Lezione dal corso C2023
Allora ciao a tutti.
Innanzitutto vabbè, grazie a Luca, grazie a tutto il team di Lerna per averci invitato a darci questa occasione di presentare il nostro caso studio.
Come diceva Luca il caso studio il titolo è di quelli mirabolanti più centoventiquattro di fatturato per il Black Friday è Natale.
Io generalmente non sono un grande amante di questi titoli perché poi nascondono tanto.
Infatti quello che vogliamo su cui ci vogliamo concentrare maggiormente è soprattutto farvi capire qual è il metodo su cui siamo arrivati.
Poi d'accordo arriveranno anche, ovviamente i risultati.
Però la cosa più importante su cui noi mettiamo tantissima attenzione il processo, il nostro metodo che se perpetrato nel corso del tempo sicuramente ecco, riesce a aiuta i vostri business a scalare.
Andiamo avanti.
Innanzitutto una breve presentazione di chi siamo? Io sono Lorenzo Fiorito co-founder di Taz e accanto a me c'è Francesco Francesco mi occupo di performance marketing in Taz Daz è un'agenzia di digital marketing, o meglio di marketing analitico.
Non mi piace neanche più fare la differenza tra digital non digital.
Lascia il tempo che trova.
Noi facciamo marketing analitico.
In che modo lo facciamo? Innanzitutto siamo attivi su quattro tipi di servizio.
Il primo, che secondo me ad oggi è quello più importante, forse è la raccolta l'organizzazione dei dati.
Noi organizziamo i dati, li raccogliamo.
Quindi i tracciamento efficienti al massimo i tracciamento.
Tutto deve essere tracciato bene.
I dati devono essere organizzati bene, devono essere dati puliti, dati efficaci li mettiamo tutti insieme.
Poi, ovviamente, andiamo ad analizzare questi dati.
Secondo servizio.
E qui la sfida è trasformare dei dati che fondamentalmente non ti dicono nulla in informazioni, informazioni utili da business, informazioni attraverso le quali poi creiamo strategie di business.
Terzo punto servizio servizio che offriamo ai nostri clienti Strategie di business Che attenzione, non non sto parlando solo di strategie comunicative, perché molte volte il marketing viene confuso solo per l'ultima delle qua- delle famose quattro p no la promotion.
In realtà noi facciamo marketing analitico su tutte le quattro p.
Noi partiamo prodotto, quindi raccogliamo dati per capire.
Ma il mio prodotto, quello che sto vendendo risponde a una reale esigenza di mercato il prezzo.
Quindi il price è quello giusto.
Il placement dove sto comunicando dove sto vendendo il mio prodotto sono quelli giusti.
Sono efficientato.
Poi fatto questo, costruito la macchina, andiamo a rivolgere la nostra attenzione e tutte le nostre analisi su come comunichiamo.
Ma io dico sempre no.
La comunicazione è un po', la benzina che metti all'interno di una macchina.
Ma se una macchina non l'hai costruita o le ruote sgonfie, ecco difficilme- difficilmente puoi farla correre.
Quindi noi tutte le analisi che facciamo, soprattutto inizialmente, sono tante rivolte verso il prodotto.
Costruiamo il prodotto, cerchiamo di farlo in maniera più analitica possibile.
Per farlo abbiamo ingegnerizzato un nostro metodo.
Abbiamo messo innanzitutto al centro la data analysis.
Abbiamo messo al centro le nostre figure, i das, che hanno alzato di brutto il livello appunto delle analisi e dell'output che riusciamo riusciamo a liberare ai nostri clienti.
Fatto questo andiamo analizzare principalmente tre dimensioni.
La prima è tutto ciò che riguarda l'utente.
Quindi chi sono i migliori clienti? Chi sono i miei char? Quanti char da quanto tempo non tornano? All'acquisto qual è la corte medio di conversione? Andiamo analizzare tutti questi tipi di dati.
Seconda dimensione di analisi invece, è tutta la parte di strategia di contenuto, ovvero io come comunico poi a questi tipi di utenti per creare diverse contenu- diverse strategie, appunto di contenuto terza e ultima dimensione di analisi invece, è tutto ciò che riguarda il sito internet, quindi la parte di rate option, quindi landing page o i bottoni all'interno del sito.
Gli user experience all'interno del sito per capire come efficientare al massimo anche l'ultimo tassello da parte del funnel di acquisizione di un utente.
Lo scenario allora è il caso studio o questo è un un caso studio che abbiamo creato delle strategie che abbiamo creato nel Black Friday dell'anno scorso industri per darvi un attimino di contesto ski e profumeria negozio sia offline con una grossa catena di negozi offline e soprattutto su Milano.
E ovviamente uno shop online abbastanza importante con tanti prodotti riferiti a queste due categorie.
Abbiamo dei abbiamo fatto una prima analisi, appunto quello che dicevo sulle tre dimensioni di analisi e abbiamo isolato e priori i problemi più più importanti, quelli che bloccavano la scalabilità appunto del business.
In un momento così così importante come il Black Friday era importantissimo per noi appunto andare prima di tutto a risolvere questi problemi.
Quindi, ovviamente il primo problema su cui ci siamo scontrati e endemico del un po' di tutti i business in questo momento qui è che Black Friday e Natale i costi sono in aumento, il C P m ti schizza perché banalmente ci sono molti più inserzionisti che appunto cercano di rubarti il tuo spazio pubblicitario.
Commercio e t in discesa.
Abbiamo notato nel corso dei mesi che c'era un commercio R t che faceva fatica a crescere, quindi siamo entrati di più deep in questo problema qua abbiamo capito anche dov'era questo problema ce lo racconterà appunto Francesco a breve e la fuga dei premium terzo problema per ogni per ogni business è sì importante la fase di acquisition, ma secondo me è molto più importante la parte di redemption la parte di fidelizzazione, soprattutto su quel cluster di utenti che è il più profittevole per il business, ovvero quelle che banalmente ci lasciano più soldi.
Stavamo vedendo che appunto i premium stavano fuggendo un attimino dal nostro business.
Non ci potevamo permettere di perdere questo cluster di utenti cui ovviamente ci sono tanti sconti.
Quindi c'è tanta lotta commerciale e i nostri competitor erano molto aggressivi in comunicazione commerciale.
Quarto ultimo problema che siamo andati a evidenziare erano i char, ovvero è un uno sfruttato, ovvero ci sono tanti utenti che non tornavano agli acqui- all'acquisto, utenti che comunque noi avevamo già acquisito, per cui avevamo investito del tempo e ovviamente delle risorse.
Doveva essere appunto messi al centro anche della strategia, perché era il momento adatto dell'anno per fare quella scontistica c'è più predisposizione all'acquisto.
Quindi era il momento ideale per cercare di riacquisire tutti quegli utenti.
Lascio la parola adesso a Francesco che si è occupato operativamente poi di portare avanti questo progetto.
Io ci sono dopo per le domande ogni tanto interverrò, quindi scusami se ti interrompo Francesco, Ciao a tutti! Intanto e grazie Lorenzo appunto per la presentazione.
Allora questi quattro problemi individuati sono appunto, come ha detto Lorenzo, il primario è la crescita dei charney che porta appunto un problema a livello a livello di business, perché Charney portano un abbassamento della e ovviamente un abbassamento del del fatturato.
Lo vediamo già prima prima di tutto da questa slide in cui che ci fa vedere insomma dove il punto critico quando un utente appunto diventa Char Charney è tra il quarto e il sesto mese.
Dobbiamo capire come arrivare in modo efficace ed efficiente da un utente proprio in quei mesi lì, altrimenti lo perdiamo.
Questo era il primo problema.
Il secondo è il crollo del conversion rate, particolarmente durante appunto il check-out.
Cosa succede? Che un aumento di costi, un aumento di costi di acquisizione, un aumento di C p m, un un aumento di difficoltà proprio perché entriamo in un momento importantissimo dove tantissimi competitor entrano sul mercato insieme a un crollo del commercio rate sul sito.
Insomma, diventa una situazione veramente spaventosa, quindi dovevamo un attimo trovare una soluzione partendo sempre da un problema e ci arriveremo anche a questo punto.
Poi in un secondo momento il il settore dei premium, i premium customer che erano minacciati appunto dai competitor con sconti molto molto alti e come vediamo qua nella parte di New Customer e Charney, la parte premium porta tantissimo fatturato, nonostante sia una percentuale veramente bassa.
Questo questa sperimentazione Questo club è molto, molto importante.
Insomma, per capire come si comportano i diversi tipi di utenti che diciamo anche che preferenze come si comportano all'interno del sito, tutta questa analisi è fondamentale per arrivare a trecentosessanta gradi con le nostre strategie ai diversi segmenti degli degli utenti e questo ci permette ovviamente di avere più efficacia.
Dai primi in poi abbiamo la cosiddetta miniera d'oro.
Guardate qua La percentuale di questi utenti, quindi milleseicentoventiquattro utenti che rappresentano solamente il cinque percento dei dei clienti totali del business, ma che contribuiscono al ventuno percento dell'intero fatturato.
Ci sono qua, appunto, un problema.
E una grandissima opportunità.
Il problema, ovviamente, è che se questi tutti questi clienti diventano Charles o o anche se il cinque percento diventa magari il tre percento, c'è una grandissima perdita di fatturato per il business.
Da un lato, all'altro l'opportunità è porta quella percentuale del dal cinque anche solo al sette al dieci percento c'è un la percentuale del cinque percento può essere molto piccola, ma la la il contributo che tutti questi clienti danno appunto al fatturato è enorme.
Qua è l'opportunità.
Questa è la nostra sfida.
Il quarto punto problema era i costi in aumento.
Vediamo appunto il grafico mostra i dati fino a settembre.
Dopo li vedremo totali e c p m e c p a C p a appunto è in in continuo aumento da praticamente da dal mese di maggio e i c p m stanno iniziando ad entra ad alzarsi proprio per l'entrata di tanti competitor sul mercato.
È il mese e sono i mesi più importanti, dove la maggior parte degli e-commerce deve fare il fatturato praticamente dell'anno quattro problemi quattro soluzioni Tante volte si pensa a che ci debba essere una soluzione creativa e proprio tante agenzie, tanti, anche freelance, si interrogano su questa cosa.
Voglio fare qualcosa di di creativo, di molto figo per il mio cliente.
Come posso fare? Il nostro consiglio è sempre quello di partire dai dati, da di partire dall'analisi della situazione e di partire dai colli di bottiglia del business.
Se io capisco quali siano e quali sono i colli di bottiglia di ogni cliente di ogni business in circolazione, io riesco a capire anche come arrivare a risolvere questi colli di bottiglia e trasformarli in opportunità, proprio come abbiamo fatto in questo caso studio.
La prima opportunità era appunto quindi dal problema alla soluzione.
Io vedo che c'è un'opportunità per i charney.
Se io riesco ad aumentare il rate dei char, io aumento il di ogni cliente.
Quindi porto uno marginalità e due ovviamente fatturato al business come l'abbiamo fatto.
Faccio una strategia di Wick per i char winck.
Cosa vuol dire? È quel flusso mail che utilizziamo quando una persona, appunto, non non acquista più da noi abbiamo paura che sia andato da da un competitor o che si sia dimenticato di noi.
Se tanti di noi utilizzano cleo e sanno che l'email impostata è ci manchi, ecco la winck strategy è proprio quella far capire con un punto emotivo che il cliente appunto ci manca perché non non acquista più da noi.
Se io riesco ad aprire appunto a creare una strategia proprio per i charme, evito che vadano dai competitor perché acquistano appunto dal mio business, dal mio brand e quindi aumento il rat.
Poi aumento anche il e tutto questo è un guadagno non solo di fatturato ma anche di marginalità.
Ricordiamoci che siamo dei consulenti per il brand, siamo quasi dei soci per il brand, quindi non solo dobbiamo capire come aumentare questo benedetto fatturato, ma anche la parte molto importante, perché ogni business sta in piedi è la parte di marginalità su ogni cliente che abbiamo già acquisito non paghiamo il costo di acquisizione, paghiamo solo il costo di prodotto e tutti i costi generali, ovviamente di amministrazione.
Oltre a questo gli chiedo anche u g c user generated contents che mi serviranno per un altro problema che ho individuato l'aumento appunto della c p a.
È una difficoltà enorme a scalare in un momento in cui il business deve scalare, lo vedremo più avanti, alcune per fare per fare questo, per avere efficacia in una wick strategy.
Come abbiamo visto prima, l'emozione l'emozione serve sempre a creare un legame con il nostro cliente, capire perché quali tipi di clienti e che preferenze hanno i nostri clienti quando non comprano più da noi.
Quindi deve esserci un punto emotivo.
Uno ha anche lato è dato dall' p per creare questa relazione.
Se io creo questa relazione, capisco dove ho sbagliato, magari in precedenza, e capisco come risolvere e creare ancora più legame e portarli ancora a comprare da me.
E ovviamente, appunto, la parte di Ipe c'è sempre è un pre black Friday, quindi il valore sicuramente è intrinseco do degli sconti prima delle altre persone di altri brand e quindi ovviamente c'è una mail e un flusso che determinerà un'apertura di questa, di questa scontistica di questa offerta e anche poi agli con le solite nostre leve sempre funzionanti e la scart e l'urgen abbiamo visto appunto, probabilmente avete visto anche una presentazione di Alex Pil questa mattina aggiungerle la le recensioni nella parte di email dà sempre dei buoni risultati.
Quindi grazie Alex per il tuo speech opportunità.
Il secondo problema era la parte di conversion rate.
Cosa abbiamo fatto per conversion rate option? Questo cosa ci porta? Ci porta a un aumento del conversion rate in un momento in cui dobbiamo essere veramente attenti a non farlo scendere.
Quindi dobbiamo scalare con le nostre.
Con le nostre campagne di advertising dobbiamo essere molto bravi a portare anche in retention, ma dobbiamo avere un sito efficace.
Dobbiamo avere efficacia a livello di sito per trasformare ogni opportunità in un aumento del fatturato.
Abbiamo visto appunto che il conversion rate crollava nella maggior parte dei casi, appunto a livello di checkout, perché c'era la registrazione obbligatoria.
Quindi un utente per comprare.
Purtroppo nel duemila e ventidue era ancora così su questo cliente doveva registrarsi.
Abbiamo deciso subito di togliere la registrazione obbligatoria, quindi che non c'era non c'era per niente la registrazione.
Un utente poteva completare il suo acquisto.
Ma cosa abbiamo capito? Abbiamo visto che benissimo il breve termine, ma noi con il cliente dobbiamo ragionare soprattutto a medio e lungo termine.
Perdiamo tutti i dati di preferenze e di come si possa girare come po- quale sia la del cliente quando un utente, appunto, non ci lascia tutti questi dati e quindi in un primo momento il rate io lo aumento.
Ma tutti questi dati che ho perso dopo come faccio? Come faccio li glieli devo chiedere in un secondo momento, nel caso in cui l'utente non volesse condividerli, sono dati persi e quindi è perso per il nostro business.
Abbiamo deciso quindi di non rendere più obbligatoria la registrazione, ma di renderla diciamo abbiamo provato a convincere gli utenti a registrarsi e quindi a darci tutti questi dati di preferenza che per noi sono oro.
Ricordiamo la slide precedente del retention rate cinque percento della popolazione delle dei nostri clienti ci dà il ventuno percento di fatturato.
Abbiamo quindi dato ovviamente una scontistica.
Abbiamo agito sulla scontistica, abbiamo agito sulla raccolta punti e abbiamo dato anche accesso ad eventi esclusivo e consulenze su richiesta.
Quindi da una parte io ti lascio libero di fare di completare il tuo acquisto senza darci dei dati di preferenza che possono servire anche al cliente per proporre offerte personalizzate dall'altra.
Però ti propongo anche una possibilità di avere degli sconti se ci dici magari quale prodotto ti piace, se ti piace più a o b, se ci hai conosciuto tramite un canale o l'altro tutti questi dati ci permettono di essere più efficienti in tofu più efficienti in quindi guadagnare marginalità e fatturato.
Questo è appunto è il dato appunto del conversion rate dopo ottobre, quindi contando novembre dicembre, abbiamo visto un grande aumento a livello di un grande appunto rialzarsi del conversion rate.
Ma anche abbiamo agito sul medio e lungo periodo, quello che piace fare a noi la il terzo problema era la parte dei primi un customer.
Quindi dovevamo evitare che questi primi un customer che tanto danno al nostro business andassero dai competitor che potevano agire molto più su scontistiche aggressive per prenderli e che per noi, insomma, poteva essere una grande rovina.
Abbiamo deciso di fare una strategia di proponendo appunto una consulenza one to one per da un lato aumentare il rate e quindi assicurarci che conoscessero sempre di più il nostro brand e che continuassero a comprare da noi, ma dall'altra aumentando la a b.
Intervengo io su questo.
Vi ricordo che stiamo parlando di un industrie molto personale dei prodotti a um di acquisto molto emozionali, molto personali, ovvero skincare e profumeria.
Non vanno bene qualsiasi profumo e devo trovare il profumo adatto a me, alle mie caratteristiche, a quello che mi piace, a quello che è il mio background.
La stessa cosa con la skin care.
La skincare va bene per la mia pelle, per i per quello che piace a me o quello che non piace a me.
Quindi in questo caso la consulenza qualitativa diventa un punto di forza che il business riesce a proporre.
Purtroppo sono andato alla slide dopo, quindi non c'è più Ipe.
Ecco la strategia che abbiamo attuato e quindi abbiamo offerto una consulenza in negozio.
Avevamo circa tremila persone dei nostri primi che dovevamo raggiungere tramite email marketing tramite canali di comunicazione.
Un po' più immediati, quindi WhatsApp per esempio.
E abbiamo detto ci sono cento slot disponibili per prenotare una consulenza gratuita in negozio.
Cosa ha portato questo? Uno un gran casino per il negozio.
Ve lo diciamo assolutamente sì, ma ha aumentato a duecentocinquantaquattro euro la o b l o v di un singolo acquisto.
Se io vado indietro e scusate un attimo, se c'è qualche caricamento che va male, vi faccio vedere la o B appunto.
Prima di questo evento la b normale era centottantanove appunto sul single purse centottantanove euro per la parte premium e comunque anche per la parte dei char era centosessantacinque solo la parte premium, non considerando la parte class che era sessantadue e sessantatré siamo riusciti a portare da centottantanove.
Prendo il dato migliore in considerazione senza fare una media a duecentocinquantaquattro con un singolo acquisto.
Tutte queste persone non ci abbiamo guadagnato solo a livello di fatturato e di margine perché ricordiamoci che sono ovviamente clienti che già abbiamo acquisito, su cui non non paghiamo il costo di acquisizione, ma ci abbiamo guadagnato la cosa più importante nel lungo periodo, quindi con una relazione che abbiamo creato ancora più forte con i nostri cento, magari anche tremila, perché si sono sicuramente sentiti meglio rispetto e sentiti su un palcoscenico.
Chiamiamolo rispetto a tutti gli altri clienti.
Quindi anche questa relazione tra noi versus loro, noi premium, che dobbiamo essere trattati in qualche modo in maniera migliore rispetto ad altri, è venuta fuori e questo sicuramente porta beneficio soprattutto nel lungo periodo.
Ora capite no? Quando vi ho detto all'inizio che non credo troppo una differenza tra digital offline il marketing ormai è un canale, ce lo siamo detti anche in questi giorni l'avete già ascoltato, motivo per cui anche anche su questo tipo di cliente non abbiamo ragionato nel li intercettiamo online, ma portiamoli offline conosciamo guardiamoci negli occhi, creiamo una relazione perché ad oggi è più importante avere una relazione che avere un cliente, perché è la relazione che ti porta valore a medio e lungo termine.
È quella che noi cerchiamo di creare per tutti i nostri clienti.
Ultimo e forse più difficile cosa da attuare, analisi, offerta, frontend.
Perché la più difficile? Perché prima ragionavamo su clienti che già ci conoscevano già avevano acquistato da noi.
Magari c'era il rischio, appunto, che non acquistassero più, ma già avevano acquistato da noi.
Qua dobbiamo agire su utenti freddi o su utenti che magari provano competitor e non non hanno mai provato noi in un momento in cui i costi sono alle stelle e insomma, tutti sono nel mercato.
Abbiamo agito appunto a livello trecentosessanta gradi per diminuire la C P a.
Appunto in in in acquisizione, in tofu, a livello di advertising su clienti nuovi siamo partiti da analisi prodotto, analisi della parte advertising e ovviamente canali nel marketing sull'analisi prodotto e carrello.
Abbiamo fatto un'analisi appunto totale su tutti i prodotti acquistati dai clienti.
Ci siamo focalizzati con l'obiettivo di trovare due prodotti che messi insieme aumentassero il rate dell'e-commerce proprio perché messi insieme abbiamo trovato appunto due prodotti che vi faccio ve la faccio breve e ve la faccio semplice se acquistate insieme il conversion rate era uno virgola cinque se acquistate i separati prodotto a e prodotto B Il conversion rate era uno, quindi l'utente era più intenzionato all'acquisto nel caso in cui questi due prodotti fossero proposti insieme.
Cosa abbiamo fatto? Beh uno ci siamo dati una pacca sulla spalla e due abbiamo creato un box con questi due prodotti.
Cosa significa creare un box significa uno aumentare il commercio rate sull'e-commerce due Aumentare il commercio a rate sulle as perché creo as più efficaci? Perché so che questo prodotto è un cavallo di battaglia, un cavallo di troia proprio e tre aumento la V del mio e-commerce sfrutto poi in advertising tutti gli u g c della parte precedente che mi sono preso con i clienti ricorrenti.
Questo mi fa sì di avere uno più efficaci due social prof.
Authority e quindi campagne che convertono meglio proprio per diminuire la c P a.
Che avevamo in sulla parte di ma di marketing canale importantissimo soprattutto in questo in questo periodo il customer care ci ha dato una una grossa mano e quindi anche qua un consiglio è quello di avere anche qua dei clienti allineati uno nella parte analitica, ma soprattutto nella parte obie di obiettivi appunto tra cliente e agenzia.
Ci ha detto che tantissime persone erano avevano paura di acquistare proprio perché pensavano di non riceverlo prima di una determinata scadenza.
Pensiamo al Natale di riceverlo, magari dopo il Natale o dopo capodanno.
Quindi per l'anno nuovo abbiamo esasperato questa leva e abbiamo fatto sia sulla parte di marketing sia poi in parte di advertising de dei video e il messaggio era molto chiaro quanto sarebbe brutto quanto sarebbe? Eh sì, molto brutto.
Se il tuo pacco, il tuo pacchetto, il regalo per tua mamma il regalo per tua sorella non arrivasse in tempo bene con noi hai la sicurezza di farlo solo se acquisti entro una determinata data sul canale in marketing è molto facile farlo ed è molto anche molto facile avere un un risultato a breve termine.
Di questo, ovviamente le vendite in quella data entro quella data sono schizzate insieme al flusso Black Friday Cyber Monday normale che e che già appunto mette, mette urgency ma quest'ansia non solo a livello tecnico e specifico è stata importante.
Ma proprio è un consiglio quello che diamo ascoltate.
Insomma, Giacchino ha anche fatto un bellissimo intervento Ascoltate sempre tutti i dati che riuscite a ricevere che riuscite a prendere dai vostri clienti, che siano micro dati, che siano dati che vi passa direttamente il cliente e cercate di esplorarli perché ci sono sempre degli insite importantissimi da sviluppare per aumentare l'efficienza delle vostre strategie.
Questo è il risultato.
Poi, appunto, ci eravamo lasciati con ottobre in cui c'era un grande rischio, appunto che venisse creata una catastrofe.
Novembre e dicembre come vedete, i C P M.
Crescono.
Purtroppo siamo in un mercato libero e quindi i competitor entrano e i costi si alzano, ma le C P a.
Quindi nel caso nostro sono diminuite.
Quindi aumentiamo il fatturato, aumentiamo, vi aumentiamo la marginalità proprio perché diminuiamo la C P a risultati budget investito più ventidue percento più centoventiquattro di fatturato.
La o B è aumentato del ventitré percento, non considerando la o b offline.
Ovviamente questi sono dati online.
Il conversion rate è aumentato del trentasei percento tenendo conto della parte medio lungo periodo.
Quindi tenendo conto del legame poi che avremo grazie a questi dati, il rose e le campagne, anche se ovviamente parliamo sempre di cc e molto, molto meno appunto di come metrica in nello specifico è aumentato nel dell'ottantadue virgola tre percento e siamo riusciti a diminuire la c p a del trentadue per cento un piccolo bonus velocissimo.
Non sottovalutate le campagne se volete fare un black friday interessante e volete prendere dei led perché? Perché entriamo in un momento in cui la capacità e l'intenzione d'acquisto è altissima riusciamo a prenderci dei led che probabilmente non come normale che sia, convertono nel medio lungo periodo.
Ma ce li abbiamo subito.
Perché se io mi prendo tutti questi led magari nella dalla seconda metà di settembre fino a tutto ottobre riesco a portarli alla conversione in un mese, quando solitamente insomma magari nella campagna di marketing mi ci vuole un po' di più e comunque sono tutti utenti che poi mi continueranno ad acquistare n b.
Quindi nota bene se vogliamo fare una strategia di questo tipo di questo tipo sempre considerare e mettere in evidenza i difference del brand.
Se io non riesco a differenziarmi non sono nessuno, andranno dagli altri e il mio business non sarà mai sostenibile nel lungo periodo.
Aggiungo anch'io qualcosa su quest'ultimo punto che io ci tengo particolarmente.
Stiamo entrando in una nuova era dei social network in cui siamo inondati di pubblicità comunicazione commerciale.
Le persone non sono sui social perché vogliono vedere prodotti o vuole che gli si venda prodotti.
Le persone vogliono decidere di comprare un prodotto.
Questo è un aspetto fondamentale e tutti i brand devono conoscere molto, molto approfonditamente questo tema qui.
Perché infatti anche noi? Perché abbiamo poi chiesto agli utenti di creare un G c perché sono contenuti reali, veri di persone comuni che non hanno alcun interesse a sponsorizzare un brand perché non è l'influencer di turno, ma in maniera spontanea fanno vedere quello che hanno acquistato menzionando il brand facendo vedere in maniera real quello che è il valore percepito nel nostro brand.
Ecco il centro di tutto.
Oggi abbiamo visto anche nelle puntate precedenti con tutti gli speaker che che avete avuto in questi giorni qui è intrattenere le persone.
Non dobbiamo vendere un prodotto, noi dobbiamo costruire una relazione.
Fate anche tutti i video che poi costruivamo anche col brand.
Andavano in questa direzione, qua noi dovevamo intrattenere, dovevamo incuriosire.
Mai andavamo a fare davvero una comunicazione molto commerciale, molto spinta perché noi vogliamo costruire una relazione.
Poi siamo sicuri che costruendo una relazione solida e stabile nel corso del tempo, prima o poi quell'utente diventa cliente.
Ma il centro di tutto oggi è tanto questo e i brand che non stanno attenti a questo tipo di comunicazione sono brand che sono destinati a morire prima o poi.
Grazie a tutti, qui trovate i nostri contatti.
Grazie mille Francesco, grazie mille lorenzo.
Veramente una presentazione super interessante che tra l'altro sono arrivate anche delle domande molto attente che adesso infatti leggiamo.
Però ci tengo veramente a ringraziare voi e tutto il team di data veramente super lavoro su questo.
Infatti se passiamo alle domande poi riprendiamo i vostri contatti.
Tranquilli, Damiano non è non è non è la prima domanda, ma vado un secondo, così dice.
Fino a qualche tempo fa si leggeva in giro che l'eme marketing ormai era morto.
Invece in questi giorni quasi tutti i casi ne hanno parlato.
Questo discorso qua secondo me è molto interessante, anche perché voi stessi ne avete parlato anche il discorso di le das eccetera eccetera.
Ed è abbastanza, cioè quando qualcuno vi dice una determinata cosa è morta.
Quasi mai è morta.
Cioè il concetto è molto spesso è perché vogliono dirti che qualcos'altro sta funzionando.
Ora poi ci sono delle fasi dove può esserci più un trend o meno un trend.
Però secondo me è abbastanza scontato che li il marketing non sia morto.
Non so, almeno per voi cosa ne pensate? Sì, vado io, poi lascio la parola a Francesco.
Sono d'accordo.
Ovviamente con te non è mai morto, a dire il vero.
E proprio perché adesso i clienti cercano dei rapporti sia tra utenti stessi, ma anche tra utente e brand più esclusivi, più personali, meno commerciali.
Ecco l'email marketing su questo è sicuramente un canale ottimale, perché ci permette di avere una relazione col cliente, personalizzare la comunicazione con i nostri, con la nostra base utenti e soprattutto è un canale diciamo quasi gratuito.
Ovvero se io ho già acquisito un utente, non devo andare a spendere di nuovo troppo budget su quel tipo di di utente, perché sennò rischierei di metterci altri costi di advertising advertising sopra.
Quello che devo fare è sfruttare altri canali più one to one, soprattutto a minor costo per il brand, per cercare di far tornare questo utente.
E appunto il marketing è uno di questi.
Poi ne esistono miliardi di altri utenti.
Non esistono di altri canali.
Non è non esiste mai il canale giusto per definizione.
Esiste il canale giusto per il brand e per il target giusto.
Perché per esempio c'è, WhatsApp, c'è, l', s M s.
Ci sono svariati canali oggi che possiamo sfruttare appunto per costruire questa relazione molto più personale.
Anzi, la la cosa che non morirà mai è il fatto di possedere il traffico.
Cioè uno deve essere in grado di avere un canale di comunicazione, come dite voi, che può essere anche l'indirizzo postale per mandare delle lettere va benissimo anche quello, però qualcosa di unico e specifico per quell'utente.
Francesco riceve No, no, è impor- la.
La risposta poi è io direi sempre dipende, dipende da dal modo con cui usi un diverso tutti i diversi canali.
Insomma.
Ovviamente il mercato, andando avanti richiede e richiederà sempre di più, perché ci saranno sempre più competitor o più brand che fanno sempre meglio, sempre di meglio.
Quindi sta a noi e sta il business.
Insomma, cercare di evolvere con una appunto, come diceva Lorenzo, comunicazione sempre diversa per ogni cluster di clienti.
Oppure magari in qualche modo, sempre scendere.
Perché i competitor andranno in su.
Assolutamente.
Ogni mese muore un canale diverso.
Mi viene in mente quando si dice ogni mese un canale, ogni giorno un canale si sveglierà e saprà che dovrà correre più veloce di un altro canale o verrà preso.
No, sto scherzando.
Questa qua è una citazione di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Allora ci pensa alla fine e dice Come si può fare una corretta analisi di prodotto c'è qualche tour in particolare per capire che un paio tra i prezzi stimati da mettere sul mercato semplicemente io ti direi Amazon? Ecco, secondo me puoi partire direttamente da Amazon e capisci uno il prezzo sul mercato che lo decide sempre e solo il mercato e e appunto poi vedi tantissime Ecco vedi tanti recensione Puoi farti una una bellissima idea, Lorenzo di tool per curiosare, per vedere Ce ne sono tantissimi cosa facciamo noi? Innanzitutto data, questa è la miniera d'oro di ogni business e purtroppo vediamo sempre troppe aziende che non sanno neanche che cos'è un c R m.
Ecco il C R M per noi è la cosa più importante è quella da cui partiamo perché sono dati i nostri proprietari che già mettono in luce, ovviamente con delle analisi con delle istruzioni.
Già mettono in luce in risalto quali sono i clienti che che prodotti comprano, ogni quanto tornano all'acquisto e perché Quindi un c r m ottimizzato è la base di partenza sicuramente poi noi andiamo a mixare questi dati partita anche con dati di terze parti.
Per esempio andiamo a vedere ma qual è il prodotto vetrina sul mio sul mio sito internet? Ovvero qual è il prodotto che su un pubblico freddo mi dà i tassi di visualizzazione più alti o i tassi di tempo di permanenza più alti su quella pagina lì lì noi andiamo a gerarchizzare quindi tutti i prodotti all'interno di un e-commerce per dire che questo prodotto qui è quello che piace di più non mi interessa in questo momento se lo compra o non lo comprano, ma quello ti piace di più, quindi un pubblico freddo si attiva tantissimo su questo c'è attenzione c'è un tipo c'è un ingaggio diverso su questi tipi di prodotti.
Vado a mixare questi dati insieme, allora lì già mi escono tante informazioni.
Poi appunto, come diceva Francesco, andiamo a vedere tanti altri, tanti altri siti, tanti altri tour dei competitor, per esempio diceva Amazon.
Ma aggiungo anche Google Merchant Center.
Google Merchant Center è ancora pochissimo conosciuto in questo mercato qua, ma ci dà tantissime informazioni anche qua sui competitor il prezzo medio dei prodotti Perché se io vedo che il mio prodotto, il prodotto che sto cercando di vendere, lo vende Amazon a un prezzo minore, beh, io perderò sempre che Amazon ovviamente ha una familiarità diversa con con l'utente tempi certi e quindi quello è già è un problema che io devo conoscere, perché sennò rischio di andare sul mercato al buio e poi lì poi ovviamente mi vado a schiantare assolutamente.
Lei le chiede che tu l'avete utilizzato per individuare i prodotti frequentemente venduti insieme.
E anche qui queste sono metodologie in analisi, non c'è un tool specifico che ti permette di fare questo.
Sono tutte metodologie in analisi.
Ripeto, anche qui partiamo tanto dal C R M, poi lì andiamo a cercare le correlazioni facendo un'analisi della correlazione tra diversi prodotti.
Ovvero banalmente, io vedo che questo prodotto è fortemente corre- correlato con l'acquisto con questo altro prodotto allora già capisco che l'utente che compra il prodotto a molto probabilmente sarà interessato a comprare un prodotto B.
Ecco, se io faccio questa cosa qui già io capisco quali prodotti andare a mettere insieme.
Ovviamente poi non vorrei entrare Scusi Luca, non vorrei entrare troppo nel tecnico, cerco di essere un attimino un po' più alto, ovviamente Google ma call center, il c r m, facebook, tutte le piattaforme, google eccetera eccetera.
Ci danno anche i e i data è un'altra miniera d'oro dei business che attraverso un linguaggio di codice in sql ci permettono di vedere cose che a un occhio superficiale.
Ovviamente non non non vedresti mai, quindi anche lì poi non riusciamo a scrivere codice, a vedere correlazioni, a vedere tante cose, cose che effettivamente poi le piattaforme, almeno superficialmente non ci danno.
Però le piattaforme ci danno sempre questi dati, i dati diciamo i i i i codici veri da andare a creare, poi divertirsi, ovviamente qui è un po' più tecnico.
Come discorso ci vogliono competenze appunto di sql, di linguaggio, di codice e entrerei troppo sul tecnico.
E questo non è questo.
Non è questo il punto del però nel senso analizzare i propri dati è assolutamente fondamentale anche soltanto metterli su un excel e fare dei non è ql sicuramente, ma è un ottimo inizio per conoscere meglio i loro dati.
Noi con lo facciamo costantemente chi sa utilizzate o consigliate e dipende questo dipende, ne utilizziamo di diversi.
Io sono un grande fan di sel force, per esempio, e riesce a mettere insieme diverse.
Non vorrei fare pubblicità se non ne ha bisogno.
Della mia pubblicità diciamo però ecco ses force è uno di questi a spot è un altro c r m molto, molto buono il problema di questi c R m e poi che sono di difficile implementare.
Quindi ci vuole anche qui tante competenze tecniche, ti dico questo tipo di dato poi ovviamente può essere preso anche da uno shopify, quindi anche lo shopify ci permette di analizzare questi tipi di dati, andare a scaricarci i dati degli utenti e poi cosa stiamo facendo noi? Noi stiamo sviluppando anche un prodotto per permetterci di fare questo, quindi di andare a catalogare tutti i dati e soprattutto andare a mixarli con tutti i dati esterni.
Perché ci sono i data, ci sono i dati di terze parti.
Molte volte ho i dati, anche diciamo generali, di contesto, e sono tutti dati che non si parlano di loro.
La sfida nel digital marketing, nel marketing generale nei prossimi anni sarà far comunicare tra di loro questi dati per creare conoscenza, avere una visione dall'alto dal dato di prime parti al dato di interazione sui social network.
Ora, se riusciamo a mettere insieme un utente che ha interagito con un tipo di contenuto e io so per chi ha interagito con quel contenuto, con i dati di preferenza di un di un utente che invece ha acquistato il mio prodotto, è lì che creo ricchezza di informazione.
Assolutamente sabot, chiaramente come ottimi, soprattutto secondo me, a livello comunque b to b o almeno se avete chiaramente un business estremamente con una mole molto alta, secondo me di automazioni sul singolo utente di broadcast eccetera eccetera.
Probabilmente spenderesti tanto a usare sas, forse rispetto ad altro, no campane clavio um df ma chi sono tu, tendenzialmente molto più che possono essere ottimi nei vari casi, giusto per nominare alcuni eh da con un business in crescita avviato su Amazon, ma non ancora su e-commerce dove partireste dal dalla validation oppure da cosa vuoi andare te.
Ma allora se avviato su Amazon vuol dire che bene o male poi bisogna vedere un attimo cosa significa e cosa vuol dire avviato ovviamente più di Amazon.
Penso che, insomma, ce ne siano pochi, no di di tool o comunque di di ambienti in cui si possa validare un prodotto con tantissimi competitor che ci sono all'interno e tantissime possibilità anche di vedere recensioni e prodotti diversi e quindi anche migliorare il nostro prodotto.
Quindi direi che se e se un prodotto scala forte e va forte su Amazon sicuramente insomma il mercato c'è e da lì bisogna costruire e trovare un modo per portare tutte le persone in un altro ambiente molto diverso, in cui ci sono anche diverse leve.
Aggiungo anch'io qualcosa e tu di questo ve ne ne sai anche più di noi.
Luca il processo di validazione di un prodotto? Io credo tantissimo e imparo tantissimo anche da te.
Su questo nell' n P p.
Ovvero creare innanzitutto un n B p e un n b p forte e col minimo di risorse che si hanno buttati sul mercato.
Quindi se non hai detto le risorse per crearti un e-commerce ottimizzato per investire tantissimo, allora io ti consiglio anche sfrutta Amazon perché ti dà già alcuni dati a disposizione.
Poi ovviamente Amazon come queste piattaforme di terze parti hanno sempre un limite il fatto che non ti lasciano i dati, quindi arriverà il momento in cui dovrai lasciare questa piattaforma, quindi c'è da capire pure che cosa li devo validare.
Se devo validare giusto il prodotto, se hai un target lo acquista o no loro Amazon va benissimo se poi devo scalare un attimino il business e avere più dati a disposizione per capire appunto le correlazioni chi è l'utente, qual è il price eccetera eccetera.
Ovviamente lì comincerà a a subentrare alla necessità di avere una tua piattaforma proprietaria, perché ovviamente hai molti più dati a disposizione rispetto a un Amazon che invece te ne lascia ben pochi.
Ovviamente però quello che consiglio sempre buttati sul mercato, anche se non sei perfetto, anche se il tuo prodotto non è ottimizzato al centodieci percento, ma buttati, comincia a raccogliere insite che ogni insite è utile.
È il mercato che te lo migliora assolutamente.
Già, già partire con Amazon per avere recensioni e altre cose ti dà già una miniera di informazioni su potenzialmente chi compra che tu mi dirai Non ho tutti i dati possibili, ma hai già abbastanza dati perché lo comprano il parole che usano le recensioni e tantissimo altro.
Io veramente, come hanno detto loro molto bene.
Invece di usare un e-commerce come potrebbe essere shopify o altro tranquillamente? Uno crea una landing page, mette il singolo prodotto che vende di più su su Amazon e va a cercare di scalare quello e capisce l'economia di quello.
Ricordiamoci sempre un e-commerce non è il modo più ottimizzato o che ti darà il tasso di conversione maggiore per un prodotto l'e-commerce non è quello perché se ci pensiamo più più scelte dai all'utente più sarà basso.
Il tasso di conversione.
Tendenzialmente l'e-commerce è l'infrastruttura ottimizzata per gestire un volume di traffico e un volume di prodotti e di acquisto molto molto alto, ma tantissimi dropshipper, affiliate, marketer o altre che sono le persone che devono più lavorare su questo tipo di ottimizzazione.
Molto spesso usano l'e-commerce per testare quali sono i prodotti che funzionano meglio, ma poi staccano i prodotti che funzionano meglio, creano la single page e vendono quel prodotto.
Cioè questa cosa qua dovrebbe farci pensare.
Se dobbiamo validare facciamo il contrario.
Single page validiamo poi da lì inseriamo più prodotti nell'e-commerce quando già sappiamo che piano piano possiamo espanderci all'esterno però niente ci vieta di fare anche così come dicono molto bene Lorenzo e Francesco.
Domanda Nel caso delle marketing è molto importante usare strumenti giusti e ottimi copie per aumentare i tassi di apertura.
Chiaramente.
E cosa pensate delle alternative più dirette tipo Whatsapp e Telegram? Fermo restando che secondo me non sono veramente alternative o possono esserlo, ma sono più cose aggiuntive che si fanno.
Sì, infatti dici benissimo anche te non sono alternative, si possono fare insieme.
Infatti noi tutti alti business lavoriamo ovviamente nel marketing, ma ovviamente anche con Whatsapp, s, M s e altri canali, altri canali simili.
Diciamo il limite, un attimino di questi tipi di canali che sono canali molto personali e il rischio è che possa essere percepito tanto come spam, come come un messaggio commerciale, un po' troppo violento o non è una mail che poi me la leggo, ma è un messaggio molto push che entra nelle vite delle persone.
Quindi io quello che consiglio solitamente è poi dipende dal business business, ma utilizzare questi canali soprattutto per fidelizzare, quell'utente già fidelizzato, il cliente che già ti conosce, che ha accettato di ricevere un tuo messaggio su WhatsApp che preferisce questo tipo WhatsApp come Telegram che preferisce questo tipo di canale per comunicare col brand, andare a freddo su questi canali qua su un pubblico che non è ancora pronto per avere un rapporto così diretto col brand, col rischio che poi sia percepito un po' come spam.
Quindi andiamoci piano su questi tipi di canali.
Poi ovviamente non esiste, come dicevo prima, il canale giusto, sempre anch'io direi.
Dobbiamo usarli sicuramente tutti e due, ovviamente in maniera in maniera diversa.
Ecco quindi, come diceva Lorenzo da una parte c'hai un canale molto in cui puoi scalare tra virgolette, no e dall'altro hai un canale molto più personale.
Il commercio in rate è molto più alto su WhatsApp.
Se sono bravo a intercettare la parte del segmento giusto dei clienti, secondo me la cosa importante oltre sono molto d'accordo con quello che hanno appena detto è far comunicare i vari canali.
È fondamentale che si parlino perché io li userei sempre in maniera combinata, perché, come hanno detto loro, visto che è molto invasivo, io di solito mando un tot di email.
Se non rispondo quella mail mando l's m s, mando il whatsapp eccetera eccetera o almeno so il comportamento di quell'utente.
Quindi è fondamentale collegarli e farli comunicare fra loro, che può essere lo stesso tool che gestisce sia email che sia S, M s, WhatsApp o comunque attraverso i p i devono parlare.
Perché? Perché abbiamo detto che è fondamentale, poi da lì siamo in grado di personalizzare la comunicazione.
Ricordiamoci la personalizzazione della comunicazione è veramente importantissima.
Ti mando un messaggio perché hai appena comprato o perché non hai comprato da un tot di tempo non ti mando un messaggio a tutti quanti e sparo nel mucchio.
Quello funziona secondo me estremamente poco
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
Mi occupo di IT ma non sono così miope da non capire che il digital marketing va conosciuto passando per chi lo pratica.
Ho avuto e avrò anche abbonamenti? Si
Perchè allora dici di iscriversi a questo servizio? Perchè a prescindere di quale servizio specialistico a cui ti abbonerari questa è la base. La base per tutti gli argomenti del digital Marketing oggi e in futuro visto che ogni settinaman escono corsi nuovi e vengono aggiornati, ampliati, approfonditi gli esistenti con gli stessie con nuovi docenti.
I docenti poi sono professionisti e hanno reale esperienza rendendo estremamente pratico applicare i concetti.
Ho una iniziativa nel non-profit e per riuscire, nel tempo libero, a non fare danni e a crescere mi serviva portermi aggiornare e capire come funzionano alcune parti del digital marketing con Learnn ci riesco, mi diverto e sopratutto posso delegare perchè ho capito come funziona quell’ambito.
Avere questo allo stesso prezzo di un abbonamento di streaming permette di ampliare la conoscenza in un ambito in cui troppi parlano senza padronanza.
Prendiamo come società Learnn perchè volevamo avere più il controllo della situazione su ciò che succedeva nel nostro dietro le quinte. Ci sembrava che il nostro venditore non fosse sul pezzo, dormisse sugli allori e non studiasse nuove strategie.
Dopo 1 settimana abbiamo eliminato il nostro “venditore”, ne abbiamo trovati altri validi nel sito con i quali collaboriamo, abbiamo acquisito competenze e abbiamo grazie alla competenza, un sacco di consapevolezza in più, dato che adesso lavoriamo solo online.
Uno degli investimenti migliori mai fatti, insieme ai 50k risparmiati (che non era un problema spendere, volevamo “solo” il lavoro fatto bene)
Learnn è la soluzione olistica alla formazione di imprenditori e professionisti. Professionalmente, essendo un Growth & Innovation Advisor, utilizzo la piattaforma per ampliare la vision e per rimanere sul pezzo grazie a imprenditori e professionisti di altissimo livello presenti al suo interno, che offrono il loro contributo in maniera a dir poco magistrale.
L’abbonamento Learnn permette di avere a disposizione un tool di formazione continua, sempre aggiornato su temi e trend professionali.
Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
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Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
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Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
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Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
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