Lezione dal corso Video Storytelling: racconta una storia con i video
Creare dei contenuti che affrontano delle tematiche di attualità è estremamente complesso per due ragioni.
La prima è che affrontando un percorso di creazione contenuti intorno a delle tematiche che necessariamente devono essere fresche, nell'opinione pubblica nel dibattito collettivo, bisogna essere veloci nel produrre i contenuti, senza però apparire superficiali.
Il secondo aspetto, infatti, riguarda l'originalità del contenuto nel momento in cui tutti stanno parlando di un argomento proprio in virtù del fatto che se bisogna commentare una notizia è inutile farlo a distanza di qualche giorno o qualche settimana, perché la notizia ha perso la sua freschezza, la sua efficacia, il suo impatto.
Contemporaneamente bisogna cercare di offrire una lettura relativamente inedita o comunque originale altrimenti, visto che di quel tema si starà parlando praticamente ovunque, le persone e gli spettatori non hanno nessun motivo specifico per guardare un contenuto che è la copia di fatto di altri mille contenuti.
Identici.
In questo senso il lavoro di Francesco Giano, un giornalista, un divulgatore e soprattutto una delle voci di punta dei volti di punta, visto che è un percorso che si è sviluppato online e che sfrutta la potenza dei video proprio per portare avanti questo progetto comunicativo di will ita la pagina, probabilmente di informazione nata sul web più famosa in Italia.
Ecco, lui è veramente un fenomeno nell'applicazione delle regole dello storytelling e nella costruzione narrativa dei suoi contenuti, che trattano comunque delle tematiche assolutamente attuali.
Il suo è un lavoro giornalistico, Francesco è un giornalista, però qui cerchiamo di concentrarci sul suo lavoro da storyteller che è altrettanto importante.
Guardiamo nello specifico un video che è stato prodotto a poche ore dalla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti.
Quindi di nuovo c'è un esercizio di velocità.
Bisogna produrre questo contenuto nell'immediato, altrimenti la notizia perde d'impatto e cerchiamo di concentrarci sulla struttura narrativa costruita da Francesco.
Io mi fermerò all'interno del video per porre l'accento su alcuni elementi che inevitabilmente rievocheranno alcuni concetti di psicologia dello storte.
Parlo a te che ti stai chiedendo ma come hanno fatto a eleggere Trump di nuovo? Se ti stai facendo questa domanda oggi hai due opzioni guardate, mi fermo subito perché questa cosa è veramente eloquente.
Francesco apre il video rivolgendosi ad un target estremamente specifico, ma non per questo precludendoci l'opportunità di parlare a tutti.
Lui dice se in questo momento ti stai chiedendo com'è stato possibile che Trump abbia vinto le elezioni.
Hai due possibilità.
Vi faccio notare questo aspetto.
Mi sono fermato subito perché ha creato un clima che ha creato una tensione narrativa ha detto.
In questo momento avete due possibilità di fronte a voi le sta chiaramente per presentare e in pochissimi secondi è già riuscito ad agganciare la mia attenzione.
Attenzione, sia che io, in quanto spettatore, sia uno di quelle persone, uno di quegli individui che si sta chiedendo come mai Trump ha vinto le elezioni, ma contemporaneamente riesce ad aprire una porta e a far in qualche modo risuonare cognitivamente.
Questo dubbio questa affermazione anche nelle persone che in un certo senso, ovviamente nessuno di noi ha votato per Trump negli Stati Uniti o comunque ha votato in generale.
In quelle elezioni, però, chi in generale era più affine al suo modello politico? Chi è stato contento di questo risultato elettorale? Lui riesce comunque a far risuonare cognitivamente il tema portato avanti all'interno del video.
In entrambe queste personas, questi archetipi andiamo avanti perché le cose diventano ancora più interessanti.
La prima è stupirti arrabbiarti e prendertela con i milioni di persone che hanno votato per Trump o con quelle che fuori dagli Stati Uniti simpatizzano per lui.
La seconda è fermarti un attimo, mettere da parte l'emotività e capire il motivo di quei voti.
Però sì, ora guardate che cosa ho fatto lista, perché di nuovo questa cosa è estremamente efficace quando c'è un discorso che in un certo senso si preannuncia lungo.
Non dico complesso, ma comunque esteso il fatto di scandire immediatamente dei concetti creando veramente delle liste, dicendo Ci sono due possibilità uno, due a e B crea una maggiore facilità elaborativa a livello cognitivo nel nostro cervello, perché abbiamo dei riferimenti chiari.
Sappiamo che in questo momento dobbiamo valutare e soppesare due opzioni e a livello narrativo noi siamo coinvolti all'interno di questo contenuto perché stiamo implicitamente a livello inconscio, valutando queste due possibilità stiamo scegliendo, anche se non siamo consapevoli di questo percorso cerebrale in in realtà lo stiamo facendo se ha più senso scegliere l'opzione a o scegliere l'opzione B.
È molto intelligente a livello di storytelling costruire questi bivi narrativi e fare in modo che sia l'utente a scegliere anche a livello inconscio.
Lo ripeto una delle due possibilità significa necessariamente condividerli, ma analizzarne il perché e tra le lezioni sono legittime ci mancherebbe, ma se vuoi andare con la seconda, io amo a mettere insieme qualche elemento, altro aspetto che fa risuonare cognitivamente il il discorso, il contenuto senza tagliar fuori necessariamente gli spettatori che non si sono in qualche modo riconosciuti all'interno dell'opzione che è stata portata avanti poi indirettamente all'interno del contenuto è quello di dire guardate entrambe le opzioni sono legittime e quindi dare un contentino o comunque lasciare aperta la possibilità che indipendentemente dalla tua scelta, tu sia comunque nel giusto, che è una cosa molto importante per un giornalista che vuole valutare le cose in modo obiettivo.
Lui non sta offrendo un'opinione, non sta creando un editoriale dove analizza le cose e dà il suo punto di vista dicendo questa cosa è giusta, questa cosa è sbagliata.
Francesco è intelligentissimo e riesce a costruire una narrazione in modo inclusivo, veicolando un'imparzialità a livello narrativo.
Lui riesce a fare questo ad apparire il più obiettivo possibile.
Ciao, sono francesco giano.
Le elezioni le vince solitamente il politico che è più bravo dell'altro a fare tre cose.
Primo, di nuovo mi fermo perché è talmente eloquente che bisogna subito entrare nel vivo della questione ha utilizzato un'altra lista di solito vince le elezioni il politico che è più bravo a fare tre cose.
Io da spettatore, dopo aver ascoltato questa frase sto lì inchiodato al video finché tu Creator non mi hai detto quali sono questi tre aspetti.
Il nostro cervello sa, ha un riferimento temporale spaziale, narrativo chiaro, conciso.
So che ci sono tre punti da ascoltare e anche se il video dovesse durare cinque minuti, io ormai ho questa promessa narrativa.
Io so che ci sono tre punti che determinano la vittoria e voglio ascoltarli.
Ha creato un bisogno un'esigenza di rispondere in qualche modo alla curiosità indotta semplicemente dicendo che ci sono tre motivazioni principali che hanno determinato questo risultato e io da spettatore li voglio ascoltare, vendicare i propri risultati.
Solitamente questo compito riguarda chi viene da un periodo di governo, in questo caso i democratici, che forse non sono stati abbastanza bravi da rivendicare i propri risultati, specie in ambito economico.
Il P l.
In Usa è in crescita di quasi il tre percento più sette percento.
Dal duemila e diciannove sono stati creati cinque milioni di posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è il quattro per cento.
Numeri buoni eppure per quasi sette americani su dieci l'economia americana va male calcolate che erano appena quattro su dieci a pensarla così durante l'amministrazione Trump, altra cosa molto intelligente a livello di costruzione di storytelling che è stato questo approfondire implicitamente un argomento in relazione di un punto che in realtà non voleva necessariamente entrare così nel dettaglio chi vince le elezioni, chi è più bravo a rivendicare i propri risultati poteva finire lì.
In realtà l'argomentazione Francesco nel momento in cui deve costruire invece un pezzo dal taglio giornalistico e quindi vuole approfondire queste tematiche, sfrutta questa impostazione davvero a elenco puntato inserendo tutte le informazioni che permettono di comprendere quel dato.
Quindi il punto uno in modo molto spontaneo, molto naturale, sapendo che l'attenzione del pubblico è stata catturata da questi tre punti che devono essere risolti.
Quindi io ascolto perché mi sto aspettando.
Il secondo punto è molto, molto intelligente e molto sofisticato a livello di storytelling, perché riuscire a coinvolgere il pubblico all'interno di questa promessa, quindi creando costantemente una tensione e una risoluzione, una tensione, una una risoluzione sfrutta di fatto quell'effetto theory.
In questo caso abbiamo appena visto la fase di discesa di un picco emotivo che è stato quello di presentarci uno di questi motivi e stiamo aspettando il prossimo.
Gli esperti parlano di recessione delle vibe, ovvero uno scollamento tra i dati dell'economia e i sentimenti della gente attorno all'economia.
E qui arriviamo alla seconda sfida di un politico in campagna elettorale interpretare le priorità della popolazione.
Vedete il collegamento molto naturale crea un aggancio con il discorso che si era esaurito rispetto all'argomentazione del primo punto.
Ma nel presentare il secondo punto lo dice apertamente e qui veniamo alla seconda motivazione.
Quindi crea di nuovo la promessa di nuovo picco emotivo perché lo spettatore dice Ohh, finalmente saprò qual è la seconda motivazione è una montagna russa, come abbiamo visto in ambito psicologico.
Noi non valutiamo l'esperienza facendo una media fra gli alti e i bassi, ma andiamo a vedere quali sono i momenti di massima intensità emotiva e valutiamo quelli.
Valutiamo i picchi di conseguenza riuscire a costruire una narrazione, in questo caso un resoconto giornalistico, un approfondimento in modo da mantenere viva l'attenzione in alcuni momenti specifici.
Approfondire e quindi necessariamente avere un calo del coinvolgimento per poi tornare in alto è fondamentale perché noi andiamo a valutare i momenti di alta intensità sono quelli che ci ricordiamo e non l'esperienza nel suo complesso, se vogliamo anche rappresentare meglio le preoccupazioni degli elettori.
Donald Trump qui ha interpretato e cavalcato due principali paure da una parte, appunto quella della sfida.
Di nuovo, ve lo faccio notare perché qui veramente è uno schema in cui si sviluppa sempre questo elemento ricorrente.
Stiamo parlando del secondo punto.
Che cosa dice Trump è stato bravo a fare due cose di nuovo picco promessa.
Io ti sto dicendo ci sono due elementi, devi soltanto aspettare che ti spieghi quali sono.
È un modo fantastico di agganciare l'utente.
Non bisogna abusarne e soprattutto bisogna essere incredibilmente abili a distoglierlo e in un certo senso a dissolvere con all'interno della narrazione affinché non diventi troppo eloquente fiducia nell'economia.
In particolare negli Stati Uniti L'inflazione è schizzata al nove percento per poi tornare al due virgola quattro lo scorso settembre.
Ma i sondaggi mostrano una preoccupazione forte per gli americani una paura sul costo della vita e sul cambiamento delle politiche industriali, tra fabbriche che chiudono transizione energetica e competizione con la Cina, dall'altra la paura dell'immigrazione.
Non è un caso che i temi più importanti per gli americani siano stati l'immigrazione venticinque percento e l'inflazione undici percento.
Molto più bassi invece i temi appannaggio di Harris come aborto, clima e diritti civili.
Ultima grande capacità richiesta a un politico rappresentare gli elettori.
Attenzione qui era il terzo punto per rinforzare il fatto che fossimo arrivati in fine per rafforzare il concetto, per trasmettere il messaggio che fossimo arrivati alla fine del contenuto.
Francesco lo dice terzo punto dice ultima sotto il fatto che si tratta dell'ultimo aspetto perché così le persone sanno che tutta l'argomentazione si sta per risolvere ed è fondamentale per mantenere alta l'attenzione.
Altrimenti le persone se si abituano a questo schema e iniziano a dire sì, però mi stai prendendo in giro perché ogni volta inserisci un aspetto più approfondito.
Scavi più a fondo nelle cose, il contenuto non finirà mai, rischiano di annoiarsi così facendo invece dichiarando apertamente che si tratta dell'ultimo punto dell'ultima motivazione pongo un carico emotivo più alto.
Sto implicitamente sfruttando la perché mi sto avvicinando nel finale e lo sto dichiarando apertamente al pubblico e sto anche preparando il terreno per l'effetto che lo vedremo tra pochissimo.
Da questo punto di vista gli elettori si sono sentiti molto più rappresentati da Donald Trump che è riuscito questa volta a entrare in sintonia con pezzi di elettorato che addirittura nel duemila e venti non era riuscito a conquistare.
Secondo le prime analisi avrebbe preso ampio consenso in target elettorali che tradizionalmente votano democratico, come latinos ed elettori non bianchi.
Per il resto, i meme, gli endorsement delle celeb, i social contano, ma sicuramente meno rispetto a questi altri fattori.
Ora questi sono solo i primi elementi arrivati grazie ai primi dati.
Altri ne arriveranno nei prossimi giorni, ma rimane forse un punto fondamentale.
Chiunque voglia inserisce un altro punto.
Avete visto che cosa fa esplicita apertamente? Ha fatto una conclusione la tensione narrativa.
In un certo senso si stava risolvendo del tutto ha detto Questi sono i primi dati, ne arriveranno altri.
Quindi sta lasciando aperta un'ulteriore possibilità di analisi dicendo Il tema non si conclude qua però vuole aggiungere un altro punto e lo dice ce n'è ancora uno.
Tenete ancora viva l'attenzione qualche secondo perché ho ancora un elemento da dire dichiararlo in questo senso in un video che è corposo e attenzione sono già passati quasi un paio di minuti, è importante riuscire sempre a sviluppare di nuovo un picco emotivo.
Facendo una promessa dicendo c'è ancora un aspetto ascoltami richiamare l'attenzione ed entrare in risonanza e a costruire un'alternativa a questa vittoria dovrai ripartire dai motivi di questa vittoria.
Consapevoli, ovviamente, che capire non significa necessariamente condividere è che spiegare quello che può essere lontano da lui può essere il più grande esercizio di umiltà intellettuale che chi fa politica possa fare e forse pure il più efficace per scrivere una pagina nuova.
Altro aspetto su cui secondo me bisogna un attimino soffermarci è la variazione del ritmo.
Lui ha parlato molto velocemente per tutto il contenuto, poi è arrivato alla risoluzione finale.
Ne ha aggiunta un'altra ha detto ascoltatemi ancora un secondo.
Sto per arrivare alla chiosa finale di questo contenuto a un ragionamento che è inevitabilmente personale e lui, in un certo senso a livello implicito lo dichiara Forse bisognerebbe usa il condizionale.
Quindi sta dicendo qui ci sto mettendo nel mio.
Questa è una mia interpretazione della realtà, si rivolge aperta a tutti e per scandire il ragionamento effetto rensi.
Quindi le ultime informazioni in questo mare di contenuto sono quelle che rimarranno vive nel nostro ricordo piazza.
In un certo senso la sua ultima riflessione e nel farlo rallenta scandisce le parole affinché di nuovo effetto rensi tutte le informazioni che si sono immagazzinate fino a quel momento nella nostra memoria a breve termine lascino lo spazio, quindi sedimentino e lascino lo spazio ad una riflessione che per Francesco in questo momento è la cosa più importante da produrre perché è un creator e deve offrire la sua visione in questo senso, che è supportata da dati che arriva a fronte di una riflessione un'argomentazione molto approfondite.
Però è importante che ci sia quel tratto originale, inedito, essenziale per chi tratta, attualità e lo fa rallentando, mettendo paradossalmente un carico emotivo maggiore, proprio in virtù del fatto che fino a quel momento ha parlato velocissimo.
Ad un certo punto parla lentamente Questa è una modulazione emotiva di quello che è lo schema narrativo e in termini di storytelling è una struttura estremamente efficace.
Si può utilizzare una volta soltanto perché il registro nostro tendenzialmente che sviluppiamo le persone lo riconoscono la variazione nel momento in cui lo spettatore si è abituato ad un certo taglio, ad un certo registro, ad una certa velocità, banalmente, quella variazione diventa la massima.
Quella variazione diventa un elemento estremamente distintivo, perché il nostro cervello dice c'è qualcosa di diverso.
Fammi ascoltare meglio.
È cambiato qualcosa? Per quale motivo? E noi siamo più predisposti ad ascoltare aver piazzato tutto questo alla fine.
Quindi sfruttando ancora di più l'effetto e richiamando la.
Quindi la valutazione poi del contenuto dipende dal finale.
Ecco, tutto questo concorre alla creazione di un contenuto veramente semplicemente perfetto.
Piccolo preambolo
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