Lezione gratuita dal corso Google Ads e Performance Max per scalare E-commerce
Vediamo quali sono gli elementi più importanti e fondamentali da tenere in considerazione per creare delle campagne performance Max che funzionino quindi Lecis se vogliamo considerarle in questo modo.
Durante questo video mostrerò poi anche a schermo condiviso uno scheletro di campagna per performance Max in modo tale che sia chiaro, passo dopo passo quali sono i passaggi da tenere in considerazione per costruire effettivamente all'interno della piattaforma una campagna e quindi mettere in pratica da tutti gli elementi e la parte teorica che abbiamo visto nelle lezioni precedenti.
A livello di best practice.
Innanzitutto è fondamentale partire creando delle performance Max basandosi su dati di prodotto.
Quindi idealmente non partiamo con delle campagne performance Max che inseriscono che concludono tutto il nostro catalogo di prodotti, soprattutto quando il catalogo è enorme.
Questo perché? Perché vogliamo evitare di spendere del budget a caso, oppure se vogliamo evitare di spenderlo su prodotti che non conosciamo, che non hanno ancora performato bene, non hanno ancora venduto all'interno del nostro store e conviene invece eh partire proprio a livello di possi- potenzialità di fatturato e anche di profittabilità dai prodotti che sulla base del nostro storico ordini online, sulla base dei dati che ci dice Google Analytics quattro.
Sappiamo che hanno un rate più alto oppure hanno dei margini più alti e quindi ci conviene vendere maggiormente.
Spingere lato promozionale lato media questi prodotti perché sappiamo che se riusciamo a venderli ad un convention rate decente, potremmo avere un ritorno sulla spesa pubblicitaria e soprattutto un profitto più alto.
Okay, quindi il concetto è facciamo un'analisi interna dei dati, capiamo attraverso i dati storici insieme al cliente, insieme all'azienda insieme ai colleghi insieme ai nostri colleghi data Ast o banalmente anche guardando semplicemente Google a x quattro o ancora i dati preesistenti a livello di vendite di prodotti all'interno del feed su Google Ads e quindi creiamo delle campagne performance Max o standard shopping basate su quelli che sono i prodotti che hanno la più alta potenzialità e probabilità di generare più fatturato e più profitti.
Quindi partiamo dai dati di prodotti disponibili, quindi includendoli all'interno dei listings, che è sostanzialmente la maniera che performance Max ci dà a disposizione, come vedremo tra pochi secondi per inserire i prodotti all'interno delle campagne.
Poi andiamo ad allocare un budget giornaliero della campagna che sia al minimo.
Come ho detto prima, almeno un C P a per due, se non per tre.
Quindi utilizziamo quella come linea guida principale.
Se hai un account nuovo.
Google Ads quindi non è mai stato Non abbiamo mai lanciato delle campagne prima.
Conviene includere all'interno degli eventi di conversione sia l'evento di conversioni macro, quindi, per esempio vendita sia le micro conversioni, per esempio gli cart o la pagina prodotto, sia utile per noi almeno.
Almeno gli in modo tale che vengano tracciati come eventi primari e portino all'interno delle campagne degli eventi di conversione, quindi dei segnali che da parte di Google sono ovviamente molto apprezzati perché ci consentono di dare la direzione giusta e le indicazioni giuste all'algoritmo.
Una volta che generiamo almeno dai trenta ai cinquanta eventi di conversione, anche micro, come per esempio gli al mese, possiamo cominciare lentamente e progressivamente a eliminare le azioni di conversione micro dal nostro account e continuare a ottimizzare per soltanto azioni primarie macro, come per esempio le vendite, e quindi definire le azioni di micro conversione come eventi secondari e non tenerli primari e passare invece a tenere esclusivamente come primari gli eventi macro come può essere la Generation e la vendita a seconda dei nostri obiettivi di campagna, ovviamente ottimizzeranno per l'uno o per l'altro.
Dopodiché altre cose fondamentali da tenere in considerazione riguardano le strategie di offerta.
Utilizziamo massimizza le conversioni all'inizio con pochissimi dati.
Io spesso utilizzo anche strategie di offerta basate sulla quantità e non sul valore all'inizio.
Quando l'account non ha conversioni, non ha dati, quindi anche con un e-commerce.
Spesso partire con massimizza le conversioni ti aiuta a macinare molti volumi di dati molto in fretta e poi passare quanto più velocemente possibile a Maxis massimizza il valore delle conversioni o a in base alle esigenze.
Se non abbiamo idea di quello che può essere un a star di base, partiamo con Massimizza il valore delle conversioni.
Cerchiamo di convertire quanto più possibile generare quanto più fatturato possibile per il budget giornaliero allocato sulle campagne.
E poi nel momento in cui abbiamo definito i nostri target di ritorno sulla spesa pubblicitaria, ci siamo fatti i nos nostri conti e il nostro account ha abbastanza dati.
Passiamo ad una strategia di budi la cambiamo, la aggiorniamo a Targets, dove gli diciamo per esempio, che genera le conversioni di un target Ros minimo del trecento per cento, oppure più alto oppure più basso a seconda delle esigenze.
Andremo poi ad escludere le parole chiave di brand o le parole, i brand il nome del brand tramite le brand exclusion all'interno di performance Max vedremo esattamente come farlo nelle lezioni successive e possiamo anche caricare una lista di parole chiave negative a livello di account.
Lo possiamo fare in maniera autonoma e una lista di parole chiave negative all'interno delle campagne.
Quindi a livello di campagna Super performance Max o attraverso passando per il Po di Google o attraverso il nostro account manager di di Google.
Al momento in cui sto registrando questo video, non è possibile caricare liste di parole chiave negative a livello di campagna super performance Max, poi utilizzare le campagne standard shopping come brand shopping, quindi campagne specificatamente focalizzate a intercettare il traffico shopping di brand insieme a delle campagne brand su rete di ricerca.
Quindi campagne brand search per catturare tutte le ricerche di brand che arrivano appunto attraverso le il motore di ricerca.
Poi un'altra cosa fondamentale che dal mio punto di vista aiuta a ottimizzare le performance.
Dell'account è non creare una campagna con tutto il catalogo se c'è poco budget ma appunto, come ho detto prima, focalizzarsi su anche pochissimi prodotti.
Quel venti percento di prodotti che ti porta l'ottanta percento di fatturato, per esempio, e promuovere soltanto quelli con quel poco budget e poi non utilizzare, come ho già detto in precedenza, audiences.
Quindi indicatori di pubblico che siano troppo larghi e troppo generici, ma focalizzarsi su quelli che indicano a Google una qualità dell'audience.
Quindi dati di prima parte importati come e quindi segmenti di pubblico personalizzati.
Inoltre, è fondamentale non creare delle campagne troppo segmentati fin dall'inizio, cioè la segmentazione all'interno di ogni account Google è positiva soltanto nel momento in cui c'è tanto volume stiamo scalando e abbiamo abbiamo già capito ciò che sta funzionando, ma quando non c'è un volume di dati molto grande all'interno dell'account all'interno dello storico non ha senso segmentare troppo perché c'è poca densità di dati, quindi è molto più utile consolidare.
È così che gli algoritmi funzionano meglio oggi e quindi inserire per esempio all'interno della stessa unica campagna performance max due o tre categorie può essere più utile rispetto categorie di prodotto.
Ovviamente può essere più utile che creare una campagna performance Max per categoria di prodotto, per esempio scarpe, pantaloni e calze.
Okay, questo è un esempio stupido è molto meglio utilizzare la stessa campagna, per esempio abbigliamento e all'interno degli asset group, differenziare le creatività, i copi e le u r l di destinazione e gli asset in generale per categoria, quindi campagna, abbigliamento, p max, categoria scarpe, categoria calze, categoria um, categoria, magliette, eccetera, eccetera, in modo tale da avere una segmentazione intra campagna e non una segmentazione a livello di campagna.
Successivamente, quando generiamo un grosso volume di dati, possiamo poi portare fuori, per esempio, le categorie che performa meglio e vedremo esattamente come avere visibilità su questa informazione a livello di Asser Group e poi utilizzare infine degli sia immagini e video che siano specifici per la categoria di riferimento, soprattutto quando differenziamo all'interno della stessa campagna Performance Max per categorie differenti appunto, come ho già detto in precedenza.
Quindi utilizzare l'opportunità degli asset group per mostrare le creatività giuste per quella categoria.
Quindi l'asse group scarpe mostriamo video e immagini delle scarpe.
Ovviamente questo so benissimo che avrà un impatto sull'export l'impegno richiesto a livello di produrre nuovi asset.
Però è fondamentale farlo e quindi è fondamentale.
A maggior ragione se non abbiamo capacity, non abbiamo la possibilità di farlo non abbiamo il budget di produrre tutti questi questi asset, focalizzarci su poche cose all'inizio, ma farle molto bene.
Vediamo adesso all'interno di un account Google Ads come strutturare una campagna di esempio performance Max ci ritroviamo in questa interfaccia dove andremo a selezionare l'obiettivo della nostra campagna.
Per esempio, se vogliamo generare delle vendite, andiamo ad indicare il nostro obiettivo finale a Google.
Ad oggi questa indicazione funziona molto meglio rispetto al passato, quindi indichiamo vendite.
Clicchiamo su continua A questo punto dobbiamo indicare quelli che sono i gol di conversione per e ovviamente le vendite, che nel nostro caso ovviamente sarà merce.
Quindi è una delle azioni primarie che abbiamo all'interno del nostro account, quindi ottimizziamo la campagna per l'obiettivo di conversione vendite.
Vedremo alla fine, alla fine di questo esempio, come andare a considerare e e configurare tutti gli eventi di di conversione.
Clicchiamo su continuo.
Una volta cliccato su conti, abbiamo la possibilità di selezionare la tipologia di campagna.
Clicchiamo in questo caso performance Max se vogliamo creare una campagna performance Max e una e se volessimo creare una campagna shopping, invece sceglieremo shopping.
A questo punto dobbiamo selezionare un account Ian Center All' che utilizzeremo appunto per collegare il fed di prodotto all'interno delle nostre campagne e-commerce performance max diamo un nome alla alla campagna che in questo caso per esempio, potrebbe essere um p max test, quindi una campagna assolutamente di test che poi andrò a eliminare.
Clicchiamo su continua a questo punto ci ritroviamo in questa interfaccia dove sulla sinistra avremo tutte le informazioni legate alla struttura della campagna.
Quindi la strategia di offerta eh l i le configurazioni della campagna stessa, gli asset group, il budget da definire e poi un finale prima di lanciare la campagna stessa.
Vedremo le cose principali.
Ovviamente non lanceremo la campagna perché abbiamo già delle campagne costruite all'interno di questo account a livello di bidding.
Potremmo cominciare nel nostro caso.
Per esempio, dato che ci sono molti dati all'interno dell'account per o massimizza il valore delle conversioni che è appunto esattamente questa tipologia di bidding.
Potremmo anche utilizzare volendo eh? Se non fossimo nel contesto di questo account massimizza le conversioni in generale che è più che altro un gol è una strategia di offerta utili che è molto efficace per la in parte all'inizio.
Come dicevo prima per il setup di campagna e-commerce noi ottimizzeranno per massimizzare il valore delle conversioni potremmo definire anche un target di ritorno sulla spesa pubblicitaria, che, per esempio, potrebbe essere trecentocinquanta per cento.
Quindi, um, fatturare tre volte tanto il costo del della conversione, anzi trecentocinquanta per cento.
Quindi tre tre punto cinque.
E dopo di che possiamo scegliere se ottimizzare la campagna per l'acquisizione di nuovi clienti.
Vedremo successivamente a cosa serve questa opzione.
Nel nostro caso non lo selezioniamo perché non ci serve e andiamo avanti.
A questo punto andiamo a selezionare le località.
Per esempio, questa campagna sarà verosimilmente lanciata negli negli Stati Uniti e possiamo decidere quali lingue di riferimento utilizzare a livello di targeting.
Questo, come ho detto, fa riferimento alle lingue del del browser.
Quindi possiamo inserire soltanto inglese o anche, per esempio, tutte le le le lingue di di di riferimento.
Nel nostro caso andremo a lasciare soltanto inglese, dopodiché potremo andare a selezionare le configurazioni legate a agli automatismi nella creazione degli asset.
Vedremo successivamente all'interno del corso come utilizzare queste opzioni, quali sono i pro e i contro di avere un'auto automatizzazione nella creazione dei degli asset di testo basati appunto sul contenuto delle nostre pagine, sostanzialmente per la creazione di Dynamic RZ automaticamente all'interno di performance max e soprattutto per l'opzione della U R l finale, ovvero per creare dare la possibilità a Google di creare AZ automaticamente il contenuto della pagina di riferimento e e e le e il link che verrà inserito all'interno delle AD, quindi dando tutto in mano all'algoritmo piuttosto che de- deflagare queste opzioni.
Nel nostro caso vogliamo creare una campagna molto automatizzata e teniamo queste due opzioni spiegherò poi successivamente i pro e i contro.
Poi a livello di altre configurazioni possiamo decidere se se far sì che la campagna resti live per tutto il giorno soltanto durante specifici orari e la data di inizio e potenzialmente data di fine che noi non andremo a inserire le opzioni di u u r l all'interno della nostra campagna.
Se abbiamo esigenze specifiche a livello di um dell' u l e poi possiamo anche andare a definire le esclusioni a livello di brand.
Per esempio, potremmo volere non ghettizzare um o comunque mostrare le nostre AZ per coloro che cercano il nostro nome brand.
Vedremo poi successivamente come escludere il brand stesso.
Possiamo banalmente inserire il nostro nome del brand all'interno di quella configurazione in questo caso lo lasciamo, lo lasciamo vuoto perché in realtà all'interno di tutte le altre campagne.
Abbiamo già escluso il brand e poi all'in- all'interno della sezione di Asset Group.
Andiamo a dare un nome a questo Asset Group e potremmo, per esempio, andare a targati una specifica categoria che andremo a chiamare appunto categoria X.
Una volta denominata la nostra categoria, potremo poi definire qual è la lista di prodotti che andiamo a associare a questa categoria.
Cliccando su questa penna, andremo a definire i prodotti appunto legati alla categoria, che ovviamente sono basati sugli attributi che decidiamo che definiamo a livello di setup di product feed.
Per esempio, potremmo selezionare soltanto i prodotti che hanno un determinato product.
Okay, quindi utilizziamo la tribù del rock per categorizzare i nostri prodotti, segmentare i prodotti all'interno del Listing Group, il Listing Group del nostro account e all'interno Dell'asse Group ci consente di associare a Quell'asse Group quel combinato disposto di immagini video e copi una determinata selezione di prodotti specifica e una U R l.
Noi, per esempio, potremmo decidere di utilizzare la categoria Product Type in questo caso, che è l'attributo che stiamo utilizzando all'interno del feed per segmentare meglio i nostri prodotti utilizz- usiamo i bundle okay che allo scopo di questo video non non ha importanza che che cosa siano, ma abbiamo selezionato questo set di prodotti, questo set e poi successivamente all'interno della campagna.
Potremmo anche inserire all'interno dei e vedremo poi come all'interno poi della sezione avremo la possibilità di inserire una r l di destinazione una lista di fino a venti immagini il logo dei vi- dei video specifici all'interno del nostro della nostra campagna fino a quindici headline un certo fino a cinque descrizioni e di cui una e sessanta caratteri e e altri caratteri e poi fino a cinque lunghe.
Adesso non non andiamo a scrivere le helin, ovviamente perché basta semplicemente andare a scrivere il copy così come approcciamo una campagna search per esempio e all'interno di questo questo setup google ci fornisce delle dei suggerimenti basati su ciò che è già all'interno dell'account sulla base delle informazioni già già disponibili.
Andiamo ad inserire il nome del business e poi andiamo ad inserire potenzialmente che possiamo lasciare automatizzata oppure selezionarla in maniera specifica, per esempio nel nostro caso sarà quindi compra ora e una volta che abbiamo fatto tutte queste attività potremmo poi andare a selezionare i segnali di audience, quindi gli audience gmes, gli indicatori di pubblico, andando a selezionare per esempio un mix di audiences che già abbiamo selezionato precedentemente.
Come ho fatto vedere nel video precedente, andiamo ad includere un mix di audience di ad alto intento come custom segments e dati di prima parte.
Quindi andiamo a selezionare l'audience di di riferimento e poi potremmo appunto proseguire l'ultimo punto che ci rimane da configurare sarà il budget possiamo o seguire le raccomandazioni che ci dà Google, oppure definire un budget specifico a cui abbiamo pensato.
Per esempio potremmo partire nel nostro caso eh? Avendo un un c p a medio per questo mese supponiamo di di venti dollari.
Partiamo con un budget almeno almeno di sessanta dollari, eh? Um come budget appunto giornaliero da spendere sulla stessa campagna.
E a questo punto clicchiamo su next e arriveremo al recap finale che ci consentirà sostanzialmente di lanciare questa campagna alcuni punti fondamentali.
Io ovviamente non lancerò questa campagna perché è una campagna di di test da cui non ho neanche escluso e le parole chiavi brand che andrebbero escluse per evitare la cannibalizzazione del traffico brand e non ho inserito le immagini e i video all'interno della della campagna stessa.
È necessario almeno inserire delle immagini.
È possibile al momento anche lanciare delle campagne performance max senza avere necessariamente dei video caricati.
Detto questo, adesso io chiudo questo test e ovviamente cancellerò questa campagna.
Ma questo è il processo step è da considerare quando andiamo a creare una campagna.
Altri due punti fondamentali hanno a che fare con la tipologia di conversione.
Come ci siamo detti um precedentemente le conversioni devono essere configurate e definite in maniera molto precisa, perché sono uno degli elementi fondamentali per garantire il buon funzionamento delle nostre campagne e l'ottimizzazione delle campagne stesse.
Questa è l'overview delle conversioni.
Abbiamo differenti categorie di conversioni, così come vediamo all'interno di questa interfaccia.
Per esempio, abbiamo la categoria dell'alto, la categoria del pus, quindi della della vendita all'interno, del quale ovviamente inseriremo gli eventi di conversioni che hanno a che fare con la categoria stessa e queste categorie.
Quindi, pur e in questo caso saranno appunto l' di conversione che può essere configurato in fase di set-up della campagna, così come abbiamo visto precedentemente all'inizio di del test.
Infatti, che abbiamo fatto? Abbiamo selezionato come gol come obiettivo principale, quello del, che va quindi a considerare tutti gli eventi di conversione che stanno sotto questa categoria specifica.
Nel momento in cui poi andiamo a creare un evento di conversione, possiamo poi definire le le caratteristiche e le configurazioni dell'evento di conversione stesso.
Per modificare le caratteristiche dell'evento di conversione, clicchiamo su edit settings all'interno dell'evento di conversione e ogni volta all'interno potremmo andare a modificare ogni singolo aspetto, per esempio il conteggio delle conversioni.
Il valore di conversione, che in questo caso è ovviamente dinamico e basato appunto sul sull'e, è la il nome del dell'evento di conversione stessa e se è una conversione primaria o secondaria.
Nel nostro caso la vendita è ovviamente una conversione prima e poi tutte le altre configurazioni di tutti gli altri, incluso quello dell'attribuzione che, come spiegato precedentemente um tendo a inserire sempre come data in quanto tende a dare.
Devo portare all'interno della piattaforma, quanti più segnali positivi possibile per l'algoritmo e tende ovviamente a attribuire quante più conversioni possibili in base, ovviamente all'apporto che la campagna ha dato nel percorso di conversione dell'utente stesso.
Un ultimo elemento da mostrare riguarda come costruire le audience che di cui abbiamo parlato precedentemente nel setup degli audiences andiamo per tappare nuovi segmenti di audience o per creare i nostri um le nostre audience da inserire poi all'interno degli audiences.
Andiamo sotto che library e poi clicchiamo su Audience Manager All'interno Dell'audience Manager ci verrà data la possibilità di crearci i nostri pubblici o di caricare il nostro database di clienti o utenti a seconda che si tratti di contatti led o di clienti veri e propri.
Come facciamo? Siamo all'interno della sezione segments e all'interno di questa sezione poste.
Potremo poi cliccare su più e all'interno di questa sezione.
Potremmo poi decidere se o andare a fare il setup di una audience, per esempio di remarketing che ha visitato tutte le pagine del nostro sito o una proda, tutte le produc page o le pagine di um di categoria del nostro sito per poter poi utilizzare quello come audience di remarketing.
Oppure, per esempio, un audience di utenti che hanno interagito con i nostri video su YouTube o con le nostre AS E poi le famose, ovvero dati di prima parte che mandiamo il database di email, nome e cognomi e potenzialmente i numeri di telefono che andiamo a caricare all'interno appunto di di Google come un database dedicato.
Una volta caricate queste informazioni all'interno della della sezione list e potremmo appunto caricare, per esempio, email, numeri e dettagli legati sostanzialmente ai nostri utenti, potremmo spese una volta e ricomincio da capo.
Una volta fatto il setup della nostra customer list della nostra audience, chiamata appunto customer list basata sul l'upload, quindi il caricamento dei dati dei nostri utenti.
Possiamo scegliere per esempio, la tipologia di dati che andremo a caricare, per esempio o i mobile device ID.
Per esempio, quando andiamo a collaborare con con fornitori come programma programmati display possiamo anche caricare come dati di prima parte i mobile device ID.
Quindi gli D dei device dei dispositivi mobile che hanno targhetizzate tramite programmatic display e targhetizzate all'interno di Google Ads hanno travolta.
Quindi possiamo sostanzialmente creare una strategia cross canale dove tutti i vari canali che vengono utilizzati a livello di media di advertising vanno a collaborare l'uno con l'altro oppure carichiamo semplicemente la lista di mail, nomi e cognomi e numeri di telefono all'interno appunto della piattaforma.
Qui carichiamo il nostro file C S V e e poi e sostanzialmente salviamo e continuiamo.
Nel mio caso abbiamo già una lista, una list dei nostri clienti negli negli Stati Uniti, che è questa qua e poi che abbiamo già utilizzato all'interno degli audience.
E poi ci possiamo creare ulteriori ulteriori segmenti di audience che andiamo a utilizzare, appunto all'interno dei nostri segnali.
Per esempio, qui ho appena creato una audience di persone che hanno aggiunto al carrello un prodotto negli ultimi trenta giorni e un'audience di utenti che hanno visitato il sito negli ultimi trenta giorni senza comprare questi due segmenti di audience sono banalmente dei segmenti che possiamo creare molto rapidamente all'interno del nostro account e poi utilizzare come segnali appunto all'interno dei nostri asset CS.
Piccolo preambolo
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