su Spotify rappresenta un'opportunità unica per tutti i brand che vogliono raggiungere un'audience che corrisponde al proprio pubblico di riferimento durante dei momenti di alto e che caratterizzano la fruizione della nostra app.
Um la peculiarità infatti, dell'utente di Spotify è il fatto che Spotify accompagna le giornate dei nostri utenti è quell'app che l'utente accende come prima cosa al mattino e che poi lo accompagna durante il la fase della preparazione, il commuting l'allenamento mentre fa la spesa mentre cucina e così via.
E dal momento che la fruizione del contenuto è audio e non è necessario essere presenti all'interno della piattaforma, mentre questo succede, um, il l'opportunità che hanno i brand è di essere presenti in un momento in cui L'utente è in ascolto attivo ed è ingaggiato rispetto al contenuto che sta ascoltando senza essere distratto da lo scroll che avverrebbe su un device fisico, diciamo vi starete chiedendo però chi sono questi utenti di Spotify e come è segmentata la nostra audience all'interno di questa slide trovate lo spaccato rispetto ai soli utenti free um e mi soffermerò su quelle che secondo me sono le informazioni più rilevanti da un punto di vista strategico.
Innanzitutto il tema legato alle piattaforme allora non vi sorprenderà vedere che il mobile è il device più utilizzato.
Quello su cui però vorrei soffermarmi è la differenza rispetto al desktop, um in termini di tempo speso nel senso che il mobile è il device più utilizzato in tutti quei momenti di transizione.
Quindi faccio commuting o mi sto allenando, vado a fare la spesa e così via.
Il desktop, nonostante sia utilizzato meno di frequente, ha un tempo speso medio molto più alto rispetto al mobile.
Ed è il motivo per cui quando i clienti mi chiedono qual è il modo ideale per approcciarsi al nostro mondo, io consiglio sempre una strategia che sia multipiattaforma per dare la priorità al target piuttosto che al device dal quale l'utente sta ascoltando in quello specifico momento um rispetto invece alle fasce d'età e al sesso, come vedete abbiamo una distribuzione abbastanza uniforme riusciamo a toccare anche le fasce d'età più adulte.
L'ultimo dato a mio avviso più rilevante è quello legato al reddito.
Um, i nostri utenti, um spesso vengono um diciamo accusati da parte del mondo del media di essere in una fascia di reddito troppo bassa, tale per cui non possono permettersi di pagare un abbonamento.
In verità, quello che ci dicono i dati è che più del trenta per cento dei nostri utenti free guadagna almeno trentadue mila euro l'anno, quindi possono permettersi di pagare un abbonamento a Spotify.
Il motivo per cui non lo fanno è un motivo di natura culturale e diciamo che siamo una popolazione che è più propensa ad accedere ad un contenuto nella sua versione gratuita, piuttosto che dover pagare un abbonamento per non dover essere esposto alla pubblicità.
L'utente di Spotify è felice di sentire la pubblicità perché si tratta di una pubblica non invasiva, non c'è sovraffollamento.
Ogni campagna pubblicitaria viene deliberata una in successione all'altra all'interno di un break per cui non c'è quel senso di um diciamo una piattaforma sovraccarica, um che un utente potrebbe provare, um utilizzando altre piattaforme o navigando su internet adesso che avete un'idea più chiara rispetto al nostro mondo um, vado a soffermarmi su um cosa? Um diciamo qual è l'esigenza di acqua e sapone? Um e in che modo ha deciso di approcciarsi al mondo di Spotify? Allora, tutti voi conoscete acqua e sapone e sapete che è un brand che offre prodotti per cura della persona e della casa? Um il il suo target di riferimento è, um, diciamo qualunque responsabile d'acquisto che, um, um diciamo, vuole prendersi cura di se stesso e occuparsi di quelle che sono le faccende di casa e um um da un punto di vista strategico, il brand sopra vive di due momenti che sono paralleli, nel senso che durante l'anno ha una parte di comunicazione che ha come obiettivo quello di promuovere um i i volantini del dei vari punti vendita e una seconda parte di promozione che va diciamo in maniera parallela nella quale si vuole ci si vuole focalizzare su dei momenti chiave dell'anno che sono legati più ad una natura sentimentale che possono essere San Valentino, la festa della mamma, il Natale e così via.
Um il cliente quindi è venuto da noi raccontandoci il fatto che erano soliti utilizzare annunci radiofonici tradizionali e volevano integrare il proprio media mix con una campagna che fosse digitale, basata sui nostri dati.
Um il cliente quindi è ga ga cantus che è la loro agenzia um, hanno deciso di affidarsi ai nostri consigli per mettere giù una strategia che potesse avere senso e che fosse il più completa possibile nell'arco di tutto l'anno quindi tenendo conto del fatto che il loro target è su diciamo paese Italia quindi è a a livello nazionale e da un punto di vista socio demografico, la fascia d'utenza alla quale si rivolgono è abbastanza ampia.
Um quello che abbiamo deciso di fare sostanzialmente è stato replicare quella che è la loro esigenza.
Quindi spingere per tutto l'anno le varie promozioni con i volantini e parallelamente dare dei bus di a Warnes rispetto a dei momenti specifici dell'anno e l'abbiamo, replicata all'interno del mondo di Spotify.
Um acqua e sapone.
Ha quindi utilizzato ad studio che è la nostra piattaforma self service per creare due campagne separate sempre attive, una con dei messaggi di branding che erano diciamo sempre validi e la seconda invece legata agli eventi stagionali a cui facevo riferimento un attimo fa.
Um gli ascoltatori di Spotify, quindi, um hanno um, hanno avuto la possibilità di vivere un'esperienza nella quale l'audio digitale è stato contestuale rispetto a ciò che gli utenti stavano facendo e gli ha permesso di um e ha permesso al brand di creare un il valore di questa campagna pubblicitaria nel trasme-, nel trasmettere il proprio messaggio su um degli utenti che non avrebbero potuto colpire in nessun altro momento se non all'interno di Spotify, proprio perché l'audio ci permette di colpire l'utente che in quel momento magari ha lo schermo spento.
Um o sta proprio facendo altro non ha in mano un telefono, ma ha una soglia di attenzione molto alta.
Dopo aver esaminato gli impa- i risultati della campagna, um, il cliente si è dichiarato molto soddisfatto della piattaforma e del modo in cui si sono approcciati alle campagne pubblicitarie.
E, um, i risultati rispetto al benchmark dei del tempo in cui abbiamo fatto questa case che oramai è stata l'anno scorso, sono stati eccezionali perché il C T R ha superato quasi di cinque volte a carnevale sei volte a Natale, il nostro benchmark di riferimento che era dello zero virgola undici per cento per il C T R.
Um, infine, la possibilità di avere accesso ad una piattaforma self service che, um ha diciamo, consente di avere tutta l'agilità del caso nell'app modifiche e ottimizzazioni strada facendo ha fatto sì che la campagna avesse un grandissimo successo proprio per la flessibilità nella gestione della stessa durante il live.
A questo punto l'ultima, cosa che resta da chiederci è in che strada sta andando Spotify.
Dove ci porterà il futuro? Um Spotify è nata, diciamo con due formati chiave um che sono stati fino a qualche tempo fa posizionati nella parte alta del funnel e cioè l'audio e il video um per chi non è familiare con questi formati vi spiego brevemente come funzionano.
L'audio è pensato per essere sentito non visto, quindi, um anche quando L'utente non ha l'app di Spotify in focus o lo schermo è addirittura spento.
L'utente verrà esposto alla campagna pubblicitaria se è in target rispetto alle impostazioni che sono state date alla campagna.
Tutti gli spot audio però coesistono insieme a un banner che è cliccabile, per cui L'utente che è interessato a scoprire di più rispetto a quella campagna pubblicitaria, può ritornare all'interno dell'app e cliccare sul banner, atterrando così sul sito del cliente.
Non è possibile skippare e il formato è sempre deliberato um, proprio per catturare al massimo l'attenzione del dell'utente.
Il video invece, viene deliberato soltanto quando l'app di Spotify è in focus e come nel caso dell'audio, non è possibile skippare e l'audio è sempre on come però è cambiata Spotify negli ultimi mesi.
Um, Come dicevo prima, i due formati audio e video inizialmente potevano essere pianificati solo con un obiettivo di pura Wass e quindi un acquisto a impression.
Negli ultimi mesi però, abbiamo iniziato a presidiare il funnel um arrivando dalla wireless anche alla consideration, per cui abbiamo rilasciato dei nuovi obiettivi a rich Impression a click fino ad arrivare all'obiettivo a per visualizzazioni che abbiamo lanciato giusto una settimana fa che adesso vi spiego, um più da vicino.
Allora questo nuovo obiettivo, um, ottimizza la visualizzazione dei primi tre secondi del video perché punta sulla consideration.
Contestualmente al lancio di questo obiettivo abbiamo rilasciato anche un nuovo video.
Sostanzialmente questo video, come vedete um dalla dalla slide viene deliberato mentre l'utente sta ascoltando la musica um e in questo caso è audio off, per cui sarà all'utente decidere se proattivamente attivare l'audio del video che sta vedendo o se lasciarlo in Newt.
Um, quello che quindi abbiamo fatto è stato andare a completare la nostra offerta video mettendo a disposizione un formato video, quello che abbiamo visto nella slide precedente, che ha un audio o n e che viene deliberato da un bar.
Un altro è un formato quello che vediamo in questa slide che invece viene deliberato audio off durante lo stream dell'utente e ed è l'utente stesso a decidere se, um espanderlo attivando l'audio oppure no.
Vediamo quindi come funziona nel dettaglio l'ascoltatore è nella view um che gli permette sostanzialmente di vedere la copertina del brano che sta ascoltando.
Dopo due secondi passati all'interno di questa view, la copertina del del brano viene sostituita dal dal video del cliente.
Se L'utente decide di cliccare sul video, questo si espanderà e, um si interromperà automaticamente la canzone che L'utente stava ascoltando e inizierà um L'utente inizierà a sentire l'audio del video.
Una volta che L'utente decide di cliccare sulla action, si aprirà il browser in app, quindi il browser si apre all'interno di Spotify e quindi sarà possibile da parte dell'utente um andare poi a effettuare delle action all'interno del sito che sia semplicemente navigare o effettuare un acquisto e così via.
Quindi, per concludere, oggi possiamo ottimizzare su Spotify sulla base di quattro obiettivi differenti in base alla nostra strategia, se vogliamo puntare sulla wireless possiamo scegliere se dare la priorità all'acquisto delle impression o al raggiungimento di quanti più utenti unici possibili.
Se invece diamo la priorità alla consideration possiamo decidere se se ottimizzare sulla base dei click o sulla base delle visualizzazioni video, sfruttando solo in questo caso specifico il nuovo formato che abbiamo lanciato contestualmente a questo obiettivo.
Um penso che questo sia il momento giusto.
Um andando a guardare proprio l'anno solare per esplorare e fare dei test su questo tipo di soluzioni.
Um, proprio in virtù del fatto che ci saranno ancora dei momenti chiave importanti da qui alla fine dell'anno.
Vi invito quindi se volete scoprire di più ad andare su Spotify Advertising, iscrivervi alla nostra la piattaforma service e dargli un'occhiata d'altronde è semplice, veloce e gratuito e se mai doveste avere delle domande sono a vostra disposizione.
Eccomi qua, grazie mille veramente Elena per la presentazione veramente interessante dalla parte di dati eccetera.
Ci sono varie domande e incomincio io sicuramente con la parte del che cosa consigli Adesso che stiamo arrivando nel Black Friday ci sono stati dei casi che o delle practice che voi avete visto, di come applicare in un momento che magari c'è più.
Non voglio dire urgenza, ma si mentre magari si può sicuramente fare qualcosa nel tempo prima per creare la wireless dietro un prodotto e arrivare verso Ma voi che strategie consigliate a qualcuno che vuole usare Spotify per il Black Friday? Allora, um, rispondo al primo pezzo della tua domanda rispetto al avere delle stadi non le abbiamo perché, come dicevo, il nostro focus al momento è sviluppare in maniera più veloce possibile la piattaforma e questo fa sì che sostanzialmente gli obiettivi a click e per views sono molto recenti e quindi non c'è ancora stato il tempo fisico sostanzialmente di mettere giù delle chiese e di metterle a disposizione.
Um, quello che però posso dirvi è che la strategia ideale per processi al Black Friday sarebbe iniziare con una prima fase di Warnes, um, in cui si può sfruttare o un formato video che si ha già a disposizione perché lo si usa sui social media, per esempio, oppure fare un test esplorando le soluzioni audio che, come vi dicevo, da un punto di vista proprio puramente di produzione e creatività sono gratuite.
Um e per e per poi spostarsi nel momento in cui siamo molto vicini al Black Friday per spingere la consideration e quindi testare i gli obiettivi a click o a nel nel targeting.
Quanto pensi che oggi sia granulare il targeting? E quanto pensi che si possa ancora più andare in profondità? Chiedo io non l'ho ancora mai usata.
Si può per esempio selezionare un unicamente podcast e un podcast specifico rispetto ad altri.
Allora, um il ventidue agosto, se non sbaglio, abbiamo fatto un lancio tale per cui adesso tutte le campagne che vengono gestite all'interno di studio vengono deliberate automaticamente sia sugli utenti che ascoltano la musica che sugli utenti che ascoltano i podcast.
Qui però aggiungo un punto um che è la rappresenta la novità più grande di questo lancio, ovverosia il fatto che è la prima volta che la pubblicità viene sentita dall'utente premium perché l'utente che sta ascoltando dei podcast originali ed esclusivi di spotify all'interno della piattaforma può essere a questo punto esposta alla campagna pubblicitaria.
Quindi la diciamo chiave che noi diamo è quella di dare la priorità al target piuttosto che al cosa sta ascoltando, um in termini di granularità nelle targettizza andiamo da um ovviamente target per geo che può essere sia italia che altri paesi e può essere una domanda eh sì e può essere stretto anche sulle regioni, sulle singole città o su uno o più cap um ovviamente c'è il dato socio demografico e per sesso per poi passare a dati su interessi che sono relativi sostanzialmente alle abitudini di ascolto dell'utente all'interno della piattaforma poi c'è un'altra categoria che invece è relativa a ciò che l'utente sta facendo in tempo reale.
E um è possibile poi targati anche sulla base dei generi musicali e visto che siamo ad ottobre e il Natale su Spotify è iniziato dieci giorni fa.
Praticamente.
Quindi gli utenti stanno già ascoltando Michael Bublé e Maria Curry.
Vi do giusto queste insite tra i nostri generi musicali esiste un genere che si chiama La musica delle feste Holidays e sostanzialmente racchiude tutte quelle canzoni che tipicamente sono all'interno delle playlist natalizie.
Quindi se l'idea che avete è di spingere un prodotto, un servizio in quello specifico momento dell'anno, questa può essere una soluzione alternativa e creativa per raggiungere l'utente mentre ascolta quel tipo di contenuto fantastico.
E aggiungo anche questo.
Tanto ci sono persone che scrivono grazie Elena mi ha illuminato su una piattaforma che non consideravo per la mia azienda.
Interessantissimo, quindi super.
E aggiungo anche che, come ha detto benissimo Elena, chiaramente ci sono tanti modi anche adesso che stanno incominciando per la parte di click, eccetera eccetera.
Si andrà sempre di più un tracciamento che chiaramente nella versione audio è leggermente più difficile, a meno che non si usi la modalità video che invece Spotify sta integrando sempre di più.
In più aggiungo io che riguardate il il caso studio ieri che con Senis, soprattutto la parte di Q a perché parlavano, ci sono tanti modi per tracciare qualcosa che magari è più legato alla wireless o che non è direttamente cliccato.
Ci sono vari tool di social disse Ci sono vari tool che ti permettono di capire quant'è l'incremento di traffico sul sito, perché immagino che il percorso di un utente possa essere sento questa cosa bene, tiro fuori, vado a cercare il sito in questione, quindi magari si va a vedere anche un incremento di ricerche del del tuo brand.
Vale la pena poi utilizzare anche advertisement come potrebbe essere Google ads di World Protection? Del tipo se io dicessi learn, sono sicuro che un sacco di persone in Italia potrebbero cercare learn con una sola n.
Quindi io potrei andare a mostrare quel tipo di ads per prevenire il fatto che venga una delle che vengano perse e inoltre quello che noi facciamo con loro, per esempio, è avere un dove c'è una domanda finale che ti chiede dove ci hai scoperto lì? Se io facessi ad su Spotify aggiungerei la voce su podcast o addirittura Spotify Ads o in generale audio adds ed è probabile che possa intercettare quel traffico e capire poi il tasso di conversione anche senza che il click arrivi direttamente da uns all'interno di Spotify.
Lo aggiungevo perché son sicuro che ci sono delle ha assolutamente senso.
Voglio solo aggiungere un punto legato al click dell'audio um nel senso che molto spesso mi diciamo mi ritrovo a fare delle conversazioni con magari enti agenzie che sono già attive su Spotify, quindi conoscono già studio, hanno accesso alla nostra reportistica.
Però spesso mi dicono um questa frase che è sì, però l'audio non clicca e io quello che gli dico sempre l'audio come formato che ci arriva dal mondo della radio sì, è pensato per essere un formato non cliccabile ma all'interno di studio.
Quando si pianifica una campagna pubblicitaria si ha accesso alla reportistica.
Nella reportistica si vede tutto l'emp, click C T R e così via.
Quindi sicuramente non è il formato che io andrei a prediligere se il mio obiettivo fosse il click, ma è un formato che clicca e questo ce lo dicono i report.
Abbiamo infatti anche dei benchmark rispetto all'obiettivo che l'utente sta impostando.
Che sia un obiettivo di wireless um quindi rich impression o click e quindi sulla base di quello siamo anche in grado di capire se la campagna sta andando più o meno bene rispetto al benchmark di riferimento.
Grazie mille, ci sono varie domande qual è lo stato dell'arte del mondo? Podcast in Spotify con particolare attenzione al settore D V? Grazie mille allora Il mondo podcast in questo momento ha delle aree grigie, nel senso che non non è esattamente definito e e chiaro nel senso che esistono dei clienti che hanno intenzione, per esempio, di sponsorizzare uno specifico podcast realizzato dal publisher X e vanno direttamente da quel publisher che gli vende la sponsorizzazione.
Tutto questo non avviene all'interno di Spotify, oppure ci sono dei brand che invece pensano al podcast come tipo di contenuto, ma non hanno un'esigenza rispetto allo specifico titolo e che quindi, come dicevo prima, danno la priorità al dove vengo sentito.
Quindi come faccio a raggiungere il mio utente di riferimento piuttosto che al Che cosa quell'utente sta ascoltando in quello specifico momento? Quindi tendenzialmente, quando mi si viene fatta questa domanda, la risposta che io do è partire dalle esigenze del cliente sulla base di quello che il cliente vuole raggiungere come obiettivo, soprattutto nel mondo dei podcast, che è un mondo molto confuso e confusionario in questo momento.
Momento capire poi qual è la direzione più adatta da intraprendere anziché partire a ritroso, in cui ci convinciamo del fatto che quello che vogliamo è il prodotto X solo perché non sappiamo che esistono n altre possibilità.
Quindi il consiglio che vi posso dare è se avete in mente delle diciamo idee specifiche di parlarne insieme, se volete approfondire, così capiamo qual è il modo miglio- il modo migliore per approcciarsi a questo tipo di prodotto Super la domanda generalizzazione Le varie persone dicono chiaramente ha senso per un'azienda fare d v audio senza però offrire prodotti audio? Sì, secondo me nel senso che si può usare l'audio è proprio è una forma diversa di wireless come un'azienda che non vende video, che fa video chiara video per promuovere il proprio prodotto, assolutamente, cioè tutti se immagino che chi scriva magari non ha Spotify, quindi non è familiare rispetto alle campagne pubblicitarie che ci sono in piattaforma, ma trovi dai più grandi brand della grande distribuzione fino alla pizzeria sotto casa.
Ha senso sempre fare il formato audio è un formato che va a completare il media mix, quindi è semplicemente il modo in cui vai a declinare una creatività che magari su altre piattaforme hai realizzato come display su altre la usi come video su di noi puoi avere accesso sia al video che all'audio.
E su questo come funziona il processo di creazione gratuita delle Voices? Allora, durante la creazione di una campagna pubblicitaria che, um dicevo, fa parte di Scusate, mi faccio un passo indietro.
Allora si accede a Spotify e come vi dicevo, l'accesso alla piattaforma è gratuito, non c'è nessun costo finché sostanzialmente una campagna pubblicitaria non parte e non inizia effettivamente a deliberare.
Quindi durante il processo di creazione di campagna pubblicitaria, quando si arriva nella parte dedicata ai materiali, viene chiesto all'agenzia al cliente se hanno già a disposizione un formato audio? Se la risposta è sì, allora lo si caricherà come avviene per il video? Se la risposta è no, invece, um sostanzialmente noi diamo la possibilità di scegliere il tipo di voce uomo donna e il livello di maturità viene inserito il copione, lo script che volete che l'attore legga um potete inserire tutta una serie di commenti più qualitativi in base anche alla vostra expertise quando si pensa al mondo dell'audio che possono andare dal vorrei che il tono voice fosse istituzionale al proprio entrare nel merito del vorrei che facessi una pausa qui che ponessi più enfasi su questa parola e così via.
Una volta che si diciamo finalizza questo processo che però richiede veramente pochi click.
Se avete già a disposizione il copione nell'arco di ventiquattro ore, noi vi mandiamo lo spot pronto in approvazione.
Se siete contenti lo occupate e chi lo degli speaker veri delle persone fisiche e io posso cambiare quante volte voglio Sì, l'unica cosa che non puoi fare proprio nel processo di creazione è chiedere una voce diversa.
Cioè, in quel caso devi chiedere un nuovo spot, ma se hai delle modifiche da far fare e la voce è okay, puoi far fare tutte le modifiche che vuoi, semplicemente ogni volta che si lo si rimanda indietro per una modifica Um riscattano le ventiquattro ore, ma vi dico già che tendenzialmente ci vuole molto meno di così ed è gratuita.
Questa cosa è gratuito, potete chiederlo Quante volte volete indipendentemente dal budget che viene allocato.
Quindi per fare l'esempio peggiore allocando duecentocinquanta euro nel lasso di tempo che decidete voi, um quindi non c'è nemmeno un paletto.
In termini di timing poi si apre un tema rispetto al senso però in assoluto da un punto di vista tecnico non ci sono paletti, potete richiedere infiniti spot audio e richiedere infinite modifiche.
Oltretutto, come dicevo prima, dal momento che la voce dello speaker deve seguire il mercato nel quale voi state creando la campagna pubblicitaria, se fate campagne multi potete chiedere campagne e scusatemi spot registrati da attori che parlano le varie lingue dei paesi che state targhetizzate ed è sempre gratis.
Fantastico, veramente interessante.
Grazie mille Elena per questo intervento una domanda da oggi c'è un modo di mostrare ad oggi c'è un modo di mostrare altro su Spotify, anche gli utenti premium l'hai nominato prima ma giusto per sì.
Allora, come dicevo prima, adesso tutte le campagne che vengono gestite all'interno di studio vengono deliberate sia sugli utenti che ascoltano la musica e in questo caso sono solo i free che sugli utenti che ascoltano i podcast originali ed esclusivi di Spotify, che include quindi anche gli utenti premium.
Fantastico.
Una volta che una persona clicca sull'app, continuo ad ascoltare il mio brano o la musica e la o la musica si ferma.
Sarebbe bello poter continuare ad ascoltare la musica, anche se ascolta l'esperienza allora per tutti i formati um ecce-, ad eccezione di del video di cui ho mostrato la slide alla fine che abbiamo lanciato la settimana scorsa, tutti i formati audio e video vengono deliberati tra una canzone e un'altra o prima che diciamo quando entriamo in app prima che parta la prima canzone, quindi non c'è nessun tipo di interruzione.
Il formato che invece abbiamo lanciato la settimana scorsa sostanzialmente è il formato che è più vicino a un video che viene di solito gestito su un social media e cioè viene deliberato in audio off, mentre l'utente sta ascoltando una canzone.
Se L'utente vuole può espanderlo e a quel punto si interrompe l'ascolto della canzone e inizia a sentire l'audio del video.
Ma se per esempio dovesse pentirsi di questa decisione, può decidere di ridurre di nuovo il video che si vedrà a quel punto quadrato e smetterà e smetterà di sentire l'audio del video tornerà a sentire la propria canzone quindi l'interruzione esiste, ma è diciamo proattiva.
E sulla scelta del singolo utente noi non interrompiamo um diciamo in maniera cioè di nostra sponte è la l'ascolto potente.
Grazie mille.
Ci sono un paio di domande, tanto sono molto interessanti.
Anche a me interessa molto la targhettizzazione in tempo reale.
In cosa consiste? Puoi essere specificato per favore? Vi faccio un esempio in parallelo che faccio sempre, perché secondo me è più chiaro.
Allora, come vi dicevo, le due i due macro calderoni di targhettizzazione sono per interessi e per contesti in tempo reale.
Si chiama così um all'interno di questi due calderoni ci possono essere delle selezioni, delle voci che sembrano andare in overlap.
Facciamo un esempio abbiamo sia l'interesse fitness allenamento che contesti in tempo reale, fitness, allenamento la differenza dove sta che nel primo, quello degli interessi l'utente viene esposto alla campagna pubblicitaria, indipendentemente da ciò che sta ascoltando in quel momento, ma sulla base del fatto che i suoi ascolti recenti all'interno della piattaforma sono stati relativi a playlist per l'allenamento podcast relativi al mondo del fitness.
Nel secondo caso, invece, nei contesti in tempo reale, la deliberi della campagna pubblicitaria avviene mentre l'utente ascolta una playlist per allenamento.
Come facciamo a sapere che è una playlist? È per l'allenamento sulla base delle keywords.
Quindi tutte le playlist che sono presenti all'interno di Spotify che hanno tra le proprie keywords training, jim eccetera vengono considerate come playlist dell'allenamento.
Dovrei aver assolutamente benissimo eh? Se le apps per il Natale posso usare il brano natalizio di Maria Curry come funziona per il copyright della canzone audio? Sbaglio o non usi veramente la canzone? Cioè fai la tua pubblicità sulla canzone, allora faccio un passo indietro, allora qualunque brand che vuole utilizzare un brano um deve pagarne i diritti per per l'utilizzo e non è una cosa di cui noi ci occupiamo.
Quindi nel caso in cui, per esempio, ci fosse l'intento di utilizzare il brano di maria carry è una cosa che voi dovete fare, diciamo al di fuori della nostra piattaforma e arrivare su Spotify con una licenza.
Um quindi a quel punto noi possiamo registrarvi il ma ci sarà qualcuno del nostro team che poi fa le verifiche sui vari materiali che si metterà in contatto con voi e vi chiederà di farci vedere questa licenza per assicurarci che abbiate i diritti per l'utilizzo del brano um il riferimento a cui facevo io, um a cui il il tema a cui facevo riferimento io prima invece, quando ho citato Maria che michael Bublé le place del Natale um mi riferivo al momento al tipo di genere musicale che l'utente sta ascoltando quando viene esposto alla campagna pubblicitaria.
Quindi quel brano non si sente diciamo in background, ma è cioè la pubblicità viene deliberata tra il Holy One for Christmas e Michael Bublé che canta una delle sue canzoni assolutamente non c'è rischio che l'utente primo accolga negativamente l'esposizione ai nuovi annunci che avete lanciato.
E questo mi interessava perché io ascolto un po' ascolto podcast e all'inizio di un paio podcast c'erano una pubblicità e io veramente mi chiedevo perché non l'avevo mai sentito perché io sono premium fra i premium e mi dicevo pensavo che fossero loro a inserirla facendo parte con i brand, ma mi dicevo sono sempre troppo diversa, è impossibile che la inseriscano.
Quindi mi chiedevo questa cosa e avete fatto immagini dei test o altro perché la vostra grandissima position un sacco di volte era proprio del fatto del diventa prima per non per non avere altro molto spesso e su questo purtroppo mi gioco la carta del non posso darmi una risposta.
Nel senso che è un tema che riguarda um team e un diciamo una business unit differente dalla mia, che si occupa proprio della definizione di quelle che sono le varie tipologie di abbonamento, cosa prevede ciascuna eccetera eccetera? Um, al momento per noi la gioia sta nell'opportunità, nel senso che se non la guardiamo dal punto di vista dell'utente, ma dal punto di vista del brand per noi è, anzi vi dirò, quando abbiamo fatto questo lancio il ventidue agosto, i feedback che ho ricevuto sono stati il fatto che la pubblicità venisse deliberata anche quindi sentita anche dall'utente premium, era quello che tutti stavamo aspettando, quindi da parte del mondo del media c'è grandissimo e purtroppo non posso darvi una risposta invece sulla parte diciamo di percezione dell'utente perché non rientra nel mio ambito di riferimento.
Qual è stato il tuo percorso di studio? Chiederò perché potrebbe essere interessante.
Allora guarda Laura, lo trovi sul piano LinkedIn e io ho studiato economia alla Triennale, alla magistrale in Cattolica a Milano e e poi penso come tanti giovani ragazzi, ho mandato una serie di candidature per fare uno stage in tante aziende di natura diversa e un po' il destino e un po', diciamo.
Il mio interesse per la pubblicità ha fatto sì che iniziassi la mia prima esperienza in est e poi ho continuato in questo mondo perché mi ha appassionato particolarmente.
Grazie mille e chiedono grazie mille, è possibile registrare anche interventi in dialetto? Allora è una bellissima domanda.
Nel senso che eh dipende, è una cosa che voi potete richiedere e se becchiamo un attore che parla col dialetto, allora sì, non ti riesco a dare una risposta precisa, nel senso che veramente dipende dagli speaker che in quel momento sono disponibili.
E magari abbiamo il milanese, ma non abbiamo il palermitano.
Um quindi direi dipende da qual è il dialetto e dal momento specifico in cui fate la richiesta, perché avere una geolocalizzazione unita al dialetto sarebbe veramente interessantissimo.
Poi dipende dal brand e tanto altro.
Però certo sarebbe veramente bello il punto che pensate a quanti speaker dovremmo avere i dialetti d'italia, quindi sarebbe complesso e anche perché forse non riusciremo nemmeno a restituirvi lo spot in ventiquattro ore.
In quel caso però sì davvero se parliamo dei dialetti, cioè il romano il siciliano ma è abbastanza fattibile come cosa richiedete in fase di creazione dell'ad e um diciamo una volta che poi noi assegniamo questo questa registrazione a il profilo che voi avete identificato, quindi magari selezionate uomo giovane non abbiamo un uomo giovane che parla quel dialetto, magari esiste invece un uomo non so adulto.
Aggiungo che per esperienza io personale con veramente pochi euro potete comunque trovare dei doppiatori o altro che vi permettono di fare questi spot.
Chiaramente dovete uscire dalla piattaforma Spotify non c'è questo servizio, però vi posso garantire che costano relativamente poco le se se poi tanto si parla di audio veramente brevi, tendenzialmente si può trovare con un ottimo prezzo.
Quindi secondo me se veramente una cosa volete testare, non fatevi bloccare dal fatto che magari non ci sia un doppiatore testate te lo puoi da lì capite se investire oppure no.
Alla fine stiamo sempre parlando di business, si parla di investimenti, è interessante starli scusami, visto che ci paghi il tema uscire dal mondo di Spotify.
Mi viene in mente un punto che non ho detto e cioè che le creatività che realizziamo noi possono essere reali, utilizzate solo su Spotify quindi se nel vostro retropensiero c'è di per esempio fare insieme a Spotify un ft radio, non potete utilizzare quella creatività.
Quindi a quel punto sì, ha senso procedere come indicava Luca Eh? E poi utilizzare quella creatività sulle sui vari diciamo player che andate a coinvolgere ci sta assolutamente.
Ci sono anche librerie consultabili su Spotify per vedere gli altri che fanno in questo caso, allora no, nel senso che, come dicevo sul nostro sito, ci sono altre case Stas però ovviamente sono cioè una goccia nell'oceano rispetto a quelli che poi sono i brand attivi e le campagne che sono andate live.
Però Mauro, se hai in mente un industri, un brand nello specifico e hai voglia di contattarmi, posso vedere se ci sono i relativi competitor o comunque cosa abbiamo dell'industria attiva all'interno della piattaforma e condividerti.
Che cosa? La creatività che è andata live fantastico.
Posso con un unico budget impostato mostrare diversi audio per diversi obiettivi di una campagna.
Il budget si imposta al livello di campagna ed è lo stesso livello in cui si sceglie l'obiettivo.
Questo significa che per duecentocinquanta euro puoi mostrare quanti spot vuoi o far ascoltare quanti spot vuoi che però devono avere lo stesso obiettivo e lo stesso target, ma il minimo di duecentocinquanta euro vuol dire che se io ne metto trecento posso poi slittare tra due campagne o è proprio ogni campagna duecentocinquanta euro? Allora tu puoi avere facciamo un esempio tu hai due creatività, ma il target che vuoi colpire è il medesimo.
Tu fai una sola campagna che ha un solo obiettivo duecentocinquanta euro e carichi due creatività che poi vanno a rotazione.
Se invece vuoi promuovere um penso al mondo della pedine, per esempio loro avevano due target che andavano due targhe di riferimento in contemporanea.
No, non puoi con duecentocinquanta euro targettizza entrambi i target, ma dovrai creare duecentocinquanta euro uno e duecentocinquanta euro.
Quindi ogni campagna sono cinquanta euro minimo solo quello? Chiedo sì, okay, perché se quello era e scusami, dicevi figurati no, perché volevo capire se era duecentocinquanta minimo di budget investito, che poi sli tra quanto voglio o per ogni campagna di duecentocinquanta.
E il minimo di budget che puoi splittare su quante creatività vuoi, ma non però il target resta invariato.
Se invece vuoi targetti con una creatività, gli uomini con l'altra creatività le donne oppure fare contemporaneamente con una creatività um un obiettivo impression e con l'altro l'obiettivo click devi creare due campagne differenti, quindi diventerà cinquecento euro.
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
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Ho scoperto Learnn tramite una sponsorizzata IG! Mi si è aperto un mondo! Trovo tutti i corsi molto utili ed interessanti, complimenti a Luca ed a tutto il team Learnn
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Learnn mi ha permesso di approfondire temi che stavo studiando all’università e mi ha fatto scoprire altri corsi che mi sono serviti molto all’inizio del mio percorso da freelance.
Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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