Lezione gratuita dal corso Ads Strategy: analisi business, obiettivi e metriche
Okay, adesso abbiamo calcolato i costi variabili, abbiamo calcolato i nostri ricavi, costi variabili e costi fissi li abbiamo calcolati tutti.
Ora non ci resta che andare ad analizzare meglio quali sono le metriche chiave per cui dovremmo cominciare a ottimizzare il nostro business.
Metriche chiave che ci faranno capire se finanziariamente riusciamo effettivamente a crescere questo business in maniera quanto più profittevole possibile.
Abbiamo visto che abbiamo fatto un piccolo profitto e abbiamo visto più o meno quali sono i profitti target che ci piacerebbe fare intorno ai quindicimila euro, più o meno.
Questo ovviamente sulla base, appunto mensile.
Su questo calcolo che abbiamo fatto su questo mese specifico, adesso andiamo a vedere le metriche di breaking and revenue, quindi fatturato minimo che ci consente di coprire tutti i costi e poi andiamo a vedere altre metriche fondamentali.
Partiamo da quelle di breakeven, appunto.
Breakin revenue non è altro che il fatturato che dobbiamo generare mensilmente per coprire i costi variabili, più i costi fissi.
Nel nostro caso novantamila euro.
Se siamo sopra a quelli riusciamo a generare effettivamente, um, un utili, un utile.
Ed è effettivamente ciò che è successo in questo caso abbiamo superato quella quella soglia quindi in questo senso è è molto importante non valutare soltanto il Ros.
No, perché se noi ottimizziamo le campagne soltanto per il Ros e quindi cerchiamo di magari spendere poco per avere un Ros più alto, in realtà questa cosa qua non è necessariamente benefica per il business, perché il business ha bisogno di raggiungere una soglia di tali che gli consente di coprire.
Poi diciamo tutto, il mix di costi.
Per questo è preferibile magari un Ros un po' più basso, che ti fa però fare un numero, un volume di ordini più alto, quindi un fatturato più alto che ti fa coprire più costi e da quel punto lì in poi cerchi di ottimizzare per il profitto.
Quindi questa logica non ottimizzazione soltanto per il Ros, ma, um un trade off sostanzialmente tra Ros e il volume volume di ordine, quindi di fatturato ti consente poi di raggiungere la profittabilità.
Poi breaker è il rapporto tra il fatturato e i costi di marketing.
Necessario quindi quel il rapporto minimo necessario per coprire i costi totali.
Okay, all'interno di questo specchietto ho messo due numeri.
Il primo numero è fisso perché il primo numero è calcolato sostanzialmente come il la somma dei costi, quindi so costi variabili cod più costi fissi diviso il il marketing spend, quindi c ottantasei è questa cella.
Quindi il marketing spend che abbiamo visto essere nel nostro caso ventiduemila euro.
In questo caso è fisso ed è da tre punto uno perché poi non tiene in considerazione il um diciamo così il il ideale che ovviamente cambia è dinamico perché è un valore che in realtà considera l'effetto dinamico del mr sul totale delle vendite no e di conseguenza anche sui costi.
Quindi un conto è calcolarlo in maniera fissa in questo caso, cioè nel caso di questi calcoli specifici, un conto è ed è molto meglio calcolarlo, invece in maniera dinamica questo è un valore più accurato perché va a considerare l'effetto no del mr l'effetto dinamico del mr sul totale delle vendite e di conseguenza anche sui costi.
Quindi questo è il numero per cui vogliamo ottimizzare il breakeven.
Quindi in realtà i anche le ovviamente in questo caso diciamo, cambiano in base anche a agli eventuali costi addizionali che noi andremo a dover sostenere.
Quindi in realtà anche questo è un numero dinamico che che che non è mai fisso perché i costi, ovviamente variabili, cambieranno all'ammontare del fatturato e i costi anche fissi potenzialmente potrebbero cambiare sulla base di ciò che abbiamo considerato qui non soltanto i costi fissi dello staff, ma in generale anche il marketing.
Okay, quindi in realtà numero diciamo è è un un punto è un diciamo un esempio, un punto di partenza, poi da lì in realtà poi dobbiamo considerare le in generale, considerando anche quali sono le implicazioni della variabilità dei costi e della di dinamicità dei costi.
Consideriamo il mr.
E siamo a posto perché attraverso il M r noi abbiamo già fatto questo ragionamento dinamico e quindi se raggiungiamo questo m r sostanzialmente, siamo sicuri che riusciamo a coprire appunto i costi, tanto da arrivare almeno a breaking point.
Poi calcoliamo noi invece il nostro target no, cioè qual è il mer che invece dovremmo ottenere per ottenere i nostri target che abbiamo visto nel nostro caso essere del quindici percento? Come facciamo ad arrivare qua a questi quindicimila, a euro circa o comunque a un quindici percento di net profit? Anche qua, se lo calcoliamo come valore fisso, lo calcoliamo basandoci su questi dati, No, quindi sui nostri costi variabili sui nostri costi fissi, aggiungendo questo quindici percento no di net profit um al appunto al valore al valore totale diviso appunto il i costi di marketing che sono ventiduemila euro.
Questo calcolo non fa altro che darci questo numero che è tre punto otto, ma in realtà il valore dinamico è cinque punto due, perché anche questo tiene in considerazione sostanzialmente l'effetto dinamico del M r che ha sia sul fatturato che su sui costi.
Adesso farò vedere una una piccola tabella che riassume questo concetto in maniera molto chiara.
Ci mettiamo all'interno di quest'altro tab che ho chiamato breakeven net profit analysis e qua non questo questo prospetto non fa altro che andare a prendere dina- dinamicamente il valore del marketing budget, quindi il marketing spend quindi dalla cella dell'altro documento calcoli ventidue mila euro di marketing spend calcola il quindi il rapporto tra il margine di contribuzione e le sale che è intorno al quarantotto percento e poi va a calcolare i costi fissi opes qui tolti i costi di marketing che appunto sono sono qua.
Quindi calcola soltanto gli opes che sono nel nostro caso li va a prendere dalla cella corrispettiva che abbiamo visto nel conto economico sono circa quindicimila euro.
Da qui in poi questo prospettino non fa altro che andarti a a mostrare ad ogni soglia di mer con questa spesa.
Se noi raggiungiamo un mer di un certo tipo, quali sono i net profit? Quindi se andiamo in positivo o meno, okay se riusciamo a coprire il totale dei costi variabili più fissi o meno e qual è la percentuale di net profit nell'ultima nell'ultima colonna? E in questo grafico vediamo sostanzialmente che il punto di pareggio dove le revenue vanno a coprire tutti i costi in maniera ovviamente dinamica.
Quindi, considerando di nuovo le implicazioni che il mr ha sia sul fatturato che sui costi variabili rispetto al fatturato che sta più o meno qua è un tre punto qualcosa tre punto sei.
Se non mi ricordo male questo grafico ci fa vedere chiaramente che più sale il mr.
Più ovviamente facciamo utili, ovviamente e qua esattamente ci dà il numero.
Quindi questo m r tre punto sei che ci consente per la prima volta di andare in positivo sicuramente di coprire tutti i costi e di avere un net profit più o meno vicino allo zero.
Quindi è il punto di pareggio tre punto sei circa In realtà è tre punto cinquantasette.
Okay, questo è il calcolo finale.
E questo è il Bremer che sono andato a mettere, come detto qua in questa cella qua dinamica.
Ora, se volessimo invece capire qual è il net profit Target che e quindi il Mr Target che vogliamo raggiungere al quindici percento di Net profit, non facciamo altro che andarci a cercare in questa cella il nostro target, che può essere, per esempio circa il quindici per cento.
E quindi in questo caso, come vediamo, il M R è di cinque punto due.
Oppure potrebbe essere se vogliamo raggiungere idealmente addirittura il venticinque cinque percento.
È il mare di sette punto cinque o intorno al venti percento, come ci siamo detti, che è in realtà un target abbastanza buono a livello di ne profit per per un e-commerce e che sarebbe in questo caso di sei punto due.
Quindi ci teniamo a mente questi numeri.
Quindi quindici percento vuol dire cinque punto due.
Okay, quindi questo numero qua cinque punto due quindici percento circa di net profit, il venti percento lo raggiungiamo a sei punto due circa.
Quindi qua e il venticinque percento lo raggiungiamo a sette punto cinque.
Questo ci fa quindi capire in maniera dinamica e accurata qual è il nostro target mer.
E nel caso in cui vogliamo raggiungere un quindici percento di net profits, avremo questi due numeri.
Questi due numeri sono sostanzialmente tutto.
Se ottimizziamo la nostra strategia di marketing per questi due numeri, andare a breakeven con un M R di tre punto sei o idealmente arrivare al quindici percento di di profit, a un breakeven a un r di cinque punto due.
Questi sono i nostri target.
Okay, cerchiamo di stare là di andare a ottenere questi risultati attraverso i nostri di marketing per raggiungere la profittabilità.
Ultimi due elementi che ho considerato qua sono i il volume dei costi variabili rispetto alle revenue che abbiamo generato.
Quindi il rapporto tra co- quindi cod più il CAC, quindi gli fort di marketing rispetto alle, quindi alle alle sales in teoria dovrebbe essere meno del cinquanta percento, massimo cinquanta percento.
Se è sopra come in questo caso, ottanta percento in realtà è diciamo, non è una posizione finanziaria ideale per scalare in maniera importante per fare profitti importanti.
Se riusciamo a puntare un cinquanta per cento nella somma tra questi due numeri.
Idealmente, rispetto alle alle revenue riusciamo a raggiungere una profittabilità più sana.
Diciamo così è sempre molto complicato arrivarci, ma almeno abbiamo una direzione e da ultimo abbiamo l' acquisition, contribuiti marketing, target cos'è.
Questo non è altro che il margine di contribuzione generato dai clienti di ritorno che abbiamo calcolato poco sopra.
Se vi ricordate.
Quindi è è questo numero qua.
Okay, meno il totale dei costi fissi e quindi ci dice se il margine di contribuzione generato dai clienti di ritorno riesce a coprire i costi fissi o meno.
Okay, se li riesce a coprire.
Quindi abbiamo un numero positivo è è ottimo.
Altrimenti que, Se sarà un numero negativo, questo ci dirà qual è l'ammontare di ricavi che dobbiamo generare attraverso gli di acquisition marketing di marketing di acquisizione per poter generare e per effettivamente andare a pareggio sostanzialmente in questo caso meno okay.
Quindi ti dice sostanzialmente qual è la la differenza tra margine di contribuzione generato da clienti di ritorno.
Meno costi fissi.
Se fosse positivo, vuol dire che dobbiamo effettivamente generare ulteriore ulteriori ricavi.
Vediamo quali sono i numeri Margine di contribuzione da clienti di ritorno Ventiseimila il totale dei costi fissi è quindicimila, quindi ventiseimila meno quindicimila è un numero positivo e quindi sostanzialmente siamo tranquilli, nel senso che abbiamo già coperto i costi fissi con i le revenue da clienti, da appunto clienti di ritorno.
Da lì in poi i nostri quindi di acquisizione si focalizzeranno sullo scalare revenue e idealmente raggiungere profittabilità.
Nella sezione tre non ho fatto altro che riportare queste metriche target importanti.
Ci fermiamo per ora al breakeven breakeven mer.
Quindi abbiamo visto queste metriche il grosso profit, il budget di marketing, il target, il net profit che vogliamo raggiungere ideale, il customer acquisition, il costo per sé, il medio che non è altro che il calcolo di quanto ci costa in media una vendita, indipendentemente dal fatto che sia un cliente di ritorno o un cliente nuovo, il margine di contribuzione che abbiamo generato le revenue di breakeven e il mr che in realtà è il nostro numero più importante.
Se abbiamo quindi la performance a questa colonna, il target che vorremmo raggiungere sulla base dei nostri calcoli, quindi dove vogliamo tendere? Okay, quindi, per esempio a livello di di target noi vogliamo arrivare a cinque punto due, abbiamo detto per ottenere dei dei profit pari al quindici per cento.
Quindi il numerino che abbiamo visto prima, quindi questo numero qua okay? E poi la percentuale rispetto al target se è superiore al cento per cento vuol dire che lo stiamo già su.
Se è inferiore al cento per cento, come in questo caso, vuol dire che siamo indietro e quindi idealmente dobbiamo La percentuale to target è è quello che ci manca per raggiungere quel target.
Non vediamo queste altre metriche perché le vedremo subito dopo in un in un altro video dedicato, perché dobbiamo fare dei ragionamenti differenti subito sotto vediamo le metriche fondamentali in delle chart sostanzialmente le metriche più importanti mer customer acquisition il il margine di contribuzione e poi soprattutto il numero di ordini che dobbiamo raggiungere per ottenere i nostri target di quindi cinquantaquattro ordini in questo caso giornalieri milleseicentosette su base mensile e qui sotto i il numero in questo caso l'ho calcolato il numero di ordini necessari su base giornaliera e su base mensile, in questo caso per ottenere invece dei net profit di del venti percento.
Quindi questo ci fa capire qual è il delta no delta tra quelli di brevi e in questo caso siamo a posto, perché andiamo più che a brevi.
Quindi siamo trecentoquarantatré ordini sopra i breakeven, quelli che ci servirebbero per arrivare a breakeven.
E qua sotto invece vediamo quanti ordini ci servirebbero per arrivare a un venti percento di net target.
Quindi questo ci dà un totale di tutte le metriche fondamentali dei nostri target e di come possiamo eventualmente ottimizzare i nostri di marketing.
Abbiamo calcolato le metriche, alcune delle metriche target.
Successivamente vedremo anche quelle più specifiche di canale per capire effettivamente per quale ross ottimizzare all'interno delle piattaforme.
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