Lezione dal corso Google Analytics 4 da zero
In questa lezione.
Parliamo di uno dei concetti più importanti legati al tracciamento con Google Analytics quattro, che è quello dell'uso dei parametri U T M.
Li abbiamo già citati in altre lezioni, però in questa vedremo effettivamente nel dettaglio di cosa si tratta e perché ci sono utili.
Partiamo dalle premesse allora noi, come Digital Manager, abbiamo detto tante volte che una delle nostre principali leve è quella legata alle campagne promozionali.
In generale tutte quelle attività di comunicazione che viene vengono effettuate all'esterno del nostro sito internet o della nostra applicazione mobile, ad esempio sui social network, campagne advertising, newsletter, siti partner, influencer, marketing e così via e che hanno l'obiettivo di portare utenti sul nostro sito web o sulla nostra app mobile con lo scopo di far fare cose o raggiungere determinati obiettivi agli utenti.
Immaginiamo ad esempio una newsletter che contiene un'offerta promozionale L'utente la riceve clicca qui L'utente, ci clicca va sul sito internet, vede l'offerta e la compra.
Okay quando noi come manager andiamo a vedere i dati su Google Analytics, come facciamo a valutare la performance delle nostre attività di comunicazione e delle nostre campagne promozionali? Normalmente noi vogliamo andare in un report di questo tipo.
Qui mi trovo su Google Merchandise Store L'account.
Temo in particolare nella sezione acquisizione acquisizione traffico e qui sto vedendo la dimensione sorgente mezzo della sessione.
In generale, quando voglio analizzare questo tipo di dati, io voglio avere una visione a diversi livelli.
Voglio avere una visione, quindi aggregata, in cui io possa vedere un pochino i canali macro come stanno performando sia a livello di traffico sia il metodo a livello di conversione, sia a livello di altre metriche di efficienza.
Oppure posso voler andare a vedere qualcosa di più granulare, come ad esempio le singole sorgenti.
Quindi non più il canale, per esempio, organico affiliazione, ma voglio andare a vedere a volte invece la il dettaglio della singola sorgente, come Facebook, Google, la singola newsletter oppure un determinato partner e così via.
Quindi voglio avere più livelli di possibilità di analisi dati, dal più grande al più piccolo di dettaglio, fino ad arrivare addirittura a alcuni dettagli specifici della singola campagna promozionale.
Qua, ad esempio, quali sono i formati di banner che performa meglio? Quali sono i sub della newsletter che performa meglio, quali sono i formati video oppure casel immagini o solo testuali dei vari post social network che performa meglio.
Ho bisogno quindi di avere diverse dimensioni in e in ciascuna di queste dimensioni.
Vado a analizzare un livello di dettaglio qui ad esempio su Google litis.
Noi abbiamo varie dimensioni per poter fare queste analisi.
Abbiamo ad esempio il gruppo di canali che è quella più di tutti che ci fa vedere appunto vedete il traffico da diretto da ricerca organica, cross network, email social, organico, ricerca a pagamento.
Questo quindi è come se fosse una visione che ci permette di fare analisi macro su quello che sta succedendo a livello proprio di canali complessivi.
A volte però voglio vedere qualche dettaglio in più e quindi mi sposto su questo su questa dimensione sorgente mezzo che combina sia il mezzo che è un'etichetta un po' simile a quella dei canali, cioè cerca sempre di darmi una visione aggregata, però ha una connotazione un pochino diversa.
Adesso vedremo a che serve effettivamente il mezzo e poi c'è la sorgente.
La sorgente invece si esprime un dettaglio della provenienza dell'utente appunto.
Se L'utente viene da Google viene da Facebook, viene da Yok.
Un altro motore di ricerca viene da Bing, un altro motore cerca ancora se viene da questo sito specifico o da quest'altro sito specifico.
Vedete quindi che quando vedo un report di questo tipo io non solo vedo quale tra virgolette canale in questo caso, che sarebbe il mezzo di traffico che è una cosa simile, ma non completamente uguale.
Quale mezzo di traffico ci porta appunto determinati utenti, sessioni o performance, ma anche la singola sorgente.
Quindi qua riesco a distinguere per esempio a Vedi queste sono le visite da Google organico e posso anche distinguere rispetto a Google a pagamento Google C P C.
Quindi questa è una visione più di dettaglio che però combina insieme il dettaglio e anche l'aggregazione un po' più che è il mezzo e così via.
Qui posso spostarmi sulle campagne e quindi in questo caso vedo sempre un aspetto della provenienza del traffico, ma non più la sorgente o il mezzo, bensì la singola campagna promozionale.
Tipicamente i manager quando organizzano le comunicazioni, lo strutturano in campagne e generalmente questa struttura ha una certa razionalità e una certa logica per cui ogni campagna ha un suo obiettivo, spesso colpisce un determinato target, spesso avviene con una determinata piattaforma e così via.
La libertà di capire come strutturare le campagne.
Tipicamente sta al singolo manager, quindi non c'è una regola generale e obbligatoria per strutturare le campagne.
Di conseguenza siamo noi come manager che con la nostra logica dobbiamo capire come strutturare le nostre campagne e di conseguenza dare un nome poi alla singola campagna che sia il più possibile rispondente a quello che è l'obiettivo il target o la piattaforma su cui la campagna effettivamente avviene.
Ora che cosa vuol dire fare una campagna di fatto vuol dire pubblicare un link verso il nostro sito all'esterno del nostro sito.
Faccio un esempio pratico immaginiamo che io voglia pubblicare un link che punta a il mio sito appunto fittizio.
Immaginiamo che questa sia la landing page o la homepage a cui voglio far puntare um la promozione io quindi ho questo link e lo voglio pubblicare all'esterno del mio sito.
Cosa vuol dire? Per esempio ho il mio account Facebook e vado qui a fare un post in cui ci sarà un link che punta al mio sito e quindi gli utenti mi daranno questo post cliccherà il link e atterreranno sul sito.
Questa operazione la potrei fare anche in una newsletter, la potrei fare anche in advertising la potrei comunicare a un a un influencer e dirgli Guarda metti nella descrizione il link che porta al mio sito, per esempio, oppure di poter dire comunica questo determinato link.
Poi vedremo esattamente come fare questa cosa in maniera tale che gli utenti possano digitare la nel browser e andarci okay.
E quindi questi sono link che vengono pubblicati all'esterno del mio sito e che portano gli utenti sul mio sito oppure sulla sulla mia.
Okay ora se io facessi questa operazione, Quindi se io pubblicassi questo link su Facebook e la gente lo vedesse e lo clicca quando gli utenti atte sul sito web Google Analytics è in grado di capire che la visita proviene da Facebook, perché questa informazione normalmente viene portata insieme a altre informazioni nel browser dell'utente, dove il codice di Google Etixx scatta e quindi riesce a recuperare questa informazione e a trasformarla poi in valori che si trovano qui nella dimensione.
Quindi se io venissi da Facebook qui troverei una una riga dove ci sarebbe scritto Facebook.
Slash, che cosa vuol dire questo? Facebook Slash Allora Google Hates capisce che la visita che arriva da Facebook e la assegna come mezzo che è la parte alla destra dello Slash, a Un'etichetta che si chiama Lo troviamo, per esempio qui in questo caso.
E questo lo fa quando lui diciamo, vede una visita proveniente da un sito web che non è un motore di ricerca, che non è un annuncio a pagamento, di fatto lo interpreta come traffico spontaneo che viene da un sito web.
Terzo.
In altre parole, Google Latis è in grado da solo in autonomia, senza che noi dobbiamo fare nulla di riconoscere alcune provenienze del traffico.
In particolare è in grado di riconoscere il sito web di provenienza, in questo caso Facebook o Google o altri siti web, e è in grado di attribuire un mezzo per alcune casistiche.
Per esempio, se l'utente appunto, viene da un motore di ricerca e il risultato cliccato è un risultato organico, Google riesce a dire Okay, questa è una visita con mezzo organic.
Infatti qua, per esempio, vediamo che assegna Google come provenienza, quindi la sorgente Google e il mezzo organico.
E quando L'utente viene da campagne a pagamento su Google, Google litis è in grado di riconoscere che la visita proviene da Google e che il mezzo utilizzato è c P C o C P M.
Quindi in generale assegna un'etichetta che fa capire che è una campagna a pagamento.
Quindi quando noi vediamo scritto qua c P C che sta per costo per click, noi capiamo che la visita viene da Google a pagamento e questa etichetta Google litis la riesce a segnare in automatico.
Quindi noi parte il atti, cioè non fare nulla di fatto perché questo viene fatto in automatico di default con una cosa che si chiama codifica automatica.
Ma adesso non entriamo in questo dettaglio.
Quindi se noi non facciamo nulla e facciamo una campagna su Google ATX quando l'utente ci clicca, Google Leaks è in grado di capire che quell'utente viene una campagna a pagamento e quindi qua nei dati noi vedremo una visita da Google C P C se l'utente la urne il browser Google Litis riesce a capire che è una visita diretto in particolare.
In realtà questa assegnazione avviene quando Google Leaks non ha altre informazioni, quindi non non c'è nessun'altra informazione che gli dice la provenienza.
Quando non c'è nessuna informazione, lui scrive diretto e normalmente questo accade quando l'utente digital nel browser o quando utilizza, ad esempio un bookmark abbiamo detto.
Quindi c p c abbiamo detto organic abbiamo detto abbiamo detto diretto e quando la visita da da dire è da diretto il mezzo viene scritto come no, con nessuno.
Queste quindi sono le classificazioni di default che fa Google Analytics.
Però che succede se noi vogliamo andare qui a leggere nei dati proprio il post promozionale che abbiamo fatto noi su Facebook? Se noi non facciamo nulla noi vedremo quel post scritto con una riga Facebook, ma questa cosa verrà confusa col traffico spontaneo che verrà da Facebook.
Immaginiamo utenti che condividono un link su Facebook che punta al nostro sito.
Questo potrebbe accadere.
Immaginiamo che noi siamo un brand famoso e quindi può accadere che gli utenti condividono di loro spontanea volontà dei link su Facebook.
A questo punto noi come manager, quando andiamo a vedere i dati, come facciamo a distinguere le nostre campagne promozionali dai link spontanei condivisi dagli utenti su Facebook? E se noi non aggiungiamo delle informazioni ai nostri link che abbiamo pubblicato, noi non riusciamo a fare questa distinzione e qui entrano in gioco i famosi parametri o T M.
I parametri o T M sono dei parametri che noi possiamo aggiungere alla URL che noi stiamo pubblicando all'esterno per dire a Google Analytics quando gli utenti cliccano su quel link Attenzione quell'utente è venuto proprio dalla nostra campagna promozionale e quindi noi in generale, quando effettuiamo pubblicazioni dei link all'esterno del nostro sito, che siano newsletter, che siano social network, che sia che sia advertising che siano partnership, che sia qualsiasi cosa su cui noi di fatto abbiamo il controllo della pubblicazione, dobbiamo di norma fare questa operazione di aggiunta dei parametri o t M perché in questo modo noi poi quando andiamo a leggere i dati potremmo distinguere il nostro traffico promozionale rispetto a tutto il resto del traffico spontaneo.
Quindi diamo informazioni a Google, lics effettivamente sulle nostre campagne promozionali.
Okay, quindi quando noi andiamo a aggiungere i parametri o T M e ora ci vedremo come farlo, noi dovremmo andare a specificare quei valori che eh poi ci potremmo ritrovare in alcune dimensioni specifiche.
In particolare andiamo a specificare i valori della campagna, quindi quando andiamo a vedere questo report di campagna qui dentro ci vedremo i valori che noi abbiamo scritto in un campo specifico che si riferisce alla campagna.
Poi andremo a specificare i valori per la sorgente e i valori per il mezzo.
Quindi qua immaginate nella tabella altre righe dove sono scritti i valori che noi abbiamo deciso di scrivere.
Per esempio questo valore qua newsletter novembre duemilaventitré con mezzo email l'ha scritto che ha fatto il tracciamento con i parametri o t M di questa campagna quindi sono stati i valori custom che ha scritto il manager che si è occupato di gestire questa campagna email.
Lui poteva scrivere qualsiasi cosa ci poteva scrivere anche Pippo Slash topolino ovviamente non sarebbe stato molto utile, per cui ho deciso di scrivere un'informazione che poi lo aiutava quando leggeva i dati a capire che questa era proprio la sua newsletter che ho inviato a novembre duemilaventitré questo quindi c'è.
Il manager ha quindi la possibilità di scrivere in maniera totalmente libera i valori di campagna, sorgente e mezzo ogni volta che pubblica un link all'esterno ci sono anche ulteriori valori che possono essere scritti.
Ve ne faccio vedere un altro ancora che si chiama contenuto degli annunci e che in realtà ci è utile.
Eccolo qua, contenuto dell'annuncio manuale della sessione.
Questo qui questo qua ci è utile per andare a scrivere ulteriori dettagli.
Vi ricordate prima abbiamo detto abbiamo la possibilità di fare analisi anche su cose più granulari, come per esempio il saget delle mail che abbiamo inviato oppure il formato del post che abbiamo pubblicato.
Quali sono quelle che performa di più? Quali sono quelle che performa di meno questo dettaglio che è il più piccolo che di fatto noi possiamo utilizzare su Google litis? Lo andiamo a scrivere in una dimensione che si usa ma non è tra quelle più pri- più frequentemente utilizzate, che è contenuto dell'annuncio.
Si chiama questo qua.
Quindi di fatto i campi che noi normalmente andiamo a utilizzare sono questi quattro che ho appena detto più un ulteriore che si chiama termine della campagna, che di fatto corrisponde a le parole chiave utilizzate dagli utenti sui motori di ricerca a pagamento che non sono Google.
Adesso ce lo vediamo tutto quanto, quindi ricordiamoci questi quattro campi campagna sorgente, mezzo contenuto, dell'annuncio e poi c'è questo ulteriore campo di cui dobbiamo ancora parlare, che è il termine della campagna.
Benissimo.
Noi quindi vogliamo andare a raggiungere questo risultato, cioè avere dei dati in cui ci sono i valori custom che abbiamo deciso noi di scrivere in tutti i link che pubblichiamo all'esterno del nostro sito su Facebook, social network, um newsletter e campagna advertising e così via.
L'operazione che dobbiamo fare è andare a creare dei link che abbiano appunto questi parametri t M pesi alla fine del link.
Per fare questa operazione ci sono vari strumenti che si possono utilizzare.
Uno di quelli più frequentemente utilizzati è questo qui che si chiama campane builder di Google.
Lo trovate facilmente oltre, memorizzando questa che poi troverete nelle slide, ma anche banalmente cercando builder.
Esatto.
E il risultato è questo qua che vedete gs campane se ci cliccate arrivato esattamente qua ora come si usa questo è come se fosse un form che noi dobbiamo compilare con alcuni campi ci sono alcuni obbligatori, alcuni opzionali.
Io adesso vi dirò quelli principali che vi consiglio di compilare.
Dopodiché voi eventualmente se volete potete compilare solo quelli obbligatori nel caso più semplice, oppure aggiungere pure quelli un po' più un po' più un pochino più difficoltosi.
Il caso è un po' più complesso.
Allora la prima cosa che bisogna fare qui questo campo è vuoto.
Di solito bisogna inserire la url che noi vogliamo pubblicare all'esterno del nostro sito.
Quindi nel caso del nostro post su facebook facciamo finta adesso che dobbiamo fare proprio un post su facebook.
Io voglio che quando faccio il post gli utenti cliccano su una e atterrano su questa pagina.
Quindi qui io ho identificato la url appunto a cui punta il mio post me la copio e la vado a inserire proprio nel campo website urla copia e incolla ecco qua.
Quindi in questo campo qui che inizialmente è vuoto ci vado a mettere la url a cui punta il mio posto.
In generale il mio annuncio promozionale poi questo qua campane d lo saltiamo campa source qui ci mettiamo il la sorgente di traffico esattamente per come noi poi vogliamo vederla qui scritta nei dati.
Ora noi idealmente potremmo scrivere quello che vogliamo, però è buona norma qui darsi delle regole a monte per popo questi valori in maniera standardizzata ogni volta che noi facciamo delle attività promozionali qui non c'è una regola fissa, quindi ognuno può scegliere le regole che vi pa- che che gli pare.
Però qui io ho fatto un file dove propongo delle regole che secondo me possono essere utili.
Lo metto poi nelle slide e in questa maniera voi potrete se volete utilizzare queste regole o comunque adattarle rispetto alle vostre esigenze.
Vedete queste regole praticamente funzionano così qui la prima colonna è semplicemente un riferimento per nostro per sapere che tipo di campagna noi stiamo utili facendo.
Dopodiché qui ci sono gli altri campi che noi vogliamo andare a popolare.
Questi qua sono proprio i parametri O t m.
Questo que quello che vedete qui è proprio il nome del parametro specifico che poi verrà appeso sul link, che è un po' diverso da quello che noi troviamo in questo forma.
Però c'è una corrispondenza che adesso cerchiamo di imparare qua.
Noi stiamo facendo un post su Facebook, quindi la riga di riferimento è questa numero quattro la colore in verde così dobbiamo ogni volta andarlo a ritrovare con difficoltà.
La apro anche un pochino, quindi il primo campo appunto che noi abbiamo compilato è la euro di destinazione.
Qua idealmente potremmo anche farci un ulteriore campo per noi utile che potrebbe essere URL di destinazione.
Questo vuol dire che potrebbe essere utile avere per noi un file dove riportiamo tutte le campagne promozionali che facciamo con tutti i o T M che abbiamo utilizzato questa è una cosa che spesso viene fatta nelle aziende e che io trovo che possa essere utile la loro destinazione l'avevo già scritta qui e quindi in realtà il processo è esattamente il contrario, cioè uno prima la scrive in questo file, dopodiché se la copia e se la mette qui nel campo.
Ora ho fatto questo processo per far vedere appunto che c'è una corrispondenza tra questo file che io sto creando e questo form sorgente quindi qui campane source non è altro che la sorgente, ovvero il parametro u t m source.
Qui per comodità me lo scrivo sotto campane source oppure sorgente di traffico.
Questa è la stessa identica cosa.
Nella mia regola io ho detto che come sorgente, quando il post è su facebook, io devo scrivere facebook punto com, quindi vado a copiare questo valore dalla mia regola e lo vado a scrivere in questo campo.
In altre parole io voglio fare in modo che quando poi l'utente ci clicca io nei dati qui vedrò scritto facebook punto com come sorgente sulla sinistra, okay l'altra regola poi riguarda il mezzo o t m medium, che è quello che poi sul form troveremo scritto come campane, campane, medium.
Adesso correggo in medium questo sarebbe il mezzo medium mezzo.
E qua vedete che secondo la mia regola, quella che io ho stabilito voi potete adattarla come vi pare.
Ci deve essere scritto nel mezzo social Organic.
Quindi qui nel forum andiamo a scrivere qui nel medium vedete Social organic.
Questo perché? Perché quando io voglio andare a vedere i dati, io voglio che sulla parte destra, quindi nel mezzo ci siano delle righe con scritto social organic.
Questo perché? Perché quando voglio poi analizzare i dati, io voglio a volte vedere il dettaglio sulla sorgente.
Ma fammi vedere quante visite sono venute da Facebook, Quante conversioni da Facebook.
Altre volte voglio avere una visione, un po' più top e quindi voglio dire, fammi vedere quante visite e quante conversioni sono venute da social organi, ma social organico.
Non lo userò solo per Facebook.
Userò lo userò anche per LinkedIn.
Lo userò anche per YouTube, lo userò anche per Instagram e così via.
Quindi sarà un'etichetta che rappresenterà un po', il canale social organico, e quindi per questo tutte le attività social avranno.
Vedete come si vede qua in questa regola l'etichetta social organica, mentre la sorgente sarà il sito di provenienza effettivo dell'utente, quindi abbiamo messo social organic.
A questo punto rimane la campagna la campagna questa è un po' più complicata perché quando si fanno le campagne è oggi.
Nel mondo di oggi non si usa, almeno non tutti lo lo fanno.
Un nome veramente completamente omogeneo per le varie campagne sulle varie piattaforme.
Questi nomi di campagne a volte vengono un po' adattati alla singola tipologia di campagna, quindi io trovo utile avere delle regole che variano a seconda della tipologia di campagna.
Vedete qua ci sono newsletter, ci sono advertising e poi ci sono i posti editoriali per i posti editoriali.
Io trovo comodo avere una regola fatta così, cioè si inizia con s o che sta per social organic trattino, poi c'è il titolo del post, poi c'è la data in cui io ho pubblicato il post, il tutto separato da un trattino.
Questa è la regola che io mi sento di consigliare non è obbligatoria, ci potrebbero essere anche scelte migliori.
Comunque io immaginiamo che qua voglio fare un post su Black friday.
In questo momento che sto registrando è passato da poco, per cui ce l'ho particolarmente fresco e quindi io voglio fare un post che fa un'offerta rispetto a black friday, quindi qua magari dirò ah attenzione venti per cento di sconto sulle cravatte eleganti potete acquistare sul sito allora io qui scriverò nella mia nel mio forma la seguente cosa qui nel campo campa name s o spazio trattino spazio il titolo del post che potrebbe essere black friday duemilaventitré spazio che ne so offerta venti per cento e questo per me è il nome della del del post specifico che io ho fatto.
Dopodiché gli scrivo la data di pubblicazione.
Se io vado a pubblicare il post oggi anche se il black friday è il black friday è passato però oggi è il primo dicembre duemilaventitré e quindi vado a scrivere nel mio forma uno dodici duemilaventitré okay qua io cosa ho fatto? Ho utilizzato lo slash come separatore della data c'è un motivo perché io qua ho utilizzato come separatore il trattino, quindi io voglio fare in modo che ci sia un separatore unico tra queste parole chiave che sono s o il numero offerta e la data in maniera tale che poi qua se dovessi filtrare questi dati su g a quattro potrei utilizzare il trattino abbastanza facilmente come mezzo per um andarmi a prendere soltanto un pezzettino di questo titolo.
Poi magari ce lo vediamo in un esempio pratico per questo motivo per la data io non voglio usare il trattino, cosa che si potrebbe fare usare lo slash, quindi così per mia convenzione la data sarà sempre scritta in questa maniera okay e basta idealmente se volessi complicarmi un po' la vita e avere un po' più di dettagli in fase di analisi, questo magari è un post con il link, quindi io questo lo potrei chiamare ad esempio vediamo un po' se c'è qualche regola qui post format, allora lo chiamerò per esempio link e basta link tex ti così per essere un po' più chiaro o link testuale se volessimo scrivere un italiano quindi in questa maniera cosa succede? Che io c'ho il l'ultimo campo content è questo qui in cui io lo posso vedere qua ad esempio sotto forma di dimensione secondaria che si chiama contenuto dell'annuncio immaginate che io qui qui in questo campo scriverò link under text.
Quindi quando farò le analisi potrò vedere ad esempio le varie campagne che hanno avuto post soltanto col link testuale e differenziale, magari da quelle che hanno avuto immagini da quelle che hanno avuto video da quelle che hanno avuto Caruso e così via.
Quindi un ulteriore livello di analisi che posso fare iper dettagliato Benissimo.
Quindi io cosa ho fatto? Ho seguito la mia regola che ho scritto a monte e l'ho utilizzata per compilare questo forma del lui mi restituisce.
Qui sotto vedete un link che è quello che io potrei pubblicare sul sul mio profilo Facebook.
Ora io potrei pubblicarlo effettivamente questo link se io lo pubblicassi e la gente ci clicca quando l'utente atterra sul sito fa sca-, cioè il il codice di gole scatta riconosce questi t m.
Vedete qua ci sono scritti u t m source, t m, medium, t m campane e o T M content.
Questi sono i quattro parametri che abbiamo usato adesso.
Google HS riconosce questi parametri e li usa per andare a popolare proprio queste quattro dimensioni di cui ho parlato sorgente, mezzo campagna e contenuto degli dell'annuncio.
Solo che questo link è un pochino lungo e anche un pochino bruttino.
Quindi quando però quando noi dobbiamo andare a fare una pubblicazione sui social network e in generale quando il link è in chiaro è buona norma non pubblicarlo esattamente come ce lo restituisce builder, ma accorciarlo con qualche ur short io per esempio, potrei utilizzare bit le ma voi potete utilizzare quello che volete.
Okay, quindi questo è bit Lee okay, ho fatto il login su bit lee vado a cliccare create new link qui vado a mettere il mio link completo con tutti i parametri o t m volendo qui potrei mettere un titolo vedete qui in realtà bt anche lui mi dà la possibilità di aggiungere i i parametri o t m quindi potre- potevo farlo anche qui prima l'ultima volta che l'ho usato No, questa possibilità non c'era.
In ogni caso a questo punto vado qui, clicco su create e lui mi restituisce un link corto che è questo qui sopra che a questo punto io posso utilizzare nel mio post su Facebook e quindi andrò a dire a tutti Attenzione, andate a questo link.
Il link ovviamente punta sempre alla stessa pagina, però l'utente quando ci clicca andrà su quella pagina con in più i parametri t m appesi, vediamo se funziona io è come se lo cliccassi, quindi anzi, facciamo per posto, lo faccio in privato solo io pubblico.
Okay, ecco il mio post facciamo finta io adesso sono un utente, ho visto il post e ci clicco.
Ci clicco, vado sul sito di destinazione, vedete che la l qui è quella iniziale, cioè quella che io ho messo come di destinazione iniziale, solo che c'è in più un punto interrogativo e tutti i parametri u t m con esattamente i valori che gli ho detto io.
U t m source vale facebook punto com u t m medium vale social organic o t m campane è leggermente più complicato perché qui ho usato dei caratteri speciali usa lo spazio ho usato um gli slash ma lui li codifica per poi leggerli bene su google litis e poi c'è o t m content linktext.
In più facebook gli appende anche un ulteriore parametro che è un identificativo del click, ma questo non ci interessa, non ha nulla a che fare con il parametro o t m fatta questa operazione a questo punto io poi nei dati mi ritroverò esattamente i parametri o t m che ho scritto cioè mi troverò facebook punto com come sorgente socio il trattino organico come mezzo se vado nel report campagna mi troverò scritto esattamente quello che avevo scritto qui, ovvero s o black friday duemilaventitré offerta venti percento trattino uno dodici duemilaventitré e come contenuto dell'annuncio che era quest'altra dimensione che si trova qua contenuto dell'annuncio mi troverò scritto link underscore x e quindi potrò quando faccio analisi a seconda del livello di dettaglio che voglio vedere capire che cosa sta succedendo.
Se ad esempio voglio fare un confronto tra le varie campagne, vado nel report campagna e mi baso sui valori che ho scritto qui.
Se voglio fare un confronto tra le sorgenti e i mezzi, vado nel report sorgente e mezzo e quindi andrò a fare delle analisi rispetto alle sorgenti mezzi vedete che qua non solo ho sorgente e mezzo unite, ma c'ho anche la dimensione sorgente e mezzo separate.
Quindi se volessi fare un'analisi sui mezzi vado qui su un mezzo e lui mi fa vedere soltanto i valori dei mezzi.
Okay, quindi questo è come si effettua il tracciamento dei parametri o t M alcune note importanti prima di concludere la lezione uno.
Di norma i parametri t u t m si usano solo per i link che io pubblico all'esterno del mio sito.
Quindi se voglio tracciare cose interne al mio sito, tipo che ne so, un banner promozionale che ho messo in homepage oppure un bottone specifico, di norma non si usano i parametri o t m.
Eh, si usano altre forme di tracciamento, per esempio gli eventi, ma non i parametri o t m i parametri o t m si usano solo all'esterno del sito, quindi su Facebook, sulle newsletter e così via.
Altra nota interessante i parametri o t M si usano solo quando noi portiamo traffico sul nostro sito web o sulla nostra app mobile.
Apro una piccola parente sull'app c'è tutto un mondo di cui adesso non mi ha detto che è abbastanza complesso.
Però i adesso lo sto trattando, è come se fosse equivalente.
In realtà non lo sono.
Ci sono molti distinguo da fare e alcune cose da tenere in considerazione.
Però in generale eh, io posso utilizzarli in entrambi i mondi.
Sul web funzionano di solito sempre con alcune con alcuni dettagli sul web mobile.
Ci sono alcune cose da tenere in considerazione, di cui però parleremo eventualmente nel corso avanzato.
Detto ciò, se i link non punta nel nostro sito web, la nostra app mobile non ha alcun senso mettere i parametri o T M.
Ad esempio, se voi avete un link che porta al vostro profilo Facebook, non ha senso mettere i parametri o T M perché chiaramente lì non avete il vostro Google X installato e quindi non potrete vedere i dati legati alle visite sul vostro profilo del vostro profilo Facebook.
Okay, altra cosa importante può essere interessante utilizzare o T M anche dove magari non avremmo pensato.
Per esempio voi fate una partnership con un influencer l'influencer potrebbe dire una url corta, quindi immaginate che voi utilizzate bit le ma la utilizzate con la possibilità di specificare il vostro dominio, ma se non sbaglio è una funzionalità a pagamento di bit le.
Quindi il vostro sito sarà magari esempio punto com Slash Black Friday.
A questo punto voi potrete comunicare una corta l'influencer che sarà soltanto sua oppure in Italy Slash Monti per fare due esempi di influencer famosi quando gli utenti digitano la nel loro nel loro browser, quella corta fatta con un un short farà poi re direct a ul completa um con i parametri o T M, quindi in realtà i parametri o T M possono essere utilizzati anche per urla che compaiono non soltanto su siti web dove l'utente ci cli-, ci clicca, ma anche dette a voce scritte su qualche cartellone in maniera tale che poi voi attraverso questo re Directa lo corta a lore completa con tutti i R o T M.
Poi nei dati potete vedere effettivamente quante visite e quante conversioni sono avvenute dall' influencer tal dei tali oppure dal cartellone pubblicitario tal dei tali.
Questo vale anche, per esempio, per i QR code.
Quindi capite come effettivamente i parametri T M sono utili proprio per tracciare, per vedere nei dati le performance anche le campagne offline o campagne orali a voce.
Ultima cosa importante da sapere uno degli errori più frequenti, oserei dire.
Penso che tutti l'abbiamo fatto questo tipo di errore quando utilizziamo i programmi T M è essere inconsistenti nello scrivere questi valori e questo è uno degli orari più più comuni.
Perché? Perché spesso ci sono varie persone che mettono mani ai link che pubblicano.
Immaginate chi gestisce tutto di me.
Il marketing magari è diverso da chi gestisce l'advertising, che a sua volta è diverso da chi gestisce i post sui social network, per cui se ciascuno va a scrivere secondo le sue regole e i parametri o t m poi chi deve leggere i dati spesso non capisce più niente, quindi è buona norma fare un file tipo questo con tutte le regole e questo file deve essere utilizzato in maniera pedissequa e rigorosa da chiunque deve pubblicare link all'esterno con i parametri o t M.
Quindi il manager che poi deve analizzare i dati, deve scrivere queste regole a monte e fare in modo che tutti li eseguono in maniera pedissequa.
Quando qualcuno sbaglia si si guardano i dati dice Ah, tu guarda hai fatto un errore, ricordati che devi fare così e cosà ancora meglio.
A volte si possono fare dei file vincolati dove chi deve andare a scrivere i vari valori non può scriverli liberamente a mano, ma c'ha una tendina con delle opzioni tra cui puoi scegliere.
Io spesso ai miei clienti fornisco appunto dei file con questo tipo di regole qui con i menù a tendina, oppure ci sono dei tool anche all'esterno.
Alcuni sono a pagamento, altri se non forse ci sono anche di gratuiti dove che fanno proprio questo tipo di funzione, cioè cercare di evitare che la gente deve scrivere valori a mano, soprattutto per i campi standardizzati, tipo sorgente e mezzo.
E dove invece, appunto, ci sono valori vincolati per minimizzare la possibilità di errore.
Okay, mi sono dilungato abbastanza, per cui per il momento mi fermo qui un saluto e alla prossima lezione.
Piccolo preambolo
1) sono utente fin dal suo lancio
2) quest’anno ho speso oltre 3000 ore sulla piattaforma con oltre 13 corsi
3) Pago di tasca mia l’abbonamento e non ho conflitto d’interessi
Esperienza
Quando Learnn è stato lnaciato ho deciso di abbonarmi perchè ho visto nella piattaforma una possibilità di affrontare argomenti di cui sono carente.
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Uso Learnn per tenermi costantemente aggiornato sul mondo del digital marketing e per approfondire tutti quelli aspetti dove non sono verificale (sono dei specialist) e lo reputo molto utile per un infarinatura.
Piattaforma estremamente professionale e professionalizzante. Corsi di qualità, docenti anche di più e le risorse a disposizione sono veramente tante. Chiunque può formarsi qui, da chi parte da zero a chi ha già esperienza. La flessibilità nel seguire le lezioni è totale: ci sono lezioni fast per chi ha due minuti al giorno e corsi più strutturati per quando si ha più tempo. C’è anche una parte community da non sottovalutare: grazie alla rete di possibili contatti che hanno creato, io ho trovato lavoro come Digital Marketer!
Ho scoperto Learnn tramite una sponsorizzata IG! Mi si è aperto un mondo! Trovo tutti i corsi molto utili ed interessanti, complimenti a Luca ed a tutto il team Learnn
Learnn e’ tutto ciò che un imprenditore ha bisogno per formarsi ed avere una base solida nel mondo del digital marketing ma anche in tanti altri aspetti.
E soprattutto avere le consulenze 1to1 a pagamento sono un valore aggiunto incredibile non e’ il solito corsetto pre-registrato che poi ti abbandona a te stesso qui puoi confrontarti e secondo me e’ una cosa unica.
Learnn mi ha permesso di approfondire temi che stavo studiando all’università e mi ha fatto scoprire altri corsi che mi sono serviti molto all’inizio del mio percorso da freelance.
Ad oggi ho l’abbonamento annuale perché trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante da approfondire.
Consiglio Learnn perché copre una vasta gamma di argomenti e permette di passare da tematiche di Growth alla User Experience passando per il GDPR e la psicologia.
Davvero molto interessante e sempre in espansione.
Ultimamente sono state inserite anche nuove funzionalità che la rendono una piattaforma veramente completa e super utile.
Grazie alla community si possono scambiare opinioni con altre persone che stanno studiando e poi ci sono gli esperti che hanno messo a disposizione anche degli slot a prezzi ragionevoli.
Ultimo ma non meno importante il prezzo che è veramente affrontabile anche per gli studenti universitari.
Luca e tutta la sua squadra hanno davvero fatto un ottimo lavoro, grazie.
Scoprire Learnn è stato un salto di qualità per la mia formazione personale. Con l’autorizzazione dell’azienda, ascolto corsi anche mentre lavoro: con una cuffietta sempre in ascolto e uno dei tre schermi esclusivamente dedicato.
Ritengo che Learnn sia una piattaforma che abbia una mission reale e vera. Si percepisce semplicemente dal prezzo super accessibile e dalla qualità elevata di quasi tutti i corsi.
Avendo completato più di 80 ore posso dire veramente grazie a tutto il team di Learnn che mi ha svoltato la formazione e svoltato a livello pratico il mio lavoro!
Il titolo della recensione sarebbe il Netflix della formazione ma sarebbe troppo da clickbait, però è quello che penso. Buon lavoro!
Learnn è la piattaforma online che ti aiuta a 360 gradi a crescere nel digitale. Sviluppa competenze con oltre 400 corsi, condividi i tuoi risultati, fai networking con otre 170.000 professionisti/e e oltre 700 aziende.
Vogliamo cambiare l’Italia, una persona alla volta.
Per farlo ci proponiamo di democratizzare l’apprendimento e accelerare la crescita di persone, idee e aziende attraverso strumenti tecnologici a supporto di qualsiasi professionista.
Learnn prevede un piano totalmente gratuito (Free) che ti permette di iniziare qualsiasi corso che abbiamo su Learnn.
Per chi volesse finire i corsi, ottenere certificazioni e connettersi con professionisti e aziende, Learnn Pro permette di avere accesso illimitato a tutto questo. Il corso di Learnn Pro è 9.99 euro / mese e puoi disdire quando vuoi.
Per i team di aziende abbiamo anche un Piano Team con oltre 700 clienti aziendali.
Potrai seguire i contenuti da computer, tablet e smartphone.
Scarica l’App iOS/Android Learnn e segui i contenuti in modalità video, audio e testo.
Learnn ha un piano gratuito che ti permette di accedere all 40% di ogni corso in maniera gratuita e solo con la tua email, no carta richiesta.
Learnn offre sia un piano gratuito con accesso limitato ai contenuti, sia un piano PRO del costo di soli 9.99 euro al mese con cui potrai avere accesso a tutti i nostri corsi senza limiti o sorprese.
Una volta completata l’iscrizione sarà possibile gestire i propri dati e disdire in qualsiasi momento e in completa autonomia.
Si, le nostre certificazioni vengono rilasciate al completamento dell’80% di ogni corso dopo il superamento di un quiz di 10 domande.
La certificazione potrà essere condivisa sul proprio profilo personale Learnn e sui proprio profili LinkedIn e CV.
Le nostre certificazioni sono riconosciute da centinaia di aziende che formano i loro team su Learnn e queste aziende assumono abitualmente dentro alla nostra piattaforma.
Iscrivendoti a Learnn avrai accesso ad una community con 150.000 professionisti dove potrai confrontarti, fare networking e trovare nuove opportunità.
Se avessi altre domande puoi usare la live chat qui di fianco.
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